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martedì 11 gennaio 2022

Nello schifo più totale.



Chi è “sospeso” verrà presto dichiarato morto, poiché non più in grado di maturare un reddito attraverso cui potersi sfamare? Nonostante ogni “diritto” ed ogni promessa fatta “sulla carta”. Bah: vedi, in tutto questo, una mancanza di onore

Un fermo inadempimento del “contratto”. 

Qualcosa che interrompe persino il “lavoro”, esiliando alla inedia ed alla inevitabile morte fisica, che sopraggiunge dopo quella cerebrale e del senso proprio dell’individuo. Qualcosa sta peccando, allora, nel funzionare. Qualcuno sta venendo meno ad obblighi come, comunque sia, ha preso volente o nolente. 

Sì, perché non importa a quale “livello” sei: 

importa che stai venendo meno a contratti regolarmente “firmati”. 

E di questo devi esserne certo. Seppure in tale schiavitù, hai sempre dei diritti acquisiti nel “tempo”. Il venir meno dell’adempimento da p-arte loro, comporta il loro fallimento e la loro disperazione, perché l’onore è una viva componente immarcescibile rispetto a qualsiasi tipo persino di raggiro

Ossia, ti sei adattato a tutto questo, onorandolo. 

Ergo, seppure in tale tristezza non sei “tu” a venir meno ai patti.  

Stop

 

Chi li potrà giudicare, allora, se non proprio quello che succederà: quello che “è già successo”, in quanto a ramo parallelo della realtà “solo da imboccare” mediante atteggiamento sostanziale = decidere e decidersi.

 




Non so; è un periodo folle. Anzi, di più. Cosa c’è “di più”? Uhm… c’è quella sensazione interiore difficilmente “spiegabile”, capace di spingere a tutto pur di… sopravvivere? No

ritornare in vita. 

Benintesi. Non è in giogo la continuazione nel calderone AntiSistemico. Affatto. Preferirei morire subito. Piuttosto, l’Oltre Orizzonte. Sì, ho capito, “cosa vuol dire?”. Vuol dire che non sei pervenuto. Cioè, allora fanno bene a considerarti come disperso in alto mare e dunque già “morto”, oppure ex-tratto in salvo = sempre auto riconoscente verso chi/cosa ti ha ridato una “vita” dopo averti trovato mezzo morto e comunque in una situazione disperata da “naufrago”. 

Sai cosa succede a tutto quello che viene “trovato” in mare aperto?


Bè, diventa di proprietà (privata) di chi ritrova o recupera (come se fossi un de-relitto). Ecco cosa ti “è già successo”. Bada bene: è sostanziale. Ergo, puoi anche non averne dimostrazione, perché è come se ti ritrovassi “dentro” all’effetto di un raggio traente. 

Ci sei? Come a dire, volente o nolente. Nella corrente...

Una sorta di “così, qua, fan tutti”. Qualcosa che non riesci nemmeno a mettere in dubbio, per tutta una serie in-finita di questioni, dubbi, timori (paura). 

Allora, ti possono dire tutta la verità, persino; ma non penserai mai di potertene “Fare…” qualcosa, perché sei auto disinnescato dall’alba del “tempo”. Non puoi capire, perché la mente è “tua” e di conseguenza si rifiuta di essere ai tuoi ordini. 

Del resto, quando Tu sei “tu”, è come se volessi giocare a fare il comandante della nave: della “tua” nave. E questo comporta che l’intero bastimento siatuo = non sei più padrone nemmeno di essere te stesso. 

Ma sarà oltremodo doveroso il continuare a c®ederlo. No? 

Altrimenti, salta la baracca con tutti i burattini. Hai presente quando “pensi” che senza lavoro nessuno farebbe quello che a te non piace, ad esempio… il muratore, l’alzarsi alle quattro del mattino per fare il pane, etc. etc. etc.? 

Bè: ti sbagli, perché al mondo ci sarà sempre a chi piace fare quello che a Te o “te” non piace. Stanne certo. 

Quando questo collima con la “passione”, tutto rimane in sede propria: in Te. Non ti rendi conto che il convivere sociale, definito “normale”, si basa (affonda) su una continua serie di coercizioni

Su un’unica totale coercizione, per la verità. 

Così, qua, semplicemente ti adatti: fai tutto da “te”. Senza che nessuno, ormai, venga ad obbligarti. No? Ma, dal 2021… il “potere” è ritornato ad imporre un obbligo o una serie di obblighi. Perché mai? Perché stanno ri descrivendo la realtà manifesta, qua. E per “Farlo…” hanno necessità di imprimere questa accelerazione, mediante il reset. 

Qualcosa che stai vivendo e non hai letto da qualche p-arte

comprendi la differenza sostanziale? 

Non è (ancora) storia, da tramandare al prossimo. Lo stanno facendo proprio ora e lo stai vivendo sulla pelle, ora. Ergo: hanno sempre fatto così, qua. Impara o ricorda ad usare la “leva”, facendo perno sull’auto caratteristica frattale espansa ambientale, che ti riporta e ricorda sempre la verità, nonostante “tutto”. 

