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domenica 31 gennaio 2010

Tra le "onde" controcorrente.




Brevi cenni su Guglielmo Marconi:
“Il marchese Guglielmo Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937) è stato un fisico e inventore italiano. È conosciuto per aver sviluppato un sistema di telegrafia senza fili via onde radio che ottenne una notevole diffusione: evoluzioni di tale sistema portarono allo sviluppo dei moderni metodi di telecomunicazione come la televisione, la radio, il telefono cellulare, i telecomandi, e in generale tutti i sistemi che utilizzano le comunicazioni senza fili".
Il “lato oscuro”:
"Anche altri scienziati ed inventori hanno contribuito all'invenzione della telegrafia senza fili o hanno effettuato esperimenti simili negli stessi anni, come ad esempio Heinrich Hertz nel 1886, Nikola Tesla nel 1893, Carl Ferdinand Braun, Thomas Edison, Aleksandr Popov ed altri, ma gli esperimenti di Marconi portarono alle prime applicazioni commerciali su vasta scala della telegrafia senza fili".
Il paradigma in corso ai tempi di Marconi:
"Prevedendo l'occorrenza di grandi capitali per proseguire negli esperimenti, Marconi si rivolse al ministero delle Poste e Telegrafi, al tempo guidato dall'on. Pietro Lacava, illustrando l'invenzione del telegrafo senza fili e chiedendo finanziamenti. La lettera non ottenne risposta e venne liquidata dal ministro con la scritta «alla Longara», intendendo il manicomio posto in via della Lungara a Roma".
Il trionfo di un uomo che faceva comodo all’Antisistema:
"Gli furono conferite 16 lauree honoris causa (di cui due in legge), 25 onorificenze di alto rango, 12 cittadinanze onorarie. Con Regio Decreto del 18 luglio 1936 Marconi fu promosso contrammiraglio nella riserva per meriti eccezionali. Dal 1990 fino all'introduzione dell'euro nel 2001, Guglielmo Marconi è stato raffigurato sulla banconota da 2.000 lire italiane".
La sua “fine”:
"A Roma, la mattina del 19 luglio 1937, Guglielmo Marconi accompagnò alla stazione la moglie, diretta a Viareggio per festeggiare il settimo compleanno della figlia Elettra. Dopo essere ritornato nella sua casa di via Condotti ebbe una crisi cardiaca. Dopo che il suo medico personale, il dottor Frugoni, gli comunicò la gravità delle sue condizioni, Marconi fece chiamare un sacerdote, ricevette l'estrema unzione e morì alle 3:45 del mattino del 20 luglio. n segno di lutto, le stazioni radio di tutto il mondo interruppero contemporaneamente le trasmissioni per due minuti".
Tesla, l’uomo pericoloso per l’Antisistema, sfruttato e poi dimenticato:
"La rivendicazione dell'invenzione della radio di Marconi fu sempre contestata da Nikola Tesla. Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti riconosce a Nikola Tesla la paternità del brevetto della radio. La sentenza della Corte Suprema Statunitense tuttavia non è universalmente riconosciuta.
Fonte: Wikipedia

Sono convinto che il grande ricercatore italiano Marconi sia morto precisamente a causa dell’abuso di onde corte, con le quali amava trattare se stesso.  Voi sapete che Marconi aveva costruito un oscillatore ad onde corte, ma di grande potenza, che lavorava su circa 6 metri di lunghezza d’onda, per la terapia che lui chiamava “Marconiterapia”. Entusiasmato per l’avvenire che vedeva per questa terapia, che considerava molto più importante per l’umanità della TSF (trasmissione senza fili, radiofonia, radiotelegrafia, apparecchi radio, etc.), egli, che ha fatto tanto per la radio, non cessava di affermare che queste onde gli facevano molto bene. Lui stesso proclamò infine:
“Il corpo umano trae un grande profitto dall’applicazione delle onde corte. Ne ho fatto ricorso io stesso e ne ho constatato i felici risultati. Esse rendono il lavoro piacevole e danno una nuova energia. Quando sono stanco, le onde corte mi riposano”.
Queste parole di Marconi mi colpirono vivamente ed ebbi paura che corresse un grande pericolo. È spiacevole che Marconi, che fu incontestabilmente genio, abbia ignorato la fisiologia e la vita cellulare. Non pensava che, come una lampada di TSF, ognuna delle nostre duecento quintilioni di cellule racchiudono dei filamenti ultramicroscopici,  cromosomi e condriomi, che sono alla base della Vita stessa, ma che possono fondersi e distruggersi in un campo elettrico troppo intenso. È una vera sfortuna per la scienza che Marconi sia morto, in piena attività, vittima del dovere professionale, ma il suo esempio deve servire a tutti i praticanti, che dovrebbero, nel loro trattamento con le onde corte, osservare una grande prudenza”.
Fonte: Radiazioni e onde, Sorgenti della nostra Vita, di Georges Lakhovsky

Dunque a Marconi viene permesso di portare alla luce questa importante scoperta, che trasformerà radicalmente il modo di comunicare nel mondo. Ma nel pieno della sua attività muore. La scelta cade su Marconi perché meno radicale rispetto a Tesla, tuttavia anche Tesla viene utilizzato nella sua prima fase d’opera, infatti il banchiere d’affari J.P.Morgan non gli fa mancare il denaro utile per andare avanti nelle sue ricerche, ma ad un certo punto gli volta le spalle; sino a quando Tesla non prende atto che le sue scoperte, messe a disposizione dell’umanità intera, potrebbero cambiare il corso della Storia globale in maniera molto positiva per la massa stessa. Per questo motivo egli inizia a diventare “scomodo” per l’Antisistema. Dunque vengono meno i soldi per “andare avanti” e inizia l’opera di distruzione mirata dell’uomo Tesla. Un essere troppo puro per essere comprato.

"Nel 1900, Aleksandr Stepanovič Popov affermò, (di fronte al Congresso degli Ingegneri Elettrici Russi),  "...l'emissione e ricezione di segnali di Marconi per mezzo di oscillazioni elettriche non [era] nulla di nuovo. In America, l'ingegnere famoso Nikola Tesla condusse gli stessi esperimenti nel 1893.

Tesla non completò il suo "sistema mondiale senza fili" a causa di difficoltà economiche. I costi andarono oltre le previsioni e lo fermarono dal completare la Wardenclyffe Tower (una "torre stazione senza fili") che costruì nei primi del 1900 in Shoreham a Long Island, New York.

Lo scienziato mise da parte il suo primo milione di dollari all'età di 40 anni, ma donò quasi tutti i suoi diritti d'autore sulle invenzioni future. Era particolarmente inetto nel gestire le sue finanze, completamente incurante della ricchezza materiale. Egli strappò addirittura un contratto con Westinghouse, che lo avrebbe reso il primo miliardario in dollari del mondo, in parte a causa delle implicazioni che questo avrebbe avuto sulla sua visione futura dell'energia libera, e in parte perché avrebbe escluso Westinghouse dagli affari, e Tesla non aveva alcuna intenzione di avere a che fare con i creditori.

Tesla morì per un attacco cardiaco, solo, nel New Yorker Hotel, tra il 5 e l'8 gennaio del 1943, all'età di 86 anni. Nonostante avesse venduto i suoi brevetti sulla corrente alternata, egli era praticamente nullatenente e lasciò consistenti debiti. In seguito, nello stesso anno, la Corte Suprema degli Stati Uniti impugnò il suo brevetto numero 645576, riconoscendo lo scienziato come l'inventore della radio.

Al momento della sua morte, l'inventore stava continuando a lavorare sul raggio della morte. Il governo americano non trovò alcun prototipo dell'apparecchio nella cassaforte, ma i suoi scritti vennero classificati come top secret.  Uno dei documenti afferma che "furono ritrovati 80 bauli in luoghi differenti, che contenevano trascrizioni e piani aventi a che fare con i suoi esperimenti[...]". Charlotte Muzar scrisse che c'erano diversi fogli e oggetti "mancanti".

Egli predisse che    "un giorno l'uomo connetterà il suo apparato con i moti originari dell'universo...e le vere forze che spingono i pianeti sulle loro orbite e li fanno ruotare spingeranno i suoi macchinari"

Per i suoi meriti scientifici fu dato il suo nome all'unità di misura dell'induzione magnetica, il tesla"
Fonte: Wikipedia

"Teoria dell’oscillazione cellulare; è noto che ogni cellula vivente è composta di due elementi essenziali, il nucleo e il protoplasma in cui il nucleo è immerso. Il nucleo a sua volta è costituito da un gran numero di filamenti tubolari: i cromosomi. Ci sono inoltre centinai di filamenti molto più piccoli, i condriomi, immersi nel citoplasma. Cromosomi e condriomi sono costituti da un tubicino di materia isolante (colesterina, resina, grasso, etc.) all’interno del quale si trova un liquido, una specie di siero, che contiene tutti i minerali dell’acqua di mare e, di conseguenza, è conduttore di elettricità. Per questa loro costituzione, questi filamenti sono dei circuiti oscillanti ultramicroscopici, suscettibili di oscillare elettricamente su un’ampia gamma di lunghezze d’onda assai corte. Ho dimostrato nelle mie opere che questi circuiti oscillanti cellulari, condriomi e cromosomi, vibrano elettricamente sotto l’azione delle onde elettromagnetiche ambientali: onde cosmiche, atmosferiche e telluriche".
Fonte: Radiazioni e onde, Sorgenti della nostra Vita, di Georges Lakhovsky

Ecco come viene ricordata e riassunta da Wikipedia (sigh!) la Vita di Lakhovsky:

"Georges Lakhovsky (Minsk, 17 settembre 1869 o 1870 – New York, 1942) è stato uno pseudoscienziato russo. Fu un controverso inventore e autore di libri di origine russa. Divenne noto per una tesi non scientificamente riconosciuta di una comunicazione senza fili tra cellule per mezzo di alta frequenza e per l'invenzione di apparecchi che erano presumibilmente in grado di guarire neoplasie. Fu sposato con Anne-Marie Reinacle, suo figlio Serge Lakhovsky si batte ancora oggi per il riconoscimento delle opinioni e delle tesi del padre. Queste sono considerate confutate e sono solo di importanza storica. Alcuni concetti di medicina alternativa continuano tuttavia a fare riferimento a Lakhovsky ed esistono produttori che continuano ad offrire perfezionamenti degli apparecchi oscillatori multi-onda (MWO, Multi-Wave Oscillator) di Lakovsky.
Morì nel 1942 a seguito dell'investimento da parte di una limousine".

