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venerdì 13 ottobre 2017

Anche saltando di palo in frasca, c’è e rimane sempre “il” senso.



Tutta l’umanità (almeno al 99 per cento) è da considerare come “una” sottodominante
L’uno per cento (la parte di rimanenza che non è il binomio dominante/Dominio) è come fagocitat3 all’interno di questo “assieme”, che non riesce a ricordare di andare a costituire, data l’ampia caratteristica di “diversità, usi e costumi, tradizioni, lingue diverse, etc.”. 
Infatti, la comunanza sostanziale (il sottile trait d’union che esiste e collega tutt3) è riferit3 – significativamente e funzionalmente – all’utilizzo globale (seppure riconosciuto diversamente) di stesse 1) forme di pagamento (economia), 2) forme di culto (religione), 3) forme di “Dio” (divinità) e 4) forme di “credo” (gerarchia)… 
L’intera umanità è in una condizione di “sotto (alla) dominanza”. 
Ergo, “è... ‘qua così’”:
una sola sottodominante
che esiste in quanto riunione di singolarità
che, dunque, vanno a costituirla
anche se
non esiste, ma c’è
L’umanità stessa rientra in una simile “panoramica”:
avendo la medesima base infrastrutturale frattale espansa
così come
la materia
costituita (emergente nella realtà manifesta) da particelle
talmente piccole da essere infinitesimali
ossia che
sembrano non esserci, ma esistono

L’umanità è una “lastra comune”, fatta del/dal “valore unitario (atteggiamento)” delle singolarità. 
Allo stesso modo (per analogia frattale espansa), esiste lo stesso tipo di relazione e collegamento infrastrutturale tra Stato (ricircolo) e cittadinanza (Massa):
lo Stato sembra
però
la Massa
ma… non lo “è”, sostanzialmente
essendo, più “a monte”
costituito da una intenzione altra
che
tende a dominare piuttosto che a “servire comunemente a/per…”.
Uno strumento perfetto (seppure sempre perfettibile) adatto all’unico scopo di ingabbiare la “furia” della Massa Singolare, allorquando la situazione sotto (alla) dominante diventa troppo evidente, ossia quando le famiglie iniziano a non avere da mangiare... per una/la profonda ingiustizia.
Un “errore” nella strategia sotto (alla) dominante che, nel passato, ha portato alla “Rivoluzione”. 
Anche se, trattasi – di più – di un capro espiatorio, una via di fuga, capace di auto generare l’aspettativa e la sensibilità massiva, da direzionare – poi – verso l’univoca pretesa (pressione generale) di giungere alla manifestazione dello Stato "Moderno", a sua volta, un'altra anticamera per lo step successivo sotto (alla) dominante:
la Terra (ri)formazione (qualcosa che ricorda l'episodio di Babele che, una volta nuovamente congiunto, scatenerà - ancora - la stessa "risoluzione dominante"). 


Qualcosa che "serve", nuovamente, alla sottodominante, al fine di mettere in sicurezza la propria incolumità, senza per/con questo “cambiare nulla, relativamente al proprio status di privilegiat3, dall’alto di un vantaggio che sostanzialmente non viene meno, nemmeno diluendo le proprietà all’interno del luogo comune statale”…
Il caso non esiste
L’errore è ammesso, nella misura in cui 1) non è un errore 2) dalla prospettiva di un livello, altro, della gerarchia che 3) si avvale dell’errore in quanto a 4) parte della stessa strategia…
Nessun3 è indispensabile. Tutt3 è sostituibile (quando fuori dalla porta c’è la coda che attende per prendere quello stesso posto vacante…). 
Riconosci (ricordi) quello che continua a succedere, sostanzialmente, sempre (sempre)… identica mente?
È sempre (proprio) ad “immagine e somiglianza” del “è già success3”. 

Certo, perché la dominante “è”… (la) dominante. 
Qualcosa (qualcun3) che non è in discussione, tanto è vero che “ora” non ne hai memoria e deve essere spesa tanta di quella energia, solo per aprire un infinitesimo varco all’interno della “tua”… caratteristica mentale “qua, così”. 
Ogni singolarità è come una fortezza, con il ponte levatoio alzato e pronta a difendersi da qualsiasi tipo di approccio esterno (dato che l’input AntiSistemico non giunge dall’esterno, ma… viene come “respirato” interiormente, a livello d’inconscio, nel conscio, dato che è “già success3” l’invasione, la conquista e la possessione). 