Se ora stanno facendo così… = hanno sempre fatto così… 

Certo: sostanzialmente. Vedi che “sostanzialmente” significa: a prescindere ed anzitempo. Oppure, indipendentemente dall’abito o dalla moda epocale. È a livello sostanziale che tracci una singola linea per riunire d’assieme tutti i singoli “puntini”. È in tal modo che racchiudi con un “insieme” ogni tratto continuo che non si discosta essenzialmente dalla medesima trama. Quale? Quella che non esiste anche se c’è. Quella che ora è alla luce solare, contemporaneamente all’esercito gerarchico finalmente uscito allo scoperto:

se ti rendessi conto. 

È una trappola planetaria tesa per lor signor3: chiunque siano, cadranno come pesciolini nella rete che, indovina un po’, non esiste ma c’è

Chi di spada ferisce, di spada perisce. 

È la legge del taglione, del “karma”, del “destino”, etc. È la giustizia, la verità, ciò che attende sornione. Ciò che ti fa ben sperare. Anzi, che ti illude di poter continuare a vincere facile per l’eternità. Ciò che li avrà senza alcuna ombra di dubbio. Come dici

Non sarà mai così. Bah: il giogo è totale. Vero. 

E tutto concorre ad auto alimentarlo facendo esattamente pensare proprio al contrario: per questo è tutto rovesciato ad almeno un angolo giro. Tuttavia, questa è la Mia personale decisione: 

e sai molto bene che “volere è potere”. 

Sì, fa ridere o sorridere. Però, quando i “semini” vengono interrati… poi germogliano, sempre. Contemporaneamente, la situazione è totale, lato AntiSistema. Motivo per cui “non c’è nulla da fare”. Ecco. Allora, com’è possibile che coesistano all’unisono le due capacità, tra l’altro avendo percezione concreta solamente di una delle due

È possibile poiché sempre potenziale. 

E se è potenziale allora, come hanno detto in molti, “se lo puoi sognare allora lo puoi realizzare”. Tutto qua. Atteggiamento, or dunque. La tua “armatura” individuale: 

la tua anima. La tua nobiltà.

Ciò che si riflette ovunque, dando luogo ad ogni fenomeno di rifrazione e non solo. Così come anche la giurisdizione o la prossimità. Ad esempio, quando ti avvicini ad un rivenditore di Gratta e (non) Vinci, inizi a vedere ricevute “grattate” disperse a terra, man mano che entri nella sua “giurisdizione”. “C’era una volta…” il discorso delle tessere telefoniche da usarsi nelle pubbliche cabine della Sip/Telecom Italia: ricordi

Ebbene, se hai presente, tutto attorno alla singola cabina... le tessere erano gettate ovunque ed allontanandosi da lì, le stesse venivano via via meno. Proprio come le foglie ed il relativo albero. Con il vento che può sparigliare le carte e, anche, le foglie. 

Il vento che rappresenta il “caos, caso”? No. 

Il vento, che rappresenta un terzo incomodo: la riflessione nella geografia ambientale, sociale, orografica, che interferisce con il processo autoctono del Sé e della propria capacità di “seminare e rendere fertile a propria immagine e somiglianza” anche l’ambiente almeno più prossimo a Sé. Dunque, qualcosa che interferisce con Te, auto disperdendo ogni tuo “frutto, come te lo spieghi se non attraverso ciò che continua a succedere anche in… natura, persino s’è “natura”? Ecco:

se sei sostanziale te lo spieghi (ricordi) sempre, non importa dove, come, quando, perché… 

Diversamente, tutto quello che vedi lo inquadri come vento che spazza la scena, sullo sfondo di alberi che perdono le foglie tutto attorno a “sé”. Un simile quadro è indice e testimonianza di un degrado che va in onda all’unisono, qua. Piuttosto che essere “solo” il frutto di un cambiamento stagionale o del “tempo”. 

Ci sei? Tutto ti riflette e ti compete: ti ri-guarda. E non per questo è allora tutto tuo. Se pensi questo, pensi “male”, proprio come col3i che ha smarrito la diritta via… 

Non c’è nulla di tuo, qua

semplicemente, tutto ti riflette, ti rassomiglia, ti dipinge, etc. 

Ma, anche, ti ha, ti confonde, ti seduce ma non abbandona, etc. Perché? Perché non esiste ma c’è il principio guida eco-dominante, che ha tutto l’interesse a comportarsi come sostanzialmente “Fa…”, qua. All’interno del proprio “sogno”. Con la questione più esagerata che aggiunge persino questo:

l’eco-dominante non esiste ma c’è, strategicamente; ma soprattutto 1- non esiste ma c’è, perché 2- c’è ma non esiste (più): 

essendosi già 3- estinta.

Proprio come un antico casato che ha smesso di auto rigenerarsi per motivi che affondando nelle questioni di vita, società, intrallazzo, godimento del proprio diritto a discapito della propria salute, infertilità, guerra intestina, tradimento, etc. 

Qualcosa da cui proviene lo scandalo, il gossip, la perdita di potere attraverso la perdita della vita, etc. E con la tecnologia come la metti? Cioè: se quest3 possono eseguire un “backup” di sé, sopravvivendo continuamente nel “tempo”, di loro concezione? Allora non moriranno mai? Non esserne tanto sicuro. Ricorda: 

sono già morti dentro. 

Del resto: non vedi quale realtà manifesta hanno creato? Così… triste, desolata, losca, fredda, distaccata. Roba da “distanziamento e mascherina”. Nessun abbraccio, per carità. Come i bianchi e sterili uffici, locali, laboratori, etc. da cui è “uscito il… virus”. Come le loro menti immerse nella medesima situazione o “luce”.

