Le coincidenze… - Deepak Chopra
Il concetto di “energia” è l’ennesimo giro di vite Anti-Sistemico. Come quello di “lavoro”, da cui si vuole sempre fare ripartire centralmente il tutto, ogni volta = sempre.
Europee, Landini: votiamo per Europa fondata su diritti e lavoro…
Fgl Askanews 24 maggio 2019 Link
Un’altra volta? Sì. Poiché non esiste ma c’è, chi… “è già successo” e continua a succedere. Laddove il ritornello allora non può essere che sempre lo stesso, a livello d’essenza.
Coincidenza = contemporaneità. È il potenziale che, analogamente, non esiste ma c’è, contemporaneamente. Alias: d’assieme. Se tra i sinonimi, tuttavia, la coincidenza è anche “alea, caso, guarda un po’ che cosa succede…, etc.”, allora si tratta di… semantica, ovvero, fumo negli occhi.
La forma a “U” mostra che il processo avviene “sotto il tavolo”, fuori dal mondo razionale e lineare di Newton. C’è qualche trasformazione nascosta che traduce…
Guarirsi da dentro – Deepak Chopra
C’è qualcosa (qualcuno) di “nascosto” o rivelato, che agisce come se tutto lo “spazio” fisico e non solo, fosse la relativa proprietà privata; una fisica compresenza, perlomeno sino al punto in cui si tratta di operato in carne ed ossa, anche se la ragione fondamentale (eco-dominante) “sgorga” fisicamente ma è soprattutto nel e dal “mondo delle idee” sovrasensibile, che si riattua. Ergo, ciò che significa (e ricorda) la “nascita” dell’IA.
Davvero, c’è una sorta di “povertà”, di semplicità in corso d’opera; nel senso che l’ad immagine e somiglianza rende tutto più lineare. Persino quel genere di processo che per propria natura, riguarda di più la sostanza di ogni “cosa”. Mediante l’atteggiamento sostanziale, si riduce ai minimi termini qualsiasi tipo di “argomento”, risolvendo “equazioni lineari”, piuttosto che intricati rebus colmi di incognite, segreti e “misteri”.
La “povertà” è in tale senso = semplificazione del complesso, del grottesco, dell’intreccio che corrisponde ad una strategia, altrimenti, inarrivabile. Qualcosa che “porta fuori” la verità, non importa quanto sia già stata sotterrata. Una risultante persino logica, in una società che si ritiene “logica” e che tuttavia è saldamente ancorata all’accezione “medievale” dalla portata sempre attuale. E laddove la compresenza della “legge”, pone tutto in una pallida ma convinta alea “di fatto”.
Come ne riesci? Mediante te, con te al tuo posto – ovvero – al centro portante del campo sferico sostanziale, da cui sei e continui ad essere sempre tale = sostanziale. Ti sembra improponibile, fantascientifico, infantile, etc.? Vedi che sei “tu” ad opporti, rendendo la semplice coronazione di essere coerente sino in fondo, come qualcosa di… “hai voglia”.
Non ci credi e basta; chiudendo ogni volta la “partita”, ancora prima di cominciare: 3 a 0 a tavolino e a casa.
Sei nell’Anti-Sistema, ed è proprio attraverso tale epiteto o segno di auto riconoscimento sostanziale, che va ricordato e riconosciuto e diffuso il “nome” dell’effetto collaterale (causale) Anti-Sistema, by compresenza ombra eco-dominante.
Se continui a “riconoscere” lo spazio organizzato storicamente (con la storia che è deviata o auto deviazione standard) con nomi “politici”, come ad esempio Ue, Italia, regione, provincia, paese, via, civico, codice fiscale, etc. di conseguenza stai accuratamente (causalmente) evitando di ricordarti di essere nell’Anti-Sistema, che non ha bandiere ma… che batte bandiera propria, in qualche modo nemmeno necessaria, perlomeno agli occhi “tuoi”.