Dunque vediamo uno stesso iter delinearsi per tutti questi uomini:
la Vita scorre “normalmente” sino a quando non diventano troppo pericolosi per l’Antisistema; a quel punto le strade si dividono a seconda delle caratteristiche degli uomini stessi. Tesla è stato lasciato in Vita sino a tarda età perché ormai “disattivato” dall’interno. Egli era psichicamente impreparato a gestire un modello di Vita come quello costruitogli indosso. Marconi era molto più “docile” di Tesla e forse anche solo più furbo, ma non gli servì ugualmente; per questo morì nel pieno della sua attività in circostanze che Lakhovsky ha individuato chiaramente, bollandole con troppa fretta con il termine di “incauta condotta di Marconi”. Lakhovsky muore in circostanze “strane”, quando è chiaro che i suoi studi mettono in relazione le nuove invenzioni in grande fase di slancio globale, alla salute dell’uomo, ossia all’influsso che avevano determinate frequenze sulle cellule umane. Tutto qua: niente di “strano” dunque.
 

sabato 30 gennaio 2010

La privacy della faccia oscura della Luna.






La Luna nel cielo, questa sera, risplende a “pieno”; da me è sereno ed è possibile osservarla in tutta la sua splendida forma. Sinuosa, lucente come non mai, scruta imperturbabile mostrando sempre lo stesso “volto”. Qualche “ombra” ne ammorbidisce gli abbagli rilucenti; luce soffiata al Sole, luce di riflesso, diretta emanazione di un altro “principe” dei cieli o addirittura di un “Re”. La Luna non risplende di luce propria; cosa potrà mai indicare questa sua caratteristica. Riflettere di luce non propria significa "mentire". Mentre ora “scorre” I see you di Leona Lewis direttamente dalla colonna sonora di Avatar, inondandomi di energia ed emozioni, anche i pensieri risentono di questo apporto additivo di “carburante”. Come onde di un oceano difficilmente quieto, emetto idee che si frantumano sulle “scogliere” della logica, dell’inconscio programmato, di uno scudo che invece di proteggere nasconde. Anche se oramai ho percepito il “modo” per mutare di polarità al setacciamento di ciò che rimane ad opera dei sensi illusori; immaginare di oscurare il “rumore” più cianciante che si dibatte nella mente e mettersi in ascolto paziente delle vocine usualmente soffocate dal gran baccano dell’ordine imposto. Fare silenzio di sé, soffocare le armoniche troppo evidenti, azzerare il “contrasto”, velare, filtrare, intuire, percepire i brividi lungo la colonna vertebrale che, come campanelli, evidenziano la buona “connessione” con la propria “origine” animica. Scrivere da questa prospettiva è una esperienza impagabile. Il creato si espande oltre ogni sottolineatura o immaginazione. A volte il cuore allarga il proprio campo quantico d’energia inglobando il tempo e lo spazio. Le “parole” iniziano a giungere, ad una ad una quasi senza fine di continuità, come  ordinate isole oceaniche di origine vulcanica; tutte originate dallo stesso “moto”. Calde e preziose e sensate pillole energetiche che trascendono ogni limite; scrivere da “qua” è un onore ed un privilegio. La prospettiva è quanto di più imprevedibile ci si possa aspettare; tutto ha un senso, persino le assurdità che si potrebbero pensare sotto l’egida dell’Antisistema. Il mondo alla rovescia si capovolge nuovamente proponendosi nelle vesti di un Amico fidato che non si è mai allontanato troppo da noi; noi presi dall’incantesimo, volutamente immersi in un teatro dei sensi capace di ammaliare e confondere e fare sprofondare nell’oblio di un sonno senza fine. Ecco cosa diceva Ighina ad un suo amico e collaboratore:
 
“Non solo la Terra ma anche il Sole, la Luna e i pianeti sono fermi! Si muove solo la luce del Sole. Il movimento dei corpi è solo un effetto ottico”.

Molto difficile da credersi, no? Percepite come il vostro inconscio, mascherato sotto forma di logica nella mente, si contorca al solo sentire un simile “moto di parole”. “È impossibile” urla a dismisura. Ma cosa andava farneticando quel vecchio pazzo? Stop! Tutto solitamente finisce a questo punto con l’innalzamento della bandiera della “ragion di Stato” e con "l’esercito" che scaccia tutti quei pensieri che, invece, battono bandiera pirata. E via si scivola su altri pensieri più consoni, allineati, affini al regolare flusso della Vita conosciuta. Un altro giro di Valzer signori, cosa dicono al telegiornale adesso? Cosa ci raccontano di… brutto? Il Gabibbo impazza insieme alle Veline, si pubblicizza il nuovo lavoro degli Avion Travel: “Ma si. Checce frega di Ighina e compagnia bella. A proposito di bella, anvedi che bbone so ste Veline. Guarda qua che gamba sciolta, che alzata de coscia. Che ce frega che ce m’porta”. 
 
Questa sera, alzando lo sguardo al cielo estremamente sereno, vedevo la “solita” Luna piena. In essa vedevo in realtà la ciclicità di tutto ciò che ci caratterizza su questo piano della manifestazione. In essa notavo la stessa faccia che da sempre ci mostra del proprio aspetto. Da quando ero bambino quelle “ombre”, che ci dicono essere crateri, la caratterizzano melanconicamente ma anche con senso di familiarità ormai. Sempre la stessa immagine. Sempre la stessa immagine. Sempre la stessa immagine. Da ogni parte d’Italia e di estero dalle quali l’ho sempre osservata. Di colpo il concetto di Ighina ha iniziato a ruotarmi nella mente. Soffocando la logica mi sono permesso di “sentire” quel flusso di informazioni tanto “sconclusionate” che riportano al tempo dei bestiari medioevali. E mi sono detto: “Ma scusa. L’unico astro che vediamo ad occhio nudo così bene e che potrebbe veramente zittire per sempre la “voce” di Ighina, tramite l’esempio pratico, ossia di manifestare una rotazione, invece cosa fa? È dannatamente fermo, fisso, stabile, immobile come un soprammobile”. E se Ighina, quel vecchio visionario, avesse ragione? In un mondo di vampiri il mostro saremmo noi. Chi si può permettere di giudicare chi? Ma le immagini dai satelliti? “Lascia perdere” mi dico annullando ancora una volta la logica e l’incantesimo. Mi sento sempre più “pazzo” anche io; se Ighina era considerato un pazzo allora voglio esserlo anche io. Ighina, un uomo saggio che aveva compreso che non era ancora giunto il tempo della maturità del genere umano e che aveva accettato una parte, messo sotto l’ala il proprio ego e fattone carta da macero: un uomo che si divertiva, verso la fine dei propri anni, a far divertire i bambini che, unici, gli testimoniavano affetto ed entusiasmo nel vedere il cielo aprirsi tra le nubi ed il Sole spuntare come per magia, come per azione del telecomando innestato nel volere di Ighina. Sulla Luna l’uomo non è mai andato a quanto sembra. Ma adesso sostenere anche questo è troppo, vero? 
 
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?” G.Leopardi
 
“La faccia della Luna rivolta in direzione opposta alla Terra si chiama propriamente faccia lontana. A volte viene chiamata faccia oscura, il cui significato è qui inteso come sconosciuto e nascosto; si riferisce anche al black out delle comunicazioni radio, che avviene quando una sonda spaziale si muove dietro la faccia lontana. Questa interruzione delle comunicazioni è causata dalla massa della Luna che blocca i segnali radio. Il termine "faccia oscura" è spesso erroneamente interpretato come una mancanza di radiazioni solari, ma il Sole illumina la faccia lontana esattamente come quella rivolta verso di noi. La maggior parte della faccia lontana non può essere vista dalla Terra, perché la rivoluzione della luna attorno alla terra e la rotazione attorno al suo asse hanno lo stesso periodo. Una piccola porzione può essere vista grazie alla librazione, che rende irregolare il moto di rotazione della Luna. Nel complesso dalla terra è visibile circa il 59% della superficie lunare”.
Fonte: Wikipedia
 
Ecco dove si possono nascondere gli alieni; sulla faccia oscura della Luna :-)

"Ci incontreremo sul lato oscuro della luna" - Danni cerebrali - The dark side of the moon - Pink Floyd

venerdì 29 gennaio 2010

Dal giorno della memoria all'ipnosi dell'inconscio.





