In viaggio oltremodo in-comprensibilmente…
Cerchiamo = cercare o cerchiare. Uhm; rin-tracciare. Indicare. Segnalare. Oppure, indicato, segnalato. Memoria.
“È già successo”. Bias di conferma:
come quello della “scienza”.
Non, quello del “complottista”.
La fede è richiesta, come quando ti sposi e devi infilarti al dito l’anello. In chi o cosa, hai fede? Nel “Dio”, nella Chiesa, nel Papa, nel prete, nel sindaco? Nell’amore? Nel “sogno (ideale)”? Nello Stato? Nella società? Nella famiglia? Nei “tuoi”? In Te? In “te”?
Nel… viaggio di nozze?
Nel lavoro? Nella vita? In chi, cosa. Bè, lo saprai di certo, Te/“te”. Ovvero? Due cose ben distinte, qua nell’AntiSistema. Sì, le due facce della medesima “medaglia”, ma… se una faccia sei Te è per motivo esclusivamente strategico, come mantenere un punto di contatto con la superficie, per… poter ancora respirare o c®edere di farlo, anche per darlo a vedere al “prossimo”.
Nella “legge del mare” sei un nato morto. Ecco perché tutte queste “storie (riflessi)” che narrano di “morti viventi” o zombie. È tutto molto “parlante”. Sì. Frattalità espansa, funzionamento, sostanza, sfericità, verità e potenziale contemporaneo. Ricercare è, quindi, continuare a cerchiare = girare in tondo, a vortice ma senza mai “passare di livello”, semmai… sprofondando sempre più, come nelle sabbie mobili, sino a scomparire.
Non a caso sei “te” qua nell’AntiSistema. Ri-cerchiare. Un po’ Buco Nero, un po’ Buco Bianco. Ossia, se dal “nero” non esce nulla, sarà dal “bianco” che qualcosa può manifestarsi.
Ecco nella sostanza la “reincarnazione”.
L’andar Oltre e di certo non “a funghi” o “a farfalle”. Così come quando da situazione in situazione ti cambi d’abito, ti rivesti… analogamente, in tale passaggio o condotta (che ricorda leggermente sottilmente il percorso descritto ne’ Il libro dei morti, egizio) devi “mutare” al fine di…
Laddove la mutazione può essere qualcosa di preimpostato, di “tecnico”, come un adeguarsi a fronte di quello che si vede, si sente, si percepisce, si “legge”, etc. Ovvero, è “sul posto” che te ne rendi conto. Un po’ come essere in fila a fronte di un’operazione da compiere, nell’assieme ordinato, con qualcosa che lo impone e prevede, come un regolamento oppure a causa della conformità del luogo e del percorso da intraprendere. È, tutto questo, qualcosa che deodora di artifizio, ovviamente. Ma, nel modus in cui puoi affermare di conoscere il territorio e di conseguenza attenderti cascate, pendenze, rilievi, fiumi, pianure, etc. e relative difficoltà o sentieri e vicoli ciechi, etc.
L’artifizio consiste anche nel sapere com’è l’ambiente e cosa riserva in termini di s-vantaggio, in maniera tale da non risultare impreparati o, altresì, di cadere in fallo qualora l’esperienza della conoscenza (memoria) sia manchevole. Sapere è artificiale, nel senso che “ti aspetti qualcosa, a fronte di quello che hai già vissuto in precedenza”.
Perché è “artificiale”?
Perché... rispetto al “naturale” - alla prima volta - ti sei affrancato = sai cosa ti riserva il territorio attraverso la sua f-orma. Appunto: qualcosa di artificiale, di “costruito” attraverso l’esperienza. La propria esperienza. Viene da sé pensare che “la coda” sia un atto dovuto, ossia, che sia il frutto dell’accumulo di attesa, ma anche di una coercizione:
perché sei in coda, con tutti gli altri?