Da “sempre (ma ‘qua così’)”, la situazione è tale e senza alcuna eccezione che non confermi la regola (tale eccezione è caratterizzata da quelle singolarità disperse e rese solitarie, nell’assieme auto immunizzato, proprio, contro tale eccezione). 
Per sensibilizzare e dipingere la situazione AntiSistemica è utile ricorrere, dunque, a termini che riconosci solamente in quanto a… convenzione auto suddividente? 
No.
Non è utile a quella “causa”, che corrisponde all’epica di antica e leggendaria memoria:
al mito dell’Eroe
che “qua, così” è divenut3
il mite Eroe (al cui femminile corrisponde, ormai, quell’eroina che, in quanto droga, esprime sostanzialmente molto bene il “è già success3” stess3).
Ora salterai di palo in frasca ma (ma) senza mai (mai) perdere il “senso” di quello che “è”:
già success3
succede “qua, così”
potrebbe (potenzialmente) succedere... “qua”.
Veloce mente = mantieni il “focus”, attraverso l’atteggiamento portante e centrale “formulare”.

Il terzo Stato… era uno dei ceti in cui era divisa la società francese prima della rivoluzione, chiamato così perché in ordine di importanza veniva dopo i primi due, ossia la nobiltà e il clero.
Per numero di componenti il terzo Stato era largamente preponderante rispetto agli altri due ceti, in quanto comprendente tutti gli strati popolari.
Nell'anno della rivoluzione comprendeva venticinque milioni di persone, fra borghesia, contadini e operai, contro i quattrocento o cinquecentomila nobili e uomini di Chiesa; costituiva circa il 98% della popolazione francese… ed era l'unica parte che pagava le tasse, in quanto i nobili e il clero ne erano esenti, potendo contare anche su numerosi privilegi e un diverso trattamento giudiziario…
Alla vigilia della rivoluzione il malcontento di questo ceto sociale era fortissimo per il forte disagio economico presente nel Paese.
L'abate Emmanuel Joseph Sieyès, per dare una sostanza ideologica alle ragioni del terzo Stato, nel gennaio del 1789 scrisse un opuscolo politico che riscosse un successo furioso. Nel pamphlet Sieyès si pone tre domande, per poi argomentarle e dare loro una risposta; iniziava con queste domande:
“Che cos'è il terzo Stato? Tutto.
Che cosa è stato finora nell'ordinamento politico? Nulla.
Che cosa chiede? Chiede di essere qualcosa”…
Con gli Stati generali del 1789, su iniziativa di Jacques Necker, il terzo Stato poteva disporre di un numero doppio di rappresentanti eletti (550 dei 1100 componenti) rispetto alla convocazione del 1614. Tuttavia in questa assemblea il voto tradizionale non era per testa, ma per Stato e quindi pur essendo numericamente minoritaria l'alleanza tra nobiltà e clero era sempre vincente.
Il contrasto su questo tema fondamentale, con il clero che in buona parte non appoggiò l'istanza sul nuovo metodo di voto, portò alla costituzione di un'altra assemblea nazionale, dando inizio alla rivoluzione francese
Link 
Che cos'è il terzo Stato? Tutto.
Che cosa è stato finora nell'ordinamento politico? Nulla.
Che cosa chiede? Chiede di essere qualcosa
Fai attenzione:
alla vigilia della rivoluzione il malcontento di questo ceto sociale era fortissimo per il forte disagio economico presente nel Paese
per cui
che cosa chiede(va)?
Chiedeva di essere ammesso alla “festa”
Non chiedeva valore universale.
Sognava, per sé, un certo tenore di vita e, almeno in parte, lo aveva già. Quindi, da lì a poco… cosa (chi) sarebbe stato estratto dall’assieme?
La borghesia o chiamala come meglio credi/vuoi:
quella parte di popolazione che aveva molto “valore” da portare “fuori”
valore economico
molto apprezzato dai ceti “superiori”


