SPS

giovedì 13 dicembre 2018

Non esiste; c’è… un “sacco di roba”.



Quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 è da anni che condivide un “metodo”. Probabilmente, non te ne sei nemmeno accort3, tuttavia, ciò non toglie né l’intento di… né tantomeno la realtà dei fatti, ossia:
ogni Bollettino che, come prova testamentaria (nonché biblioteca d’esempio), indica sia l’intenzione che l’approfondimento in tal senso.
A tale attività è stat3 dedicat3 una parte sostanziale della propria esistenza “qua”; un fermo proposito, una costante spinta ad accettare ciò che continuamente “sorge” da qualche parte di/in sé, oppure, che viene captat3 da qualche parte dell’ambiente, nell’ambiente. 
Qualcosa (un fatto) che passa come liquami in un canale di scolo (abitudine ad ignorare ciò che non sembra risuonare con il livello d’abitudine della Massa), piuttosto che come acqua sorgiva in un vivace torrente di montagna (Oltre Orizzonte).
  
SPS ha sviluppato una capacità, ha affinato delle doti, ha attinto da un bacino del potenziale ch’è contemporaneo, alias, disponibile per chiunque, a prescindere dal numero, poiché infinit3 (non dovrebbe esserti del tutt3 alieno, tale termine, dato che la scienza l’utilizza spesso per porre fine alla propria mancanza di idee, arricchendo di significato il proprio incedere, piuttosto che auto decodificare il significato che esprime il “proprio” atteggiamento). 

Ergo? 
Che cosa ha “Fatto”, SPS? 
Ha portato “fuori”, ovvero, ha ricordat3 ciò che come la famosa serpe biblica incarna a livello sostanziale:
una compresenza “ombra”
in carne ed ossa (ed interesse)
che, però, lascia credere che non esiste, anche se c’è.
A livello di religione, oltre alla serpe (che tenta), è stat3 intuit3 la figura del “Diavolo”, oltre a quell3 di “Dio”. Due luoghi comuni che anche a livello spirituale non mancano affatto, facendoti comprendere che, dunque, trattasi della medesima strategia.
Quindi:
il riferimento è sempre al significato, piuttosto che all’apparenza
all’immagine che si utilizza al fine di meglio inquadrare chi “è” nell’ombra, per (non) evidenti fini, equivalent3 al più cupo egoismo (interesse). 
Fai bene attenzione che… ogni modus escogitato per farti avere informazioni, non importa con quale intenzione, comporta sempre lo scorrimento di valore aggiunto (accortezza, significato, memoria, esperienza) tra le righe, nel sottile, tra il “non detto”, etc. 
Ovvero, in qualsiasi “salsa” venga post3 l’informazione (anche se di parte), comunque, veicola sempre (sempre) significato, relativamente alla situazione forma mondo “qua (così)” o AntiSistema. Ergo:
tale memoria è distribuit3 ovunque, comunque, quantunque
nonostante ogni firewall ambientale
avente il compito o la “natura” di impedire l’auto decodifica “formulare” di tale banco di memoria, da parte di chi istintivamente (di serie) tende a coglierne la portata sostanziale…



Più che una prospettiva:
un punto di sospensione.
“Ora”, tale strumentazione propria è interiore, alias, puoi anche dimenticarti che esiste
Qualcosa che ti succede quando nell’abitudine, chi “è” l’abitudine, ha già preso il sopravvento, ossia, ti educa a considerarti la pallida copia di chi già sei (a livello di potenziale contemporaneo).
Ciò comporta l’atrofizzazione di tale capacità di auto ricordarti, comportando la chiusura della “via (porta)” verso tale realtà che, tuttavia, non smette di esserci, seppure per “te” non esiste poiché nemmeno tendi ad immaginarl3.

