Rock’n’ Roll Is King (Electric Light Orchestra) 1983
Rock & Roll Is Dead (Lenny Kravitz) 1995.
Allora, com’è questo... Rock? Sta come il famoso... “gatto”. Meglio. Nell'AntiSistema, bè, è “Black”. No? Il Re è morto, ev-viva il Re “Nero”. Ciò che non lascia tracce, come l’Uhu. Te lo ricordi?
“Non fa fili e non sporca!”.
Non esiste +; c’è. Infatti…
Rock’n’ Roll Is Alive (And It Lives in Minneapolis) di Prince 1995 (che è già morto, però).
Curiosa l’assonanza tra Gold e God. Vero?
Si potrebbe dire, allora, Go(l)d. In Go(l)d we trust!
E, anche “qua”:
“Dio è morto” (Francesco Guccini) 1965.
God Is Alive (Fee) 2009.
Laddove, “Fee = Tassa”. Uhm. Come la “inflazione”. E, la… marea.
Quando “invecchi” cosa… perdi?
La “memoria” = ? Qualcosa. Ok.
Diciamo che tutto quel che compete al “ricordo” è in un “edificio” che possiamo chiamare, “biblioteca”. Bene. Ora, parafrasando, alias, ricorrendo all’analogia frattale espansa, che cosa – analogamente – hai “s-perduto ed ora ti manca”, nella sostanza? Se… la “perdita di memoria” è la verità che s’esprime annunziandoti qualcosa di è già successo, allora, il discorso diretto verso la “memoria (biblioteca)” è solo il mezzo vettore x indicarti d+, molto d+ = un ben altro “edificio” o strumento che manco immagini (proprio “grazie” alla mancanza di memoria). Ok?
Strategico!
Ergo, cosa hai dimenticato = ti è stato ri-tagliato via? L’intercisione ovvero il Re-Seth colpisce come un missile ipersonico ad elevatissima precisione, motivo per cui…? “Niente”? Eh; lo “strumento” a cui non presti + alcuna attenzione, è… l’edificio del “Potere (decidere)”.
D-IO = TE(O).
Squadra che vince? Continua a vincere.
Sino a quando? Dipende da Te. Sino a quando sarai “te”, continuerà a succedere (nella sostanza o in “democrazia”). Ergo:
il dis-adattato, adottato
sei proprio (“te”, qua, così).
Futuro senza cookie nel marketing digitale: gli impatti e le strategie alternative.
La decisione dei principali browser web di eliminare i cookie di terze parti ha dato il via a ciò che viene comunemente definito il “futuro cookieless”, un cambiamento che avrà un impatto significativo sulle strategie di marketing digitale…
Questo è il continuo “serpentone” che ti ha ma “niente”. Qualcosa che sembra “evoluzione” ma è solamente è-voluto. Qualcosa che dipende da Te nella misura in cui lo sei, Te. Altrimenti, sembrerà dipendere da “te”, che è come lasciarti nella fossa dei leoni con un temperino in mano (daje a ride). Mentre, tutto attorno a “te”… (ti) lavora(no) continuamente “ai fianchi”.
DE&I: Adecco ottiene la Certificazione per la Parità di Genere.
Adecco, società del nostro Gruppo, annuncia di aver ottenuto la Certificazione per la Parità di Genere secondo quanto previsto dalla Prassi di Riferimento Uni 125:2022. La Certificazione è stata rilasciata dall’ente certificatore Rina Services S.p.A. in seguito alla conclusione di un percorso di valutazione che ha avuto l’obiettivo di accompagnare l’azienda nella valorizzazione di politiche per ridurre il divario di genere, perseguire una maggior qualità del lavoro femminile promuovendo la trasparenza dei processi, riducendo il gender pay gap, aumentando le opportunità di crescita in azienda e tutelando la genitorialità attraverso progetti specifici e il work-life balance. Questo traguardo rappresenta un’ulteriore concreta dimostrazione del costante impegno di Adecco in iniziative volte a valorizzare la diversità, l’equità e l’inclusione…
Ma… cos’è? E… “perché?”. An-nota x bene:
ottenuto la Certificazione per la Parità di Genere
secondo quanto previsto dalla Prassi di Riferimento Uni 125:2022
la Certificazione è stata rilasciata dall’ente certificatore Rina Services S.p.A.
