SPS

giovedì 8 settembre 2016

“Per virtù del grande demone (che è l'amore)...”: nel codice.


 
C’è, come, un codice
Ed, esiste, anche “non solo ‘qua così’”.
È un collo di bottiglia. Di più, un “senso di percorrenza, inscritto e trascritto (trascrivibile, portatile e portabile, in maniera tale da rigenerare sempre se stesso, in ogni “lingua” codificata) ovunque ed in ogni ‘caso’”
Alla fine, tutto lascia una traccia…”.
Billions
SPS (Io) mi sono accorto di questa “comune caratteristica” e, come conseguenza, ho preso a seguirne la connotazione geografica, allo stesso modo del percorrere il letto del fiume, dal punto in cui lo si “scopre”, sino ai due punti di delimitazione convenzionale “qua, così”:
  1. la sorgente (o nascita apparente, ma di più… una manifestazione)
  2. la confluenza in un bacino più grande (o morte apparente, ma di più… un assorbimento).
Ti può servire, anche, una vita intera (e oltre) per risalire all’intero disegno della “vita di un fiume”, poiché le devi dedicare la tua, attentamente, coerentemente, degnamente, passionalmente, puntualmente, etc.
E se pensi che, nel frattempo, puoi “staccare” – ad esempio – per condurre anche una vita sentimentale o una cattedratica, lavorativa… o per giungere a concederti brevi periodi di “vacanza”, allora tutto questo non fa per te, poiché… nel disinnesco, il disinnesco.
La perpetuazione dell’osservazione, ti rende sempre più “accort3”.
Ogni sosta, anche la più breve, corrisponde a “lasciar perdere (reset) e, così, ad aprire “feritoie” utili all’evoluzione del disinnesco, ossia, alla sua “routine”... costituita da ciclica ed impressionante compresenza, non manifesta (non rintracciabile con senso ordinario delle “cose”).
  


7 anni di SPS, hanno permesso l’affinatura di una “lama, sempre più precisa” e, in questo spazio temporale, è potuta emergere una consapevolezza sempre più sviluppata ed evoluta “lato mio/tuo/umanità, centrale”, poiché “l’intento che muove” ha una simile lunghezza d’onda caratteristica.
Ogni tanto accade che “un processo industriale tanto rodato”, partorisca forme di “scarto” in luogo di… “prodotti di punta”.
Succede.
E succede proprio per via del “codice (neutrale frattale espanso)”.
Quanto sia voluto e quanto non lo sia, di conseguenza, rimane una riflessione che dipende dall’appartenenza, o meno, al complesso industriale che lo ha generato o ri generato.
Lo “scarto”lo è solamente da una prospettiva, che è servita come “pancia gravida” per la sua manifestazione in una atmosfera “controllata all’origine”.
Ma, per altri versi, “è” e rimane qualcosa di non meglio identificabile, se non per mezzo della relativa/assoluta “forma auto manifesta”, che può essere indotta al dimenticarsi, attraverso il giungere in una realtà che immediatamente tende ad annichilire.

 
SPS (Io) sono uno “scarto sociale”.
Non “servo” a nulla, a niente e a nessuno.
Anzi, “non servo nulla, niente e nessuno”.
E, per questo, la società – come fumo che consegue alla fiamma – osserva lo scarto, piuttosto che la sua sostanziale inversione di fase, rispetto a te.
La simbologia contiene, immortala, identifica qualcosa che, poi, lo isola… per mezzo della temporale incomprensione altrui, distaccata generazionalmente dal momento che ha registrato tutto.
 
