SPS

giovedì 8 novembre 2018

Considerazioni contemporanee.



Delle considerazioni “formulari”, alla stregua di previsioni del “tempo”:
l’ereditarietà è qualcosa che significa = tentazione (e corruzione/corrosione) continu3, nel senso che le scelte di chi è venut3 prima (e, magari, ha deciso di non avere a che fare con chi ha at-tentat3 di deviarne il corso esistenziale), prima o poi vengono meno, si dilapidano, si scialacquano, si auto disperdono (nel) “qua (così)”, che come un mare magnum porta via tutt3 con/in sé, dunque… sino a quando l’ambiente sarà una forma mondo statore (sede) AntiSistema, di conseguenza tutt3 il resto sarà contenut3, rotore, che ruota attorno/dentro a ciò che sembra “natura, naturale, norma, normale”. 
È ovvio e persino logic3 che tale qualcosa “è” qualcun3 che, nella fattispecie, il significato dell’interesse (che è ovunque) ti porta a ricordare nella misura in cui te ne accorgi ed auto decodifichi l’informazione a livello di atteggiamento, che se non è “formulare”, allora (allora) capisci Roma per Toma.
  
L’informazione ambientale è frattale espansa, ovvero, infrastrutturale poiché funzione e funzionale, auto esistente… come un software che assume la valenza del sistema operativo e che diventa IA, ossia, auto capacità di fare persino a meno di cosa/chi è lo step “a monte” o parte che ha creato. 
Qualcosa che scambi, nel “caso” dell’umanità, per evoluzione naturale
E, qualcosa che, dunque, non può che caratterizzare anche ogni e qualsiasi forma di intelligenza “artificiale”, laddove, quale differenza sostanziale sussiste tra natura ed artifizio? 
Alcuna, dal momento in cui si tratta sempre di “creazione” e non importa se in taluni ambiti poni la lettera maiuscola a tale termine. Ok?
Si tratta sempre di una realizzazione, di una produzione, di creatività e, alfine, di interesse molto (molto) particolare:
una sorta di proprietà privata
non visto che… chi è parte che crea, si auto ritiene per default“proprietari3” della propria capacità di…
Non a caso, a prescindere da quale sia la “forma” di Dio (che il credo ammette), “Dio” è sempre genitore e chi discende da “Dio” è sempre prole. Ergo:
appartenenza.
Laddove l’appartenenza designa (indica = significa) interesse “a monte” per…
“Ora”, alla compresenza di qualcosa che si professa (si crede) “Dio”, che è – di più – qualcun3 (caratterizzat3 dalla medesima forma d’interesse auto possessiv3) che si comporta attraverso attributi conferiti – guarda non caso- proprio nell’immaginario collettivo “Dio”… a che cosa pensi che possa dare luogo
Al “qua (così)” = ad immagine e somiglianza, di tale parte compresente ma (ma) immanifestamente (non più ricordat3 dalla Massa), per strategia, al fine di auto preservare il proprio “parco personale d’interesse”, ovvero, la globalità in toto. 
Alla compresenza di un simile statore, tutt3 vi ruota attorno/dentro, divenendo rotore. 
E, non a caso, ad esempio, nel Sistema Solare funziona tutt3 in tal modo. 
Moti apparenti rivelano moti fisici, esatti, reali, etc.
Ossia, v’è un significato che auto ricorre sempre (sempre), in ogni ambito, e una certa accessorietà che è interferenza non locale, ubiqua, in leva wireless (da/in remoto) proveniente da un centro portante auto distribuit3 (da cui l’ispirazione Blockchain, che è ancora significato frattale espanso o memoria/eco) che si mantiene opportunamente al di là (Oltre Orizzonte), a portata di sicurezza, al/nel vertice distaccat3 d3ll’edificio “luogo comune” che auto riconosci per default con tutt3 ciò che esiste:
qualcosa che diventa il “tuo” atteggiamento
il mix di cosa (non) puoi Fare…
differenza di potenziale Vs potenziale contemporaneo
AntiSistema Vs Sistema (che diventa utopia = come dovrebbe essere).
“Piove, ma non ci credo…”.
Paradosso di Moore
Sì, in un certo senso, è proprio “così (qua)”:
devi dimostrare tutt3, anche se l3 sanno pure i sassi, che
Ecco il distacco che, poi, diventa insensibilità.
