L'ad di Moderna: “Dal nostro vaccino potenziale protezione per un paio di anni…”…
Nelle scorse ore l’Agenzia europea del farmaco ha approvato il vaccino Moderna, dopo quello di Pfizer/BioNTech… “Il Comitato per i medicinali ad uso umano (Chmp) dell’Ema ha valutato accuratamente i dati sulla qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino e ha raccomandato per consenso la concessione di un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionale formale da parte della Commissione europea”…
HuffPost Italia Adalgisa Marrocco 7 gennaio 2021 Link
Nota bene: la concessione di un’autorizzazione all’immissione in commercio… (si fa tutto per “commercio” = affari). E gli affari sono propriamente “solo” che… privati. Ma la salute è pubblica, ti dicono.
Dunque?
Il privato che entra nel pubblico, laddove gli affari sono affari, comporta che il “piano industriale” sia un progetto che com-prende anche la società in cui l’essere è “a Massa” = non conta più niente, nonostante “tutto”. È “facile”, allora, che anche il “virus” sia una componente di detto piano, nella gerarchia sempre attuale = dove tu sei “tu” e ti auto delimiti sempre nel scegliere fra…, mentre a decidere è sempre altro.
Del resto, altrimenti, a chi servirebbe la gerarchia.
Già.
Inoltre, ora che ci sono (in commercio) più vaccini… chi decide quale tipo di vaccino, quale “marca” del vaccino industriale, ti dovrai iniettare?
Se Moderna ti “offre” due anni di “protezione”, l’altro a quanto pare, no. Ergo? Potrai scegliere fra…? Mhm…
In questo “caso”, non solo non decidi tu, bensì, non scegli nemmeno tra… Ovvero, ciò che ti passa il convento di devi far andar “bene”. Non è vero?
Nell’Anti-Sistema è tutto “scarso”.
Prendi (compri) quello che c’è. Oppure, preferisci andare in farmacia e liberamente mettere nel carrello della spesa ciò che vuoi? Certo che sì; è così che sei abituato. Hai presente il discorso “mascherine” ed il relativo costo che, inizialmente, era impossibile tenere sotto ad un certo livello, poiché industrialmente l’imprenditoria “non ci stava dentro”? Ecco. Al “tempo che fu, dieci mascherine avevano un “prezzo consigliato” di 5 euro, ma la polemica era sempre elevata: l’industria si lamentava del basso prezzo al pubblico. Lo Stato premeva per calmierare il prezzo. L’utente… rimaneva utente, nonché sempre “paziente”.
E oggi?
Se non fai attenzione (e se ti accontenti delle mascherine ordinarie, che sono sempre meno alla moda, però), entrando in un supermercato ti arrivano in faccia pacchi e pacchi di mascherine a prezzi risibili. Dunque? Com’è possibile? Sono solo logiche industriali, calmierate a loro volta da decisioni politiche magari “a deficit”? Può essere. L’unica “cosa” certa, e su cui puoi sempre “contare”, è che l’industria non ci perde mai (mai).
Allora, delle due… l’una (quella portante) è che l’industria ha trovato vie accomodanti probabilmente in termini di “aiuti” o, come si suol dire, di “ristoro”. Un po’ come la Banca. No? Le cui “sofferenze” vengono sempre prima rispetto a quelle di ogni non evidente singolarità.
In tale ottica sparagnina, come te lo spieghi il ricorrente “Piano Marshall”? Gli “aiuti” a pioggia? Bè, sai, è come “fare pubblicità”: c’è sempre una p-arte del fatturato preposta per tali “opere” od operazioni promozionali.
Come ben sai, SPS (Io) è “complottista”. Motivo per cui, ha sempre da ridire ma facendo solo ridere. La platea a cui si rivolge tale Spazio (Potenziale) Solido è quella più vasta possibile, comunicando via Internet = potenzialmente chiunque potrebbe essere raggiunto. Tuttavia, la risposta “di Massa” è risibile. Ergo, “si vede che…” il modo comunicativo essepiessiano “non piace”.
