Dal dopoguerra ad oggi la misura con cui si considera lo sviluppo di un paese è il Pil, ma noi, visto la nuova idea di sviluppo che si sta diffondendo, ci dobbiamo chiedere quanto esso sia affidabile...
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Il calcolo del Pil - assunto come centrale rispetto alla “crescita ed al benessere di una Nazione” - giustifica un certo tipo di “politica” diffusa viralmente sull’intero Pianeta. Un simile strumento equivale, in altri termini, al mantenere aperto un modello predatorio, sia nei confronti dei propri simili, che della sfera sovrana dell’intera Terra 3d.
Tutto... (ri)porta ad una simile assunzione di realtà (marchio, imprinting) ma, la presenza del Pil, relativamente vicina nel Tempo, non smarca dal comportamento che, da “sempre” ("prima", storia deviata) ha caratterizzato il “modo di fare” di (ri)strette oligarchie umane, sulla grande Massa separata e divisa in se stessa, in qualità e quantità di… preda sacrificale, raccolto, produzione, allevamento, coltivazione, pietanza inesauribile, etc.
L’introduzione del calcolo del Pil (la sua “ascensione sul piano reale 3d, investito della centralità autoritaria ai fini del dominio sul Mondo) è qualcosa che viene dopo la grande spartizione del Mondo, cioè, non è da confondere l’anno della sua introduzione con il livello spartiacque (prima e dopo) tra “bene/male”, bensì… la sua introduzione è la culminazione del piano che viene avanti nel Tempo deviato, della sua misurazione all’interno dell’impero del Nucleo Primo (contenitore).
Cioè: non è mai stato diverso e non c’è mai stato, in realtà, un “prima e/o un dopo”, perché si può effettivamente parlare di un solo modello autoritario e centrale, che viene avanti da “sempre”, all’interno del medesimo scenario 3d, entro il quale l’umano è raccolto e contenuto.
Da “qua” si comprende come il calcolo del Pil, sia solo la coronazione di un modello impartito sul/nel Globo e, non certamente, il fulcro grazie al quale un certo tipo di “presenza” osserva le 3d.
In questa maniera, il Nucleo Primo non si lega mai veramente a nulla, considerando il Pil come un qualcosa solo di “utile” ma, certamente, non “vincolante”. La strategia è tale da considerare tutto e tutti alla stregua di un criterio aziendale proprio (asset), alla luce di una intenzione che prende in considerazione un simile modo di essere/fare, come basilare in un ottica relativa alla propria sopravvivenza (interesse).
Il Nucleo Primo irradia, a livello conscio, un segnale portante di terra (ri)formazione ben preciso, mentre a livello inconscio esso incarna il duplice ruolo funzionale di docente/carnefice.
Ossia… ciò che s’emana ad “immagine e somiglianza” dal Nucleo Primo, è qualcosa che si (ri)applica all’intero genere umano (Human Bit), ibrido nella sua attuale presenza, perché formato da almeno tre parti in “rotazione energetica su se stesso e attorno ad… altro”:
- parte umana che segue un’evoluzione naturale sulla Terra 3d
- parte umana di secondo tipo o post intervento genetico “altro”
- parte umana ibrida contenente il frammento animico.
Le tre parti sono contemporaneamente anche tre livelli intersecati nel reame Temporale naturale ed artificiale, che vanno a formare i diversi st(r)ati dell’umano.
Nel loro insieme (parti + rotazioni + livelli) si attua la “forma umana attuale”, sotto alla grande lente di osservazione del Nucleo Primo, che costituisce un ulteriore livello evolutivo, separato dal corso Massivo e “parallelo” dello scorrimento in cattività della (ri)manenza umana…
Il Nucleo Primo ha sempre agito per “ispirazione sui sub strati umani”, invadendo e conquistando il loro inconscio, dal quale si dirama il potere (co)creativo per (in)diretta replica (ricezione) del segnale portante (programma).
L’umano ibrido attuale ha la probabilità di svincolarsi da una simile presa, pari a quella di un animale da allevamento intensivo, rinchiuso all’interno di una stalla/recinto o lasciato “pascolare liberamente” in qualche centinaio di metri quadrati.
Cioè, la possibilità esiste, anche se viene disinnescata dall’interno a causa di una evidente mancanza di alternativa esistente attorno a sé (desunzione di normalità, attraverso l’auto osservazione ambientale con filtro sensoriale limitante).
Da questa prospettiva è “facile” comprendere che… “nulla di quanto accade attorno e dentro a te, sia mai autenticamente casuale”, ossia che… ogni accadimento ha un senso nel senso nel senso:
ed almeno uno di questi “sensi” (livello) è per te inaccessibile, essendo la “sede” del Nucleo Primo.
