Quando “sei” in un foglio elettronico (ovvero, in qualcosa che credi essere l’unic3 tipo di realtà “sostenibile”), di fatto, ogni cella è come un3 singolarità o residenza o conto corrente o codice fiscale, etc.
Nel “foglio” sei sostanzialmente1- previst3, 2- controllat3, 3- auto suddivis3 e 4- appartenente ad un luogo comune che è 5- in gerarchia.
Laddove, tale “spazio” è globale e fisic3, per quanto riguarda ogni aspettativa o “destinazione d’uso” e... non locale ma ubiqu3, per quanto riguarda il significato, l3 portanza, l3 stato di fatto:
ecco, allora, “te” e te
ecco, allora, l3 creazione e “Dio” o l'essere Big Bang o artifizio.
“Come setacciamo le verità della Fede? Come scriviamo la nostra storia personale o culturale così da definire chi siamo? Come penetriamo anni, secoli di alterazioni storiche per trovare la verità originale?...
La sola cosa importante è quello in cui si crede…”.
Il codice Da Vinci
Già.
Per cui, “che cosa credi”, ovvero, “a ch3 credi”?
Di certo, non si tratta di te. Di sicuro, si tratta di un’esternazione. Qualcosa che “è” qualcun3, che diventi poi “te”, facendo “tu3” tale stato di verità altrui.
L3 scienza e l3 religione/spiritualità sono “punti di vista”, seppure dotat3 di ampie credenziali= atto di fiducia dell’essere sempre “a Massa”, che non auto ritiene di avere l3 “forza” per/di fare tutt3 da/in sé, poiché come automatismo settat3 proprio al/nel dipendere.
Quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (Io) è da anni che te l3 ripete:
che cosa sai
se (se) sempre (nel) “qua (così)”
senza essere dall’atteggiamento “formulare”?
Sai ciò che “serve”, allora.
Nulla di più, nulla di meno, sostanzialmente. Insomma, non si butta mai via niente, in qualcosa dove nulla è lasciat3 all’essere “caso”.
Tutt3 serve.
E… in un simile “ambiente”, se non ti rendi conto di cosa/chi è al/nel/il/dal punto di sospensione, allora, sei cott3 e mangiat3, in ciò che non è ma sembra un3 questione di “tempo”.
è possibile accorgerti di un3 stato “più ver3 dell’essere verità”?
Attraverso l3 “teoria (o storia)” SPS, sì.
Poiché, esiste sfumatura di verità ad/in ogni livello, ma, essendo l’ambiente un’infrastruttura a carattere frattale espans3, allora, esiste sempre – nonostante il livello itinerante (di s-comodo) “verità” – qualcosa che è “più ver3 della verità”, ovvero:
ciò che sostanzialmente s’emana dall’essere al/il/nel/dal punto di sospensione, da cui tutt3 riassume la valenza di “a valle”, rispetto dunque a cosa (chi) rimane assolutamente da “a monte” rispetto a tale “tutt3”.
Risolto il caso della sottoplacca mancante: implicazioni per la scienza del cervello.
La scomparsa di un'intera area del cervello dovrebbe essere motivo di preoccupazione.
Al contrario, per decenni gli scienziati hanno sostenuto tranquillamente che un'area del cervello, la sottoplacca, semplicemente svanisce durante lo sviluppo umano.
Recentemente, tuttavia, la ricerca ha rivelato somiglianze genetiche tra le cellule nella sottoplacca e i neuroni implicati nell'autismo, portando un gruppo di scienziati della Rockefeller University a chiedersi:
e se le cellule della sottoplacca non scomparissero affatto?...
Sei in “qualcosa”. Non dimenticarl3, ovvero, ricorda.
Laddove, causalmente (e a livello d’auto informazione ambientale o caratteristica frattale espansa), chi “studia” fa sempre parte di… qualcosa, che coincide ed indica (sostanzialmente) anche... a chi appartiene tale forma di “studio o ricerca”.
Diciamo che sono i solit3 “nomi”, che ricircolano (da) sempre (nel) “qua (così)”.
Qualcun3, allora (così come è logic3 che seguendo il flusso dei soldi/potere, giungi sempre ad un3 persona, piuttosto che ad un luogo comune, essendo in un luogo comune).
Ecco un leitmotiv a/in cui sei auto espost3 (nel) “qua (così)”. A partire dal concetto di democrazia e “democrazia”, sino a raggiungere quell3 di libertà e “libertà”, con “Dio” ivi ricompres3.
Sei, insomma, in un luogo comune denaturat3... dove succede sostanzialmente proprio e “sol3” ciò che deve succedere, anche quando si tratta di eventi che sfuggono all3 “tua” capacità attuale di r-ac-cogliere l’attimo.
Il termine implicazione logica si riferisce al legame che esiste tra una proposizione (antecedente) ed un'altra proposizione (conseguente) in modo da metterne in relazione i rispettivi valori di verità…
Ergo, “i rispettivi valori di verità…” sono in gerarchia;
pertanto, l’essere verità (sferica) va a farsi benedire.
Risultato:
consegui, non importa dove, come, quando, perché, etc. poiché, non esiste; c’è tale situazione, dal momento in cui “è già success3” e, di/in conseguenza, continua a succedere.
perché la fiction “Una pallottola nel cuore” non l’hanno chiamat3 “Un proiettile nel cuore”, vist3 che l’attore principale è Gigi Proietti?