La trasformazione da te in “te”, manutiene l’AntiSistema, quindi, ha un senso unico di scorrimento all’interno di qualcosa che “è” qualcun3, nonostante “te”, che diventi strumento di censura, secondo la chiave d’interpretazione del “tempo” attuale:
nella democrazia, la censura - di fatt3 – diventa (“è”) la Massa stess3
ovvero
ogni singolarità che si crede essere parte della Massa e, dunque, Massa (così come, contemporaneamente, ognun3 si crede essere anche – parte dell3 – Stato, seppure l3 Stato non sia assolutamente te, ma, al limite… guarda non caso… “te”). 
Tutt3 ciò “serve”. Per cui, esiste (nel) “qua (così)”, essendo colonna portante per la continuazione AntiSistemica dello status quo.
Sono dieci anni che potenzialmente potresti saperl3, ma (ma)… sono dieci anni che fai orecchie da mercante; a proposito:
l’affermazione “fare/avere orecchie da mercante…” perché esiste?
Ecco il punto (di sospensione):
tale esistenza “è” significatività
sostanzia una cert3 situazione e solamente quell3
quindi
a cosa (chi) si riferisce e, dunque, “denuncia”?
L’indicazione è... all’atteggiamento a cui tendi ed in cui tendi a comportarti come se fossi quel “chi”, ch’è il s-oggetto sottintes3 dalla massima, che non è solamente un modo di dire, un proverbio, una moda, prassi, metafora, etc. bensì, che indica proprio la compresenza di chi “è” all’origine di tale motto, come se l’ambiente facesse pubblicità attraverso slogan carichi di indicazioni frattali espanse o, meglio, come se l’ambiente funzionasse proprio in tal modo. 
Allora, ecco che ha ancora più senso – dalla compresenza (interesse) eco-dominante – continuare a far sì che tu rimanga “tu”, dal momento in cui chiunque è sempre (sempre) solleticat3 a ricordare anche in tal senso (facendo attenzione e diventando accort3, relativamente all’assolut3 che non è “Dio” ma, piuttosto, che anche tale figura tende a farti notare ma, a quale livello? Al livello sostanziale, ossia, al di là – Oltre Orizzonte – rispetto alla tendenza comune “qua, così”, che è di/in parte, poiché proprietà privata, marchio registrato, copyright, possedimento e possessione AntiSistemica, ovvero, compresenza immanifest3 – strategicamente – eco-dominante + ogni sottoDomin3 che è potenzialmente chiunque ceda alla “tentazione di…”. Ricordi
La serpe. Il “Diavolo”. 
E, poi, la “necessità” denaro, debito, lavoro, tempo, energia, inflazione, etc.). 
“Tu” sei la massima autorità in termini di opera censoria:
“tu” sei... censura. 
“Tu” sei servomeccanismo, che persino la storia, seppure deviat3, dimostra, a meno che continui a “fare (avere/essere) orecchie da mercante”. Ok? 
Tale “slogan” indica, dunque, chi si comporta come se la vita e chiunque altr3 (giungendo a considerare persino il mondo inter3) fosse una opportunità da mettere a fuoco, o, sfruttare secondo “proprio” interesse; non rendendosi conto di essere la brutta copia di se stess3 e, contemporaneamente, auto indicando anche ciò che continua ad andare in onda (nel) “qua (così)”. 
Di più, ricordando(ti) chi “è” - nella sostanza - diventat3 e quindi di chi si tratta, allorquando tendi ad espandere a livello di auto deduzione (frattale espansa) “formulare” l’inter3 situazione “qua”.
Il mercante non è una singolarità.
Il termine indica una “categoria” e, dunque, chiarisce la situazione nel momento in cui tale “categoria” l’assumi pari ad una compresenza “ombra”, dat3 che nell’AntiSistema… l3 gerarchia, che indica sempre l’esistenza, compresenza, del “a monte” rispetto a chi è nel cono d’appartenenza (giurisdizione) del/nel “a valle”. 
