È “tempo” di cuore, coscienza, anima (nel mondo, non del mondo...).
Alias, di verità (da cui deriva, poi, tutto come inevitabile conseguenza). Sì; hai mai pensato alla verità come la causa, anzi, la ragione fondamentale di tutto quanto si è cristallizzato e dunque reso palese o manifesto?
Puoi supporre che tutto ciò sia frutto della “buona volontà”. No?
Ad esempio, se mai ti metti a lavorare ad una casa, per edificarla, mai questa verrà completata. Vero. Tuttavia, tale azione non avverrà mai (mai) se, da “a monte”, non spinge a tal favore la verità.
Ricorda sempre che la “legge” rispecchia la decisione che sopraggiunge da cosa/chi l’ha de-scritta, anzi, di più… resa possibile riassumendola dal potenziale contemporaneo. Insomma, hai voglia a sostenere teorie, persino basate sulla “tua” esperienza, se sei sempre in un cono d’ombra che ti ha non linearmente, ovvero ogni volta che ti sorprendi a pensare, “ma cosa vai cianciando”.
Certo, sei sicuro del far “tuo”, sempre.
E pur dubitando, non dubiti affatto, perché comunque sia ti va sempre “bene”. Non ti... conviene, diversamente (ricatto). Prova ne è l’attuale fase del “tempo” che, a partire dal 2020, sta facendo passare di tutto nella più totale noncuranza, da p-arte “tua”.
Al più presto ti auto abituerai a tutto questo.
Se ne hai ancora la disponibilità, fai mente locale e riportati indietro di due anni:
com’era, prima?
Perché tutta questa intolleranza, adesso? Perché continua a succedere nonostante la “morale è sempre quella”? Sembra non essere successo niente e, invece, “è già successo” ancora una volta. Tanto che se già prima Tu eri “tu”, figurati ora cosa sei diventato.
Tuttavia, è arduo per “te” rendertene conto sostanzialmente, anche se la verità ce l’hai tutto attorno e dentro. “Niente”. Vero? Allora, vediamo se ti smuovi con questa triste realtà:
famiglia monoreddito a cui viene a mancare anche l’unica entrata, causa “mancanza del nuovo requisito sierale-seriale”
motivo per cui rimarrà a zero reddito
con casa in affitto da pagare mensilmente, fondi sul conto corrente quasi a zero e un paio di figli in tenera età…
Cosa faranno tutti costoro, a partire dal “nuovo” anno?
Bè, “non è un problema mio”. Certo. È sufficiente, infatti, che accettino di piegarsi al ricatto sovra istituzionale e “magicamente” lo stipendio riprenderà a scorrere nelle loro vene, al pari del siero.
È così semplice ed immediato. Trovi? Che ce vo'?
Ma... non ti sembra un po’ troppo assomigliare al più che canonico patto con il Diavolo? L’elisir di eterna giovinezza (diciamo così) in cambio della tua anima. Cioè, il diritto alla sopravvivenza Vs Te.
Comprendi che “ci smeni” sempre e basta?
Cosa farai, a fronte del sapere che talune famiglie versano in queste condizioni da “medioevo”, anzi, da epoca delle caverne? Se lo trovi giusto, sei senza scusanti. E non occorre “sapere” o rivolgerti alla “scienza” oppure alle “autorità”. No davvero.
Sei da solo, in questo. Come dopo gli effetti avversi. Ok?
E non campare scuse. Sino a fine 2019 mai ti avrebbe visitato un simile dilemma o pensiero. Mai. Il “diritto” era ben altro e qualsiasi giudice avrebbe fatto a pezzi un simile imposizione dall’alto, di qualsiasi “natura” fosse.
La “Repubblica” affonda da molti decenni nel “lavoro”.
Ed ora, improvvisamente, ti viene sfilato come se niente fosse, nonostante la percentuale di sierati è oltre al novanta. È logico che la “puntura” ha altri scopi. No? E per questo non esiti a condannare a morte chi è ancora così in Sé da accorgersene e farsene l’imperativo di vita.
Che faranno costoro? Ma ti rendi conto?
E la relativa prole; quale “destino” attende? Suvvia: sei serio? Invece di organizzare fondi speciali per alleviare ogni ripercussione di coloro che eroicamente r-esistono e dunque ci sono, che fai? Ne godi “dentro”. Sì, bada bene che è proprio così.