La Rivoluzione aveva (ha) molti piani di lettura (come ogni altro ambito “qua, così”); per questo sfugge ancora oggi nel proprio senso sostanziale, unidirezionale di fondo.
Per meglio riconfigurare tutto quanto, va ricordato sempre (sempre) che persino il Re era (“è”) una sottodominante. 
Solo rimettendo a posto anche questi “tasselli”, il mosaico assume una valenza propriamente esaustiva, mettendo in evidenza – per contrasto (o, se vuoi, persino per… logica) – la necessità “scientifica (perfettamente calcolabile, attendibile)” della compresenza gerarchica immanifesta dominante, rea di avere caratterizzato la condizione globale sotto (alla) dominante, nella quale ogni parte è (diventa) sottodominante
Che cosa (chi) credi che sia (“è”) il luogo comune della “possessione, infezione, corruzione, ruggine, muffa, malattia, tentazione, etc.”? 
Queste caratteristiche hanno una origine comune e fondamentale, ossia, tale compresenza (auto cancellatasi dalla “tua” memoria conscia)… 
Capisci anche da te che, esulando ogni “tuo” ragionamento da tale chiave di lettura ed auto decodifica, di conseguenza, tutt3 risulta come un anello sempre aperto (da chiudere o rinchiudere in qualche maniera, sempre parziale e di parte, dato che manca sempre il senso fondamentale, il “movente”, etc.). 
L’impressione, dunque, è che le risposte ci siano sempre ma (ma) solamente a livello scientifico (deviato): 
un linguaggio per poch3, che la Massa non comprende, come se l’espert3 parlasse sempre in… aramaico antico (morto e sepolto, guarda non caso). 
Tutt3 ha sempre (sempre) un significato sostanziale frattale espanso: 
un livello “a monte” (il “è già success3”) e quello Oltre Ogni Orizzonte (il potenziale).

