Disfunzione = alterazione, disservizio, anomalia, etc.
Ne sei proprio certo?
Quando qualcosa “serve”, allora succede in “valore assoluto”, senza alcun grado di giudizio. Laddove l’organizzazione allora è soprattutto dis-organizzazione. Ossia, qualcosa che non puoi comprovare sostanzialmente, a meno che… si è tutti d’accordo.
Altrimenti, sarà il “di fatto” ad auto imperare.
E sai come funziona? Bè… nella coesa società, a qualcuno “viene in mente” di aderire ad una certa versione delle cose non casuale ma creata ad hoc per scopi “superiori” - che in qualche modo e per qualche motivo portante qualcuno si è ricavato lo “spazio” per far passare la propria decisione - nonostante l’ostentato e “democratico” propagandismo di “essere tutti uguali”, sì, ma “di fronte alla legge se non ‘Dio’”.
A qualcuno “salta in mente”, dunque, di schierarsi.
Mentre la rimanenza rimane della propria idea. Tuttavia, come per lo smottamento di un terreno friabile, ad uno ad uno gli individui “migrano”, saltando come elettroni dagli orbitali.
Di conseguenza, “passa la tal legge” frutto del tal comportamento, da cui il tal atteggiamento si forgia.
Se la proposta riguarda(va) qualcosa di inizialmente assurdo, poi si avvicina sempre di più ad una sorta di “digeribile” ed alfine lo si “mastica” come se ci fosse sempre stato, tanto che diventa legge e poi “è la legge che lo dice”.
E, bada bene, questo succedeva quando eri chiamato a dare la tua risposta. Mentre “ora” non rientri più nemmeno in questi termini:
chi decide non sei già tu, sin dall’inizio.
Del resto, hai o non hai votato per le persone
che sono state elette proprio per svolgere tale compito a nome comune? Mentre
“tu” sei al lavoro, decidendo di non capirci niente di politica ma lamentandoti
di ciò che la politica (non) ti ha dato, qualcuno è “salito” al rango di
professionista della politica = missing in action, laddove tale termine “viene
usato dalle forze armate dei paesi di lingua inglese per indicare coloro che
sono dispersi in azione…”. Link
I “dispersi in azione” sono però al Governo o relativamente nei pressi, magari in quanto ad opposizione.
E sono diventati “se stessi”, cambiati secondo la prassi de’ “la tentazione fa l’uomo ladro”, perché quando assisti al passaggio di fiumi di potenziale denaro e “vedere ma non toccare”, allora dagli e ridagli va da sé che ti avvicini a dare il fatidico consenso:
“perché no?”.
Perché no, “che cosa”? Uhm: perché non prendermi una piccolissima fetta della torta? Intanto, chi se ne accorge. E poi, chi se ne frega:
sono tutti a lavorare.
Chi vuoi che si metta a protestare. Anzi: chi vuoi che ci creda, nella sventurata ipotesi che a qualcuno venga in mente di… fare cosa?
Nessuno di lor signori può venire qua e controllare.
Al limite dovranno passare per le maglie della legge e… hai voglia, allora. Tanto, dura solo una legislatura o anche meno, di solito.
Poi, ci sono gli “amici” (come diceva anche Ciuchino).
Che sono tutti nella medesima situazione.
Infine, sarebbe la sua o la loro parola contro la mia, il che perlomeno mi fa partire alla pari ma con un chiaro favore del pronostico.
“Molto bene. Allora si fa. È deciso”.
Ed ecco che ad “a valle” si crea dis-funzione = la funzione perfetta, poiché “da prendere sempre più a scatola chiusa”. E pensare che per Schrodinger il “gatto è vivo e morto, contemporaneamente”:
basta guardarsi dentro, avendo prima deciso il proprio status.
Come sei arrivato sino a questo “punto (di sospensione)”? Eh: e chi lo sa. O, meglio, “chi se lo ricorda, visto che manco c’ero”.
