SPS

mercoledì 31 dicembre 2014

La realtà attuale: “immagine e somiglianza” dei pochi.


Quale “immagine” regola la Vita in questa versione del reale?
Beh… che cosa pensi e che cosa percepisci?
Se sei come in “contrasto” con/tra le tue diverse capacità di “sentire”, significa che:
  • qualcosa non va
  • qualcuno è entrato, di “notte, in casa tua” e in qualche modo ti ha “(de)rubato” di qualcosa.
Forse, della tua “felicità”.
 
Che ne dici? SPS è sufficientemenre "fuori" per te?

Eh. Eh. Eh… (ho cambiato la posizione delle “h”. Te ne sei accorto? Ora suona meno duramente. Avrò fatto bene? Bah!).
Bocciata risoluzione Onu su Palestina Stato per veto Usa.
È stata bocciata ieri al Consiglio di Sicurezza dell'Onu la risoluzione che chiedeva ad Israele di ritirarsi dai territori palestinesi entro la fine del 2017 con otto voti a favore - due contro (Stati Uniti e Australia) e cinque astenuti.
La misura non è passata a causa della forte opposizione degli Stati Uniti nonostante le modifiche apportate alla bozza. I Palestinesi infatti hanno apportato dei cambiamenti al loro progetto in vista di un accordo di pace con Israele, cercando di forzare la mano per farlo votare entro fine anno in Consiglio di Sicurezza.
La bozza era stata formalmente introdotta un paio di settimane fa e include un calendario e scadenze predefinite per arrivare all'accordo di pace, un punto su cui gli Stati Uniti sono sempre stati determinati a mettere il veto. Le modifiche apportate lasciano intravedere un irrigidimento delle posizioni con il ritorno ai confini del 1967, Gerusalemme Est capitale del nuovo Stato Palestinese e lo stop a nuovi insediamenti israeliani nei territori occupati.
L'Autorità Palestinese adesso, dopo il veto Usa, "potrebbe far ricorso ad altre iniziative", ha detto una fonte vicina al negoziato, tra cui la richiesta di accedere alla Corte Penale Internazionale, opzione aperta nel novembre 2012 quando l'Assemblea Generale ha elevato lo status della Palestina da "entità osservatore non membro" a "stato osservatore non membro".
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Gli Usa incarnano “solo” il valore frattale della (com)presenza invisibile dell’attore principale.
Russia: nuove sanzioni Usa influenzerà negoziati sul nucleare Iran e la crisi siriana.
Ieri il portavoce del Ministero degli Esteri russo Alexander Lukashevich ha dichiarato che le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti contro la Russia potranno avere ripercussioni sulla cooperazione tra i due Paesi su certe questioni regionali ed internazionali tra cui i negoziati sul programma nucleare iraniano e la crisi siriana.
"La Russia dovrà rispondere a tali azioni ostili nei suoi confronti", ha detto Lukashevich citato dall'Irib.
Il portavoce russo ha poi osservato che gli Usa accusano la Russia delle violazioni dei diritti umani, tutto mentre lo stesso Paese americano soffre molto dei grossi problemi sulla situazione dei diritti umani negli Stati Uniti.
Il 29 dicembre, il dipartimento del Tesoro Usa ha inserito altri quattro funzionari russi nella "lista Magnitsky", tra cui due autorità cecene, con l'accusa della violazione dei dirtti umani.
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Che cos’è la “radioattività”?
Fai attenzione, perchè ti sembra solo di saperlo ma… non è affatto così.
Siria, Isis utilizza il missile anti-carro "made in Usa" Tow.
In una foto diffusa dal gruppo terroristico Isis, noto in arabo Daese, si vedono alcune milizie che si preparano a lanciare dei missili anti-carro "made in Usa" Tow contro le posizioni del gruppo terroristico Jaysh al-Islam nella periferia di al-Qaryatayn, situata a circa 120 km dal nord est della capitale siriana, Damasco, lungo il confine con il Libano. Lo riferisce la PressTV.
Il Tow è un sistema d'arma controcarro a lunga gittata filoguidato di seconda generazione con guida del missile semiautomatica tramite sorgente Ir (Saclos).
Entrò in servizio nel 1972 presso l'esercito Usa e fu impiegato nel conflitto in Vietnam prima dalla fanteria e successivamente anche a bordo degli elicotteri con appositi lanciatori.
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Radioattivo è sinonimo di “proprietario”. È una immagine, come l’impronta digitale, di “qualcuno” (sia, questo "qualcuno", anche solo uno “stato”). È una logica di tipo diverso rispetto a tutto ciò a cui ti sei abituato. Ogni “segno/manifestazione” che auto avviene nella/sulla lavagna del reale, è proprietà di un attore che si (ri)trova sempre all’origine dell’eco frattale (non è solo “causa/effetto” ma, semplificando, è anche e solo così).
(Ri)esci ad applicare la semplice regola della “causa/effetto” anche andando oltre al “pelo dell’acqua”?