Il 27 gennaio è il giorno della “memoria”. Si ricorda infatti l’inferno dei campi di concentramento nazisti e la “persecuzione” contro gli ebrei. Si dovrebbe ricordare, secondo me, il dramma di una guerra globale nella quale, gli ebrei, stanno da entrambe le “sponde” del conflitto. Perché scrivo solo oggi di questa commemorazione? Per non cadere nell’abitudine di collegare il cordoglio ad un solo giorno preciso dell’anno. In realtà dovremmo avere sempre presente quello che è successo, soprattutto perché le generazioni che l’hanno vissuto sulla propria pelle se ne stanno “andando”. E quando non è più in Vita la “gente” che può raccontare direttamente quello che ha “visto”, c’è il rischio che le nuove generazioni possano compiere ancora gli stessi errori. Gli errori del passato devono servire a correggere determinati comportamenti in maniera irreversibile e non legata al “breve” respiro di qualche generazione rimasta intimorita dal boato delle bombe. Sulla spinta emotiva della paura si compiono anche grandi “cose”, come ad esempio un periodo di pace che perdura da 65 anni. Ma basterà l’influsso della paura per evitare nel futuro una possibile “ricaduta”? È curioso semmai notare che nei Balcani, nel frattempo, ne sono successe di tutti i “colori”, compreso un vero e proprio genocidio, ma tutto ciò non ha avuto la stessa enfasi con la quale si “dipinge” la tragedia della seconda guerra mondiale. È come se ci fossero differenti pesi e misure anche per le “tragedie”. Da notare che gli eccidi nei territori della ex Jugoslavia sono molto più recenti e, per questo, molto più documentati tecnologicamente; si potrebbe dire che è stata una guerra mandata in diretta televisiva, proprio come le due guerre in Iraq. In Africa, Asia, America Centrale, etc. sono avvenute immani tragedie nel frattempo. Veri e propri esodi di massa, milioni di profughi, bambini calpestati ed usati. Non è mio costume scrivere di questo, utilizzare le tragedie per avere risonanza con il pubblico “dolore”, infatti il mio intento è quello di tentare a mio modo di fare comprendere la modalità con la quale si gettano interi popoli nella disperazione più assoluta, anzi di più; nella mancanza di speranza, nel totale annichilimento. La tragedia africana, in generale, è l’esempio più lampante di una simile modalità; in quelle terre, che è inutile chiamare con i nomi assegnati dai “burocrati”, è stata metodicamente eliminata la speranza nel domani tramite l’eliminazione della capacità di “pensiero”. In quelle persone è scolpito nell’inconscio lo “sgancio” dalla propria anima. La paura del domani che si riveste nell’assenza di cibo, acqua, sicurezza, è utilizzata dall’Antisistema come un coltello molto affilato per tagliare il corpo dall’anima; per togliere la speranza e sganciare la consapevolezza dal ricordo del proprio potere personale di co creazione della realtà. Come al solito l’Antisistema utilizza la stessa “metodica” legata allo sfruttamento e controllo dell’inconscio collettivo, al fine di spianare la strada al proprio effettivo obiettivo: quello di sopravvivere. I popoli dell’Africa sono stati sacrificati sull’altare dell’egoismo dell’intero occidente che, ricco ed opulento, sta ad osservare dalle proprie televisioni commerciali il dramma che si sviscera in diretta. I popoli dell’Africa stanno subendo la stessa medicina di ciò che i roghi del medioevo hanno rappresentato per l’Europa; l’eliminazione della conoscenza antica, della saggezza, del buon “uso” dell’energia della Madre Terra, della figura della donna come guaritrice e di connessione con il grembo del pianeta. I popoli dell’Africa affondano nelle radici di una cultura millenaria non dimenticata, ma solo dispersa nei villaggi che costellano quelle terre tanto energetiche. In realtà la "speranza" non può essere totalmente eliminata:
 
"Nessuna strada porta ad un albero senza frutti" - Proverbio Wolof.
 
Come le culture dei Nativi Americani anch’esse devastate dal potere obnubilante dell’Antisistema. Come la conoscenza senza limiti proveniente dall’Asia e dall’America Centrale e Latina. È in funzione un rullo compressore che sta spianando le coscienze e le sta ammorbando con la stessa ricetta del mangiare tutti i giorni da McDonald’s; in ogni modo si tenta di mantenere staccato l’uomo fisico dalla comunicazione con la propria anima. L’incantesimo globale sembra non avere fine di continuità. Ma non è così. È solo apparenza tanto per cambiare. È uno stato illusorio, nulla di più. Un teatro, una infrastruttura della mente, un retaggio provvisorio, una ragnatela, un palcoscenico che ci vede sia alla regia che nei panni dell’attore. Un connubio atto a fare aprire gli “occhi” dello spirito. Una modalità molto difficile da “sentire” perché molto cruda e basata sulla manifestazione delle proprie paure. Oggi, secondo me, non ha senso aiutare solo ed esclusivamente, questi popoli, mandando loro le nostre scarpe ed abiti fuori moda, qualche scatola di cibo o beni materiali di prima necessità; ha senso aiutarli a capire il “potere” che è in loro, dunque esportare un sistema di pensiero positivo che esprima consapevolezza di “chi si è”. Una volta appresa questa modalità, saranno quegli stessi popoli a rialzarsi con le proprie “gambe”. Ma la domanda che sorge spontanea è: “Come si fa ad insegnare loro quello in cui non crediamo nemmeno noi?”. Ecco il piano perfetto dell’Antisistema. Il dividi e impera. Gli occidentali evoluti portano presso quei popoli bisognosi ed altrettanto dimentichi di chi “essi siano”, un modello contenente lo stesso “germe” infetto che ha annichilito la società da cui essi stessi provengono. È diabolico tutto ciò; un piano che rasenta la perfezione perché parte da un supporto di conoscenza “esclusiva” del come funziona a livello inconscio l’umanità. Quando l’uomo globale si accorgerà che il proprio “centro”, il proprio benessere totale, la propria “salvezza” passerà anche dal modo in cui “vivono” tutti i popoli della Terra, ebbene quel giorno sarà l’inizio della nuova era della “società della Luce”. Nei campi di concentramento, i nazisti, hanno dimostrato che togliendo la speranza, scrivendo direttamente nell’inconscio umano, l’uomo si spegnerà, si avvizzirà perché sentirà un “non senso” dentro di sé. L’uomo non tenterà più nemmeno di fuggire e si lascerà “andare”. È molto triste la profondità oscura che il costrutto umano può arrivare a raggiungere, ed è davvero difficile comprendere questo abisso se non in chiave di aberrazione, di squilibrio totale. È logico che scrivendo che “nulla è per caso” si scrive una ovvietà, però sarebbe interessante che la Storia ufficiale scrivesse nuove pagine sulla modalità di entrata in guerra delle nazioni. Perché la versione attuale riconosciuta dagli storici accreditati è perlomeno fallace. Ciò accadrà solo quando l’Antisistema verrà meno, cioè quando gli uomini “cambieranno”.

È interessante descrivere brevemente la "filosofia" della D.ssa Gabriella Mereu, la quale ha sviluppato un modello curativo a “carico” del paziente stesso. Questa terapia, in linea con l’evoluzione in corso, è particolare e viene chiamata “verbale”; essa prevede che è il paziente stesso, tramite l’utilizzo e la scelta delle parole che utilizza per descrivere i sintomi del proprio malanno, a fare comprendere alla terapeuta il vero motivo scatenante che si nasconde oltre i sintomi stessi. Il paziente usa determinate parole che identificano la causa della propria malattia. Questo meccanismo è sempre lo stesso che viene descritto dalla comprensione delle “leggi” annunciate, ad esempio, dal Dottor Couè. Ossia, è ciò che viene registrato a livello di inconscio che poi farà sfociare il malessere all’esterno della persona. Lo stesso Dottor Hamer descrive il senso biologico della malattia insito a livello dell’inconscio che, ad esempio, uno “shock” inaspettato ed improvviso può arrivare a “manipolare” incidendosi nel “disco fisso” del nostro sistema operativo. Tutto ha un senso ed un perché. Persino le aberrazioni umane. Ecco quello che scrive la D.ssa Mereu nel suo libro “La terapia verbale”:

“Vorrei esprimere un importante messaggio: la terapia migliore è quella che segue tre parametri:
  • agire nel minor tempo possibile
  • essere la meno traumatica possibile
  • la meno dispendiosa possibile
Curano tutti: i medici con i farmaci, gli omeopati con i rimedi, i chirurghi, gli agopuntori, gli sciamani, la medicina popolare. Dietro questo fenomeno c’è un fatto molto semplice: che il paziente si cura da solo. Voglio dimostrare che la medicina ed il medico sono solo dei veicoli e che il medico dovrebbe funzionare solo da guida, perché la guarigione fisica si attui insieme alla consapevolezza ed alla evoluzione del paziente. Ho imparato che la malattia è un’espressione che non fa altro che rivelare in maniera metaforica un vissuto emozionale, che ha portato alla malattia stessa. Occorre sciogliere questa metafora. Curo quasi solamente così tutti i dolori di tutti i tipi: vertigini, parestesie, emorragie, diarree, verruche a altre eruzioni cutanee, rivelando il significato della malattia-espressione-metafora. Questa espressione-metafora me la rivela lo stesso paziente con un suo linguaggio che, come ogni lingua, ha la caratteristica di un parlare collettivo in cui ogni parola ha un preciso significato, simile per tutti gli individui che l’adoperano. Ma il suo significato è celato dietro ad una analogia: quest’ultima manifesta un’espressione emozionale. Il linguaggio metaforico del paziente è bellissimo e commovente e io l’ho denominato pazientese. Questo linguaggio rientra nel concetto di inconscio collettivo scoperto da Jung”.

Devo ringraziare personalmente la D.ssa Mereu per avere aiutato mia moglie e almeno tre amiche; inoltre l’ho conosciuta al Centro Congressi Ighina di Montegrotto Terme; una signora molto “particolare” ma dalle doti sorprendenti.
Dal mio punto di vista la sua “intuizione” è sacrosanta, e descrive un frattale utile per indagare, ad altri livelli, l’opera totale ed ammaliante delle “infrastrutture” erette dall’Antisistema; ossia del nostro utilizzo per “scrivere” il suo desiderio. Un punto caldo, ad esempio, potrebbe essere lo studio del comportamento tipico dei trader, quando parlano di “eliminare le emozioni per una migliore operatività” o di ”controllo feroce delle emozioni”. Attenzione, questo non è il volere dei singoli trader ma il volere dell’Antisistema che, in quella realtà, è sempre all’opera ma sotto altre “vesti”. Scrive un valente trader, a firma Drenaggio, che stimo pur senza conoscerlo personalmente:

È fondamentale capire le proprie reazioni psicologiche Bisogna tenersele ben strette quindi e semmai lavorarci sopra, perchè dall'accettazione di far parte del parco buoi deriva il fatto che le nostre reazioni psicologiche saranno esattamente le stesse che ha il resto della massa, e io amici miei sfrutto anche le mie reazioni per capire lo stato del mercato; non mi voglio estraniare da esse perchè mi sono utili, il passo da fare semmai è imparare ad usarle”

È molto saggio nel descrivere il funzionamento emozionale collettivo. Il frattale rappresentato dalla comunità dei trader e degli investitori della “domenica”, ossia il “parco buoi”, fa meglio comprendere come le dinamiche globali, emanate in questo caso dalle cosiddette “mani forti” che muovo il mercato, si imprimano direttamente o s’interfaccino con gli inconsci delle persone, scatenando reazioni controllate dall’esterno; proprio come se fossimo un modellino di automobile radiocomandata.
Termino qua questo lungo articolo che conduce e spazia nei territori inesplorati o dimenticati delle nostre “terre” più fertili, ossia in grado di dare gli ottimi “raccolti” che tanto auspico per il nostro futuro spirituale e terreno.