Alla fine del 1941 il Giappone colpì improvvisamente e con estrema violenza gli Stati Uniti…
La situazione risultò subito molto grave. Era necessario che il paese, ormai in guerra, iniziasse a produrre di punto in bianco 800 mila tonnellate annue di gomma sintetica, senza peraltro arrecare alcun disturbo alle altre produzioni belliche:
la produzione di alluminio doveva essere aumentata di sette volte, del magnesio di cento volte, del petrolio di quattro volte (fino a 5 milioni di barili al giorno), le raffinerie dovevano produrre toluene come base per 4.000 tonnellate al giorno di trinitrotoluene. Era inoltre necessario produrre enormi quantità di acciaio di ogni tipo, polietilene, siliconi, polivinilcloruro, nylon per paracadute e tende, atabrina contro la malaria nel Sud Pacifico, D.D.T., penicillina; ultimo ma non meno importante, era necessario produrre in modo segretissimo la bomba atomica.
Solo nella prima metà del 1942 il governo compilò ordini alle industrie militari per 100 miliardi di dollari, pari al prodotto interno lordo degli Stati Uniti…Link
Abbiamo già visto, anche in SPS, come in realtà gli Usa siano entrati in Guerra solo quando la Russia sconfisse i tedeschi sul proprio territorio, dando inizio all’invasione del “Vecchio Continente”, motivo per il quale gli Stati Uniti si mobilitarono alla grande in maniera tale da non rimanere tagliati fuori dalle proprie logiche imperiali, che prevedevano il (ri)torno di fiamma in Europa, luogo dal quale 450 anni prima erano partite le o(n/r)de di conquista del “Nuovo Continente” .
Il “vecchio ed il nuovo” Mondo, esistono davvero in realtà?
Sì, dal punto di vista della presa in considerazione della storia deviata (1492). No, dal punto di vista “orografico” a livello Planetario. Semplicemente, dal più alto incedere (osservare)... i “diversi Mondi” esistevano già da prima che li (ri)scoprisse l’umano, per mezzo dell’interesse maggiore dei sotto poteri del Nucleo Primo.
Per cui, dal punto di vista della scienza deviata, ha senso dividere maggiormente il Mondo, anche attraverso questa ennesima e distorcente lente visiva? Ha senso in quanto la scienza deviata è “al soldo” del potere e dei sotto poteri, che hanno interesse a mantenere l’umanità (ri)piegata in se stessa e, per questo, tagliata fuori dal proprio e più libero incedere esperienziale e da quel "ricordare" che la (ri)definirebbe sotto a nuova luce.
La “proprietà umana” è un prezioso asset dell’impero del Nucleo Primo e tutto quello che frattalmente viene (ri)flesso nelle 3d, per apparente e diretta opera umana e della “natura” è qualcosa che, invece, mette in (ri)salto la presenza maggiore, egemonica, della cerchia di controllo massima 3d del Nucleo Primo.
L’Analogia Frattale non può essere (r)aggirata da nessun potere che si affacci anche indirettamente nelle 3d.
Cartina del "Vecchio Mondo" eseguita da Fra Mauro nel 1459, prima della scoperta dell'America. |
Seguiamo, or dunque, questa “pista”…
Vecchio Mondo.
Con il termine Vecchio Mondo (talvolta anche continente Antico o Mondo Antico) ci si riferisce a quelle parti della Terra note agli europei prima dei viaggi di Cristoforo Colombo; esse includono Europa, Africa e Asia (collettivamente chiamate Eurafrasia), e le isole circostanti. Il termine viene usato in distinzione con Nuovo Mondo, con cui si indicano le Americhe. Il termine viene utilizzato anche in senso limitativo, per riferirsi alla sola Europa.
Anche se le parti interne di Asia e Africa non erano ben note agli europei dell'epoca, la loro esistenza era nota, fino al Giappone e al Sudafrica, sono quindi considerate Vecchio Mondo.
Australasia e Antartide non sono definite né come Vecchio Mondo né come Nuovo Mondo, poiché questi termini sono anteriori alla loro scoperta da parte degli europei. Talvolta per l'Australasia si usa il termine "Nuovissimo Mondo".
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La convenzione, che vela l’interesse maggiore, domina nelle 3d attuali.
Nuovo Mondo.Nuovo Mondo è uno dei nomi usati per indicare il continente delle Americhe e le isole adiacenti, in uso fin dal XVI secolo.Il continente era nuovo per gli Europei, per i quali il mondo consisteva solo del cosiddetto Vecchio Mondo (o "Continente antico"), costituito da Africa, Asia ed Europa (quest'ultima tradizionalmente indicata come "il Vecchio continente")…Link
La separazione tra “vecchio e nuovo Mondo” esprime il punto di vista… di chi? Non certo del tuo! Questa distinzione è perlomeno appartenente al livello medio che ti controlla (sotto poteri staccati ed inconsci del Nucleo Primo). Tu dipendi da questa visione, non essendo in grado di attingere ad una simile “verità”, né ufficialmente (in)vestito di un simile “ruolo tracciante istituzionale”…
Tu segui. Tu vieni dopo.
Leggendo, anche "solo" in Wikipedia, relativamente alla “storia dell’evoluzione umana”, ci si imbatte in un uso sistematico di un piano convenzionale accettato dalla “scienza” in maniera sempre piuttosto “fumosa”. Teorie che hanno la meglio su altre e che, autorevolmente, assurgono al ruolo e al livello di “verità ufficialmente accettate dalla comunità scientifica”, ossia, ancora una volta “non da te… che giungi sempre dopo, con un certo svantaggio Temporale”.