Ma… un contratto firmato dagli avi è sempre valido, nonostante la scomparsa dei “firmatari”? Ecco che allora qualcuno ha trovato il modo per “vincere anche la morte”. Di più: a qualcuno è venuto in mente - e poi ci ha provato vedendo che funziona(va) - di… far firmare qualcosa senza firmare fisicamente alcunché.
Però “sulla carta” c’è comunque de-scritto qualcosa, visto che la carta c’è. Da qualche p-arte, c’è. Fosse anche al museo, ma c’è.
E fa testo.
Qualcosa che diventa comune, prassi, abitudine, convenzione e convinzione, credo, uso e costume, tradizione, legge, ordinamento, dis-funzione, etc. etc. etc. Se “una volta” era l’orgoglio di famiglia il figlio che si arruolava volontario nel regio esercito, per la salvaguardia dei confini della Patria, ora in clima di Ue tale f-orma di passato è diventata una sorta di aberrazione a cui non ci si può nemmeno credere.
Le guerre nazionaliste sono invise, come fumo negli occhi. Non si fanno…
Meglio, non si fanno più.
Del resto, l’Unione Europea non necessita di tale carico di memoria. Non le fa del bene, perché mette dei dubbi sulla ragion d’essere stessa di tale aggregato “politico”, modello Usa e - perché no – ex impero “Russo” pre reset:
qualcosa che ha lasciato tutto lo spazio già “arredato” e dunque solamente da rivisitare in chiave “moderna”. Per questo non ci si inventa mai veramente niente di nuovo o dal nulla.
Ovvero, la stessa cosa che si può pensare di “Fare…” con l’attuale giro di vite Anti-Sistemico, che lascia ogni tipo di infrastruttura che può essere riconvertita senza ritornare nelle “caverne”, ma volgendo tutto ad un ben altro tipo di “destinazione d’uso”. Come a dire che dalle reti Rai, ad esempio, il segnale portante potrebbe essere sostanzialmente diverso.
Perché in ogni “rivoluzione” o “colpo di stato”, infatti, tra le prime “cose da fare” c’è sempre l’occupazione delle strutture di telecomunicazione nazionale?
Perché servono per tenere insieme tutto quanto, facendo viaggiare l’informazione più utile allo scopo, che se è di natura privata, allora passi solamente dalla padella alla brace e viceversa.
SPS_IO dice che “questo è sempre successo” nel de-corso della storia (deviata). E la Nuova Cronologia di Fomenko porta luce proprio in tale pozzo senza fondo che, di conseguenza, ne trova uno su cui fermarsi ed invertire la marcia, potenzialmente.
“Aveva un'idea tutta sua (Bob Marley): un'idea che potremmo quasi definire da virologo. Lui pensava che si potessero curare il razzismo e l'odio, letteralmente curare, tramite delle iniezioni di musica e amore nella vita delle persone. Un giorno doveva suonare a una manifestazione per la pace. Degli uomini sono andati a casa sua e gli hanno sparato addosso. Due giorni dopo lui è salito sul quel palco, e ha cantato. Qualcuno gli ha chiesto perché, e lui ha detto: ‘Perché le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero, come potrei farlo io?’.
Illumina l'oscurità...”.
Io sono leggenda
“Com'era naturale, il nuovo movimento poteva solo sperare di acquistare l'importanza e la forza necessaria a questa gigantesca lotta, se fin dal primo giorno fosse riuscito a destare nel cuore dei suoi partigiani la sacra certezza che esso non dava alla vita politica una nuova parola d'ordine elettorale ma le presentava una nuova concezione del mondo, fondata su principii eterni, e di suprema importanza…”.
Mein Kampf – Adolf Hitler
Come si possono accostare due citazioni simili?
Bè: è facile. Applicando proprio il principio della prima. No? Se “illumini l’oscurità”, questa non è più tale. È semplice. Ma devi esserci per “Fartene…” qualcosa.
