SPS

mercoledì 6 novembre 2013

Che ti costa?


Il nuovo grattacielo della Bce (l'azienda che prolifera grazie alla "crisi"). L'antico Egitto ed il Dna "moderno"...

Facciamo un esperimento, oggi:
se ti va, se sei d’accordo e se puoi… leggi questo articolo con in sottofondo (tenue) la musica proposta da SPS ("My name is Lincoln" dal film "The Island"), cliccando sul video Youtube qua sotto. Probabilmente la musica terminerà prima ma… non importa (al limite, sentila nuovamente). Ho scritto quest’oggi anche grazie a questa musica, per cui… essa è parte in causa. Dai, prova.  
Che ti costa?
Aggiungiamo altre dimensioni… "estendiamoci".


Il termine livello deriva dalla parola latina libellus, a sua volta originata da libella, dimensione di una libra (bilancia).
Significa il grado di elevazione di una linea o di un piano rispetto ad una superficie orizzontale di riferimento.
In senso più generale, può significare una condizione, un grado, raggiungibili in vari modi. …
Link 
 
Frammentando:
grado di elevazione di una linea o di un piano rispetto ad una superficie orizzontale di riferimento… 
Ossia:
  1. grado di elevazione (stato)
  2. di una linea o di un piano (contenuto)
  3. rispetto ad una superficie orizzontale di riferimento (contenitore).
Cioè, fluendo per intuizione:
stato (del) contenuto (nel) contenitore. 
In sintesi:
  1. soggetto
  2. sua descrizione
  3. sua posizione.
Un qualcosa che ricorda molto da vicino le coordinate satellitari o Planetarie, attraverso le quali poter identificare qualsiasi “oggetto/cosa/essere”. Una sorta di tracciatura del posizionamento delle parti “dense/fisiche” esistenti nelle 3d.

Le 3d (che sono 4d) sono un contenitore
  
I contenuti sono tutto quello che caratterizza lo scenario 3d (tutto ciò che è animato o inanimato). Il loro “stato” è qualcosa di molto simile ad un “edificio”, che sgorga nella manifestazione dalla superficie (nascita) e prosegue oltre la linea delle nubi (morte). Oltre i limiti evidenti, che il programma 3d genera, come una sorta di “arena” entro la quale esperimentare se stessi, avviene il loro ricongiungimento (loop e incarnazione). 

Mentre la Vita è più una sorta di Nastro di Mobius (loop mascherato) che illude di procedere sempre in una direzione, quando in verità… si percorrono le due direzioni (inversione non consapevole), convinti di essere sempre lungo la stessa strada e senso di marcia (evoluzione nel paradigma).


Questa struttura superiore (Mondo) è, a sua volta, costituita da insiemi di sottostrutture (infrastrutture), che la identificano indirettamente attraverso i propri centri auto esistenti in termini di funzione. Ossia, il Mondo appare interamente solo in fotografia satellitare, e lo stesso Mondo è delineato dall’insieme di “costruzioni” che sono sorte sopra di esso. 

Un Pianeta, un ambiente senza “costruzioni” è definito “primitivo”, ossia, se un umano vi ponesse piede lo considererebbe “vuoto, senza niente”.

Per cui, dal punto di vista umano, un ambiente esiste solo se trova un "senso umano" che, nella fattispecie, è definito dall’utilità in termini di servizi, città, infrastrutture, etc. Altro discorso è quello relativo alla disponibilità di risorse Naturali, il che comunque comporta la costruzione di “oggetti” atti a ricavare ciò che l’ambiente stesso cela nella sua non evidenza.

Una "traccia di fumo", osservata da lontano, dice molto di più rispetto alla propria evidenza più manifesta. Indica: presenza di Vita “intelligente”. Può essere sempre un fenomeno di autocombustione o un incendio… però, a ben osservare, quel fumo indica una “presenza attiva”.