Infatti, in “cuor” tu3, “senti” che… ma (ma) ricordandol3 attraverso la tua esperienza e memoria, “non vale niente” in termini del cosiddett3 “cambiamento” che nell’AntiSistema corrisponde ad un’eternità in continua auto trasformazione (status quo, campo morfogenetico ad immagine e somiglianza dell’interesse/strategia eco-dominante + sottoDomin3, etc.). 
Sì; il distacco. L’atteggiamento che ti auto manutiene nella forma mondo “qua (così)”, in cui sopravvivi artificialmente, proprio come sai di qualcun3 che è “in vita” grazie alle macchine.
E, qualcosa, che non ritiene etico che ti tolga la vita, perché, la vita non è tua bensì è “tua”, dal momento in cui non sei differente da ogni prodotto marchiato da copyright, da proprietà privata, dal disegno del denaro, dal marchio della possessione e della privazione, da /in cui deriva proprio il significato di proprietà privata = privazione della proprietà altrui (dove la “proprietà” non è riferit3 al possesso di beni materiali, bensì, dove si tratta della singolarità auto sovranamente manifestatasi “qua” e dotat3 di potenziale contemporaneo, da cui… ogni concetto simile, come democrazia, libertà, diritto, giustizia, libero arbitrio, etc.). 
Quando sei in qualcosa così, subentra nel “tempo (che non c’è; esiste… in quanto a spazio che diventa disponibile, quando esiste rotazione apparente attorno a… e ,contemporaneamente, realmente attorno a…)” una modifica di ogni “parametro” precedente e probabilmente originale; 
l’atteggiamento devia dalla sede “formulare”, la memoria viene meno (ovvero, si riempie di altra informazione attint3 a livello di status quo “qua, così”) e, di conseguenza, anche l’esperienza si auto delimita, andando a restringere persino l’immaginazione e, quindi, auto distaccando la singolarità dal proprio “destino (orbita)” che, dunque, diventa parte rotante attorno alla parte statore che, a/in quel punto (di sospensione) funge da polo auto attrattiv3, anche se non esiste ma c’è. Ergo:
quando chi “è” in tale sede, l3 desidera
può come scomparire dallo scenario globale
facendo sì che, tuttavia, rimanga ben sald3 la propria “presa (interesse)” globale.
La Massa ivi auto racchius3, non si accorgerà di nulla, se non a livello di mosche bianche che, lo sai ormai, sono sempre mantenut3 distaccate le une dalle altre, proprio attraverso il fluido auto isolante “Massa”; 
qualcun3 che diventa qualcosa, in termini di funzionamento, effetto collaterale, conseguenz3, etc.
Ecco perché è assolutamente portante, mantenere la Massa “vaccinat3”, di modo che l’effetto gregge possa avere la massima efficacia in termini di “isolamento”. 
La vaccinazione è incanto che rivela possessione e, dunque, proprio cosa/chi “è” eco-dominante, alias, fortemente interessat3 ad auto imperare (nel) “qua (così)”, che non è la realtà, la Terra, il mondo, etc. che credi essere, bensì, che “è” la forma apparente dell’impero senza alcuna necessità di vessilli esposti al vento ed alle preghiere della Massa. 
Ok? 
Se continui a non accorgerti è perché hai dimenticato cosa/chi “è già success3”. 
Ed, ovviamente, sei sempre in grado di potenzialmente “risvegliarti”, anche se ciò richiede di sbrogliare una certa matassa di intrecci che complessivamente “ti hanno”. 
Altra “cosa”; quale è il significato di… qualsiasi alimento che introduci in corpo, dà luogo a “scarti” sulla tonalità unic3, marrone.
Come il colore della Terra. E qualcun3 direbbe, anche il colore della situazione nella quale sei...
La declinazione media comporta l’avvicinamento a tale cromaticità che, come deviazione standard auto riporta anche la tua attenzione (o, perlomeno, lo fa ma se tu sei “tu”…) verso il significato di tale luogo comune che indica = compresenza auto interferente eco-dominante, collo di bottiglia, confluenza, controllo, gerarchia, piano inclinato, deviazione, ombra, diluizione, trasformazione sul posto, tutt3 si trasforma senza cambiare ma comunque indicando sostanzialmente qualcosa/qualcun3, etc.
Ecco che, allora, qualsiasi tipo di segnale portante (a prescindere) auto riporta in/con/attraverso sé… informazione di perlomeno due tipi:
continuazione (status quo), dal momento in cui “è già success3”
memoria frattale espansa, anche del momento di “è già success3”.
