“Chi, gioca in prima base…”, non è una domanda, è la risposta.
Quando c’è eco, sei “dentro” a qualcosa, anche se ti consideri all’aperto, come… gallina felice (fa sempre buon brodo). Sì, l’eco è memoria e agisce o funziona sempre all’interno della relativa giurisdizione, che non termina mai attraverso ciò che odi, in quanto a risposta ambientale.
Ecco perché la considerazione dentro o fuori lascia tutto sostanzialmente così come già è, continuando a funzionare e ad insistere.
Allora, sei sempre “dentro” a qualcosa che persino l’eco ti dimostra, seppure rivelando, poiché tu sei “tu”. Dove? Nell’Anti-Sistema. O, “dentro” all’Anti-Sistema. Ecco dove ti trovi, anche se vai sempre ri-cercando “risposte”, mentre la risposta “è” ambientale, poiché significato, verità, memoria (esperienza).
Insomma, in questo caleidoscopio... nel durante ed alfine ti ci auto smarrisci in profondità, affondandovi… che è ancora un altro modo di esprimere la sostanza che ti ha = l’eco-dominante Anti-Sistema.
Te ne puoi anche “solo” fare una questione di giustizia: “perché il mondo è così ingiusto?”. Già. Perché?
A prescindere da ogni “dibattito”, che lascia sempre il “tempo che ritrova”, è essenzialmente e dunque in “soldoni” il perché, la ragione fondamentale. Cioè? Sempre la stessa.
Indovina?
Sei in gerarchia “dentro” a qualcosa, che è come proprietà privata di, allora, qualcuno; laddove, non esiste ma c’è tale ferma responsabilità o interesse particolare.
Il mondo non è ingiusto. È questa versione del mondo (reale manifesto) ad esserlo. E poi, quando non sei sostanziale o sferico, allora il linguaggio diventa relativo, veicolando “che cosa vuol dire?” per ogni tasca.
Infatti, il mondo è in-giusto (così come il gatto è vivo e morto, contemporaneamente, sino a quando non scegli e apri la scatola). Il mondo versa in uno stato di sovrapposizione potenziale; chi decide… e, invece chi sceglie fra...?
Bè, che ne dici di allargare la “visione”, ad esempio, prendendo dentro anche il punto di sospensione “ora”?
Ossia, perché “Fare…” sempre a meno di responsabilizzare anche o persino “Dio”? Perché giustificarne sempre la presa?
È significativa la questione, prima ancora di essere “religione o spiritualità” o rispetto per… Ok?
Ricorda; non si butta mai via niente, nemmeno dell’Anti-Sistema.
Basta disintossicare ogni dettaglio che si esamina a livello frattale espanso, significativamente. Che non ti porta ad entrare in tackle “da dietro”, calpestando tutto e tutti ma… facendo “solo” luce, non importa dove.
Anzi, è proprio dove sembra servirne meno che ne occorre di più. Stanne certo. Il pesce puzza dalla testa. E sei infatti in gerarchia. Dunque? Non ti scatta nulla “dentro”? Non “senti” niente? Sei già morto e non lo sai? Può darsi. Sì, “di fatto” è così, perché sei come robotizzato in ogni “tua” risposta.
Laddove l’eco della tecnologia te lo ricorda sempre, eppure, non tendi mai a dare retta a tale feedback ambientale, poiché ritieni tutto questo perlomeno fastidioso. Allora, ti chiedo: “a chi dà fastidio la verità, come se fosse un tremendo stridio da soffocare immantinente?”. A te, oppure a “te”, che esegui ordini altrui a cui dai un senso persino, sì, ma... sempre “stonato”.
“Tu” che non ti rendi conto, che non ti accorgi, che “Fai..” finta di nulla, che… “ci sei o ci fai”?
Immagina. Come ti “senti”? Questo fa la differenza.
Se sei “tu”, dovresti sentirti tale.
Ma, hai dimenticato cosa significa, per “decorrenza dei termini” stazionando nell’Anti-Sistema che ti ha senza dartelo a vedere. Però, se poni “caso”, in effetti forse riesci ancora a ricordare la differenza che intercorre tra te e “te”.
È anche sufficiente vederti in qualche fotografia del “tempo che fu”, quando eri “giovane” o più giovane (non importa se sei ancora minorenne, perché vale sempre). La “fotografia” non è infatti la foto che ti si para d’innanzi agli occhi, ma è nella fotografia = il messaggio che si è fissato “lì” e che contemporaneamente non riguarda e non è solo il passato.
Come puoi considerare “passata” una memoria.
La memoria è una funzione che (ti) ricorda e che del passato fa il proprio “sentire”, rimanendo sempre tale e dunque sempre attuale o “ora”. Infatti, “è già successo” e continua a succedere.
Con la “moda” che riveste tutto per l’occasione “ora”, e che si presta anche per la rivelazione, però. Dipende. Chi è punto di sospensione?
Questo fa la differenza. E la gerarchia, o meno.
