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martedì 14 novembre 2023

Il grillo saltante.


Luna Park, 1979:

Puntata del 7 aprile, Fioretta Mari e Pippo Baudo parlano del riciclaggio, in senso economico e politico…

L’economia, e non solo, è sempre stata… circolare.

Così come il grillo, salta

E, magari, è meglio saltato in padella. Garantito by Ue.

Come si può sopportare e supportare questa società perlomeno occidentale, è un segreto di pulcinella: per abitudine, lenta costante asfissia, ricatto sostanziale-esistenziale, ignavia, letargo, sopravvivenza, paura, etc. Un lavoro incessante, n’somma. Come goccia d’acqua che scava anche l’acciaio, nel tempo: finché la barca va, lasciala andare. In questo ritornello v’è un po’ la “morale” sociale e, persino, l’impronta di leggi “naturali” come, ad esempio, l’insistenza di un fenomeno che si prolunga sino a conclusione, spesso, oltre alla statistica registrata apposta per evidenziare, ed attendersi, il “cigno nero”. Un record da battere, senza ombra di dubbio, nonché dati utili per abbindolare il prossimo. Parola di “esperto”. Anche nella traiettoria di un grave, lanciato da terra, insiste tale legge: l’orbita dura finché ce n’è, di forza propulsiva. La traiettoria è tale. Come fermo “destino”. Ecco gli imperi che sorgono e tramontano, non appena mancano di boost. È uguale. Lanciare un sasso per aria e…, relativa ricaduta o decaduta. A tutto c’è una fine. E lo scherzo è bello quando dura poco, perché oltre diventa un incanto, violenza o, peggio, strisciante tirannia mascherata di ben altro. E per tutto c’è un fine: anche quando non esiste per chi osserva come bove, supino. Il servilismo è insito oppure è stato caricato in memoria?

Fa parte del potenziale, come tutto. Ergo, qualcosa ch’è qualcuno ha preferito, deciso, farne emergere la valenza, stimolandola dal potenziale contemporaneo. Alchimia. Magia. Bah: funzionamento. Apriti o Sesamo. E, “comanda padrone”. La montagna che va a “Maometto”. Curiosa la valenza, Mao-metto e Mao-Zedong, col gatto Mao che si pulisce il pelo, come estraneo a tutto questo eppure perfettamente inserito, dentro, interiore. Or dunque, viene alla mente qualcosa che osserva sopra alle righe e altro che si impegna a…, assumendo almeno due aspetti che sembrano (devono essere) contrapposti. La dualità ed il terzo incomodo, che gode del panorama, dello spettacolo, dello scenario, del disegno, del sogno, dell’impero che si snocciola come un tappeto magico. Con le onde che auto caratterizzano tutto. Non importa quale tipo di ambito, le onde terraformano terra, aria, acqua, fuoco, etere, etc. etc. etc. Anche i pensieri sono onde. La paura. La speranza, quando uno stillicidio. Ma non il potenziale, nella propria sede innata, sempreverde, costante, come oceano primordiale. “Solo” da ricordarsi che c’è, e, da configurare in funzione del Sé che vi si affaccia, connette, sintonizza. Un vero e proprio “Dio” rivelato. Il principio senza età poiché senza fine: l’in-de-finito. Mentre fa a botte la forma sociale di auto riferimento o AntiSistema, caratterizzata dal dipolo lavoro-denaro. Un motore utile per qualcosa, a qualcuno, non importa se l’individuo ne ha consapevolezza. Funzionante, perciò. A prescindere. Che va da sé. Automatico. Come la tecnologia ha riscoperto, evidenziato, eppure… rimane solamente tecnologia. Eccola, ad esempio, divenire strumento di pagamento sottile:

come inviare bonifici di pagamento per servizi vari
attraverso il mercato borsistico
strumento direzione e prezzo. Stop.