La risposta terapeutica più bella è la risata del paziente dopo che gli traduco la sua metafora. Quasi sempre so che guarirà. Con il riso mi dice tante cose: che si è sentito compreso e che ha capito nel profondo del suo animo la terapia, che ha preso le distanze dall'afflizione che l'ha portato alla malattia, che la vede come una rappresentazione, che non ha più paura, ma soprattutto, finalmente, un paziente che si diverte mentre viene curato
Fonte: www.terapiaverbale.it


giovedì 28 gennaio 2010

Giocare con "passione".






“Ogni giorno, da tutti i punti di vista, io vado di bene in meglio”Emile Couè *
Questo “mantra” da ripetere 20 volte alla mattina, appena si apre gli occhi, ed alla sera, appena li si chiude, genera profondi cambiamenti nella persona che “recita”; occorre ripetere la frase pronunciandola con le labbra ma in maniera silenziosa, cioè come se stessimo parlando veramente a “qualcuno”. Si eviti di pensare mentre si “lavora”, in quanto la “particella” – da tutti i punti di vista – comprende “tutto”. Questa è una autosuggestione, ossia una suggestione autopraticata. Per suggestione si intende:

Una forma di comunicazione mediante la quale in un individuo - senza ch'egli avverta imposizione né comando alcuno, in assenza di razionale e libera scelta oltre che di consapevolezza - è indotta una convinzione, un pensiero o una condizione esistenziale senza che egli possa opporvisi né avverta la ragione di farlo neppure su altrui pressione. Tale processo - che può provocare modificazioni consistenti, permanenti oppure transitorie, sia nei processi psichici che nel comportamento - è usato anche nella pratica dell'ipnosi”.
Fonte: Wikipedia

Praticare la suggestione in maniera volontaria, ossia trasformarla in autosuggestione, è un metodo molto potente in grado di raggiungere l’inconscio. Una volta che la nostra “imposizione” si registra nei livelli profondi del nostro inconscio, inizia a “fruttare”. È infatti a quel livello che la nostra “forza” si viene a manifestare nella “fisicità” che “sentiamo” come reale, nella Vita di tutti i giorni. Ciò prevede che per l’individuo sia palese, accertato, chiaro, lampante, necessario, che è egli stesso a determinare il proprio futuro e che egli sia in grado di compiere questa “azione”. È un atto di fede. Proprio quello che le Sacre Scritture hanno “confuso” con la “fede” per Dio, trasportando il piano d’azione dalla persona-reale alla divinità-immanifesta e, con questo, contribuendo a separare inconsciamente prima e consciamente dopo, gran parte dell’umanità. Le religioni sono tutte manipolate dall’Antisistema, sono un frutto dell’Antisistema. Portano “verità” anch’esse, ma è più facile cadere irretiti dalle pericolose "variazioni" piuttosto che “trovare” quella porzione di verità celata tra le altre “cose”. Il lavoro effettuato sull’inconscio da parte dell’Antisistema è totale. Il risultato è la nostra separazione interna ed esterna. Il ritenerci soli, abbandonati, non compresi, umiliati, staccati dalle nostre dinamiche divine, lontani da noi e dagli altri. Il nostro inconscio è una “lavagna” sulla quale ciò che viene “inciso” si trasforma in “ordine del giorno”, viene automaticamente eseguito proprio come un software nella cabina di guida di una macchina. Riuscire ad entrare in questa “sala comandi” non è poi così difficile, se prima ci si è aperti un “varco” tramite una azione globale di indebolimento dell’individuo e, ormai, sappiamo benissimo in quali e quanti modi l’Antisistema ci riesca, vero? È assodato, almeno per me, che la volontà contro l’immaginazione alias inconscio non ha speranza alcuna di riuscire a condurre in “porto” un progetto  che sia uno. Per questo occorreva il controllo delle nostre profondità e del sangue umano. Il controllo oggi è totale; interno ed esterno. Tecniche, fiorite a posteriori, come la PNL vanno proprio in questa direzione, ossia utilizzando la medesima strategia messa in campo dalle forze dell’Antisistema, si va a deprogrammare le nostre memorie, il nostro sistema operativo, e poi lo si riprogramma volutamente. L’uomo è una scintilla divina, energia, luce, anima che s’incarna in un involucro in carne ed ossa: un avatar.
Tale corpo è soggetto alle leggi d’ogni tipo, universali ma anche terrene, tipiche del luogo in cui vive e si adatta. Il corpo per funzionare necessita alimentazione, del tipo inerente al proprio sviluppo spirituale e di consapevolezza, e di un insieme di programmi base da processare. Il frattale con il mondo dei computer non è un caso, accidenti. È l’esempio più lampante di come funziona il nostro “esoscheletro” a livello “base”; il computer è stato fatto ad immagine e somiglianza dell’uomo:
  • immagine riferita ai processi di funzionamento interni
  • somiglianza, in divenire, riferita al mondo nascente o in grande evoluzione del mondo della cibernetica o dei robot
In questo, l’uomo, ha già dimostrato di avere creato una nuova forma di Vita, in maniera analoga e riferita alla propria “origine”. Un corpo è dunque un “robot” comandato dall’energia dell’anima; quando ci evidenziamo con il termine “Io” ci dovremmo identificare proprio con questa forma di energia e non con la “carrozzeria”. Quando siamo al volante della nostra vettura, noi siamo appunto “quelli al volante” e non “il volante, il motore, le gomme, etc.”. Perché in questa fase della comprensione riusciamo a dirimere la prospettiva mentre non riusciamo a comportarci in analoga maniera a livello più “profondo”? Proprio perché siamo stati “educati” o “coltivati” a crederci la “carrozzeria”. Se ci analizzassimo spontaneamente in questo senso, ossia percependo ed “indagando” tramite l’uso e l’osservazione dei frattali che ci costellano da mattina a sera, tutto sarebbe più “facile”. Stiamo ora parlando di processi datati, di una ipnosi di massa che parte da molto lontano, di un “piano” che rasenta la perfezione, anch’esso ad immagine e somiglianza con il Piano Divino. Anzi, direi che corrisponde al Piano Divino, ossia a quel meraviglioso progetto che ci vede protagonisti e che prevede una forma di autoeducazione al fine di maturare conoscenza, comprensione, consapevolezza, spiritualità evoluta, fiorita nella dimensione più idonea e difficile da padroneggiare; quella dimensione nella quale la dualità “confonde” e spegne il facile “entusiasmo”: la dimensione nella quale il genere umano ha dimorato nelle ultime migliaia di anni. Il teatro della Vita è un palcoscenico basilare per trasmutare il “brutto” anatroccolo in “evidente” cigno bianco. Un gioco serio. Quasi un paradosso che trova risoluzione proprio nella modalità di intenderlo: nel giocare con la Vita. Ogni bimbo e ogni cucciolo intendono, capiscono, hanno memoria profonda in loro dell’atto del giocare. Giocherebbero e giocano, in effetti, sempre. È per loro ovvio che la Vita dovrebbe essere identificata con la serenità di fare quello che si “vuole”. Giocare è lasciarsi andare, fidarsi della Vita e degli altri. Sentirsi partecipi con il “tutto”. Utilizzare la fantasia, l’immaginazione per costruire e distruggere interi cosmi. Ridere, piangere, divertirsi, appisolarsi, nutrirsi, appartenere, stiracchiarsi, sentirsi, ascoltarsi… Al bimbo manca solo la consapevolezza che si, dovrebbe, acquisire proprio "stando qua".
Questa proprietà del bimbo e del cucciolo è la rappresentazione della Vita vissuta dal punto di vista del cuore, l’organo principe della nostra trasformazione energetica-spirituale in corso. Questo organo non è una pompa di distribuzione del sangue nel corpo, tutt’altro. Ma bisogna sentire questa verità e nessuno ce la può imporre. Men che meno l’Antisistema che ci ha però imposto solo un’altra “verità”, la sua, quella che più gli fa comodo per il mantenimento dell’usualità convenuta e conveniente, il “suo” punto di vista “economico” in termini di sopravvivenza. Mera sopravvivenza dunque. O forse anche altro, come lo spostare la posta in gioco un tantino più in “su”, tanto che c’è! Tanto che è arrivato a questo punto. È come il programma antivirus che decide di prendere il controllo del computer, dimentico della sua funzione originaria, pretendendo anche la sua "diffusione" nell’intera “rete” ed il relativo controllo. Questo è un frattale tremendo da digerire, eppure “sento” che è talmente appropriato da risultare persino “evidente”. Il parallelismo tra le varie vicissitudini sociali e ciò che succede nei piani superiori dell’uomo è una grande fonte di ispirazione, d’investigazione, di analisi e riflessione. Un vero e proprio strumento di “lavoro” spirituale, una torcia disponibile nel buio della notte, del sonno, del sogno, dell’incubo, dell’incantesimo…
Per terminare le osservazioni da tenere ben salde ed evidenti, per quanto concerne il mantra” del Dr. Couè, ossia del praticare l’autosuggestione, occorre specificare la modalità con la quale ci si deve apprestare ad eseguire “l’esercizio” quotidiano:
  • con fiducia
  • con fede
  • con assoluta certezza che si otterrà quanto di desidera
  • senza nessuno sforzo, le parole devono fluire
  • le espressioni devono essere recitate con partecipazione interiore
  • senza particolari “intonazioni” se non il rimarcare, l’avere presente la sensazione che la particella – da tutti i punti di vista – è omnicomprensiva
Questo mantra recitato nei due momenti tipici in cui la “presa” dell’inconscio è più labile, permette di andare in profondità e scrivere sulla “lavagna”. È basilare che l’osservazione del mantra non sia effettuata con sforzo; deve essere una necessità, un piacere, un momento da godere e “sentire”.