Non a caso sei nell’epoca del
gradimento attraverso la levata di scudi con il “pollicione”. Facebook docet. Sì ma poi che cosa piace?...
E poi “parli sempre di Anti-Sistema. Suvvia. Che maroni. È possibile che pensi sempre di essere controllato e che tutto sia marcio sin dall’origine?...”.
Hai ragione: non è proprio possibile, essendo “solamente” im-possibile (hai presente il “paradosso del gatto” di Schrödinger? Ecco).
Essere im-possibile prevede che entrambi gli stati siano potenzialmente veri, in ogni dato istante; è, allora, la decisione che scatena e fa propendere la bilancia da una parte piuttosto che dall’altra.
Sì, ma, chi decide sostanzialmente?
Come puoi (non) vedere, è persino logico che ci sia sempre qualcosa (qualcuno) “dietro”. In fondo lo “senti” anche tu, ma tu sei “tu”: dove?
Nell’Anti-Sistema.
Allora, è per ciò che non ci senti, seppure “senti che…”. E non sapendotelo spiegare, passi al livello scientifico deviato, che ha sempre una “buona parola” per chiunque, come il prete ed il dottore. Va da sé che auto decadi “dentro” e non ti sembra nulla di male ciò che continua a succedere.
La parola “Anti-Sistema” è un modo per descrivere tale sostanza.
Non è la Bibbia. È per intendersi e mettersi d’accordo, come sintonizzandosi sulla stessa frequenza. Se poi per te si tratta di “un altro nome”, ma stiamo dicendo la stessa cosa, allora perché questo silenzio tombale? Per via di chiamare qualcosa in un modo che non ti piace? Qualcosa che non ti dice niente? Qualcuno che non ti tocca a livello di… cuore? Bah.
Pensa a quando le persone scendevano in piazza: erano rozze,
volgari, ignoranti, etc. eppure… qualcosa hanno fatto. No? E “tu, invero, così
sapiente, elegante, stiloso, intelligente, etc. che cosa “Fai…”? Niente. Sei
“tu” che rasenti il nulla, essendoci già “dentro”. Non chi comunque si era reso
conto, anche se poi sostanzialmente ha dovuto arrendersi (credendo di aver vinto ma sentendo dentro il contrario).
Perché?
Perché ogni “rivoluzione” è sempre stata servita in tavola, non visto che era prevista da chi è comunque sempre filo conduttore Anti-Sistemico. Costituzione, Patria, libertà, diritto, progresso e giustizia ivi auto ricompresi. Ossia? Proprio il “tuo” vanto sempre attuale. Ciò che ti blocca “di fatto”, sostanzialmente.
La perfetta arma per l’auto disinnesco epocale. Il bromuro ideale che ti auto manutiene in questo “stato” di assoluta im-percezione illuministico-religios-spiritual-intelligente.
Ma che te lo dico a fare.
Sei sempre “tu” che… “rispondi”. Sì perché anche il silenzio è una risposta sincera. Tutto è verità. Non te ne frega niente di te, in primis. Poi, c’è il riflesso che anche SPS (Io) ti ritorna con gli interessi. Quindi, al niente succede il nulla = il vuoto che ti ha. E dove, se non nel luogo comune che puoi chiamare come meglio credi, essendo basilare che ti accorgi sostanzialmente, auto decodificando l’informazione ambientale che non smette mai di scorrere e “toccarti” persino lì, sì, al cuore.
Ed ora, preparati: la prossima “news” raggiungerà l’apice dell’inganno sostanziale. Qualcosa che equivale “solamente” ad un cambio di piano industriale per il “futuro” = per “te” (non importa se non sei arabo).
Dopo avere inquinato a più non posso, per oltre un secolo, utilizzando le risorse trovate in “casa” (sotto alla casa), adesso si deve cambiare prospettiva. Chi decide, allora? Ed in quale “stato” ti ritrovi, di conseguenza, “tu”? Chi traccia il “tuo” destino? Ciò che poi respirerai in quanto a… “norma, convenzione, abitudine, fede, responsabilità, etc.”.
È così tanto palese da non sembrare nemmeno.
