Show = sciò, “pussa via brutto gattaccio”.
Ogni mattina, tranne i sabati e le domeniche.
Rigorosamente dal vivo.
Ecco.
Chi “non solo legge” SPS - questo Mio diario online condiviso - è un individuo “particolare”. Lo vedo. Lo sento. Lo so. È come esserci trovati con il “lanternino”. Hai presente il significato? Sì. Infatti, dalla risposta tipica dell’essere “a Massa” 2020 a seguire, verso la situazione “pandemica (e relativa narrazione + ‘cura’)”, si comprende anche perché “siamo in così pochi a non solo leggere in SPS”.
Siamo, per così dire, la rappresentanza del come dovrebbe essere (ma, qua, nell’AntiSistema, non è). E, cosa assolutamente drammatica ma estremamente significativa, non c’è alcun “giovane (intendo adolescente e, credo, nessuno al di sotto dei quaranta)”.
Già; come se fossimo i partecipanti ad un club esclusivo, in cui entrare è un privilegio riservato ad una significativa minoranza. Dunque, se ri-assumi questa situazione e la riparametri alla presunta “elite”, che governa il mondo (seppure da sottodomino), ecco che il quadretto rimane sempre tale:
i pochi che partecipano alla loro “Grande Impresa”.
Solo che il non solo lettore SPS, non ha in mente di governare alcunché se non “solo” Sé Stess3. È una grande differenza: sì, di non potenziale contemporaneo. Mentre, chi si è arrogato il diritto di decidere per la “vita” degli altri, bè… lo “Fa…” attraverso lo stesso scrupolo ed attenzione che chiunque ci mette allorquando deve decidere al meglio per Sé o, addirittura, per “sé” (da assolutamente inconsapevole o dissociato mentale).
Comprendi?
È una mania di perfezione.
In qualcosa che non ti fa minimamente pensare che ci sia perfezione (lo dice anche il “proverbio” e dunque la tradizione popolare, l’esperienza pregressa seppure rivelata).
Dal 2009 ad oggi, è... tanto “tempo”.
È l’opera di coerenza più lunga che abbia mai messo in atto, a parte essermi manifestato. Ricordo, quanto ho faticato a mantenere aperta questa “valvola” o porta di comunicazione. Ancora oggi, infatti, fatico a radicare nuove decisioni, perché… “non so perché”. Ogni volta vado a sbattere da qualche p-arte: nel confine e, di certo, non nel limite (essendoci sempre potenziale contemporaneo).
È come se non esiste ma c’è una barriera di “cemento armato” che funge da checkpoint: Oltre c’è altro Orizzonte. Lo si percepisce o si “sente” ma c’è anche un blocco che gli “esperti” possono ritenere essere “psicologico”.
Scempiaggini… dal momento in cui trattasi dell’AntiSistema.
Della f-orma organizzata (dai “pochi” che governano) in nome collettivo che, attenzione, è un gigantesco abbaglio che insiste poiché dura da un “tempo” sufficiente per radicare l’abitu-ID-ne. Ecco perché la sopravvivenza. Ed ecco il perché del ricordo dell’Eden. Due “condizioni” che ti r-aggirano tutto attorno, come Sole e Luna, alternandosi nell’illuminare la scienza planetaria.
La condizione “Eden” corrisponde al potenziale contemporaneo, che non è affatto una fantasia, bensì, resta e rimane potenziale (nonché richiamabile a Sè attraverso la coerenza del proprio atteggiamento).
La “condizione” di sopravvivenza è invece la n-orma qua, nell’AntiSistema. Altrimenti non ci sarebbe alcun AntiSistema. No? Quel che resta di qualcosa che fu, è la relativa esperienza che puoi sradicare quanto credi, eppure la “trasmissione” di memoria-ricordo ha una gamma in-de-finita di auto propagazione, attraverso il funzionamento dell’Ambiente. Come a dire che sulla vita della cittadinanza vige il faro della Costituzione.
Allo stesso modo, l’Ambiente permette la vita sul Pianeta che, altrimenti, sarebbe come il programma “struttura” visto in Matrix: tutto “bianco” ma assolutamente non l’Eden.