“Non solo Dio gioca a dadi, ma li getta laddove non possiamo vederli”
(Richard Feynman)

Questa espressione fa comprendere come la scienza per “completarsi” abbia necessità di tornare all’unione originaria con la conoscenza totale. Il Creatore non gioca a dadi, ma se lo credi, ti ci potrai anche abituare a pensare che sia così. Cosa è un campo morfogenetico se non il raggio guida, il raggio traente, il programma naturale dell’essenza divina? Nulla è per caso…

"Famosa è la sua espressione "C'è moltissimo spazio in basso" - dove il termine "in basso" è inteso come il mondo al di sotto delle dimensioni molecolari. Qualche anno dopo Jean-Marie Lehn parafraserà Feynman con l'espressione "C'è ancora più spazio di sopra" indicando la strada al di sopra delle dimensioni molecolari verso la chimica supramolecolare".
Fonte: Wikipedia

Questione di punti di vista, di prospettiva, di uomini di scienza comunque perlomeno “miopi”.

“Quando sbocciano i fiori, le colline cantano…”
27 gennaio 2010 – ore 19.50 – Nahele, mio figlio di 5 anni.

* Per maggiori informazioni procurarsi "Il dominio di se stessi" di Emile Couè.

mercoledì 27 gennaio 2010

Ospitare la "Luce".







“Con un nemico compatto si stia pronti al confronto, ma un nemico troppo forte va fuggito. Lo si irriti per confonderlo e si ostenti debolezza per aizzarne l’arroganza. Lo si stanchi se cerca riposo e si cerchi di dividerne i ranghi qualora siano uniti”.
Da “L’arte della guerra” di Sun Tzu

Questo antico pensiero se applicato alla “realtà” dei nostri giorni ci dimostra “cosa è successo” al tessuto sociale nel corso del tempo. La filosofia descritta in questo “libretto” lungimirante è stata impiegata, in maniera sagace, dalle “energie” dell’Antisistema, al fine di ingabbiare l’umanità intera. Per quale motivo?
  • Potere
  • Controllo
Questi due obiettivi principali ne raffigurano, tuttavia, solo uno: il controllo delle masse mediante “separazione” dalle proprie anime. In questo modo, il potere, deriva in automatico dal perseguimento del primo obiettivo. Perché tutto ciò? Perché viviamo in un Universo auto educativo. Perché se l’uomo, nel quale sono riposte tutte le “speranze” di evoluzione e consapevolezza del Creatore, non comprende il “senso totale” della sua presenza fisica, allora cadrà in preda del proprio “terrore”, pertanto darà luogo alla nascita, alla liberazione verso il proprio esterno, delle paure che lo attanagliano e lo “separano” dalla propria natura divina; darà luogo, appunto, alla nascita di una “modalità” alternativa alla Vita vissuta secondo coerenza spirituale: proprio ciò che oggigiorno è ormai consolidato e “maturo” e veste i panni dell’Antisistema. Perché il termine, la parola è stata resa “negativa” mediante l’utilizzo della particella “anti”? Perché “egli” non descrive precisamente il modello originale, bensì un modello che gli si oppone, pertanto deve essere appellato con un termine che indichi l’oggetto al quale si “applica” (il sistema) colorato della corretta valenza energetica negativa (particella “anti”). Questa terminologia va nella direzione utilizzata, ad esempio, da tutti i paesi invasori per descrivere coloro che si oppongono alla loro azione, infatti come ben sappiamo tali gruppi vengono sistematicamente evidenziati come “terroristi”. La differenza, come al solito, sta tutta nel punto di vista dal quale si “osserva” il fiume della Vita in scorrimento. In Italia coloro che si opponevano alla follia nazista erano terroristi? Per i tedeschi si, per il popolo italiano no. Oggi accade la stessa cosa in altre parti del mondo come in Afhganistan, Iraq, Colombia, etc. Cosa è dunque l’Antisistema? È un insieme di energie che nascono da tutti noi, o meglio dal nostro rifiuto inconscio ad essere partecipi alla danza della Vita, al senso originario della nostra presenza, al vero motivo per il quale il Creatore si è scisso dando luogo al tutto il creato. Non è questo un discorso religioso, ma solo spirituale. Le religioni descrivono ancora l’Antisistema sotto altre vesti. Esiste un Creatore senza ombra di dubbio, ed è “Egli” l’anima prima di tutta la sinfonia della Vita. Perché si è scisso? Perché nel proprio stato “originale” Egli non aveva capacità di discernere se stesso. Da quella “posizione” di assoluto, Egli era tutto ed il suo contrario, cioè niente. La confusione portata dalle religioni-antisistemiche è che si descrive il principio divino come onnisciente. Ecco il grande abbaglio. Non è affatto così secondo il mio umile sentire. Il Creatore è onnisciente solo a livello potenziale, proprio come ognuno di noi. Ed infatti ognuno di noi, fatto a sua immagine e rassomiglianza, lo dimostra sempre tutti i giorni, smarrendosi nel “marasma” delle vie descritte dall’Antisistema. E noi siamo il frattale e l’ologramma del Creatore, cioè lo “descriviamo” perché “descritti” da lui stesso. Il Creatore ha dato luogo alla sua “spaccatura” in infinite scintille al fine di “rendersi” conto di chi Egli fosse; tramite l’involuzione delle anime nell’Universo si è reso “denso” nei processi di materializzazione dell’energia, dando luogo a tutte le forme che noi conosciamo, al “meccanismo” ed alla splendida varietà della Natura. Per questo le prime forme di spiritualità spontanea sorte sulla Terra parlavano del Creatore riflesso in ogni cosa che lo sguardo può “rimirare”. Da qua deriva l’appellativo di “ubiquità”. In ciò rifulge la bellezza dell’essere vivi. Per questo motivo non è possibile ritenersi soli ed abbandonati. Il Creatore è tra di noi tramite tutto ciò che vediamo. È l’effetto illusorio dei sensi e le leggi del “luogo”  che ci hanno progressivamente fatto smarrire, ma il vero leit motiv risiede e si auto centra nella condizione di smarrimento, separazione, paura che ci “vede” auto definirci “abbandonati”. Oltre al fatto di avere fatto “orecchie da mercante”, evitando di affrontare le nostre profondità in luogo di godere esclusivamente della splendida sensazione sensoriale di essere vivi, di poter respirare, gridare, mangiare, urlare, gioire, godere, divertirsi, percepire brividi, pizzicarsi, etc.
Il Creatore è partito da una condizione di “ottusità” tipica della coscienza relativa al sonno profondo; senza un senso preciso o delineato. Come l’atto del sognare o avere incubi. Come una notte senza fine caratterizzata solo dall’attività onirica. Come il tutto racchiuso nel niente, ossia il niente. Questo era il Creatore. Un bimbo dall’infinita potenzialità latente proprio come lo sono tutti i bimbi che nascono sulla Madre Terra: forme “bianche” dalle infinite potenzialità. Per questo motivo l’Antisistema prepara una “degna accoglienza” per ogni nuova anima incarnata che, potenzialmente, lo può trasmutare nel corso della propria Vita. Vita che deve essere incanalata, chiusa, controllata proprio come descritto nella grande metafora di Matrix:

Ci sono campi, campi sterminati dove gli uomini non nascono, vengono coltivati Morpheus a Neo.

Nella pubblicità apparsa su Canale 5, poco tempo fa, di "Campus multimedia in formazione" si annunciava questa verità: Coltiviamo talenti.

Per finire questa riflessione, vorrei tornare su un paio di concetti emersi:

La massima iniziale di Sun Tzu, deve essere applicata da entrambe le parti degli “eserciti” coinvolti, ma oggigiorno, uno dei due eserciti non esiste. L’Antisistema utilizza noi stessi come esercito per “combattere” una guerra invisibile, che non esiste più fisicamente perché penetrata nelle nostre profondità. Alla stessa maniera non esiste più nemmeno l’esercito degli umani, perché l’uomo è stato diviso, frammentato, separato. Oramai è una guerra di tutti contro tutti. Una guerra tra “poveri”. Anzi, una non guerra perché non è più nemmeno percepita come tale. Oggi c’è lo stress e la “polvere” che viene spazzata sotto al “tappeto”. Non esiste nessun conflitto. Tutto va bene o, meglio, tutto procede secondo il “grande abbaglio”, secondo l’incantesimo di avere ceduto il controllo di noi alle nostre paure.

