SPS

venerdì 5 agosto 2016

Un simbolo nuovo senza i vessilli del tempo (1)

 
Un simbolo “nuovo”?
La dominante si è “reinventata” il pianeta Terra, per intero.
Ci pensi? Riesci ad immaginarlo?
Lo “Spazio/Tempo Terra (cloud)” è perfetto, per mettere in scena la rappresentazione della “storia umana, con la dominante alla regia”. Una “torta” che non finisce mai
Qualcosa che puoi dividere e suddividere “per quante volte desideri (proprio come la frattalità espansa e la verità)”.
Perché, una simile prospettiva/spigolatura, fa letteralmente a cazzotti, rispetto alla versione "altra (ordinaria)" – della medesima vicenda – raccontata per convincerti del contrario, ossia, che:
  • “qua, così” tutto è scarso
oppure
  • tende alla scarsità?
Perchénella sostanza, il pianeta è una miniera infinita di possibili ed immaginabili “appetiti”, ognuno dei quali richiede di essere esaudito.
Un potenziale sensazionale, molto simile al concetto atavico di “isola del tesoro perduto (alias: sepolto da qualche parte e segnalato su una mappa segreta)”.
Ecco. La Terra è l’isola del tesoro.
E, il "tesoro", è… lo sfruttamento (proprietà) di tutto quello che esiste, sopra e sotto, e che può nascere, essere coltivato, addestrato, ammaestrato, estratto, educato, industrializzato, reso economia di scala, etc.
Ovvio:
con il genere umano al centro (di... lavoro) di una simile e “succosa” possibilità.
È un po’ come giocare a Minecraft, calandosi in un intero mondo a propria disposizione, con tanto di “villager (pseudoumani locali, nativi)” ivi contenuti e completamente alla "tua" potenziale mercé.

Arrivando in un simile contesto (questo significa che ne esistono altri), “da zero (o azzerando tutto)”… significa che il primo o i primi (inizialmente), possono ambire al ruolo di “dominante”, se (se) giocheranno “bene” tutte le loro “carte”

   
Infatti, il “vantaggio” è qualcosa che si “esaurisce (come un bonus iniziale)” se lo spendi subito, in maniere che, in un certo senso, tendono a non capitalizzarne la funzione (investimento, forma).

Per cui, attraverso quale “indole, disegno, spinta, ispirazione, curiosità, missione, progetto, etc.” sei “disces3 in Terra (ti sei manifestat3”?
Tu che “qua, così” sei diventat3 un “gadget” del giogo, sei arrivat3 o sei precipitat3?
Molto più probabile che, sei stat3 “catturat3” in qualche modo.
Con il termine “creazione”, in genere, si pone una grossa “pietra tombale” sull’intero percorso (esperienza pregressa e dimenticata).
Ma, allo stesso modo, con il termine “creazione”, non si fa altro che “alzare di un livello la profondità della creazione stessa”, aggiungendo – in luogo della tua vicissitudine originale (“cattura”):
  • il livello “creatore” (responsabile della “tua” cattività “qua, così”).
Invece, a livello frattale espanso, tutto quello che puoi osservare, nella “tua” realtà manifesta (status quo), corrisponde principalmente a fenomeni sostanziali dedicati, ossia, orientati secondo portante e funzione giurisdizionale (influenzante un certo “raggio” di… “ambito”):
i villager controllano un parallelepipedo che si estende 16 blocchi nelle 4 direzioni cardinali, 3 verso l'alto e 5 verso il basso (rispetto a dove toccano terra)…
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Tutto è “giurisdizionale”. Radioattivo.
Funzionante ma, anche, “attraente” se… riesce a catturare l’attenzione altrui, all’interno del proprio “raggio sottodominante” (campo d’azione).
Ad esempio, quando sei in “casa tua” (anche se non l’hai ancora finita di pagare), ti senti “come un/il Re, di un simile spazio”.
Perché?
Perché accampi un diritto di sovranità legale (con tanto di contratto) su quello spazio, arredato ad hoc “a tua immagine e somiglianza”. Ma, non appena esci di casa, la “tua” personalità deve fare i conti con quella degli altri e con quella “ambientale, sottodominante e dominante (che, per altro, esistono, persistono e sussistono – sostanzialmente – anche quando sei ‘in casa tua’)”.
Quindi, tutto è giurisdizionale “qua, così”:
una simile “carica (forza)” dipende da un mix di caratteristiche interfacciate alla/nella scala gerarchica, implementata (adottata) a livello sociale:
  • qualcosa che “taglia fuori”, molto spesso, le tue naturali facoltà, capacità, talenti, etc.
a meno che
  • non aderisci a qualche “linea di potere (anche a livello lavorativo)”, in grado di "elevarti di livello", in maniera tale, però, di utilizzare tutto quello che “sei” e che “hai”, orientandolo nella convenzione aziendale del “progetto (industria)” e, di fatto, mantenendoti sempre e comunque come “dipendente” del progetto stesso che, a sua volta, è/fa parte di un altro aggancio al segnale portante dominante “qua, così”.


