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sabato 30 gennaio 2010

La privacy della faccia oscura della Luna.






La Luna nel cielo, questa sera, risplende a “pieno”; da me è sereno ed è possibile osservarla in tutta la sua splendida forma. Sinuosa, lucente come non mai, scruta imperturbabile mostrando sempre lo stesso “volto”. Qualche “ombra” ne ammorbidisce gli abbagli rilucenti; luce soffiata al Sole, luce di riflesso, diretta emanazione di un altro “principe” dei cieli o addirittura di un “Re”. La Luna non risplende di luce propria; cosa potrà mai indicare questa sua caratteristica. Riflettere di luce non propria significa "mentire". Mentre ora “scorre” I see you di Leona Lewis direttamente dalla colonna sonora di Avatar, inondandomi di energia ed emozioni, anche i pensieri risentono di questo apporto additivo di “carburante”. Come onde di un oceano difficilmente quieto, emetto idee che si frantumano sulle “scogliere” della logica, dell’inconscio programmato, di uno scudo che invece di proteggere nasconde. Anche se oramai ho percepito il “modo” per mutare di polarità al setacciamento di ciò che rimane ad opera dei sensi illusori; immaginare di oscurare il “rumore” più cianciante che si dibatte nella mente e mettersi in ascolto paziente delle vocine usualmente soffocate dal gran baccano dell’ordine imposto. Fare silenzio di sé, soffocare le armoniche troppo evidenti, azzerare il “contrasto”, velare, filtrare, intuire, percepire i brividi lungo la colonna vertebrale che, come campanelli, evidenziano la buona “connessione” con la propria “origine” animica. Scrivere da questa prospettiva è una esperienza impagabile. Il creato si espande oltre ogni sottolineatura o immaginazione. A volte il cuore allarga il proprio campo quantico d’energia inglobando il tempo e lo spazio. Le “parole” iniziano a giungere, ad una ad una quasi senza fine di continuità, come  ordinate isole oceaniche di origine vulcanica; tutte originate dallo stesso “moto”. Calde e preziose e sensate pillole energetiche che trascendono ogni limite; scrivere da “qua” è un onore ed un privilegio. La prospettiva è quanto di più imprevedibile ci si possa aspettare; tutto ha un senso, persino le assurdità che si potrebbero pensare sotto l’egida dell’Antisistema. Il mondo alla rovescia si capovolge nuovamente proponendosi nelle vesti di un Amico fidato che non si è mai allontanato troppo da noi; noi presi dall’incantesimo, volutamente immersi in un teatro dei sensi capace di ammaliare e confondere e fare sprofondare nell’oblio di un sonno senza fine. Ecco cosa diceva Ighina ad un suo amico e collaboratore:
 
“Non solo la Terra ma anche il Sole, la Luna e i pianeti sono fermi! Si muove solo la luce del Sole. Il movimento dei corpi è solo un effetto ottico”.

Molto difficile da credersi, no? Percepite come il vostro inconscio, mascherato sotto forma di logica nella mente, si contorca al solo sentire un simile “moto di parole”. “È impossibile” urla a dismisura. Ma cosa andava farneticando quel vecchio pazzo? Stop! Tutto solitamente finisce a questo punto con l’innalzamento della bandiera della “ragion di Stato” e con "l’esercito" che scaccia tutti quei pensieri che, invece, battono bandiera pirata. E via si scivola su altri pensieri più consoni, allineati, affini al regolare flusso della Vita conosciuta. Un altro giro di Valzer signori, cosa dicono al telegiornale adesso? Cosa ci raccontano di… brutto? Il Gabibbo impazza insieme alle Veline, si pubblicizza il nuovo lavoro degli Avion Travel: “Ma si. Checce frega di Ighina e compagnia bella. A proposito di bella, anvedi che bbone so ste Veline. Guarda qua che gamba sciolta, che alzata de coscia. Che ce frega che ce m’porta”. 
 
Questa sera, alzando lo sguardo al cielo estremamente sereno, vedevo la “solita” Luna piena. In essa vedevo in realtà la ciclicità di tutto ciò che ci caratterizza su questo piano della manifestazione. In essa notavo la stessa faccia che da sempre ci mostra del proprio aspetto. Da quando ero bambino quelle “ombre”, che ci dicono essere crateri, la caratterizzano melanconicamente ma anche con senso di familiarità ormai. Sempre la stessa immagine. Sempre la stessa immagine. Sempre la stessa immagine. Da ogni parte d’Italia e di estero dalle quali l’ho sempre osservata. Di colpo il concetto di Ighina ha iniziato a ruotarmi nella mente. Soffocando la logica mi sono permesso di “sentire” quel flusso di informazioni tanto “sconclusionate” che riportano al tempo dei bestiari medioevali. E mi sono detto: “Ma scusa. L’unico astro che vediamo ad occhio nudo così bene e che potrebbe veramente zittire per sempre la “voce” di Ighina, tramite l’esempio pratico, ossia di manifestare una rotazione, invece cosa fa? È dannatamente fermo, fisso, stabile, immobile come un soprammobile”. E se Ighina, quel vecchio visionario, avesse ragione? In un mondo di vampiri il mostro saremmo noi. Chi si può permettere di giudicare chi? Ma le immagini dai satelliti? “Lascia perdere” mi dico annullando ancora una volta la logica e l’incantesimo. Mi sento sempre più “pazzo” anche io; se Ighina era considerato un pazzo allora voglio esserlo anche io. Ighina, un uomo saggio che aveva compreso che non era ancora giunto il tempo della maturità del genere umano e che aveva accettato una parte, messo sotto l’ala il proprio ego e fattone carta da macero: un uomo che si divertiva, verso la fine dei propri anni, a far divertire i bambini che, unici, gli testimoniavano affetto ed entusiasmo nel vedere il cielo aprirsi tra le nubi ed il Sole spuntare come per magia, come per azione del telecomando innestato nel volere di Ighina. Sulla Luna l’uomo non è mai andato a quanto sembra. Ma adesso sostenere anche questo è troppo, vero? 
 
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?” G.Leopardi
 
“La faccia della Luna rivolta in direzione opposta alla Terra si chiama propriamente faccia lontana. A volte viene chiamata faccia oscura, il cui significato è qui inteso come sconosciuto e nascosto; si riferisce anche al black out delle comunicazioni radio, che avviene quando una sonda spaziale si muove dietro la faccia lontana. Questa interruzione delle comunicazioni è causata dalla massa della Luna che blocca i segnali radio. Il termine "faccia oscura" è spesso erroneamente interpretato come una mancanza di radiazioni solari, ma il Sole illumina la faccia lontana esattamente come quella rivolta verso di noi. La maggior parte della faccia lontana non può essere vista dalla Terra, perché la rivoluzione della luna attorno alla terra e la rotazione attorno al suo asse hanno lo stesso periodo. Una piccola porzione può essere vista grazie alla librazione, che rende irregolare il moto di rotazione della Luna. Nel complesso dalla terra è visibile circa il 59% della superficie lunare”.
Fonte: Wikipedia
 
Ecco dove si possono nascondere gli alieni; sulla faccia oscura della Luna :-)

"Ci incontreremo sul lato oscuro della luna" - Danni cerebrali - The dark side of the moon - Pink Floyd

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