L’evidenza che deriva dall’osservazione è un dato di fatto. La derivazione logica che si attua è del tipo:
  • ho gli occhi e li uso
  • vedo e dunque ragiono/mi muovo di conseguenza.
Ed in genere ci si ferma lì. Si “vede” attraverso lo strumento umano dell’occhio, uno dei 5 sensi rimasti a disposizione per mantenersi interattivi con l’ambiente. Qualcosa che evidentemente basta per prendere il controllo del Pianeta, vero? Non c’è null’altro da osservare al di fuori di detta “visione”…
 
La Fisica ha santificato questa prospettiva ma, prima ancora, è stato il vivere soprattutto in maniera stanziante, ex nomade, che ha procurato il taglio di frequenza alla consapevolezza/chiaroveggenza. 

Se ti fermi e metti radici, inizi a manifestare sintomi di "possessione", in riferimento a quello che credi ormai essere divenuto “tuo, la proprietà, l’attaccamento, l’accumulo di “beni”, la necessità di una casa solida, bella, agiata, confortevole e certamente diversa, rispetto alla caverna da cui un certo tipo di umano era uscito molto Tempo prima.
  
Anche gli animali, del resto, fanno così. Tracciano il territorio. È cosa normale, quindi?

Nelle 3d, in queste 3d, evidentemente, sì.

Ma, al di là di tutta questa “matematica”, derivante dalla logica del “fare/osservare l'apparire”, esiste senza ombra di dubbio qualcosa d’altro. Che cosa? Beh… senza scomodare concetti altisonanti (e sfuggevoli), esiste l’energia, ad esempio, elettrica.  

Che cos’è? 

Lo hai mai capito che cosa sia la corrente elettrica che illumina le città degli umani?  Io non ancora e non me ne vergogno. Non mi basta la descrizione tecnica da enciclopedia sempre a portata di mano. Non mi soddisfano quelle due frasi che dovrebbero convincermi…

Naa; la corrente elettrica è un effetto proveniente dalla circolazione di qualcosa d’altro di “superiore

Avevo già scritto, a proposito della cosiddetta free energy, che se ad esempio degli esseri viventi (formiche) stazionassero vicino ai margini della carreggiata di una autostrada, potrebbero scambiare lo spostamento di aria causato dal moto incessante dei veicoli circolanti ad alta velocità, per una sorta di magica energia sempre disponibile e, dunque, liberamente ed opportunamente sfruttabile per “riscaldarsi o muovere ingranaggi e macchine derivanti dal proprio ingegno” (dipendenza).

Per cui, quando la scienza deviata afferma che la free energy non esiste, non sta affermando (ad un certo livello) una corbelleria. Semplicemente dipende da quale "strato" stiamo osservando e concependo il “nostro” paradigma.

Ora, se l’umano è sufficientemente libero di poter spaziare, anche solo con l’immaginazione, può certamente "visitare" anche altri Mondi, facenti parte dello stesso insieme della versione abitata usualmente, o addirittura può anche “saltare di livello”, proprio come fanno gli elettroni (a quanto pare); elettroni che, ci dicono, essere alla base dello scorrimento della cosiddetta energia elettrica.
La cosa interessante è che le leggi auto esistenti (per prassi, considerate “universali”) permettono di “leggere” anche situazioni caratterizzate da “fantasia”, ossia da evidenze non ancora emerse nelle 3d e per questo giudicate come “stravaganti” e, dunque, da “fumetto o fiction”.
Che cosa intendo?

Che anche se la scienza deviata afferma una “mezza verità” (quella osservata al proprio livello e, dunque, parziale), la stesa “mezza verità” può essere analizzata attraverso “Metodo Indiretto”, al fine di estrarne significati superiori (Analogia Frattale + Metodo Indiretto).
Se, ad esempio, in un testo di “Fisica” si parla di esperimenti che hanno identificato le componenti degli atomi, descrivendo in questa maniera una situazione finalmente più chiara, allo stesso Tempo (a prescindere dall’estensione e validità della scoperta) la medesima situazione evidenzia la presenza di altri livelli d’esistenza, rispetto alla sola condizione umana 3d.
Spero sia chiaro.
Non c’è nulla che va veramente "perso" o che “non serve” in/di tutto quello che l’umano realizza/concretizza/immagina…


Anche le macroscopiche città moderne, pur nella loro “pazzia”, derivante da forma, dimensione, grado d’inquinamento e di consumo, etc. descrivono ancora il medesimo concetto di “contenuto e contenitore” (livellazione). 