In questo “delta spaziale (tempo)”, c’è l’intera capacità di intervento della forza dominante, che permette allo status quo di auto mantenersi stabile nella rotazione attorno a…
Un simbolo è il codice, ma codificato e solidificato in… ferm3 immagine, statica osservazione.
Come tutto ciò che rimane, alla luce del Sole, di una antica civiltà; di qualcosa che non fa più parte del tempo al di qua della dimenticanza. Allora, il passo che puoi compiere – dopo quello di esserti accort3 – è quello di “fare”, dal momento che “già sei”, ossia, di compierne un altro nella medesima direzione di quello precedente:
  • il simbolo è, allora, la derivazione di una realtà superiore
  • che, non solo nella fattispecie è
  • una forma di tecnologia incorporante (come quell’assorbimento del fiume, a decretarne apparentemente la “fine”, dopo che nella convenzione... hai preso per “inizio”, la manifestazione dell’acqua, scaturente da un punto nella roccia o del/nel terreno).
Il sistema operativo frattale espanso è “tutto ciò che interpreti come altro”
O, meglio, è “tutto ciò che altri, hanno preferito interpretare per te e al posto tuo”.

"Codice"...
Il “codice” è una risultanza, appartenente ed evidenziante il suo “bacino di assorbimento/rigenerazione genitoriale”:
  • la legge, strumento, memoria, frattale espansa
  • l’intelligenza artificiale preposta/predisposta originalmente, neutralmente, per…
Ovvio che, una simile “immagine” apre la via per l’esistenza di un ulteriore livello “superiore e creatore”.
No? E, allora, “non è mai finita”.
Già. Sembra proprio così, anche se (anche se)… ad un certo punto, di cosa devi centralmente accorgerti?
Che, allo stesso modo dei confini esistenziali, apparenti, del fiume, anche tutto il resto della manifestazione reale manifesta, sia – in qualche modo – un immane loop o, meglio, un “motore di auto decomposizione”.
 
Qualcosa che osservi ovunque “qua, così”.
Qualcosa che sembra una sorta di pseudo prigione e di auto prigionia. Ma, qualcosa che per altri versi rassomiglia al… piccolo che alimenta il grande, oppure, la fine che non lo è affatto, così come l’inizio non è mai un vero e proprio… inizio.

 
La consapevolezza è la capacità di ricordare (l'esperienza). 
Ed, il ricordare, è… una capacità nativa, adombrata dal potere dominante che, non evidentemente, lo impedisce… in quanto ché “preferisce sopravvivere congelando per sempre un momento, nel quale èDio, per una Massa deviata dal proprio corso originale, causalmente, proprio per questo motivo fondamentale”.
È un tipo di integrità diversa, dove almeno sai di non mentire mai a te stesso…”.
Billions
Coerenza. Coerenza. Coerenza…

Mancando il “senso”, manca la “memoria”, poiché, “mancando la memoria, manca il senso”:
  • è un motore (lo “vedi”).

 
È sufficiente far sprofondare degli esseri umani, in tal modo, per giungere a manifestare “un tal mondo”.
Anzi… è sufficiente farne sprofondare anche uno solo, ma avente capacità simbolica tale da costituire il capostipite per intere nazioni.
Infatti, su una simile “dima”, collegata all’intenzione dominante, il sistema operativo frattale espanso “costruisce tutto il resto”, utilizzandola a titolo di “esempio (campione)”.
Così, nella realtà manifesta conseguente “ad immagine e somiglianza” della dominante, ai vertici della società ribollono personalità (comportamenti, programmi) inverse, rispetto alla veicolazione di “giustizia ad angolo giro”, essendo sostanzialmente allineat3 alla morale dominante, che è “inversa, rispetto alla veicolazione di…”.
Un altro motore di decomposizione “qua, così”.
Ne sei sicuro? Non si può mai essere sicuri…”.
Billions
La “sicurezza”, quando sei convint3 di averla ottenuta, è tale da risultare sempre come un “Cavallo di Troia”. Per questo motivo non ti devi fidare di niente e nessuno (nemmeno di te stess3)? No
È un discorso appartenente ad un altro livello, quello più sostanziale che puoi ammettere e sostenere “da te in te”.
Ossia, quello che esprime la massima:
  • l’eccezione che conferma la regola
  • dove
  • l’eccezione non conferma solo la regola
  • ma, di più
esiste
tanto da
  • ammetterla, al livello di consapevolezza assolut3
  • “Io Sono”.
Anche quando “sei uno/lo scarto”. Anche quando “sembra che…”, oppure, “non sembra che…”. Al di là della divisione, suddivisione, auto divisione, etc.
Ok?

