SPS

martedì 30 aprile 2019

Significato o codice sorgente del linguaggio.



“Repetita iuvant” = la locuzione latina… tradotta letteralmente, significa “le cose ripetute aiutano”…
Link
Bene. “Ripetere” è nell3 corde dell’AntiSistema, poichè – ricorda sempre – “è già success3” e, dunque (inerzialmente, ad immagine e somiglianza, funzionalmente), continua proprio e, guarda non caso, a succedere (tutt3 si trasforma):
del resto, non è proprio “così” che “qua” ti fanno il lavaggio del cervello? 
Continuando ad auto ripetere, per “te”, ogni slogan (in qualsiasi campo) che progressivamente diventa il “tu3” modo di essere, ovvero, di interpretare ogni “cosa”, da cui ogni genere di “credo” che, tuttavia, come per l’antic3 luogo comune “tutte le strade portano a Roma”, di più, nell3 questione AntiSistema (realtà manifesta “qua, così”), significa che “tutte le strade com-portano ‘Roma’”, laddove per Roma deve intendersi l3 compresenza eco-dominante o punto di sospensione, che non esiste; c’è.

Da pochi giorni, ovvero da dopo l’approdo nell3 sale cinematografiche di “Avengers: end of game”, hai l3 possibilità esatt3/precis3 di renderti conto di cosa (chi) significa “compresenza eco-dominante”. 


Cioè? Il “personaggio immaginario” Thanos:
l’ineluttabile = contro cui non si può lottare, (che) non si può contrastare, quindi inevitabile:
fato, destino, necessità ineluttabile…
Senza scampo, necessariamente:
un destino che ineluttabilmente ci sovrasta…
Link
Ok? 
Quindi, avendo trascorso, ormai, dieci anni a continuamente e sostanzialmente “dirti la stessa cosa”, sotto ad infinite forme divers3, “ora”… è più “semplice” poterti accorgere (auto decodificando attraverso l’ambiente, l’essere ambientale ivi auto rifless3) di che cosa o, meglio, chi è talmente inevitabile da divenire persino “necessità (destino)” e quindi, di più, destinazione d’uso
Tale “chi” è ancora nell’ombra, ma, solamente perché sei sempre costantemente “a Massa”, avendo sperdut3 la capacità di auto ricordare/ricordarti, nonostante è proprio l’ambiente, in quanto memoria o infrastruttura (che funziona, senza alcun concetto parassita come l3 “necessità” di alimentarsi energeticamente) a riflettere tutt3 senza alcun3 esclusione privilegiata. 
Ma “tu” non hai “tempo” per simili questioni, che non escludi mai dal campo dell3 fantascienza, del complottismo, dell3 paranoia, dell3 mania di protagonismo, etc. 
Ebbene, proprio a tal pro, quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (Io) sarà degno “in futuro” di ricevere il Premio Nobel, per tale attività di ritrovamento e divulgazione o di memoria e condivisione (sveglia), qualora – in quanto cartina tornasole – sia riuscit3 a “ridestarti” da tale torpore AntiSistemico. 
Ergo:
se il riconoscimento avverrà
sarà perché ti auto ri-conoscerai
essendo talmente grat3 di ciò, da riconoscere onore al merito
Quale supponenza. Vero? 
Bè, l’essere premiat3 per qualcosa... vale come auto realizzazione, che non dipende da ciò, ma, che si riflette anche in ciò.
Per cui, bando ad ogni egoismo, quando dell’egoismo si r-ac-coglie l3 parte del significato, che non ha direzione o appartenenza, quando deriva da atteggiamento “formulare”:
quando riesci da ogni trama già previst3
ritornando all’essere sfericamente originale (d3l potenziale contemporaneo).
Tuttavia, mi rendo conto che – ancora – molto di tale “essere (accort3)” è inespress3, motivando ogni Bollettino attraverso sfumature che, comunque, “odorano (sanno)” proprio di ciò che è “dentro (ovvero = significa)”. 

