Non dico che debba buttare all’aria tutto ciò che era abituato a fare prima. Ciò sarebbe del tutto inutile. No, sovente è persino meglio che continui a vivere come era solito vivere. Ma ora deve rendersi conto che si tratta soltanto di una professione, o di una abitudine o d’una necessità. Da questo momento la situazione cambia: sarà capace di non ‘identificarsi’?
Da ‘Frammenti di un insegnamento sconosciuto’ di P.D. Ouspensky
Da ‘Frammenti di un insegnamento sconosciuto’ di P.D. Ouspensky
Questa è l’arte del mutamento, in questo periodo temporale: cambiare ‘dentro’ senza cambiare abitudini ‘esterne’. Senza dare nell’occhio. Senza mostrare le canoniche rimostranze pubbliche verso il potere imperante. In maniera silente ma come una marea globale che, al tempo opportuno, coprirà ogni cosa.
Gli individui in questa situazione ormai non si contano.
Le ribellioni sono una vecchia modalità del ‘fare’, non a caso in vigore in zone dove la sequenza temporale è maggiormente 'differita'. Si cercano le responsabilità sempre all’esterno:
Il cambiamento climatico causa guerre?
Clima e temperatura avrebbero un’influenza impressionante sui conflitti e sulle guerre civili nella zona del pianeta compresa tra i due tropici.
El Nino e le guerre - I Paesi più vicini all’equatore durante gli anni caldi e secchi del fenomeno climatico di El Nino affrontano un rischio di conflitti armati e guerre civili che è due volte maggiore rispetto a quello durante la fase più fresca de La Nina. È quanto emerge da un’analisi pubblicata sulla rivista Nature, che fa luce sul discusso tema dell’influenza dei cambiamenti di clima sulla stabilità sociale soprattutto nelle società più povere...
Da Yahoo
L’onda del cambiamento è 'intelligente' e ha imparato come ‘muoversi’: semplicemente stando ferma come una lucertola al Sole. Intanto la massa critica aumenta e la ‘centesima scimmia’ è sempre più vicina.
Le persone sono come divise interiormente, ma mostrano quasi sempre solo una delle due facce, ossia quella che fa loro più 'comodo'. È una strategia più o meno inconsapevole. Quanti Don Diego de la Vega esistono sotto le 'false spoglie' di un contabile o di un impiegato, di un contadino o di un commerciante?
Apparire per non apparire… e viceversa.
È per questo motivo che parlando con le persone più diverse, quasi tutte danno l’impressione di ‘sapere’ molto di più di quello che saremmo autorizzati a pensare, qualora supponessimo di ‘avere capito chi abbiamo davanti’. È un’impressione ovviamente, come un deja vu. Come un’intuizione che quella persona ‘sa’. Di che cosa sto parlando? Non è semplice da de-scrivere.
La gente sa quello che crede di sapere.
Quello che ha ‘sentito dire’ o che gli è stato infilato in testa o che ha ‘respirato’. Ma c’è di più: la gente sa anche quello che non dovrebbe più sapere, perché è da moltissimo tempo che nessuno ne parla.
La comunicazione non verbale è una pellicola trasparente che avvolge il tutto. Non è assolutamente estirpabile, perlomeno, mai del tutto.
Questa, chiamiamola, 'saggezza' è un valore aggiunto che aleggia anche in questo scenario 3d. Le persone ‘sanno’ in profondità, conoscono la versione dei fatti ‘alternativa’, sanno chi sono in ultima analisi… ma fanno fatica a comunicarselo a parole, a identificarsi alla 'luce del Sole'.
Probabilmente rispondono ad un ordine subliminale superiore che le costringe a ‘recitare’ ancora la solita parte. È una loro precisa volontà? Non ha molto potere la volontà, o almeno non ha la potenza dell’intenzione, la quale riesce ad incidere in noi i suoi contenuti tramite l’azione dell’autosuggestione.
Facciamo tutto da soli.
In questo ramo temporale, il ‘controllo’ pianifica ogni ambito della condensazione energetica, manipolando in questa maniera il futuro, gettando pesanti ‘boe’ da doppiare attraverso la funzione mistica dei mass media e dell’intero fluire Antisistemico.
