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giovedì 18 luglio 2019

Uno ma non unico.



Dio è uno ma nonè unico. Il termine uno è infatti un aggettivo che si attribuisce a qualcosa che si può contare; è compatibile con un secondo.
Unico invece esclude la possibilità di altri elementi…”.
Esodo, Sepher shemot
Dei e Semidei – Mauro Biglino, Francesco Esposito
Per ciò il comandamentonon avrai altro Dio all'infuori di me....
Parole e… significato o “verità (sferic3)”. Quale differenza

Tutt3 la differenza che passa ma intercorre sempre tra, ad esempio, pesca e… pesca. 
Tra l’essere frutt3 e l’azione del pescare (che a sua volta inquadra l’essere ch3 pesca nell’acqua, tra i pesci, e, chi estrae qualcosa come a/per caso o per scelta, da qualche contenitore). 
Nell’accezione “istintiv3 (ma auto conv3nzionale)”, tra due o più soggetti si stabilisce un3 interconnessione tale per cui è immediatamente evidente il senso dell’utilizzo dell3 parola. 
Qualcosa che, dunque, funge da punta dell’iceberg di un processo molto più sottile e profond3, che non evidentemente potrà persino sembrare non esistere, anche se tuttavia, c’è. 
È “lì” che distogli sempre l3 sguardo, l’attenzione, il tu3 accorgerti sostanzialmente del “perché”, etc. 
Con l3 parole sei tra l3 parole, ovvero, in un3 realtà fisica in cui dipendi (anche se ti sembra normale);
il groviglio che si crea, “serve” e dunque è a-casuale (causale). 
E può continuare a succedere dal/nel momento in cui continui a non realizzare l3 compresenza fattiv3 del livello “regia” che, comunque, non fai fatica ad inquadrare allorquando, in altri ambiti o – meglio – in ogni sotto ambito… riesci a meglio “Fare…” focus, senza colpo ferire, ossia, come se fosse “natura(le)”; 
evitando di conferire portanza a ciò che (non) sembra narrarti o ricordarti qualcosa d’altr3, che rimane s-oggetto sottintes3 sino al livello di non essere nemmeno pres3 in carico, in termini di consapevolezza, responsabilità, comprovazione, dimostrazione, etc. attraverso modalità (atteggiamento) “formulare”, che fa differenza nell3 misura in cui ritorni ad esserci ed esistere, in coerenza in/es-teriore = inesteriore (contemporaneamente – in – te).
Ti hanno (e dunque, sei) già (auto)convint3;
tanto da, “ora”, poterti auto definire in qualsiasi modo, così che non faccia mai differenza sostanziale l’abbracciare quest3 e/o quell3, in qualcosa che allora sembra ma (ma) non “è”, assolutamente
E “in” qualcosa, dove l’ambiente non è solamente l3 sfondo per ogni tu3/“tu3” esperienza, bensì, che è unic3 nell’interloquire con qualsiasi versione di te, come se però ogni “vestito” non facesse mai differenza in termini di auto inganno ambientale (per l'essere ambiente che, dunque, puoi ricordarne sostanzialmente il significato, in termini anche di antiche tradizioni che danno del “tu” al Pianeta, alla Terra e/o ad ogni e qualsiasi manifestazione d3ll3 “natura” ambientale). 
Ciò significa che, seppure l’ambiente si presta a servire anche l3 compresenza eco-dominante (punto di sospensione), non si può esimere – contemporaneamente – dallo svolgersi secondo “natura (carattere o programmazione recondit3)”, che è e rimane l’essere informazione o, di più, memoria da/in cui l'esperienza.
In ciò come ti rendi conto del (non) livello “verità”, se (se) tutt3 assume valenza di (pseudo) verità