Lo schifo totale. O... una scherzo di natura?

Qualcosa che se non te ne discosti, allora sei complice o leva o servomeccanismo (ingranaggio). Il gatto è vivo o morto, nella “scatola”? Dipende. Sino a quando non guarderai, sarà vivo e morto contemporaneamente (poiché nel potenziale contemporaneo). Ma quando ti deciderai a “guardare”… la realtà assumerà una f-orma unica, seppure sempre impregnata di sostanza. 

Così, quando “guardi” in che modo lo fai? 

Lo “Fai…” o e-segui gli ordini, dando luogo agli e-venti? A quanto pare, se il qua è così (AntiSistema) significa che Tu sei “tu”. Senza alcun dubbio. Allora, se l’eco-dominante è estinta, chi o cosa alimenta il Pianeta o società planetaria? L’Ambiente funziona e dunque replica l’essere punto di sospensione

Chi? 

L’eco-dominante che, anche se estinta, in assenza di una sostituzione di valenza e portanza precedente, continua a succedere per via eco-Ambientale ch’è legge, strumento, memoria. Per ciò, chi o cosa se ne continua ad approfittare… sono sempre sottodomino, ad immagine e somiglianza del segnale portante “superiore (eco-dominante)”. 

Ecco perchè può dividersi e puoi vedere una piccola luce all'orizzonte: 

non Oltre Orizzonte. Più prossima...

In tal modus, la società rimane integrata e funzione dell’imprinting eco-dominante, nonostante sia già estinto ma non scomparso in termini di acclimatazione, condizionamento, tiraggio, ancoraggio, etc. La società, con dentro “te”, è alla fonda di un simile punto (di sospensione) fisso.

E tutto il raggio che può descrivere dipende dalla lunghezza di tale “catena (libero arbitrio)”. Ecco che lì dentro, allora, puoi approfondire tutto quello che vuoi e così dare luogo alla “tua” esistenza in vita, qua, così.

Ora, ti getto nella loro tana. 





“Fai…” qualcosa, anche se in tale schifo immondo da assolutamente spazzare via una volta per tutte. Qualcosa che dovrebbe mettere tutti d’accordo, a prescindere.

Titus Abrasax… è a capo delle Abrasax Industries, una delle potenti dinastie aliene che dominano gran parte dei pianeti abitabili. Gli alieni inseminano tali pianeti fino ad arrivare alle forme di vita complesse per poi raccogliere il materiale biologico degli esseri viventi, i quali vengono uccisi durante la fase dimietitura”. Il suddetto materiale biologico consente di creare il siero della giovinezza per fini commerciali, per poi venderlo alle altre casate del cosmo…

Jupiter – Il destino dell’universo

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Adrenocromo: la droga dell’immortalità. Il Santo Graal dei pedosatanisti.

È conosciuto almeno dagli anni Trenta del secolo scorso anche se in letteratura uno dei primi a parlare di adrenocromo fu Aldous Leonard Huxley (1894-1963) nel suo libro “Le porte della percezione: paradiso e inferno” del 1954.

Huxley è stato uno scrittore visionario ma soprattutto uno sperimentatore. Oltre alla saggistica infatti si è dedicato alla meditazione filosofica indotta dalle droghe: egli era convinto che la felicità e l’infelicità altro non fossero che il frutto di reazioni chimiche all’interno dell’organismo umano.

Questa sua visione della vita lo portò a sperimentare estesamente su sé stesso gli effetti di molte droghe (mescalina, Lsd, ecc).

“L’adrenocromo… è un prodotto della decomposizione dell'adrenalina, può produrre molti dei sintomi osservati nell'intossicazione da mescalina. Ma l’adrenocromo probabilmente si forma spontaneamente nel corpo umano. In altri termini, ciascuno di noi può essere capace di fabbricare minute dosi chimiche di ciò che si ritiene provochi profondi cambiamenti nella coscienza. Alcuni di questi cambiamenti sono simili a quelli che si verificano nella più caratteristica peste del ventesimo secolo, la schizofrenia”. Aveva perfettamente ragione Huxley quando scrisse che “si forma spontaneamente nel corpo umano”, e dopo vedremo come si produce e soprattutto perché...

A riportare alla ribalta mediatica l’adrenocromo ci ha pensato il romanzo “Paura e disgusto a Las Vegas” scritto da Hunter Stockton Thompson nel 1971, da cui hanno tratto il demenziale film “Paura e delirio a Las Vegas” con Johnny Depp, in cui si parla espressamente della droga descrivendola come uno psichedelico dagli effetti simili all’Lsd, anche se “la mescalina al confronto è un gingerino…”...

Brevetto chimico.

Il 26 febbraio 1985 gli Stati Uniti hanno assegnato il brevetto numero 4,501,923 all’inventore inglese Deryck F. Boot che lavorava per la Minnesota Mining and Manufacturing Company, meglio nota come 3M Co., la potentissima corporation americana che produce oltre 60.000 prodotti industriali di ogni tipo (mascherine, adesivi, abrasivi, dispositivi di protezione individuale, pellicole per vetri, prodotti dentali, materiali elettrici ed elettronici, prodotti medici, software sanitari ecc).

Il brevetto descrive un processo per preparare l'adrenocromo comprendente adrenalina ossidante o un suo sale.