Perché? Perché è “troppo grande per crederci a fondo”, tuttavia “non è mai troppo grande per sprofondarci dentro”. L’Arabia Saudita è una monarchia assoluta (ad opera dei Saud). Ok? E le sue decisioni hanno respiro globale. Ok? Non si tratta di un regno che non conta niente. Le loro relazioni con gli Usa sono “intime”. Ciò che decidono loro, vale in quanto a progetto pilota per il pianeta. Non ci credi? Non credi? “Fai…” un po’ tu, ma, se sei “tu” come farai mai? Già.
È ufficiale: l'Arabia Saudita lascia il petrolio…
Trend Online Rossana Prezioso 26 aprile 2016 Link
Da quando è libero di svilupparsi il modello di auto
elettrica? Da quando p-arte la “transizione” e tutto quello che ne consegue? Quando scoppia il Dieselgate? Da quanto si parla realmente di IA?
Vai a vedere se prima di questo “annuncio” si parlava seriamente di elettrico. La decisione è elitaria e di certo non riguarda solo l’Arabia Saudita, che fa p-arte di un assieme gerarchico (sottodomino). Tuttavia, la decodifica sostanziale può tranquillamente partire anche da tale “annuncio”, bada bene, rivolto internazionalmente alla platea comune globale.
L’Arabia Saudita vara il piano di trasformazione nazionale.
L’Arabia Saudita è davvero pronta a cambiare pelle? Per gli esperti il fatto che il lancio del cosiddetto “piano di trasformazione nazionale” sia in programma proprio nel primo giorno di Ramadan (periodo che tradizionalmente vede un rallentamento nelle attività economiche) testimonia l’importanza data alla manovra.
I contenuti erano già stati resi noti ad aprile, in occasione della presentazione della nuova strategia voluta dal vice-principe ereditario Mohammad bin Salman e pensata per affrancare il Paese del Golfo dai petro-dollari entro il 2030: tagli ai sussidi, aumento delle tasse, privatizzazioni e “spending review” nei progetti pubblici.
Questo lunedì è il giorno del via libera da parte del governo saudita, con tanto di conferenze stampa dei singoli ministri (evento, dalle parti di Riad, piuttosto raro) per dettagliare l’insieme delle misure.
Euronews 6 giugno 2016 Link
Saudi Vision 2030…
Nella seduta del consiglio dei ministri del 26 aprile 2016, il viceprincipe ereditario Moḥammad ha presentato un piano strategico elaborato dal Consiglio per gli affari economici e di sviluppo da lui guidato, i punti centrali della proposta sono quelli economici, tra i quali:
la trasformazione della Saudi Aramco in una holding; la costituzione di un fondo sovrano di 2000 miliardi di dollari per il lancio di progetti di investimento sul territorio nei settori non petroliferi, il turismo e l'intrattenimento; aumento di tasse e tariffe: una sul valore aggiunto, una sui beni di lusso, i pedaggi stradali, il prezzo della benzina e ridotte e razionalizzate le spese militari; ci saranno anche pesanti tagli sui sussidi. Secondo il piano questo permetterà all'economia del regno di diventare indipendente, entro il 2030, dalla produzione e dal prezzo del petrolio, il cui calo negli ultimi mesi ha messo in difficoltà il bilancio pubblico…
Queste non sono chiacchiere: è sostanza che nella realtà, ad auto caratteristica frattale espansa, costituisce quella leva che ti permette di essere certo di quello che sta continuando a succedere, non visto che “è già successo”.
Ecco che di conseguenza puoi anche “comprendere” lo step iniziale o punto di sospensione da cui la compresenza eco-dominante s-muove tutto (compreso ogni sottodomino ad immagine e somiglianza = ecco la valenza e la potenza della gerarchia, quando ne estrapoli il significato che l’informazione ambientale ti riporta nonostante “tutto”).
Ecco l’idea, che segue l’ansa del progetto, rimanendoci sempre fedelmente “dentro”.
In Arabia Saudita una città senza strade né auto, MbS lancia “The Line”.