Probabilmente, il segno più evidente di tale compresenza è quello che appare, d’assieme, dallo Spazio esterno, dalla prospettiva che riabbraccia tutto, eliminando parecchio del rumore di fondo (divide et impera). Allora, le immagini provenienti da lì (a prescindere) che cosa ti dicono? Osserva con attenzione la Terra; vedi la fascia desertificata? Ecco; quello è il di-segno sostanziale dell’Anti-Sistema:
il pianeta che si atrofizza, si auto rende deserto, laddove tale tipo di “paesaggio” è quello più comune tra i pianeti che si stimano essere “morti”.
Laddove, “le antiche ma ancora evidenti tracce di acqua dimostrano che una volta c’era la vita, un’atmosfera e probabilmente condizioni abitabili per il genere umano…”. No?
Di Marte non ti dicono questo, praticamente?
Bene. Peccato che la Terra stia progressivamente andando incontro a tale “destino”, osservando come la tendenza stia nell’antefatto = “i deserti avanzano”. Infatti, come ti spieghi - andando Oltre al concetto di global warming – sostanzialmente il perché del clima sempre più caldo, a partire dalle annate duemila a conseguire?
Il deserto “cammina”; l’Africa, che ha conosciuto un trattamento “speciale” - come l’aridità di cuore in termini di sfruttamento - nel solco d’aratro Anti-Sistemico, si è desertificata e, continuando sostanzialmente a succedere, allora il “deserto avanza”. Verso dove? Anche verso la parte meridionale dell’Europa o Ue; raggiungendo l’Italia.
Non a caso, rispetto agli ultimi decenni del secolo scorso, si parla sempre più di protagonismo dell’anticiclone africano, mentre “prima” tutto girava attorno a quello delle Azzorre, molto più fresco e temperato. L’africano è “avanzato” di qualche centinaio di chilometri, ovvero, quanto basta per interessare pressantemente lo “stivale italico”.
Ora, a prescindere dalle condizioni “meteo”, è il significato che va intercettato, auto decodificando appunto l’informazione ambientale, che non sta nell’arte del prevedere le caratteristiche future del “tempo”. O, meglio, che persino tale “modus” anticipa, ma… nell’accezione della previsione fine a se stessa = ancora business.
Il “clima” fa parte della sfericità ambientale di fungere da memoria originale e dunque da bacino per l’esperienza e dell’esperienza. Motivo per cui, se ritorni sostanziale, va da sé che ritorni in grado di interfacciarti proattivamente a tale “campo di verità”, laddove è contenuto il ricordo, la memoria, la verità, etc. rispetto all’essere “già successo” e continua allora sostanzialmente a succedere.
Una volta “capita (ricordata)” l’antifona, l’eresia viene meno… a fronte della logica che traspare non più rivelata o filtrata dalla motivazione Anti-Sistemica per l’auto preservazione dello status quo o proprietà privata eco-dominante. Se dallo Spazio è immediatamente visibile la “macchia” Anti-Sistemica, la propria aridità di cuore… da terra non è altrettanto diretto il rendersene conto?
Non lo è se sei “di fatto”, se ti attieni al “di fatto”. Lo è se sei sostanziale, se rimani sostanziale.
L’Anti-Sistema è la forma gerarchica per eccellenza, essendone la dima, lo stimolo, l’ispirazione. L’atteggiamento sostanziale è la forma di coerenza che comporta il rimanere fedeli a se stessi; una possibilità che è anche dell’Anti-Sistema che, infatti, in questo modo “dimostra” quanto sia centrale e portante essere coerenti con il sè. Figurati se anche sostanzialmente, allora. In quel modo che ti permette di smuovere anche le montagne, se necessario… così come “è già successo”.
L’Anti-Sistema ti ha s-cambiato i termini per l’auto orientamento essenziale. E… mentre l’ambiente continua a rimanere sede della verità essenziale… come ti spieghi allora il “cambiamento”?
