SPS

mercoledì 12 ottobre 2022

Le coniugazioni.



Taglia la testa al toro:

essi mentono.

Con intelligenza, mentono. Spudoratamente. Guardano nella telecamera e mentono. Fissano l’obiettivo e mentono. Mentono. È questa la verità. Rilasciano interviste e mentono. Scrivono e mentono. 

Sono pagati per il “tuo” bene e ti mentono. 

Non importa cosa dicano: mentono. Fai davvero prima a rovesciare ad angolo giro, sostanzialmente, ogni cosa che ti dicono. Sul serio. Anzi

non è nemmeno una questione sostanziale, ormai. 

Anche “di fatto” è così. Perché… se continui a c®edergli è patologico, ergo, ne subisci ogni conseguenza. 

Ecco perché ti ammali, sei ammalato, ti ammalerai. 

Altro che “virus e/o vaccino”. È la situazione interiore che conta. Se ti auto programmi per la condizione di malattia, bè… non ti salverà nemmeno il più che classico “toccasana”. 

 

 

Potrai andare in tutte le spa che vuoi, ma “niente”. Pagherai di più per ottenere di meno. Il Paradiso di lor signori è un Inferno per “te”: 

è logico. 

E se nel “dopoguerra” sei stato bene, vedi che in realtà sei sempre stato “bene”. Certo. Osservati meglio; se puoi affermare di “non avere nulla da recriminarti e che se potessi ricominciare allora rifaresti le stesse scelte intercorse”, bè… sei un povero dis-illuso. 

Sei sempre stato “bene”, qua nell’AntiSistema. 

A ben pensarci è talmente evidente. Quanti strascichi ti porti dietro, dentro, fuori? Tutti quelli im-possibili ed in-immaginabili. Come se fossi un tossico, un alcolizzato, un malato cronico, un “rimedio” dipendente, un abbonato alla “tua” salute. Hic

allora, “alla tua salute”. Cin


Non puoi stare bene perché sei qua nell’AntiSistema. Dove si è visto, infatti, che all’Inferno si sta bene. Ma che, scherzi? Le loro decisioni non equivalgono alle “tue” scelte fra… quello che ti hanno “riconosciuto”. 

Le loro decisioni sono, e rimangono, le loro decisioni.
Stop. 

Con “te” c’entrano nella misura in cui ne paghi ogni conseguenza. Si può dire che siete “uniti” attraverso tale “destino, orbita, fato, iter, etc.”. Ma… il vertice è distaccato dal resto dello “edificio”. Non esiste verso, perché “c’è trucco e c’è inganno”

Loro sono loro e Tu sei (diventato) “tu”...
qua dentro nell’AntiSistema. 

Chissà se mai succederà qualcosa di assolutamente “fuori dal coro”, prima o poi. Bah. Dipende da Te, che langui però da qualche p-arte di 1- “te”, 2- nel potenziale contemporaneo, che 3- per “te” non esiste anche se c’è. 

Hai presente la “famiglia degli eterni”, vista e/o letta in The Sandman? 

Ecco. Gli “eterni” sono tutte quelle compresenze che per “te” non esistono; ci sono. L’esserci è infatti, eternità, “esternità” = Oltre la giurisdizione eco-dominante o AntiSistema. 

Dove si trova l’essere “Olimpo”? Sopra alle nubi. No?

Ap-punto. Tutto è, indovina indovinello, verità. È tra-scritto, de-scritto, in-scritto. Dove? Ovunque. Come? A livello di “dato (sostanza, memoria, esperienza)”. Di chi è l’esperienza, memoria? Di chiunque, ma (ma) è l’I-Ambiente che te lo ricorda, avendolo “ereditato (registrato)” attraverso il proprio funzionare:

legge, strumento, memoria.

Ecco: è anche memoria, da cui tutto è verità (non avendo alcuno scopo di rivelazione, in termini di memoria). Mentre a livello di legge, strumento, oibò… ecco il perché della rivelazione, del segreto, del mistero, della gerarchia, della schiavitù sotto ad ogni f-orma e della strategia appositamente messa a punto al fine di auto manutenere la divisione tra Te e “te”. 

La “santa alleanza” che riverbera a livello storico (deviato), riguarda proprio tale divide et impera sostanziale, primordiale (“è già successo” e continua a succedere non visto che…). Come in un loop. Sei proprio in qualcosa che si ripete automaticamente, “grazie” a… “te”, qua nell’AntiSistema. Laddove la ragione fondamentale non è la causa, né la causa è la causa essendo già nel cono d’ombra dell’effetto s-considerato. 

Come se attraversando la strada, giureresti che non c’era alcun mezzo viaggiante nella tua direzione e molto prossimo, tanto prossimo che ti ha investito ed ora sei all’ospedale, in “coma indotto”, mentre sogni continuamente tale “momento”, ergo, mentre sei nell’incubo algoritmo potenzialmente senza fine e, dunque, “eterno, esterno”. 

Hai guardato molto bene prima di attraversare

Lo potresti giurare: non c’era nessuno in avvicinamento così veloce.

Eppure

Ecco cosa significa non esiste; c’è. 

Se non coniughi appropriatamente le “cose”, uhm: stai fresco. Sei in differita = in costante, regolare, “ritardo”. Proprio come quel “treno” che passa ogni volta ma… non lo riesci mai a prendere, chissà mai perché. Fra l’altro, e non da meno, anche i treni fisici sono puntualmente in ritardo. Sì. Ridi. Ridi. Che la mamma ha fatto gli gnocchi. O le lasagne anche se “ma oggi non è domenica”. 