Tenendo in considerazione che dall’in-de-finito potenziale contemporaneo, può “ri-uscire” di tutto. Anche la “democrazia”. Oppure? Che cosa ti sfugge del costrutto “tutto”? Se è tra virgolette, vale come “devi credere che questo sia tutto”. Altrimenti, rimane fedele al suo più autentico “comprendere (abbracciare)”, quando tutto è tutto e rimane tutto.
Ma, nell’Anti-Sistema - secondo te (e non “te”) – tutto può rimanere tutto? No. Vero?
Tutto sarà, allora, “tutto”. Così come ora ti viene da considerare SPS (Me) perlomeno “fuori di testa”. Sì, è im-possibile. Dunque, scegli fra… impossibile e/o possibile. E poi “apri la scatola” ed oplà, viene fuori il “coniglio dal cilindro”.
Allora sei un mago.
Oppure, stai semplicemente ricorrendo alla funzione ambientale, dal momento in cui “quando vuoi” ritorni ad essere (dal) punto di sospensione. Così come in qualche “film”, chi non sa di avere dei poteri, di tanto in tanto comunque li risveglia, ossia, li utilizza quasi senza volerlo ma, nella sostanza, perché ne ha il ricordo, la menzione, il “sesto senso”, etc.
In-consciamente, continua a succedere, perché nel “segno” di una continuazione che si colloca ad un’alba che non sembra nemmeno ritornare nell’Anti-Sistema, cercando di ricordare attraverso percorsi o meccanismi Anti-Sistemici ad hoc proprio per auto impedire un tale tipo di “evasione”.
Forse, afferri il significato di essere “già successo” e allora…
Il “vantaggio” è senza pari, quando l’essere è e rimane “a Massa”, di modo che allora puoi predisporne ogni contenuto, da cui il “destino” comune che obbliga, ammalia, seduce e molto difficilmente abbandona.
Come un incanto.
Come un desiderio tanto forte da accompagnarti e francobollarti sempre. Come compresenza “ombra” che nemmeno riesci a mettere in discussione. Il Leviatano? Già. Ma… di più, come lo Stato. Come il Golem, il gigante d’argilla comandato a bacchetta dal “proprio” creatore o, meglio, da chi se ne approfitta.
Non a caso sei in una f-orma sociale “ricca” di profitto e di approfittatori, di ego-ismi, di proprietà privata, di… “oddio, che cosa mi riserverà il destino?”, etc.
Paura e… paura, la fanno da padroni.
Ecco la plastilina più favorevole al rimodellamento dell’essere te stesso, auto procurando l’auto decaduta nella depressione Anti-Sistemica.
Hai presente quando in un “film” sei chi assiste da “fuori” e dunque sai la trama, che vivi con grande “trasporto” e…. ad un certo punto mastichi talmente amaro, tanto che le scene che passi in rassegna ti trasmettono una grande tristezza, malinconia, nausea, ribrezzo, voglia di chiudere gli occhi ed andartene?
Ecco. In quel mentre stai tastando con mano, palesemente, l’asperità Anti-Sistema. Tutto te lo “Fa…” ricordare. Le musiche o colonna sonora, i testi o il parlato, le immagini o ogni panorama/dettaglio, il colore o essenza del significato che va in onda, i volti degli attori o il ricordo che cammina, etc.
Sei davvero in quella tristezza, in quella sfera da agitare e capovolgere così sembra che nevica, ogni volta. Puah. Una immagine complessiva da paura. Una vera e propria “tristezza”.
Del resto, dove credi di abitare? Sei sulla punta dell’iceberg, laddove tale f-orma rappresenta la piramide rovesciata, con l’essere “a Massa” che emerge nella misura in cui “serve”, dove l’apparenza inganna anche se realtà manifesta, concreta, solida, cristallizzata, etc.
Una vera e propria “scienza”.
Scienza su cui riflettere, imparare, giocare e anche da vedere…
Pdf Askanews 2 ottobre 2020 Link
“Ha avuto una missione specialmente per i suoi coetanei di questo tempo così entusiasmante e, insieme, così disorientato. Un tempo dove si sperimentano cose meravigliose attraverso una tecnologia che unisce il mondo da un capo all’altro, ma che tante volte si fa tumulto di informazioni e messaggi contraddittori, nei quali è così difficile ritrovare la bussola della verità e dell’amore. Carlo è un ragazzo del nostro tempo. Un ragazzo dell’era internet, e un modello di santità dell’epoca digitale, come lo ha presentato papa Francesco nella sua lettera ai giovani di tutto il mondo…”.
Domenico Sorrentino
Notizie.it 1 ottobre 2020 Link
La responsabilità fondamentale viene sempre regolarmente omessa.
Continui a trattare “Dio” come se avesse sempre un piano per ogni “cosa”. Quindi? Vai finalmente al significato. Sei in gerarchia, “dentro” a qualcosa, laddove chi è al vertice (punto di sospensione) è come Dio in-segna, ovvero è “Dio”.