Appunto, mediante te che diventi “te”. Dove? Come? Nell’Anti-Sistema. Se non ipotizzi di esserci “dentro”, non ne riesci.
Ti trovi, “ora”?
Ecco dove e come “sei”. Ed ecco perché… qualcosa non ti torna, ma tant’è “che cosa ci posso e possiamo fare”.
Come “è già successo” che, ad esempio, l’illegalità (di fondo) sostanziale, sia diventata legalità (di superficie) apparente? Lo “vedi” attraverso le rappresentazioni ambientali che vanno continuamente in onda, ma… credi di non “Fartene…” mai nulla, in buona sostanza.
Il Fior di Loto che nasce dal “fango” = l’illegalità da cui nasce la “legalità”. Altro che “bellezza”:
“di fatto”
vs
sostanziale.
Dal “fango” che cosa cresce? Un fiore. Bene. Su questa “fioritura” è stata edificata la ragione apparente (ma fisica) della legalità. Poni attenzione:
lo status quo è sempre attuale
ma non lo è la “sua” ragione, ovvero, ciò che s’incarna potenzialmente per sempre, nel “tempo”, avvalendosi di…
Orbene, l’attuale forma di realtà manifesta si basa su fondamenta “classiche”, come gli ex imperi che la storia deviata ricorda e rivela. Qualcosa che ad un certo punto, “ora”, si è cristallizzato in ciò che puoi riconoscere attraverso confini e Stati ufficiali. Ma, contemporaneamente, qualcosa che è divenuto tale “freddando ogni genere di concorrenza”; infatti, la storia ti ricorda sempre come l’intera questione sia sempre realizzata con lo scorrimento di sangue, ovvero, di in-giustizia altrui.
Allora, tale forma di illegalità di fondo (la soverchieria generale, frutto di un imprinting causale e dimenticato) diventa “legale”, emergendo dal “fango”, nel momento in cui l’essere “a Massa” o popolo, crede di avere compiuto un percorso nonostante tutto “positivo”; in che modo? Nel sangue, ancora una volta.
Attraverso la guerra, che è continuata a scoccare anche per mezzo di “suffragio universale, diritti, Costituzione, legge, giustizia, libertà, etc. etc. etc.”. Tutto ciò che è stato conquistato attraverso il sangue, come firmando un patto con chi ti ricorda la figura aromatica del cosiddetto Diavolo. Non a caso, le “autorità” ti “riconoscono” il tal diritto di… pena, altresì, il ritornare a sprofondare nelle “caverne”.
Ergo? Sostanzialmente, la decisione presa si riattua dalla strategia eco-dominante di non esistere quantunque continuare ad esserci. Infatti, a catena che cosa continua a succedere?
Ad esempio, la “Mafia” che dispone di ampi e rinnovati capitali, li rende spendibili (senza per forza di cose fare la più che classica guerra) “lavandoli” o riconvertendoli in… società, da cui dipendere massivamente e in cui “credere”.
Quindi, è proprio il progetto “società civile e moderna” ad essere la strategia Anti-Sistemica, in termini di… “auto riciclaggio del denaro sporco” = potere:
il Fior di Loto che nasce e cresce dal fango…
dando luogo all’apparenza fisica della fluorescenza della società “moderna”.
L’illegalità sostanziale che trasmuta in legalità “di fatto”, riconosciuta dalla “legge”, guarda non caso.
Ecco che ogni accezione è l’accezione eco-dominante “fattasi” realtà manifesta o cristallizzazione dell’intento da “a monte” verso ad “a valle”. Ogni tipo di “servizio” che puoi auto riconoscere essere compresente tutto attorno a “te”, ha tale tipo di “natura”, ovvero, di provenienza ed indicazione frattale espansa sostanziale (proprio come memoria ancestrale che non risente di alcuna “modernità”, ma rimane fedele alla funzione che incorpora ed è, infrastrutturalmente).