L’educazione, le religioni, la politica, lo sport, il lavoro, il tempo libero, le mode, l’abbigliamento, etc. tutto è organizzato e intelaiato all’unico fine del mantenimento, sotto mentite spoglie, dello status quo: dell’attuale forma di paradigma in auge.
Le proiezioni sul futuro minano effettivamente il futuro; è come recitare un mantra facendo provare paura alla popolazione costituita da tante ‘matite magiche’, che scrivono il domani tramite l’uso inconsapevole dell’adesso:
Abbiamo rovinato il clima per i prossimi 1000 anni.
Stavolta l'abbiamo combinata grossa: secondo uno studio condotto dall'Università di Vittoria (Canada), se anche da oggi il mondo adottasse uno stile di vita "a emissioni zero", i livelli di CO2 continuerebbero a salire per i prossimi mille anni.
La ricerca, pubblicata sull'ultimo numero di Nature, analizza l'impatto ambientale di un'economia completamente verde e si domanda se e quando questa potrebbe portare a un'inversione dei cambiamenti climatici in atto...
Da Yahoo
Come a dire: ma allora che ci importa! A questo punto vale la pena di ‘non fare niente’… E si rimane ancora in stand by. Ma la 'mano' che obbliga a rimanere 'inerti', sta agendo, più o meno inconsapevolmente, a favore del genere umano, perchè da quella posizione di 'vuoto' vengono messe salde radici nel substrato energetico individuale e globale inerente lo scenario 3d attuale.
La Natura è piena di 'sorprese' e anche il genere umano. Dove è andato a finire tutto il petrolio che è uscito, milioni di barili, dalla piattaforma della BP? Andiamo… la tecnologia umana è molto più avanti di quello che ci dicono. Leggete, ad esempio, di cosa si occupano a certi livelli:
In concomitanza erano attivi anche altri progetti, come ‘Fabbricazione di spazio-tempo’, ‘Simulazione con sostituzione e rimozione di atomi’, ‘Programmazione olografica di materia oscura’, ‘Manifestazione di energie quantiche’ e ‘Programmazione associata di stringhe con interazione eterica’ e altri ma in questo articolo mi limiterò al ‘Progetto Chani’ (acronimo di Interfaccia di rete per channelling con accesso olografico)…
Da Nexus numero 86
È fantascienza, vero? Fa(ci)te vobis.
Ognuno è libero di credere a quello che meglio lo autorizza a sentirsi sintonizzato nel Mondo, perché è ancora vivo il ricordo di quale 'fine' attende i cosiddetti ‘diversi’, i 'contrarian', intendo.
La 'sperimentazione' umana è avanti anni luce rispetto ai vari Shuttle e ad ogni cosa di cui abbiamo letto su internet o nei vari canali tematici della tv digitale. Lo sappiamo in profondità che è così, vero?
Non siamo così allocchi, però ci piace farlo credere perché abbiamo paura, paura di essere scoperti da coloro che in realtà dovrebbero proteggerci; certo, perché è tutto alla rovescia.
E quando non ci si può fidare di nessuno, nemmeno di se stessi, allora è meglio entrare in un processo di stand by, di corto circuitazione del modello multidimensionale ‘malfunzionante’.
Un simile letargo non abbandona tanto facilmente le proprie belle 'addormentate nel bosco', perché il sonno si nutre di noi mentre sogniamo di vivere. Il modello di autosostentamento nel 'sonno' funziona talmente bene che non ci sembra nemmeno esistere la necessità di un risveglio: perché lo dovremmo fare?
Ecco la traccia 'eterica' della profondità dell'incantesimo.
È molto 'sottile' la cosa. In realtà, da questa posizione di illusorietà stiamo avendo un grande accumulo di conoscenza ed esperienza di noi stessi, per cui la posizione di stand by può anche collimare con un ordine subliminale di 'attesa e consolidamento', come l’osservare un campo di grano che matura al Sole estivo, in perfetto silenzio e 'solitudine', allineato con un'apparente 'resa' agli eventi che spazzano l’area occupata.
Il raccolto umano matura contro ogni previsione.
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com