Sandbox, termine inglese con cui si indica il recinto della sabbia destinato ai giochi dei bambini… in ambito videoludico… con il termine sandbox si indica un tipo di gioco che mette numerosi strumenti e possibilità a disposizione dei giocatori, senza imporre un particolare obiettivo da raggiungere, ma lasciandolo inventare al giocatore e modificare il mondo di gioco
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  • un tipo di gioco che mette numerosi strumenti e possibilità a disposizione dei giocatori, senza imporre un particolare obiettivo da raggiungere, ma lasciandolo inventare al giocatore e modificare il mondo di gioco (nei “giochi di ruolo”, pensa a quel livello che rimane sempre in ombra ma che, non per questo, è ininfluente sulla “direzione” che i giocatori prendono, relativamente al “loro ‘modificare il mondo di gioco’”).
Questo è il grado (livello) della “tua” libertà, libero arbitrio, democrazia, valore, cultura, diritto, sovranità, giustizia, etc.
Qualcosa di sostanzialmente apparente e di “svuotato dentro… rispetto a (potenziale)”.
Un reset è già successo (forse anche più di uno, a giudicare dall’esiguo periodo temporale che la storia deviata ti racconta, rispetto all’orologio che scandisce sentenza, a partire da una “infinità fa”).
Dunque, “qua, così” ci sono delle regole (che per la società diventano “legge”). 


Regole che costituiscono l’ossatura sensibile (algoritmo) alla base del sistema operativo frattale espanso (che le ha “adottate” funzionalmente, vista la sua necessità/programmazione/natura di servire alla grande concentrazione di massa). 
Queste regole sono al di là della legge, che in ogni caso serve per auto contenerti nel “qua, così”.
Queste regole sono trasversali a tutto quello che sembra reale manifesto e inamovibile (riesci a pensare di poter “cancellare una montagna”? Sì, con l’esplosivo. No, se senza esplosivo. E se lo potessi fare come agendo in una sorta di livello parallelo, sovrapposto... come quella “realtà aumentata” che è divenuta sempre più popolare? Da quel punto/momento, in leva, puoi infatti anche “cancellare montagne”, visto che rientrano nell’ambito “reale aumentato”, ossia, previsto a livello di algoritmo ma non in una maniera tale da renderle… inamovibili. Semplicemente agendo in maniera tale da “cancellarle dal piano di proiezione”).
Certo. Fantasia. Paranoia.
Eppure, a livello frattale espanso… tutto ti indica una simile modalità di funzionamento potenziale.
Le leggi sono invenzioni (decisioni altrui) che, poi, si trasformano in “solida roccia, per te”.


Nel tempo intergenerazionale, "ogni figlio/genitore diverrà inevitabilmente malato/contagiato"...
Una legge è eterea, frutto di un processo logico, di pensiero, idee, progetto, intenzione, etc. Insomma, di tutta una sommatoria impalpabile di “cose”.
Di qualcosa che, però, quando diventa “ufficiale”, prende vita iniziando a caratterizzare e vincolare l’esistenza fisica della Massa.
Quando “una legge decide di…” tu non ci puoi fare più niente “qua, così”. Così, ti ritrovi “ai piedi di una montagna (sorta dal nulla)”. Una montagna che, così come è venuta, allora, si può anche… dissolvere nel "nulla", agendo per atteggiamento, piuttosto che “prendendola di petto”.
Guerra significa guerra. Significa irrobustire il nemico presunto


