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martedì 22 giugno 2021

La lampada del Genio.

Hai sempre troppe “cose” che ti portano via tutto il “tempo”. Tanto che “Fare…” è diventato… tutte queste cose nel tempo disponibile. Che sia giorno, che sia notte, nulla muta in tal senso. Comunque vada, il “destino” di ogni momento coincide sempre con questa sorta di ansia da prestazione.

Covid, effetto mascherina sull'ansia sociale: c'è chi non la toglierà

Adnkronos 21 giugno 2021 Link

E così ti stai apprestando a sopravvivere anche al “virus” ed alla mascherina ma, ovviamente, dopo questa lunga prassi sociale, l’abitudine è mutata, dando luogo a varianti rispetto al “prima”. 

Si legga sempre, “paura”. 

Paura di tutto e per tutto. 

La mascherina è diventata come una seconda pelle, per molti. Nasconde e rende più al sicuro, psicologicamente; in pratica è l’ennesima dipendenza da uso ed abuso, a norma di legge. Qualcosa che se non auto decodifichi sostanzialmente, allora ne va chesi è trattato del nulla”. 

 

 

Sì, però di una forma di nulla che ti ha lasciato il segno addosso e prima ancora “dentro”. Se non “leggi la situazione”, ogni volta la situazione avrà sempre carta bianca con “te”. 

Del resto “è già successo”. No? 

La mascherina è il burqa occidentale; anzi: 

mondiale. 


La soluzione talebana perfetta per isolare nell’ennesimo modo insospettabile. Con la “sicurezza pubblica” che preme costantemente, ancor di più rispetto a qualsiasi esercito invasore

Un f-attore a cui proprio non puoi dir di no. 

Perché? Perché hai paura delle ripercussioni: in termini personali (malattia e potenziale dipartita) e reddituali (legge e multe). Allora, se un qualsiasi Governo s’inventa una qualsiasi situazione globale di allerta e poi pandemia, a “te” non resta che ogni volta aderire alle varie forme di risposta sanitaria (protocolli, decreti incostituzionali, etc.), per questioni sempre inerenti alla paura, in primis

Una sorta di... convenzienza.
Così, come ogni volta salvano l'economia mondiale.

Altro che responsabilità e rispetto dell’ordinamento dello Stato e del “prossimo”. È la paura che vive e regna sovrana. Ergo: 

sei in un reame di paura, nonostante “tutto”. 

Se ti fanno provare paura, ogni volta la tua “risposta” sarà sempre la stessa, abituandoti ben presto a qualsiasi tipo di nuova realtà o di realtà modificata da “a monte”

E, questo, continua a succedere perché tu sei “tu” nell’AntiSistema, laddove hai assolutamente dimenticato tutto di te, essendo “te” nell’AntiSistema.

Perché insisti nel riconoscere tale manifestazione di realtà in quanto a Sistema? 

Perché, piuttosto, non chiami tutto ciò come la negazione del Sistema, alias, l’AntiSistema? Perché non sei tu che decidi. Bensì, chi decide ti con-vince, di modo che ti trasformi in “te”, a cui non resta che scegliere fra… 

E poi lo chiami processo democratico? 

Vedi che non è mai cambiato nulla, sostanzialmente. Da quando? Da quando “è già successo”. E quando è successo? Non lo ricordi. 

Eppure, tale fermo immagine non deve avere la meglio. 

Ecco perché non importa, allora, sapere quando è successo. Importa accorgersi di tale successo, altrui. Potrebbe essere dall’ultimo reset, così come da sempre: 

non importa, perché “adesso” è così e dunque continua a succedere. 

Alias, non è il momento di scrivere storie né storia, perché quando sei sotto assedio o nell’AntiSistema, la priorità va data all’accorgersi di essere “dentro” a questa versione della realtà e poi di ricordarlo sempre in coerenza, dando luogo ad una risposta sempre più comune e condivisa di alternativa sostanziale Oltre Orizzonte

Come puoi ben “vedere”, non si scappa via da nessuna parte; non si ascende, perché non c’è fine a questa soluzione di continuatività AntiSistemica. 