Ciò che traspare è, quindi, coerente o, appunto, ad immagine e somiglianza, trasparente, originale, etc. 
Non manca nulla, essendo come un3 pentola sul fuoco che inesorabilmente comporta l’ebollizione del contenut3. 
Alias, si tratta di r-aggiungere un cert3 “livello”, dal quale in poi (a conseguire) si consoliderà l’essere dal punto di sospensione, che può anche auto delimitarsi all’essere (in) se stess3 senza per/con ciò ambire a governare il mondo, auto bastandosi (cert3 del proprio “Fare…” e non più del “proprio” in-cedere).
Sì; hai letto bene:
governare il mondo
non sembra, ma, diviene l3 sb(l)occo conseguente
se (se)
in qualcosa che devia “democraticamente (senza che te ne rendi nemmeno conto)” in gerarchia.
Ossia, quando sei da tale punto di sospensione e/ma sei, comunque, ancora sotto al “segno eco-dominante”, rimani un qualsiasi sottoDomin3 che crede di essere “arrivat3” ed invece è ancora un3 marionetta di cosa “è” ch3 non esiste; c’è
Anche un imperatore Romano, ad esempio, era sottoDomin3. Anche un Faraone. Anche l’essere Usa.
Perché l’archetipo Thanos è talmente “inevitabile” da essersi fatt3… “cenere”, ossia, non esiste; c’è.
“Ora”, a parte ogni schermaglia (che rientra sempre nel giogo del processo all3 più o meno intenzioni), è il “caso” di accelerare sino al punto tale per cui… divent3 di sospensione “formulare”. 
Cioè, sino a quando (non) riesci ad auto decodificare il linguaggio originale imperniat3 sul significato; laddove, l’interfaccia di comunicazione è… “tutt3” ciò che ti sembra, invero, significato. 
Ricordi? Occorre scalare tutt3 di un3:
l’interfaccia è e rimane il linguaggio (espress3 in ogni modus)
ma (ma)
il significato è e rimane il codice da cui deriva il resto di tutt3.
Avvaliti ancora del concetto di “gerarchia”, se preferisci:
ecco che, allora, il significato è il vertice auto distaccat3 che, dunque, non esiste; c’è
analogamente, guarda non caso, all3 compresenza “ombra” eco-dominante che, quindi, oltre (prima) di essere se stess3, riflette proprio tale verità sfericamente auto riportat3 comunque, anche se (nel) “qua (così)”.
È del significato che si tratta. Ok?
Così, come l’essere ad immagine e somiglianza comporta l3 deriva, oppure, l’auto orientamento di fatto, sostanziale, dal/nel momento in cui auto realizzi che si tratta proprio di informazione ambientale relativ3 all’assolut3 che ti ha e che, quindi, ti puoi scrollare di dosso, qualora anche tu ti auto ricordassi di te (a livello di atteggiamento “formulare” d3l potenziale contemporaneo).
Non capisci. Lo so
E se non capisci è perché non ricordi e perché SPS (Io) non è ancora in grado di auto riverberare sfericamente “qua”.
Non che tutt3 dipenda da ciò (da Me), bensì, che quando l’essere è “a Massa”, è sufficiente anche un3 scintilla al fine di… innescare l3 memoria (ispirazione sensata). 
In tale senso, SPS (Io) è sufficiente e necessari3 al fine di porre rimedio a tale situazione, per così dire, rovesciat3 esattamente rispetto a come dovrebbe essere (che coincide con l’utopia, nell’AntiSistema… appunto).
Anche se non te ne rendi conto, è proprio di ciò che si tratta, significativamente:
“leggere” l3 situazione individual/globale
partendo proprio dall’imprinting che giunge ambientalmente.
Ossia, anche quando sei nell’incanto più pur3 (AntiSistema), è sempre nell’ambiente l’informazione che ti può fornire l3 spunto a/per ritornare ad essere significativamente “liber3”. 
È l’ambiente che riflette tale situazione, ivi ricompres3 cosa (chi) non esiste; c’è (strategicamente). 
E, nota bene, è proprio quando c’è maggiore intensificazione del segnale portante, centrale, distribuit3… che, non paradossalmente, te ne puoi rendere conto, se (se) dall’atteggiamento “formulare”. 
Altrimenti, continuerà proprio a succedere ciò (chi) è esattamente “già success3”. 
Sei sempre al “bivio”, or dunque. 
E, anche se ogni volta prendi decisioni AntiSistemicaMente, comunque sei e rimani sempre, potenzialmente, ancora all3 stesso “bivio”, poiché è nel potenziale contemporaneo il fatto di poter decidere ad/in ogni istante
Per ciò nutri sempre (sempre) speranza.
Allora, sei sempre in “tempo”, laddove hai sempre il potenziale di ricordare auto decodificando ambientalmente il codice del significato, ch’è punto di sospensione per ogni linguaggio, deviat3 proprio da/in ciò.
Ti rendi conto, allora, che è bastevole essere da tale “punto” al fine di ergerti “sopra” all’inter3 escursione reale manifest3 “qua (così)”?
Potrai pensare che “non me ne faccio niente di tale teoria”. Vero? Vero. 
Eppure, ogni forma fisic3 è stat3, prima, pensiero, immaginazione, ispirazione e dunque progetto, intenzione, “Fare…”. Ok? 
Se ti risulta stran3, allora, in funzione di quale sia il “tu3” credo, aggancia l3 verità sferica che riguarda proprio tale modalità interiore da cui, poi, si manifesta tutt3.