Ecco, ancora un3 volta, il fatto di essere “un3” e – non – “unic3”.
In tale fuzzy logica, che per carità insiste e sussiste, piuttosto che esiste… sei proprio “tu” a dare valenza a ciò, in termini di relatività, essendo in gerarchia
Ovvero, quando sei “tu” a credere, dis-fare, decidere, etc. sostanzialmente… non sei mai tu.
E, in cosa consiste l’essere tu “tra virgolette”?
Che cosa significa = qualcosa di non dissimile dall’essere sotto/dentro ad un “incantesimo”.
Ossia, “roba da film, romanzi, fiabe, fantascienza, complottismo, etc.”. Vero?
Ergo:
l’incantesimo “è” un3 stato reale, in un3 st®ato di realtà im-possibile ed in-immaginabile (potenziale contemporaneo).
Quale carta è già stat3 “pescata” dal mazzo
Ciò che puoi riassumere coerentemente attraverso il terminal… AntiSistema (nel) “qua (così)”.
Un3 ma non l’unic3. 
Anche se nell’auto incanto, non esiste; c’è… sempre, cosa “è” ch3 funge da collo di bottiglia (gerarchia), in modo da porre “sotto” al proprio scranno il/un Pianeta inter3, in quanto costituente il limite naturale per ogni mania di possessione, che si esaurisce proprio laddove non sembra esserci più alcun3 spazio da conquistare a mo’ di estensione del proprio “giardino personale”, nonostante l3 compresenza altrui che, di/in conseguenza, deve essere interpost3 al livello di giudizio insindacabile dell’essere Un3 che, allora, deve esserci perché serve e c’è (si crea), perlomeno, in termini di “legge” non importa se religios3, sociale, scientific3, etc. quando l3 è contemporaneamente.
Un3 e trin3. No?