Due punti distano tra loro, non solo nell’equivalente termine di distanza fisica ma, soprattutto, in termini di distanza vibrazionale (frequenza).
Le 3d sono, dunque, una conseguenza di ciò che avviene “sopra e sotto”

A loro volta, le 3d, partecipano all’insieme in maniera "interattiva", dando luogo ad "altro", al proprio interno, capace di provocare/influire sul “sopra e sotto”. Nulla è di per sé, irreversibile!
Occorre solo credere che sia così. Che ti costa?

Se getti un sasso nello stagno, iniziano a formarsi cerchi in espansione concentrica. Se getti altri sassi provocano lo stesso effetto ma… i cerchi in allargamento iniziano a “scontrarsi” ed a generare altri effetti. Quando un cerchio incontra un sasso che emerge dal pelo dell’acqua, ne “prende atto” per effetto (in)diretto, ossia, ci va a sbattere contro e si “adatta” di conseguenza. Accade qualcosa alla “forma” del cerchio in allargamento.

Inoltre, nel Tempo, i cerchi iniziano a scomparire ma non il loro effetto/interazione in termini di “aria spostata” e dunque di “energia spostata”. Quando lo spunto iniziale (effetto del sasso) perde di forza, l’umano considera finito il fenomeno. Invece, gli effetti indotti e non manifesti dello stesso fenomeno, proseguono in maniere alquanto “bizzarre e fantasiose”.
Chi se ne accorge?

La stessa pozza d’acqua (stagno) è cambiata in termini di valenza energetica e persino in termini di presenza e relativa “radioattività” (sasso, ora presente sul fondo dello stagno)…
Ci sfuggono molti particolari che avvengono o continuano “oltre” all’evidenza tracciata dal monitoraggio sensoriale. La Vita 3d, dunque, è analogamente più “vasta” di quello che si può essere portati a “vedere”, considerandola come solo quello che accade tra i due “paletti” contrassegnati dal giorno della propria nascita e della propria morte.

Qual è l’origine di un albero? Lo possiamo tranquillamente vedere: il seme. Esso esiste anche sotto e sopra alla superficie. È lì, solo da vedere ed appurare. Per Analogia Frattale, ciò indica che anche l’umano è sia “sotto che sopra”. Ma cosa significa in soldoni? La cosa difficile è propria questa, perché tutto, apparentemente, si “ferma nelle 3d”. 

Tutto tende ad intrattenere e "conservare" (Principio della conservazione dell'energia).

Per andare "oltre", occorre configurarsi in altra maniera. E la “cosa” inizia partendo da se stessi, rimanendo sempre presenti e ben attenti ad ogni riflesso che giunge per sè e solo per sè.

Diventando dentro (essere), quello in cui credi solo mentalmente (totalità).

Il “credo” a cui alludo, non è uno stato tanto “normale” da raggiungere. Personalmente, riesco a percepirlo ma non ancora ad esserlo. Ci sto lavorando, avendo iniziato da Tempo a scrollarmi di dosso il “passato”, karma compreso
Semplicemente, per me, esso non è più vincolante (non che non esiste ma… “non è tanto importante”).

Perché? Perché esso non è da me certamente verificabile, per cui… scelgo di abbassare la sua vibrazione e di ricomprenderlo sotto ad altro fattore equivalente/frattale, al fine di meglio avvicinarmi ad un simile concetto, sfuggevole. Se veramente esiste, lo ritroverò sotto ad altra forma - anche manifesta - nelle 3d. Può essere la genetica o un trauma infantile? Può essere... e certamente è così; tuttavia non mi basta per svendere ulteriormente il mio complesso individuale (livelli! Ricordi?)...

Per tagliare la testa al Toro, scelgo di "ignorarlo"… in quanto Essere Sovrano e responsabile del mio più autentico cammino

Qualsiasi “legge/cosa” che s’interfaccia al personale cammino, se non si presenta in maniera sufficientemente nitida, scelgo di toglierla dalla programmazione (anche se... per altri versi, da me opportunamente scelta).
Stop! Fine della trasmissione. Karma, off. Così sia...

Basta con ciò che si presta ad essere onorato anche attraverso il sotterfugio. La mia essenza chiede la fine di questa possibilità/gioco, poco onorevole in realtà.