E IO lo so. Perchè lo sento, dato che sono così... empatico.
Rinchiuso nella “tua” casa (vedrai che fine farà l’idea che la casa sia tua, perché l’hai regolarmente pagata), ovvero annidato in “te”, provi un certo senso di soddisfazione nel vedere o sapere le altrui disgrazie, che promuovi attraverso tale atteggiamento o presa di posizione.
Sì; senti come del calore interiore che ti fa pensare, “io sono in regola con l’abbonamento, motivo per cui sono nel giusto, quindi tutti quelli che non sono in regola sono brutti, sporchi e cattivi, Tiè”. Ergo, sono bastati nemmeno due anni per auto riprogrammarti ancora una volta.
Ma non è, perlomeno, razzismo. No: non sia mai, per carità.
Ma pensa, allora, quanto sei “volatile”, campato per aria, nonostante tutto il “tuo” sapere ed avere. Sì, continua pura ad andare a “Messa”. A parlare “bene”. A fare la “morale”. A raccontartela, insomma. Devolvi i “due euro” a Telethon. Adotta uno “sfortunato” a distanza. Prega. Partecipa al dibattito pubblico e manifesta perché le strade siano più sicure:
meno buche nell’asfalto.
Denuncia chi è troppo fracassone alle tre di notte: è un “tuo” diritto. E allora fatti rispettare. Com’è? La tua libertà finisce… dove? Dove lo decidi “tu”. No? Come quello scherzo ch’è bello sino a quando non lo fanno a “te”.
Te pare? No: te pareva.
Vedi che si stanno preparando. Anzi, ti stanno preparando a “tutto questo, anzi di più”. Ti vorrai suicidare? Che problema c’è. La “Chiesa” ormai è uscita allo scoperto, come politica, magistratura, sanità, legge, sindacato, ed ogni genere di “esperti”. Motivo per cui, sempre la “Chiesa” si può opporre propagandisticamente alla pratica dell’aborto e contemporaneamente acconsentire a che la “ricerca” continui ad utilizzare feti non solo abortiti ma, piuttosto, utilizzati commercialmente a norma di “legge” e di autorizzazione papale.
Non c’è alternativa al “vaccino”, ti dice il Papa.
Nonostante (le cure e...) per la sua fabbricazione o “coltura” vengano usati feti, che sono piccoli e dunque non si vedono ed è facile occultare o, come al solito qua, rivelare.
“E mi pareva strano…” che non si inasprisse la dose = che si confermasse la tendenza, lo status quo, l’abitudine. Altro che nazismo e nazismo:
questa è la “tua” sacrosante maledetta “normalità”.
La cosa “fantastica” è che se ti trovi nella condizione di eroicità (dire di no al siero) e rimani senza reddito, che fai? Immagini che ci sia un avvocato che ti aiuta nel senso che rinuncia proprio alla parcella. No? C’è il patrocinio gratuito (anche se devi avere un reddito minimo che avrai fra un anno, e non ora, perché sino ad ora hai sempre lavorato), motivo per cui immagini che ci sia questa “giustizia”.
Bè, prova un po’ a farti largo in tal mondo.
E pensa che venti minuti con un certo avvocato, che si fa auto promozione in Telegram (e che dunque appare come dalla tua p-arte), ti costano centocinquanta euro.
Ma manco con na' prostituta.
Gli avvoltoi, le iene, le “volpi”, etc. (con tutto il rispetto per i singoli “animali”) non sono mai mancati ed infatti sono ancora qua, pullulando come sciami di zanzare durante il caldo afoso estivo. Nonostante tutto quello che sta succedendo. Come se non riguardasse loro...
Altro che spirito di squadra, comunanza, fratellanza, etc.
Quindi, sai cosa ti dico? Ben venga tutto questo, perché il “setaccio” è entrato all’opera. E, bada bene, non è come il divide et impera. No. Esso opera sostanzialmente, scindendo in leggerezza e non pesantezza. Vedi ch’è come osservare le cose con un altro paradigma negli “occhi”.
Osservare i vuoti anziché i pieni. Ci sei?