Puoi sempre fare esercizio, anche se ora non te la senti o non ci credi.
Questo può essere un “percorso/manifesto”, relativo a ciò che ti sembra una mera fantasia:
utilizzo della “logica” per portare all’emersione l’attore principale, attraverso il proprio movimento (percorso) (ri)adattato di/in un circuito eleuriano, un nastro di Mobius, nel loop, etc. ma, osservando e (ri)cordando in maniera “parallela”, ossia, (a/e)straendo informazioni (consapevolezza) dalla realtà parallela (circuito ombra o "secondario del primario"), che puoi agganciare solo per via “sopra mentale”.

Hai presente cos’è l’immagine della memoria di un computer o di un supporto/archivio dati?
Un'immagine disco (in lingua inglese disk image) identificata anche come file immagine, in informatica, è un file che contiene i dati, nella loro struttura tipica, di un dispositivo o supporto di memorizzazione dati, come ad esempio un hard disk fisso o esterno, un Cd/Dvd, una chiavetta Usb, una scheda di memoria e così via…
Descrizione.
Uno dei più popolari e comuni tipi di immagini disco è l'immagine di un Cd/Dvd. Un'immagine di un Cd/Dvd è un'esatta copia digitale dello stesso, tramite la quale tutti i dati del supporto ottico vengono salvati in un file che al suo interno ricalca esattamente la struttura e le informazioni di integrità dei dati presenti sul supporto.
Le immagini del Cd/Dvd sono essenziali per preservare i sistemi di protezione dati e le tracce multi-audio, qualora i supporti ottici subissero dei danni
Conservazione dei dati.
Le immagini disco possono essere utilizzate in tantissimi modi, uno di questi è per la conservazione dei dati, infatti nell'eventualità che un disco (anche di nostra produzione) con l'andare avanti del tempo e dell'utilizzo, si danneggi e diventi inutilizzabile, dà la possibilità di poterlo riscrivere ovvero masterizzarlo e quindi di non subire un danno per perdita di dati sensibili.
Distribuzione del software.
Le immagini disco sono molto utilizzate soprattutto dopo il 2000 per la distribuzione di software completamente gratuiti come i vari sistemi operativi basati su Linux o per la prova di programmi con un limitato periodo di validità…
Link
Ora, (con)centrati su questa parte della citazione.
Dischi virtuali.
Un modo molto utile di utilizzare le immagini disco è quello di farle sembrare dei dischi veri e propri, tramite programmi che simulano una periferica e che permettono, tramite la selezione dell'immagine disco che si vuole utilizzare, di far sì che il computer la veda e la utilizzi come se fosse un disco fisico (il termine corretto è montare l'immagine del disco virtuale).
Clonazione dischi.
La clonazione di un disco (da non confondere con la semplice copia di una partizione o di un volume né, tanto meno, la banale copia delle cartelle/file contenute nel disco) è la duplicazione esatta (quindi non solo dei dati presenti ma di tutta la struttura del file system: in pratica la copia speculare byte per byte, settore per settore) dell'unità fisica.
Anche se non è il solo metodo disponibile, quello più utilizzato è clonare un disco ottenendone il file immagine (che, per definizione, è un formato compresso).
A parte il backup dei dati (cluster per cluster non solo i file contenuti), la clonazione di un disco contenente il sistema operativo e i pacchetti software installati (in parole povere il computer così come lo si utilizza), serve per riottenere esattamente l'installato funzionante quando la macchina ha dei problemi gravi (ripristino dell'immagine)
Link 
(Ri)fletti e fai attenzione alle estrapolazioni sincronico frattali ad opera di SPS:
  • file immagine… un file che contiene i dati, nella loro struttura tipica, di un dispositivo o supporto di memorizzazione dati, come ad esempio un hard disk… esterno
  • un'immagine di un Cd/Dvd è un'esatta copia digitale dello stesso, tramite la quale tutti i dati del supporto ottico vengono salvati in un file che al suo interno ricalca esattamente la struttura e le informazioni di integrità dei dati presenti sul supporto
  • le immagini disco possono essere utilizzate in tantissimi modi, uno di questi è per la conservazione dei dati
Che cosa abbiamo qua?
Abbiamo una versione della realtà che è supportata dalla sua immagine di backup. Cioè, il “reset” che subisci metodicamente ogni notte e che di giorno si auto mantiene e realizza attraverso la “tua” routine, è il ripristino del file immagine della versione di reale che (ri)conosci, perché sei senza alternativa.
Il file immagine che si auto replica è sempre lo stesso:
questa realtà.
  • qualcosa che, dunque, non può mai cambiare sostanzialmente
  • qualcosa che è, però, solo una versione del possibile contenuto in “archivio”, ossia, nella facoltà umana di poter/saper “scegliere” in funzione della propria “felicità” e non solo dell’interesse. La facoltà d’insieme e non quella individuale di pochi, che hanno ricavato la versione di realtà a “propria immagine e somiglianza”.
È di un “vantaggio”, accumulato nel tempo, ciò a cui SPS si (ri)ferisce.
 