Se (se) decodifichi a quel livello, allora (allora)… la realtà manifesta inizia a rappresentare proprio la tua decodifica, il che non significa che sei tu a piegarla al tuo volere, bensì… che stai mettendo le cose a posto, da un punto universale del “valore (giustizia ad angolo giro)”
Qualcosa che “qua, così” è, all’opposto, un comitato di attesa sempre pront3 a giudicarti dal punto di vista della malattia, della patologia, del protocollo, del bias di conferma (assunt3 in quanto, a sua volta, capacità di prevenire il tuo riuscire ad andare Oltre Orizzonte)…
Fmi, Lagarde: meno disuguaglianze donne meglio che tassare ricchi.
Il modo più efficiente per ridurre le disuguaglianze nel mondo? Christine Lagarde, numero uno del Fondo Monetario Internazionale non ha dubbi.
Ridurre le differenze di genere sarebbe di gran lunga più efficiente che tassare di più i ricchi…
Link 
Tutto fa brodo, per continuare a “non vedere”.
Draghi: risultati stimoli Bce consentono di ignorarne distorsioni.
Le misure straordinarie della Bce potranno anche avere effetti distorsivi, ma i vantaggi che hanno consentito in termini di posti di lavoro creati sono tali "che possiamo ignorare" queste distorsioni.
Lo ha affermato il presidente Mario Draghi, intervenendo ad un panel di discussione al Peterson Institute a Washington.
"Tutte le politiche monetarie, per definizione, sono distorsive… la questione chiave è che se crei 7 milioni di posti di lavoro nell'area euro negli ultimi 4 anni, le distorsioni potranno esserci ma i vantaggi sono tali che le puoi ignorare…"…
Link 
Tutte le politiche monetarie, per definizione, sono distorsive (quindi, vanno tutte quante eliminate. In che modo? Passando da una economia basata sul denaro, al vivere secondo valori universali, che nulla hanno a che vedere con la sete di denaro ed... economia)
la questione chiave è che se crei 7 milioni di posti di lavoro nell'area euro negli ultimi 4 anni, le distorsioni potranno esserci ma i vantaggi sono tali che le puoi ignorare (la questione chiave è che… continu3 a non accorger3i di quello che “è già success3”).
La "distorsione" ha tenuto in piedi artificialmente (dunque, puoi meglio ricordare che cosa/chi "è", l'evoluzione, la selezione della specie, etc.) la forma ambientale, sociale, umana, globale... "qua, così", con all'interno la medesima componente bancaria, etc. etc. etc. sede dell'emanazione ciclica della "crisi", in quanto a servizio necessario a/per...
Tremila anni di storia d'Italia riassunti in pochi minuti
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6014 anni di storia dell'Europa in 7 minuti
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Il “video” sulla storia “europea”, dimostra chiaramente come un certo “stile”, si sia generato da/in un punto della Terra e, da lì, poi, si sia diffuso globalmente (non solo in Europa) come una sorta di"infezione".
Qualcosa che “ora” richiede attenzione (accortezza “formulare”) e non solo “credo (di parte)”, cementato da tutto il peso del decorso storico (deviato) “qua, così”.
Anche la società francese, di allora, era auto suddivisa in parti tutte sottodominanti. 
Un intero “parco di scelte, sempre disponibili” per coloro che ne potevano sempre (sempre) predisporre:
per quella particolare “parte” che non esiste ma c’è, dato che è diluita massivamente nella percentuale infinitesima per il tuo “sguardo”
Nel settembre 1791 l’Assemblea Nazionale Costituente approvò una Costituzione. Secondo il principio di separazione dei poteri, al re spettò il potere esecutivo, il potere legislativo fu attribuito a un’Assemblea elettiva (l’Assemblea Legislativa). Fu scelto il suffragio censitario e non quello universale, tradendo il principio di uguaglianza della Dichiarazione dei diritti.
La Francia divenne così una monarchia costituzionale…
Il 24 giugno 1793 la Convenzione approvò una nuova Costituzione, Questa seconda Costituzione stabiliva che l’Assemblea Legislativa fosse eletta a suffragio universale maschile:
avevano diritto di voto tutti i cittadini maschi, quindi anche quelli poveri, ma restavano escluse le donne. Tuttavia questa Costituzione non venne mai applicata
I giacobini sostenevano che era necessario non avere nessuna opposizione interna. A tal fine, tutti i poteri dello Stato vennero affidati a un Comitato di Salute Pubblica, in cui primeggiava Robespierre.
Iniziò così il periodo del Terrore
Robespierre assunse provvedimenti fortemente repressivi nei confronti dei suoi oppositori. Fece emanare la legge sui sospetti, che permetteva l’arresto di coloro che erano sospettati di attività contro la Rivoluzione. Furono costituiti i tribunali rivoluzionari le cui sentenze vennero emesse sempre più rapidamente
Robespierre… fu il protagonista principale del Terrore.
Il suo sogno era quello di costruire una società giusta, costituita da cittadini virtuosi. Da qui il suo disprezzo per il denaro e verso qualsiasi forma di lusso
Lo storico Georges Lefebvre così descrive il sogno di Robespierre:
una società in cui ciascuno possiede una terra o un piccolo laboratorio, una bottega che gli consente di nutrire la sua famiglia. I prodotti in più vengono poi scambiati con quelli delle altre persone…”.
Una società di questo tipo presuppone che tutti i cittadini possiedano alcune virtù, la voglia di lavorare, la capacità di risparmiare, etc.
Spettava allo Stato diffondere queste virtù e reprimere i corrotti.
Il ricorso alla violenza era dunque indispensabile.