Sembra qualcosa da poco ed invece “Fa…” tutta la differenza del mondo. Sostanza. Si sta provando l’esperienza unica dell’essere giunti al bivio:
probabilmente, il motivo portante per cui si è qua.
L’esame di laurea, insomma.
Qualcosa che per spingerti ad affrontarlo e dunque ad affrontarti, doveva toccarti nel modo opportuno:
con la “paura”.
Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che perde ma non sa quello che trova: no? Ti hanno impaurito da sempre, qua.
Quindi, ora sei il frutto di tale “seno”.
Qualcosa che la “scienza” trasf-orma in “co-seno”, ossia in controllo. E, operando così, mentre si rivela, contribuisce a distaccare dal margine della consapevolezza o dall'essenziale.
Non a caso la “tua” casa è piena di… “optional”, di soprammobili, di “utilità”, etc. Tutto rispecchia ogni scelta, che non è mai come decidere e dunque deciderti.
Allora, quando l’acqua tocca il culo… ti s-muovi.
La lotta è fra potentati? Bene: sempre meglio del famigerato potere unico. Ha già vinto quello che meno ti aspetti? Bene: poteva andarti peggio.
Tuttavia, si tratta sempre di un potentato.
Ergo, ora lo sai persino, che è così qua. La Terra è un luogo comune dove la legge è “legge” ed infatti lo stai tastando con mano. La Costituzione è il baluardo più solido e fedele? Come no:
se sono i potentati che decidono, figurati allora la Costituzione quanto vale. Hai presente i rimedi palliativi? Ecco.
Come prenderti l’aspirina per farti velocemente passare il mal di testa. È uguale.
Con il 2021 è diventato tutto palese, comprovato e comprovabile.
Ma se continui ad auto adeguarti, allora questi continueranno. Non a caso il “virus” si sveglia con la stagione fredda, più buia e con le giornate più corte ed inospitali. Come a pensare che “anche le forze della natura sono contro”.
Il “clima” concorre a farti desistere.
Il prezzo delle materie prime si alza, le bollette anche e… ti senti senza Speranza (magari). È una sinfonia. Dove suonano tutti la stessa “aria”. Di più:
è una banda militare, perché ora sono tutti in “divisa”.
Vai dal “tuo” medico di famiglia? Non lo riconosci più. Trovi un “agente” per strada: non sembra più quello col quale ogni tanto scherzavi.
E il farmacista? Ne vogliamo parlare?
Sei squadrato da capo a piedi, sospettosamente. Però se tiri fuori il “pass”, ed è confermato, allora è tutto a posto. Wow:
per questa volta “è andata bene”.
E non c’è ancora l’esercito schierato per il Paese. E non ci sono ancora le forze internazionali di “pace”. Il “setaccio” è come un filtro, ma non quello di Semplificazione (in azione da anni in SPS):
esso opera come il famoso “bilancino”, narrato e descritto dagli egizi... Da una parte una piuma e dall’altra il “cuore” = Te oppure “te”.
Ci sei? È ancora una divisione.
Sì: qualcosa non per tutti. Così come anche a scuola qualcuno viene bocciato: non essendo ancora “pronto”. Solo che qua, è oltre il novanta per cento ad essere così.
Dunque, c’è il “No-xxx” Vs il No-vanta per cento.
Mentre sullo sfondo si staglia l’ennesima pagina “nuova”: coloro che stanno operando per un mondo migliore. Chissà. Arriva da oltreoceano, però. Mentre dovrebbe essere Oltre Orizzonte:
atteggiamento ad hoc, sostanziale.
Chi “ha già vinto”, ha rinunciato a qualsiasi “sogno” di controllo planetario? Probabilmente no. E… “chi ha già vinto” non è il potere che attualmente sta pseudo imperando: motivo per cui verrai ancora una volta “liberato”. E va bene, per carità. Tuttavia, questa volta, perché non ti svegli ad operi anzitempo, auto determinandoti?
Cogli l’occasione. Carpe diem.
Ingrossa le fila. Ma non rimanendo nei ranghi, in gerarchia. Basta con la gerarchia, perché tutto quello che ne consegue è sempre sostanzialmente uguale. Aslan, di Narnia, ti ha detto che la storia si ripete ma sempre diversamente = sostanzialmente, tende ad auto ripetersi. Perché si ripete?