Sei (trattato) come un “prodotto”. Infatti, sei stato “creato”. Ricordi? Te lo dicono da… (“sempre”, qua, così). I “diritti” ti vengono… “riconosciuti”. Perché sei stato ex-tratto in salvo, ripescandoti (“trovandoti”) in oceano aperto = all’interno del “diritto commerciale marittimo”, chi trova un qualsiasi s-oggetto in acqua e se lo “tira a bordo”, orsù, gli appartiene. La “Chiesa” che ti dice, infatti, a proposito del “primo pescatore (nonché primo posatore della relativa pietra angolare)”… Pietro:
che… era molto abile con le “reti”. Ovvero?
Nell’arte del “recuperare anime” disperse o “pecorelle smarrite” o “carico galleggiante portato dalla marea”.
In SPS è oramai assodata questa “feroce” auto convinzione:
non importa se sei stato “creato”
poiché godi sempre del potenziale contemporaneo
ergo
l’emancipazione può avvenire al livello sostanziale
surclassando anche lo “cre-attore”.
Pinocchio che diventa bambino, nonostante sia partito dalla “materia grezza” = il pezzo informe di legno. Dunque, il “legno” non conta nulla? Pinocchio è fatto di legno, inizialmente.
Non è allora il legno a compiere il “balzo quantico”?
Cosa sta riecheggiando, continuamente, allora?
Legno che diventa… carne ed ossa e tutto quello che contraddistingue la specie. Uhm. Codesto “legno” è capace di trasformarsi in un po’ tutto. Così è stato anche x i “Grandi Alberi”. Non a caso, con il legname, storicamente, la società ci ha sempre fatto di tutto, trovando anche il “fuoco domestico” e la pace dopo ogni tenebra (notte). Ancora “oggi”, in epoca “moderna”. Li vedi gli “orbitali”? Le “ottave”? La frattalità espansa = la sostanza, il significato, la verità, l’esperienza, la memoria?
Legno:
capace di trasformarsi anche in carne ed ossa (“Pinocchio”)
capace di essere trasformato in qualunque modo e concetto (utensili, arredo, etc.)
capace di trasmutare mediante variazione della temperatura (bruciare, riscaldando).
Tutto ciò equivale al “campo di probabilità” dello sciame atomico “elettronico”: informatico. Dunque, se non ti accorgi di qualcosa che ti riguarda, da dove “ti trovi”, puoi sempre ricorrere all’analogia frattale espansa, mediante cui interrogherai la frattalità espansa = la memoria I-Ambientale che ha questo scopo specifico.
A-kasha (altro “edificio”) docet.
Per questo, loro ti dicono sempre tutto (nella sostanza): perché te lo devono dire, non essendo loro, bensì, la funzione tri-unitaria del SO I-Ambiente (il dispositivo x la terraformazione della “Terra”). Ecco la “Divina Provvidenza”. Ecco il “fato, destino, s-fortuna”. Ecco “tutto quello che vuoi, credi, pensi, immagini, speri, etc.”. Il tutto, nel mix-er AntiSistemico (eco-dominante) che “intercede x ‘te’ (qua, così)”.
“Santi tutti. Intercedete per noi…”. No?
Laddove, intercedere = (anche) intercidere; il ricordo quintessenziale della già a-venuta “intercisione” fra Te e “te”: un processo di ri-nascita o, meglio, di “fecondazione assistita” = “creazione”. Eccoli:
ecco loro. Ecco l’oro.
