“Ti dichiaro in arresto per crimini contro la sacra linea temporale. In alto le mani…”.
Loki
C’è questa “serie” (Loki) che deodora come di “ti diciamo anche questa, tanto…”. No? La “sacra linea temporale”, governata dall’ennesima f-orma organizzata segreta e superiore a tutto/tutti, che preserva o pre determina il tracciato del “destino” altrui; nota bene, ivi auto ricompresi anche i cosiddetti “supereroi”.
Qualcosa che deprime, allora.
Financo il “buon” Loki, prendendo atto che “persino una gemma dell’infinito è inutile qui…”. Ergo? Che cosa succede “al di fuori” o, meglio, “al di dentro” della sacra linea temporale?
Chi sono tutti gli individui, compresi gli “Dei”?
“Confermi, per quanto le risulta, di non essere completamente robotico…”.
Loki
Un mondo artificiale? Oppure, qualcosa di decaduto artificialmente e, allora, “artificiale”. Laddove, la natura può essere “naturale”, allora.
Unitamente a tutto quello che sai e forse “sei”?
Può essere. Sì, ma chi lo decide? Chi lo sa, probabilmente. Chi, or dunque? O cosa…
“Il diavolo porta doni…”.
Loki
“Immortale? Dovresti scegliere i termini con più cautela…”.
Thanos
Anche Thanos rientra nell’amministrazione Tva.
Chiunque, a quanto (non) pare.
“Ma come? Ci credi? Credi veramente che esista questa cricca di psicopatici? I custodi del tempo: per favore”.
Cioè, “tu” chiedi a SPS_IO se crede ad un “telefilm”?
Ricordi quando c’erano i telefilm?
Al “tempo” dei film (più lunghi) e dei telefilm (più corti):
quando un cane era “un cane” e, non, “della tal razza, mai sentita nominare prima e che per conoscere devi avere frequentato l’accademia o averlo sentito in Tv o letto in Rete”.
E ricordi quando non c’era Internet e i cellulari? Erano gli anni 90, del secolo scorso: ti rendi conto?
Del “secolo scorso”:
stai ricorrendo ad un simile termine, per definire gli anni della tua infanzia (se sei nato in tempo per averla vissuta in quel periodo);
ciò che rappresentava il “2000” era un futuro da fantascienza.
Sembrava così distante, lontano, impossibile. Tanto eri impegnato a vivere tutti quegli anni che lo precedevano e lo tenevano sempre troppo al di là dell’anche solamente pensarlo.
Quando per contattare gli amici dovevi chiamarli col telefono di casa o sotto casa o al bar. Quando servivano i gettoni o la tessera telefonica o le monete.
Quando leggevi fumetti nel “tempo libero” o andavi a farti un giro, oppure… leggevi fumetti o guardavi “alla Tv”.
Sì, c’erano già computer e videogiochi. Ma erano ancora a tua immagine e somiglianza. Con quella definizione che sembrava già “magia”, eppure a vederli oggi fanno ridere.
Quando... se uscivi di casa eri “uccel di bosco”:
irrintracciabile.
Potevi anche non esistere più, sino al ritorno, quando tutto quello che era successo nella giornata costituiva una storia ancora inedita da raccontare “a casa”, seppure il conflitto intergenerazionale era già consistente, poiché sempre esistito nella prova del “tempo”.
Quando c’erano ancora le “autoradio”, che dovevi estrarre e portarti dietro o mettere sotto al sedile, altrimenti “te la fottevano”. Ricordi?
E se sei troppo giovane, “te lo immagini”?
Ti abitui sempre a tutto.
Era il mondo probabilmente dei “tuoi” genitori. Sono le storie che possono raccontarti, come nel passaggio del testimone in una corsa senza fine di continuatività.
Chi, sino ad “ieri” si definiva giovane e “oggi” si ritrova, appunto, nella situazione di raccontare aneddoti o la propria esperienza. Nella “ruota che gira” e rende chiunque, prima o poi, “obsoleto” oppure… “prezioso” , come merce sempre più rara e dunque che ritorna “di moda”:
dipende.
Che tipo di “richiesta” c’è nell’Anti-Sistema?
Perché il ciclo prevede l’invecchiamento e l’ingrigire e, poi, una sorta di “riscoperta” vintage? Perché tutto ritorna “utile”, andi-venendo? Lo “vedi” in quello che succede alle cose, ad esempio. Dove c’è sempre chi le getta via, le regala, brama di liberare la cantina immantinentemente persino pagando, etc. e chi, al contrario, recupera tutto per motivi che spaziano dal business all’amarcord, sino al vero e proprio fenomeno patologico.