Robespierre pensava che il sangue dei nemici fosse l’ultimo prezzo da pagare per raggiungere un mondo fondato sulla pace e la fratellanza universali
Multistoria. Corso di storia, cittadinanza e costituzione – Gentile, Ronga, Rossi
Nota ciò che sembra essere un paradosso:
Robespierre… fu il protagonista principale del Terrore. Il suo sogno era quello di costruire una società giusta, costituita da cittadini virtuosi
Robespierre pensava che il sangue dei nemici fosse l’ultimo prezzo da pagare per raggiungere un mondo fondato sulla pace e la fratellanza universali…
Bingo:
Robespierre aveva come “sogno” del... valore universale
ma (ma) non lo capiva, anche se (se) aveva qualche sprazzo di “verità”:
il suo sogno era quello di costruire una società giusta, costituita da cittadini virtuosi. Da qui il suo disprezzo per il denaro e verso qualsiasi forma di lusso
una società di questo tipo presuppone che tutti i cittadini possiedano alcune virtù, la voglia di lavorare, la capacità di risparmiare, etc. (il valore universale è al di là del “lavoro”, del “risparmio” che, significativamente, alludono ancora alla forma pensiero “denaro”).
spettava allo Stato diffondere queste virtù e reprimere i corrotti. Il ricorso alla violenza era dunque indispensabile (dato che l’anello sembra sempre aperto, le risposte/soluzioni giungono sempre nel ricircolo della medesima, stessa, “aria” stantia, congesta, pesante, stanca, maleodorante e – dunque – da profumare artificialmente).
La necessità è sempre, allora, ancora lo Stato… che si deve preoccupare di/per… “te”. 
Qualcosa che, in seguito, ha dato luogo all’apertura delle relazioni internazionali, al Mercato Libero, alla continuazione della proprietà privata, alla lotta contro ogni ideale altro (che non corrispondeva all’ideale per la prospettiva di…). 
È tutto così… “chiaro (evidente, logico)”.
È tutto decritto nella storia, seppure questa sia (“è”) deviata. Non importa, però, nel momento in cui… ti accorgi ed assumi portanza e centralità universale “formulare”:
a quel “punto”, tutt3 è parlante.
E s’esprime attraverso una lingua unica, che non desta alcun problema nella comprensione, perché maggiormente si rivolge alla funzione specifica della giustizia ad angolo giro
Guardando ai settori, invece quello che è in costante e soprattutto immotivato ribasso è l'agricoltura:
in calo del 30% negli ultimi 20 anni, solo adesso sta iniziando a vedere una possibile rivalutazione che nasce da un concetto preciso e cioè quello del cambiamento climatico e della costante desertificazione.
In altre parole il messaggio è chiaro ed è quello che già proclamava Mark Twain e che ha apprezzato in tempi non sospetti anche Warren Buffett:
comprate terra perchè presto non ce ne sarà più.
E quella non può essere fabbricata…
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comprate terra perchè presto non ce ne sarà più (ha senso, ancora, di parlare di “investimento”? Sino a quale punto arriva questa forma di auto corruzione ferma e cieca, di fronte a tutt3?)…
Non ci sarà più la… Terra (per come la riconosci ora):
quella (che) può essere fabbricata…
Facciamo i conti: Italia, senza Mondiale gravi perdite economiche
Figc: almeno 25 milioni di premio…
Ascolti: crollo spettatori, perdite per la Rai…
Magliette, bar, ristoranti:
meno entrate per tutti
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Meno entrate per tutti… = solo uscite per parte singolare (la Massa “paga” per trarre soddisfazione da un “servizio” e “guadagna” solo ed esclusivamente per l’usufruire dello stesso. Alias? Di… sensazioni. Di una realtà virtuale. Di… immagini. Di apparenza…). 
Questo "potere" è in grado di far diventare "rara" la terra, l'acqua, l'aria, la libertà, etc. per, poi, farne ampio commercio.
Il “danno” è economico, ossia, riguarda la Massa retroattivamente nel futuro, in termini di ricaduta (conseguenza) economica a livello di Stato, dato che l’ambito privato scarica nello/sullo Stato (in quanto agente sul “dovere” massivo) quel mancato introito, anche… fallendo (dato che una società privata, quando viene sciolta, ritorna a scomporsi in singolarità massive).
Bitcoin continua a incrementare il record a 5.386 dollari
Si conferma comunque la tendenza alla volatilità della criptovaluta, che secondo alcuni osservatori andrebbe più propriamente definito come un prodotto finanziario
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Speculazione. Interesse (di parte). Droga. Dipendenza. Conseguenza. Malattia. Morte. Manifestazione. Speculazione. Interesse (di parte). Droga. Dipendenza. Conseguenza. Malattia. Morte. Manifestazione. Interesse (di parte). Droga. Dipendenza. Conseguenza. Malattia. Morte. Manifestazione. Interesse (di parte). Droga. Dipendenza. Conseguenza. Malattia. Morte. Manifestazione…. 
Quando ti accorgi che le stesse "cose", sostanzialmente, sono già avvenute e/o avvengono in tutto il mondo, significa che:
"è già success3".
Allora (allora) la globalizzazione è un effetto collaterale, la conseguenza, e non... evoluzione naturale.
Il "tempo", inteso come lo è "qua, così", è un inganno sequenziale che ingabbia la tua capacità di andare Oltre Orizzonte.
Libero Mercato, globalizzazione, democrazia, libertà, diritto, legge, morale, etc. sono termini, motti, slogan, modi di dire, “leggi (parziali)”, etc. che si sono impossessat3 del significato “positiv3”, di/in un certo contestoal fine di mettere tutto ciò che “non è allineato”, di converso, all’ombra (negativ3) per default (credo, giudizio, senso, direzione, etc.).
