SPS

domenica 5 maggio 2024

“Magia”.


Gran” Pavesi, sempre + “piccoli” nelle confezioni (e non solo). Allo stesso prezzo di “prima”, acquisti quantitativi limitati, ergo: non esiste ma c’è il “trucco”. 

È la “inflazione”. 

E da “buoni imprenditori”, loro se ne approfittano perché “nella crisi, l’opportunità”. Loro agiscono su di “te”, che non ti accorgi neanche se sei ancora vivo, tanto è vero che (qua, così) ti auto delimiti a… sopravvivere, che… figurati allora come sei messo.

“Travolta sulla pista da ballo è come un pavone sotto anfetamine…”.
Gene Siskel

Ma quanto ti mentono? Lo fanno nella misura in cui non lo ammettono. Infatti, dovresti accorgertene Te, ma… non esisti + (C6 “solamente”). Ad esempio, nel “film” La febbre del sabato sera - un vero e proprio “filmaccio de noantri” – i 2 protagonisti recitano “sotto mentite spoglie”:

l’uno ha 23 anni ma “ne dimostra” 19
l’altra ha 32 anni ma “ne dimostra” 20.

Bè… con Karen Lynn Gorney (Stephanie Mangano), però, hanno decisamente esagerato, avendone stravolto l’apparenza, facendotela passare per quello che proprio non era:

dal “che sventola”, ai “20 anni”
quando si vedeva benissimo che “era già fuori scala”.

Mentre, John Joseph Travolta non smette ancora di stupire (si veda a tal pro l’ultima succulenta “comparsata” a Santo Remo 24).
Travolta che a “19” anni si guarda allo specchio dicendo, “hey, sto perdendo i capelli…”. Bè, aveva ragione. Infatti, da lì a non molto, ha iniziato a “farsi” di parrucchino e oggi è pelato, dopo l’outing


Diventerà mai, anche… p®elato? Bah!

Al limite, pastore. Quel “film” era già “avanti”, nel senso che anticipava l’atmosfera che ben presto avrebbe avviluppato la società occidentale, in toto. Mentre il mondo “altro” lo proibiva, infatti, presso gli asset “Usa” veniva “vietato ai minori di…”, il che comportava lo stesso tipo di atteggiamento del consum-attore dipendente, alle prese con il pacchetto di sigarette che lo ammonisce, “questo prodotto nuoce gravemente alla salute”. 

Sì, ma… chi se ne frega. No

Chi è attratto in tal modo, non sta a guardare né a “sentire”, essendo troppo “preso” da ciò che “deve” far proprio ad ogni costo. Anche al costo della salute. E per arrivare sino a “lì”, uhm, ne devi aver fatta di “strada”. Ergo, deve essere già successo qualcosa che, allora, continua a succedere anche grazie a “te, ora (qua, così)”. 

Quelle immagini, poi, non sono attendibili, credibili, plausibili, etc. Sono… esagerate. Certo, ma volutamente, ben sapendo che nessuno crederà a quello che vede. L’indottrinamento è tale, nell’AntiSistema = ecco l’AntiSistema, di conseguenza. No?

Usando semplici strumenti probabilistici, gli autori mostrano attraverso esempi e aneddoti come situazioni di incertezza possano essere affrontate in modo razionale, applicando principi logici elementari. Alcuni dei temi trattati, quali il paradosso del compleanno o il problema di Monty Hall, mettono in luce come la nostra comprensione intuitiva delle probabilità non sia affatto buona, soprattutto quando si tratta di stimare la frequenza con cui accadono eventi altamente improbabili
La logica dell’incertezza – Codenotti/Resta

Appunto! Che ti occorre per “accorgerti”, nella sostanza? Ben “poco”:

applicando principi logici elementari
comprensione intuitiva delle probabilità…
eventi altamente improbabili…
= loro!

Ecco perché 1- sei sempre esposto (“tentato”) verso il “giogo d’azzardo (d’ogni tipo)” e 2- continui a perdere denaro (e non solo) ricorrendo puntualmente in qualcosa di studiato ad hoc al fine di spennarti continuamente.
Non a caso, il “Banco” vince sempre, avendo dalla propria la ragion matematica. E, sempre non a caso, gli ex e gli studenti della scuola dell’obbligo sono sempre + “tabula rasa”, non avendo mai a cuore tale materia. Nulla è lasciato a “caso”. Tutto “serve”, di conseguenza. Il calcolo delle probabilità ti ammonisce a non avvicinarti proprio a tutti questi “trappoloni”, laddove anche il Lotto è tale. Altro che la “Smorfia”: 

vale tutto, purché se ne parli, e sia sempre virale. 

Persino la “Rete” è uno di questi luoghi comuni. Si diceva del “caso” che esiste ma non c’è. No? Meglio: più che di “caso”, si tratta di “casinò”

L’è-voluto, al solito (qua, così).