Ad esempio, una dogana è tale. Dove l’alt è assolutamente artificiale (anche se è la prima volta per l’individuo). È un fermo imposto e in tal senso l’artifizio è artificiale. L’esperienza non è nemmeno richiesta, restando limpido che “ti devi fermare perché imposto”. Fosse anche la prima volta, ti fermi e cor-rispondi all’iter previsto.
Passare da un posto all’altro è reso, qua nell’AntiSistema, piuttosto complesso, complicato, arduo, difficile, etc. Come una corsa ad ostacoli. In-somma: qualcosa di artificiale. Ma in maniera altra rispetto all’artifizio che deriva dalla propria esperienza. Artifizio perché, ti dicono e allora sai, l’osservatore osservando muta l’esito dell’osservazione.
L’esperienza (la “misura”) or dunque è un artifizio nei confronti di quello che è la “natura”. Come da fenotipo esteso frattale espanso o… la diga del castoro, ma non solo…
Castoro docet.
Riesci a mettere assieme che anche il bosco è come la diga che allestisce il castoro? Oppure, la diga è una cosa e il bosco è un altro, per “te”. La seconda, molto probabilmente. Perché il bosco viene prima del castoro? Anche se gallina e uovo si manifestano contemporaneamente, essendo p-arti del programma (singolarità)? Così, l’essere castoro quando presente in loco, in quanto ad abitante del bosco, si può immaginare che non si sia limitato ad arginare il fiume per i propri comodi, bensì, che se abita lì, nel bosco, allora anche il bosco sia “casa”.
Sì, ma è nato prima il bosco. E chi può dirlo?
Eri forse lì nel momento della manifestazione, e del bosco e del castoro? No. Non ci sei mai quando “conta”. In ultima analisi, se la “combinazione” di una cassaforte è non lineare, allora è non linearmente che la ricordi.
Non affrontare il discorso appena precedente attraverso la “veste” as usual, AntiSistema. È logico che non ti ritornerà nulla, in quel “caso” o variante. Allora, va da sé: ri cerchi insistentemente, tracci cerchi concentrici sul posto in cui affondi, scompari e poi ti rimanifesti attraverso quel “cambiamento”, come se fosse teletrasporto.
Hai presente quando ti sorprendi ad essere rimasto talmente assorto che… “chissà cos’avrò fatto”. Oppure, “chissà come ho fatto ad arrivare qua”. Sì, stavi persino guidando l’auto, ma dov’eri con la “testa”? Quando chiami l’help desk e ti assistono da remoto, cosa succede al “tuo” Pc? Analogamente, a “te” che succede quando sei “assente”?
Non pervieni mai ad una risposta sostanziale perché non lo sei mai, sostanziale. È come se ti parlano in cinese ma non lo capisci il cinese. Allora, se impari il cinese comprenderai quello che ti dicono. Il flusso di auto informazione parla “cinese”, però? No. L’I-Ambiente funziona analogamente ma non nella stessa maniera.
L’antica lingua s-perduta del mondo è, appunto, la sostanza.
Se non sei Te da Te in Te, sarai sempre vacante e di certo non di tua volontà. Sarai il solito “naufrago”, salvato dalle acque primordiali da qualcosa che ora scambi per “riconoscenza”, per “Dio” o per “Stato (delle cose)”. Poi ti parlano dell’Internet delle Cose. Uhm…
Ti ritorna qualcosa? Certo, anche se non ricordi.
La pandemia non è ancora terminata…
4 ottobre 2022 Link
Certo. Come no. Af-fidati.
La Tv “si sarebbe impegnata per far pendere gli equilibri politici verso sinistra e…”…
4 ottobre 2022 Link
La virata verso “sinistra” ha, prima, cambiato le polarità.
Anzi, le ha riunite in maniera tale che finanziare a destra ed a manca comporti
comunque sia la vittoria, come nel 1945.
Negli Usa sempre più perbenisti e politicamente corretti…
4 ottobre 2022 Link
Negli “non solo” Usa sempre più cor-rotti.