Altrimenti, sarà come cavare il sangue da una rapa. Hitler era un profondo conoscitore della psiche. Ovvio: fu anche altro. Tuttavia, è stato anche questo. Figurati che tra i cosiddetti “Santi” ci sono fior fiori di… “bellimbusti”, così come tra Papi e personaggi a cui ora hanno intitolato strade, edifici pubblici, busti in marmo, eventi da non dimenticare, etc.
Anche senza ricordarne i dettagli, dovresti essere certo che non è tutto alla luce del Sole.
Anzi… “destare nel cuore… la sacra certezza che… presentava una nuova concezione del mondo, fondata su principii eterni, e di suprema importanza…” = ciò che fa esattamente o sostanzialmente ogni movimento religioso, spirituale, politico, industriale, etc.
La “fede” è la colonna sonora di qualsiasi e-vento simile: “credi in me” è il mantra. Ergo, qualcosa che può farsi largo solamente quando l’individuo è però “a Massa”. Quando non sa più a che santo votarsi. Quando non sa più da che parte è girato. Quando “è già successo” e allora continua a succedere. Quando non esiste ma c’è tutto questo e molto altro o di più.
Quando tu sei “tu”.
Dove? Nell’Anti-Sistema by compresenza eco-dominante. Hai presente quando “oggi mi sento strano”? Ecco. Al solito, quale motivo trovi a tale forma di malessere? Nessun motivo: per cui, “ti prendi una pasticca e riparti di slancio”.
Cioè, salti a piè pari la ragione fondamentale.
E così ti ci auto abitui a rimanervi “dentro”. Ecco ancora una volta il missing in action de noantri. Allora, potresti anche credere agli asini che volano, se non fosse che lo vedi solo tu e allora è complottismo. Anche se di certo non è negazionismo, visto che anzi aggiungi qualcosa nel piano del reale.
Dunque, chi nega sono gli altri, semmai.
Ma non conta niente perché sei in minoranza e nonostante potresti avere ragione, va da sé che sei da internare se (se) insisti, mettendo a repentaglio la “pubblica sicurezza”, lo stile di vita e lo status quo (non importa se Anti-Sistemico).
Quindi, da tutto ciò si evince automaticamente che se non concordi con la convenzione, di conseguenza sei out, matto, strano, anomalo, disfunzionale, pericoloso, asociale, etc. Ok?
Ma te pare?
Basta questo per farti buttare via tutto? E se tu rappresentassi l’evoluzione umana? E se proprio tu fossi il primo esemplare di essere “espanso”? Oppure, se fossi semplicemente naturale e per qualche motivo assolutamente immune dall’Anti-Sistema?
Tutto questo di te, morirebbe dentro, in quanto a… materia oscura, Dna spazzatura, buco nero in “odore di zolfo”, psicanalisi, etc. etc. etc.
Poi, ci si chiede come mai “il mondo è diventato così”. Così, come? Ogni politico è al lavoro per farlo diventare un “mondo migliore”, a furia di slogan.
Non ci si può credere: con la scienza che afferma pacificamente che “tutto si trasforma”.
La dis-funzione, funziona = “serve”.
Perché è a prescindere ed anzitempo, ossia, va da sé sino a quando non “Fai…” qualcosa. Anche se per così essere, è di te che si tratta: non di “te”.
Così, il tuo motore manco si accende.
Figurati se si mette in moto. Anche se è più appropriato considerarti “in folle”, piuttosto che del tutto spento, non visto che... funzioni sempre anche se in chiave altrui, come servo meccanismo.
Gli astrofili segnalano “un treno” di satelliti.
In queste ore sono numerosi in tutta Italia gli avvistamenti degli Starlink, i piccoli satelliti lanciati dalla SpaceX di Elon Musk per portare l’accesso a Internet in tutto il mondo…
Gli Starlink attualmente in orbita sono oltre 1.500 e il progetto ne prevede complessivamente 12.000. Numeri davvero grandi, che più volte hanno sollevato le proteste di astronomi e astrofili: riflettendo la luce del Sole i satelliti sono un elemento di disturbo per le loro osservazioni. Da tempo l’Unione astronomica internazionale ha avviato un’indagine sulle possibili conseguenze di questo sovraffollamento dell’orbita, tramite la sua Commissione per la protezione dei siti osservativi.
