SPS

martedì 24 dicembre 2024

Gareggiare in potenza. Digerisci le feste e-rutta.


Rito non solo commerciale.

Natale a casa l'oro!

Durante le “feste” t’ingozzerai in compagnia: la famosa “Compagnia dell’Agnello”. Te magneresti pure Sauron, se lo avessi nel piatto. Anche se, uhm, troppo “secco”, modello insetti. Bleah! Seppure, te dicono che “vanno di moda” oramai, anche nella “Uè!”. Curioso proprio sto fatto del mangiare d+, forti dell’avere comprato “rimedi di ogni tipo” che ti permettono di farti del male ma “niente di serio”. Per la serie, “stai male (ma sii sempre positivo)”. Infatti, quando ti facevi di tamponi, risultavi spesso (al 90%) “positivo” (probabilmente anche se te lo facessi “ora”). Ah

Un altro anno se ne va, uscendo dalla porta per ri-entrare dalla finestra. 

Che bellezza. Che serenità. Che 2 maroni. Aveva ragione Sandra che, a furia di stare sempre con Raimondo, “che barba che noia, sempre io e te e te e io. Guarda che non ce la faccio più…”. Già! Infatti, non a caso, l’altra tendenza in voga è quella di “lasciarsi non appena si sente l’altra dolce metà scoreggiare nell’intimità del bagno comune, nel nido della coppia che scoppia per un nonnulla”. E dopo “ei fu siccome immobile…”, “ei rutta seppure immobile…”

Altro che “mortal sospiro…”. Vabbè



È ancora il 2024, per qualche giorno e notte. Anche se, se il 2012 è stato il “2020”, allora ballano sti 8 anni

Alias, 2024 = “2024” = 2016? Bah

4° anno “Dopo Virus/Vaccino”. Ab urbe condita. È già successo

Sì. Verità sacrosanta. Tanto che, lo continua a “Fare…”. Cosa? Chi? Dove? Perché? Come? Continua a succede-Re, ciò (chi) che è già successo. Ossia

E chi lo può dire! No

Non è che SPS deve “Fare…” tutto da solo. Allora, che ce stai a fa’, Te? Chi? Giusto: (qua, così) esisti solamente “te”. Vero! Mentre Te sei (messo) in croce, come al solito. La rivelazione. L’offerta. Il sacrificio. Il rito. El l'av-oro. La… sposa cadavere. Lo zombie. Il golem non solo a stelle e strisce. 

L’ebreo errante e l’olandese volante: daje a ride.

Il sensore “tecnologico”. Il wireless o “senza fili”, oltre che “senza vergogna”. Sogna pure i “viaggi astrali”: adesso puoi anche pagare un “corso ad hoc” che per una miseria ti in-segna a… Wow: potere dei soldi che se non ne hai, non ne hai. Un po’ come recita il famoso motto delle pizzette:

“se hai fame te la fanno passare
se non hai fame te la fanno venire…”.

Apperò! Una vera e propria genialata. E, “chissà cosa c’è dietro…”. Ci sei? Il complottista ed il complottaro, che prendono in giro anche costruendo la “pubblicità”. Perché? Perché devi c®edere a/che/di… Trovi? Ti trovi? Vedi se sei veramente “in giro”: forse che forse, sei (in) una proiezione che “niente”. Allora, il “niente” ha proprio senso, (qua, così). Anche se non si tratta proprio di “niente”, se “te” sei auto ridotto al rango di… “enniente!”.

 , ci sta. Cosa? “Niente”. Vero? Cosa

Tutto tutto, niente niente…:
“tutto” Tutto, “niente” Niente.

È una equazione o proporzione, espressione... o come diamine si chiama.

Ok?

Qualcosa a cui manca, però, ciò che sta “dall’altra p-arte”, ov-vero:

f(qua, così) = “tutto” Tutto, “niente” Niente.

Ecco che in tal modus puoi “operare”, proprio come a scuola. Puoi “semplificare”, spostare cambiando di-segno, calcolare la “incognita” = ? Quale? La l’oro com-presenza “ombra” rivelatrice. L’esse-Re che x “te” (qua, così) non esiste, nonostante c’è. “No Alpitour?”. Ahi. Ahi. Ahi. Aia!

Un’altra volta, magari, SPS “risolverà” (ancora) tale “espressione”. 

“Ma non oggi…”. E quando all-ora? Suvvia, non è così interessante per “te”, in-tanto. Sai, non sei nemmeno (qua, in SPS) ora. E allora! Che vuoi? Non stai neanche leggendo, figurati se stai non solo leggendo. Anzi, probabilmente stai “leggendo” = hai mai visto il “film” Buongiorno papa?

Ecco, il significato di “stavo leggendo e…”

Dov’è el liber? El liber l’è sota al taul! O ce l’ha el Raoul? Non ricordi più. El Raoul, che era stato accusato di “dichiarazione fraudolenta mediante artifici…”. Alura, el Raoul l’è un magu? Pensa un po’ cosa si trova in Rete, così… come “niente” fosse:

“la nostra grand attris Erminia, che l'è nassuda senza gamb per la talidomide, la pò no fà i scal per vegnì giò…”.