Di più, qualcosa che può assumere qualsiasi f-orma, proprio come l’Ambiente nella propria accezione di “legge, strumento”, mentre rimane anche “memoria”.
Ecco perchè la Costituzione viene interpretata:
legge, strumento... memoria.
Memoria: ovvero, quando vedi per terra una “carta straccia” e, passando da lì dopo qualche giorno, qualora nessuno l’avesse raccolta e gettata nel cestino, allora la ritrovi ancora esattamente lì.
Non solo... “memoria”.
Vedi che per dotare di questa caratteristica un qualsiasi videogioco, la macchina necessita di un’ampia potenza di calcolo e... memoria. Guarda non caso. La “scheda madre” in cui sono edificati i vari circuiti, è una cittadina ad immagine e somiglianza. Ci sono i profili delle vie, dei palazzi, dei grattacieli, delle aree pubbliche attrezzate, dei parchi e delle cisterne per contenere liquidi, acqua, latte, sementi, etc. Ci sono le strade principali e quelle secondarie e persino quelle “di campagna”. Insomma, c’è tutto e soprattutto di più, tipo:
gli individui che s-corrono come elettroni, che forma(no) la “corrente”.
E corrente elettrica che alimenta tutto quanto.
Poi, ci sono altri livelli come ad esempio il funzionamento dell’elettronica e dell’informatica, in cui avviene la programmazione secondo codici, relazioni, operatori logici, altre condizioni e cicli nidificati, rimandi, salti, routine e chi più ne ha meno ne metta.
C’è il funzionamento fisico e quello logico, quindi. C’è il funzionamento elettrico, sub atomico, molecolare. C’è l’hardware che “tiene botta” ovvero la f-orma del contenitore nelle varie p-arti e componenti.
Poi c’è l’1 e/o 0 = la tri-unità
d’eventi, capace di ricombinare ogni stato agendo preventivamente. Come la legge. E la gerarchia.
La programmazione anticipa dunque gli e-venti:
li decide?
No: li sceglie fra una riserva di im-possibilità, filtrata dalla “mente” di chi è punto di sospensione anche nel “momento” particolare e poi se ne dimentica oppure si auto disconnette (proprio come alla Rete).
Ecco il glitch.
Lo “scherzo di fabbrica/natura”. Il segno del “tempo”. Il marchio della “bestia”. L’olandese volante. Il fantasma dell’opera o della/nella macchina. Uno spettro che si aggira per ogni e qualsiasi “via”:
anche quella più recondita, meno conosciuta, dimenticata.
Come Io, in Prospettiva Vita. Invero, la Mia proiezione in termini di come dovrebbe essere:
il portale azzurro dell’Oltre Orizzonte.
Della capacità propria di co-creazione dal “nulla” = potenziale contemporaneo. Dove c®edi di essere, qua? Il “non solo lettore” SPS ne ha un’idea sostanziale.
Non se ne “Fa…” niente? Bah.
Se misuri tutto in termini di “resa”, come se fossi una caldaia, allora rivolgiti ad un tecnico. IO de-scrivo solo quello che sento. Come interfaccia. E che sento di dover condividere.
Una missione?
Diciamo una “necessità”: hai presente quando “ti scappa” e devi andare per forza in bagno? Ecco. Con tutto il rispetto, svuoto la valvola ogni “nuovo” giorno, qua, nonostante l’AntiSistema. E, “Facendo…” così, che cosa “è già successo”? Una grande vittoria:
riesco ad onorare questo “impegno” in maniera coerente, alias, continua e dunque grandemente orientata all’essere il risultato stesso dell’operatività, manco fosse alchimia.
E, invece, è “solo” funzionamento, funzionare, funzione Ambientale.
Come a dire che “hai detto niente”. E, allora, vai di “non capisco”, “non si capisce”, “non comprendo”, “che cosa vuole dire”, etc. etc. etc.
Non lo so. Va bene? Non lo so.