10 maggio 2021 Link
Davvero il pericolo potenziale che incarnano tali “satelliti”, è solo quello di “riflettere la luce del Sole, disturbando le osservazioni degli astronomi e astrofili”?
Dopo aver citato, qualche Bollettino fa, la realtà delle armi soniche a disposizione di chi se ne riserva tutto il “potere”, questi servo meccanismi in regolare orbita sulla testa degli individui, rappresentano la classica Spada di Damocle però del tutto fisica, reale, manifesta.
Tuttavia, se ti svegli al mattino e “stai male”, c’è un solo rimedio:
prenderti una pasticca.
Come diamine fai ad incolpare un satellite per le telecomunicazioni che nemmeno ricordi esistere da qualche p-arte? Infatti: c’è sempre una causa, ma mai la ragione fondamentale. Per questo motivo sei nell’Anti-Sistema senza minimamente riconoscerne l’autentica trama.
A livello frattale espanso, hai tutta l’informativa utile per “Fartene…” qualcosa, eppure sembra non bastare mai e allora “non conta mai niente”.
Per questo, ormai ti dicono tutto: in-tanto, esisti ma non ci sei.
Immagina che sino alla metà degli anni ’90 del secolo scorso, perlomeno in Italia, non esistevano né cellulari né Internet, il che vuol dire “medioevo” dal punto di vista di un giovane (e non solo) del giorno d’oggi.
Qualcosa che sembra una barzelletta:
prova infatti a ricordare questo ad un adolescente e “vedrai”.
I millennial fanno parte di un’altra realtà:
con te/“te”, che se hai più anni e non ti sei aggiornato, di conseguenza fai parte di una vecchia realtà in via di disfacimento.
Quanto ci vorrà perché i nati prima del 1980-90 siano tutti scomparsi? Ancora poche decadi e… il mondo sarà composto da “adoratori dipendenti da questa tecnologia”.
Il che ti fa chiaramente comprendere quanto poco ci vuole ad implementare un “reset” di livello globale. No?
Una o due generazioni?
Sì: ci sta. Sempre meno, perché sempre più “veloce” è il trasformismo. E nonostante la tecnologia sia basata sulla facoltà di ricordare, anche se per la verità è di più af-fondata nella gerarchia (nonostante tutta la cosiddetta “decentralizzazione”).
La “moda” crea continuamente ad immagine e somiglianza, ripescando dal mai del tutto passato e riproponendo “tagli” che s’impongono per prassi o automaticamente. Con la tecnologia che non è quindi solo quella che credi di riconoscere, poiché tutto di “te” ricorda il funzionamento pseudo tecnologico e dunque “naturale”, ovvero, industriale o privato.
I giorni passano tutti “uguali”, tanto che non ricordi mai esattamente cos’hai fatto anche solo ieri o questa mattina. Figurati se allora riesci a ricordare come vivevi qualche anno fa. Diciamo che ricordi a grandi linee, essendo sempre in grado di rifarti una idea, ma questo prevede uno “sforzo” che sei sempre meno d’accordo a compiere, poiché è “noioso”.
E poi, hai sempre già così tanto da… fare.
Vero? Sei nella centrifuga: non ti puoi fermare, perché “chi va via perde il posto all’osteria”. Devi lavorare anche quando credi di non farlo e di non avere nemmeno un lavoro. Il che significa che è sufficiente essere in società, per essere utile all’Anti-Sistema.
Laddove se non “servi” allora vieni scaricato, ma facendoti fare tutto da “te”, non visto che è un costo per l’Anti-Sistema il non poter contare su di “te”, dopo tutto quello che ha investito.
Come immaginano di poter sopravvivere nello “Spazio”?