La diplomazia, la politica, la legge sociale, etc. sono il frattale di questa configurazione alternativa del karma (e non solo). Raggirare l’ostacolo attraverso l’arte dell’apparire non fa per me.

C’è una certa "stanchezza" nell’aria o, meglio, dentro di me.

L’ingiustizia, travestita da giustizia, che sentenzia pazzescamente - “la legge è uguale per tutti” – ha compiuto il proprio Tempo, perlomeno per la mia “persona. Quello a cui aspiro è, dunque, andarmene dalle 3d (non morire, nel senso più crudo del termine "morire") in serafico comportamento responsabile, cercando di lasciare una traccia “utile” di me, per tutti coloro che ne potranno assaporare frattalmente il più profondo significato:
la centralità che permette la maestria degli opposti e, dunque, la propria essenza ricongiunta al senso di livello superiore dell’essere qua, nelle 3d, in maniera non più simile al pezzetto di legno nella corrente del fiume in piena, senza sapere “niente”.
Procediamo per piccoli ma certi passi. 

Ecco il primo:
  1. Io, esisto (sono)
  • se c’è del verde rigoglioso significa che c’è acqua. Se l’acqua non è in superficie, significa che è sotto.
  • per cui , l’effetto dell’esistenza dell’acqua, anche se sotto alla superficie, è ben evidente in superficie.
  • questa è, ad esempio, Analogia Frattale.
Sino a questo livello… è comprensibile e praticamente “legge applicata comunemente”.
  • se c’è Vita, analogamente, significa che c’è acqua… ma non solo.
  • l’esistenza è strutturata secondo “dipartimenti, insiemi e giurisdizioni”, diciamo così. Non si vive di sola “acqua”.
Questo livello introduce l’ambito dell’insieme di componenti allo stesso livello e della biodiversità. Una consapevolezza ancora applicata dalla Società.
  • la Vita dipende, dunque, dall’esistenza di una serie di elementi e circostanze ambientali. E da cos’altro? Ci sono “ragioni” superiori, probabilmente. 
  • questa caratteristica è inerente a cause che esulano dalla presenza di elementi organici, che permettono la continuazione dell’esistenza fisica. La presenza di una parte dell’essere superiore, la presenza di entità d’altra Natura, etc. non sono necessariamente manifeste al “fianco” del complesso umano incarnato.
L’esistenza è strutturata secondo livelli e gerarchie. Non si vive di sola “acqua”… ad un livello non manifesto si parla, infatti, di… energia (il Sole è molto evidente anche in questo).
Ad esempio, vale per tutti i livelli frattali… Se vivi per tutta la Vita nel deserto, non  significa che le montagne, la neve, il mare, non esistono.
Per meglio comprendere questa compartecipazione di “strati ed appartenenze, contiguità, dipendenze ed indipendenze, vortici, loop, spirali, forme, insiemi, etc.”… occorre “essere ciò che intendi fare”. L’esempio è il giocatore di calcio. A che gli serve imparare a memoria come si esegue un dribbling? Deve acquisire la tecnica, diventare il dribbling stesso e poi farlo/emergendo.

Se "non si diventa il dribbling", si potrà diventare un buon giocatore, anche professionista, però mai un campione. Il talento è proprio l’essere diventato il dribbling. Il talento non è solo innato. Attenzione:
  • esistono talenti innati
  • allo stesso Tempo non esistono talenti innati.
Che cosa me ne faccio di questa espressione?

Ci dipingo il mio “interno” in questa maniera:
sia che sia dotato oppure no… ce la posso fare ugualmente – in questa Vita. Come? Diventando (essere) quello che intendo fare, addirittura prima di farlo.
In questo piano le “direzioni” s’intersecano, le esperienze si accumulano, i punti prospettici si scambiano:
in macchina, ora devi dare la precedenza, ora ne hai diritto…
Mentre “le provi tutte” (fai esperienza) - se per questo - qualcuno se ne approfitta (Nucleo Primo), come interfacciandosi opportunamente al movimento di una mandria di bisonti, allora occorre ad un certo punto che se ne prenda finalmente atto (livellazione).
La livellazione geometrica è un insieme di procedure operative attraverso le quali si misura il dislivello tra due punti, cioè la differenza di quota tra coppie di punti sulla superficie terrestre.
La quota di un punto si definisce come il segmento di linea di forza del campo gravitazionale passante per il punto e compreso tra esso e il geoide o, più semplicemente, la distanza tra il punto e il geoide secondo la verticale