Scimmie del Nuovo Mondo.
Il parvordine Platyrrhini (E. Geoffroy, 1812) è un raggruppamento che comprende le cosiddette scimmie del Nuovo Mondo o scimmie platirrine. Esse si separarono dalle scimmie del Vecchio Mondo circa 40 milioni di anni fa e sono diffuse in America centrale e America del Sud. Il nome fa riferimento al caratteristico naso appiattito (infatti il nome del parvordine deriva dal greco e significa "naso piatto") che contraddistingue la maggior parte delle specie di questo raggruppamento…Link
Scimmie del Vecchio Mondo.
I Catarrini (Catarrhini, dal greco "naso stretto") sono un parvordine degli aplorrini comprendente quelle che sono comunemente chiamate scimmie del Vecchio Mondo.
Le catarrine si separarono dalle scimmie del Nuovo Mondo circa 40 milioni di anni fa, eleggendo a propria dimora gli ambienti più disparati in Africa ed Asia:
una colonia di scimmie è presente anche in Europa (le famose bertucce di Gibilterra), dove furono con tutta probabilità importate dai Romani…Link
Questa è una classificazione retroattiva (retro ingegneria) come, del resto, lo è tutto quello che classifica e (ri)controlla la scienza deviata...
Cioè, se la distinzione tra “vecchio e nuovo Mondo” si può far risalire solo dopo al 1492, come è possibile allora “spalmarla” addirittura a 40 milioni di anni fa?
Ciò fa chiaramente capire che:
- la distinzione è relativa solo ad un punto prospettico parziale
- la distinzione attuale serve per (ri)classificare il passato
- la distinzione è un velo opportuno al fine di polarizzare il corso della storia naturale in storia artificiale (deviata).
A livello frattale, ciò indica che... è ancora attualmente in proiezione globale un imprinting (schema, piano, intenzione, etc.) che (ri)colora e (ri)forma passato, presente e, dunque, futuro.
L’evoluzione umana è parte di qualcosa, dal momento in cui l’umano stesso è parte di qualcosa (appartenenza), visto che viene inserito in una struttura d’insieme che lo va a (ri)formulare tra le righe.
La superfamiglia degli Hominoidea comprende le scimmie antropomorfe (dal greco: ἄνθρωπος ànthropos, "uomo" e μορφή morphè, "forma"), ossia le scimmie del Vecchio Mondo che per caratteristiche fisiche e intellettive sono più simili all'uomo…
Eccetto l'uomo e i gorilla, tutte le scimmie antropomorfe sono degli ottimi arboricoli.
Sono descrivibili come onnivori, mangiano frutta e semi e tutti gli insetti che trovano e qualunque cosa di commestibile capiti loro a tiro…
Sono diffusi in Africa e in Asia, ma solo gli uomini si sono diffusi in tutto il mondo.
Molte delle specie non umane sono rare e in pericolo di estinzione…
Solo gli uomini si sono diffusi in tutto il mondo.
Da questa prospettiva, che cosa desumi relativamente a quello che pensi di te stesso? Riesci ad inquadrarti da una maggiore “altezza”, da una più espansa consapevolezza?
Hominidae.Gli Ominidi (Hominidae, GRAY, 1825), noti anche come grandi scimmie, sono una famiglia di Primati risalente al Miocene inferiore, alla quale appartiene l'uomo.Di questa famiglia fanno parte gli oranghi, i gorilla, gli scimpanzé, i bonobo, il genere Homo ed alcuni gruppi fossili, tra i quali gli australopitechi. Assieme agli Ilobatidi (gibboni e siamanghi) costituiscono la superfamiglia degli Ominoidi.
Le specie più vicine all'uomo costituiscono la sottofamiglia degli ominini (Homininae).
L'esatto criterio che contraddistingue gli ominini non è chiaro, ma sono incluse nella sottofamiglia le specie che posseggono almeno il 97% del DNA corrispondente al genoma umano ed esibiscono qualche capacità di linguaggio e una socialità nella famiglia e del branco…Link
Gli Ominidi… noti anche come grandi scimmie, sono una famiglia di Primati risalente al Miocene inferiore, alla quale appartiene l'uomo…
Esiste un “dominio superiore”, ossia, a prescindere dal grado di verità della presente nozione, a livello frattale si può desumere come “esista un dominio superiore, relativamente alla presenza umana nelle attuali 3d”.
Il livello superiore, descritto in Wikipedia, è quello relativo alla dimensione cellulare, dotata di nucleo.
Eukaryota.
Gli eucarioti (dal greco εὖ eu "vero" e κάρυον káryon "nucleo") sono uno dei domini tassonomici, il livello più alto della classificazione scientifica in cui si dividono gli esseri viventi.
Il criterio per la distinzione di questo dominio dall'altro, procarioti, è la presenza di nucleo interno ben definito e isolato dal resto della cellula tramite l'involucro nucleare, nel quale è racchiusa la maggior parte del materiale genetico, il Dna (una parte è contenuta nei mitocondri).