Abitare lo spazio. Parallelamente ai progetti di tutti i giorni, da tempo il nostro ufficio è impegnato nella progettazione di nuove modalità per costruire sulla Luna e su Marte… Pensando a una lunga permanenza lontani dalla Terra, bisogna tenere conto delle ripercussioni sia di carattere fisiologico che psicologico: vivere in un ambiente chiuso, in spazi ristretti (e magari sotterranei) può infatti portare a depressione, disagi psicologici e relazionali.
Su questi presupposti, quali dovrebbero perciò essere le caratteristiche di una base spaziale realmente vivibile? A questo proposito abbiamo immaginato un avamposto trasparente da dove sia possibile osservare il panorama esterno e vedere la luce del Sole: un luogo confortevole, ricco di vegetazione e di corsi d’acqua, dove sentirsi a casa proprio come sulla Terra. Si tratterebbe necessariamente di un villaggio eco-sostenibile e a emissioni zero, dato che in un ambiente privo di atmosfera e racchiuso all'interno di un involucro è fondamentale preservare la qualità dell'aria e conservare le risorse…
Come immaginano di poter sopravvivere su un altro Pianeta?
In un ambiente privo di atmosfera e racchiuso all'interno di un involucro… (guarda non caso, le “nuove” società extraterrestri saranno chiuse dentro a qualcosa).
È logico. No? Se non c’è aria, come puoi sopravvivere. Allora, l’atmosfera sarà interna ad un contenitore di protezione. Ergo? Ti ricorda forse qualcosa di sostanzialmente identico? Uhm: è difficile ma non impossibile se sei in “complottista”.
Chi progetta tali “soluzioni” non s’inventa mai nulla di veramente nuovo. In qualche modo sta “denunciando” il mondo attuale:
altro che pianificare il mondo “futuro”.
Covid, quanti sono davvero i morti in Italia: nuova scoperta.
Mentre i dati ufficiali diramati dal ministero della Salute segnano poco più di 122 mila vittime totali di Covid-19 in Italia, secondo una nuova ricerca della University of Washington School of Medicine sarebbero 175.832 le vittime totali di coronavirus nel nostro Paese. “Il Covid-19 ha provocato 6,9 milioni di morti nel mondo, più del doppio delle cifre ufficiali…”, ha fatto sapere il report Usa…
Yahoo Notizie 8 maggio 2021 Link
Loro lo sanno.
Cioè, ti stanno dicendo che il Ministero della Salute dell’Italia non “conta bene”? Dunque, chi “conta” davvero è una qualsiasi “università” degli Usa.
Questi vengono da te, a casa tua, e ti dicono: “vedi che hai sbagliato a contare i tuoi morti; noi lo sappiamo e te lo diciamo, per cui prendine atto ed adeguati”.
Figurati se non sai che un tuo caro è morto oppure no. Infatti, è nell’insieme che la frittata viene fatta, perché si perde di vista tutto il movimento nel dettaglio. Così, a “contare” sono sempre gli altri, che nessuno conosce né dunque riconosce. Si sa solo che ci sono:
da qualche parte ci sono, anche se non sembrano neanche esistere.
Con la gerarchia che ha sempre l’ultima parola, però.
Qualcosa che riverbera ovunque.
“La legge sul CO2 si fonda su tasse di consumo antisociali…”…
Ciò che è certo è… che i costi di trasporto e di riscaldamento delle famiglie aumenteranno notevolmente… La riforma della legge non prevede invece alcuna misura a danno dei veri responsabili dell’inquinamento, ovvero le grandi banche, i gruppi industriali e le multinazionali (che producono oltre 20 volte le emissioni di CO2 prodotte annualmente in Svizzera).
Queste possono continuare ad investire nelle energie fossili, a speculare sui certificati che permettono loro di continuare ad inquinare e a provocare disastri ambientali nei paesi in via di sviluppo. Invece di queste tasse antisociali, rivendichiamo una politica fiscale che colpisca i veri responsabili della crisi ambientale, reprimendo gli investimenti nelle energie fossili, la speculazione finanziaria sulle materie prime e le attività industriali inquinanti delle imprese svizzere (in patria come all’estero)…
10 maggio 2021 Link
Meglio:
la legge sul CO2 si fonda su tasse di consumo… Anti-Sistemiche.