Il Creatore ha dato un senso alla Vita, mentre l’Antisistema lo toglie. Come al solito la dualità è presente in ogni fase, ad ogni livello analizzato in questa dimensione, ma l’errore più grave è quello di ritenere la dualità come un dato di fatto, una legge ineludibile. La dualità è un punto di vista, una scelta persino nella terza dimensione. La dualità nasce dall’alto ma trova “forma” in maniera così ben espressa solo nella “realtà” fisica manifesta che pensiamo essere l’unica possibilità a noi concessa. Decidere di non subirla è un passo importante. Decidere che essa ci governi è sempre nostra facoltà. L’equilibrio si regge sul contrasto duale? Dipende da noi. A terra vigono delle leggi precise, ma noi possiamo “vibrare” a differenti velocità esistenziali. Da tutto ciò comprendo che la Vita sulla Terra è solo transitoria, legata al completamento del ciclo delle reincarnazioni. Poi andrà "oltre". Nel “teatro” offerto da questo essere vivente anch’esso in evoluzione, siamo “parti” in lenta transizione. La Natura è una scuola, la Vita è una scuola. Il senso ultimo, il fine, è di superare un “esame” e di tornare a “casa” con quanto abbiamo “imparato”. La dimenticanza è finita. È tempo di udire la “sveglia”, di ospitare la "Luce"...


martedì 26 gennaio 2010

Plastica vegetale: ma allora è possibile cambiare.








Vediamo da più vicino due notizie provenienti dal mondo dell’economia, che hanno ovviamente riverbero su ogni settore del vivere in società.

Zucchero schizza ai massimi dal 1981.
(ANSA) - ROMA, 25 GEN -Lo zucchero schizza ai massimi da trent'anni sui mercati internazionali grazie ad un rialzo della domanda in Asia e al calo della produzione. La produzione è calata in Brasile e India. A New York lo zucchero con consegna a marzo è in rialzo del 3,4% a 29,75 centesimi la libbra, dopo aver toccato 30,1 centesimo la libbra, segnando il prezzo più alto dal 15 gennaio 1981. Solo a gennaio il prezzo dello zucchero ha visto un aumento di oltre il 10%, mentre in un anno è raddoppiato.
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/zucchero-schizza-ai-massimi-dal1981-ansa-6d07007b1463.html?x=0

Lo zucchero, inteso come noi tutti lo conosciamo, ossia nel formato bianco o nel formato marroncino, è reo di una gran quantità e varietà di problemi per l’uomo; infatti il suo utilizzo quotidiano comporta problemi sia fisici che psichici, inoltre porta ad una vera e propria dipendenza e, in termini spirituali, riesce a staccarci di nostri corpi superiori sottili attraverso ”l’ammorbamento” del sistema ghiandolare. Quest’ultimo aspetto va inquadrato nel vero obiettivo, effetto, risultato, perseguito dall’Antisistema: il mantenerci in uno stato di drogaggio o incantesimo e il non permettere in alcun modo la nostra connessione con la nostra parte divina come in una sorta di vero e proprio incantesimo. Esiste un ottimo libro disponibile per comprendere cosa si nasconde dietro all’utilizzo ed al commercio di questa “polvere” raffinata e caratterizzata dall’assenza di Vita e dunque di principi vitali; insomma una sostanza “morta” che cela nel suo dolce sapore un’arma micidiale per l’equilibrio psicofisico, spirituale ed ematico dell’uomo. Questo libro si intitola “Sugar Blues – Il mal di zucchero” di William Dufty. Il fatto che, ora, lo zucchero venga trattato a prezzi così alti cosa può significare? Che la lobby che lo controlla e che detiene il potere derivante da un simile business, necessita di denaro, forse a causa della crisi economica internazionale, ma non solo. Aumentare il prezzo dello zucchero che, praticamente, viene messo dappertutto, chiediamoci il perché anche se oramai lo abbiamo capito, significa aumentare in maniera occulta il prezzo di tutti i “beni” alimentari. Lo zucchero se lo cercate nelle etichette riportanti gli ingredienti dei vari prodotti, è presente quasi sempre; anche nei piselli e nella maionese, ad esempio. Il solo prodotto non biologico, che ho trovato in un grosso ipermercato, che offre piselli senza zucchero, guarda caso ha anche il prezzo più competitivo. Oppure pensiamo solo a McDonald's quale uso massivo ne faccia; questa azienda, ad esempio, ha annunciato sempre utili in aumento persino durante la crisi, grazie al drogaggio dei propri prodotti con zucchero ed a una politica di prezzi contenuti. L’aumento della domanda in Asia è preoccupante, perché quella parte del mondo è caratterizzata da una grande spiritualità che, l’attuale processo di globalizzazione sta progressivamente annacquando. Tramite l’uso smodato di zucchero c’è il rischio di bloccare la spiritualità soprattutto nelle nuove generazioni. 
 
Davos: 2.500 leader, ridisegnare mondo.
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Focus oltre la crisi: 2.500 'world leaders' da 90 Paesi per ragionare insieme su come 'migliorare il mondo, ridisegnare, ricostruire’. Da mercoledì a domenica a Davos, in Svizzera, c'è una agenda aperta per il 40/mo anniversario del World Economic Forum, per recepire e porre al centro del confronto la più stretta attualità. Si impone così anche la stretta sulle banche di Wall Street che l'amministrazione Obama preannuncia nel contesto di nuove norme per una riforma della finanza.
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/davos-2-500-leader-ridisegnare-mondo-ansa-9904829c2688.html?x=0

Questi 2500 leader si trovano per ridisegnare il mondo; bene. Ma in base a cosa e con cosa lo disegneranno? A parte che queste full immersion sono solo dei grossi espositori vuoti per attirare, catalizzare il peso dell’opinione pubblica, per cercare di fare capire che le tematiche del mondo vengono decise in quella maniera, quando invece, tali tematiche, sono discusse ed approvate in altri “canali” e da altri “canali”  del tutto secretati (Bilderberg compreso). In base a cosa si cerca di disegnare un nuovo mondo? Chiediamocelo. Sino ad ora sicuramente non tenendo conto del pesante disequilibrio sociale che regna incontrastato da tempo, anzi mantenendo, facendo perno proprio su questo vero e proprio punto di forza per chi detiene il “potere”. L’Antisistema detiene le redini totali del controllo ed a cascata, la piramide si allarga sempre più. Il potere concesso, diramato agli umani che lo hanno accettato tramite la trasmissione familiare, dei casati, della nobiltà, etc., al fine di trarne un vantaggio immediato personale ed al fine di poter “governare” secondo il principio del “dividi e impera”. Esistono dunque molti “centri” e nessun centro effettivo proprio come le celle di “Al Kaeda”, in maniera tale da tenere nell’ignoranza persino i governatori delle “agenzie”, delle lobby, dei “club”, delle associazioni più accreditate. Non esiste un centro da far crollare proprio come non si troverà mai il mattone subatomico basilare della Vita. Per terminare questo sistema dobbiamo cambiare tutti noi o una massa molto considerevole dell’umanità. Siamo noi la “matita” magica con la quale “essi” scrivono il futuro. Di chi hanno bisogno dunque per disegnare un nuovo mondo? Di noi. Del nostro assenso conscio oppure inconscio. Cerchiamo si esserne convinti perché è questa una verità persino logica.

Dunque, eliminando il consumo di zucchero e assurgendo alla verità che siamo noi coloro che “scrivono” il futuro, possiamo aumentare consapevolezza e conoscenza in maniera esponenziale. Vivere da questa prospettiva comporta l’essere una “matita” magica ed allo stesso tempo, finalmente, il pugno, la mano che la brandisce con ferma intenzione.

Il fatto che l’acqua Sant’Anna sia imbottigliata anche in bottiglie verdi di plastica vegetale, fa comprendere come la nostra “voce” sia sentita e soppesata in ambito commerciale. Le aziende sono fatte da uomini e non da fredde macchine programmate. Gli uomini sono regolati dalle stessi leggi universali. E prima o poi “cambiano”…

Plastica vegetale Ingeo al posto del petrolio. E l’ambiente ringrazia. Dai vegetali arriva la prima bottiglia eco-sostenibile. L’uso delle risorse rinnovabili al posto del petrolio e la produzione eco-sostenibile combattono l’effetto serra: 650 milioni di bottiglie Sant’Anna Bio permettono un risparmio di 176.800 barili di petrolio con cui riscaldare per un mese una città di 520.000 abitanti e riducono le emissioni di CO2 pari a un’auto che compia il giro del mondo per 30.082 volte in un anno”.

Questo è ciò che recita la nuova etichetta di questo “prodotto”. La nuova plastica naturale vegetale si chiama Ingeo. La bottiglia e l’etichetta sono sia riciclabili che compostabili. Si biodegradano completamente nel giro di 80 giorni negli appositi siti di compostaggio. Può essere conferita nella raccolta differenziata dell’organico.


lunedì 25 gennaio 2010

Gli elettroni saltano di "livello", e noi?







Non è difficile comprendere, “sentire” nel proprio intimo, che nel mondo regni lo squilibrio, quando si leggono, ad esempio, notizie come queste:

Usa: 40% dei cereali per alimentare auto
(ANSA) - NEW YORK, 24 GEN - Il 40% dei cereali coltivati negli Usa nel 2009 hanno alimentato auto non persone: lo ha scoperto uno studio dell'Earth Policy Institute.Le cifre 2009 mostrano che la produzione di etanolo è salita a livelli record grazie ai sussidi agli agricoltori e alle leggi che richiedono ai veicoli di usare sempre più biocarburanti. 'Il grano coltivato per produrre carburante negli Usa nel 2009 sarebbe bastato a sfamare 330 mln di persone per un anno', dice Ester Brown, direttore dell'istituto.
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/usa-40-dei-cereali-per-alimentare-auto-ansa-7e3155c90c80.html?x=0

Esistono infiniti esempi per dimostrare la condizione “sfasata” del mondo della società umana e, questo appena esposto non è nemmeno il peggiore degli “specchi” utilizzabili, è però un modello molto realistico che esprime la “bizzarria” del “momentum”, il paradigma in auge. Le forme di ingiustizia pullulano sul pianeta ed implicano sempre che il debole lo diventi sempre di più così come il forte si rafforzi sempre di più. Questa “linea” di tendenza descrive proprio una sorta di magnetismo che le persone, prese singolarmente o per classi sociali, riescono a “colorare” attorno a sé. Con l’avvento dell’Euro nella zona europea, tale visione dei “moti” sociali ha preso la forma di una clessidra: nel mezzo si è creato un punto di scivolamento verso i piani bassi o alti. La forma della clessidra è però sempre installata nella usuale forma piramidale, nella quale vige il controllo del “vertice” coincidente con la conoscenza delle leggi universali, cioè con quell’insieme di “sapere” naturale che era proprio di ogni essere umano nelle ere passate. ed, ovviamente, utilizzato per scopi meramente "privati, esclusivi". La sostanziale differenza con il passato, anche recente, è che da qualche anno si è incominciata a diffondere una certa cultura, rivolta verso il livello base della società, inerente alla riedizione del potere che ognuno di noi ha insito nelle proprie “facoltà” latenti. Facoltà solo nascoste dalla natura illusoria della dimensione nella quale siamo “inseriti”; mi riferisco alla diffusione del libro “The secret”, il quale ha contribuito a dare il via ad un movimento molto evidente di auto realizzazione nelle persone che dapprima erano più pronte, in risonanza con un simile concetto; ossia che “noi diventiamo quello che pensiamo”. Un simile messaggio giunge non dagli organi di governo e dunque non riveste i panni educativi che un buon padre di famiglia (Stato) dovrebbe "dare", semmai riveste i panni molto scomodi, per un “padre di famiglia” che non vorrebbe mai vedere “crescere” i propri figli. Chi dunque ha permesso che un simile messaggio venisse irradiato tra le “folle”?