“Sento” e… basta. Ma non è come dire “niente”. Ok? Nel durante avviene qualcosa. Come in ogni porto viene sbarcata droga a tonnellate, seppure ogni tipo di “controllo”. Come tutte quelle “notizie” che ti lasciano più stupito che perplesso. Come tutto quello che, appunto, non riesci a s-piegarti e, infatti, non ti pieghi affatto quando non “capisci”, perché una p-arte di Te non esiste ma c’è sempre (sempre):
nonostante “te”.
“Ma non con Me ci sei ‘tu’…”.
La spada magica
Me = Te = Io (una funzione di “X”, infinita ed elevata all’ennesima potenza).
Mentre, tutto il resto è sempre (e rimane) “fra virgolette”.
Hai presente?
Se ti clonano, ad esempio, ci sono due Tu, dopo? Assolutamente = relativamente. Tu sei unico:
guardati le mani. Anche dentro è così.
E anche se la copia fosse perfetta, Tu rimani Tu “dentro”, laddove nessuna “scienza” può arrivare. Ecco dove sei andato a “finire”. Ci sei? Sei proprio… lì, in detta “condizione”.
Un po’, come in “Intervista col vampiro”, rimane in una condizione di stasi il “vecchio” Lestat de Lioncourt, allorquando è senza “potere (sangue)”.
Non esiste anche se c’è:
qualcosa che ricorda lo stato della compresenza ombra eco-dominante.
Ovvero, la condizione di estinzione che mantiene il ricordo di “ciò che fu”, come una sorta di eco, ancora predominante.
Com’è possibile?
Uhm: rivediti il discorso del “fare sacrifici”, elevandoli a qualcosa o qualcuno di non ben specifico, poiché non ben specificato. Il rito che richiede il sacrificio, cosa o chi alimenta, mantiene in vita oppure… richiama?
Può un essere che non è più tra di noi, nutrire ancora “ambizione” verso questa condizione terrena o ponte?
Sì.
Ecco tutto il cocuzzaro: demoni, angeli, Inferno, Paradiso, fantasmi, spettri, ectoplasmi, energie sottili, alieni, metafisica, esoterismo, segreti, rivelazione, maschere, corna, mitologia ed armi impossibili eppure narrate attraverso ogni f-orma di “ricordo”, etc. etc. etc.
In Stranger Things, la “cosa” vuole venire di qua: ergo?
Non esiste ma c’è. Proprio come l’eco-dominante. Proprio come quella ridda di personaggi da “film” che qualcuno vuole “risvegliare” al fine di riportarli in “vita”, qua, nell’AntiSistema.
Dunque, se l’Inferno è vuoto perché tutti i demoni sono qua, di conseguenza quest3 è il vero o nuovo Inferno:
questa è la “condizione” in cui sei, sempre così distante da Te ed approssimativo al massimo nel momento in cui devi o puoi “Fare…” qualcosa (che non riconosci mai).
Qualcosa ti richiama a Te: ancora Te.
Ciò che “manca”, ti richiama. Ma Te sei “te” qua nell’AntiSistema. Ecco perché il richiamo, allora. Manchi proprio a qualcosa che sei ancora e sempre Te. Allora, sei proprio “tu” Lestat de Lioncourt:
in stasi, sopravvivente, rispetto a Sé che, come impianto radicale, rimane sempre Sé (c’è).
Devi far “pace” con ogni nozione che ti ha penetrato nell’AntiSistema, auto sopravvivendo. Già. Devi mettere “ordine”. E poi decidere, deciderti. “Fare…”. Che cosa? Che ne dici, “del tuo miglior auspicio, sogno, ideale, piano”?
Perché non crederci, auto delimitandoti sempre e “solamente” ad affondarci dentro o, appunto, c®edere. Sai che se cedi qualcosa, immediatamente passa in altra condizione? Certo:
nell’AntiSistema, ogni “tuo” pezzo passa all’AntiSistema stess3.
Ciò che ri-lasci viene preso. Eccoti nella “tua” accezione di caverna a cielo aperto: l’oro che sei, lo s-vendi anzi lo regali riassumendo che non ti serva a nulla.