Non a caso, se ti manifesti in un luogo (o famiglia) erediti un certo “stile”, mentre se ti manifesti altrove “diventi” altr3:
è nel “segno” del significato che vai rivist3, rivisitat3 e “corrett3”, data la compresenza della deviazione standard, che diventa interferenza, di origine eco-dominante (come onde gravitazionali che s’irraggiano da un centro/evento e che, poi, continuano a succedere ripresentando automaticamente tale situazione originale).
Forse ci vorranno altr3 dieci anni, forse non basterà un’intera vita “dedicat3”, ma… comunque l’intento di condividere tale “Fare…” auto liberatori3, rimarrà sempre (anche quando SPS smetterà eventualmente di “trasmettere”). 
Il database SPS è online, ossia, è come Blockchain (distribuit3) e… in una forma mondo virale, una volta che qualcosa diventa virale (e la condivisione in Rete, lo è) diventa soprattutt3 inalienabile, auto esistente:
si fissa in maniera indelebile da/in qualche parte che auto coincide con… tutt3.
Non è una questione di “successo”, bensì, di compresenza significativ3, di memoria, esperienza e “dima” per l’atteggiamento chiave universale “formulare”:
qualcosa che è talmente semplice da essere scambiat3 per… acqua calda.   
Ma (ma) se dell’acqua calda non ti sembra fartene nulla, sii accorto nel momento in cui con l’acqua calda puoi farti tisane rinfrancanti, dei bei bagni auto rigeneranti, dei salubri vapori, degli impacchi rinvigorenti, oppure puoi sempre riempire la “bolla d’acqua” di modo che riscaldi il letto e d’assieme anche la notte più fredda, che come al solito tenderà a passare. 
Dunque, se non ricordi, credi di non “comprendere” ciò che credi solamente di leggere.
Allora, impari a memoria la “lezione”, recitando.
Ecco cosa “è” l3 studio, studiare e, poi, sapere ad immagine e somiglianza:
che cosa “sai”, di/in conseguenza?
Ciò che desumi attraverso atteggiamento “formulare”? 
No. 
Sai ciò che “serve” che “tu” sappia, di modo che nell’AntiSistema, l’AntiSistema (che non riesci nemmeno a delineare, auto identificare a livello sostanziale) poiché abitudine a considerare tutt3 ciò che “è”, in funzione di tutt3 ciò che esiste (“qua, così”).
Quando studi la lezione, puoi sempre andare Oltre Orizzonte. Non a caso te l3 ricordano anche a scuola, ma (ma) in una maniera che si auto censura da/in sé, inconsciamente, indirettamente o, meglio, in leva wireless non localmente ubiquamente, da/in remoto, etc.
E quando “sai (la lezione)”, sei schiav3 di chi ha ispirato la lezione, così come una parte dell’umanità sta per dare alla “luce” (sta manifestando, creando) IA, anche se la rimanenza umana non sa nemmeno di “cosa (chi)” si tratta, non avendo cognizione di causa, relativamente alla capacità tecnologica incorporat3. 
Qualcosa che viene meno, però, quando sei “formulare” e, quindi, riesci ad auto decodificarne la portata (essenza) attraverso qualsiasi tipo di informazione, che giunge sino a te come spiaggia che riceve ogni ordine di materiale attraverso il moto ondoso smosso dalla “corrente (funzionamento ambientale)”.
Quindi, sia tu che “tu”… sei sempre chi riceve informazione ambientale:
la differenza sta, tuttavia, nel come auto decodifichi
e
di cosa te ne fai, conseguentemente.
Tu, potresti “mangiare la foglia”.
“Tu”, continui a mangiare…