Che stabiliscono la violazione del teorema delle disuguaglianze di Bell e aprono la strada alla scienza dell'informazione quantistica…
4 ottobre 2022 Link
Laddove, ecco i “i fenomeni quantistici”.
Tre persone: tre “casi”.
Chi sarà il “Premio Nobel per la Pace”? Aspettatelo ormai. Il “leader” ucraino. Brividi. Come quella copertina del Time, con il volto di Hitler ad essere propagandato. Ricordi?
Time Man of The Year 1938: Adolf
Hitler… Link
A proposito: a chi è stato assegnato il “premio” nel 2021?
Ad un “russo”, Dmitry Muratov. Link
Così. Hai presente dove ti trovi?
Oltre che qua nell’AntiSistema, sei in Occidente. Ora che la guerra è “dichiarata”, tutto va contro la Russia perché tutto rema a favore degli “Usa”. Questo crea un polo salvifico in Russia (Oriente).
L’ennesima trappola? Bah.
Che il potere del sottodomino Deep State cessi del tutto è francamente possibile, però non sai se la guerra è autentica, oppure è la solita trovata “pubblicitaria” de noantri. Infatti, sia da una p-arte che dall’altra, “niente”, c’è “necessità” denaro, lavoro, religione, “scienza”, gerarchia, etc. Solo che in Russia è come trovarti ancora negli anni ‘50/60 nella “Italia” del dopo guerra, con una serie di valori ancora sufficientemente saldi.
Però, che cosa “è già successo” anche nel Bel Paese nei decenni a conseguire? Ecco dove punta potenzialmente la china. Travasare individui è la specialità del posto:
come per i vasi comunicanti. Ok?
Se pensi che anche in Russia insiste la follia dei “sieri” (anche nasali) e continuano la “Corsa allo Spazio”, bè… allora non c’è nessuna differenza tra Nato-Nasa e le relative versioni orientali.
Sostanza.
Così come dalla Russia non è pervenuta alcuna “apertura” sugli annosi dossier “scandalo” dell’Occidente, come se anche la Russia avesse scheletri negli armadi o comunque non avesse l’assoluta intenzione di… Eppure, potrebbe fare luce una volta per tutte su tanti colli di bottiglia del, a quanto pare, non solo Occidente.
Ci sei? Allo stato attuale, però, la Russia “at-tira di più”. Nonostante la “moda” a stelle e strisce. Facci caso. La Russia si è improvvisamente “colorata” da quando è stata “accesa”, come se fosse una palla sull’albero di Natale. Ora i colori russi fiammeggiano anche nelle Tv occidentali che, “una volta” la rappresentavano sempre in “bianco e nero (e ragnatele)”.
Quando gli “Usa” delocalizzarono, al “tempo”, crearono l’ennesima moda/tendenza. Non è che ora stanno ancora “delocalizzando”, nonostante sembra l’esatto contrario (riportando l’industria nazionale in loco ed attirando-obbligando quella europea e non solo a fare la stessa cosa). Bah. Si dice di tutto e di più, confondendo.
Vero?
Ma… qua, in questo Spazio (Potenziale) Solido ci si allena sostanzialmente. Qualcosa che di-stacca anche se non lo sembra affatto. Senza convenzioni sembra anche di essere senza convinzioni. Qualcosa di buono, or dunque. Sempre che ci sei. No? Le dinamiche AntiSistemiche sono tali da farti sempre essere “certo” di una cosa, s’eppure sei girato sempre dalla p-arte opposta. Allora, chiediti, perché questa volta dovrebbe essere diverso?
Pessimismo cosmico? Vedila come vuoi ma… non fare il consueto “realista”, perché lor signori finanziano (investono) ogni sponda.
Non possono perdere, perché “è già successo” che hanno vinto, motivo per cui se Tu continui a rimanere “tu”, allora continuerà a succedere nei secoli dei secoli, il “copione”.
IO “Faccio…” e mi rivolgo a TE.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-763
prospettivavita@gmail.com