Gli eucarioti sono quindi gli organismi viventi uni o pluricellulari costituiti da cellule dotate di nucleo, distinti dai procarioti (gruppo parafiletico), le cui cellule procariote sono prive di nucleo ben differenziato…
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Quando Castaneda afferma che l’opera più strategica dei Voladores è stata quella di fornire al genere umano una parte della propria mente, che cosa indica indirettamente?
Che qualcosa è accaduto a “livello più alto della classificazione scientifica in cui si dividono gli esseri viventi”, ossia, il livello cellulare che (ri)combina la possibilità esistenziale.
Le cellule fornite di “nucleo” sono diverse dalle altre. Il nucleo sembra essersi formato per via dell’esistenza della membrana esterna, che filtra, fa esperienza e ricorda, ciò che dall’esterno intende passare all’interno. Tutto qua? Mhm… come al solito, la deviazione in atto rende tutto plausibile ma mai sufficientemente compreso con esattezza, senza (ri)correre all’espediente della teoria e della dimostrazione accreditata ufficialmente e sempre molto lontana dal tuo livello di presenza e (ri)comprensione.
L’intervento genetico/eterico “altro” non può essere mai preso in considerazione se… tu non conti nulla a livello decisionale ufficiale Massivo. Ok? La "storia" non la scrivi tu, direttamente, semmai provvedi a scriverla (in)direttamente, secondo intenzione mascherata altrui...
Il "filtro" esclude tutto ciò che fa meno comodo. A chi? Beh… mettiamola così:
non certamente a te, visto che conti quanto il "due di picche" e sei limitato al solo “servire”.
Endosimbiosi.L'endosimbiosi (dal greco: ἔνδον = dentro; συν = insieme; βιος = vita) è la relazione biologica definita dalla teoria endosimbiotica (anche chiamata teoria endosimbiontica o teoria dell'endosimbionte) che riguarda le origini di alcuni organismi.L'ipotesi è che alcuni organismi biologici furono ingeriti da altri organismi e poiché ne trassero un vantaggio evoluzionistico di sopravvivenza reciproco, svilupparono una relazione simbiotica permanente che nelle generazioni è divenuta indissolubile e imprescindibile; come esempio viene postulato che, nel passato remoto del precambriano, un batterio aerobico (che richiede ossigeno) fu ingerito da un batterio anaerobio (possibilmente avvelenato da ossigeno) acquisendo un vantaggio reciproco e che continuando la loro relazione mutualistica abbiano superato evoluzionisticamente gli altri organismi in quell'ambiente; nel tempo il batterio interno ha perso o spostato materiale genetico nel nucleo dell'ospitante, per la codifica di tutto ciò che non era più necessario o superfluo.
Questa teoria è stabilizzata su estese sperimentazioni, osservazioni scientifiche ed analisi genetiche, attualmente è generalmente accettata come fatto verificato dalla comunità scientifica...Link
L'ipotesi è che alcuni organismi biologici furono ingeriti da altri organismi e poiché ne trassero un vantaggio evoluzionistico di sopravvivenza reciproco, svilupparono una relazione simbiotica permanente che nelle generazioni è divenuta indissolubile e imprescindibile...
Questa teoria è stabilizzata su estese sperimentazioni, osservazioni scientifiche ed analisi genetiche, attualmente è generalmente accettata come fatto verificato dalla comunità scientifica...
L’organismo che mangia l’altro? No. L’organismo che viene ingerito dall’altro! Sono due cose diverse che prendono in considerazione due livelli esistenziali diversi (piccolo e grande o manifesto e non manifesto). Il Voladores che conferisce parte della propria mente… ad esempio. O il Nucleo Primo che ispira il genere umano. Ok?
E, ancora, l'Anima che (ri)attrae i propri frammenti, nel frattempo, "fusi con l'insieme ibrido umano" e, dunque, costituenti un valore aggiunto ex novo, ora da tenere in considerazione anche dal punto prospettico più aperto (oltre orizzonte) dell'Anima stessa. Inoltre è possibile mantenere integre le varie parti anche dopo la fusione, le quali continueranno a vivere secondo i propri livelli/ordini, dando anche luogo a qualcosa di nuovo (in questo funzionare, il concetto di "morte" non esiste più)...
È come “drogare” un composto chimico a livello molecolare…
Tutto (ri)entra allora in una visione (a)religiosa, perché la religione è completamente estranea a ciò che accade a livello subatomico, se non a livello di "metafora" e, dunque, "in una maniera completamente sfuggevole perchè solo vagamente simbolica"...
Pensa ad un ecosistema entro il quale esista Vita naturale ed entro il quale venga (ri)lasciato (anonimamente) del materiale genetico virale (sul modello di quello che avviene “oggi”, nelle 3d, per mezzo delle scie chimiche, dell’inquinamento, etc.)… Che cosa accadrebbe nel Tempo? Quale "ponte" si realizzerebbe?