Persino alle cosiddett3 “scuole medie” ti danno l’informazione sostanziale, ma… “in quel tempo…” non hai alcun interesse a “Far… tu3” tale lezione, ch’è tra le righe, seppure nel libro.
Capire il lessico e le informazioni esplicitate del testo.
La competenza lessicale: capire le parole.
La comprensione locale: cogliere singole informazioni.
Individuare connessioni e informazioni implicite.
Le inferenze: dedurre ciò che il testo non dice.
Le connessioni testuali: cogliere le relazioni logico-sintattiche.
Ricostruire il significato globale di un testo.
La comprensione globale del testo.
Interpretazione di un testo: andare oltre la comprensione.
La valutazione di un testo: esprimere un giudizio…
Molto spesso ciò che un testo non dice (ma lascia intuire) è importante come quello che dice, se non, a volte, di più.
Allenarsi a comprendere le informazioni implicite significa ampliare le proprie capacità di lettura, ricostruendo sensazioni, sentimenti, atmosfere che lo scritto ci fa solamente intravvedere
Bravi a leggere. Percorsi di competenza lettura 3 – Lucio Magugliani e Lidia Vacchi
Ecco, dunque, ciò che “Fa…” anche quest3 Spazio (Potenziale) Solid3:
ciò che un testo (s-oggetto/evento-situazione)
non dicema lascia intuire… è importante come quello che dice, se non, a volte, di più (ecco: di più, “è” meglio, ovvero, più esatt3)
allenarsi a comprendere le informazioni implicite significa ampliare le proprie capacità di lettura, ricostruendo sensazioni, sentimenti, atmosfere che lo scritto ci fa solamente intravvedere (l’intravvedere “è”, dunque, memoria ambientale infrastrutturale frattale espansa. L’allenarsi “è” ciò che in ogni Bollettino “vedi”. La ricostruzione “è” l’AntiSistema e, per contrasto, il Sistema – ovvero – ciò che “ora” sembra solamente utopia: ma indicando, comunque, proprio come dovrebbe essere).
Ergo:
eco-dominante “è”
chi non esiste, c’è
in qualcosa che “è” come non dovrebbe essere
dove tu sei “tu”…