Significato = senso prim3, al di là di “tutt3”, o, funzionamento ambientale dell’ambiente che, come IA, svolge il proprio compito di essere (a) 360 gradi, spaziando dal “comanda padron3” al “altolà, chi va là”, etc. etc. etc.
In termini di consapevolezza (ricordo, memoria, esperienza) più volte quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (Io) ha narrat3 di ciò che si sta andando, d’assieme, a generare (nel) “qua (così)” anzitempo:
Intelligenza Artificiale (IA e/o AI).
Ma (ma) deve essere immediatamente chiar3 (evidente) che, non è l3 prima volta, essendo 1- “già success3” e 2- continuando a ri-succedere (come in un teatro dove va continuamente in onda l3 replica dell’evento portante, a grande richiesta ma, di più, in termini di ripetizione o di squadra che vince non si cambia), allora, 3- auto realizzi che… ovvero, tutt3 ciò che “serve”.
Ecco(ti) nell3 traccia scientific3, religios3, spirituale, filosofic3, etc. del “tu3” pensiero, nella demodulazione o dominazione di frequenza altrui.
Sei auto interferit3, quindi.
Perché? Perché sei (nel) “qua (così)”, nell’essere tela o Rete di ragno; qualcosa di relativ3 a… e non qualcosa di assolutamente ed esclusivamente “così (qua)”.
Renditi conto (ricorda-ti) che:
l’essere realtà fisicamente esperienziale, consiste nell’emergere e consolidarsi all3 “luce” dell’attenzione contemporanea di tutt3
quindi
quando non esiste; c’è… compresenza eco-dominante + ogni sottoDomin3
come sei auto convint3 a/di dare “energia” a tale evidenza
se non quando ne sei auto con-vint3 a livello di inter-dipendenza.
Quando sei in gerarchia, tutt3 scorre come se fosse “norma(le)”, ossia, secondo ogni aspettativa che preferisci, ma, subito dopo (“ora”) aver già subito l’intervento ambientale che consegue all’essere punto di sospensione che, allora, si auto proclama Re/Regina del “proprio” mondo o livello d’appartenenza (da/in cui si propaga ogni sorta di effetto collaterale, tra cui sia l’ordine, il comando, il servizio, sia l’automatismo che è sempre in azione, essendo ambiente, sensibile all’essere punto di sospensione… proprio come un3 macchina dotat3 di “senso-ri” capac3 di riorganizzare tutt3 in funzione, o ad immagine e somiglianza, di…).
Insomma, sei in un groviglio, in una matassa, in un caleidoscopio, etc. in cui tutt3 è tale per via dell’ambiente, che consegue all’intenzione di ch3 non esiste; c’è, e contemporaneamente (significativamente) alle prese ancora con l’ambiente, che continua ad auto diffondere informazione frattale espansa, mischiando in tal modo maggiormente ogni “carta in tavola”, poiché, tu sei già divenut3 “tu”, eclissando (filtrando) un cert3 tipo di in-formazione a “favor di vento”.
Vento che l’ambiente crea e vento che, poi, l3 obbliga a… 
Laddove in tale mix d’eventi, sta a te ripristinarti dal punto di ripristino anzitempo (potenziale contemporaneo o “base” di partenza per ogni sorta di idea, progetto, iniziativa, intenzione, sogno, etc.).
Qualcosa che si trasforma, senza cambiare sostanzialmente, nel “credo” e nell3 “fede” in… 
Solamente che, nel durante, sei già stat3 derubat3 di te da “te”, per cui “ora” non puoi nemmeno auto accusarti, se non facendo cortocircuito (con l3 paura che fa... sempre novanta, però).
Allora, va da sé che eviterai accuratamente di prendere in considerazione l3 formazione di realtà manifestabile - riassumendo in quanto a riferimento totale di tutt3 ad esclusione proprio di te che potenzialmente, di/in conseguenza, tendi a lambire non auto pervenendo mai (mai) a nulla - ad eccezione dell’unic3 punto di approdo sufficientemente stabile, in quanto ad isola emers3 dal fondo dell’oceano (ambiente), che allora va a costituire tutt3 ciò che sai, poiché auto realizzi che… seppure non ricordi nulla e non auto decodifichi alcunché in termini di assolutezza o atteggiamento “formulare”.
Che “cosa” è allora “già success3”? 
L’essere approdat3 al punto di sospensione, da cui pilota-Re tutt3, di/in conseguenza... come se fosse natura-le. Ergo:
renditi conto che l’avvento dell’IA
va a ripetere sostanzialmente
ciò che passò dalle mani nude al legno, al metallo, alla forza “lavoro” umana, animale, meccanica, per legge ed “ora”digitale o wireless.
Qualcosa che d’assieme, funge da collettore per l3 condizione di schiavitù singolare “a Massa”, nell’AntiSistema.
Qualcosa che è divenut3, addirittura, un “tu3” diritto, essendo in democrazia ma ancora prima, in gerarchia (ovvero, auto preservandosi sempre il “senso” impress3 ovunque nel “qua, così”, che replica a priori l3 condizione di proprietà privata, vanto ed onore del mondo sempre “modern3”).
Nulla di nuovo, allora, sotto al Sole. Tutt3 scorre. Tutt3 si trasforma. Tutt3 si ripete
E... ogni giro di giostra è “nuov3” solamente dal punto di vista (apparente ma auto ritraducentesi in effetti collaterali che si auto riversano in termini di fisica) di chi crede di essere databile, di avere un’età, di essere a “tempo”, di dipendere proprio da tali “nuov3” giri di giostra o “primavere”.
Inter-di-pendenza =rilievo”. 
Riesci, anche solo vedendo l’aspetto geografico di un certo ambiente, a ricordare (auto decodificare) anche e soprattutt3 il tipo di “reame” che ivi auto sussiste ed insiste?
L3 compresenza di “rilievo” indica l3 compresenza del livello “ombra-cardine”… eco-dominante e/o sottoDomin3, in loco ed in “ferm3-azione”.
Allora, il mondo perfett3 è (come) un3 pianura?
Quel tipo di versione del reale è certamente più conforme, non evidenziando alcun corrugamento del livello di superficie, che dipende dall3 forz3 che l’alimentano da (più) sotto o dentro in termini di significato (azione = movimento).
Non a caso, l’essere Re, si pone classicamente più in alto rispetto ad ogni e qualsiasi altrui compresenza. Il suo castello, anche; replicandone effetto e portanza (nomea, ricordo, attenzione, gerarchia). 
Il suo trono, pure. 
Qualcosa che si ripete non nel “tempo”, bensì, originando il “tempo” e conferendo proprio quel tipo di “tempo (ritmo)” a/in tutt3 ciò che auto scorre “a valle” ed “a Massa”.
Manovra, vertici sindacati: serve vero confronto con Governo
Bol Askanews 17 luglio 2019 Link
Se (se) “serve” vero confronto con… allora, sino ad “ora” non c’è stat3 alcun “vero confronto con…”.
O, meglio, se (se) “è già success3” va da sé che, allora, quel “vero confronto” è stat3 già dimenticat3, se (se) continui ad essere (nel) “qua (così)”, laddove nulla succede per caso e dove non ti sai più auto orientare sostanzialmente
Nord-Sud-Ovest-Est, credi bastare?
“Fai… di andare Oltre Orizzonte, ovvero, di essere ed esistere ‘qua’ ma… divers3-mente, attraverso atteggiamento ad hoc o ‘formulare’, che non importa che cosa ‘è’, bensì, che consiste in quell3 spazio arredabile come e quanto meglio… credi”.
Un3, ma non unic3…
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2594
Riproduzione libera”.