Uhm. Con il “termine” Vaxzevria non sembrano esserci anagrammi. Pensa, a quale unicum (imbroglio) gli individui sono stati esposti, “di propria buona volontà”. Il prodotto ora “ritirato dal commercio”, era il cigno nero? Per carità: il cigno nero è stato il “momento” di è già successo; l’avvento eco-dominante che ti ha ma “niente”.

Astrazeneca ritira il suo vaccino Covid dal mercato in Ue dopo l'ammissione di trombosi e miocarditi, ma l'azienda si giustifica: “non c'è più domanda…”…

Sono davvero “bravissimi”, sì… a trovare sempre “scusanti” che il medio pollo non solo occidentale (“te”) si beve sempre alla grande:

“Prego, grazie, scusi, tornerò…”.
Adriano Celentano

Questi “cambiano nome” e, d’assieme, ti si fanno ogni volta. In-tanto è “legale”. C6? È permesso! “Sì. Avanti. Venga pure. Faccia pure come se fosse a casa propria”.
Hai voglia! Il “vampiro” ha bisogno che sia “tu” ad invitarlo in casa. Altrimenti, rimarrà fuori tutta la notte, coi o come i gatti sul tetto, esposti all’essere “lunare” che così tanto influisce, influenza e/o ammalia. Ci ri-caschi sempre. Del resto, sei il “precipitato”: 

ciò che rimane (di Te = “te”). 

“Nessuna ragione tecnica, tecnologica o economica potrà pertanto giustificare un aumento del limite comportando rischi per la salute della popolazione…”.
Paolo Donadoni

“Ridere, ridere, ridere ancora…”.
Samarcanda - Roberto Vecchioni

Ma dai! Anche dopo il “2020” la solfa è ancora questa. Sargassi! Sei proprio de coccio. È tutto “esposto” ma…, a “te” non risuona nulla se non sempre il loro richiamo, a quanto non ap-pare, irresistibile.

Santa Margherita Ligure spegne le antenne 5G, Donadoni: “possibile rischio per la salute, vietato incremento campo elettromagnetico oltre i 6 volt/m…”. I sindaci liguri firmano l'ordinanza contro il 5G, che innalzerebbe il campo elettromagnetico dai 6 ai 15 V/m…

In “Liguria”, dove l’ospitalità è un optional, hanno a cuore i cittadini? Uhm. Al limite, a “Santa” ci può stare perché il “tenore di vita” di chi vi abita è particolare, ergo, il sindaco - seppure uscente (anzi, proprio perché uscente) – cala il jolly: 

tanto, a chi rimarrà/arriverà, toccherà la solita patata bollente, con sullo sfondo l’operato di chi se ne è andato trionfalmente.

Alfine, il 5G funzionerà come “promesso”. Carta canta. Le aziende decantano ed invecchiando “migliorano = ottengono sempre quello che hanno deciso”. Del resto, nella max esposizione sostanziale, l’unico che non si accorge sei sempre “tu” = l’intero carico sociale.

“La libertà di stampa, nel giorno in cui l'Italia perde 5 posti nella classifica mondiale di Rsf, è sempre più un bene pubblico da difendere… Anche per questo le giornaliste e i giornalisti della Rai sciopereranno il 6 maggio, perché l'informazione di servizio pubblico è un bene di tutti e della democrazia e per questo va tutelato respingendo ogni forma di condizionamento come quella che oggi arriva dal Governo e dai Partiti…”.
Daniele Macheda

Che belle parole. Sempre le stesse, per la verità. Come “promesse da marinaio” sfornate a livello industriale. Si vede che funzionano molto “bene” (qua, così). Come note della stessa musica. Come strumenti che risuonano sempre la musica. Come eco. Come memoria o “input” che giunge dallo “al di là”. Altro che Governo e/o Partiti. La “Italia” cosa ha firmato al fine di “terminare la guerra”, nel secolo scorso? Ecco cosa funziona ancora “oggi”. Dopo più “Governi” che anni di Res-pubblica, dal Re-Seth.

“Dobbiamo rimettere al centro la dignità del lavoro…”.
Nicola Fratoianni

Ma! Come mai “la dignità del lavoro” non è al “centro”? Cosa è mai successo, di grazia. Ergo, c’è solo il lavoro al… “centro”? Ecco l’è-voluto. Mentre, tutto il resto è out: non serve, loro. 

Di... sindacati ne hai? 

Vedi che (qua, così) oramai ci sono solo “sindacati”. Per questo il centro del lavoro èspostato. E, a parole, i soliti ignoti fanno campagna elettorale con le “tue” emozioni e non solo. Sei stato s-venduto chissà quante volte che, è evidente… dipende tutto dalla prima volta (“è già successo” e continua a succedere), perché:

la prima volta non si scorda mai?

