Se osservi lo schema di massima, riepilogante la distribuzione delle tasse che ognun3 “lascia” alla Tesoreria dello Stato, ti accorgerai che la ripartizione (conferendo 100 alla prima voce “protezione sociale”) si dimezza all’incirca alla voce “istruzione”, si dimezza ancora alla voce “trasporti” ed ulteriormente alla voce “cultura e sport”.Tieni conto che è una considerazione più significativa che di precisione numerica. Che cosa puoi evincere?
Che sei non tanto la sorgente quanto un filtro nel giro del fumo “denaro”, dove approda potere finanziario solidificato nella “moneta” e deriva passivamente (automaticamente, inconsciamente) “liquidità”, che scorre a valle di te/“te”, andando a lubrificare ogni meccanismo che necessita continuamente di manutenzione.Dal momento in cui, “qua (così)” è tutt3 gerarchia, di conseguenza anche tale ripartizione è prioritaria e, di più, è decisa dagli organi competenti in materia.
Quindi? Non ne sai nulla.
Infatti, per porre rimedio a tale “ignoranza”, in un clima sempre più democratico, nel quale lo Stato tutela il “tuo” stile di vita, ora ti viene dato anche di sapere in quale modo le tasse, che paghi ogni anno, vanno a permettere sostanzialmente tale forma di continuità sociale. Ergo:
non puoi più sostenere di non sapere e di essere tenut3 all’oscuro, etc.
Dunque, a prescindere dal fatto che sei solamente mess3 al corrente di tale redistribuzione funzionale del carico fiscale, puoi prendere atto di cosa vai a “finanziare”.
Non solo. Puoi anche accorgerti più significativamente del cosa significa evadere le tasse, ad esempio:
non pagare o pagare meno del dovuto
comporta – schema alla mano – una diminuzione del capitale disponibile per ogni voce tabellare (le “tue” necessità sociali), a cui hai finalmente accesso.
Ossia?
Tale “trasparenza” serve, anche, per iniziare a mutare il livello culturale, la percezione di fondo, di modo che sia ovvio, matematico, logic3, etc. che evadere le tasse comporta la spoliazione del livello funzionale d’assieme sociale.Si tratta, così, di uno spot pubblicitario, di una “pubblicità progresso”, di propaganda ai fini della maggiore auto compartecipazione ed integrazione sociale, al farsene una ragione responsabilmente, etc.
Dalla medesima tabella, inoltre, prendi atto che:
la società prioritariamente sopravvive
il grado d’istruzione è considerato la metà della prima voce e viene dopo l’interesse sul debito pubblico (che è la terza voce di spesa)
l’ordine pubblico (sicurezza e difesa) è al quinto posto, nella scala prioritaria, il che significa = la società occidentale, sempre più globalizzata, si difende in altra maniera, avendo lasciato moschetto e baionetta a favore di “previdenza ed assistenza”
i “trasporti” valgono la metà dell’istruzione e la “cultura” un’altra metà in meno, con nel mezzo la contribuzione alla Ue (che conta di più rispetto alla “protezione dell’ambiente”)
il “lavoro” è nella seconda metà della tabella, laddove la Costituzione ne fissa il cardine assoluto (e dunque latita proprio perché prioritariamente il suo valore è fissato solo sulla carta).
Quindi, sei in una società automatismo, che innanzitutto è “previdente” relativamente a quel futuro sinteticamente sempre percepito come “fosco” e, dunque, problematico, pauroso, dubbio, etc.
Una società “malata”, poiché stanzia gran parte del proprio potenziale per la “sanità”, anche se:
generando un tale cashflow alla “sanità”
di conseguenza
c’è una grande “necessità” di… malatti3 (altrimenti tale “treno” perde la priorità).
No?
Una società indebitata, oltre che malata e che, dunque, si difende (ma di meno, rispetto al passato, con le armi – distruzione - dato che la "difesa” viene dopo alla… “istruzione”) ed amministra ogni asset disponibile rimanendo nell’ordine storico delle idee (Stato) mentre al contempo finanzia il “bilancio Ue”, ovvero, l’espansione del concetto di Stato.Laddove la “protezione dell’ambiente” è lasciat3 verso alla fine della scala prioritaria, andando a costituire una sorta di paradosso:
la società che prioritariamente si “difende (protezione sociale e sanità)”
non lo fa più con le armi
né tantomeno
difendendo (proteggendo) il territorio.
Ciò significa = la creazione dell’Ue ha spostato i parametri Stato-Priorità, non facendoti risparmiare sulle tasse ma (ma) deviandone il flusso verso un altro senso dell’appartenenza.
A quando, dunque, il prossimo “shock”? Non essendo ancora stato completato l'iter...Dovresti ormai esserti accort3 che... l’Ue ha la massima priorità (nella zona europea) e di conseguenza ogni “crisi” ha lo scopo, locale (europeo), di rinforzare tale aggregazione di potere unificat3.