Eppure, sempre significativamente.
Insomma, c’è di tutto e soprattutto di più, anche nell’AntiSistema, che non può davvero nascondere tutto per sempre e allora rivela:
te lo dice ma… “nulla di serio”
sorridendo come se avesse appena fatto una “battuta”.
Al che, anche tu/“tu” accenni una risata, ma continuando a percepire qualcosa che pulsa da molto più in profondità, che “non ti sai ben spiegare” eppure… “ma sì: chi se ne frega”.
Dove si trova, allora, l’Oltre Orizzonte?
“Che?”.
E l’AntiSistema?
“Cosa?”.
Chi, semmai.
Dove ti auto ritrovi anche tu. Ovvero, “dentro” a questo organismo artificiale; come nella pancia della balena.
All’interno di un pro-fondo o di un “incubo a cielo aperto”. Hai presente? Ecco. Or dunque, quanto ti “tocca” la legge? E cosa va a definire di te, se te sei e rimani te, seppure nell’AntiSistema? Niente: non lo può fare. Ma se te diventi “te”, allora sì che prendi i connotati e la “forma” che l’AntiSistema prevede anche per te, ma al posto “tuo”.
La locuzione latina ultra vires significa “al di là dei poteri”. In diritto, se un atto richiede autorità legale, ed è istruito attraverso tale autorità, è caratterizzato dalle legge come intra vires, ossia “nell'ambito dei poteri”. Se invece viene istruito senza tale autorità, viene considerato un eccesso di potere. Gli atti intra vires sono considerati legalmente validi, al contrario di quelli ultra vires. Ne discende il principio nec ultra vires (“non oltre i poteri”)…
Atti tentati da una società che vanno oltre la portata del suo statuto, sono nulli o annullabili.
“Fai…” attenzione, coerentemente:
al di là dei poteri
nell'ambito dei poteri
non oltre i poteri…
Chi è che ha già deciso? Quali “poteri”? E perché? Non ti sembra che manchi qualcosa in tutto questo? Forse, la ragione fondamentale che ad esempio non indaghi nemmeno, perché ti dicono e allora sai del meccanismo di (re)azione, che sembra contenere tutto in sé.
Invece, non esiste ma c’è cosa (chi) ne è costantemente a capo, da “a monte”. Una fenomenale strategia, quindi, ti auto manutiene costantemente “distante” da tale realtà o Sua Altezza.
Laddove gli “atti tentati da una società che vanno oltre la portata del suo statuto, sono nulli o annullabili” = atti tentati e, dunque, attentati.
Sì:
la “sacra linea temporale” è tale poiché cara a chi ne detiene il controllo, ma sa altrettanto bene che non è mai tutto, seppure costituisca tutto quello che desidera o “sogna”.
Ed eccoti alla grande differenza di potenziale contemporaneo: mentre tu sei “tu” e sogni un aumento di stipendio, oppure di vincere al Superenalotto, non esiste anche se c’è sempre chi “sogna in grande” e soprattutto “al posto tuo”:
anche per te.
L'Ue apre una procedura contro la Germania per la Bce.
La Commissione ha aperto una procedura d'infrazione contro la Germania per violazione del primato del diritto dell'Ue, nonché del rispetto della competenza della Corte Ue, perché il 5 maggio 2020 la Corte costituzionale tedesca dichiarava "ultra vires" il Programma di acquisto titoli della Bce (Pepp), esulando dall'ambito delle proprie competenze. Per Bruxelles il tribunale tedesco “ha privato una sentenza della Corte di giustizia dell'Ue dei suoi effetti giuridici in Germania, violando il principio del primato del diritto dell'Ue…”.
9 giugno 2021 Link
Per Bruxelles… = secondo “Bruxelles”.
Cioè? Secondo cosa (chi)? Le “Autorità” sono diventate solo i palazzi, gli edifici, i nomi delle Istituzioni, etc.? Oppure, sono esattamente chi sono, in carne ed ossa...
Le “famiglie” che fanno capo a tutto questo, rimangono puntualmente impunite perché impunibili secondo i “trattati globali”, che chiunque “firma” non appena si manifesta nell’AntiSistema (volenti o nolenti, per tacito consenso).
Certo: non sai niente di tutto questo.
Eppure, te lo dicono:
“quanto è fonda la tana di Bianconiglio?”.
