Questa realtà sociale, globale, è il frutto di un progetto a lungo termine. La “creazione”. Avendo dimenticato, dal reset in poi, la creazione è l’inizio di cui dir non si può. Si narra dell’Eden: anche se potrebbe essere “pubblicità progresso”, tanto per avere un riferimento positivo da cui triangolare e maturare sempre depressione poiché nella “creazione”. Viene alla mente il “primo tempio”, il “secondo tempio” ed il “terzo tempio” di Gerusalemme, laddove il terzo capitolo è ancora in fase progettuale, come il ponte sullo stretto. Una curiosità: il “primo tempio” fu distrutto da Nabucodonosor, l'hovercraft di Morpheus, Matrix. Proveniente da Zion. Il tempio si trovava nell’attuale spianata dov’è ubicata la moschea Al Aqsa. Ma molti “calabroni” stanno, or ora, volteggiando attorno alla zona del contenzioso “religioso”, per motivi di “sicurezza”. La storia = vicenda, si attorciglia attorno al “libro” della Bibbia. E concerne la presenza del “popolo eletto”. Da chi? Da “Dio”. Un popolo da sempre in guerra.
Ergo, di quale tipo di “elezione” si tratta?
Sembra, di più, una maledizione. Certo, costoro stanno bene, sono potenti, controllano un po’ tutto quanto (qualcosa che sembra davvero un misterioso pilota automatico). Epperò, hanno subito l’olocausto. E su tale passato hanno edificato il personale Iron Dome. Guai a metterne in dubbio anche una virgola. Non sia mai. È andata così e basta. Ma chi è stato realmente sacrificato? Di certo non... loro. I Media veicolano a vortice tale vicissitudine. Come custodi, guardiani, cani da guardia, bastioni, “vaccini”, etc. E la “legge” ha cementato l’intero cocuzzaro, essendo una questione di “umanità, giustizia, verità”. Non importa se anche oggi Israele si comporta esattamente come i presunti suoi aguzzini nazisti. Senza pietà. Con occhi bui che sprofondano nell’oscurità.
El “Dio” li aveva forse maledetti, ma “dato che Dio è morto” di conseguenza anche la sua memoria-volontà (decisione) può essere disattesa. In che modo? Ingannando, come il biblico serpente, il prossimo. Basta fare attenzione a come si muovono nell’attualità. Infidi. Infimi. Infingardi. Come qualcuno che “ha sempre ragione lui”. Come il classico bullo di quartiere. Un bullo globale, però. Un bellimbusto dalla parentela allargata, un po’ ovunque, come radici di un grande albero wireless. Gli “Usa” sono i cugini mai troppo distanti e falliti, che hanno giurato di difendere la “famiglia” sopra ad ogni altra cosa: altro che “Ucraina”. Se si tocca Israele, scoppia un casino. Perché? Perché, una volta gerarchizzato il mondo, basta controllare i relativi punti gerarchici o s-nodi. È semplice e logico. Basta un esercito di pochi per avere la meglio su tutto il resto: proprio come prevenire, ch’è meglio che curare, poiché meno costoso. Ergo, ecco perché il piano è così di lunga data. Allora, alla “luce” di ciò occorre ampiamente rivedere e riconoscere questo altro “libro” caratterizzato non solo da “finzione scenica”:
Panvini Sigismondo, Il tempo della fine - Codice Arquer.
Il resoconto di un misterioso colloquio tra Sigismondo Arquer, insigne geografo cagliaritano condannato a morte dall’inquisizione e arso vivo nel 1571, e Onofrio Panvinio, priore agostiniano, avvenuto nel carcere di Toledo nel 1567. Arquer rivela che la civiltà che aveva popolato la terra prima dell’inizio della storia era stata in grado di elaborare conoscenze matematiche e astronomiche capaci di calcolare con precisione terribili eventi cataclismatici che si ripetono ciclicamente…
Da notare la elementale fantasia sostanziale in azione:
l’autore si chiama Sigismondo Panvini
e i due protagonisti della narrazione si chiamano
Sigismondo Arquer e Onofrio Panvinio.
Nella citazione riportata, la trama non è del tutto resa pubblica. In Rete, chissà mai perché, sembra che il libro sia ancora vendibile ma poco pubblicizzato per quanto concerne il “di chi si tratta”, sostanzialmente.
Al limite, la trama viene così riassunta:
Attratto dalle prodigiose rivelazioni di Arquer, la ricerca dell'autore lo porta alla conclusione che la direzione, l'andamento, la velocità e il ritmo dei moti cosmici riverberano significative conseguenze per la vita dell'uomo e in particolare della società. L'obiettivo è la perpetuazione della razza che ha attraversato le epoche e che non si è mai estinta. Questa élite sta portando a compimento un piano meticolosamente studiato da millenni e il progetto prevede anche la drastica riduzione della popolazione del pianeta, che sta per essere attuata ai giorni nostri, in preparazione di un nuovo ordine mondiale…
Era il 2006. Uhm: molto, molto, interessante e soprattutto attuale. Ma attuale, attuale. Non come ambientando qualcosa in maniera distopica. No: è proprio ora che va in onda. Con il 2020 come acceleratore di “progresso”.