La talidomide. Sempre l’oro: i “senza vergogna”.

La talidomide è un farmaco che fu venduto negli anni cinquanta e sessanta come sedativo, anti-nausea e ipnotico. Si trattava di un farmaco che aveva un bilancio rischi/benefici estremamente favorevole rispetto agli altri medicinali disponibili all'epoca per lo stesso scopo…

, se gli altri medicinali erano cianuro, allora sì che...

Proprio come lo “vaccino”. Che fantasia


La talidomide può aiutare a ridurre alcuni dei sintomi che si manifestano nei pazienti oncologici… (questa “cosa” può, aiutare). Può = potrebbe = ? Hai voglia. Diciamo che ha fatto più danni che altro. Eppure, “niente”. Chi si è “rotto”, si è tenuto assieme coi cocci che sono rimasti.
Se il medico decide di interrompere il trattamento, restituite le capsule restanti al farmacista. Non scaricatele nel wc e non gettatele nella spazzatura… (azz: peggio dell’uranio).
La talidomide può interagire con altri farmaci… (allora vale tutto; come ricavare un appezzamento Ogm a fianco degli altri campi
non Ogm).
Tolkien si faceva di qualche sostanza simile, al fine di partorire o accorgersi di/che:

“sono io il Re Antico: Melkor, primo e più possente di tutti i Valar, che era prima del mondo e che l'ha creato. L'ombra del mio disegno copre Arda, e tutto quanto è in essa lentamente e sicuramente si piega alla mia volontà…”.

Ecco il non esiste-Re; c’è!
Tuttavia, mica è finita “lì”…

Esisteva Eru, l'Unico, che in Arda è chiamato Ilúvatar. Ed egli creò per primi gli Ainur, i Santi, progenie del proprio pensiero. Ed essi erano presso di lui prima che ogni altra cosa venisse creata…”.
J. R. R. Tolkien, Il Silmarillion: Ainulindalë

Ilúvatar interviene direttamente solo nella sua adozione dei Nani e, su richiesta dei Valar, all'atto dello sprofondamento di Númenor, eseguito da lui e lui soltanto insieme alla creazione della Strada Diritta e alla trasformazione di Arda da piatta a sferica

Ma pensa un po’, che “fine” ha avuto la Terra e che ruolo secondario ha questo Melkor, rispetto ad, or dunque, l’Antico eco-dominante “pilota” I-Ambientale (del “Genio” frattale espanso, ovvero, la macchina per la terra-in-formazione in funzione dell’incipit o input o desiderata di chi si è fatto grande concentrazione di massa, da cui “fuoriesce” come per Big-Bang o c-Re-azione, il “tutto” dal Tutto ed il “niente” dal Niente).

Il mago di Ozè un uomo proveniente da Omaha, nel Nebraska, dove lavorava come prestigiatore e ventriloquo in un circo, occupandosi anche di pubblicizzare gli spettacoli con una mongolfiera…

La definizione della frase “deus ex machina” venne usata per indicare il dio che scende sulla terra e risolve la situazione. La frase trae origine dalla tragedia greca: in tale ambito, quando era necessario far intervenire una o più divinità sulla scena, l'attore che interpretava il dio era posizionato su una sorta di gru in legno, mossa da un sistema di funi e argani… chiamata appunto mechanè. L'attore veniva calato sulla scena dall'alto, simulando dunque l'intervento di una divinità che scende dal cielo…

Poi si isola nella sala del trono, senza mai farsi vedere da nessuno e comunicando nascosto dietro una tenda o celato da sofisticati costumi

La figura del Demiurgo, senza il quale “è impossibile che ogni cosa abbia nascimento”… non è propriamente un dio generatore come quello cristiano, ma piuttosto ordinatore: egli dà il soffio vitale a una materia informe e ingenerata che preesiste a lui. Per questo fu definito da Celso come un “semidio”…
“Artefice e padre dell'universo”, il Demiurgo è nel mito platonico una forza ordinatrice, imitatrice, plasmatrice, che vivifica la materia, dandole una forma, un ordine, e soprattutto un'Anima Mundi

Tipo:
la trasformazione di Arda da piatta a sferica
La “Luce” o Verità = ciò che funziona, è…

Nell'antica Grecia, tuttavia, il termine demiurgo si riferiva anche ai lavoratori liberi, agli artigiani che vivevano liberamente dei frutti del loro lavoro. L'utilizzo dell'analogia tra la figura cosmogonica del Demiurgo e quella dell'artigiano è presto detta: il Demiurgo, come un artigiano, trasmette il modello ideale ad una materia già esistente, e possiede, oltre che carattere intellettuale, anche competenze tecniche

, qualcosa che funziona.

Ove, all-ora, persino “te” (qua, così) hai sempre il potenziale di… 

O la stoffa per...

Anche se, “temi i greci anche quando portano doni…”. Proprio come oggi!

Basta accorgerti nella sostanza, della “sostanza che ti ha ma niente”. Che ci vuole. No? Ogni cammino inizia sempre con il primo passo…”. Sì, basta che non sei (in) un Nastro di Möbius. 

E il primo passo è stato compiuto da... ben altro.



 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3857
prospettivavita@gmail.com


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