E di una (com)presenza inosservata:
il tema portante, l’asse di (ri)orientamento, che SPS indica con fare fermo, serafico e lungimirante, come l’opera centrale di un “faro” che, dal promontorio, inamovibile, indica il punto certo/sicuro, grazie al quale poter fare cardine per la propria navigazione, anche lontana…


(Ri)leggi:
un modo molto utile di utilizzare le immagini disco è quello di farle sembrare dei dischi veri e propri, tramite programmi che simulano una periferica e che permettono, tramite la selezione dell'immagine disco che si vuole utilizzare, di far sì che il computer la veda e la utilizzi come se fosse un disco fisico (il termine corretto è montare l'immagine del disco virtuale)…
Questa caratteristica funziona anche al contrario:
un modo molto utile di utilizzare le immagini disco è quello di (non) farle sembrare dei dischi veri e propri…
tramite programmi che simulano una periferica e che permettono, tramite la selezione dell'immagine disco che si vuole utilizzare, di far sì che il computer la veda e la utilizzi come se fosse un disco fisico (il termine corretto è montare l'immagine del disco virtuale)…
Ti rendi conto di come la particella “(non)”, inserita tra parentesi all’interno dell’espressione, devia completamente il senso del discorso?
Il “tra parentesi” indica una sfumatura che “i molti” non (ri)assumono per quello che rappresenta:
uno switch (scambio, interruttore) che alimenta di significato "altro", l’intero percorso sottinteso e certamente più alla luce del Sole ma, dunque, (in)diretto...
Il “tra parentesi” è come l’ombra:
al suo interno vedi ancora ma, vedi meno… per cui ti abitui a “non vedere”, perché lo sforzo ti costa “fatica/energia”
Montare l'immagine del disco virtuale:
questa versione della realtà!



Non c’è differenza; ciò che emerge in qualsiasi campo dell’espressione umana e/o non, è sempre relativo all’imprinting maggiore, anche se quest’ultimo rimane nell’ombra, nel cono d’ombra, nella non accessibilità diretta.
Questa è la proprietà frattale del tutto di (ri)flettere qualsiasi grado di (com)presenza, effettivamente agente nell’ambiente. È l’impronta digitale della (com)presenza e della presenza (presenza in generale)
Ok?
È cardinale capire ciò, perché permette di “andare oltre all’evidenza”. L’Oltre Orizzonte è una versione della realtà, che attende solo di essere “montata”.
E, allora, procedi ancora “alla via così”:
la clonazione di un disco (da non confondere con la semplice copia di una partizione o di un volume né, tanto meno, la banale copia delle cartelle/file contenute nel disco) è la duplicazione esatta (quindi non solo dei dati presenti ma di tutta la struttura del file system: in pratica la copia speculare byte per byte, settore per settore) dell'unità fisica
Se “tu”, allora, (ri)esci a “montare l’immagine di reale, che è la clonazione di tutta la struttura del file system”… sei a cavallo, perché in questo modo puoi (ri)vivere la “tua realtà principale: quella in cui sei felice” (Casa).
Anche se non è il solo metodo disponibile, quello più utilizzato è clonare un disco ottenendone il file immagine (che, per definizione, è un formato compresso)…
Il “file immagine” dove lo (ri)trovi?
Beh, è uno “stato” che raggiungi nel sopra mentale. Cerca di agganciare il concetto (montare l’immagine in te). È qualcosa che esegui normalmente ogni volta che “(im)magini”:
è un film completo che evochi in te. Te ne rendi conto? E lo fai senza pensare ma solo (ri)correndo all’evidenza di una immagine completa, che ha già tutto (d)entro di sé. È come saper pilotare un elicottero solo immaginando di saperlo e poterlo già fare
Ovvio, è qualcosa che (av)viene ad un livello non fisico. Tu, nella consueta realtà di riferimento, non lo sai davvero pilotare l’elicottero, tuttavia, “senti di essere in grado di farlo”; a questo punto hai tre strade davanti a te:
  1. inizi a fare un corso di pilotaggio, nella realtà emersa (paradigma)
  2. "monti" la versione di reale immaginato, facendolo diventare il tuo nuovo paradigma
  3. lasci perdere tutto e continui a crederti e ad immedesimarti con quello che “ti sembra di essere”.
La prima via è quella del “fare/volontà” e necessita di una “forza” notevole. Inoltre sei sottoposto al controllo dell’attore principale che, a sua discrezione, ti può impedire di raggiungere il tuo obiettivo se, questo, non (ri)entra nei suoi piani di auto mantenimento dello status quo.