Ancora oggi il Mercato Libero , in ambito energetico, non è quello che tendi a pensare. 
Così come, ad esempio, la Banca Regionale Europea non ha nulla a che fare con la Ue (tuttavia, il “nome” ha l’effetto di sembrare tale)… 
La proposta: microchip sotto la pelle degli atleti per combattere il doping.
L'idea arriva direttamente dall'Associazione mondiale olimpionici:
"serve un sistema che indichi dei cambiamenti dovuti a sostanze illegali in ogni momento".
L'Associazione mondiale che unisce gli Olimpionici di tutto il mondo (World Olympians Association - Woa) ha rilanciato un'idea che era già circolata nell'ambiente una decina d'anni fa.
"Introduciamo microchip sottopelle per combattere il doping": allora fu l'eptatleta svedese Carolina Kluft a provare a sensibilizzare l'ambiente, oggi invece è il direttore generale della Woa Mike Miller in occasione di una conferenza stampa tenuta a Londra a parlarne di nuovo apertamente, come riporta "The Guardian".
"Mettiamo dei chip ai nostri cani e non sono certo nocivi. Allora perché non metterli anche agli uomini?
Dobbiamo combattere chi vuole imbrogliare e un modo per eliminare il doping dallo sport è sicuramente quello di utilizzare dei microchip muniti delle tecnologie più avanzate sui nostri atleti. "
Miller, che rappresenta circa 100.000 atleti in tutto il mondo, motiva questa presa di posizione con il fatto che al momento una sostanza proibita può essere individuata solo in un preciso istante, mentre invece servirebbe un sistema che indichi dei cambiamenti dovuti a "sostanze illegali" in ogni momento.
"Alcuni parlano di violazione della vita privata:
appartenere al mondo dello sport è come appartenere a un club e in un club ci sono delle regole da seguire..."…
Link 
mettiamo dei chip ai nostri cani e non sono certo nocivi. Allora perché non metterli anche agli uomini?
appartenere al mondo dello sport è come appartenere a un club e in un club ci sono delle regole da seguire (già: e chi le decide. E… in base a quale forma di interesse e di "appartenenza"?).
Nella gerarchia, la gerarchia (e, sopra a tutto, la sua “forma” o ragione fondamentale).
Fmi,Lagarde: riparare “tetto” economia mondo, 3 rischi possibili.
Riparare il tetto dell'economia mondiale prima che potenziali falle ne mettano a rischio la stabilità. È la metafora scelta dal direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde che, nella conferenza stampa che ha dato il via agli incontri annuali di Washington, ha identificato tali fattori di pericolo nella regolamentazione finanziaria, nei contraccolpi legati ai futuri restringimenti della politica monetaria, e nei freni al commercio.
Elementi che in almeno due casi su tre hanno a che vedere con i nuovi orientamenti dell'amministrazione statunitense guidata da Donald Trump, che Lagarde ha accuratamente evitato di nominare.
"Ci sono alcuni buchi potenziali in quel tetto… e dobbiamo affrontare questo problema.
Identificherò quelli sui quali un'azione collettiva sortirà alcuni effetti".
Ecco il primo fattore di rischio che potrebbe far crollare il tetto.
"Molta attenzione… è stata dedicata negli ultimi otto anni alla regolamentazione finanziaria, cercando di mantenere il settore bancario sicuro e sano per proteggerci da ulteriori rischi futuri.
Dobbiamo continuare a consolidare tale processo e guardo a futuri accordi che potrebbero giungere che riguardano alcune regolamentazioni attualmente discusse a Basilea" presso la Banca dei Regolamenti Internazionali, la banca delle banche centrali
Link 
Molta attenzione… è stata dedicata negli ultimi otto anni alla regolamentazione finanziaria, cercando di mantenere il settore bancario sicuro e sano per proteggerci da ulteriori rischi futuri…:
quindi, da una simile prospettiva
il “settore bancario (è) sicuro e sano…”?
Questo collo di bottiglia ha gettato l’ancora, semmai, e non di certo “la spugna”:
l’umanità ci continua a girare in tondo
ciclicamente
aspettandosi che esista sempre (sempre) una/la prossima “crisi”…
ed accettandol3 come un fattore naturale.
Germania e Italia seguono Io stesso indirizzo anche nel campo dell'autarchia economica:
senza l'indipendenza economica, la stessa autonomia politica della Nazione è compromessa e un popolo di alte capacitàpuò essere piegato dal blocco economico.
Noi abbiamo sentito il pericolo in tutta la sua immediatezza quando…
Benito Mussolini
La Stampa – mercoledì 29 settembre 1937
La “necessità” economica espone tutt3 al rischio... sotto (alla) dominante. 
Di conseguenza, è una dipendenza – da una parte – e una necessità (strategia) – dall’altra (la parte assoluta che non ricordi nemmeno esserci). 
È come se tu vedessi che un'altalena rimane in “equilibrio”, nonostante da un lato non sieda nessun3
Come te lo spiegheresti?
Recandoti dallo psicologo o dall’esorcista, probabilmente.
Il termine autarchia definisce, oltre al concetto di autosufficienza giuridica, ossia di autogoverno, quello di autosufficienza economica, chiamato anche "economia chiusa", in cui non sono presenti relazioni commerciali con l'estero e l'ecosistema economico nazionale non è influenzato dalle tendenze internazionali...
I regimi totalitari del XX secolo.
Un esempio di autarchia economica può essere individuato nell'Italia fascista e nella Germania nazista... Infatti, il clima teso delle relazioni internazionali e il pericolo di una imminente dichiarazione di guerra spinse diversi Paesi ad accogliere il principio economico in base al quale una nazione deve essere in grado di produrre autonomamente tutto ciò di cui ha bisogno.