Qualsiasi vicissitudine coglie la struttura sociale, “serve” per condensare, evocare, cristallizzare, manifestare, etc. sempre di più il costrutto Ue.È come l’emersione di un’isola dall’oceano, in seguito ad uno sconvolgimento del fondo marino.
Nella sostanza, tale “sconvolgimento” è la “crisi” che colpisce il fondo sociale, gerarchicamente espost3 a tali forme di “shock (terra formazione)”.
Non c’è alcuna differenza sostanziale, per cui… di conseguenza, puoi immaginare che anche la formazione di tale isola, risente del medesimo meccanismo in termini significativi e di eco/riflessione (frattalità espansa).
È la famosa consapevolezza collegata al “caso, che non esiste”. Ed è, quindi, indagabile.
Ad esempio, ora che l’Ue ha deciso di imporre un giro di vite all’inquinamento da plastica, in quale maniera sta immaginando di agire?Ecco, quindi, le condizioni ambientali collegate agli agenti atmosferici, alle correnti, ai fenomeni “naturali”, etc.
L’Ue deciderà, attraverso l’imposizione della legge, di normalizzare le cose. In che modo?Obbligando la Massa a comportarsi diversamente e imponendo l’utilizzo di materiali biodegradabili.
Tuttavia, dovendo preservare soprattutto il Libero Mercato, chi produce avendo la necessità di ricorrere alla plastica, non avrà tutta questa gran voglia di ammodernare i propri impianti = spendere denaro, quasi certamente da chiedere al settore bancario, indebitandosi (anche se il denaro da investire c’è potenzialmente, il ricorso all’industria del debito è automatic3, poiché in caso di fallimento la legge permette la via d’uscita della separazione dei beni di famiglia da quelli lavorativi).Quindi?
A “casa” ci torna chi lavora per...La legge verrà formalizzat3 soprattutto andando a coinvolgere l’atteggiamento sociale, il potenziamento dello smaltimento dei rifiuti (che genera ulteriore business), l’introduzione dell’obbligo di convertire progressivamente l’abitudine industriale (mediante la possibilità di agire anche fiscalmente), etc.
Ma (ma) per quanto riguarda le responsabilità di coloro che hanno permesso, secolarmente, tale situazione?Diciamo che è… “acqua passata” e, di conseguenza, se lo schema non cambia “qua (così)”, chi ti assicura che non stia succedendo “nuovamente”, anche per quanto riguarda ogni altro ambito dell’innovazione?
Quando la plastica fu introdotta in società, fu accolta come un benefit.Ovviamente, la Massa non ha mai contato nulla, per cui, semplicemente si abituò poiché non aveva alcuna altra possibilità, essendo il potere privato sempre al fianco (dietro, sopra) dell’apparenza politica (Stato), attraverso la delegazione della lobby.
Il discorso è, insomma, talmente lineare (seppure sembra “compless3”) da divenire quasi banale:
la priorità è nella gerarchia
la gerarchia è nell’interesse “a monte”...
Dove risiede tale “sorgente”? Presso “Dio”? No.
Perché... la divinità è un simbolo.
Quindi, puoi accorgerti del come funziona l’AntiSistema anche auto decodificando il luogo comune “Dio”, ma (ma) evitando accortamente di non soggiornavi “lì”.
Sino a quando l’ambito è locale (e l’Ue è ancora locale) allora puoi risalire la corrente, ben sapendo che si tratta di sottoDomin3.
Ergo:
sei ancora in grado di agganciare l’intera situazione, attraverso la filiera del potere finanziario (qualcosa che ti porta sino all3 famiglie, all3 singolarità che si nutrono di tale alimentazione).Tuttavia, quando assumi la situazione a livello planetario (qualcosa che, ad esempio, chi abita negli Usa compie usualmente, proprio perché abituat3, attraverso lo storico esempio espansionistico a stelle e strisce), significativamente, la “dimensione” dell’accadimento è appunto globale (“Dio” non a caso, è ubiquità, non località, leva, wireless, etc.).
Qualcosa che, dunque, necessita dell’accorgersi di ciò che la metafisica, la spiritualità, l’astrazione, l’immaginazione, etc. sostanzialmente indicano, ovvero:
che esiste, nel funzionamento, qualcosa che il metodo scientifico (fisic3) ha lasciato al di là del contesto, giungendo ad ignorare, dimenticare, omettere, etc. degli ambiti senza la cui inclusione non sembra possibile spiegarsi la forma sociale, ambientale, umana “qua”.
Qualcosa che, analizzando qualsiasi situazione - a livello di analogia frattale espansa - è sempre possibile rilevare in termini di “sentire”.Dunque, qualcosa che ritrovi comunque, anche quando prendi in considerazione ambiti certamente più ridotti ma, non per tale motivo, meno significativ3.