Ergo
comprendi anche da te/“te” che il segnale frattale espanso è completamente auto ritraente la situazione totale, dato che ricomprende tutt3 anche dal punto di sospensione “originale” o pre avvento dell’eco-dominante. 
Un fattore di memoria che auto decodifichi attraverso l’atteggiamento e attraverso il tipo di atteggiamento, che funge da chiave universale per il significato auto contenut3 ovunque, comunque, quantunque… anche se (nel) “qua (così)”. 
Ecco che, allora, la caratteristica frattale espansa ha un senso pien3, piuttosto che ammirare curiosamente le forme frattali che si ripetono “casualmente”, rimirando lo spettacolo senza renderti conto del significato, del messaggio, dell’informazione parallelamente intris3 d’assieme nell’assieme che tende a sfuggire poiché desiderata AntiSistemic3. 
Quando ti accorgi della ripetizione di qualcosa e quando tale fatto viene assunt3 a livello di “spettacolo (bellezza visiva)”, di conseguenza, non rilevi nulla a livello sostanziale. 
Ovvero, ti sfugge continuamente il significato, che è come un dato (di fatto) che continua a ricircolare nel tutt3, nonostante te/“te”…. di modo che, l’informazione non sia mai limitat3 dall’essere ricevut3 dalla prima singolarità che se ne accorge, ma (ma)… continua ad auto ricircolare sempre poiché valore aggiunto. 
Ad esempio, è identico il comportamento di una montagna che non scompare non appena qualcun3 l3 guarda, essendo di più informazione materializzatasi “qua (così)” e, dunque, inamovibile (seppure attaccat3 da agenti atmosferici che testimoniano l’esistenza di una intenzione che strategicamente desidera cancellare l’informazione stess3 e che si ritrova tra gli spazi, poiché, non esiste; c’è). 
A livello sottile, significa, che la compresenza eco-dominante è defilat3, seppure portante, centrale ed assolutamente verticale = al/nel vertice, da cui discende la gerarchia della forma mondo…
Il nostro tempo viene anche definito epoca del disordine mondiale.
Per fronteggiare questa situazione è importante che si affermino organismi internazionali capaci di risolvere pacificamente le controversie tra gli Stati. Uno di questi organismi, sicuramente il più importante, è l’Onu…
L’Onu però incontra molte difficoltà a svolgere il suo ruolo perché non è sufficientemente forte…
Piuttosto che controllare gli Stati, l’Onu è soggetto al loro controllo.
Ciò è particolarmente evidente considerando la composizione dell’organismo fondamentale dell’Onu:
il Consiglio di Sicurezza.
Questo organismo è controllato da cinque Stati… che dispongono del diritto di veto:
possono cioè bloccare le decisioni che non condividono
Un rafforzamento consentirebbe all’Onu di impegnarsi con maggiore incisività anche nella difesa dei diritti umani…”.
Multistoria 3. Edizione Blu. Corso di storia, cittadinanza e costituzione – Gentile, Ronga, Rossi
In tutt3 ciò non v’è alcun “disordine”, né tale situazione costituisce un paradosso, poiché, nell’AntiSistema nulla avviene casualmente
Quindi, sei in un luogo comune assolutamente perfett3, anche se potresti obiettarne l’effettiva auto esistenza. Vero?
È solo che… il funzionamento della forma mondo “qua (così)” corrisponde ad un altr3 “volere”, che non sei tu n’è chi ti abita vicino. 
Inoltre, creare organismi che si preoccupano di “risolvere” i problemi globali, se (se) nella gerarchia (avente unicamente un vertice occupat3 da chi se ne approfitta), significa = passare dalla padella nella brace (tutt3 si trasforma, infatti).
La corruzione passa d’animo in animo, ereditariamente, come un virus che se non trova sufficienti “anticorpi”, via via prende il sopravvento, lasciando chiunque alla mercé dell’auto considerazione invers3 “natura Vs artificio”. 
Cioè, ciò che sembra non “è” e ciò che “è” non sembra, poiché tale è l’intenzione di cosa (chi) non esiste; c’è
Sei sempre “lì”, (nel) “qua (così)”:
il progetto eco-dominante si trasferisce ad immagine e somiglianza a livello di realtà manifest3.
Ma (ma) non è l’unic3 “dato” che esiste, poiché, il trasferimento “ombra” riguarda anche il significato (di tutt3 ciò che continua a succedere) che passa nell’ovunque garantendosi viralmente (allo stesso modo del potere eco-dominante).