Come potrebbe se... essa stessa non fosse parte in causa dell'opera di diffusione eterea, al proprio livello?Beh… come potrebbe spiegare la scienza, ciò che registrerebbe in qualità di realtà, ignorando ciò che avviene a livello immanifesto? E, anche essendo conscia del livello subatomico, come potrebbe (ri)levare la presenza “altra”, che ha disperso con intenzione il “virus” nell’ambiente?
Di quale naturale stiamo parlando? Di quello che si riesce a "capire". Ma… è davvero naturale (ri)tenere quel 90% che sfugge, in qualità di “livello spazzatura”?
L’ignoranza offusca il proprio orizzonte visivo.
- l’umano è come un “virus”, dunque. L’umano “occidentale” (del "Vecchio Mondo") è programmato per diffondersi dappertutto nelle 3d ed… invadere il Pianeta intero
- tutte le religioni sono, dunque, false… e servono come “frecce all’arco del Nucleo Primo”
- agricoltura e allevamento costituiscono le ragioni per cambiare l’ecosistema, pro alimentazione umana e dei motori (capro espiatorio).
- la distruzione del Pianeta è tutta da dimostrare; piuttosto, trattasi di terra (ri)formazione.
Homo sapiens (dal latino: uomo sapiente) è la definizione scientifica della specie umana, unica vivente del genere Homo.
Il periodo che va dal paleolitico medio, circa 200 000 anni fa, all'epoca odierna, vede la comparsa in Africa orientale e la diversificazione della specie Homo sapiens Linnaeus, 1758. Secondo le teorie prevalenti, dal continente africano, circa 65-75 000 anni fa (o secondo altre evidenze alcune decine di migliaia di anni prima), in stretta coincidenza con un evento di fortissima riduzione della popolazione globale, tuttora in fase di definizione, parte della specie iniziò un percorso migratorio che attraverso un corridoio medio orientale la portò a colonizzare l'intero pianeta.
La precisa datazione dei primi esemplari definibili sapiens, tradizionalmente posta a circa 130 000 anni fa, è stata spostata dalle scienze paleontologiche più indietro nel tempo, grazie a ritrovamenti nei tufi vulcanici della valle del fiume Omo in Etiopia.
Per mezzo di tecniche basate sui rapporti isotopici dell'argon, i più antichi resti anatomicamente simili all'uomo moderno si possono datare a 195.000 anni fa, con una incertezza di ± 5 000 anni.
Il termine generale "uomo" viene a volte usato in alcuni contesti anche in riferimento ad altri rappresentanti estinti della medesima area evolutiva.
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Secondo le teorie prevalenti, dal continente africano, circa 65-75 000 anni fa (o secondo altre evidenze alcune decine di migliaia di anni prima), in stretta coincidenza con un evento di fortissima riduzione della popolazione globale, tuttora in fase di definizione, parte della specie iniziò un percorso migratorio che attraverso un corridoio medio orientale la portò a colonizzare l'intero pianeta…
Una parte umana è diventata, ad un certo punto, come un virus per il Pianeta. La sua opera colonizzatrice (ri)definisce l’ecosistema e lo (ri)porta ad uno stato diverso da quello fotografato per ultima abitudine, nel Tempo, ed appellato come “naturale”.
Evoluzione umana.
Per evoluzione umana, antropogenesi o ominazione, si intende l'origine e l'evoluzione dell'Homo sapiens come specie distinta e la sua diffusione sulla terra. In senso tassonomico, riguarda, oltre al genere Homo, tutte le specie dei sette generi della sottotribù degli Hominina, di cui siamo gli unici rappresentanti viventi. Tale studio è interdisciplinare, includendo la fisiologia, la primatologia, l'archeologia e la geologia, la linguistica e la genetica.
Il processo evolutivo, riconosciuto e attestato, ha evidenziato che la famiglia Hominidae si è evoluta da una popolazione di primati stanziatisi nel Rift africano, progenitori comuni agli scimpanzé circa 5-6 milioni di anni fa e che 2,3-2,4 milioni di anni fa il genere Homo si sia differenziato da Australopithecus.
Homo erectus si è poi diffuso in tutto il mondo (fenomeno chiamato Out of Africa I) circa due milioni di anni fa, creando anche delle specie locali, come l'Uomo di Neandertal in Europa.
L'uomo anatomicamente moderno ricalca queste orme, avendo avuto sviluppo anch'egli in Africa, circa 200.000 anni fa, e successivamente (50.000 anni fa) anch'esso ugualmente migrato nei vari continenti (Out-of-Africa 2)…
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La "storia si (ri)pete" perchè all'opera v'è sempre il medesimo segnale portante (in proiezione sul Globo).
Eppure… qualcosa di presente in profondità nell’umano, si oppone alla trasformazione ambientale (mediante distruzione). Perché? Perché l’umano attuale è stato deviato rispetto al suo originale “asse”e nonostante tutto… qualcosa vive ancora ad un livello molto più profondo dell’invasione dell’inconscio per opera del Nucleo Primo. Un livello talmente “lontano” che può solo emanarsi attraverso una logica sensoriale sopraffatta da tutto il rumore di superficie, che offusca l’espansione (ricordo) della presenza sensibile e consapevole umana.
