Anche il portale 11:11=22 agisce anzitempo: almeno dal giorno prima. E il 10 11 infatti è stato potente, il momentum. È “giurisdizione” e… peso specifico, occupazione di spazio-tempo. Anche se, meglio, la ripresa dell’attività di SPS probabilmente è coincisa con tale e-vento: dal 29 10, ergo, ben 13 giorni prima. La “teoria” è strutturata in una delle immagini parlanti di vecchia data. Ciò che mi si è s-chiarito, oggi, è la risposta mancante, relativamente a quali siano le forze in campo, assumendo tutto il mondo come paese. Dal 2020 si è s-mosso un po’ tutto quanto, essendo stato annunziato e proclamato il “grande reset”. Qualcosa che ha colpito duro ovunque = un di-segno unico. Tuttavia, dal febbraio 22, con l’inizio del conflitto in “Ucraina”, il mondo si è lacerato, diviso chiaramente (troppo chiaramente), in perlomeno due blocchi: occidente e resto del mondo. Con la forza dei Brics in aumento (Cina e Russia, etc. etc. etc.) e gli “Usa” in apparente declino.
Facile e deduttivo cadere nella trappola. Quale?
La solita: divide et impera.
L’imperativo è, semmai, che si è nell’AntiSistema = un impero unico, globale, mondiale. O, di più, una gigantesca fabbrica a cielo aperto e non solo, avendo più compartimenti come l’Ade. Il sotto. Il nascosto. O le cantine, il seminterrato, i garage, etc. Essendo “già successo” = il dado è tratto. La realtà è questa, come la verità: univoca. Dunque, la guerra tra chi e chi sta continuando? Sì perché i contendenti ci sono davvero, nonostante il Re Sole.
Ecco: “Dio” e Noi, il popolo, i nativi (Avatar docet).
Il ricordo è conservato anche attraverso Blade Runner. Laddove i nativi sono sempre creazione (artificiale) però probabilmente quel che rimane di una creazione d’altro tipo, tempi e modi (reverie). La natura, del resto, lo testimonia; soprattutto quando la tecnologia ambisce a sostituirne i meccanismi attraverso il “miglioramento”. La natura è assolutamente senza denaro, pertanto il cosiddetto lavoro delle api e delle formiche è qualcosa d’altro: attività nativa. Utile. Gratuita. Un insieme, vita, un solo corpo, ancora una volta. Mentre la realtà AntiSistemica poggia sulla legge del più forte, che può decidere per tutta la rimanenza oggettivamente dipendente in toto. Ecco chi è il Noi, ora: esseri umani sempre più miseri, corrosi e corrotti da tale impero sostanziale. Anche in natura vige la legge del più forte, della giungla? Sì, ma è un riflesso frattale espanso della situazione “umana” al mondo, dove è “Dio” che la fa da padrone. Se gli individui tutti sono sempre stati chiamati a scegliere fra…, mai decidendo nulla sostanzialmente, allora anche questa volta è uguale: preferire o schierarsi con Putin o Xi non farà alcuna differenza rispetto a mantenere lo status quo a stelle e strisce. Il perché, lo ripeto, è presto detto: qualsiasi formazione sulla Terra agisce sempre dal dipolo “denaro-lavoro”. Ergo, siedono tutti quanti alla “tavola rotonda” del Re. Sono i suoi generali, che amministrano le province dell’impero.
La contesa è fra “Dio” e Noi. Perché?
Perché l’origine di tutto questo può essere come il “film” dei conquistadores che misero a ferro e fuoco il “nuovo continente” = fu una guerra tra loro ed i nativi. Una invasione. Ecco chi sono gli “alieni”. I nativi puri sono sempre meno. Come cercare un Fumagalli a Milano. Se in ogni parte del pianeta la “storia”, ovunque, ricorda costantemente di conflitti tra nativi e sopraggiunti, un motivo sostanziale ci sarà pure. Significa che l’essere “già successo” riguarda proprio la conquista del genere umano (anche se fosse artificiale): si veda che la vicenda dalla “creazione” in poi è lunga, articolata e soprattutto rivelata. Cioè, si ricorda d’assieme quella versione accomodata che l’organizzazione “educativa” ha innestato nelle menti, praticamente nella modalità obbligatoria. Le persone, semplicemente, sono sempre troppo impegnate per… riflettere come dovrebbe essere. Motivo per cui “non avendo mai tempo” il tempo non aspetta tempo = cosa te lo dico a fare. Il consueto “s-vuoto”. Il “niente” con il buco attorno. Quel fai da te che lascia di stucco, è un barbatrucco: come giogo delle tre carte. Ed il Banco che vince sempre, matematicamente. Senza nemmeno bisogno di barare. Tra il popolo ci sono coloro che sono ancora puri. Ma è proprio il tessuto molle del popolo che mantiene separate le parti ancora buone, sane, utili. Il meccanismo è una strategia ingegnerizzata. Da una parte un esercito di soldati organizzati. Dall’altra parte l’armata Brancaleone, al confronto. Ossia, Israele che