Ossia, dove vai se è ovunque AntiSistema perché te lo porti sempre dentro?

Già. È a livello di software, algoritmo, memoria, accon-discendenza, etc. che l’AntiSistema si fissa proprio come se fosse l’abitudine perfetta; quella che non riesci (non puoi) mai a mettere in seria discussione. 

Allora, è proprio in quel contesto che vanno ricodificati tutti quei luoghi comuni che più ti hanno. 

Ed è proprio “lì” che ti sembra, invece, di “commettere peccato”. Soprattutto perché l’essere è “a Massa” e se sei solamente tu a reinquadrare le “cose”, di conseguenza sarai visto come il fumo negli occhi dalla grande rimanenza sociale. 

Inoltre, l’AntiSistema è un protocollo totale, motivo per cui chi si accorge sostanzialmente dell’AntiSistema rimane come imbrigliato da tutta una serie di ingranaggi non solo istituzionali, che d’assieme sconvolgono la singolarità, andando a creare tutte le condizioni “atmosferiche e patogene” tali per cui o 1- diventi Dio (potenzialmente, chiunque è se stesso sostanzialmente, attingendo sfericamente dal potenziale contemporaneo) o 2- fungi da goccia che fa scoperchiare il “vaso” o 3- soccombi ancora una volta, sopravvivendoci “dentro” o meglio non auto sopravvivendo mai a te stesso (infatti, tendi sempre a morire). 

 


In tutto questo, l’AntiSistema prolifica e si rinforza, distanziando gli uni dagli altri, nella ferma convinzione che sia “normale”. Ergo, la situazione è talmente compromessa che “ora” tutto quello che puoi “Fare…” sembra inimmaginabile, mentre tutto il “tempo” è costantemente impegnato dall’elenco delle cose da fare. 

Insomma, è il più che classico e canonico, “guardare la vernice che si asciuga sulle pareti”, in costante stand-by. 

Ti dice niente? Non ricordi nulla?

Hong Kongla morte del giornale Apple Daily.

Circa un anno fa Pechino imponeva la sua legge sulla sicurezza nazionale ad Hong Kong in contravvenzione con i patti firmati nel ’97 con il Regno Unito per il ritorno di Hong Kong alla Cina.

I 66 articoli della nuova legge, di fatto, significavano la fine dell’accordo “un paese due sistemi”, impegno fra i due Paesi a mantenere in vita per 50 anni il modello della l’ex Colonia britannica con il suo sistema, sotto però il vessillo cinese… 

Di fatto la legge imposta ad Hong Kong sulla sicurezza nazionale pone fine agli accordi. Da parte di Pechino è stata la via d’uscita ad una minaccia sempre più pressante dei movimenti, dimostrazioni di massa che si avviavano ad essere fuori controllo.

Le alternative possibili erano lasciar correre e sarebbe finita male, altra opzione fare entrare ad Hong Kong l’esercito e por fine alle dimostrazioni. Da Pechino hanno optato per una terza soluzione, fare quello che fanno i paesi autoritari, ovvero soffocare le proteste, ammutolire la voce all’opposizione e lasciar uscire dal paese chi non si sarebbe allineato. 

Dice il Corriere della Sera “Hong Kong sta perdendo la voce, la fine annunciata del giornale di opposizione Apple Daily è un bagaglio non solo simbolico...”.

La mattina del 17 giugno l’unità di sicurezza di Hong Kong ha mobilitato 500 poliziotti che hanno occupato gli uffici della Next Digital – gruppo editoriale – arrestando due dirigenti e tre giornalisti. Dopo 5 ore di controlli hanno confiscato molto materiale, 38 computer carichi di informazioni giornalistiche e bloccato i conti bancari della società così da proibire il pagamento di affitti e stipendi. Con ciò, mandando tutti a casa.

Il raid è giustificato dall’accusa di collusione con Paesi stranieri e con elementi esterni per mettere in pericolo la sicurezza nazionale. Tali reati, facili da dimostrare quando non c’è opposizione politica, comportano pene molto pesanti con la legge di Pechino. 