Ecco GO(l)D:
many-gold = molto D l’oro.
La loro f-orma sempre in cre-azione e sempre ritratta, ovunque.
Ricordando sempre che un manigoldo è un… “malvivente”. Ossia, mentre sei “te” a “vivere male” = sopravvivere in luogo di esserci (Te), loro sono “malviventi” nel senso sostanziale del termine = ti hanno senza dartelo a vedere, seppure sono continuamente “beccati” da ogni traccia frattale espansa che si lasciando dietro, davanti e tutto attorno. Loro sono il motivo portante per cui Albert Camus giunse a definire la vita, “senza senso e senza risultato…”.
“Sisifo è felice perché ha accettato la punizione assegnatagli…”:
Sisifo, Re di Efira, obbligato a spingere per l’eternità un enorme masso fino alla vetta dove questo finisce per rotolare di nuovo giù a valle…
Ok?
“Sisifo” = una centrale idroelettrica.
Qualcosa che funziona, ma… in funzione di come è stato progettato. Alias: non sei Te. Sei, al limite, (“te”, qua, così). Im-piegato. Imp-regnato. Sisifo era un “Re”. Ok? Pensa ai sudditi, allora. Ergo, ad ogni componente della “centrale”. All’indotto gerarchico che “serve” sempre, all’ombra ma mai in sicurezza.
Questo è ancora “Pinocchio”, quando... fatto di legno.
E Camus “non ci è mai arrivato”. Sostanza. Nel di-segno, la sostanza. Nel non solo legno, la sostanza. Il potenziale: “Pinocchio” che diventa bambino, x intercessione della “Fata Turchina” = dell’I-Ambiente o “Genio” frattale espanso.
Perché, però, a Pinocchio è “concessa la grazia”?
Perché egli divenne grande concentrazione di massa (Sé), assumendo soprattutto la “carica (valenza)” di… “pilota della macchina” = chi governa il dispositivo x la terra (in) formazione (qua, xxx). E, chi governa, ha sempre… ragione, avendo alle dipendenze l’intera “Corte (o coorti)”.
Altro che “la vita è senza senso”.
Il senso c’è sempre, anche quando è… “unico”. Ok? Allora, decodifica lo scopo: la “relatività” in azione. Ergo: l’esse-Re già successo che continua a succedere (ad “intercidere” Te, creando e manutenendo sempre “te”… l’AntiSistema).
Da ogni “paradosso” ne ri-esci… ripensandoti, come?
Sempre meglio, ovvero, Te(O). Perché no? Te lo dicono da “eoni”: sei il figlio di “Dio”. C6? Perché te lo dicono? Perché, te lo devono dire. Perché? Perché è la verità, anche se “verità” = qualcosa che opera in tal senso. Dunque, ripensandoti… ripensi lo mondo intiero. Compreso loro. E, figurati, manco hai la necessità di sapere chi sono, dove sono, se ci sono o meno, etc. etc. etc.
Li percepisci, perché “la vita altrimenti è senza senso”.
E poi li… “fulmini”, come Zeus! Ripensando tutto quanto: questo è (il) Potere. Il Potere di… poterlo Fare! = ecco come “Fa il Re”, quando c’è!
Do Re Mi Fa Sol La Si… (cambio scala, ottava, orbitale, etc.) Do…
43: loro semi sfalda.
139: folle mi rassoda.
171: il moro se sfalda.
Uhm… Gli “anagrammi” contengono sempre le stesse “componenti” dell’originale, come… Dna. Sostanza.
Dietro la scomparsa di Camila Giorgi ci sarebbe il fisco…
Meglio:
dietro la scomparsa di Camila Giorgi ci sarebbe il fi(a)sco. Ok?
Cosa dice l’oste?