In Italia fu adottata una politica autarchica come risposta alle sanzioni economiche...
Il regime fascista, anche per ragioni di propaganda, dette un largo spazio ai "prodotti autarchici".
Nacque in questo periodo il modo di dire "roba di prima", volendo indicare la merce di qualità... "Prima" non era però inteso come contrazione dell'espressione "prima qualità", ma stava a significare "roba di prima delle sanzioni" - e quindi dell'autarchia...
La Società delle Nazioni cancellò le sanzioni dopo soli sette mesi, ma gli effetti politici ed economici sull'Italia proseguirono, grazie all'abile sfruttamento da parte della propaganda fascista, e i programmi autarchici durarono per anni, fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Un risultato positivo dell'autarchia fu lo sviluppo della ricerca scientifica soprattutto nella chimica...
Con il dopoguerra la politica a livello mondiale si spostò al libero mercato e, in breve, furono aboliti tutti gli istituti e le normative basati sull'autarchia.
Dal secondo dopoguerra ad oggi.
Oggi le situazioni di autarchia sono molto rare:
una delle caratteristiche fondamentali che hanno caratterizzato i governi democratici succedutisi nell'ultimo dopoguerra, è quella dell'interdipendenza sia politica che economica, che ha trovato la sua più ampia e valida espressione in Europa nella costituzione dell'Unione europea...
Se, per motivi tecnico/produttivi, è difficile pensare alla sostenibilità di medio-lungo termine in situazioni di autarchia a livello nazionale, diverso è il discorso se dal piano locale si estende l'ottica di analisi a contesti più ampi.
In questo senso vanno inquadrate le riflessioni in materia di Guillaume Faye e Maurice Allais. La proposta del primo si inquadra lungo il concetto di "sviluppo autocentrato", vale a dire una nuova stagione di politiche industriali volte alla conservazione del tessuto produttivo locale da inserirsi in macro-contesti che diano la possibilità agli stessi di essere indipendenti da un punto di vista energetico, produttivo, di approvvigionamento delle materie prime...
Il secondo, premio Nobel per l'economia nel 1988, parte invece da un'analisi critica della globalizzazione, della proletarizzazione (intesa nel senso Wallersteiniano) e della compressione dei salari dovuta alla messa in concorrenza di contesti sviluppatisi al di sotto di standard sociali minimi accettabili.
La proposta dell'economista è... creare degli "insiemi omogenei" valutati secondo criteri standard e comparabili, quanto più possibile autonomi e in grado di sostenersi attraverso una serie di barriere modulabili nei confronti dell'esterno.
L'esempio topico a questo proposito, in prospettiva, può essere rappresentato dalle politiche Europee di integrazione economica e territoriale, alle quali deve essere accostata una politica commerciale esterna estremamente rigorosa e tesa alla protezione del mercato interno...
Link 
Libero Mercato e globalizzazione difendono la proprietà privata, alias, l’interesse sotto (alla) dominante “qua, così”. 
Il contrario, se (se) sempre sotto allo stesso giogo, trasforma solo la situazione, ma (ma) non la cambia significativamente (dato che l'umanità proviene da "lì"...).
La Catalogna perché è titubante, di fronte al trattamento economico internazionale che subirebbe se…? 
Perché, gli altri Paesi non la riconoscerebbero per quello che “è” e, dunque, la Catalogna sprofonderebbe nella voragine di una economia tagliata fuori da tutto l’esterno. 
A questo ha portato il “credo” attuale. 
Qualcosa di assurdo, visto che – da una prospettiva diversa – gli stessi blocchi continentali sopravvivono grazie all’autarchia (l’economia che ricircola all’interno del medesimo confine legislativo e giurisdizionale).
È solo una questione di “dimensione, allora? 
Lo sembra ma (ma), no. 
È come osservare da una lente d’ingrandimento, che ti permette di comprendere meglio cosa avviene e dunque quale potenziale sia (“è”) racchiuso – anche – nel “piccolo”
Non ti dicono, forse, che… in un piccolo bicchierino da whisky, è contenuta tanta di quella energia da permettere al mondo intero di continuare a funzionare per anni e anni? 
Allora… che cosa ne deduci?
Di chi è il fenotipo esteso frattale espanso "mondo 'qua così'"?
Quale è il potenziale che è caratteristico della singolarità
Gli “ideali” non si manifestano da una singola persona?
Le invenzioni. Certe basilari “opere”… solo dopo diventano… massive.
Solo, poi.
Quando hai perso tuo padre, il tuo mondo è andato in pezzi. Hai queste visioni di una catastrofe imminente, perché è così che ti senti dentro. Perfino parole come tenebre e fiamme… Stai descrivendo la notte in cui tuo padre è morto… Sono solo sogni… non è la realtà
Non può essere solo questo”.
La torre nera
Esatta mente:
non può essere solo questo”.
Con la navigazione anonima secondo i produttori verranno bloccate le pubblicità contenenti tracciatori e le pagine potranno così caricarsi più rapidamente del 44%...
Link 
C’è, anzi, molto (molto) di più:
c’è il significato, la sostanza, il valore aggiunto, la quintessenza, il senso, la ragione fondamentale, la memoria frattale espansa, etc.
Vai “Oltre Ogni Orizzonte”…
“Fai… che ci riesci; è la più portante e centrale pre/occupazione…”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2162