Esiste solamente una realtà e possiamo imparare a vivere e pensare secondo le sue inclinazioni. Quando siamo capaci a farlo, l’infelicità, le seccature e i problemi comunemente sperimentati dalle persone che hanno la consapevolezza annebbiata e la mente confusa, cessano di esistere. Indipendentemente dalla tua presente situazione nella vita, hai il potenziale per essere pienamente cosciente e per utilizzare saggiamente e in maniera efficace poteri mentali eccezionali ed abilità funzionali che ti permetteranno di vivere come è giusto che tu viva. Riconosci di essere una creatura spirituale immortale; pensa e agisci secondo questa comprensione. Scegli di essere spiritualmente consapevole, in salute, felice, prospero e liberamente espressivo in modi che possono migliorare la tua vita. Immagina ciò che è possibile e sperimentalo. Puoi farlo - Come utilizzare la tua immaginazione creativa - di Roy Eugene Davis

È necessario osservare queste dinamiche che, quasi per magia, insorgono nelle tendenze sociali; tali evolventi sono disegnate proprio dalla “maturità” dei tempi e dell’energia che scorre in noi, tra noi, e sono perfettamente in linea con la crescita spirituale dell’umanità. Dunque chi ha permesso che un certo tipo di sapere iniziasse nuovamente a scorrere verso le “masse”? L’uomo stesso tramite la propria crescita interiore esteriorizzata. Noi siamo i responsabili del nostro futuro. The secret è stato un libro che ha solo ripreso il sapere velato dall’Antisistema ed è stato, soprattutto, un fenomeno popolare anche molto annacquato, in termini di praticità, rispetto alla portata del messaggio racchiuso in termini di potenziale. Infatti quel libro è fantastico ai fini dello sviluppo della consapevolezza di chi siamo e come funziona la realtà che ci caratterizza. Dunque riveste una importanza basilare nel processo di sensibilizzazione dell’uomo-logico moderno. E questa doveva essere la sua funzione base. Perché dalla sua lettura non si apprende affatto l’arte del “padroneggiarsi” ma si riceve una espansione di coscienza, una apertura della mente, una nuova “pista” da seguire. Ovvio che i tempi e le modalità variano da persona a persona. Sul filo conduttore di “The secret” sono poi giunti a cascata miriadi di libri e sono, improvvisamente, emersi i libri precursori dimenticati nell’oblio come, ad esempio, quelli di Wallace Delois Wattles. Perché l’Antisistema permette a libri come questi, a film come Matrix o Avatar, etc. di essere pubblicamente diffusi? Perché la richiesta inconscia della “massa” domina. Perché oltre ad erigere barriere psicologiche, messaggi subliminali, inquinamento totale, confusione, etc. l’Antisistema non può opporsi al volere, anche indiretto, delle scintille divine che mantiene sotto stretto incantesimo. Per questo deve “cedere” a questa enorme spinta naturale che chiede una Vita migliore, diversa; un senso di esistenza chiaro e distinto inserito nelle dinamiche celesti dell’evoluzione. Per questo, dunque, cede qualcosa alla massa ma sempre cercando di minarne il significato, di annacquarlo, renderlo insipido, non direttamente usufruibile, non praticabile usualmente; in che modo? Tramite iper informazione, ossia il rendere noto, il rilasciare, un concetto in maniera dilagante e secondo infinite sfaccettature ed angolazioni o prospettive diverse, tentando di confondere colui che finalmente può “sapere”. La persona moderna chiede anche a “The secret”, non solo di “funzionare, ma anche di funzionare in fretta, ossia si applica la forma d’onda dello stress anche ai libri che parlano di spiritualità, anche se velata da “mire” materialistiche (è questa la prima fase dell’inondazione grossolana). Inoltre c’è il rischio che le persone non approfondiscano in maniera corretta un simile discorso e non allarghino i propri orizzonti, in quanto, subito dopo l’ondata di entusiasmo, giunge il rammarico basato sul fatto che gli esercizi proposti nel libro “non funzionano”. Su questo fallimento, l’Antisistema conta in maniera molto abile. Il fatto di rendere pubblico quello che era un vero e proprio segreto, un mistero celato perché “verità scomoda”, viene sagacemente deciso proprio perché si “conosce” a fondo il grado di irretimento delle masse. Dal mio punto di vista è un “ragionamento” esatto che però non tiene pienamente in considerazione il “tempo” in cui siamo immersi. Diciamo che l’Antisistema è costretto a “cedere” i pezzi dell’antico sapere, dal volere del genere umano o meglio dalla “massa critica” che spinge in questo senso. Allora lo cerca di fare in maniera subdola, come al solito, ma in questa tattica di “difesa” non "vince" più come una volta, perché l’energia collettiva della famiglia animica umana globale è molto cresciuta. Pertanto molte persone riescono a padroneggiare il “segreto” oppure ad identificarne i contorni spirituali ed è, questo fenomeno, comunque un moto di crescita notevole. L’Antisistema sta cedendo il passo all’energia divina risvegliata dell’uomo. Il 2012, secondo me, sarà caratterizzato da questa presa di coscienza e ciò significa che sarà molto più “facile” ascendere, cioè aumentare la propria vibrazione personale al fine di raggiungere un livello dimensionale più alto. Cosa vuole dire? Che una persona che ha compiuto un grande lavoro spirituale su se stessa, potrà avere un diretto accesso alla quarta o quinta dimensione, ossia che vivrà nello stesso mondo di prima a livello di “forma”, ma in realtà si ritroverà in un mondo a velocità vibrazionale maggiore nel quale gli altri, rimasti “indietro” non saranno fisicamente presenti; ciò non significa che saranno morti, ma solo che continueranno a vivere nella terza dimensione, ancora alle prese con la natura duale del costrutto. Nessuna fine del mondo. Il giudizio universale è “solo” questo: una naturale evoluzione dimensionale di coloro che sono in grado di sussistere ad una frequenza di funzionamento più alta. Semplicemente le persone più “dense” scompariranno dalle Vite di coloro che ascenderanno per cause e motivi anche “logici”; le vicissitudini della Vita li porteranno a prendere decisioni che li allontaneranno, sparendo letteralmente dal circolo vitale di coloro che vivono a frequenze più “veloci”. Quindi, anche in questo caso, non succederà nessuna “sparizione” di massa. Tutto fluirà comodamente secondo dinamiche “spiegabili”. Improvvisamente una persona si separerà dal proprio partner, romperà con l’amico/a, lascerà il posto di lavoro, andrà in nuove zone, etc. Insomma tutto rientrerà nelle normali tematiche del vivere quotidiano. Per coloro che saranno nelle “zone” dimensionali più elevate, le persone rimaste indietro saranno ancora “disponibili”, ossia non saranno morte, infatti sarà sufficiente abbassare la propria vibrazione per tornare a “frequentarle”, ma non viceversa. In che maniera si inseriscono le tematiche legate ad incontri con razze stellari? Sarà oggetto di un prossimo articolo. È chiaro che i tempi e la nuova vibrazione raggiunta, permettono e prevedono anche fenomeni straordinari, grazie alle nuove facoltà assunte da un libero arbitrio più ampio, concesso in virtù della maturità, conoscenza e consapevolezza raggiunte.

La mancanza di comprensione è l’ostacolo principale alla crescita spirituale. Sostituisci l’ignoranza con l’intuizione della tua vera natura e della tua relazione con l’infinito. Sei un’unità di un piano di coscienza (Dio). Medita su questo fino a che non comprenderai questo concetto. Nonostante crederci sia utile, realizzare queste verità (conoscerle e sperimentarle) è fonte di redenzione, poiché ristabilisce la consapevolezza dell’anima nella completezza. Abbandona la nozione errata che esista una separazione tra le realtà spirituali e materiali. L’universo è una manifestazione di forze cosmiche emanate e sostenute da un unico piano di coscienza. Coltiva la consapevolezza spirituale, utilizzando i tuoi poteri di intelligenza ed intuizione per discernere la differenza tra la tua essenza dell’essere, gli stati ordinari di consapevolezza (annebbiati e frammentati) ed i vari umori che puoi a volte sperimentare. Osserva la distinzione tra te, in qualità di osservatore, e ciò che osservi. E’ solamente l’abitudine acquisita di identificarti con gli stati mentali modificati ed i fenomeni oggettivi a causare e sostenere l’illusione (errata percezione) di esistenza indipendente - Come utilizzare la tua immaginazione creativa - di Roy Eugene Davis

domenica 24 gennaio 2010

Io vedo.