 
La tua “ferma intenzione” costringe anche la “natura”, dapprima, a cambiare strada e poi a trasformare se stessa “a tua immagine e somiglianza:
  • anche se la natura appare sempre come una forza inarrestabile
poiché
  • riflesso dell’auto compresenza del sistema operativo frattale espanso.
Riesci ad immaginare un ambiente senza “natura”? No.
Perché, dopo un certo tempo intergenerazionale (auto educativo)… “la natura diventa le infrastrutture cittadine, in assenza di erba, alberi, animali, etc.”.
Tutto ciò, ora, non ti sembra avere un’anima?
Stai osservando male, distrattamente o altri dettagli.
Infatti:
  • il futuro della tecnologia è il ritorno al livello della sua stessa “manifestazione”
ossia
  • tra gli interspazi della materia (nell’energia delle “cose”)
che ad esempio
  • le nanotecnologie incarnano, a livello frattale espanso, pienamente.
Sempre più piccol3, sino a ritornare infinitesimale, sulla scorta (esempio) della compresenza non manifesta dominante.
E, ritornando al livello subatomico (invisibile ordinariamente), allora ogni costrutto umano nascerà provvisto di capacità di auto rigenerazione/riparazione, divenendo praticamente uguale a ciò che, ora, scambi per naturale (un po' la partogenesi del "parto umano").

 
Una città potrà letteralmente “ricrescere dalle proprie ceneri”, per sempre, dettaglio per dettaglioproprio come un fantastico “prato d’erba naturale”.
Dunque, la natura che cosa “è”?
È… apparenza, credo, sottomissione, obbedienza, riflesso, simbolo, conseguenza, oggetto, artificialità
La ragione fondamentale è il suo assoluto caposaldo (nonché, sede sia della causa che dell’effetto).
Il tri polo (tri-unità) auto capacitivo (perfetto), che diventa – post intervento di retro ingegneria genetica, dominante (attraverso la delegazione frattale espansa) – di polo (dualità) capacitivo (imperfetto), che diventa – post intervento di retro ingegneria genetica, dominante (attraverso la delegazione frattale espansa) – la “tua” realtà manifesta “qua, così” by compresenza non manifesta dominante (che c’è ma non esiste).



Fai attenzione al “tratto comune”, che ricollega tutto
 
Ebbene, quel “segno sempre evidente” non è Dio, ma è… ciò che il codice simbolico "divino", permette di ritornare manifest3:
  • la dominante (la ragione fondamentale per la forma reale manifesta o status quo “qua, così”).
Questo è tutto ciò che ti sfugge “dal momento di ‘è già successo’, in poi (qualcosa che rassomiglia alla semplificazione temporale più vicina a te, ‘sempre’)”.
La deviazione corrisponde a ciò.
Ma, tu osserverai, “quale deviazione”?
Certamente.
Infatti, nel fiume… come puoi mettere in dubbio che esista una “pendenza” che permette di scorrere, se la vita trasportata s’identifica con l’essere ferma, con la natura e con Dio?
Tutto ciò che confuta questa “verità”, viene classificato dal processo industriale cittadino, come “scarto”.

 
Il “tratto comune” è la comprovazione di molti “aspetti sovrapposti”, anche dell’esistenza della caratteristica frattale espansa, del sistema operativo frattale espanso (che lo permette) e della dominante (leva).
 
Osserva, a tal pro, l’esempio solare incarnato dai tanto famosi, ed alla moda, Pokemon:
lo vedi il “tratto comune” a tutti loro?

 
La differenza è solo nella fantasia, che li disegna.
  