Probabilmente, perché “ri-suona male”, dando l'impressione dell'invasività (che non sia mai, per carità; il prodotto deve piacere a non creare alcun3 situazione d'imbarazzo o troppo auto ricordante ciò che hai dimenticat3 in sede di post trauma).
Ecco l3 scelta che si effettua da “a monte”, tenendo conto già dell’impatto statistico in “te”, ovvero, “a Massa”.
Nell’assunto fondamentale di generare/espandere (conservare, controllare) share-audience/vendita di spazi pubblicitari & co. come se fosse un monopolio o un3 dittatura (che, a prescindere dal ricordo del Fascismo, continua ad essere sostanzialmente l3 più che consolidat3 forma-versione di realtà inappuntabile di/in riferimento unic3, esclusivamente riservat3 a “te”).
E… “detto” in tale modo, non sembra nulla de che, poiché tendi a relazionare tale fatto, con l3 caratteristica generale del termine, ovvero, l’essere norma-le/natura-le, ad immagine e somiglianza dell’essere tecnologia, oppure, di te/“te”, genericamente auto coincidente con il “tu3” fisico e/o la “tu3” mente.
O, ancora, con il luogo comune “Dio” che, nonostante tutt3, ti fai bastare sempre sin da quando ne hai avuto “necessità”…
Ma (ma), l’ambiente che funziona, significa; che cosa?
L’ambiente “riflette” secondo un particolare “modo di fare” o algoritmo funzionale; qualcosa in codice, insomma.
In codice, poiché tu sei “tu” (nel) “qua (così)”.
Ovvero, l3 codificazione avviene ancora per riflesso che, in particolare, ivi auto ricomprende tutt3, comunque e quantunque.
Se l’informazione ti raggiunge sempre, perché l’ambiente è l’informazione e sei nell’ambiente in ogni “caso”, di/in conseguenza se è in codice (o, meglio, non l3 comprendi, non l3 capisci, non te ne avvedi, non sai di che diamine si tratta, non ci credi, non sei d’accordo, non presti attenzione, etc. etc. etc.) significa che (ti) “è già success3” qualcosa, di modo che… continuamente tendi ad auto ricircolare a/in tutt3 ciò che insiste “tra parentesi”, sembrando(ti) invero tutt3 ciò che esiste, c’è ed è im-possibile.
Con chi ti divora che non sembra nemmeno esistere, a prescindere da ogni luogo comune che non riesci mai (mai) ad auto decodificare, in modo da fartene sostanzialmente qualcosa.
“Car3 Diario...”. Quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (Io) è un tuttun3 tra sé e sé (Me). È un ambito e/che descrive un cert3 “discorso”.
Che altr3? Nulla de che, invero. Niente di niente… Oppure?
Come carta e calamaio, significato e caratteristica frattale espansa ambientale.
Sin da quando “aprirono l3 prima fabbrica” fu evidente che… inquinava.
E fu immediatamente logic3 il nesso tra “fumo (inquinante)” e “motivo (causa = chi)”.
Poi, nel “durante”, tale connubio venne progressivamente meno, nel senso che “ora devi dimostrarl3”.
Qualcosa di semplice. Vero?
È infatti sufficiente guardarti attorno.
Ma (ma) ti sembra che qualcosa (nel) “qua (così)” possa essere lasciat3 al “caso”?
Quindi, tale dimostrazione deve essere comprovat3 “a norma di legge” che, tuttavia, risente guarda non caso dell’attività di lobby (pressione) di gruppi esterni al Governo, che nonostante tutt3 costituiscono un3 forma di auto convincimento assolutamente dis-interessat3.
Alice nel Paese delle Meraviglie, è un romanzo fantastico pubblicato per la prima volta nel 1865 dal matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, sotto il ben più noto pseudonimo di Lewis Carroll…
Quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (Io) ha un3 “mission”?
Sì. Creare “aria nuov3”.
Fornire un appiglio, di modo che si possa agganciare l’Oltre Orizzonte, ovvero, tutt3 ciò che c’è al di là del paradigma “ora (speranza)” o (nel) “qua (così)” o AntiSistema.
L’auto riferimento è inerente al potenziale (contemporaneo) che insiste e sussiste, nonostante “te”... che fungi da dispositivo in leva, comandat3 da/in remoto, da cosa “è”… ubiquità, non località, potere, controllo, etc.
Qualcosa che “è” qualcun3, che fra l’altr3 (ti) ricorda – mentre viene auto ricordat3 - persino l’immaginari3 collettiv3 “Dio” o, meglio, Input Output Device o Generator Output Device (God).
Che cosa significa - che cosa (chi) indica - anche il termine “analfabetismo”, in termini di significato e/o quintessenza?
Le “cose” puoi chiamarl3 come meglio credi, ma, rimangono ciò che sono, ovvero, che indicano poiché significano; proprio come quanti d’informazione o, meglio, come memoria ambientale che completamente ti sfugge se (se) sempre (nel) “qua (così)”.
Le “cose” puoi auto suddividerl3 in quanti livelli tendi a (non) prendere in considerazione, eppure, c’è perlomeno un ambito che non corrisponde ad alcun “livello”.
Quale? In “buon3” sostanza, si tratta di un3 famiglia...