La "grigia" New York - 11 settembre 2001 |
La "verde" Amazzonia |
Diffusione virale "grigia" di Manaus |
Il virus umano (ri)definisce l’ecosistema Terra 3d.
Dal “verde” si passa al “grigio”. A chi giova un simile cambio di colore?
All’umano stesso? See… a livello di “agio”, forse, tuttavia gli effetti positivi sembrano finire lì, perché generalmente l’umano è sempre meno soddisfatto da un simile livello di “civiltà” raggiunto. Sembra che non vada perso solo il “verde” ma, anche, quella componente a “ponte”, che permette di (ri)entrare in connessione con una sfera "espansa" del vivere.
Un effetto molto curioso e molto simile a quella strana sensazione definibile come “felicità”.
L’armonia di stare bene insieme a…
La storia umana è nel cemento della propria opera di (ri)edificazione ambientale e sociale. Tutto vive frattalmente replicato in profondità, nelle fondamenta e negli architravi portanti dei fabbricati cittadini, oltre che nel sistema legislativo.
Il “virus umano” si è impossessato di tutto, sul Pianeta.
Ad ogni latitudine, le varie popolazioni locali (evidentemente, non "umane"… nel senso di non ordinate secondo l’attuale polarizzazione “umana occidentale Sapiens Sapiens, che ha già causato l’estinzione trascorsa di tutti i suoi “simili”) sono state sterminate e, poi, le rimanenze sono state fagocitate nell’insieme invasivo, al fine di rappresentare la memoria collettiva umana contenuta in profondità (cattività).
Quella che anche tu chiami evoluzione, altro non è che una colonizzazione in grande stile del Pianeta intero. Pensaci bene. E pensa anche da "dove parte" un simile piano…
Ecco un suggerimento: Nucleo Primo.
Manaus è una città brasiliana, capitale dello Stato di Amazonas, ubicata nella mesoregione di Centro Amazonense e nella microregione di Manaus. Situata sulla riva del Rio Negro vicino alla confluenza con il Rio delle Amazzoni, è un porto importante e un centro di snodo per il sistema fluviale della regione. È anche un punto comune da cui i turisti partono per visitare la Foresta Amazzonica...
L'area forestale dell'Istituto Nazionale di Ricerca in Amazônia (Inpa) è un complesso composto da giardini botanici, ricchi di specie vegetali, e i giardini zoologici, che contengono alcuni animali che rischiano l'estinzione.
I baroni del caucciù avevano pianificato di trasformare Manaus in una città in stile europeo, al punto che ricevette il soprannome di Parigi dei tropici. Con il termine della popolarità della produzione di caucciù nella zona, Manaus entrò in una fase di declino prima di riprendersi economicamente negli anni 50.
Nel 1967 il governo brasiliano aprì una zona libera nella città.
Da allora la città è cambiata radicalmente diventando un punto importante dell'industria riguardante beni elettrotecnici, con grandi esportazioni verso tutte le altre città brasiliane di prodotti quali Dvd e monitor per personal computer.
Manaus è situata nello Stato di Amazonas, al centro dell'omonima regione dominata dal Rio delle Amazzoni, sulla riva sinistra del fiume Negro. Con una superficie di 11 401 km² e una densità di 152,50 abitanti per km², si tratta della più grande città della regione settentrionale del Brasile...
Dal punto di vista amministrativo Manaus confina con i comuni di Presidente Figueiredo, Careiro, Iranduba, Rio Preto da Eva, Itacoatiara e Novo Airão…
La storia di Manaus ha le sue origini nel 1669. In quel periodo numerose esplorazioni provenienti da paesi europei avevano iniziato la corsa alla conquista di nuove terre. Nel 1540, Francisco de Orellana, proveniente dal Perù, aveva esplorato quelle terre per conto del Regno di Spagna, scoprendo un grande fiume durante il viaggio che chiamò inizialmente Rio Orellana.
Attaccato poi alla foce del fiume Nhamundá da una tribù indigena di donne guerriere, cominciò a chiamare quel grande fiume Rio delle Amazzoni, in riferimento alle Amazzoni greche.
Con la spedizione di Orellana si venne a sapere della ricchezza di zone boschive e dell'abbondanza d'acqua di quei territori, attirando l'interesse di portoghesi, spagnoli, olandesi, inglesi e francesi. Entro il 1600 iniziarono quindi gli investimenti europei nella regione.
Per difendere il predominio portoghese nella regione ora occupata dallo Stato di Amazonas, nel 1669 venne fondata Fort San José da Barra. Il villaggio che si venne a costruire attorno alla fortezza prese il nome di São José da Barra do Rio Negro e nel 1832, sotto il nome di Nossa Senhora da Conceição da Barra do Rio Negro, al villaggio venne dato lo status di Villa (città piccola). Nel 1848, a Vila da Barra venne dato lo status di Città, con il nome Cidade da Barra do Rio Negro, e in seguito nel 1856 ricevette il nome Manaus, per celebrare la tribù Manáos (Madre degli Dei), un popolo indigeno della regione che fu spazzato via dalla dominazione portoghese.
Febbre del Caucciù.