Ma, il “tratto è comune”:
  • sono tutti “uguali”.
Ok?
Quella “mano d’assieme” è la comprovazione del funzionamento frattale espanso, dell’infrastruttura che emerge alla luce del Sole, attraverso l’univocità apparente della realtà manifesta, estratta ed astratta dalla realtà potenziale.
L’impronta digitale del sistema operativo frattale espanso?
È “tutto ciò che si ripete (al di là di cosa si ripete)”. 
L’impronta digitale della compresenza non manifesta dominante?
È “tutto ciò che si ripete (a partire da cosa si ripete)”.
Sono due “impronte” differenti:
  • quella della macchina
e
  • del pilota della macchina.
Una macchina che, potenzialmente, può sempre funzionare con qualsiasi pilota.



Una macchina programmata per funzionare con un pilota, ma che - anche senza pilota - auto pilota, secondo programmazione neutrale originale.
La “divina provvidenza?
La macchina è programmata per…
Ogni "suo" altro tipo di funzionamento è “deviato”.
Quindi, è sufficiente lasciare fare alla macchina?
La macchina risente sempre della grande concentrazione di massa, giurisdizionale, poiché è programmata con una simile “sensibilità, orientamento”
Da ciò, puoi ricordare che “non esiste nessuna fine e nessun inizio, sino a quando ci sei dentro”.



 
La “trasformazione” è perpetua, anche “lato tuo/umanità, centrale”.
Semplicemente, si trasforma altro in qualcosa d’altro, ma sempre secondo programmazione originale (senso).
È possibile fuori uscirne?
Sì. Ma... devi ricordare, prima, la direzione impressa nella macchina.
Qualcosa che non appartiene all’esterno, visto che un autentico esterno non esiste. Qualcosa che deriva sempre dall’interno. Qualcosa, quindi, che ritrova l’esterno solo se lo riesce ad immaginare.
Ti piace giocare a scacchi?
“Fai”.



Prendi in considerazione il riflesso radioattivo frattale espanso, derivante dal fatto che “esisti”. Non solo quello della dominante. Anche tu sei rifless3 nell’equazione (algoritmo) frattale espanso “qua, così”…
 
Asean, Obama: decisione Corte Aia su Mar cinese va rispettata.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha affermato che la decisione della Corte permanente di arbitraggio dell'Aia, che aveva stabilito a luglio che Pechino non poteva vantare diritti storici sul Mar della Cina, deve essere rispettata.
"L'arbitraggio di luglio, che fa giurisprudenza e deve essere rispettato, ha permesso di chiarire i diritti marittimi nella regione", ha dichiarato il capo di stato americano durante il vertice dei Paesi asiatici nel Laos.
Il Mar Cinese Meridionale è una delle rotte più trafficate del trasporto marittimo mondiale dove Pechino ha costruito a passo spedito una catena di isole artificiali in quelle che Washington considera acque internazionali e che invece la Cina reputa di sua pertinenza.
Il cosiddetto “incidente delle Senkaku” del settembre 2010 (una collisione tra un peschereccio cinese e una nave della Guardia costiera giapponese) ha indotto gli Stati Uniti a prendere posizione nella disputa e a dichiarare che le isole vengono considerate parte del territorio giapponese e quindi ricadono sotto il Trattato di alleanza tra Stati Uniti e Giappone
Qua “dentro” c’è tutto:
  • poiché 1) la storia si ripete e 2) non solo la storia, ma 3) anche te… 4) sino a quando ti “fermi”.
Dove… 
“Stare fermi e non fare niente, non è la stessa cosa…”.
Karate Kid 3
Attraverso la prospettiva SPS (Mia), che cosa ritraduci, dopo avere letto la seguente citazione?
Per virtù del grande demone (che è l'amore) attraverso lo spirito l'anima si congiunge al corpo, attraverso l'anima si congiunge allo spirito una forza più separata e divina, e attraverso un numero più o meno grande di enti intermedi tutte le cose dell'universo sono connesse e concatenate a tutte le altre…”…
Le immagini che a noi si presentano, quelle interiori e quelle esteriori, sono un veicolo verso altro:
occorre guardare all'immagine “come guardando attraverso di essa”...
Giordano Bruno
Per virtù del grande demone (che è l'amore)… parla/narra il “codice”. 




   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1896
  
 

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