Le “regole” sono desumibili dalla caratteristica ambientale, frattale espansa:
un temporale annuncia se stesso, per mezzo dei tuoni (udito) e dei lampi (vista), come il rullo dei tamburi e i vessilli al vento di un esercito schierato in campo aperto
un esercito si sorregge sulla ferma gerarchia, come la giurisdizione regola l’esercizio sociale, commerciale, organizzativo in toto.
Esercito che invade ed esercito che difende; quindi, una relativa giurisdizione soggetta alle rispettive leggi, che dunque non equivalgono alla legge comune, bensì, a quella “del più forte”.
Tutto, dalla perfetta “tua/umana prospettiva, centrale”, esprime verità “relativa a…” ed, allo stesso tempo “assoluta di…”.
Qualcosa che non riesci più a decodificare, “lato tuo/umanità, centrale”, dato che “è già success3”. Che cosa? L’arrivo, l’invasione e la conquista (possessione) tua/umana, per mezzo della dominante.
Qualcosa che non è successo nella maniera più classica che ti aspetti. Qualcosa che è, di più, discendenza di/da un “momento, sfruttato in leva” opportunamente “lato umanità, dominata”.

Un lampo. Un flash. Uno shock. Un trauma… e la paura è subentrata a quello che esisteva solo un attimo prima, così… come una giornata di Sole può incresparsi all’improvviso se, il panorama non ti permette di avvederti dell’imminente arrivo di una tempesta che, dunque, ti piomba addosso con tutta la propria potenza, mentre sei in uno stato di pseudo serenità, circoscritta fra quattro mura domestiche o concittadine…
Una riprogrammazione dell’algoritmo, che si estende all’intero sistema operativo. Un virus, capace di attraversare ogni barriera e ogni neutralità di fondo, in realtà, adatta ad essere continuamente alveolo di “strategie trasversali”.
Una tecnologia partorita in altri tempi, quando e dove, evidentemente, lo status quo era altr3, basat3 su un segnale portante (coscienza) “ad immagine e somiglianza”.
Come funziona un algoritmo, un motore di composizione, di una “realtà gioco”? In quelle simulazioni di realtà ordinaria (e, comunque, in ogni caso, anche se il gioco implica trame di fantasia) “ad immagine e somiglianza” di ciò che per tutti “qua, così” corrisponde alla realtà unica manifesta:
  • ad immagine (fedeltà, copia)
  • e somiglianza (fedeltà sostanziale, incolla)…
Ergo:
per processo inverso, puoi sempre risalire al livello “genitore”, superiore (sede del progetto “realtà manifesta ‘qua così’”).
Ad esempio:
ciò che in SPS (Io) eseguo da sette anni a questa parte (progressivamente).

Villagers 1.8, dinamiche e algoritmi
Ho cercato una guida sulle dinamiche di funzionamento di un villaggio… I tutorial sono tanti ma non parlano delle dinamiche che determinano poi quel risultato.
Ad esempio l'area controllata dall'algoritmo per determinare numero di villagers e porte… Quali sono tutti gli elementi che determinano se una porta è di un villaggio o no? Luminosità davanti e dietro la porta, blocchi che fungano da tetto (fino a che distanza?), esposizione diretta alla luce solare e via dicendo.
Le dinamiche matematiche che stanno dietro il risultato che si vede in ogni tutorial…
Essere vicino ad un villager. I villager controllano un parallelepipedo che si estende 16 blocchi nelle 4 direzioni cardinali, 3 verso l'alto e 5 verso il basso (rispetto a dove toccano terra). La porta deve trovarsi dentro ad uno di questi spazi…

Avere un dentro e un fuori. Quando piazzi la porta, essa avrà un davanti e un retro in base a come l'hai piazzata. Aprirla e chiuderla non modificherà queste direzioni. La porta controlla 5 blocchi davanti e dietro ad entrambi i blocchi che la compongono (totale = 20 blocchi). Se il numero di blocchi da una parte con visuale diretta del cielo (sl = 15) è diverso dal numero di blocchi con la stessa proprietà dall'altra parte, si formerà un dentro e un fuori.
Un villaggio è l'insieme di tutte le porte che lo compongono ed ha principalmente 2 proprietà:
un centro (le cui coordinate sono le medie aritmetiche delle coordinate delle porte che lo compongono)...
un raggio (il numero più alto fra 32 e le varie distanze che le porte hanno dal centro).