Insomma, di chi si tratta? Chi è questa... elite?
Questa élite sta portando a compimento un piano meticolosamente studiato da millenni e il progetto prevede anche la drastica riduzione della popolazione del pianeta, che sta per essere attuata ai giorni nostri, in preparazione di un nuovo ordine mondiale…
Alla faccia del bicarbonato di sodio. Altro che finzione scenica...
Nel “libro”, il piano di lunga data è portato avanti dagli “ebrei”, stanchi di essere schiavi della presunta loro storia, che passa appunto dalla schiavitù all’olocausto. Una sfiga continua. Qualcosa che controllando i Media, va da sé. Da non confondersi con gli ebrei, per la verità. Sionisti risuona meglio. Askenaziti, al limite.
Ecco: così va molto meglio.
Sono proprio loro i protagonisti del libro e della “storia”. I contabili della Grande Tartaria = la civiltà che aveva popolato la terra prima dell’inizio della storia. Quale storia? Quella inventata e raccontata e propagandata ed insegnata ovunque, a partire dal “reset” = il crollo del grande impero globale, ch’è rimasto infatti nelle corde, comportando la “globalizzazione” successiva. Un’eco. Il… continua a succedere. Non visto che funziona(va) e, allora, perché gettare tutto alle ortiche. Laddove, tale capacità di “predizione” porta all’evidenza sostanziale che la “Terra” è artificiale, come lo “Universo”. Perché? Perché se qualcosa ritorna ciclicamente allora è di parte. Come fanno le banche centrali? Ecco. L’Ambiente è IA, e cor-risponde alle tre grandi direttive, “legge, strumento, memoria”. Ovvio ch’è anch’egli “creazione”. Ecco il Guardiano della soglia. O quello che viene alla mente. Va in onda adesso, e adesso, e adesso, e adesso… come in un fiume l’essere “corrente”. Ora, l’algoritmo che muove e controlla il prezzo dei mercati globali, asset by asset, non è diverso: è qualcosa che deriva da “antica conoscenza” o “conoscenza iniziatica”. Un’arma, in pratica. Qualcosa di programmabile e scatenabile all’occorrenza: proprio come un naturale “terremoto”. Il prezzo è prevedibile? Gli “esperti” dicono ch’è impossibile. Fabio Oreste dimostra il contrario da decenni. In tale forma di conoscenza c’è lo zoccolo duro della cosiddetta “massoneria” = la cassaforte privata della conoscenza “perduta” ma non sperduta del monto antecedente a questo. Della realtà del pre-reset. Con il “tempo” che mantiene/riempie le distanze, come allontanandosi dal porto, abbandonando anche la riva. Come oceano primordiale o spazio delle varianti ed eventuali. L’algoritmo governa automaticamente l’intera società, ma non è l’Ambiente: semmai lo ricorda a livello sottile, per chi ha orecchie per intendere ed è sostanziale = non necessita di memoria diretta, potendo auto decodificare tutto quanto a livello sostanziale. A che servono le prove, infatti. Soprattutto in qualcosa che le nega continuamente, che le ha rivelate e distrutte. E anche se avessi le prove? Non sarebbero ammissibili in tribunale perché tutto è sotto al controllo verticale della gerarchia. Avendo, allora, le prove in tasca, il “destino” che attende sornione nell’AntiSistema è sempre uguale:
o ti pieghi, venendo impiegato, oppure vieni piegato.
Mi sono spiegato? È così. Solo che così. Tutto è parlante. Tutto è verità = una delle tre grandi direttive dell’I-Ambiente: la memoria. Oltre un decennio fa, Panvini mi contattò via e-mail. Per “caso”. Per motivi abbastanza incredibili. Subito dopo aver letto il suo “libro”. Il tutto terminò in un paio di comunicazioni. Non era tempo. Non sbocciò nulla. Logico. La “sincronicità” ci prova, ma non sempre chi di dovere raccoglie l’assist. Che storia bizzarra. Davvero. Sembra di averla sognata. E per Panvini non avrà nemmeno tale consistenza. Quante persone si incrociano per strada senza per questo divenire memoria personale. Matrix ti ha, però. E tutte queste proiezioni, se non sono con te, sono Agenti della matrice, che si assicura capillarmente della relativa “sicurezza”.
Rischio ictus e infarto nei farmaci per il raffreddore con pseudoefedrina, scatta l'allarme in Francia, quali sono venduti in Italia… (la “sicurezza” procede sempre a livello gerarchico; chi si difende da chi). A “pandemia” conclusa, è rimasto lo stesso incubo: è influenza o “covid”? Chiedere alla Venier, senza vergogna. Come convinci gli individui? A bagnormaria, avendo il controllo mediatico ed a tutto tondo? È facile: depisti continuamente, fermo restando la... “cura”. Il “malore improvviso” è oramai penetrato nell’elenco ufficiale delle “malattie”. Si muore di innocente malore improvviso. È assodato. Non serve nemmeno eseguire l’autopsia. È naturale. È prassi. Te l’aspetti. La propaganda, quando è “fatta bene”, non è solo pubblicità. Di più, è tutto il “sapere” che assume la società. Magistratura compresa. Tutti diventano “esperti” e, anche dal salumiere, si danno consigli sulla salute. Alla salute: hic! Sacrificare qualche farmaco che, magari, funziona bene, per coprire la striscia sempre più affollata degli “eventi avversi al vaccino”, funziona.