“Seguite me per informazioni veritiere…”. No? Però, la stessa “cosa” la dice anche chi è in Sé (Te, non “te”). Allora? La differenza è tutta in una questione di… Potere. Lo “oste” lo impone alla clientela che non riconosce (ricorda) la differenza tra vino e “vino” o spirito e “spirito”. Chi non ricorda perché, infatti, affoga sempre tutto in ciò che l’oste continua a s-vendergli (basta che “lo ri-paga”). Così, è lo “oste” a detenere il timone della barca, addivenuta, aiTe, “mal comune, mezzo gaudio”.
“L’essenziale è invisibile agli occhi…”.
Antoine de Saint-Exupéry
E… “Tutte le nostre conoscenze sensibili sono solo apparenti…”.
Robert Musil
Ecco lo “labirinto”. C6?
Una volta accorto, Te ne puoi “andare”, prendendo le distanze. Sostanza. Dove, andare non è “andare”, bensì, esserci (considerando che la Terra è l’unico “piano” di riferimento o, almeno, l’ottava più abitudinaria essendo fisica, anche se rivela potenzialmente ben altro).
Tenendo in “seria (alta, presente, coerente)” considerazione che, mediante analogia frattale espansa (il “relativo” atteggiamento che prevede Te in quanto a “pilota”), riesci ad auto decodificaRe la frattalità espansa (l’auto caratteristica I-Ambientale) ch’è ovunque, comunque, quantunque. Motivo per cui, anche auto delimitandoti alla sola Terra che “conosci” ma non riconosci (nella sostanza), puoi ritrovarne sempre il senso (alla faccia di chi ti vuole male o “male”). Perché, un senso c’è sempre, anche se (per “te”) un “senso” non ce l’ha…
Vuoi sapere come ragionano… loro? Bè, lo “vedi” da come ragiona un po’ tutto quanto (qua, così), nella sostanza. Ad esempio…
“L’introduzione di questa tassa… si configura come una misura iniqua e vessatoria verso il settore che avrà ripercussione sia sulla filiera primaria che sui consumatori finali ma soprattutto sui livelli occupazionali che rischiano di pagarne il prezzo più alto…”.
Ora, a prescindere da chi l’ha detto e da quale contesto è estratto tale “intervento”, va da sé che 1- sei in gerarchia, laddove 2- chi decide non sei mai Te, ergo 3- Te sei “te”, sì ma dove? 4- nell’AntiSistema (qua, così), in cui 5- è già successo ed or dunque di conseguenza 6- continua a succeder(ti). Cosa? Cosa se non il punto 5! No? Col punto 6 che è un’auto-risonante “daje a ride”. Allora, 7- sei Te che “manchi”, che 8- non esisti ma ci sei. Altro che 9- “te” che decidi. De che, se… 10- “servi”. Ok?
Qualsiasi cosa succede, continua a succedere, nell’AntiSistema = nel paventato “nulla (de che)”. In-tanto, continua a succedere, però. Nella sostanza, laddove non ci arrivi mai o +. Così:
avrà ripercussione sia sulla filiera primaria che sui consumatori finali ma soprattutto sui livelli occupazionali che rischiano di pagarne il prezzo più alto…
Ecco il “ricatto”, ch’è sempre nell’aere.
Basta che a loro non rompi le uova nel paniere e, ops, ti vedrai “riconosciuti diritti e doveri”. Altrimenti, ne ri-pagherai ancora d+ gli “oneri” = il loro “utile”. Non ti occorre conoscere “Dio” per fartene una ragione.
Go(l)D è ovunque, poiché tutti ne hanno “necessità (qua, così)”.
Perché è già successo che…, e allora, tac!
Se sei sempre “te”, loro continueranno ad auto succedersi al Potere. Mentre, se sei (in) Te, bè… si apre tutt’altra questione! La questione è, or dunque, nel… Potere.
Potere di…
Ecco l'edificio del Potere.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3704
prospettivavita@gmail.com
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"Fai..." un po' Te.