Quando crei una nuova porta di villaggio, diventerà per un attimo un villaggio a sé stante (con centro in sé stessa e raggio pari a 32) e se questo villaggio ha anche solo un punto in comune con almeno un altro villaggio preesistente, si fonderà al più vicino fra essi (meccanica importantissima per le farm di ferro a villaggi multipli sovrapposti)...
Un villaggio controlla il numero di villager al suo interno in un parallelepipedo che ha come centro il centro del villaggio, come lato di base il diametro del villaggio e altezza di 9 blocchi.
Se questo numero è minore del numero delle porte che lo compongono moltiplicato per 0,35 (di solito si fa diviso 3, che è una buona approssimazione per piccoli villaggi), chiederà a tutti i villager dentro ad una sfera con centro nel centro del villaggio e raggio pari al raggio del villaggio di accoppiarsi.
Il fatto che il villaggio controlli i villager in uno spazio e chieda di accoppiarsi a quelli in un altro spazio è ampiamente usato nelle farm di villager.

Un villager a cui il villaggio stia chiedendo di accoppiarsi e che abbia la tag Willing attiva, entrerà in "love mode", disattivando però la tag Willing.
Per attivare la tag Willing di un villager devi commerciarci insieme (emetterà particelle e attiverà la tag nel 100% dei casi se il commercio non è mai stato eseguito prima e nel 20% se lo hai già fatto almeno una volta) o dandogli da mangiare (carote, patate o pane).

Un villager che ha tanto cibo e si trova intorno a villager che non ne hanno (mentre il villaggio chiede di accoppiarsi) condividerà le sue scorte.

I villager contadini (tutti quelli con solo il saio marrone) tenteranno di raccogliere  grano maturo, patate mature e carote mature a meno di 32 blocchi da loro e tenteranno di piantare grano, patate o carote se hanno i semi nell'inventario e c'è della farmland a meno di 32 blocchi da loro.
I villager contadini con grano nel loro inventario possono usarlo per craftare pane.

Un villaggio che abbia almeno 21 porte e 10 villager emetterà golem di ferro al ritmo di uno ogni circa 6 minuti. Aumentare il numero di porte non ha alcun effetto. Aumentare il numero di villager modifica il numero massimo di golem che ci possono essere contemporaneamente in un villaggio, non la velocità di spawn...
Link
Regole. Leggi. Polarizzazione dell’infrastruttura ambientale “realtà manifesta ‘qua così’”):
  • qualcosa che funziona a livello frattale espanso
  • attraverso il sistema operativo frattale espanso (la delega che, in leva, permette alla grande concentrazione di massa dominante, di agire ubiquamente, non localmente, wireless, secondo le qualità attribuite a “Dio”).
Immagina:
  • come puoi estendere ad una grandezza planetaria, la tua intenzione se… ti occorre fare tutto da te o per mezzo del semplice “lavoro lineare”? Lo puoi “fare” o “essere”, cioè… al di là della leggenda… la metafora (la frattalità espansa).
La “leva”. La “moltiplicazione dei pani e dei pesci”…
La magia? No.
La magia è una codifica frattale espansa, della caratteristica di delegazione frattale espansa, del sistema operativo frattale espanso, a causa della ragione fondamentale della grande concentrazione di massa, dominante.
La magia è un riflesso del funzionamento “tecnologico” del contesto superiore, dal quale discende quello inferiore “reale manifesto”, dove per superiore ed inferiore devi intendere un semplice collocamento giurisdizionale all’interno dell’infrastruttura ambientale frattale espansa d’assieme:
  • hangar
  • pilota
  • aereo
  • piano di volo
  • decollo
  • volo
  • atterraggio
  • hangar…
Con “da hangar ad hangar” è cambiata la localizzazione apparente (zona), ma non il contesto (pianeta, status quo)
Alias:
il “viaggio” è consistito in un semplice spostamento convenzionale, in luogo di un attraversamento delle “Colonne di Ercole” (destinazione non prevista da nessuna “agenzia di viaggio ‘qua così’”).
Sei stat3 come “ritagliat3 fuori (o, meglio, dentro)”, a partire dalle regole dominanti.