Ecco perché tante persone stanno male: era il Nurofen.
Adesso è chiaro.
Che tristezza. A livello sostanziale, quando tali “news” vengono scatenate, è logico definire l’impianto che controlla: le agenzie diramano, la pubblicità informa, nel consenso di tutte le “autorità”. Facile. La “legge” sorveglia che lo status quo rimanga tale. Mentre i dipoli sembrano lottare ad ogni livello, gonfiando l’attesa sociale che è “libera” di schierarsi o meno, scegliendo sempre fra…, e non decidendo mai.
Sostanza. Controllo. Gerarchia. Verità. “Giustizia”.
Il libro rimane in vendita perché in occidente non esiste censura. Però, la trama non è pubblicizzata al meglio. Eliminando il protagonista principale. Guarda non caso. Alimentando il “mistero”, che è sempre di moda. Come aprire continuamente cerchi, da non chiudere mai. Mentre la Mara de noantri continua a recitare, anche lontana dal lavoro: “questo covid è veramente maledetto. Bisogna stare attenti, continuare a stare attenti. Ci vediamo domenica prossima, sono sicura che starò bene…”. Come, qualcosa di “maledetto”, di così terribile, fa chiaramente capire che “domenica prossima sono sicura che starò bene”?
“C’era una volta” il raffreddore.
Qualche giorno a letto e… boom: il ritorno al lavoro. Ora è una tragedia. Perché tutto deve spingere alla “vaccinazione”. Perché? Perché rende sempre più in-sensibili. Morti dentro. Zombie. Eichmann. E poi depopola. Perché no? Infatti, nella terra della “sperimentazione” italica, il numero degli individui è costantemente sotto controllo, in regolare diminuzione, tanto è vero che la società è stata resa liquida attraverso continue iniezioni di “emigrazione-immigrazione”.
L'infertilità riguarda almeno il 15% delle coppie in Italia…
14 novembre 2023 Link
Wow: 15% è notevole come risultato. Che sfortuna, però. Quale costo sosterranno quelle coppie che, forse, vorranno comunque della prole? Bè, c’è sempre il supermercato della “Ucraina”: prezzi modici, please. Oppure, c’è la moderna scienza non invasiva che promette miracoli: puoi partorire anche a cent’anni. Anzi, non serve nemmeno fare tale sforzo. Si può pagare qualcuno per… E vedi ch’è legale. Eh! Dopo la redistribuzione fantascientifica del reddito: la redistribuzione dei pargoli “democraticamente”. Chi è povero ed è pieno di bimbi li può sempre vendere sul mercato. Così come i propri organi. Gli affari sono affari. Ed il “medioevo” è ora. Poi, come dare la caramella agli infanti, ogni tanto si legge:
“non vaccinarsi contro il Covid è legittima difesa a causa dei possibili effetti avversi dimostrati…”, la rivoluzionaria sentenza di Lucca...
Che bello. Eppure, la campagna “vaccinale” prosegue, nel pieno consenso delle “autorità”. È ovvio: la popolazione non conta niente. Sono gli s-nodi gerarchici a permettere la veicolazione del segnale portante. Nell’AntiSistema, l’AntiSistema (ed il potenziale).
Lucia Lo Palo, sfiduciata dal consiglio regionale della Lombardia la presidente dell’Arpa (FdI) accusata di “negazionismo climatico”. Approvata con voto segreto (37 sì e 36 no) una mozione di Pd, Verdi, Italia Viva, Azione, M5s e Patto civico…
Uh, quante cose in questa news. Ad esempio:
puoi anche essere “la presidente” ma se non sei allineato, bè…
il “voto segreto” va a finire sui giornali (serve l’elenco dei nomi?)
lo schieramento è il solito (mentre l’altro finge ed il giogo continua)
37 sì e 36 no = la “democrazia” dove basta un voto per…
Ecco perché i vertici sono tutti occupati dalla squadra che vince. Rullo compressore, nel “tempo”. Spettacolo che deve conferire l’idea che ci sia uno svolgimento delle cose, della “storia”. Che ci sia “evoluzione”. Che si possa combattere per…, perché è ancora possibile fare qualcosa. Invece, “è già successo”. E, l’unica cosa che succede, è il continuare a succedere. Corrente. Rilievo. Di-pendenza. I vertici sono ripuliti continuamente da ogni rivolo di polvere non gradita. La statistica deve essere rispettata:
The imitation Game docet.
Basta così perché viene da vomitare. Serve una pausa.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3498
prospettivavita@gmail.com
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