Come ogni anno è giunt3 il momento della settimana sabbatica, per cui ci si becca da lunedì 9 luglio.
Mai come questa volta, tale pausa giunge in maniera tanto significativ3, avendo condiviso l’idea portante Human-Coin.
...per poi scoprire che non di "solitudine" stellare trattasi....ma di tempo e spazio....
RispondiEliminaCiao Davide,un'abbraccio grande e grazie per il tuo lavoro che condividi!
Grazie a te, caro Carlo :)
EliminaUn grande abbraccione
Ciao Davide, sono Tiziano,
RispondiEliminaspero allora che questa settimana sia foriera di intuizioni im-portanti
Volevo condividere questo, la inizio così
Scusa i periodi lunghi come sempre, mi trovo meglio
Una decina di anni fa circa ho realizzato l'artificiosa assurdità delle "relazioni" basate sull'obbligo di scambio di denaro in quanto mera convenzione scaduta nel tempo in abitudine da assuefazione per mancanza di alternativa ragionando sul fatto che tale modus operandi non veniva by-passato nemmeno per quanto riguarda più parti "unite dalla stessa bandiera" ma comunque divise in settori di categoria/funzione/esperienza/ produzione/lavoro, interessate addirittura da dinamiche e condizioni d'assieme distruttive e quindi impellenti, come una guerra.
Ciò generava in me una specie di conflitto non risolvibile attraverso il ragionamento, pur accorgendomi della "cosa" era per me impossibile spiegarmi la complessità di una cosa semplice resa tale da una distorsione apparentemente insensata.
Cosa che poteva essere parzialmente risolta inquadrando la scena globale con ogni sua vicissitudine come lungi dall'esser funzione fisiologica o manifestazione proattiva ed esterna proiettata a partire da un incontro/scontro di dinamiche e valori inerenti la almeno apparentemente e temporanea diversità umana nello srotolarsi della "sua" evoluzione terrestre, magari tendente ad un qualche tipo di riunificazione che alla fine tutti e tutto beasse.
No, troppi elementi dalla natura artificiale, diabolicamente artificiale, come una immensa e fumosa sovrastruttura che sovrasta e confonde giudizio e azione concorrevano al non ritenere normale la vicenda umana "attuale", a renderla scenica, nel senso di non in diretta, proprio pensando a quella necessità convenzionale (paradosso) giustificabile soltanto in un atto teatrale e metaforico di una condizione dietro le quinte e passata ormai riconosciuta come indesiderabile, e tuttavia perseguita costantemente nella realtà ritenuta, di base.
Ora, trattasi di condizionamenti, e per quanto nel mio piccolo abbia avuto di che accorgermi, questi non si sciolgono schioccando le dita, la volontà é solo il punto fermo che rappresenta un inizio, sì, ma al quale doversi riappellare costantemente poiché é vero, c'è qualcosa in azione, nell'aria, quelle che tu chiami istanze, filtri, programmazione, firewall, sovra o tenso-struttura, virus e incanto, sicché l'unico modo é lasciarsi "infettare", incantare, per chi ha predisposizione, da un'altra.....musica
E si, l'atteggiamento conta, chiaramente, e dall'ambito spirituale qualcosa si può carpire, riparametrandolo opportunamente, come lo smettere di ritenere assolutamente reale ed oggettiva la propria configurazione individuale, applicandole un senso di Io sul quale identificarsi, rendendo tutto troppo "serio" e a senso unico.
Continua
Non ho intenzione di stare a dilungarmi su considerazioni esistenziali, oramai so che lasciano il tempo che trovano, mi preme più che altro dire che la nuova musica mi sta influenzando, tutti i concetti, le nozioni e le scoperte quí in questo spazio apprese sono ora l'impalcatura solida sulla quale spiegarmi le perplessità affiorate dallo scontrarmi con un mondo che evidentemente non mi può affatto rappresentare, più che altro il suo assetto antisistemico
RispondiEliminaI nuovi concetti di generazione di ricchezza a partire semplicemente dall'esserci, dall'esistere e veicolati e veicolanti valore aggiunto disponibile per ognuno atto a migliorare e rendere la dovuta profondità all'esperienza umana nel durante lo svolgersi evolutivo Originale sono decisamente più solidi dell'imbarazzante ed arcaico scambio di materiale solido dal valore apparente per ottenere servizi e soluzioni il più delle volte soltanto fine a se stesse, alla situazione quà così.
Ovviamente sono consapevole che la cosa debba procedere per step, ma come spiegasti in un "vecchio" bollettino, é innanzitutto la massa stessa a dover abbandonare l'idea, il folle senso di concorrenza, prestigio, competizione, abitudine, senso dell'io e del fare da sé e superare così il pantano che non permette loro di riconoscere alle nuove generazioni di poter ottenere la libertà senza "essersela guadagnata" o guadagnandosela attraverso gli stessi modi rappresentati finora dai vetusti luoghi comuni di parte riversati dagli interessi privati per mezzo della cultura deviata sulla massa dimentica del valore originario singolare.
Ora che mi sono "sfogato" un po', in effetti il mio problema é dare un significato pratico a quell'atteggiamento che tu chiami formulare, sferico o angolo giro, probabilmente perché sono un tipo piuttosto intro-verso e tendente ad un marcato approccio insight che dà poco margine ad un riflettersi pratico, bè, almeno per ora.
Diciamo che sono ancora in fase di assimilazione.
Ma presente!
Condividere, passare parola, rendere partecipi, non so non mi ci vedo molto portato, dovrei trovare un mio modo personale per farlo, forse deve solo sbloccarsi qualche situazione di me e in me.
Tuttavia è davvero interessante questo nuovo paradigma di crazione di ricchezza tanto personale quanto collettiva, dopotutto anche il coltivare un certo modo di pensare o di approcciarsi alle cose può andare a creare denaro, se questo tornasse anche solo ad essere inteso come mezzo simbolico tra scambi e non qualcosa di oramai fine a se stesso.
Grazie per questo Spazio e la disponibilità,
un abbraccio a presto
Tiziano
Caro Tiziano,
Eliminaquale intensità hai messo in ciò che hai des-scritto.
Hai reso certamente l'idea.
E condivido il "non solo tuo, sentire".
Lascia andare ciò che ha messo radici. Senza fretta.
Sii fiducioso e sentiti sempre auto protetto.
Il resto conseguirà. Che ognuno faccia come meglio crede.
Sono e resto sempre, "formulare"... Anche se ognun3 capisce quello che crede di avere capito. Va bene uguale :)
E' una sintonia che si affina sempre di più.
Ed è davvero ok :)
Grazie di cuore. Ti abbraccio.
Sincerità