2 commenti:

  1. Ciao Davide,
    è come se venissimo spinti a forza (forzati) ad aderire ad una frequenza non nostra. Ad un mondo non nostro. Dalla ri-nascita alla morte fisica. Come in quelle brutte immagini dove, ad un prigioniero ad esempio, vengono tenuti spalancati a forza gli occhi per fargli assorbire determinate cose, per farlo soffrire e sostanzialmente piegarlo. E' un totale incubo totalitario a "cielo aperto".

    Vedendo i video linkati si assume ancora più in profondità di come la storia non sia altro che una scia perenne di violenza, sangue, invasioni ecc. In una parola, una storia di dominazione. Appunto.
    Immaginare (vedere) la dominante e il Dominio (i sempreverdi) tranquilli a "godersi" lo sporco lavoro fatto dalle "ispirate" sotto dominanti fa venire una certa nausea rabbiosa. Almeno sulle prime, ma lo "scontro" non deve e non può essere frontale ma verticale. A proposito di ciò, l'altro ieri in un parco qua vicino c'erano tre falchetti che volavano in vortici a tre livelli differenti. Il più in alto era Davvero in alto. Un puntino. Tre meraviglie maestose e impassibili su uno sfondo blu meraviglioso. Arrivano due tre cornacchie ad attaccare gracchianti il falco più basso. Lui né si scontra, né lotta, né s'adira o "offende": semplicemente si libra, alza la sua altitudine dove non è raggiungibile dalle nere cornacchie. Meraviglioso.

    Un abbraccio
    Fabio

    "Nessuno muore se non in apparenza, ugualmente nessuno nasce se non in apparenza."
    Filostrato, "Vita di Apollonio di Tiana"

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    1. Caro Fabio, forte ciò che hai veduto. E, sì, davvero maestoso, significativo e meraviglioso (funzionale)...
      Sai, il discorso che porto avanti da anni è sempre quello: accorgersi (inizialmente) della trama da film, che è il "qua, così".
      Stop.
      E' davvero come un incubo ad occhi aperti. Non ci si crede...
      E occorre proprio "fare" qualcosa.
      Grazie Fabio. Ti abbraccio. Sincerità

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"Fai..." un po' Te.