Oggi in medicina l’adrenocromo viene somministrato per via endovenosa per curare soggetti epilettici, mentre sotto forma di adrenocromo monosemicarbazone (carbazocromo) viene utilizzato come emostatico nelle emorragie capillari per trattarne la fragilità, ma in questa forma è totalmente privo di azione simpaticomimetica e quindi del tutto inutile per gli scopi tanto desiderati e ricercati dall’élite...

Adrenocromo.

Cos’è in realtà questa sostanza, e perché è così ambita?

L'adrenocromo, la cui formula è C9H9NO3, è il potente precursore ormonale dell'adrenalina secreto dal corpo in grandi quantità in momenti di intensa paura, rabbia o pericolo di vita. Lo scopo è quello di ottimizzare la risposta adrenalinica dei muscoli e dei nervi, proteggere i tessuti e gli organi dai rigori della scarica di adrenalina, ottimizzando al meglio il meccanismo di combattimento o fuga come risposta alla paura umana in situazioni di estrema necessità come quelle legate alla sopravvivenza.

Si può pensarlo come un potentissimo additivo per il carburante della “macchina umana” di fronte ad un pericolo. Sembra non esserci nulla di simile sulla terra.

Possiede, tra le altre cose, capacità rigenerative dei tessuti, sarebbe in grado di ripristinare la reattività nervosa e la funzione cognitiva.

Miracolo dell’orecchio del coniglio e del cuore della rana.

In uno studio belga pubblicato nel 1946, i clinici furono in grado di usare una perfusione di adrenocromo acquoso per riportare in vita l'orecchio di un coniglio congelato, consentendo ai medici di ripristinare la vascolarizzazione e la risposta dello stimolo nervoso al tessuto precedentemente necrotizzato. 

Cose impensabili non solo allora ma anche oggi.

I medici hanno dimostrato la capacità dell'adrenalina ossidata nel ripristinare i sistemi nervosi danneggiati, e i risultati hanno stimolato la pratica di applicare l’adrenocromo nei siti di incisione dei pazienti al fine di accelerare la rigenerazione e la guarigione dei nervi.

In un altro studio questa volta del 1939, la perfusione di adrenocromo è stata usata per rigenerare e riavviare il cuore di una rana, riportando in vita l'animale.

Bambini comedonatori”.

Come detto precedentemente l’adrenocromo prodotto chimicamente è un farmaco che non ha nulla a che vedere con la sostanza endogena naturale prodotta da un essere umano in pericolo!

La cosiddetta “droga dell’immortalitàdeve venire estratta direttamente dall’organismo, meglio se giovane e fresco come quello di un bambino perché con l’età la sua produzione cala.

L’altro motivo è che la sovraesposizione ripetuta all'adrenalina ossidata dell'adulto porta a nefasti effetti collaterali fisici e mentali: 

convulsioni epilettiche, sintomi simili al Parkinson, schizofrenia e psicosi delirante.

I bambini risultano essere la migliore “fonte” di estrazione, sia perché è più facile trovare una piccola creatura come “donatore” rispetto ad un adulto, e poi perché l'adrenocromo giovanile è bilanciato chimicamente in modo da ridurre gli orribili effetti collaterali della versione per adulti.

Vale la regola:
più giovane è il “donatore” e migliore è la droga...

Per avere una maggiore concentrazione di adrenocromo è necessaria una potente scarica adrenalinica e questa si genera quando la persona e/o il bambino subisce violenza psicologica o fisica e quando viene letteralmente impaurito e terrorizzato.

Questo abominio potrebbe essere la spiegazione del pernicioso e indicibile traffico di bambini, rapimenti, sfruttamento, abusi e persino sacrifici di minori da parte di queste pericolosissime congreghe? Pochi sanno perché i media non ne parlano, ma ogni anno milioni i bambini nel mondo spariscono nel nulla

una parte torna a casa ma il restante non viene più ritrovato...

La Verità è figlia del tempo e per fortuna le cose stanno venendo fuori.

L’altra cosa che sta lentamente emergendo è che questa droga sembra essere largamente utilizzata dai membri dell’élite legati a logge pedosataniste, di cui moltissime star di Hollywood, e non solo, ne fanno parte.

In pratica l'adrenocromo ha assunto le connotazioni mitologiche della fonte dell’eterna giovinezza:

il Santo Graal dei pedosatanisti luciferini che regnano purtroppo in mezzo a noi...

Conclusione.

Non possiamo sapere con assoluta certezza se l’adrenocromo è una invenzione fantasiosa di qualche mente perversa o realmente la droga più ricercata e in voga dalla crème de la crème.

Ma droga a parte, la cosa certa è che esistono numerose congreghe dedicate al culto luciferino, mi riferisco alle sette pedosataniste che si dedicano alla profanazione rituale dell'innocenza infantile per il potenziamento “spirituale” da una parte (se possiamo chiamarlo così), e forse anche al potenziamento chimico-ringiovanente dall’altra.

Tutto però sta venendo fuori e i segni della verità stanno emergendo quotidianamente.

Il caso del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein è illuminante da questo punto di vista.

Epstein era un procuratore e organizzatore di questa aberrante pratica sessuale di magia nera, e il suo arresto ha permesso di scoperchiare, almeno in parte, il Vaso di Pandora.