In Arabia Saudita, il Paese che è il più grande esportatore al mondo di petrolio, il principe ereditario, Mohamed bin Salman, ha annunciato la creazione di una città ecologica con "zero automobili, zero strade, zero emissioni di Co2". Il progetto urbanistico si chiama The Line e sarà situato nella futuristica città di Neom, la mega città futuristica che sarà costruita nel deserto e sul Mar Rosso, 33 volte più grande di New York City.
The Line, ha assicurato Bin Salman, sara' "una rivoluzione nella vita urbana" del Regno, senza auto ne' strade e immersa nella natura. "Dobbiamo trasformare il concetto di citta' convenzionale in una citta' futuristica", ha spiegato il principe, assicurando che il progetto sara' la 'pietra angolare' degli obiettivi all'interno di Vision 2030, il progetto di sviluppo globale del Paese lanciato dal governo saudita per diversificare la propria economia quasi completamente dipendente dal petrolio.
The Line sarà "una cintura di 170 km di future comunità iperconnesse dove vivrà un milione di abitanti e che conserverà il 95% della natura all'interno di Neom... Non ci saranno auto, niente strade e zero emissioni di anidride carbonica", ha assicurato il potente principe, leader de facto della più grande economia del mondo arabo, regolarmente in cima alle classifiche tra i Paesi più inquinanti del mondo. "Dobbiamo trasformare le città in città del futuro", ha aggiunto, promettendo una "rivoluzione di civiltà".
Il "progetto più ambizioso al mondo".
Il discorso del principe, trasmesso in Tv, è stata la promessa di un cambio di passo: "Nelle città considerate le più avanzate al mondo, le persone trascorrono anni della loro vita in movimento. Entro il 2050 la durata degli spostamenti giornalieri raddoppierà. Entro il 2050, un miliardo di persone dovrà trasferirsi a causa dell'aumento delle emissioni di Co2 e dell'innalzamento del livello del mare. Il 90% delle persone respira aria inquinata... Perche' dovremmo sacrificare la natura per il bene dello sviluppo? Perche' sette milioni di persone dovrebbero morire ogni anno a causa dell'inquinamento? Perche' dovremmo perdere un milione di persone ogni anno a causa di incidenti stradali? E perché dovremmo accettare di sprecare anni della nostra vita viaggiando?".
The Line sarà "una risposta diretta ad alcune delle sfide più urgenti che l'umanità deve affrontare oggi, come le infrastrutture ereditate, l'inquinamento, il traffico e la congestione umana". Neom, che sarà finanziata dallo Stato con 500 miliardi di dollari ed è descritto dai sauditi come "il progetto più ambizioso al mondo", coprirà un'area di 26.500 chilometri quadrati, vicino al Mar Rosso e al Golfo di Aqaba.
La città pedonale avrà servizi come scuole o centri sanitari, oltre a spazi verdi, ma anche trasporti pubblici ad alta velocità e nessuno spostamento dovrebbe durare più di 20 minuti. Utilizzerà tecnologie di intelligenza artificiale e "apparecchiature a basse emissioni di carbonio, alimentate al 100% da energia rinnovabile". La costruzione di "The Line" inizierà nel primo trimestre del 2021 e sarà finanziata dal Saudi Public Investment Fund, il principale strumento della politica di diversificazione economica del Paese. Secondo la nota di presentazione di Neom, il progetto, che sarà completato entro il 2025, creerà 380mila posti di lavoro e il suo contributo al Pil è stimato a 180 miliardi di riyal (oltre 39 miliardi di euro) entro il 2030.
Agi Nuccia Bianchini 11 gennaio 2021 Link
Il progetto più ambizioso al mondo… = la continuazione Anti-Sistemica, che non ha alcuna bandiera né confine, essendo diffusa su tutto il globo.
Chi decide allora per te? Quale vaccino ti inietterai? Quello che ci sarà. Ergo? Non scegli nemmeno fra...
Accorgerti è già “Fare…”.
Accorgerti sostanzialmente e ricordare, è sempre “Fare…”. Quando consoliderai tale step, allora diverrai anche tu un “complottista”. E ti renderai conto ad un altro livello.
“Fai…”, che è meglio.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-325
prospettivavita@gmail.com