Nel 1889 nella regione iniziò un intenso periodo denominato Febbre del Caucciù: con la scoperta del processo di vulcanizzazione della gomma da parte dell'azienda americana Goodyear, infatti, la domanda mondiale del prodotto registrò una crescita vertiginosa. Decine di tribù furono portate nell'area per raccogliere la gomma e in pochi decenni molte furono completamente sterminate. Secondo uno storico rapporto realizzato dal diplomatico irlandese Roger Casement, per soddisfare le richieste crescenti da parte di Europa e Stati Uniti in soli 12 anni furono resi schiavi, torturati e uccisi più di 30.000 indiani amazzonici.
Alcuni indiani evitarono di essere ridotti in schiavitù rifugiandosi nelle remote aree alle sorgenti dei fiumi tributari del Rio delle Amazzoni e da allora evitano ogni contatto con l'esterno.
Tra il 1890 e il 1910, con lo sfruttamento del caucciù, gli affaristi locali richiesero l'aiuto di architetti e imbianchini europei per adornare la città seguendo lo stile delle città del vecchio mondo.
Manaus fu una delle prime città in Brasile a ricevere l'elettricità, un sistema di drenaggio dell'acqua piovana, un sistema fognario e un servizio di automobili. Nel 1909 venne fondata la prima università in Brasile, la Universidade Livre de Manaus. Il porto galleggiante venne totalmente importato dalla Gran Bretagna assieme ad altri monumenti pubblici. Con la creazione della zona libera nel 1967, Manaus diventò la principale città industriale e commerciale presso l'Equatore...
Il bosco scientifico.
Il bosco si trova all'interno dell'area dell'Istituto Nazionale della Ricerca in Amazzonia. Le maggiori attrazioni del posto sono un vivaio di lontre, un nido di api, la Casa Scientifica, il vivaio degli alligatori e il giardino botanico...
I baroni del caucciù avevano pianificato di trasformare Manaus in…
Siamo sempre lì: ecco ancora il “Modello Far West”.
E tutto ciò è veramente esilarante o, piuttosto, pazzesco:
le maggiori attrazioni del posto sono un vivaio di lontre, un nido di api, la Casa Scientifica, il vivaio degli alligatori e il giardino botanico.
Dal punto di vista amministrativo Manaus confina con i comuni di...Con la “pericolosa” foresta amazzonica tutt’attorno… la popolazione si auto limita o viene auto limitata a rimanere in città (contenimento).
Questo aspetto invasivo, status che si auto conferisce il genere umano virale, si rivela come un aspetto monotematico e (ri)coprente tutto quello che si (ri)trova davanti. Da questa prospettiva non viene riconosciuto nulla e nessuno che si opponga ad un simile incedere. Da "qua" all'esproprio coatto, (ri)coprente, distruttivo, (ri)conducente in schiavitù il proprio simile che vive da secoli nei luoghi ora (ri)trasferiti sotto alla bandiera dei colonizzatori, solo apparentemente differenziati dalla separazione strategica del Nucleo Primo...
La tua presenza, in quanto "nativo", non viene (ri)conosciuta dagli invasori, che si auto proclamano padroni della terra sulla quale tu vivi da sempre... per incarico superiore. Una diabolica strategia per renderti schiavo del loro modello di potere (Anti)Sistemico. Una presenza che si basa sulla forza e sulla violenza che, in seguito, tende a (ri)coprire (giustificare) attraverso il sistema di leggi ad hoc, la diplomazia, la religione e le "arti e i mestieri"...
Il nugolo umano “grigio”, inserito all’interno del “verde” amazzonico, inizia ad espandersi e, nel Tempo, ingloba tutto quanto, colorando di grigio il proprio incedere e consumare.
Manaus (come ogni altra cittadina dell'impero del Nucleo Primo) si espande "giustificata" dal calcolo di ricchezza Nazionale del Pil.
Pil, indicatore di sviluppo macroeconomico che rappresenta il valore monetario dei beni e dei servizi prodotti in un anno su un determinato territorio nazionale e che si basa quindi esclusivamente sulla crescita e non tiene conto del capitale (soprattutto naturale) che viene perso nei processi di crescita.
Questi parametri misurano esclusivamente il valore economico totale o una distribuzione media del reddito. In pratica, un cittadino molto ricco ridistribuisce la sua ricchezza su molti poveri falsando in tal modo il livello di vita di questi ultimi…
Per avere un indicatore universalmente accettato quale misuratore dello sviluppo economico, si deve attendere il periodo immediatamente successivo alla crisi del 1929, conosciuta come Wall Street crash...
In conseguenza di quella “tragedia mondiale”, colui il quale verrà eletto per quattro mandati alla Presidenza della Repubblica degli Stati uniti d’America, Franklin Delano Roosevelt, si rivolge al Dipartimento per il Commercio e chiede che gli preparino un indicatore, un mezzo di misurazione standardizzato, che consenta di avere sempre sotto mano uno strumento affidabile per verificare le condizioni economiche generali del Paese.
Viene elaborato il Pil, alla cui determinazione contribuisce in modo significativo l’economista ebreo di origine bielorussa Simon Kuznets , che dal 1921 viveva negli Usa…
Simon Kutznets (1901- 1985).