Sappiamo nomi e cognomi dei numerosi clienti (non di tutti purtroppo) di Epstein, quelli che hanno volato con il suo jet privato “Lolita Espress” per andare a impaurire e/o violentare i bambini nella sua isoletta (Isle of Sin, l'isola del peccato)…

A questo punto chi può negare l’ipotesi che i vari personaggioni non volassero nell’isola degli orrori per partecipare alla produzione della droga?

Tra i nomi venuti alla ribalta: Bill, Hillary e Chelsea Clinton, Woody Allen, Kevin Spacey, Bill Cosby, Mick Jagger, Principe Andrea, Charles Spencer (fratello di Lady Diana), il filantropo Bill Gates, Tony Blair, Michael Bloomberg, Richard Branson, Rupert Murdoch, persino Henry Kissinger e moltissimi altri nomi della politica, della finanza e di Hollywood…

Nell’armonia e nell’equilibrio del Sistema, oltre a queste forze indubbiamente di tenebra si stanno muovendo anche le forze di Luce, e difatti le notizie e i nomi iniziano a trapelare...

Anche le dichiarazioni inequivocabili del presidente Donald Trump sono su questa linea.

La difesa a spada tratta dei bambini e soprattutto le azioni che sta mettendo in atto Trump (il presidente che non doveva essere eletto), indicano senza ombra di dubbio che è in atto una vera e propria guerra ai più alti livelli, o ai più bassi dipende dai punti di vista.

Uno scontro senza eguali tra il mondo umano e quel substrato occulto (Deep State) di anime perdute e totalmente pervertite.

Concludo con qualche immagine recente dei divi di Hollywood, perché stranamente il loro corpo sembra aver subito un tracollo fisico nell’ultimo periodo. Tracollo inspiegabile se si confrontano le foto con le precedenti

Siamo di fronte alla prova che molte star sono in astinenza di qualche droga? Oppure si tratta solo di normalissimo invecchiamento fisiologico accelerato dal lockdown?...

Marcello Pamio

24 Luglio 2020 Link

Planned Parenthood: dal prelievo di organi su feti vivi all'aborto.

Cosa si cela dietro la più potente agenzia pro aborto del mondo? Lo spiega il neurochirurgo e vice presidente nazionale di “Scienza & Vita” Massimo Gandolfini.

Ecco, in ordine di tempo, l’ultima “perla” di criminale brutalità:

il prelievo di organi su feto vivo, destinato ad essere abortito. 

Ecco i fatti. Siamo negli Stati Uniti, due giornalisti del Center for Medical Progress, contattano la dr.ssa Deborah Nucatola, senior director (sovraintendente) del Servizio Medico della Ippf (International Planned Parenthood Federation), certamente la più grande e potente agenzia pro-aborto e pro-gender del mondo, e - sotto mentite spoglie - si propongono come acquirenti di organi sani prelevati da bimbi, per il commercio clandestino dei trapianti.

Naturalmente, perché gli organi siano “di qualità” è necessario che il feto sia vivo al momento del prelievo, e deve essere di età gestazionale adulta, cioè avanzata, almeno alla 22^/24^ settimana. Mentre la Nucatola parla, i suoi interlocutori registrano il discorso: 

“molte persone cercano cuori, fegato, polmoni e vogliono anche gli arti inferiori … non so cosa possono farne, ma credo sia per i muscoli… Siamo diventati molto bravi a prelevare cuore, fegato, polmoni, perché sapendo questo, non schiaccio questa parte, e vedo se riesco ad avere tutto, tutto intatto...”. 

Il costo degli organi varia da 30 a 100 dollari; testa e cuore sono i più cari. Ovviamente, è economicamente molto più vantaggioso vendere i singoli organi, piuttosto che il feto intero. Il “giro” è tale che ogni clinica “affiliata” incassa circa 100 mila dollari all’anno.

A questo punto – pensando che la dr.ssa Nucatola agisca per proprio conto, avendo creato una rete criminosa all’oscuro della Ippf – i due giornalisti decidono di sondare se vi è coinvolgimento o meno dell’organizzazione ed intervistano Cecile Richards, presidente dell’Ippf, simulando la loro soddisfazione per il vantaggioso accordo raggiunto con la Nucatola, convinti di scatenare una inorridita risposta. Invece (sempre dal registrato): 

“Bene! Grande! Lei (Nucatola) è sorprendente!...”.

A questo punto, il Center for Medical Progress decide di denunciare pubblicamente l’abominevole mercato e si scatena l’indignazione popolare con le adeguate contromisure: 

un progetto di legge (di marca repubblicana) per tagliare i fondi all’Ippf, Coca Cola e Xerox bloccano i finanziamenti con cui da anni sostengono l’agenzia, ed il 28 luglio scorso, in cinquanta città americane, si sono svolte manifestazioni con la richiesta di chiudere la Ippf.

È un drammatico fatto di cronaca che, purtroppo, va a sommarsi a quanto accade ogni giorno nel Mediterraneo: il criminale connubio denaro/morte semina vittime fra i più deboli ed indifesi, ad ogni età, fin dal seno materno. Con una differenza non secondaria: mentre gli scafisti appaiono quel che sono – criminali e barbari – la Ippf controlla da decenni la scena politica mondiale, influenzando pesantemente organismi internazionali come l’Onu. Dietro ogni “raccomandazione” al controllo delle nascite (leggi aborto), alla tutela della salute riproduttiva (leggi contraccezione e pillole di ogni genere), alla lotta alla discriminazione per identità di genere ed orientamento sessuale (leggi educazione gender) o all’affermazione dei diritti civili più ampi (leggi matrimoni/famiglie fra persone di pari sesso), c’è sempre la Ippf. Basti ricordare le Conferenze Internazionali di Pechino e de Il Cairo.