Mps, Konig: dita incrociate, se salta piano niente crisi sistemica
Così Elke Konig, numero uno del Comitato di risoluzione che si occupa della gestione delle crisi dei principali gruppi bancari europei, in una intervista al quotidiano La Repubblica, sul piano di ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro varato dal Monte dei Paschi di Siena.
Se il piano dovesse fallire, Konig si dice convinta che la banca possa essere "risolta", sottoposta dunque a procedura di bail-in, se necessario, senza creare rischio sistemico.
"Se una banca fallisse, indipendentemente da quale essa fosse, saremmo pronti a fare il necessario, salvaguardando la stabilità finanziaria e gli interessi dei contribuenti", sottolinea la numero uno del Comitato di risoluzione.
Poi stoccata a Bankitalia, "ho letto i discorsi del governatore Ignazio Visco. Come noi, Bankitalia deve rispettare le leggi. La cornice legislativa è chiara: nella maggior parte dei casi di risoluzione bisogna applicare il bail-in. I problemi non si risolvono mettendo in dubbio le regole", sottolinea Konig.
Link
  • piano di ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro (reset)
  • se il piano dovesse fallire, Konig si dice convinta che la banca possa essere "risolta", sottoposta dunque a procedura di bail-in, se necessario, senza creare rischio sistemico (isolando l’area virale di contagio, con i "contagiati" dentro)
  • se una banca fallisse, indipendentemente da quale essa fosse, saremmo pronti a fare il necessario, salvaguardando la stabilità finanziaria e gli interessi dei contribuenti (cosa “salvaguardano”? Il bail-in interessa solo la parte “contagiata”, per giurisdizione. Il “salvaguardato” è il resto della Massa. Ergo: i “contribuenti” protetti sono gli altri, mentre coloro che sono sulla nave che affonda, vengono abbandonati al “proprio” destino. Solo che, essi perderanno tutto mentre i vertici bancari e l’istituzione bancaria verranno ricollocati, ancora una volta, ovunque “qua, così”, proprio come una ricompensa per l’egregio lavoro svolto)
  • i problemi non si risolvono mettendo in dubbio le regole (le regole dominanti sono sempre le stesse “qua, così”. Sono le leggi che possono cambiare, in funzione della necessità sottodominante, riflessa da quella dominante. La dimostrazione pratica e concreta è stata la “risoluzione della crisi globale”, scoppiata nel 2007 negli Usa… per mezzo di leggi che sono state adattate al contesto ad hoc, oppure create di “sana pianta”, dal nulla che è nella sostanza il vuoto che separa la Massa dalla dominante).
Risultato? Qualcosa che sostanzialmente è sempre status quo (industria e palude).
Auto, vacanze e casa: gli italiani sono sempre più indebitati
Per tutti… l’esborso medio è di 362 euro al mese, con punte di 475 al Nord e con minimi di 289 euro in Sardegna…
Il quadro che ne emerge è abbastanza definito:
al Nord ci si indebita di più, meno al Sud.
Attenzione, però, perché in Meridione c’è il problema dell’economia sommersa, quindi i valori inevitabilmente risentono di una fotografia “col trucco”
Il debito residuo medio per ogni italiano è di 34mila euro, gonfiato per la maggior parte dall’acquisto della casa…
Link
I valori inevitabilmente risentono di una fotografia “col trucco” (questo è vero, ovunque "qua, così").
  
Vuole fare la modella e andare alle feste vip, così lancia crowdfunding online.