Ti fai sempre prendere per… la “gola”. 

Ci caschi alla grande. Ti bevono come l’amaro dopo pasto. Dopo averti cotto, mangiato e distillato. Un elisir dalle magnifiche “proprietà”. Peccato che i benefici vadano sempre a lor signori. Mai che “tu” rimanga loro “sullo stomaco”. No? No. Sei “cresciuto” appositamente per… loro, il loro ben-esseRe. 

Il tutto a scapito di Te, che langui come un essere fatuo e dimentico. Eppure, ci sei sempre (sempre) poiché o non visto che… si tratta del potenziale contemporaneo. Un po’ come l’ombra che chiunque si porta appresso. Anche quando non c’è luce, perché… non appena fai luce, l’ombra si presenta immediatamente.  

Cioè, che cosa ti fa ricordare tale comportamento? 

Il Sole che c’è sempre sopra alle nuvole, anche quando sotto o dentro è uggioso, piove, c’è nebbia, non esci di casa, sei al lavoro irrorato di luci artificiali, etc. Come sia, l’essere sola-Re c’è sempre. Oltre a tutto, c’è. Non come una promessa da marinaio, però. Tangibilmente, seppure abbia “solo” quattro miliardi e mezzo di anni di vita, ancora davanti a Sé. Perbacco.

Corbezzoli. 

Ah: ma il Sole è “malato”, però. No? Così te lo hanno detto. Or dunque, ora lo “sai”. Poverino. Ci pensi? Il Sole a letto, con la bolla dell’acqua calda, soffrendo. Magari anche con la febbre. Chissà quanta ne ha. Già. E che razza di termometro utilizzerà per misurarsela. Wow

Come quello spot che diceva, “per una grande parete (non) ci vuole un grande pennello…”. Fidati

Il Sole è uno dei tanti artifizi, qua nell’AntiSistema. 

Tanto è vero che, ad esempio, la “Cina” ne ha costruito uno: il proprio “Sole”. Una macchina. Ma pensa. Ecco perché “si dice che” nel passato di chissà quale alba fa, non esistesse ancora nessun Sole sopra alle teste della gente. 

Quando la “Cina” lo avrà messo a punto e ci sarà un altro “Sole”, che diamine penserai a quel punto?Niente”, come al solito qua nell’AntiSistema. Ti meraviglierai e… avrai paura. Per forza: 

pensa se succedesse qualcosa. 

Un guasto. Un crollo. Un disastro. Non sarebbe solo per la Cina, il dramma. Sarebbe per tutti, sulla Terra

Ecco il punto di coniugazione

quello che fai da qualche p-arte è sempre potenzialmente un tratto comune per chiunque coabiti la Terra. 

Come la “globalizzazione”, ad esempio. O, meglio, il più che attuale promettente… “multilateralismo”. Ci sei

Tutto è verità = la coniugazione massima “terrestre”. 

Ma ci sei “tu”, però, a rompere le uova nel paniere. Alias? Ci sei “tu” che sei come i pali del 5G, oppure del telegrafo, non importa dato che continua a succedere. Dunque, al posto di estrarre dal potenziale contemporaneo il poter comunicare con chiunque attraverso di Te (by l’Ambiente), “niente”… ti sei con-vinto che necessiti sempre di una struttura artificiale che te lo possa permettere (a pagamento, ovvio). 

Anche se il “prezzo” più alto che paghi è sempre lo stesso, ovvero, di essere “te” invece che Te. Una cosuccia da nulla. Vero? È come se invece di essere “Superman” rimani bloccato in “Clark Kent”. 

Nella p-arte, ad arte. 

Sì, un bell’uomo. Ma, anche no. Nevvero. Infatti, egli lavora per un giornale, in un giornale. È trattato come è trattato (male). E dipende dallo stipendio che guadagna quando il mese va bene e se il giornale non fallisce. Molto bene. 

 Mentre rimane potenzialmente Superman. Ci pensi? 

Che beffa. Quando morirà, Clark rivedendosi si mangerà le unghie dal nervoso: “bastava andare in una cabina telefonica, per cambiarmi, ma… c’erano solo cellulari”. 

Che tenerezza. E che “pirla”, come dicono i “francesi”. 

Oltre a coniugare verbi, coniuga sostanzialmente il “da farsi” con tutto quello che continuamente succede. Anche il cordone ombelicale ti dice qualcosa

Per questo viene tagliato subito. 

Immagina un download che viene interrotto così bruscamente. Dovrà avere un motivo portante. No? Nulla accade per caso perché tutto è verità. Se dai un calcio per strada, a qualsiasi cosa, la sua traiettoria sarà tutto fuorché casuale. 

Anche se “ti verrà da pensarlo”. 

Anche quando fai delle cose “a caso” e succedono veri e propri “miracoli”, tipo il tirare da una porta e fare goal nell’altra. O tirare da canestro a canestro,” roba che ci tenti ancora per tutta la vita, niente”. Come vincere alla lotteria

È uguale. A meno che sia truccata e allora chi vince… “niente”, è ancora causale, non casuale

Non si scappa. 

Causa ed effetto? Di più, ragione fondamentale vs causa/effetto e “tutto si trasforma”. 

Comma 22? Di più,” coma indotto”. Artifizio.

Coniuga sostanzialmente. Coniuga. Essi mentono

 

Ricordalo sempre. E... tutto è verità.

IO “Faccio…” e mi rivolgo a TE.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-768
prospettivavita@gmail.com