La livellazione geometrica si differenzia dalla livellazione trigonometrica perché le misure effettuate sono indipendenti dalla distanza. La livellazione geometrica si esegue utilizzando il livello. Per poter determinare la quota assoluta di un punto, di cui si conosce solo il dislivello rispetto ad un altro punto, occorre collegarlo ad un caposaldo di livellazione, cioè quel punto di cui si conosce la quota assoluta riferita al geoide...
Link 
 
Non si capisce molto ma s’intuisce, però, anche il significato frattale, da trasporre al segnale portante di origine (Anti)Sistemica.
Contenuti tra coppie di opposti, ci illudiamo personalmente di essere separati.
Questo livello 3d è:
  • una scuola
  • un campo di concentramento.
Allora:
  • che cosa scelgo di tenere in considerazione? Entrambi gli stati. 
  • che cosa scelgo di vedere? Quello che mi permette di essere più a mio agio. 
  • per fare cosa?

Per conoscermi a tal punto da “evaporare”, allo stesso modo dell’acqua quando supera la giusta temperatura.

A proposito: com'è andata con la musica?

In definitiva...
- Come fai a sapere che…
- Perché è quello che voglio credere... E tu a cosa vuoi credere?
  Prometheus
Riparto da me stesso. È tutto quello che “ho/sono”, in qualità di trampolino su quello che sembra essere l’ignoto.

Che mi costa?

Dipende da me.
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2013/Prospettivavita@gmail.com 

6 commenti:

  1. Ciao Davide,impegnativa piu' del solito il tuo scritto!! Concetti importanti.E'un "OLTRE" a tutto cio' che hai esposto.La musica e' un catalizzatore,sembra suonata apposta!! Confesso che devo rileggere tutto anche domani ,perché alcuni punti vanno assimilati come degli integratori,per poi decodificarli.ti rispondo domani.un caro abbraccio.Diana

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    1. Cara Diana, vai tranquilla... Non è un esame :) Apprezzo all'ennesima potenza la tua presenza anche in SPS. Wow, è proprio una bella novità! Grazie. Un (ma non solo uno) abbraccione! Smile

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  2. la pagina di oggi non è proprio facilissima . Gli argomenti sono vastissimi ma mi fermo alla corrente che tu menzioni .Partendo da questo mondo che è analogico, la corrente sul piano tridimensionale è il veicolo su cui corre la luce elettrica che ci permette di vedere e di conoscere le forme della materia in tutta la loro infinita esplicazione .La luce nessuno la conosce ma tutti ne siamo coinvolti .Nel nostro mondo dobbiamo fare ricorso ad un interruttore , ma nei piani superiori oltre le 3d , la luce è presente ugualmente senza aver bisogno di marchingegni . Non la vedremo mai , per come la intendiamo,eppure è la stoffa della nostra esistenza, una esistenza che ci vuole far comprendere che per analogìa la luce che sulla terra ha bisogno della elettricità , altrove è il cuore dell'esistenza stessa. e tutte le forme esistenti qui sono quel mondo rivoltato. Significa che si questo pianeta è una scuola
    che comunque ha il solo scopo di farti comprendere cosa è veramente quella dimensione che ci piace o no ci appartiene. Qui si vive una sorta di avventura a specchio che ci dice ,per chi ha voglia di scoprirlo di cosa siamo fatti e chi siamo veramente , per questo il mondo è analogico . Oddio Davide , in questi argomenti ci si può perdere, non è facile , ma insomma per ora mi fermo a dire quanto scritto .Sicuramente ci comprenderemo meglio in seguito anche con l'aiuto degli altri amici che leggo volentieri . Un caro saluto loredana.

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    1. Cara Lory, hai descritto particolari profondi. Però, di fronte alla "verità" siamo tutti "nudi", per cui... prendiamo atto di "non sapere" e, quindi, accettiamo molto umilmente di avere necessità di "sapere essendo". Facendo il nostro "piccolo", tutto il resto viene da sè :) Dai, grazie di Cuore per i tuoi spunti! Sei impagabile... Abbraccione. Smile

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