È bene che la gente conosca la vera natura di chi sta dietro alle politiche contro la vita e la famiglia, perché da un albero marcio e corrotto non nascono frutti buoni.

Massimo Gandolfini

19 ago 2015 Link

Congregazione per la dottrina della fede.

Nota sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19.

La questione dell’uso dei vaccini, in generale, è spesso al centro di insistenti dibattiti nell’opinione pubblica. In questi ultimi mesi, sono pervenute a questa Congregazione diverse richieste di un parere sull’uso di alcuni vaccini contro il virus SARS-CoV-2 che causa il Covid-19, sviluppati facendo ricorso, nel processo di ricerca e produzione, a linee cellulari che provengono da tessuti ottenuti da due aborti avvenuti nel secolo scorso. Nello stesso tempo, vi sono stati differenti pronunciamenti sui mass media di Vescovi, Associazioni cattoliche ed Esperti, fra loro diversificati e talvolta contraddittori, che hanno anche sollevato dei dubbi riguardo alla moralità dell’uso di questi vaccini.

Su questo argomento già vi è un importante pronunciamento della Pontificia Accademia per la Vita, dal titolo “Riflessioni morali circa i vaccini preparati a partire da cellule prevenienti da feti umani abortiti” (5 giugno 2005). Quindi, in materia si è espressa questa Congregazione con l’Istruzione Dignitas Personae (8 settembre 2008) (cfr. nn. 34 e 35). Nel 2017, la Pontificia Accademia per la Vita è ritornata sul tema con una Nota. Questi documenti offrono già alcuni criteri generali dirimenti.

Poiché sono già a disposizione, per la distribuzione in diversi Paesi e la relativa somministrazione, i primi vaccini contro il Covid-19, questa Congregazione vuole offrire alcune indicazioni per un chiarimento in materia. Non si intende giudicare la sicurezza ed efficacia di questi vaccini, pur eticamente rilevanti e necessarie, la cui valutazione è di competenza dei ricercatori biomedici e delle agenzie per i farmaci, ma soltanto riflettere sull’aspetto morale dell’uso di quei vaccini contro il Covid-19 che sono stati sviluppati con linee cellulari provenienti da tessuti ottenuti da due feti abortiti non spontaneamente.

1. Come afferma l’Istruzione Dignitas Personae, nei casi di utilizzazione di cellule procedenti da feti abortiti per creare linee cellulari da usare nella ricerca scientifica, “esistono responsabilità differenziate”... di cooperazione al male. Per esempio, “nelle imprese, che utilizzano linee cellulari di origine illecita, non è identica la responsabilità di coloro che decidono l’orientamento della produzione rispetto a coloro che non hanno alcun potere di decisione”...

2. In questo senso, quando non sono disponibili vaccini contro il Covid-19 eticamente ineccepibili (ad esempio in Paesi dove non vengono messi a disposizione dei medici e dei pazienti vaccini senza problemi etici, o in cui la loro distribuzione è più difficile a causa di particolari condizioni di conservazione e trasporto, o quando si distribuiscono vari tipi di vaccino nello stesso Paese ma, da parte delle autorità sanitarie, non si permette ai cittadini la scelta del vaccino da farsi inoculare) è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione.

3. La ragione fondamentale per considerare moralmente lecito l'uso di questi vaccini è che il tipo di cooperazione al male (cooperazione materiale passiva) dell’aborto procurato da cui provengono le medesime linee cellulari, da parte di chi utilizza i vaccini che ne derivano, è remota. Il dovere morale di evitare tale cooperazione materiale passiva non è vincolante se vi è un grave pericolo, come la diffusione, altrimenti incontenibile, di un agente patogeno grave:... in questo caso, la diffusione pandemica del virus SARS-CoV-2 che causa il Covid-19. 

È perciò da ritenere che in tale caso si possano usare tutte le vaccinazioni riconosciute come clinicamente sicure ed efficaci con coscienza certa che il ricorso a tali vaccini non significhi una cooperazione formale all’aborto dal quale derivano le cellule con cui i vaccini sono stati prodotti. È da sottolineare tuttavia che l’utilizzo moralmente lecito di questi tipi di vaccini, per le particolari condizioni che lo rendono tale, non può costituire in sé una legittimazione, anche indiretta, della pratica dell’aborto, e presuppone la contrarietà a questa pratica da parte di coloro che vi fanno ricorso.

4. Infatti, l’uso lecito di tali vaccini non comporta e non deve comportare in alcun modo un'approvazione morale dell’utilizzo di linee cellulari procedenti da feti abortiti... Si chiede, quindi, sia alle aziende farmaceutiche che alle agenzie sanitarie governative, di produrre, approvare, distribuire e offrire vaccini eticamente accettabili che non creino problemi di coscienza, né a gli operatori sanitari, né ai vaccinandi stessi.