Ancora una volta, geniale. E soprattutto, fluido, da dimostrare, comprovare, etc. Sì, ma attraverso l’altro caposaldo AntiSistemico, alias, la “legge”. Un assieme, una concertazione d’eventi capace di con-vincere poiché senza alternativa sostanziale usufruibile: come terreno non calpestabile poiché “aiuole protette”. Da dimenticarsene nel decorso dei giorni, mentre lancette girano vorticosamente senza mai prendere il volo: assolutamente stabili e stabilizzanti la situazione che destabilizza l’intero contenuto, mantenendo on-air il lauto auto intrattenimento. Gerarchia. Verticale scambiato per “economia circolare”. Senza senso se avente “Dio” come sorgente non comprovata, solo da affidarsi e c®edere. L’industria è Sua Maestà “Dio”: il Re Imperatore Faraone. Il “Papa” di ogni religione cosparsa nel mondo, non importa quale nome abbia assunto regionalmente. Lo si vede alla grande anche dal trattamento speciale riservato a Gaza ed a quello opposto ricavato da Israele. Il solito dipolo “energetico” che spinge i pistoni del motore AntiSistemico. Sì, mentre tutto vi scorre dentro. Come termometro a mercurio o Nastro di Mobius. L’infinito e oltre: sempre economia circolare. Tutto è parlante. La verità è un dato di fatto, ch’è… nonostante il linguaggio utilizzato mentre utilizza l’utilizzatore. 

Dal 2020 c’è nazismo nell’aria. 

Hydra ha deciso di rompere ogni indugio. Potendolo fare perché ogni vettore positivo è stato parassitato nel nulla generale, preparato ad hoc proprio per questo momento di reset. La sopravvivenza ha reso la società, sonnambula, in una notte eterna. Per paura di… è stato evocato (permesso) il principe degli incubi. Quale? Chi? Questa forma sociale governata dalla “democrazia”, motivo per cui zitti e mosca. Altrimenti? Come minimo sei un terrorista. Proprio come la definizione dei partigiani al tempo del nazismo, ad opera dei nazisti. Ovvio. A volte ritornano? Ma sono già qua, ora. Mentre va di moda immergersi nei film, il film gira macinando tutto e tutti. Il movimento del prezzo è in un algoritmo che, freddo, non bada ai danni collaterali che crea, come gigante alle prese coi microbi. Come vegani che non vogliono fare del male nemmeno ai microbi, anche se è una strage continua, più forte di loro. Non si può salvare tutto, a questo mondo, del resto. Allora, si salvi chi può o chi deve. Il capitano non affonda con la nave, perché non è sua ma ci lavora e basta. E durante il naufragio chi si ricorderà delle gesta di ogni imbarcato? I sopravvissuti, forse. Troppa paura, nel durante. E troppa tecnologia debole, che dipende dalle condizioni atmosferiche, non a caso, proprio per non lasciar alcun testimone. Una questione energetica, come lo può essere il dipendere innato, progettuale, previsto ed obbligatorio. Questo nazismo che dir non si può, è ovunque ormai. Il 2020 ha colmato la misura. Ed ha funzionato. La società l’ha digerito, lasciando capire che la direzione è praticabile. Osservare la gerarchia all’opera, significa sniffarla anche nei rigiri di corrente inferiori, proprio perché più immediati. Allora, il Garante viene ignorato dai soliti “sindacati”. Lo possono fare? Lo fanno. “Non ci sono requisiti per la mobilitazione generale…”; e Landini: “Sbaglia”. Te pare? Te pareva. Landini è come un trattore: ara il terreno e se non lo fermi, lo continua a fare. Una bestia. Bestiale. Eppure, non è un mistero di come si sia comportato durante la “pandemia”. Di cosa ha richiesto a gran voce, lui, che dovrebbe essere il santo patrono dei lavoratori. Non lo si può proprio immaginare San Gennaro che pone dei vincoli al fine di essere miracolati. Un momento: il Santo pone sempre dei picchetti propedeutici al comportamento utile al miracolo. È uguale allora. Se sarai così, se farai così, allora… 

Landini come San Gennaro. 

Va da sé, ancora una volta. Infatti, la moderna tecnologia è arrivata ad emulare la guida automatica IA già installata da mo’ negli individui: evoluzione, questa incompresa. Con il Dollaro “Usa” che va sempre più su. Avendo una base a quanto pare che giustifica il prezzo. Anche se non sembra. Questione di paradigmi e potere di imporli al mondo, Russia, Cina e Brics compresi. Ma com’è, allora? Ti aspetti il crollo ed all’opposto, si rimane in braghe di tela. Non lineare “è” il movimento. Se l’essere a massa pensa in un modo, perché tutto glielo ha fatto capire, la realtà delle cose si muoverà in ben altra direzione, poiché la mandria è sempre lanciata al galoppo da eventi che scatenano paura, avidità, fretta, caos ragionato = direzione di marcia ossessivo compulsiva o “normale”. Nulla che uno psichiatra non possa, poi, spiegare all’interno del proprio nuovo libro. Sic

E dopo il Landini chi arriva? Il grillo parlante:

Sono qui per sapere chi sono. Sono il peggiore? Sì, sono il peggiore, ho peggiorato questo Paese. Dall'ultima intervista rilasciata a Vespa… abbiamo perso le elezioni, tutti quelli che avevo mandato a fare in c... sono al Governo. Cosa devo fare? Sono veramente il peggiore…”.