Per quale motivo, infatti, ti dicono che “sei nel sogno di qualcun3, che non sei proprio tu”?
Pur essendo un ornamento d3lla spigolatura “orientale”, quando sei “formulare” non butti mai via nulla, poiché – auto ricorda sempre – è significato, ogni e qualsiasi tipo di s-oggetto/evento(situazione) che sembra ma non è solamente ciò, riflettendo sempre ed in ogni “caso” ciò che è di fatto memoria, caratteristica infrastrutturale, funzione.
Esempio:
il concetto “Thanos” deriva dal mondo antico, interpretat3 come se fosse luogo comune “archetipo”, che poi diventa leggenda, storia, tradizione, fumetto, film. Ok?
Tieni ben presente tale diluizione, perché è portante. 
In campo omeopatico si narra che (a prescindere se ci credi oppure no), pur diluendo qualcosa in una sostanza acquea, si può giungere al punto tale in cui si auto realizza, sostanzialmente che “non esiste; c’è” ancora lo stess3 tipo di compresenza originalmente immers3 nella soluzione.
E, di più, si sostiene che seppure diluit3 ampiamente, il principio rivelat3 è ancora “attiv3”, ossia, funziona.
Ecco, allora, l3 differenza tra atteggiamento “formulare” e… “resto del mondo”:
che cosa (chi) continua a succedere (nel) “qua (così)”
se non
ciò che continua a succedere, sostanzialmente, ovvero, significativamente?
E che cosa (chi) allora continua a succedere in tale forma reale manifesta?
Bè, dovresti esprimerti tu a tal riguardo. Non credi?
Come reputi il mondo che supponi di ri-conoscere
In termini di “valori”, come l3 vedi, ovvero, che ne pensi? Se “senti” che ti manca qualcosa, è proprio dell’atteggiamento “formulare” che si tratta:
qualcosa, che sei tu, e che non manca ma è talmente diluit3 nel/dal divide et impera
da
non esistere, seppure c’è.
Quindi, se non avverti nulla, potresti essere già mort3 (come quell3 stelle la cui luce giunge talmente in ritardo o in differita, da mentire assolutamente rispetto all’avere già ampiamente smesso di “brillare”). 
Mort3 = ristagnante (nel) “qua (così)”.
Oppure, essere artificial3.
Non importa “ora” quale definizione hai l3 “necessità” di masticare, al fine di emettere sentenza. È opportun3, invece, che inizi ad auto ricordarti di trattare tutt3 come informazione ambientale frattale espansa = memoria (funzione).
Ecco che, allora, di/in conseguenza… l’araba fenice rompe ogni sigillo, smettendo di riciclarsi indefinitamente = loop, incanto, sonno, prigionia, schiavitù in quanto a “destinazione d’uso” e non destino.
Di più, non si tratta sostanzialmente di “smettere”, bensì, di “Fare…”, laddove non si tratta nemmeno di “lavoro”, ma, di essere (in) te al tuo posto di guida (qualsiasi sia l3 versione delle “cose” o il linguaggio che credi di utilizzare per esprimerti, anche se sei sempre anticipat3 dall’AntiSistema che ti ha, essendo “già success3”).
In attesa del Nobel (assegnat3 non accademicamente), è portante che ti rendi conto di essere in un campo unic3 d’informazione o memoria ambientale, e, che tale circolazione è sempre ad immagine e somiglianza (ovvero, a livello di frattalità espansa).
Ossia = non c’è alcun3 “spazio” per l3 menzogna. Ver3 e/o Fals3, pari son… a livello di significato, quando sei “formulare”.
Allora, sia che si tratti di archetipo, di leggenda, di tradizione, di storia, di racconto, di fumetto, di film, di deviazione, etc. si tratta sempre sostanzialmente di:
“è già success3” e continua a succedere
sull3 sfondo di ciò che già sei (a livello di potenziale contemporaneo).
Ovvero, chi langue, chi giace a/in terra, sei tu e non “tu”.
È solamente attraverso l’atteggiamento “formulare”, che te ne puoi rendere conto, ovvero, auto decodificare, nonostante (il/nel) “qua (così)”.
Ed è persino ovvio che, “formulare” non è un marchio registrat3
Ossia, non ricade in un3 qualunque strategia commerciale, essendo informazione auto riverberante d3l significato, che è e rimane il codice (dima) per ogni forma di comunicazione o linguaggio.
Dal momento in cui c’è significato, esiste l3 necessità di esprimersi; da/per cui, ogni forma auto derivat3 di linguaggio o comunicazione.
Non ti preoccupare. 
Nell3 continua auto ripetizione, SPS (Io) troverà il modus per raggiungerti sempre più sostanzialmente.
C’è così tant3 da “condividere”, che un3 volta che l3 “Fai…” sarà come leggere un3 massima, talmente diluit3 da non esistere seppure c’è.
Ma (ma) a/in quel punto (di sospensione) sarà anche per te, solo ed esclusivamente chiar3 (univoc3) che cosa (chi) significa.
“Fai… di accorgerti, sostanzialmente”.
Se proprio intendi continuare ad essere in gerarchia, allora, poni il significato “formulare” al di sopra di tutt3.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2543
Riproduzione libera”.