5. Nello stesso tempo, appare evidente alla ragione pratica che la vaccinazione non è, di norma, un obbligo morale e che, perciò, deve essere volontaria. In ogni caso, dal punto di vista etico, la moralità della vaccinazione dipende non soltanto dal dovere di tutela della propria salute, ma anche da quello del perseguimento del bene comune. Bene che, in assenza di altri mezzi per arrestare o anche solo per prevenire l’epidemia, può raccomandare la vaccinazione, specialmente a tutela dei più deboli ed esposti. Coloro che, comunque, per motivi di coscienza, rifiutano i vaccini prodotti con linee cellulari procedenti da feti abortiti, devono adoperarsi per evitare, con altri mezzi profilattici e comportamenti idonei, di divenire veicoli di trasmissione dell’agente infettivo. In modo particolare, essi devono evitare ogni rischio per la salute di coloro che non possono essere vaccinati per motivi clinici, o di altra natura, e che sono le persone più vulnerabili.

6. Infine, vi è anche un imperativo morale, per l'industria farmaceutica, per i governi e le organizzazioni internazionali, di garantire che i vaccini, efficaci e sicuri dal punto di vista sanitario, nonché eticamente accettabili, siano accessibili anche ai Paesi più poveri ed in modo non oneroso per loro. La mancanza di accesso ai vaccini, altrimenti, diverrebbe un altro motivo di discriminazione e di ingiustizia che condanna i Paesi poveri a continuare a vivere nell'indigenza sanitaria, economica e sociale...

Il Sommo Pontefice Francesco, nell’Udienza concessa in data 17 dicembre 2020 al sottoscritto Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha esaminato la presente Nota e ne ha approvato la pubblicazione.

Data a Roma, presso la sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 21 dicembre 2020, Memoria liturgica di San Pietro Canisio...

Link 

Bla Bla Bla...
Stanno usando cellule proveniente da due feti
abortiti decine di anni fa
e bastano per fabbricare miliardi e miliardi di dosi? Per favore.

Riflessioni etiche sui vaccini preparati a partire da cellule provenienti da feti umani abortiti

Partendo dalla considerazione del fatto che in alcune parti del mondo, malattie come la rosolia sono ancora epidemiche, che l’infezione di queste malattie contratta da donne gravide causa gravi danni e può portare addirittura alla morte del feto, e che la vaccinazione su larga scala rappresenta un mezzo irrinunciabile nella lotta contro queste malattie infettive, l’articolo affronta la questione della liceità della produzione, della diffusione e dell’uso di vaccini la cui produzione è connessa con atti di aborto procurato. Alcuni vaccini di ampia diffusione contro malattie come la rosolia e la varicella, infatti, sono stati sviluppati utilizzando ceppi di virus ottenuti da feti umani volontariamente abortiti

L’Autore, in particolare, riflette sul problema etico sollevato sia da medici impegnati nelle campagne di vaccinazione sia da coloro che necessitano dei vaccini (soprattutto dai genitori che devono vaccinare i propri figli), che si chiedono se l’uso di tali vaccini non sia in contraddizione con il rifiuto etico di ogni forma di aborto volontario. Per rispondere a questo interrogativo, l’Autore analizza il problema riflettendo sulle diverse modalità e i vari gradi della cooperazione al male, concludendo che esiste il dovere grave di usare i vaccini alternativi, laddove esistano, e di invocare l’obiezione di coscienza riguardo a quelli il cui uso presenta dei problemi morali

Per quanto riguarda i vaccini senza alternative, si dovrebbe ribadire sia il dovere di lottare perché ne vengano approntati altri che non sollevino problemi morali, sia la liceità del loro uso nella misura in cui ciò è necessario per evitare un pericolo grave per le condizioni sanitarie della popolazione. La liceità di tale uso, in ogni caso, va interpretata come una cooperazione materiale passiva, moralmente giustificata come extrema ratio dal dovere di provvedere al bene dei propri figli (nel caso dei genitori) e della popolazione in generale, e mai come una dichiarazione di liceità della loro produzione.

30 giugno 2005-06-30 Link

Vaccini anti-Covid, la Chiesa dà il via libera all'uso di feti abortiti per la sperimentazione.

Nell'ultimo numero del quindicinale della Compagnia di Gesù, Civiltà Cattolica, la Congregazione della Dottrina della Fede scioglie tutti i nodi morali e canonici sull'uso di quelle cellule in vigore fino all'avvento della pandemia, pur ribadendo che “il ricorso alla interruzione volontaria della gravidanza è sempre e comunque peccato mortale…”.

Sulla “liceità” dell'uso di cellule prese da feti abortiti per preparare vaccini anti Covid-19, i gesuiti tornano alla carica. Sfidando i fulmini delle componenti cattoliche più tradizionaliste e reazionarie, per le quali è peccato mortale non solo interrompere volontariamente la gravidanza, ma anche usare in laboratorio tessuti di feti abortiti per ricavarne prodotti farmacologici. Tema, dunque, controverso e divisivo nell'universo ecclesiale, ma che a sorpresa viene trattato nell'ultimo numero del quindicinale della Compagnia di Gesù, Civiltà Cattolica - le cui bozze prima della pubblicazione sono sottoposte al vaglio della Segreteria di Stato della Santa Sede - in un ampio e documentato articolo intitolato “Vaccini, come decidere responsabilmente?”a firma di padre Carlo Casalone, Provinciale d'Italia dei gesuiti. 