Hai così il potenziale di accorgerti, sempre, del “a monte” AntiSistemico, andando ad auto rilevarl3 attraverso qualsiasi s-oggetto/evento(situazione).
E ciò è il potere che esprime il luogo comune della logica, quando s’imprime dal punto di sospensione dell’atteggiamento “formulare”, caratterizzat3 fra l’altr3 anche dall’analogia frattale espansa.
Tale “è” la tua priorità “qua” anche se “così”.
E se tale non è, diversa mente… allora (allora)… che Diavolo vuoi che accada, se non ciò che “è già success3” e quindi continua a succedere “qua (così)”.
Sei nell’AntiSistema. Ed è fuori da ogni dubbio.
L3 “senti” e dunque… sai, ma (ma) non ti sembra di potertene fare niente. Vero?
Perché, in fondo, quasi ti diverte quest3 giogo.
Perché la componente sadomaso ha un senso, se (se) in società esiste la perversione poiché diagnosticabile attraverso forme lessicali “diverse” che indicano però sempre lo stesso comportamento.
Che cosa ti “manca” per auto convincerti?
Aggiornare quest3 Spazio (Potenziale) Solid3, attraverso tale Spazio Web, è come srotolare “una lingua creduta morta” e dunque dimenticat3.L’opera della condivisione è alquanto impervia, per una serie continua di interferenze, non da ultimo l’abitudine che hai memorizzat3 e che ti devia serialmente dall’accostarti “seriamente (profondamente, significativamente)” a tale informazione che, come la memoria frattale espansa ed il potenziale, ti è sempre (sempre) disponibile.
Ad esempio ma causalmente, quando entri in possesso di un libro (informazione, memoria), l3 studi oppure l3 leggi?
Fa la differenza.Sì, perché… un saggio difficilmente lo leggerai, dato che quasi ne veneri chi l’ha scritto (la stima comunque c’è, a prescindere). Piuttosto, non l3 compri nemmeno.
Quindi, l’affronterai attraverso un atteggiamento di “studio”; ossia, ciò che andrai ad appurare, attraverso una tale inclinazione, tenderai a farl3 “tu3”, ad impararl3 ed a metterne in pratica il “credo”, oppure, tenendone in considerazione l’essenza così trasmessa.Probabilmente, ora non ti sembrerà ver3, poiché non te ne rendi conto, sopravvivendo “qua (così)”, dove sei sulla via per il “tuo” futuro, descritto dal passo scientifico altrui, ovvero, da non protagonista.
Ma (ma), ci sono momenti in cui deve ancora passare una “moda (necessità, interesse, etc.)” e a tal pro deve prima diffondersi ed affermarsi massivamente, quindi… è vitale che la pluralità “divori” le pubblicazioni, credendo di interpretarne a pieno lo spirito contenuto (interesse di parte).
Così che, poi, il “credo” si possa fissare socialmente.
Un esempio in tal senso è proprio l’affermazione del denaro, che inizialmente si diffuse come termine intermediario, per facilitare le conversioni di/in valore, d3l baratto (l’anticamera, dunque, del denaro).
Da sempre, “qua (così)”, la Massa (parte che lavora sia in città che nei campi) ha avuto un ruolo secondario all’interno del range decisionale storico (deviato); ogni fase di “progresso” è sempre (sempre) passat3 per il lignaggio “espert3”, che ha scritto ogni fenomeno di modo che la Massa, progressivamente, ne potesse solo che prendere atto, a gioghi fatti.Chi legge saggi, trattati, pamphlet, romanzi, etc., di conseguenza, si approccia a qualcosa (che giunge da menti affermate e, quindi, validate ad avere “credito”) dall’alto potere d’influenza (anche se non si capisce tutt3, l’importante è comprendere ciò che deve essere compres3, alias, accettat3… diventando esempi fisici in prima persona o principi virali), che serve proprio per la maggiore e certa diffusione del tal messaggio inserito nell’opera, di volta, in volta, pubblicata e resa disponibile…
Se (se) un libro (fonte) l’accetti in quanto a… “dima”, tenderai a far tu3 il contenuto (trasmissione virale).
Se (se) un libro lo leggi in quanto a… “relax”, tenderai ad apprezzare lo stile artistico, la verve intrigante, il ritmo incalzante, il pathos leggendario, etc. ossia, non imparando nulla a livello accademico ma (ma) conseguendo a livello di status quo (nel quale ognun3 ha il “proprio” posto e può solo sperare a/di…).
Per fare la differenza, sostanzialmente (a livello di giustizia sferica) ci devi mettere del tu3.
Ci devi essere, oltre al sopravvivere.