La libertà di stampa è ora appesa ad un filo. 

Jimmy Lai, l’editore, è già in carcere da mesi, seguito da nuovi arresti di dirigenti ed alcuni ormai all’estero. Titola una pubblicazione dell’Ispi “addio libertà di stampa”!

I reati peraltro comporterebbero pene fino all’ergastolo e quindi il quotidiano sparirà. Le dichiarazioni del giornale sono dure, “la Hong Kong di oggi non ci è familiare e ci lascia senza parole… Ci sentiamo impotenti rispetto alla necessità di impedire al regime di esercitare il suo potere a suo piacimento...”…

21 giugno 2021 Vittorio Volpi Link

Perché riconosci che la Cina sta compiendo qualcosa di ingiusto “lato occidentale” e, invece, non ti rendi conto che “è già successo” in tutto il mondo, proprio perché la Cina sta compiendo qualcosa di ingiusto “sostanzialmente”? 

La “risposta” è ovvia: 

perché ci sei “dentro” integralmente. 

Allora, visto che comunque l’informazione ti arriva, anche se sposta l’attenzione verso altro o altri, dipende da te mettere a fuoco essenzialmente la verità, ch’è una e rimane una

Certo che se ti areni ogni volta in tutto quello che sai perché te lo hanno detto o in-segnato, allora mai (mai) ne riuscirai essenzialmente. 

Sei, in tal salsa, nel labirinto perfetto: 

“è già successo” = continua a succedere, a livello sostanziale ma rivelato attraverso il “di fatto” che coincide con la legge, ad esempio. 

Infatti se “è già successo” significa che sei in cattività, senza che nemmeno te ne rendi conto = tutto è “verità” nell’AntiSistema, nonostante rimane inalterato che tutto è verità anche nell’AntiSistema, non visto che è l’ambiente a funzionare in tal modus

Ok? 






L’ambiente è Dio

È la Natura

No. Nulla di ciò: 

l’I-Ambiente è più simile ad un sistema operativo o alla Lampada del Genio (laddove il “genio” con-tiene la lampada, ovvero, ancora una volta hardware, software e wetware = un tutt’uno, totalità potenziale). 

E, bada bene, l’ambiente va da sé = non necessita di alcuna forma di “energia”, ch’è una trovata prettamente AntiSistemica, o continuazione gerarchica della Legge del Minimo eco-dominante. 

L’AntiSistema, dunque, è più come l’Inferno oppure il “Paradiso”, laddove le virgolette la fanno da padrone

Puoi allora riconoscere di essere persino in “Paradiso” quando sei all’Inferno o nell’AntiSistema. 

Non a caso, gli individui attendono da “sempre” il… Salvatore, ovvero colui che tolga le castagne dal fuoco al posto loro. Come a dire, “hai voglia”. 

La tattica perfetta per la più totale delle strategie = quella che non esiste; c’è. E, ovvio, per la compresenza ad immagine e somiglianza, ovvero quella che non esiste anche se c’è. 

Come del resto descrive anche l’AntiSistema stesso che, infatti e guarda non caso, non esiste ma c’è

Che altro, nell’AntiSistema, del resto.

AntiSistema: dove tu sei “tu”, motivo portante per cui c’è l’AntiSistema. Ergo? Se “tu” ritorni in te, di conseguenza l’AntiSistema viene meno = non esisterà più perché non ci sarà più (ritornando in sede di potenziale contemporaneo, laddove esiste e c’è sempre tutto a livello appunto di “teoria-sogno/incubo”)

 


Ecco allora che quel genio della lampada (ambiente) può realizzare qualsiasi “desiderio”, se però espresso (da chiunque) nella forma corretta:

sostanzialmente o sfericamente (da tale atteggiamento a chiave universale). 

Ecco il perché, allora, dei soli tre desideri (essendo una “favola” raccontata nell’AntiSistema, AntiSistemicamente). Cogli l’attimo

 renditi conto, accorgiti e “Fai…”. 

C’è sempre “tempo”, ma mai rimandare a domani quello che puoi “Fare…” oggi. 

Trovi?

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-439
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.