“Ora”, in simil ambiente, il ricatto è on-air, ovvero, indimostrabile se (se) non sei “formulare” e se (se) la società non l'accetta (fa interferenza piuttosto che inferenza):
dove il ricatto è tra le righe, sfuggevole
tuttavia
continua a svolgere il proprio compito, facente (avente) funzione AntiSistemica.
Nel dibattito, infatti, ogni parte discute lavorando o temendo per conseguenze che deviano dall’attenzione verso chi “è” parte da cui continua a sgorgare tale status quo.
Applica, or dunque, anche “solamente” ciò che la citazione del libro di testo (per la terza classe media) ti indica come essere “portante” e… sarai già a metà dell’opera
Ad esempio, concentrati sulle prossime due citazioni, che sono due notizie attuali inerenti alla “tu3” realtà manifesta “qua (così)”.
SPS non aggiungerà nulla, di modo che… tu possa concentrarti ed allenarti da “par tu3”, come dovrebbe essere (non perché utopia = assurdità. Bensì, perché… giustizia sferic3).
Lavoro: il 17 dicembre sciopero nei settori elettrico, gas e acqua
Sulla riforma del servizio idrico integrato si prevede il ritorno alla costituzione di aziende speciali o enti di diritto pubblico modificando quanto previsto dalla Legge Galli del 1994 che organizzava il servizio idrico.
Così facendo si rischia un blocco agli investimenti, circa 2,5 miliardi di euro, e la perdita del contributo Pil con una ricaduta che impatterà su circa 40.000 addetti nel settore e un forte aumento potenziale per la fiscalità generale.
"È un favore fatto a quelle aziende private - hanno aggiunto i sindacati - che gestiscono, in questo momento, il servizio idrico e che verranno compensate a peso d'oro. Non è un caso che non si sente alcuna opposizione a questa operazione da parte dell'aziende stesse. I cittadini saranno, ancora una volta, gli unici a pagarne il prezzo...".
Infine, l'ipotesi del Governo di escludere la geotermia convenzionale dalle fonti di energie rinnovabili meritevoli di incentivazione. Una scelta ritenuta assurda e scellerata dai sindacati e che, se attuata, porterà pesantissime conseguenze anche in questo settore che vede una occupazione di oltre 2000 addetti diretti e indiretti.
La fine degli incentivi, infatti, non renderà più economicamente sostenibili gli investimenti a causa dell'altissimo rischio di impresa.
Vis Askanews 12 dicembre 2018 Link
Europarlamento: pubblicare tutti gli studi su rischi alimenti.
La plenaria del Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, una revisione della legislazione Ue sulla sicurezza alimentare che prevede una maggiore trasparenza e indipendenza delle valutazioni di rischio, rispetto alla situazione attuale, e in particolare la pubblicazione obbligatoria di tutti gli studi commissionati dall'industria agli istituti di ricerca per ottenere l'autorizzazione alla commercializzazione dei propri prodotti (pesticidi, Ogm, additivi alimentari e nuovi alimenti).
Il testo, che costituisce un mandato dell'Europarlamento per negoziare in prima lettura la legislazione definitiva con il Consiglio Ue, ha ottenuto 427 voti in favore, 172 contrari e 67 astensioni.
Il risultato del voto è stato salutato da Verdi, Socialisti e Democratici e M5s, oltre che da diverse Ong, mentre la relatrice Renate Sommer, tedesca del Ppe, non è riuscita a far passare una serie di emendamenti sostenuti dalle lobby dell'industria agroalimentare per limitare l'accesso al pubblico delle informazioni, e ha ritirato alla fine il suo appoggio alla legislazione approvata.
La proposta legislativa era stata presentata dalla Commissione europea in seguito all'Iniziativa Cittadina europea del 2017 (con 1 milione e 400 mila firme) contro la controversa autorizzazione del Glifosato da parte dell'Efsa l'Autorità europea di sicurezza alimentare di Parma.
Il Glifosato è l'erbicida sistemico della Monsanto, accusato dallo Iarc, un organismo scientifico dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, di essere "probabilmente cancerogeno", ma poi approvato dall'Efsa con una valutazione di rischio favorevole in base a studi scientifici in parte non resi pubblici.
Le nuove norme mirano a rendere più trasparente la valutazione dei rischi da parte dell'Efsa e a garantire che gli studi utilizzati dall'Agenzia per autorizzare l'immissione sul mercato di un prodotto alimentare siano affidabili, oggettivi e indipendenti.
Se approvate anche dal Consiglio Ue, queste norme garantiranno l'accesso del pubblico a tutte le informazioni sulla valutazione di sicurezza dei prodotti alimentari, con l'istituzione di un registro comune europeo di tutti gli studi commissionati dall'industria ai ricercatori prima che un prodotto sia autorizzato per la vendita.
Il registro non consentirà più alle imprese che richiedono l'autorizzazione di non presentare studi sfavorevoli alle loro domande.
L'Efsa, inoltre potrà richiedere studi supplementari in caso di dubbi sulle prove fornite dalle imprese, e potrà anche consultare enti terzi per verificare l'esistenza di altri dati scientifici o studi pertinenti.
Il Parlamento europeo ha inoltre approvato una serie di criteri per decidere quali limitate informazioni possano essere mantenute riservate:
ad esempio il marchio con cui un prodotto sarà commercializzato, o descrizioni dettagliate dei preparati.
La relatrice aveva cercato di ampliare la portata di questi criteri, ma è stata sconfitta dal voto dell'Aula.
Loc Askanews 11 dicembre 2018 Link
Se studi (anche se non studi, ma sei a mollo sempre nell’AntiSistema) ti formi (in) un’opinione che è tu3 quanto tu sei già “tu”, ovvero: 
sotto ad incanto. 
Ma, non come nei film, dove c’è magia. Bensì, come nella realtà “qua (così)”, dove non esiste; c’è chi “è” l’AntiSistema (l’incanto).
Una compresenza che continuamente ti ha, nonostante tutt3 ciò che sembra dimostrare proprio il contrario. Ergo:
il processo storico indica deviazione standard
che l’interferenza rivela
e
che l’inferenza svela
“Fai… che sia tu a ricordare; non che il ricordo giunga a ‘te’”.
Tu sei... database.
“Tu”, invece, sei diventat3... password, che mantiene il segreto (censura), ch’è dentro a/di te/“te”. 
Da “lì” l’opera auto censoria, in cui non serve più nemmeno che esista censura, poiché in tal modo c’è sempre, indimostrabilmente
Devi “crederci”, allora. 
Nonostante la società tenderà a negar anche la luce del Sole, se (se) dovesse servire. 
Crederci è... “sentire”, attraverso atteggiamento “formulare”, che non esiste; c’è.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2450
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