Il religioso, medico, biogenetista, membro del Pontificio Consiglio per la Vita e docente di Teologia morale alla Pontificia Univeristà Gregoriana, rilancia la storica Nota della Congregazione per la dottrina della Fede del 21 dicembre scorso, come già a suo tempo aveva riferito Repubblica riprendendo le fonti ufficiali vaticane, dedicata proprio all'utilizzo dei feti abortiti per la produzione di vaccini anti pandemici.

Ma a poco più di un mese dalla pubblicazione, la Nota - a quanto ci risulta, su discreta e riservata sollecitazione favorita dalle alte sfere pontificie - torna alla ribalta e questa volta sul più importante periodico dei gesuiti, la congregazione di Papa Francesco. Nel documento - come si evince dal testo di Civiltà Cattolica - per la prima volta le autorità vaticane, “di fronte al dilagare della pandemia e alla necessità di produrre vaccini in grado di fronteggiare la minaccia del Covid-19 a livello planetario”, danno il via libera all'uso delle cellule ricavate da feti in seguito ad interruzione di gravidanza. Cellule - sottolinea significativamente padre Casalone - in gran parte conservate da anni in frigoriferi e destinate a sicuro abbandono. Da qui, la decisione della Congregazione della Dottrina della Fede (l'ex Sant'Uffizio) di sciogliere con grande prudenza tutti i nodi morali e canonici sull'uso di quelle cellule in vigore fino all'avvento della pandemia, pur ribadendo che “il ricorso alla interruzione volontaria della gravidanza è sempre e comunque peccato mortale”.

Tuttavia, ricorda Civiltà Cattolica riprendendo i concetti-base del documento della Dottrina della Fede, “...esistono responsabilità differenziate, e ragioni gravi... moralmente proporzionate per giustificare l'utilizzo del suddetto materiale biologico”. In particolare, nella Nota si fa riferimento alla produzione di un vaccino le cui cellule risalgono al tessuto di un feto abortito nel 1973. In riferimento all'attuale crisi pandemica mondiale, si legge tra l'altro nell'articolo, “occorre prendere in considerazione il fatto che la cooperazione con l'aborto del 1973 è materiale, passiva e remota, termini che designano condizioni ben determinate”, così spiegate dall'ex Sant'Uffizio: “Anzitutto, la cooperazione è materiale quando non si condivide l'intenzione di chi ha compiuto l'azione principale: in questo caso l'uccisione, che si presume deliberata, di un innocente. Tra i vaccini che utilizzano queste cellule per la preparazione ricordiamo quello dell'università di Oxford e AstraZeneca, come anche Sputnik, in corso di sviluppo in Russia (prodotto dal Centro nazionale di epidemiologia e microbiologia Gamaleja). Il vaccino di Janssen e Johnson & Johnson (che però è in fase meno avanzata) usa una linea cellulare proveniente da cellule retiniche di un aborto avvenuto nel 1985...”.

In secondo luogo ,” l'azione è passiva”, avvertono i canonisti della Dottrina della Fede, perché, sostengono, “non si partecipa attivamente allo svolgimento dell'atto, cosa peraltro impossibile, dato che l'evento è accaduto in un lontano passato, e - aspetto importante da ricordare, perché talvolta equivocato - non si richiede la ripetizione di altri aborti: per la preparazione dei vaccini si utilizzano infatti cellule già disponibili nei laboratori dagli anni Settanta-Ottanta”. In terzo luogo, quindi, “l'azione che si compie è remota, cioè distante nel tempo e periferica riguardo al nucleo di significato del comportamento a cui ci si riferisce. Questi criteri possono aiutare a situare e differenziare anche le responsabilità di altri soggetti che intervengono nell'iter richiesto dalla ricerca e dalla preparazione dei vaccini”.

Da qui l'affermazione, si legge nell'articolo del gesuita Casalone, che “in mancanza di alternative e per la gravità della situazione, l'uso di questi vaccini ricavati da cellule di feti abortiti viene considerato lecito...”. Un placet, avvertono i gesuiti, dettato anche dalla necessità di evitare di avere a disposizione poche quantità di vaccini “sia per la scarsità delle dosi disponibili sia per i vincoli posti dai sistemi sanitari sia per l'urgenza. Ricordiamo infatti che l'allungarsi dei tempi per le vaccinazioni comporta un aumento della probabilità che si sviluppino varianti più contagiose, più letali e/o più resistenti ai vaccini disponibili. Più tempo diamo al virus per replicarsi, più crescono le probabilità di mutazione...”. Pertanto, “come sottolineano anche i vescovi statunitensi - ricordano infine i gesuiti - nello stesso modo in cui è accettabile l'uso del vaccino contro la rosolia per mancanza di alternative e per il grave rischio per la salute pubblica, così è anche accettabile il vaccino AstraZeneca... come pure i vescovi latinoamericani che ribadiscono che la vaccinazione non può considerarsi essere in cooperazione con il male (ad esempio, l'aborto), ma un atto diretto di cura per la vita...”.

19 Febbraio 2021 Orazio La Rocca Link 

Cellule conservate in frigorifero...
Del resto, i Gesuiti o la Chiesa (e non solo) sono esperti:
nel mantenere ferme le proprie posizioni
condannando eternamente alla croce/frigorifero (abbandono).

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-579
prospettivavita@gmail.com