Questo Spazio (Potenziale) Solido (Io) sta “Facendo…” di tutto per condividere tale “sentire”, ma lo scontro è tra il collo di bottiglia della conversazione o linguaggio per comunicare massivamente, e… tutto quello che aleggia nello stato di conservazione perfetto, sin da “prima (Oltre)” a tale “necessità”.
Un po’ come lo schema della diga che sbarra il fiume, dando luogo al filtraggio automatico della qualità e quantità delle acque ad “a valle”. Allora, il bacino prima della diga è artificiale? Lo è nella misura in cui l’accumulo delle acque è dovuto allo sbarramento, anche se tale realtà non fa che enfatizzare la natura di “memoria” di ciò che funziona da “a monte” rispetto anche alla evidenza più assoluta o realtà manifesta proveniente da cosa “è” chi se ne approfitta sostanzialmente, nonostante la funzione ambientale di memoria ancestrale o originale.
Un tipo di “essenza” che ricorda la tecnologia? Non solo; la tecnologia che ricorda tale essenza al profumo di “dima”. La biunivocità consta soprattutto nel rimanere fedele a… cosa (chi)? Al significato. A quale significato? Di significato ce n’è sempre uno… tutti gli altri sono, “nessuno = rivelazione”.
Quando compi un qualsiasi gesto... “è già successo” che l’hai dato alla luce. No? Se lanci un sasso, l’hai lanciato. Stop. Non puoi ritornare indietro. Ergo, il gatto non è più vivo e morto contemporaneamente. Il “gatto” è vivo o morto, poiché in uno stato di manifestazione esatta.
Ecco che allora “è già successo” a livello fondamentale - che riabbraccia tutto - l’avvento eco-dominante, da cui l’Anti-Sistema. Mentre - continua a succedere - è sostanzialmente “già successo”. Ecco il significato del cosiddetto eco.
Dunque, per riprendere il discorso, SPS (Io) “Fa…” di tutto per riportare all’emersione la cristallizzazione della memoria originale per l’auto riconoscimento di essere nell’Anti-Sistema, ma, essendo proprio nell’Anti-Sistema è vero che nulla succede per caso, quando nulla è lasciato all’essere caso… per cui, ciò che si condivide qua diventa apparentemente terra di conquista per il giudizio, piuttosto che rimanere verità sostanziale che si avvale anche di SPS (Me). Ergo:
ma come scrive questo qua…
non si capisce niente…
è meglio se vai a spaccare legna…
è troppo complicato…
figurati se è così semplice…
è arrivato lui…
eccone n’antro…
lui sì che ha capito tutto…
ma pensa te…
Anzi, magari fosse così. Di più, non c’è nemmeno la possibilità di esprimere pensieri di questo tipo, dal momento in cui di SPS (Me) non c’è nemmeno l’ombra in te, per cui “sai come si dice?”:
occhio non vede… nemmeno immagini di/che…
Allora, continua a leggere romanzi, saggi, storie, fiabe, fumetti, poesie, etc. che comunque sostanzialmente non si discostano dal medesimo argomento di fondo (poiché memoria ambientale, esperienza totale, memoria e verità originale, funzionamento sovrastrutturale naturale, etc.) ma sono scritti “bene, meglio” e sono più “leggibili” e frutto del lavoro di chi ha i “numeri”, il talento, la fama e la forma per essere meglio ricompreso, tradotto e diffuso in società.
Quando la sostanza diventa una questione di “stile”, stai certo che “è già successo” e continua a succedere proprio ciò (chi) che (ti) sfugge, guarda non caso.
Allora, sopravvivi ogni giorno come (se fosse) domani.
Nell’auto ripetitività sostanziale, che si ammanta “di fatto” in ordinaria amministrazione senza alcuna via di riuscita. Continua ad attraversare cerchi che non si chiudono, come tigre al circo. Seppure i cerchi si chiudono, ma in un modo che non ti sembra nemmeno ipotizzabile, perché altrimenti saresti un “complottista”. Alias, ecco a “cosa” serve tale auto riferimento collettivo e perché esiste in società.