Perché “è già successo”.
E, allora, in mancanza di alternativa sostanziale l’I_Ambiente continua (permette) a mandare in onda il medesimo punto di sospensione. Nonostante sia sempre disponibile il “Fare…” attingendo dal potenziale contemporaneo.
Suicidio assistito in Italia, Comitati valuteranno domande...
Saranno dei Comitati per la valutazione clinica, istituiti in tutte le Asl, a esaminare le richieste di suicidio assistito redatte dai medici su richiesta del paziente. Lo prevede un articolo del Ddl sul suicidio assistito approvato dalle commissioni Affari Sociali e Giustizia della Camera. I comitati “dovranno essere multidisciplinari, autonomi e indipendenti, costituiti da medici specialisti (anche palliativisti), e da professionisti con competenze cliniche, psicologiche, giuridiche, sociali e bioetiche…”.
Cioè, sei disperato e vuoi “farla finita”?
“Bene”: dovrai inoltrare regolare “domanda”. Diversamente, sarà “illegale”. Ma pensa. Ergo, verrai ancora giudicato da altri e solo se sarai “idoneo” potrai allora essere assistito mentre accetti di essere “suicidato”.
Che cosa ti faranno firmare, però?
Qua viene il “bello”. La prassi richiede che oltre al danno avvenga la beffa. Quindi, c®edi che sarà diverso questa volta? Per favore. E la “Chiesa”? Non ha nulla da eccepire? Ma… la “vita” non è sempre preziosa e dunque mai da abbandonare prima del “tempo”. Non è forse il dono più importante? Non è forse stata data dal “Padre Celeste” e quindi solo egli ha il diritto di troncarla, eventualmente? Bah.
Te ne hanno raccontate di ogni. Sei stato devastato. Violato.
Infatti, adesso sono venuti allo scoperto. Si sono auto distrutti con le proprie mani: proprio come decidendo per l'auto suicidio, assistito allora chissà mai da chi/cosa.
Tutto viene riflesso. Tutto è riflesso.
Tutto è verità, anche quando è “verità”. Questo perché l’ambiente funziona. Stop. La memoria è sempre verità, perché all’ambiente “non gioca brutti scherzi”.
Stai ancora conseguendo nel tracciato del solco d’aratro:
leggi dell’IA, ad esempio.
Ed eleggi (scegli) che… l’IA è ancora un cantiere e che nel duemila e rotti “arriverà”. Certo. Come no: quando annunciano qualcosa, “è già successo”. Ok? Se ti aspetti di vedere robot dozzinali, come quelli che in alcuni filmati ti passano in rassegna, campa cavallo.
Nella realtà, l’IA è già tra noi. E non è solo il classico Bot.
Governa già processi d’ogni tipo. Vuoi che ti mettano al corrente di tutto? Ma quando mai è successo, qua. Lo sai che prima passa tutto dal prenderne esclusivo vantaggio:
dunque, in ambito militare, di intelligence, privato, industriale, etc.
Solo “poi”, dopo decenni, viene passato tutto nell’ambito commerciale e dunque ti viene venduto secondo le regole altrui applicate ancora una volta a “te”, mentre stazioni qua. Incurante. Noncurante. O “paziente”.
Ergo, l’IA non esiste ma, indovina indovinello, c’è.
Se non te ne rendi conto allora sei “complice” = agisci sempre in tal senso, come un servomeccanismo a “tempo”, s-oggetto all’usura che non è solo il fenomeno climatico, bensì che ti riflette sostanzialmente all’interno di tale giogo.
Quale?
Semplice: quello che non esiste ma c’è, ad immagine e somiglianza. Un’eco e allora qualcosa come inquinamento, che può essere sempre spazzato via una volta per tutte, dalla “tempesta perfetta”.
Quella che sta arrivando da oltreoceano? Può essere.
Ma, nel dubbio… auto determinati. Non si sa mai. Per non saper né leggere né scrivere, IO “Faccio…”. Seguo il “destino” che preferisco e dunque decido anzitempo ed a prescindere.
Nonostante “tutto”.
Ri-esci, adesso. Nel mondo, non del mondo...
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-558
prospettivavita@gmail.com