Non proprio. Anzi, è vero il contrario: la prima volta te la scordi, poiché “trauma” che la “tua” mente rivela, riproponendoti sempre di conseguenza tutto quello che “te lo ricorda” ma indirettamente. Ecco la sostanza. Ciò a cui devi puntare, però, essendoci; di certo, non esistendo = sopravvivendo, marchiato dal loro “debito (marchio registrato)”.

Debiti, arte e memoria: il Monte di Pietà di Fondazione Prada
A Venezia il progetto accumulativo di Christoph Buchel…
Il debito come elemento alla base dalla nostra stessa società… Forse il segreto è andare alla ricerca del debito che ciascuno ha nei confronti di un'idea, di una storia, di un'opera d'arte. E da lì partire per individuare un percorso personale, facendosi largo tra l'accavallarsi dei tempi e delle disillusioni… C'è poi una componente legata all'indagine sulle valute digitali e la creazione e distruzione di valore, che sposta ulteriormente in avanti la portata del progetto. Dentro il quale l'unica cosa sensata da fare sembra essere quella di perdersi, per scoprire altri modi per vivere - ed essere se stessi - nell'unico spazio che abbiamo, quello del contemporaneo…

Debiti, arte e memoria… (qua, così) sei fottuto. Mentre “al di là”, c’è sempre un gran potenziale, come “Sole” che risplende fisso oltre la coltre di nubi.

Libertà di stampa, Italia in 46esima posizione (-5 rispetto al 2023), Israele al 101° posto, al comando la Norvegia… Tra i Paesi in cui la situazione è peggiorata l'associazione segnala l'Argentina del neoeletto presidente Javier Milei, mentre la Norvegia resta al primo posto della classifica - seguita da Danimarca e Svezia

An-nota x bene che:

in “Scandinavia” c’è il paradiso della libertà di stampa. Ok?

Oppure, il paradosso della libertà di stampa. Uhm.

In quei Paesi sono allora liberi di essere se stessi? Bene: questo significa che lì è il nazismo ad imperare, ufficialmente. Non hanno nemmeno bisogno di rivelarsi dietro alla “democrazia”. La “classifica” è di stampo occidentale. 

Posto 61, “Ucraina”. Tanto x dire. No?

La dittatura totale è al posto 61 della... libertà di stampa.

La nuova “Germania nazista” è al posto 61 della classifica. 

Russia, posto 162. Apposto! “Usa”, posto 55. , si sono camuffati alla grande. Nulla da dire. Ma com’è che la “democrazia nr.1 al mondo” si trova al posto 55 per quanto concerne la “libertà di stampa”? Bah! Allora, vedi che hanno ragione di dirti (gli autori) che:

mettono in luce come la nostra comprensione intuitiva delle probabilità non sia affatto buona, soprattutto quando si tratta di stimare la frequenza con cui accadono eventi altamente improbabili

L’esse-Re già successo è l’evento + altamente improbabile al mondo. Ecco perché continua a funzionare l’AntiSistema. Perché ci sei “te” a farti “prendere in giro” e, si sa, “gira gira il mondo…”: 

l’ingranaggio perfetto è proprio ciò (chi-cosa) che meno crede di esserlo. 

La libertà di stampa in Italia continua ad essere minacciata dalle organizzazioni mafiose, soprattutto nel sud del Paese, nonché da vari piccoli gruppi estremisti violenti. I giornalisti denunciano anche i tentativi da parte dei politici di ostacolare la loro libertà di coprire i casi giudiziari attraverso una ‘legge bavaglio’… oltre alle procedure Slapp che sono una pratica comune in Italia…”…

Ma dai? Dunque, sono la “Mafia”, i piccoli gruppi estremisti, la “legge bavaglio” e le procedure Slappi responsabili dello scempio. Wow

E gli “Usa”, no? E chi li controlla? 

Non esiste; c’è. La “Italia” è un loro asset. Le dinamiche interne risentono di quelle esterne. Stop! Fallo sapere a queste organizzazioni che pontificano ab urbe condita. 

La storia è de-scritta da chi ha (già) vinto! Non da “te”. 

Mo: estrema destra Israele minaccia Netanyahu, “no accordo sconsiderato, sì a Rafah…”…

Chi comanda? Chi decide! Dunque? 

Di certo, non “te”. Ergo? A Te cosa è già successo? Ecco che i puntini si riuniscono, nella sostanza. L’esse-Re già successo ha creato il “tuo” destino (qua, così) = a Te è già successo proprio questo.


Ed ecco, allora, “te”. Ta-daa! “Magia”.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3698
prospettivavita@gmail.com


Nessun commento:

Posta un commento

"Fai..." un po' Te.