Infatti, non è l’oro fisico bensì quello sostanziale che anche un esempio riporta sempre, non importa quanto “piccolo” sia ed in qualunque contesto sia dislocato o dislocabile.
A nessun adolescente “piace” intrattenersi in SPS, con Me.
Che stranezza. Anzi, che particolare caratteristica offre la società... tanto da rendere SPS del tutto ignorabile? O s-conosciuto.
È una scelta, ma alla base è una decisione:
ecco il “mio” blocco, il confine e l’essere al confino.
Confinato in tutto questo: ad assistere mentre va in onda il “film” che mai avrei voluto vedere. Altro che popcorn e patatine: lasciapassare e mascherina. “C’era una volta…”, in sala, la maschera. Oggi ci sono le mascherine. “C’era una volta…”, in giro, il Carnevale.
Oggi il clou è togliersi la mascherina durante quel giorno.
Perché? Bè, ti puoi vestire da “No-Vax”. No? Consentito, è, infatti. Ti vesti “normalmente” e vai in giro senza mascherina. Wow:
vuoi mettere?
Ecco la non differenza sostanziale che insiste tra “rito religioso moderno” e… “rito pagano”: un cambio di mascherina. Come ad Halloween, ma al contrario. Rivelazione. N-orma. F-orma. Atteggiamento. Gerarchia. Punto di sospensione. Realtà manifesta. “Normalità” e come dovrebbe essere. Forza di attrazione. Magnetismo. Gravitazione. Unione. Funzionare. Assieme. Punta dell’iceberg. Potere. Stasi. Naufragio e “salvezza”. Status quo. Abitudine. Sopravvivenza. Lasciapassare. Bollo. Marca da bollo. Autorizzazione. Esperti. Consuetudine. Fede. Cecità. Marionetta. Fili. Destino. Ceppo di insalata. Supermercato. Spesa. Salario. Morte. Malattia. Peccato:
un vero peccato lasciare questa valle di lacrime? Bah.
All’origine non esiste ma c’è qualcosa/qualcuno. Risultato? Te sei diventato “te”, qua, nell’AntiSistema. Risultato? L’AntiSistema. Che altro.
E Te? Sei sempre potenziale.
Non ti possono cancellare definitivamente dal “problema” o dall’equazione: ci sei, comunque sia e vada. Sempre. Come costante o granello di sabbia nella macchina.
Cosa (ti) “è già successo”?
Lo comprendi da quello che continua a succeder-“ti”. È un “sentire”, allora, quello che ci vuole. E che problema c’è, dal momento in cui non esiste (ma c’è) il potenziale contemporaneo (l’Ambiente che funziona).
Ti sei portato “dietro” tutto questo?
Non per come l’immagini. L’area o punto del potenziale è wireless:
ti connetti attraverso di Te.
Per questo sei “te” nell’AntiSistema: sei sostanzialmente nel post “intercisione”. Perché devono tagliarti il cordone ombelicale ogni volta che ti manifesti? Per questo motivo, ricordo, rito.
Una propiziazione di p-arte, by AntiSistema.
Q = energia potenziale “elettrica”.
Distopia mascherata da democrazia: tutti i modi in cui la libertà è un'illusione…
Siamo sottoposti al più antico gioco di truffa nei libri, il gioco di prestigio del mago che ti tiene concentrato sul gioco delle conchiglie di fronte a te mentre il tuo portafoglio viene ripulito dai mascalzoni in mezzo a te…
11 febbraio 2022 Link
Con domande che turbinano sul futuro di Boris Johnson, Jack Blanchard guarda al mondo oscuro delle sfide della leadership e si chiede com'è rovesciare un Primo Ministro.
