SPS

martedì 27 febbraio 2024

Oltre al fondo scale.


Say Say Say...” = 666.

Digressioni qualsiasi a fondo perduto, senza alcuna pretesa, basate sul ritenuto “nulla” o chiodo fisso del pensiero auto ricorrente.

P(i)anificando.
No; non è un termine Lgbtech.

“Caminando por la calle, Yo te vi…”.

Panificare = pianificare? Una “i” fa davvero la differenza sostanziale? Che dire, allora, di pesca e… pesca? In tal “caso” i termini sono identici, eppure… indicano ben altro. L’atto della pesca, il pescare, non ha nulla a che vedere con la pesca, frutto. Perché allora le due situazioni hanno in comune il “nome”?
Origine del termine “panificare”:

probabilmente, dalla radice sanscrita pa-  bere nutrire (pa-sto) ma, anche, sostenere, proteggere (pa-dre)…

L’unico aspetto che può col-legare ambiti “diversi” è la sostanza. Dunque, se la pesca la cogli dall’albero, è come se la “pescassi” ovvero quando peschi, raccogli qualcosa dal… fiume. È come se qualcuno ti dicesse, “pescala” = prendila, dal ramo dell’albero. Ossia, “la pesca”. Così, quando vai “a pesca”, peschi i pesci

e la stessa vicenda sostanzialmente si ripete. Ovvero:

pesc(h)i i pesci…

Davvero singolare. E cosa utilizzi per pescar? L’esca per la pesca:

p(esca).

Ed, “esca”, è anche un verbo: “esca da qua”. La pesca estrae il pesce dall’acqua, ch’è come dire, “esca dall’acqua”, dando del lei al pesce. Oppure, “pesca dall’acqua”. Ancora, uscire da qualcosa (esca da…) implica anche qualcosa da cui svincolarsi: esca – case. Del resto, l’alfabeto è composto da certe “lettere”, come per le “note” e i “colori”. Anche se la fuzzy logica prevede infinite combinazioni o variazioni sul tema. Come tra nero e bianco c’è tutta la gamma di “grigi”. Laddove se il bianco è “tutti i colori” ed il nero è “nessun colore”, allora nel mezzo c’è tutto il mondo dei colori

La Terra (è) di mezzo.

Un oggetto che riflette tutte le onde luminose appare… bianco (bianco = somma di tutti i colori); mentre un oggetto che assorbe tutte le onde, senza restituirle ai nostri occhi, è nero (nero = assenza di colori)…

Bianco = riflette tutto.
Nero = assorbe tutto.

Dunque, il bianco è la luce di tutto ciò che attira. Il nero è lo stato che assorbe tutto ciò che attira. Ovvero, sono 2 risultati. Non, solo fondo scale. Mentre i colori sono qualcosa che c’è nel mezzo. E che permette il bianco e nero. 

I 2 caposaldi sono nella sostanza… relatività

Dipendenza. Per espansione, lo sono anche e soprattutto “Dio” e lo “Diavolo”. Però, se “Dio” è associabile a quella luce intensa (inguardabile) descritta da Dante, ad esempio, il “Diavolo” pur essendo associato alle tenebre, non è affatto nero. Così, “Dio” è una risultante che riflette tutto quanto, parificando ogni colore. Mentre lo “Diavolo” può essere considerato molto più… concreto = essente. “Oz” testimonia di più El “Dio”, oppure lo “Diavolo”? “Oz” si atteggia in una commistione di stati, ricordando di più la figura del “sacerdote”: 

chi funge da interprete, mantenendo un collegamento fisico tra 2 mondi.

L’interfaccia ricetrasmittente, insomma. Laddove, il “sacerdote” può essere dunque nella sua accezione originale, la descrizione di un oggetto funzionante o della descrizione di tale funzione. Il moderno “sacerdote” è, allora, il Dj, ad esempio. Anche se il Dj è colui che lavora in radio. Mentre, “sacerdote” è più propriamente, la radio in sé stessa e medesima. Però, anche il Dj “pontifica” alla radio, grazie alla Radio Stazione presso cui presta servizio o è im-piegato. 