Occorre che tu abbia una “mission”:
qualcosa che esula da tutt3 ciò che è lavoro, denaro, carriera, famiglia, divertimento, dovere, onere, etc.
qualcosa che è divenut3 “qua (così)”… utopia (come dovrebbe essere).
I grandi ideali, sono realtà potenziale:
non, fesserie tardo romantiche.
Il “credo” fa la differenza, svelando ciò che credi essere una carretta, ed “è” già, invece, perfezione.
Se stenti a crederl3 addirittura tu, significa che sei solamente “tu”.E come tale, rischi di rimanere nell’AntiSistema sotto a tale veste auto sminuente di te.
Motivo per cui, esiste l’AntiSistema e continua ad esistere. Infatti, per te che emergi, l’AntiSistema viene sommers3 e viceversa, essendo due “ambienti” interconnessi, dove tu sei “tu” e l’AntiSistema è la negazione del Sistema (utopia, impossibile, etc.).
Per tale motivo, quando viene sommers3 l’AntiSistema, emerge il Sistema. E sei tu a permettere che ciò accada, assumendo “formularmente” i tuoi autentici panni.
L'utilità ed il valore non sono intrinseci.
Una cosa può dirsi utile solo quando è offerta in moderata quantità ed a tempo debito.
L'utilità non è qualità intrinseca d'una cosa, perchè, ove lo fosse, non basterebbe mai nessuna quantità al nostro desiderio.
Non dobbiamo confondere l'utilità d'una cosa colle qualità fisiche dalle quali detta utilità dipende…Possiamo dare un certo peso d'argento per una fune d'una data lunghezza, per un tappeto d'una data superficie, per un certo numero di litri di vino, per una forza di tanti cavalli, per essere trasportati ad una determinata distanza.
Le quantità da misurarsi possono essere espresse in termini di spazio, di tempo, di massa, di forza, di energia, di calorico, o di qualsiasi altra unità fisica;
tuttavia ogni scambio consisterà nel dare tante unità di una cosa per altrettante unità di un'altra, calcolate ciascuna secondo la propria, relativa misura…
La moneta ed il meccanismo dello scambio - W. Stanley Jevons
Da quando illustri espert3 convinsero la Massa, parallelamente alla seconda rivoluzione industriale, agendo a livello di formazione universitaria e via via a cascata, si è trasformat3 la “lezione”, essendo soprattutto… propaganda.
E... in qualcosa che si è sviluppat3 (il Mercato è diventat3 Libero e la società ci si è plasmat3 dentro), ci sono fasi e fasi.
“Oggi” non s’esprimono più come un secolo e mezzo o due, fa... anche se lo “spirito (interesse, significato)” è sempre uguale:
una cosa può dirsi utile solo quando è offerta in moderata quantità (vallo a dire a chi produce smartphone, ad esempio. Il discorso vale per quegli ambiti del collezionismo, della rarità, del bene prezioso come l’oro, grazie al quale è stato possibile costruire il primo step della “necessità” economico/finanziaria. Vedi Legge del Minimo)
ed a tempo debito (l’obsolescenza programmata è rimasta)
l'utilità non è qualità intrinseca d'una cosa, perchè, ove lo fosse, non basterebbe mai nessuna quantità al nostro desiderio (l’utilità è allora divenuta tale, poiché in tal modo “non basta mai nessuna quantità al desiderio” e, dunque, continui a bramare, acquistare e consumare)
non dobbiamo confondere l'utilità d'una cosa colle qualità fisiche dalle quali detta utilità dipende (la “confusione” è ormai globale, come l’inquinamento che mina il potenziale e rende fosca l’intera vicenda).
Chi ha detto, dunque, che non c’è stata evoluzione “qua (così)”?
Il passaggio dal robot all’essere umano con parti sintetiche (cyborg), significherà proprio la continuazione di tale tendenza inerziale (corrente evoluzionistica di parte, privatizzata):
l’evoluzione, classica, ha accompagnat3 l’umanità sino alla comparsa della società sumera
poi
si è come arrestat3 (sostituit3 dalla scienza).
Quindi, di conseguenza, l’evoluzione continuerà artificialmente…
Accorgiti.
Perché ti stanno già preparando, progressivamente.
Le generazioni Dsa, ad esempio, sono già l’evoluzione programmata dell’umanità meglio predispost3 a collaborare/lavorare ed accettare l’avvento delle macchine.
Ma… più che evoluzione naturale/classica, sembra (“è”) ancora business (e, ad altro livello, condizionamento eco/dominante, status quo, controllo, etc. da/in cui, ad esempio, il primo punto della tabella, ovvero, la previdenza assistenziale).
“Fai… di rilevare da te, ciò che ti aspetta subito dietro l’angolo. È il modo migliore per accorgerti dell’autentica forma sociale, ambientale, umana ‘qua così’”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2323
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