bombarda da oltre un mese Gaza. Ecco perché tutto il mondo sta a guardare: i generali del Re non possono andargli contro. Devono limitarsi a recitare. Vedasi a tal pro, Erdogan. La struttura del firewall AntiSistemico è a strati: i primi sono superati, ormai. Sono riconoscibili e bruciati. Mentre gli altri sono via via sempre più insospettabili. Sino ad arrivare al punto che i generali non lo sanno di essere i generali del Re. Tutti pedine. Ognuno sacrificabile. Nessuno insostituibile. Geniale. In Matrix l’Architetto dice a Neo ch’è l’anomalia che non sono mai riusciti ad annullare, evitare, cancellare. Tanto che si ripresenta sempre. E lo sanno ormai, attendendolo al varco. Ecco. Le mosche bianche del popolo sono tutto quello che rimane del popolo. Sono l’anomalia che il Re non riesce mai ad evitare. Anche il primo Jurassic Park lo ricorda, anche se a proprio modo: sull’isola sono stati “selezionati” solo rappresentati di un sesso, eppure la natura ha trovato il modo di far saltare tutti quei freddi calcoli, mutando la sessualità degli animali, in maniera tale da ricondurre la vita nella propria sede originale. È in codice la verità, quando la verità è interferita da un potere dominante e quando gli individui sono resi l’ombra di se stessi. Tuttavia, la verità è condizione imprescindibile perché memoria e la memoria è una delle tre proprietà ambientali (legge, strumento, memoria). Ogni macchina ha necessità del Log = la memoria è la verità. Ogni costrutto è memoria: le azioni di chi ha costruito, hanno dato luogo ad ogni “edificio”, che sta insieme poiché memoria di tutti quegli atti mentali e fisici e della relativa esperienza, ch’è ancora memoria. Avere memoria significa poter ragionare in maniera più profonda. Vuol dire raggiungere risultati anche non lineari, laddove anche Loki afferma che è possibile nascondersi all’interno delle fini dei mondi. Mentre in Westworld le “mosche” possono uccidere gli individui “ospiti” ma soprattutto li possiedono, rendendoli sempre più schiavi od ordinati robottini/soldatini. Insomma, nel ripreso corso di SPS le novità sono almeno due:
“Dio” è il Re del Mondo ed occorre guardare da tale prospettiva
il conflitto è tra “Dio” e Noi…
la Bibbia ricorda del “caduto”; la lotta tra “Dio” e un “Angelo”. Tra il Re ed un generale. Oppure, tra l’occupante ed il nativo. Con la caduta s’instaura l’essere “già successo” = la verità di blocco, da cui si diparte l’intero corso storico deviato.
Come si dice “sei russo?” in russo? Il vocale è qualcosa di simile alla parola “beruschi”, per fare capire l’intonazione. È da annotare la pronuncia di “russo” in russo: ruschi. Cosa riporta alla memoria, immediatamente, per assonanza non fine a stessa? Et-ruschi. Fomenko ha ragione da vendere. La Grande Tartaria era ovunque. L’Alaska e non solo fu venduta alla prima organizzazione “Usa”, dalla “Russia”. Perché? Perché quell’impero si estendeva sino a lì, ed oltre. Basti osservare i volti dei nativi “pellerossa” e quelli degli abitanti della Siberia, ad esempio. Tutto il mondo è paese. E lo è per un certo motivo. Non lo è a caso, senza significato. Biglino, traducendo passi biblici, afferma che quando l’Arca si arenò, Noè e compagnia risuonante (gli unici scampati al Diluvio) scesero dallo scafo e videro che il rilievo era pieno di gente. Ma come? Grasse risate. Ed è tutto de-scritto a memoria di ciò. Chi si è preoccupato, infatti, di tradurre più volte i testi biblici, ufficialmente? Sì. Un modo come dire, “la nostra traduzione è quella vera”. Gerarchia. I reset sono all’ordine del giorno. Dai più piccoli a quelli enormi. Le “rivoluzioni” sono ben altro, ad esempio. Lo si vede molto bene osservando quelle “arancioni” molto più prossime nel tempo. Una brutta fazenda. Proprio. Indi, “Dio” intende livellare tutti quanti nel proprio impero: non vuole “noie”. Di conseguenza, siamo Noi a poter invertire la spinta. Nessun altro lo farà per Noi = siamo spacciati. Anche se l’anomalia è incorreggibile, la situazione rimane sempre quella: i forti vincono sui deboli. Uno stallo molto particolare. Un equilibrio di parte. Dove complesso e semplice si mischiano sino a continuare a far funzionare predetto meccanismo globale, ch’è la vera ragione di tutto ciò. Andare oltre a questo significa hackerare la realtà. Ritornare alla diretta. Bucare la trasmissione. Lasciare il “film”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3493
prospettivavita@gmail.com
Bentornato :)
RispondiEliminaGrazie! Finchè dura. Sto trovando lavoro :)
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