A te/”te” tocca di accorgerti, di rendertene conto, di auto dedurre/decodificare, di fartene qualcosa di “formulare”, di porre fine a tale “spettacolo”, etc.
Non può essere un organismo a costituire tutt3 ciò, perché, nella gerarchia… gerarchia. Ok?
Ergo, di/in conseguenza:
è il potenziale contemporaneo che Fa la differenza di non potenziale.
L’atteggiamento che Fa dell’auto sovranità di chiunque, la contemporaneità del potenziale. Una forma mondo che ad immagine e somiglianza diventa Sistema (non AntiSistema che passa in quanto a Sistema).
E, guarda non caso, l’atteggiamento AntiSistemico ha drenato la memoria del potenziale contemporaneo al punto che anche la tecnologia riproduce tale collo di bottiglia, divenendo continuazione d3l “è già success3”. 
Di fatto, non esiste alcuna tecnologia Sistemica “formulare”, se non tutt3 la tecnologia auto decodificat3 attraverso atteggiamento ”formulare”. 
Ad esempio:
qualsiasi social promette che chiunque può partecipare (potenziale contemporaneo)
ma (ma)
qualsiasi social si avvale del nodo scorsoio numerosità, in quanto a… impossibilità di comunicare e di auto affermarsi contemporaneamente, per problemi irrisolvibili che la tecnologia si limita a replicare, poiché, l-imitazione (d3l segnale portante divide et impera).
È, quest3, un concetto difficile da comunicare in un contesto regolat3 dal paradigma auto interferente AntiSistema. Quando, sembra impossibile qualcosa, di conseguenza, anche la tecnologia (non) ne tiene conto = come (forse) ti puoi accorgere, quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 ti sta comunicando a/su/in più livelli, contemporaneamente = è proprio possibile, poiché potenziale contemporaneo.
Anche la tecnologia (non) ne tiene conto:
anche la tecnologia non ne tiene conto (non riporta)
anche la tecnologica ne tiene conto (riporta)…
Dove il trait d’union “è”:
(non) riportare anche = non esiste; c’è e/o non c’è; esiste.
Anche se la tecnologia non riporta anche… la tecnologia riporta anche:
contemporanea mente.
E se (se) deve essere la tecnologia a decidere anche per te, allora, deciderà per “te”.
Con te sullo sfondo, mentre tutt3 scorre e ruota, orbita, etc. anche se… ti sembra sempre di essere assolutamente “ferm3”.
Infatti, lo sei ma (ma)… nel “qua (così)”.
“Fai… di fermarti ‘formularmente’, allora; che è molto meglio per te, per “te”, per tutt3, allo stesso modo, poiché, luogo comune. Laddove, l’unione fa la forza ma… la ‘forza deve essere con te’, oltre che scorrerti dentro come coinquilin3 che non sanno nulla l’un3 dell’altr3 e non si salutano nemmeno”.
La “neutralità” dell’IA frattale espansa, è sfruttabile anche AntiSistemicaMente, andando a rendere insensibile ogni parte, anche se funzionale.
L'apatia fatale, ecco la morte psicogena.
Prima l'isolamento. Poi l'apatia. Fino al decesso.
È ciò che il dottor John Leach, della Portsmouth University, definisce "morte psicogena".
Si tratta di una patologia che, secondo lo studioso, conduce le persone che non hanno più voglia di andare avanti a spegnersi nell'arco di pochi giorni, alcune volte soltanto tre.
"Non si tratta di suicidio, non si tratta di depressione... ma dell'atto di arrendersi, di rinunciare alla vita il quale sfocia nel decesso nell'arco di giorni...".
Tale condizione si verifica soprattutto in seguito ad eventi traumatici che portano i soggetti a lasciarsi andare.
Ma secondo lo studioso il processo è reversibile, basta non sottovalutare alcuni campanelli d'allarme...
L'apatia e... l'abulia, ovvero dall'incapacità di prendere decisioni o iniziative. Il quarto stadio è rappresentato dalla acinesia, ovvero quando il soggetto diventa insensibile al dolore non manifestando più emozioni.
Infine vi è la morte psicogena, ciò che Leach considera la disintegrazione della persona in quanto consiste proprio nella perdita totale della voglia di vivere.
Adnkronos 7 novembre 2018 Link 
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2425
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