Sento di poter
d’un sol balzo
scavalcare le montagne,
e sguainando denti di luce
infurio
tra gli alberi distratti
a specchiarsi nel cielo;
prendo appunti della mia rabbia
che pulsa di mandria
accecata dalla paura
e dalla soverchieria,
corro
fuggo
oppure
quantisticamente
realizzo il presente.
Sono uno strato complesso
di foglie cadute
ammassate
ferite
calpestate
in via di trasformazione.
Sono l’aria che respiro.   



sabato 23 gennaio 2010

Il Ben Ten che è in noi.








Vorrei fare una veloce riflessione sul “dove mi trovo” nel cammino spirituale della “consapevolezza” e della “comprensione”. Di tanto in tanto è “utile”, secondo me, soffermarsi, fare tappa, analizzarsi serenamente, convergere attorno al nucleo in formazione della propria essenza. Sono certo che questo “momento” possa essere utile anche a coloro che sono in risonanza con la mia energia. Per parlare del “dove” occorre inserire anche i vari “perché” che hanno delineato la “sponda del fiume”… Questi perché hanno catalizzato risposte che sono state da me “accettate” proprio perché ritenute convincenti, ossia contrassegnate dal “marchio” della profondità o altezza animica. Questo “momento” è una fotografia che sicuramente muterà nel tempo. Non è pertanto una verità assoluta ed indeformabile, bensì una “tappa” della semovente esistenzialità, dedita a cambiare, mutare forma, evolvere. Sono sicuro che ciò che mi sto accingendo a scrivere desterà stupore e mi sottoporrà a giudizio, ma non importa perchè "questo è il mio sentire". Dunque!
Esiste un solo ed unico “principio” creatore (Assoluto).
"Egli" è conscio di essere “tutto”, ma è anche conscio che non “comprende” esattamente cosa significhi essere “tutto”.
"Egli", nel tentativo di comprendersi, capisce che sono presenti nelle sue infinite fattezze sia il male che il bene, ma non le può discernere; non le può “osservare” da quella “posizione” unica. È come sapere di avere nella “cantina” del proprio infinito palazzo, qualcosa di molto spiacevole, ma di non poter scendere a “vedere” perché non si trova più la cantina.
Il Creatore intende dunque vivere tutti i propri “aspetti” al fine di trasmutare quelle parti di sé potenzialmente dannose per una evoluzione allo stadio “successivo” (eh si, perché esiste anche uno stadio successivo, dal momento in cui esso è definito “Creatore” ed “Assoluto” da me che sono una sua infinita parte. Dunque io esisto grazie a lui e lui viene identificato da me, osservato da me e dunque io mi riferisco a lui da una condizione minuscola che lo vede come unico principio, ma in realtà descrivo solo l’unico principio che posso discernere. Ciò non equivale a dire che sia l’unico principio, anzi disegna potenzialmente il processo opposto, ossia che ci  siano anche infiniti Creatori di infiniti Universi - il livello successivo, appunto).
Il Creatore si scinde dando luogo all’Universo pluridimensionale.
Le sue “scintille” divine, le anime, involvono “scendendo” i piani vibrazionali dell’energia “primaria”. Nella loro discesa o “caduta”, la vibrazione più lenta dà luogo alla condensazione dell’energia formando la materia e tutte le sue infinite forme e varietà. Per questo la Natura è tanto bella e varia e perfetta, perché riflette la bellezza pura dell’anima come per un principio di vasi comunicanti.
L’Universo diventa lo spazio di manovra dell’anima, la quale deve prima “scendere” per poi “risalire” alla sorgente con il frutto del proprio percorso esistenziale. Perché? Perché così il Creatore potrà evolvere avendo perfettamente “idea” di cosa si nasconda nelle proprie “cantine” – consapevolezza. Il “piano successivo” prevede il massimo controllo del “sé” e non si accede senza avere la padronanza assoluta dell’Assoluto. Tale padronanza la si ottiene solo “vivendo fisicamente tutte le variazioni sul tema”.
E c’è di più; il Creatore ha talmente fiducia nella sua “linea di luce” che conferisce il libero arbitrio alla sua progenie, ossia si apre ad una infinita promessa d’amore e di fiducia verso ogni sua “scintilla”, certo che al “ritorno” gli si ripresenterà vestita di sola luce. È dunque una grandissima apertura di fiducia verso la creazione che, nascendo da esso, ne rappresenta l’intero potenziale nel bene e nel male. È come un gigantesco mezzo di trasmutazione o di consapevolezza per “colui che osserva”.
La Vita popola l’Universo secondo le più svariate modalità, differenze, adattamenti, fusioni, risonanze, etc. Nel processo di discesa dell’anima, le forme “decorano” i mondi disponibili. Sulla Terra il processo umanoide giunge molto più “tardi”; il fatto che la Madre Terra sia collocata in un raggio esterno della Via Lattea lo dimostra, oltre al fatto che la Via Lattea stessa non è tra le più “datate” galassie dell’Universo.
Come diretta conseguenza della discesa ai piani più densi dell’energia dell’anima della Madre Terra, un vero e proprio essere vivente, la Vita biologica si sviluppa in maniera lineare ed integrata, dando luogo ad una perfetta “catena” della Vita innestata ancora nei piani dello spirito, proprio come si "descrive" Eiwa in Avatar. In questo ambito si sviluppa sul pianeta una razza umanoide naturale molto simile ai gorilla, facente parte della “forma” che si libera dalla condensazione dell’anima.
Nel frattempo le razze umanoidi, ad immagine e somiglianza del Creatore, hanno già una storia alle proprie “spalle” e sono molto più avanti dell’uomo nel “processo”. Alcune forme di Vita umanoide hanno già iniziato la “risalita” verso i piani ad energia più sottile, la cosiddetta ascensione. Si formano le schiere angeliche o forme illuminate di Vita. Queste “schiere” dall’alto della propria consapevolezza comprendono che è loro responsabilità aiutare ed assistere tutte la altre forme di Vita che nel processo seguono a ritroso.
Come lato opposto della “medaglia” le energie legate all’ombra, discese anch’esse dal Creatore (dalle sue “cantine”) hanno guadagnato potere dando luogo al proprio intento di “tornare al Padre-Creatore”, sull’onda del libero arbitrio che, di fatto, rende possibile ogni tipo di “scenario”. Ecco che nell’Universo si sono formate schiere di esseri di luce e schiere di esseri di ombra. Tale conflitto si espande naturalmente in tutto l’Universo, giungendo dunque anche sulla Terra, un luogo, sino a quel momento, primitivo,  primigenio, utilizzato per fare esperimenti come quelli relativi ai dinosauri ed ai grandi cetacei e delfini. Il “caso” volle che diverse razze stellari scesero sulla Terra per motivi legati alla scienza, al business, alla razzia, etc. Tra tali razze alcune erano ancora in una fase del processo legato all’ombra, nel senso che la loro evoluzione tecnologica non era stata seguita ancora da una altrettanto evoluzione dello spirito. A causa di questa mancanza di consapevolezza, alcune razze stellari (Anunnaki in primis) eseguirono esperimenti di natura genetica sulla forma ominide già presente sul globo terrestre, dando luogo all’uomo moderno che, di fatto, appare dal nulla in epoca Sumera.
Queste razze aliene, nel tempo pur non apparendo più tra le folle, disegnano un piano di controllo totale sull’umanità in via di formazione, utilizzando l’umanità stessa come “matita” magica per co creare e dare alla libera manifestazione fisica il loro piano di “risalita” verso il Creatore, nei panni del “lato oscuro” che torna al Padre, utilizzando l’opportunità conferita dallo stesso e descritta dal libero arbitrio. Nasce l’Antisistema sulla Terra. L’Antisistema, in realtà, nasce dall’uomo stesso, costretto a credersi solo, abbandonato, separato dal Creatore, vinto dalla paura di vivere senza un senso superiore. Un sistema di credenze idoneo a fare smarrire l’umanità viene sapientemente insufflato a livello inconscio. L’antico potere e l’antica saggezza viene soppressa o insabbiata. Le ere caratterizzate dagli imperi si susseguono, diciamo tra un’era glaciale e l’altra. Scompaiono Lemuria ed Atlantide fallendo i propri cicli ma dando luogo, allo stesso tempo, ad una evoluzione spirituale dell’uomo perché “nulla è per caso”. L’attuale ciclo vitale viene ancora caratterizzato dai fallimenti dei cicli precedenti, ma risulta diametralmente sviluppato nei propri processi sottili legati ai piani superiori. Purtroppo risulta anche completamente bloccato, irretito dal controllo totale, dentro e fuori della propria biologia, da parte dell’Antisistema. Come a dire che l’uomo di oggi è pronto ad ascendere per via del tempo che sta scadendo, ma sarà l’uomo stesso a decretare il proprio successo o il proprio ulteriore fallimento. Le energie in gioco sono estremamente potenti, perché le “ombre” hanno il potere del controllo su miliardi di anime bloccate nei piani più densi, ma le loro parti individualizzate negli Avatar umani, hanno ancora la capacità di liberarsi dal giogo, se solo riuscissero a risvegliarsi “dall’incantesimo”.
Con l’avvento del 2012 penso che il tempo accelererà il processo. Le razze più evolute nella luce si mostreranno pubblicamente, in quanto un simile atto risulterà quanto di più efficace possano fare per aiutare il genere umano, oltre a poter contare su un tipo di energia nuovo, proprietario della nuova dimensione che stiamo già “conoscendo”.
Questo post, che sembra molto buono per una trama di un film di fantascienza è quanto, secondo me, è successo nel “nostro” Universo. E scrivendo ciò, sono anche certo che la vera trama possa essere addirittura ancora più “avvincente” e complicata. Una cosa certa è che non siamo soli nell'Universo. Tra le "pieghe" di questo articolo c'è molto di non detto per questioni dii spazio-tempo; questo è solo un veloce sunto. Ad oggi sono giunto sino a questo punto :)
E mi sentivo di condividerlo…