Jen Wilke sogna la bella vita e si affida al web per riuscire a coronarlo. Lei è Jen Wilke, ha 32 anni, ed è già apparsa sulla copertina di Playboy. Ma ora vuole sfondare e per farlo deve frequentare le feste che contano. Ma che costano. E per questo ha lanciato un appello sul web
Per sfondare la ragazza texana è convinta di non poter mancare al party Maxim Hot 100.
Ma per partecipare, ovviamente, la ragazza deve pagare il biglietto aereo, un paio di abiti di lusso e passare dal parrucchiere. Soldi che non ha.
Per questo ha lanciato un crowdfunding con lo slogan “volete vedere mie foto sexy al Maxim Hot 100? Aiutatemi”.
Per aiutare Jen basta andare sul sito e pagare.

L'obiettivo minimo della modella sono 10mila dollari e ne ha già raccolti 7.500.


Link
 
Ma “qua, così… ‘la storia si ripete’”, se la lasci sempre ripetere sostanzialmente
Banche, Padoan ha firmato decreto su garanzia sofferenze (Gacs).
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha firmato il decreto attuativo che disciplina la garanzia pubblica sulle sofferenze bancarie (Gacs)…
La Gacs dovrebbe giocare un ruolo importante nel piano di risanamento di Banca Mps, che prevede la cartolarizzazione dell'intero portafoglio di sofferenze
Link
Cartolarizzazione? Leggi qua sotto…
La cartolarizzazione è la cessione di attività e/o passività, beni e/o debiti di privati o di crediti di una società (solitamente una banca) definita tecnicamente originator, attraverso cui si costruiscono emissioni con la trasformazione del bene o del debito/credito (securitization) in titoli obbligazionari, che sono poi collocati presso il pubblico.
La tecnica finanziaria è definita nel modello originate-to distribute, antitetico al concetto stesso di banca che invece si basa sul modello originate-to-hold.
In sostanza con la cartolarizzazione il rischio di credito viene trasferito dalla banca agli obbligazionisti e la banca libera risorse di capitale
Link
In sostanza con la cartolarizzazione il rischio di credito viene trasferito dalla banca agli obbligazionisti e la banca libera risorse di capitale
Ok? Di più…
La crisi del 2007 era causata proprio dal meccanismo di cartolarizzazione dei crediti delle banche, che venivano spezzettati e ricomposti per creare strumenti finanziari da vendere sul mercato internazionale, con un bel bollino sopra (il rating) che ne attestasse la denominazione e l’origine, come per le banane del supermercato.
I crediti cartolarizzati erano di qualità scadente, subprime (per gli amici Sp) e gli effetti nefasti ancora infestano l’economia globale.
Subprime è, nella lingua comune, sinonimo di farina del diavolo e veleno.
Partiamo dai Sp, per curarci usiamo il Tarp e poi arriviamo al Gacs.
In sostanza la soluzione è sempre cartolarizzare, spezzettare, spostare, rivendere sul mercato.
Questo meccanismo disincentiva le banche a essere accorte nella selezione dei crediti e non necessariamente salva le imprese (sane) che vorrebbero accedere al credito.
Il sistema regolatorio europeo che permette il meccanismo dell’Originate to distribute, per cui la banca concede il credito e poi lo scarica fuori da essa, è alla radice delle crisi bancarie e perciò andrebbe vietato!
La soluzione Gacs socializza le perdite bancarie senza compensare con i profitti delle banche che tornano ad essere “sane”, a pagare mega bonus e a concedere crediti ai suoi stessi amministratori
Link
Sei in un loop
Le “crisi” fanno parte del loop (ci vogliono per il perfetto funzionamento del loop).
Come dei motori di spinta, sono previste “per te, non da te”.
Solo che “dentro”, ci sei sempre e solo te (Massa), mentre l’ispirazione aleggia al di sopra di tutto, perfettamente “compresente, ma non manifesta”.
 
Del resto, lo sai: tra i due litiganti…
  
Accorgiti.
   

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1873
  
 

2 commenti:

  1. sovvertiamo i luoghi comuni: tra i due litiganti non metterci il dito .OVVERO. tra moglie e marito, il terzo gode. Anche questa è una realtà possibile e spesso più vera.
    :) Buon fine settimana
    Alessandro

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    Risposte
    1. Ciao Alessandro, è un buon intrigo, che apre a scenari plausibili. Ma, probabilmente, è meglio accorgersi del "terzo che gode... mettendoci il 'dito'"...

      Grazie. Un abbraccio.

      Serenità. Smile

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