Grillo ha portato ancora una volta il proprio show in Tv.

Era il 1979. Era Luna Park. Condotto da Pippo Baudo. Fece la comparsa Grillo. Faceva davvero ridere. Proprio come oggi. Proprio come Landini. Un tr-attore contro chi r-esiste e dissente. La democrazia che fu cristiana era al polo opposto rispetto al comunismo. Ergo, Landini ha fatto il salto della quaglia (come un grillo), assieme a tutto il movimento che ora è di “sinistra”, avendo ad esempio gli Elkann dalla stessa parte: gli industriali sono comunisti, allora? No. Il comunismo serviva per…, poi essere parassitato e parassitare. Una mente grigia sempre all’opera, mentre le formichine lavorano ed hanno sempre altro a cui pensare, come “dovere”. 

Il peggiore non lo sembra mai, in qualsiasi “film”. 

Viene fuori solo nel finale. Ma ogni finale dura sempre troppo poco. Di più è il corpo della trama che si fissa nell’immaginario collettivo, essendo lo stato d’animo che imperversa per oltre il 90 per cento del tempo trascorso ad immergersi in quel che succede lì dentro. Il finale è positivo ma è soprattutto un lampo che i titoli di coda si portano immediatamente via

L’economia è circolare. Nove su dieci sono d’accordo. 

E gli altri non hanno voce in capitolo, avendo contro una maggioranza così schiacciante. Mentre le banche registrano ancora una, “trimestrale straordinaria con mille mila milioni di utile, spinta dal margine di interesse e commissioni nette, con masse in gestione in continua crescita…”. Sì, le masse sono proprio in gestione. Bah. E non avevano due spicci per pagare la tassa straordinaria prevista dal Governo? Se il profilo psicologico della persona non fisica, “azienda”, è simile a quello dello psicopatico, un motivo deve pur esserci. Quando l’unica “responsabilità” è quella nei confronti degli azionisti, a cui si deve garantire un utile, comunque sia, anno dopo anno… che te lo dico a fare. 

Il risultato si vede, si sente, si tocca. 

Mentre all’opposto ha un ritorno di fiamma, come un motore a propulsione, in termini di inquinanti dispersi a livello sociale = la stessa società. Come Gatto Silvestro che rimane con il cerino spento e fumante in mano, tutto bruciacchiato e con gli occhi fissi in camera. O Willy il coyote. Ecco, a proposito di coyote: la società dei coyotes. Come dimostra anche la fine della Lollobrigida: “la sentenza su Andrea Piazzolla: condannato a 3 anni per circonvenzione di incapace…”. Tutto fila liscio come l’acqua. Il vento è sempre in poppa. E chi si mette contro si becca tutto in faccia. Le porte si chiudono. Anche le finestre. È la “democrazia”: l’obbligo vaccinale ed il diritto al lavoro. Una miseria ladra diffusa a pioggia, irrorata ovunque. Fantascienza è... pensare di essere tutelati a livello costituzionale, salvo essere calpestati grazie all’interpretazione della Costituzione? No. Allora vale tutto. Chi decide al Var? Pochi. Tutti gli altri di-pendono dalle loro labbra. E se costoro avessero scommesso su un risultato particolare della tal partita? Chi controlla il controllore? A chi giova tutto questo? Il fermo mentale è in “Dio”, oppure nella “Natura”. Però, c’è anche “il caos, destino, futuro”. C’è il “tempo”. C’è la “morte”. Tutti fenomeni naturali

Quando una banca centrale chiude i rubinetti, è... naturale? 

È naturale il lavoro ed il denaro? Ecco perché il denaro non cresce sugli alberi: è un artifizio di parte, ad arte. La natura è, al contrario, bene comune capace di sfamare tutti senza alcun’altra “necessità”. Mentre la “natura” fa comodo allo status quo. Ne abbiamo di grilli che non sappiano s-parlare?

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3497
prospettivavita@gmail.com


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