No?
In fuga l’ultimo terrorista coinvolto nella morte del vicebrigadiere di 25 anni, nel 1977…
Mignard annuncia ricorsi a Strasburgo, e dice di comprendere “l’amarezza delle vittime e di essere assolutamente consapevole dei loro lutti…” ma anche di “voler difendere il senso originario della dottrina Mitterrand…” alla quale egli stesso ha collaborato. Coi terroristi, dice, “avevamo stretto un patto: voi rinunciate a compiere qualsiasi reato e noi vi regolarizziamo…”.
10 maggio 2021 Link
Dunque:
se qualcuno decide di fare un “patto”, non importa cos’hai fatto.
A parte la rima, è nella sostanza la chiave per l’auto decodifica di ciò che 1- “è già successo” e 2- allora, 3- continua a succedere, ovvero, 4- nell’Anti-Sistema, 5- l’Anti-Sistema.
Qualcosa ch’è qualcuno, che può sempre tradirti:
sempre.
Ecco perché fra l’altro, hai sempre paura di perdere tutto se lasci la strada vecchia per quella nuova che, allora, se non è quella ufficiale di conseguenza è quella complottista. Laddove il caso non esiste mai, a meno che è previsto e allora non è lo stesso casuale.
Quando, quel terribile 16 aprile 1986, alle ore 1:23:46 del mattino, durante un test di sicurezza fallito, l’esplosione fermò il tempo, trasformando una normale città dell’Ucraina settentrionale in una città fantasma…
10 maggio 2021 Link
L’orario è alquanto bizzarro.
Sembrando proprio una sorta di countdown o un codice di attivazione. A cui è seguita l’esplosione. Bah. Cose da pazzi. Trovi?
Del resto, sei abituato.
L'ossessione per l'acqua di colonia avrebbe ucciso Napoleone…
Agi 10 maggio 2021 Link
Sì: “e io sono Gary Cooper”.
Questa è verità, solo se l’acqua di colonia fosse avvelenata “omeopaticamente”.
Quello che passa loro per la testa, ti raggiunge, diventando il “tuo” pensiero. Anche se non ci credi a fondo.
Loro chi?
Perché spoilerare? Lo vedrai solo “morendo”… forse. No?
E poi, chi è SPS_IO per decidere cosa sia verità e cosa “verità”.
Già.
Come si suol dire “l’hai messa in banca”. Cosa? La tua vita. Tanto che “ora” sei diventato dis-funzionale:
non lineramente comprovabile né ricordabile, però portabile, come il “tuo” numero di telefono.
“La versione universalmente accettata della storia del mondo fu creata nel XVII secolo e fu messa a punto fino al XIX secolo… Abbiamo scoperto che esiste un confine chiaramente definito nella storia:
la prima metà del XVII secolo…”.
La Nuova Cronologia - Anatolij Timofeevič Fomenko
Matematico e fisico russo, professore all'Università statale di Mosca, noto per essere autore della teoria nota come Nuova Cronologia. Come matematico si occupa di topologia ed è membro dell'Accademia russa delle scienze e autore di 180 pubblicazioni scientifiche, di 26 monografie e libri di testo.
Perché in Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta, lo scavo che porta alla vera scoperta è in una posizione diversa rispetto a dove la spedizione ufficiale, nazista, stava adoperandosi?
È solo sostanzialmente che questo “dato” ti dirà e darà qualcosa.
“Gli scienziati odierni hanno sostituito gli esperimenti con la matematica e vagano smarriti equazione dopo equazione e alla fine costruiscono una struttura che non ha relazione con la realtà…”.
Nikola Tesla
Mentre di converso ma dis funzionalmente, la storia viene descritta dagli storici, quando invece con la matematica è calcolabile perfettamente…
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-410
prospettivavita@gmail.com