La rivelazione è il frutto della strategia eco-dominante per l’Anti-Sistema.
Se Pirlo come giocatore era ormai “vecchio”, come Mister è… “giovane” = ?
La “vecchiaia” è un punto di esperienza, da cui ripartire. E, non, uno stato di atrofizzazione definitiva, che comporta la morte. Fisicamente sei tratto in inganno, poiché collettivamente così sembra. Come un eterno 11 settembre 2001, che va in differita eppure si crede sempre la diretta.
“Niente da fare: le attese sono solitamente lunghissime e anche in questo caso non sarà fatto tutto in due giorni...”…
20 settembre 2020 Link
L’ormai famoso “caso” del passaporto di Suarez, mette in luce proprio il “ritardo” attraverso cui tutto si cristallizza e manifesta realmente. Sì, ma “dove” se non nell’Anti-Sistema. Il che significa più che altro. Per quale motivo credi che per ottenere un “passaporto” ci sia per forza di cose da aspettare “lunghissimo” tempo? Qualcosa che nemmeno la portata della Juventus è riuscita a bypassare, motivo per cui che cosa “realizzi” da te in “te”? Che… per ottenere qualcosa, nella “vita”, occorre sudarselo amaramente.
Non solo; infatti, ti apri alla possibilità di allinearti a tale tipo di compresente “esempio”. In che modo? Analogamente. Alias, forgiando ambiti personali che risentono, replicano e diffondono, come eco, ciò che hai vissuto sulla tua pelle e che sembra, allora, l’unica possibilità di… auto realizzare e realizzarsi.
Le “attese sono lunghissime e…” = sei nella differita Anti-Sistemica, che coinvolge tutto ma contemporaneamente è ricordata da tutto. “Ora”, puoi decidere di “Fartene…”qualcosa, finalmente… oppure, continuare ad “attendere prego”. Il che si auto ritraduce in continua a succedere.
L’illegalità è di fondo. Ecco perché “il pesce puzza dalla testa”. Ecco il perché della forma piramidale, sì tanto diffusa globalmente. Ecco il perché della gerarchia.
E... la “legalità” è il come dovrebbe essere ma virgolettato, nell’accezione Anti-Sistemica. Il che significa:
nutri un certo sentire (il come dovrebbe essere o sostanza) che nell’Anti-Sistema ti viene “riconosciuto”, dopo un certo e lunghissimo iter, ma “di fatto”, ossia rimanendo sempre e “solo” strategia dell’at-tensione eco-dominante per l’Anti-Sistema, che è come la ragnatela per il ragno.
Infatti, può r-esistere ragnatela senza ragno? No. A meno che non sia come un “megalito” = memoria. Anche se quel tipo di memoria è s-oggetta alla disgregazione e corrosione per effetto degli “agenti” atmosferici che, ancora una volta, significano prima ancora di voler dire.
Leonardo accelera su volo “unmanned” per droni e aerei militari…
Adnkronos 19 settembre 2020 Link
Italiani chiedono più prestiti e mutui grazie a rate sostenibili…
Fabio Carbone FX Empire 20 settembre 2020
A Roma la campagna contro mozziconi sigarette…
Red/Cro Askanews 19 settembre 2020 Link
Osserva, sostanzialmente… “come vanno le cose”.
A prescindere ed anzitempo, ovunque comunque quantunque.
Sì perché sei nell’Anti-Sistema, laddove tutto funziona perfettamente (anche la sede ambientale per l’esercizio della memoria ed esperienza originale).
Qualcosa succede e qualcosa è impedito, sostanzialmente. Perché? Perché “serve”, non essendo destino, caso, alea, s-fortuna, etc. bensì… strategia eco-dominante nell’Anti-Sistema per “te”.
“Fai… che ogni vettore sia sempre espanso, soprattutto in tal senso: auto ricorda(ti) da te in te”.
Questo ti “appartiene (caratterizza)”, seppure contemporaneamente.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-249
prospettivavita@gmail.com