Qualcosa ha preso il posto di qualcuno = qualcuno (eco-dominante) ha preso il posto di qualcosa (status quo).
“È già successo”.
Ecco perché “senti” questa sorta di tristezza cosmica. Un po’ come deve essere stato, per i “nativi”, essere presi a calci nel deretano da chi è giunto in seguito. Ergo, l’Anti-Sistema viene dopo, ma, è comunque “già successo” che… nonostante ogni consolidata apparenza persino logica.
Sei nel relativo cono d’ombra, credendo che sia differente. Ecco l’auto smarrimento non solo cosmico.
Ecco perché… “tante volte si fa tumulto di informazioni e messaggi contraddittori, nei quali è così difficile ritrovare la bussola…”. No? Boh? Già.
Non prendi mai posizione, se non per credere di essere sul carro del vincitore. Qualcosa che esegui, però. E che non “Fai…”. Dunque, che “serve” ed allora ne senti ogni “necessità”.
La televisione del futuro sta arrivando: ecco cosa bisogna sapere…
Voz Askanews 1 ottobre 2020 Link
Nemmeno la “santità digitale” ti salverà.
Piuttosto, diverrai come un fac-simile persino di “te”, che allora significa un altro giro di vite, Anti-Sistemico. Sempre più vicini e sempre più “distanziati”, tanto che persino la comparsa del “virus” ne testimonia l’efficacia.
Di che cosa?
Di questa globale strategia. “Sì. E io sono Babbo Natale”. Ma no. Si tratta di molto meno, essendo sempre “complottismo”. Vero?
Al limite, “pazzia, paranoia, malattia, etc.”.
Figurati che chi dedica la vita in tal senso, adoperandosi ogni giorno proprio come se lavorasse, tecnicamente in quale “calderone” viene ufficialmente inserito? In quello fiscalmente a carico.
Andersen Global aggiunge Sagis Lp in Anguilla alla propria piattaforma caraibica…
Business Wire 1 ottobre 2020 Link
Mentre c’è chi si rinforza sempre di più ogni giorno che “passa”, come uscendo dalla porta per rientrare dalla finestra. Così… come se fosse una notizia qualsiasi.
Che tristezza.
Bankitalia su bad bank pubblica per Npl: “ci sarebbe problema aiuti Stato…”…
Bankitalia è comunque dell'idea che “per le banche e l'economia sarà essenziale disporre di tutti gli strumenti per gestire al meglio i crediti deteriorati…”…
Laura Naka Antonelli Finanza.com 30 settembre 2020 Link
Ci sarebbe…, ma che problema c’è: fatta la “legge”…
Nota bene; “per le banche e l'economia sarà essenziale…”: prima che per l’economia, lo è per le banche. Ergo? Nell’ordine, il senso, il valore aggiunto, la gerarchia.
Chi decide? Anche per te/“te”, s’intende.
Cosa decide? È logico, quando agisci da una posizione di “forza”. Va da sé. No? Non serve aggiungere altro, perché sai “Fare…” uno più uno. Eppure? “Che?”. Ma infatti. Niente… per carità.
Ed “ora” metti assieme le prossime tre non solo notizie.
"Dieselgate", dopo cinque anni inizia il processo: alla sbarra Rupert Stadler, ex numero 1 di Audi.
L'ex Amministratore Delegato di Audi, Rupert Stadler, rischia fino a 10 anni di carcere nel processo “Dieselgate” iniziato oggi a Monaco di Baviera. Accusato di frode, emissione di certificati falsi e pubblicità ingannevole, Stadler si difende: “Ho saputo tutto solo dopo lo scoppio dello scandalo…”.
Euronews 30 settembre 2020 Link
Certo, perchè “prima” era come lobotomizzato.
Auto, la svolta “green” è dietro l'angolo.
La svolta “green” del mercato automotive è sempre più concreta grazie all'accresciuta sensibilità ambientale…
Pdf Askanews 2 ottobre 2020 Link
Volkswagen conferma target e investimenti…
Lzp Askanews 30 settembre 2020 Link
La “vedi” la linea sostanziale della continuatività Anti-Sistemica?
Non è complesso. Una questione di... pubblicità. È reso “complesso”. E a volte è sufficiente decidersi in merito.
Ciò che sei abituato a definire “dare retta” oppure “credere”.
Se capovolgi tutto sembra che nevica, ogni volta.
Sei “dentro” a tale situazione, che hai contribuito in-direttamente a far divenire “casa”.
Hai messo radici in profondità, tanto da esserne rimasto invischiato generazionalmente. Erediti tutto ciò, in tutto questo. E ti “Fai…” bastare l’Anti-Sistema, come se fosse l’unica “via” percorribile.
Hai attaccato tutto te stesso al “chiodo”.
Altro che Gesù. È tutto “qua” da vedere, eppure… Che altro. Ripetere può anche aiutare.
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-258
prospettivavita@gmail.com