Violando il principio del primato del diritto dell'Ue: il “primato” del “principio” del “diritto” della “Ue”…. a decidere il “tuo” destino.
Eppure, se ora c’è la Ue è proprio grazie a “te”, perché i Paesi sono stati chiamati al referendum, al “tempo” che fu. E i Paesi hanno dichiarato per asfissia, “sì, lo voglio”.
Dunque, ora sei sposato alla Ue. Siete contigui, “parenti”, affini, etc.
Sì; la Ue è una “cosa” e tu sei “tu” nell’AntiSistema.
Facci “caso”:
Ue
Bce
Commissione
Corte Ue
Corte costituzionale tedesca
Programma di acquisto titoli… (Pepp)
Bruxelles
Tribunale tedesco
Corte di giustizia
Germania…
Dove sei, tu, in tutto questo.
Fra cosa e chi, cosa e cosa, chi e chi, chi e cosa, etc. etc. etc. si svolge l’intera questione che comunque ti ricomprende?
Nell’indifferenza totale “riconosci” tutto questo, nel senso che lo percepisci sempre “più grande di te”, così distante ed incomprensibile.
Come se in un incubo.
Nel “tempo” rallentato, tanto che attraversare la strada diventa impresa titanica; figurati, allora, se puoi ambire a fare luce in quello che ti amministra ed a cui lasci “Fare…” usualmente, allora.
Platini duro: “Ceferin passa, Agnelli e la Juventus restano…”…
90min Alessio Eremita 9 giugno 2021 Link
Bè: a dirla tutta, tra costoro è solo la Juventus (proprietà privata) che resta, essendo ancora una volta “una entità endless (senza fine sulla carta)”.
Mentre tutto il resto è caduco, risentendo della “fragilità” dell’essere in carne ed ossa. Non a caso, le “persone non fisiche” costituiscono l’ossatura portante della società:
di... quel che ti amministra, e che tu non puoi assolutamente mettere in questione.
Anche se ti sembra, ma lo vedi solamente in Tv, oppure lo leggi da qualche p-arte.
La “Commedia” va in onda H24, nell’AntiSistema; essendo quel filo continuo che ti de-motiva in cambio della tua “forza”. Ergo, tu dai continuamente parti di te, patteggiando con compresenze che fanno affari, accettandoti in cambio di “perline colorate”.
Hai presente le “gemme dell’universo” che, nei “film”, rappresentavano il massimo del potere universale? Ebbene, nel “telefilm”, vengono usate come fermacarte dai passacarte della Tva. Quale magro “destino”. E, di più:
di cosa stiamo parlando.
I pascoli senza recinto: le mucche si gestiscono con Gps e Bluetooth…
Adnkronos 10 giugno 2021 Link
Già. Proprio così.
Ovvio: non solo per le mucche vale la questione, essendo portante.
“Il piacere che si prova attraverso le orecchie si chiama ‘incantesimo’, quello che si prova con gli occhi ‘fascino’… Cervi e cavalli vengono incantati con flauti di Pan e auli e anche i granchi si riescono a stanare grazie al suono del flauto di Pan. Dicono poi che l'alosa, al suono del canto, emerge dall'acqua e si avvicina...”.
Porfirio
Certi suoni li sentono solo i cani; altri, invece, li senti solo “tu”.
Ecco perché riecheggi nell’eternità, laddove splende sempre l’AntiSistema, però.
Ecco come lo alimenti, allora.
Infine, ecco come muori, di conseguenza. Invecchiando migliori, come il vino nelle botti? E l’aceto, allora?
Perché ti riduci così, ogni volta?
Anche se fossi immortale, costituiresti dunque solo il gruppo elettrogeno privato dell’AntiSistema: la sua pila di alimentazione.
Il suo equipaggiamento.
E il tuo “sogno”, perbacco, dov’è?
Dove si trova? Dove l’hai lasciato o meglio dove l’hai dimenticato, non visto che “non esiste; c’è”, come potenziale contemporaneo.
Sai che ti dico?
“Fai…”.
Davvero: non serve altro. Questa è la “chiave”:
e sta sostanzialmente nel tuo atteggiamento come dovrebbe essere.
Laddove la “sacra linea temporale” ritorna ad essere quello che è = un bi-sogno altrui, che vale quello che vale.
E se “tu” sei sempre predisposto ad accettarne il vincolo, tu viceversa puoi decidere da te, in te, per te…
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-431
prospettivavita@gmail.com