La seconda via è quella dell’intenzione sovrana e necessita di una “fede” notevole. Una volta implementata la nuova immagine, l’attore principale viene escluso, perché non è (pre)visto. La regia passa a te. Tu sei a “Casa Tua”, dove sei felice.
La terza via è quella dell’auto contenimento nel solco dell’aratro e non necessita di "nulla", perché inerzialmente vieni già sospinto a scorrere in siffatta modalità.




È “qua” che, però, ti corrodi sempre di più (soggetto al mix di agenti patogeni in Vita) andando incontro alla tua morte, che altro non è che “un diverso tipo di reset, auto concludente un ciclo maggiore, simile al roteare in un ‘circuito eleuriano’, che non porta da nessuna parte se non, ancora una volta, all’inizio del percorso nascita-esistenza-morte”…
A parte il backup dei dati (cluster per cluster non solo i file contenuti), la clonazione di un disco contenente il sistema operativo e i pacchetti software installati (in parole povere il computer così come lo si utilizza), serve per riottenere esattamente l'installato funzionante quando la macchina ha dei problemi gravi (ripristino dell'immagine)
Quando la macchina ha dei problemi gravi” auto avviene il “ripristino dell'immagine”…
Ok?


La “macchina” è: 
questa versione di reale d’insieme (tutto, compreso te).
I “problemi gravi” sono:
quello che mette in pericolo la “macchina”.
Il “ripristino dell’immagine” è:
la (ri)soluzione (reset) dei “problemi gravi”…
  • qualcosa che fai tu (in)direttamente, continuando a ruotare all’interno dell’atmosfera controllata, all’origine di questa versione di reale (macchina)
  • qualcosa che, in realtà, (pre)ferisce l’attore principale attraverso la sua diretta assunzione di versione di reale (immagine), in continua proiezione sul/nel Globo (immagine radionica).
Facciamo così (anche se non sei d’accordo):
questo è il proposito per il nuovo anno (2015).
Quando la macchina ha dei problemi gravi” auto avviene il “ripristino dell'immagine”…
Sostituendo, però, i termini principali di ancoraggio dell’espressione, che va a (ri)chiamare/montare l’immagine corretta e “nostra” (dove per “nostra” devi riassumere “umana, del primo tempo”: il codice sorgente, dove è previsto che l’umanità sia “felice”).


La “sorgente” deve essere messa nella condizione di poter esprimere un valore assoluto, non ®aggirabile per “interpretazione dei termini cardinali espressi dalla funzione di felicità”. Ergo:
la condizione di felicità deve essere rispettata nella sua valenza inalienabile.
La felicità è uno stato di "benessere", che (pre)scinde da ogni sua “parafrasi” legata al grado di “intelligenza ed interesse personale”.
La felicità è d’insieme e (ri)conosce solo questa versione che, dunque, è assoluta.
I valori della felicità sono univoci, certi, espressi ed incisi nel profondo di ogni individuo:
è “lì” che devi (ri)cercare l’immagine della felicità d’insieme umana.
Sai perfettamente quale versione di reale, dunque, devi montare “qua”.