Di origine ebraica, nato in una cittadina russa, oggi bielorussa, si trasferì nel 1921 negli Usa. Mise in relazione la crescita economica con la distribuzione del reddito. Egli pensava che la crescita fosse necessaria per ridurre le disuguaglianze.
Di origine ebraica, nato in una cittadina russa, oggi bielorussa, si trasferì nel 1921 negli Usa. Mise in relazione la crescita economica con la distribuzione del reddito. Egli pensava che la crescita fosse necessaria per ridurre le disuguaglianze.
Nella curva di Kutznets, da lui elaborata, mise in relazione l’aumento dell’occupazione, della crescita e dei salari. Tuttavia, per quanto artefice dell’invenzione del Pil, fu sempre piuttosto critico nell’atteggiamento di misurare il benessere di una popolazione basandosi sul solo reddito pro-capite.
Ha vinto il Nobel per l’economia nel 1971...
Fu sempre piuttosto critico nell’atteggiamento di misurare il benessere di una popolazione basandosi sul solo reddito pro-capite…
Diciamo che il Nobel lo ha (ri)pagato, in seguito, del proprio lavoro (Anti)Sistemico.
Che alternative esistono attorno a te, già sin d’ora?
Bhutan e il suo Fil.
Un esempio fondamentale dell'utilità a conoscere il proprio Fil è dato dal Bhutan, piccolo stato montuoso dell'Asia. Questo stato già da 4 anni adotta come indicatore per calcolare il benessere della popolazione il Fil.
I criteri presi in considerazione sono la qualità dell'aria, la salute dei cittadini, l'istruzione, la ricchezza dei rapporti sociali.
Secondo alcuni dati questo paese è uno dei più poveri dell'Asia, con un Pil pro capite di 2088 dollari (2010). Tuttavia, secondo un sondaggio, è anche la nazione più felice del continente e l'ottava del mondo.
Gli ideatori di questo indice non mirano ad una “retrocessione”, cioè non vogliono passare per anti-tecnologici o anti-materialisti, ma il loro programma punta a migliorare l'istruzione, la protezione dell'ecosistema e a permettere lo sviluppo delle comunità locali.
È dunque per questo che ogni stato deve sì prendere in considerazione il suo Pil, ma deve anche mirare al benessere dei cittadini, quindi deve attuare, se non in modo così prevalente, l'indicatore di felicità interna lorda; perché, come abbiamo visto, sul campo del benessere dei cittadini, anche un piccolo paese può essere uno dei migliori del mondo.
La Fil nelle parole del Dalai Lama.
Il Dalai Lama è un convinto sostenitore della Fil. A questo proposito ha dichiarato:
Il Dalai Lama è un convinto sostenitore della Fil. A questo proposito ha dichiarato:
"Come buddhista, sono convinto che il fine della nostra vita è quello di superare la sofferenza e di raggiungere la felicità.
Per felicità però non intendo solamente il piacere effimero che deriva esclusivamente dai piaceri materiali. Penso ad una felicità duratura che si raggiunge da una completa trasformazione della mente e che può essere ottenuta coltivando la compassione, la pazienza e la saggezza. Allo stesso tempo, a livello nazionale e mondiale abbiamo bisogno di un sistema economico che ci aiuti a perseguire la vera felicità. Il fine dello sviluppo economico dovrebbe essere quello di facilitare e di non ostacolare il raggiungimento della felicità"…
Il genere umano attuale è composto per oltre il 90% da “esseri (ri)programmati” (Sapiens Sapiens del "Vecchio Mondo")...
Tutti gli altri sono perseguitati da sempre e veicolati al controllo, dopo che la gran parte è stata sterminata. È in atto, dunque, una colonizzazione Planetaria in larga scala.
Il Sapiens Sapiens, per limitarci alla visione della scienza deviata, è l’ultimo (ri)trovato della (ri)programmazione cellulare. Colui che... se lasciato “libero di funzionare”… provvede da sé (fedelmente) al rinnovamento del segnale portante, senza chiedersi mai troppo profondamente… “perché?”.
Ogni umano "(ri)configurato" estende nel Mondo 3d la rete di controllo del Nucleo Primo.
Le componenti “altre” dello Human Bit sono ancora integre, ma… isolate nell’insieme e profondamente (ri)collocate in profondità nel complesso umano, che esiste anche al di là di ogni convenzione auto limitante ed incantesimale.
Ti sei accorto di quello che sta accadendo al Pianeta per opera “umana”?
Come ti poni, a tal proposito, lasciando al di fuori della presente questione tutto quello che “pensi di sapere” (sai)?
Cambia “lenti” e vedi/trova l’alternativa al convenzionale. È un esercizio molto utile alla tua “vista consapevole”. Immagina il tuo Mondo… “Casa tua”. E (ri)connettiti ad esso/a. In che modo?
Credendolo possibile, oltre ad ogni attuale blocco, dispositivo, velo, confine, barriera, limite, etc.
(Ri)tagliati spazio e progressivamente (ri)emergerà la “tua pagina del libro”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com
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