L'ex premier australiano Malcolm Turnbull ricorda il colpo di stato interno che ha posto fine alla sua premiership nel 2018 e spiega perché aveva deposto il suo stesso leader del Partito, Tony Abbott, nel 2015. Mark Francois, ribelle conservatore di backbench e il Capo di Stato Maggiore di Theresa May Gavin Barwell, ricordano il complotto che ha posto fine alla sua premiership nel 2019 e ha cambiato il corso della Brexit. La segretaria privata di Margaret Thatcher, Caroline Slocock, condivide i suoi ricordi del complotto contro la prima leader donna britannica nel 1990 e l'atmosfera a Downing Street quando divenne chiaro che il suo regno era finito. E il giornalista e autore Steve Richards esplora altre grandi sfide di leadership degli ultimi anni, tra cui la guerra di logoramento di Gordon Brown contro Tony Blair e l'epica battaglia degli anni '90 di John Major con gli euroscettici Tory…
11 febbraio 2022 Link
Che “storia” è avvenuta nella cosiddetta “America”, prima del 1492 = l'anno della sua “scoperta”?
Si ricordano i nativi e gli imperi della zona centrale.
Non proprio “niente”. Eppure, l’occidente (e non solo) considera che quella terra sia stata “scoperta = resa una proprietà privata” nel 1492.
Ci pensi?
Come se tutto ciò che è av-venuto prima non fosse mai esistito. Eppure, nei libri di “storia” devi studiare Maya, Inca(zzati), Aztechi e quant’altro.
Sai che “prima” abitavano quelle terre centinaia di milioni di persone.
No?
La “scoperta” lo è dal punto prospettico dei “conquistatori”. Ma cosa si insegnerà, ad esempio, in Perù? E in Messico (oltre a trafficare droga, armi ed esseri umani)?
Vediti una mappa del mondo: guarda le zone più vaste, le agglomerazioni territoriali. E poi, renditi conto che ad “est”, rispetto al consentito, c’è un’area vastissima che non può non aver “ospitato” un Grande Impero, che non sia sempre la consueta “Urss” o quello che sai perché te lo hanno detto.
Il “reset”: quante volte “è già successo”?
La ruota rip-arte sempre, poi. Sì, ma in quale modalità? Squadra che vince…
Allora, ogni Grande Impero af-fondato era sempre sottodomino, alias “ci provava” ad essere eco-dominante, ma… “niente”. Il “tempo” ha sempre decretato lo “stop ad ogni attività imperiale”.
A favor di e-vento o corrente. O... Regia (unica).
Se, poi, arrivi a concepire, auto realizzare, “sentire” che la ragione fondamentale non esiste ma c’è, ma… si è già estinta, allora è proprio il relativo eco a condurre ancora ogni “danza”, rendendo tutto quanto un “sabba”.
Occhi al 2022 - 2024 – 2026:
se la pallida luce non ce la farà, oppure sarà un fuoco fatuo, ehm... “lasciate ogni speranza” voi che siete già entrati.
La “natura vince sempre”.
Certo. Ma si ri-prende tutto il “tempo”, ogni volta. E se nel durante, capiti nel “bel” mezzo di un periodo di me…, sai che divertimento.
Immagina chi si è beccato entrambe le Guerre Mondiali.
Che culo.
Allora, sai che fare? “Fai…”. Non c’è “che cosa vuol dire?” che tenga. “Fai…”. Lo sai, dentro, cosa significa. Lo sei. Lo “senti”. E sai ch’è la “cosa” migliore per Te. E contemporaneamente, per chiunque nonostante l’AntiSistema. “Fai…”., Dio Bono.
È persino de-scritto anche nella “Bibbia”.
E con tre miliardi di c®edenti, dovrebbe essere gioco semplice, eppure… “niente”. Allora, “Fai…”. No? Che altro. De che. Ndo’ vai, altrimenti.
Ci sei?
Benvenuto al The SPS Show.
Roba d’alta classe e d’altri “tempi”. Tieni a letto gli adolescenti:
non lasciarli in “giro”, perché sarebbero alla mercé di questo Show.
Per questo non si avvicina nessuno.
“Fai…” il bello ed il brutto “tempo”. Lo puoi, perché lo sei.
E se lo sei, allora lo puoi “Fare…”.
Altro che Disney o Ford. “Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-602
prospettivavita@gmail.com