Termini lontani come “Akasha, Noosfera, Nirvana, Eden, Globalizzazione, Onu, Droga, Dio, etc.” si (ri)feriscono tutti, radioattivamente, alla (com)presenza della “felicità” al tuo interno:
uno stato nello stato, che attende solo che tu lo (ri)scopra.
Tutto il resto è... “calcare”. Ombra. St®ati alterati di induzione a “fare/essere” altro. Sporco. Un ambiente (mal)sano (d)entro al quale accettano di vivere “felicemente” solo i parassiti…
Entità virali che non (ri)conoscono altro che lo stato (con)seguente alla tua “(ri)caduta”.
Ombre che vivono nella tua ombra.
La condizione di felicità della “macchina” è per tutti, e lo “è” in maniera assoluta.
Tu sei fatto anche di altre forme di esistenza ma, non solo per questo, ti identifichi in/con una “cellula”:
qualsiasi “cosa” tu sia, lo sei al di là di ogni identificazione con le “tue” componenti.
Dunque “è come se”, in realtà:
sei tu il vero “parassita” (il “pilota”).
Non trovi?

Sfrutti una intera catena di elementi vitali, al fine di poter emergere alla Vita, alla luce del Sole e… una volta giunto alla sommità della piramide, che fai?
Ti accorgi che il “Sole brucia sulla tua pelle”
E hai paura. La paura si auto genera in te, come fa esattamente il “sudore”.
Ma, non hai paura del sudore. Anzi, pensi che sia perfettamente naturale. Che sia una (re)azione necessaria del “corpo”. Ok?
Allora, perché – allo stesso modo – non (ri)tieni anche la paura come uno stato simile alla secrezione di sudore? È un linguaggio. Capisci?
(Ri)corri ai frattali:
il sudore è un principio di “trascendenza”. L’inizio di una “nuova” trasformazione del “tuo” complesso o del complesso che “guidi”.
Di ciò che ti permette di definirti come “Io”.
Troppo Sole (calore) ti liquefa. Ossia, che cosa diventi?
Cosa accade all’acqua? (Ri)torna, qualsiasi trasformazione e cambiamento di stato la interessi.
  • e tu, allo stesso modo: (ri)torni
  • nasci. Respiri. Muori. (Ri)torni.
Il sudore è l’inizio di un “nuovo (ri)torno”. Ossia:
una volta giunto al vertice della catena d’esistenze, che ti permette di raggiungere, come una piantina guidata dalla luce, la superficie solare…
(ri)torni ancora
ti resetti
all’insegna del programma che auto mantiene l’attuale versione dell’immagine di realtà.
sei ancora nel ciclo di reincarnazione, nel loop, nel nastro di Mobius, nel circuito eleuriano, etc.
Non è questa la via per il “montaggio di una versione altra di realtà”.


Nella semplicità… è nel sopra mentale che (ri)esci ad accedere all’archivio dei “file immagine”.
E lo fai, realmente, ogni volta che “immagini”.
Ma, ogni volta, non porti mai con te, nel mentale, un simile (ri)cordo. La (com)presenza ha (pre)visto tutto e non te lo permette…

Allora, è nel sopra mentale che devi compiere l’opera; in maniera tale che, poi, il (ri)torno nel mentale sia solo una questione inerziale, che si (di)parte dalla nuova immagine che hai “scelto tu”.

Come fare?

Eh. Eh. Eh…

Se usi il mentale per capire il sopra mentale, allora "sei a posto".

Se sei alla ricerca… (ri)cerchi.

Se vuoi la “ricetta”… sei un illuso, poiché… (di)pende da te.
Dove “te” sei “tutti”, anche se sei sempre e solo “te” ma, in uno stato di possessione altrui (terzo incomodo).
Nella sovrapposizione di st®ati, tu emergi in questa versione d’insieme.
Per questo, (d)entro di te si alternano caratteri diversi al timone del vascello individuale. La situazione superiore è riflessa e (ri)specchiata frattalmente. La confusione è totale. L’attore (com)presente ha sempre via libera perché, in realtà, è inosservato ed è l’unica componente con le idee chiare, a proposito dell’origine della confusione che ti auto mantiene confuso.


Su Giove, ad esempio e ad “immagine e somiglianza” non (re)spira forse una tempesta che dura da centinaia di anni? Così ti dicono. E, anche se non è vero… nel momento in cui una espressione viene alla luce, è sempre e solo “vera”.

Mystic SPS.
SPS ti augura che il nuovo anno corrisponda ad una versione “nuova” (tua) dell’immagine di reale unico (paradigma).
Il tempo scorre senza necessità di scorrimento annuale, che rimane solo una distinzione convenzionale di parte ma, comunque, esistendo “qua”… allora (ri)corri a questa (s)cadenza, come per darti una maggiore spinta/occasione per (ri)partire dal sopra mentale al mentale, portando con te tutta l’inerzia della realtà origine, scelta e destinata come “Casa” in ogni dimensione.
Felicità e… “Buon Anno”.

 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com 


2 commenti:

"Fai..." un po' Te.