Fra l’altro, hai mai relazionato la schiavitù tipica di coloro che stavano piegati tutto il giorno a raccogliere “cotone” e l’impiego = il lavoro? Uhm. Dalla schiavitù al lavoro è il trionfo della “democrazia”, che ha trasformato o rivelato una situazione oltremodo chiara, evidente, lampante e disumana, in qualcosa di diventato persino un “diritto” seppure “dover avere un lavoro altrimenti muori di stenti”. 

Nella società che “non lascia indietro nessuno”, se non hai lavoro rimani indietro ugualmente, ma… morto. Alias: nessun testimone in vita può essere lasciato indietro. Perché? Quando sei (in) tale “fondo scale”, cosa può succederti? Neo, ad esempio, viene sganciato e vomitato nelle fogne. Ma è ancora vivo (più vivo che mai), seppure senza Morpheus, sarebbe ben presto morto. Dunque:

pianificare, panificare, parificare…

I “verbi” rimandano all’atto del “creare”. O, controllare. Ergo: ri-creare

Sì; meglio!

Piramide nera


Vesica piscis

La “ricreazione” al solito che cosa è? Nella sostanza, un “ricordo”. Memoria: è già successo. Qualcosa che auto riverbera ovunque, avendo tale portata, portanza. Come qualsiasi atto del Re l'ha, in tutto il Re-ame. Allora, va da sé che la ri-creazione, essendo portante, viene riportata ovunque in ogni modo, nella sostanza. E questo è il modo per governare “senza fili”, da remoto, non localmente, indirettamente, essenzialmente, etc. 

Come può succedere tale “trasmissione”? 

Perché l’I-Ambienteconduce”. Altrimenti, non potrebbe esserci alcuna “comunicazione a distanza”. Perché un Sms va da un apparecchio ad hoc, ad un altro? Per questo motivo di s-fondo. Così come puoi “navigare” sia sull’acqua che in Rete. E fare... surf. Seppure, in Rete il termine sia stato deciso da qualcuno che agli albori di tale tecnologia ne ha impresso il “sentire”. Qualcosa di assolutamente causale, però. Anche se gli individui non ne sono consci, sono “portatori sani” o mezzi vettori. Di cosa? Della verità, ch’è una ed una sola. E cosa è la… verità? Quello che è già successo.

Sì, ma… a quale livello. 

Ad ogni livello ma soprattutto al livello che “conta”, perlomeno se vuoi risalire all’incipit o, al limite, al “Re-Seth”. Laddove, è potenziale descrivere questi 2 scenari:

Terra naturale
Terra artificiale.

Mentre il f-attore che com-porta la “vita” è la ri-creazione.
Mentre, “a scuola” la ricreazione è l’intervallo, ossia il “momento”. Qualcosa che ricorda il “Verbo, sino al riposo, alla conclusione del lavoro”. Qualcosa che rimane, poiché portante. Così come un grattacielo rimane in piedi, perché… progettato appositamente. Mentre, quando cade significa = ricorda un altro “momento”. La sostanza permette di rimanere agganciati alla portanza, alla verità di primo ordine e grado, per così dire. All’e-vento originale. Mentre tutto il resto è sotto livellazione a pappagallo: 

qualcosa in cui è meglio non auto disperdercisi dentro, poiché imp®egnato di “verità” = verità secondaria. Sì, la verità è una. Ma, per ogni “giro” c’è una verità che nei confronti della verità, rimane sempre “verità”, anche se a livello sostanziale la “verità” è sempre la verità. 

Se il Cre-attore è un “pagliaccio”, la verità è tale e rimane tale, ovunque, annidandosi quanto vuoi ma “non importa”. Solo che se non sei sostanziale, allora “niente”. In una ri-creazione (“universo”) ad “entropia negativa”, come l’AntiSistema, hai sempre il potenziale di “riaverti” ma è alquanto… grigia, la questione; perché, ciò che imperversa è un f-attore negativo o “negativo”. Alias, Te sarai “te”, anche se hai sempre il potenziale di “fiorire”. Questo, anche se non è mai successo prima, ossia: se sei sempre rimasto potenziale. Perché, altrimenti, ti dicono “se nasci quadrato non puoi diventare rotondo”. No

Il “potere” ti ha di-segnato così, qua. 

Ma nulla ti toglie che puoi potenzialmente svincolarti. La rêverie è una concreta possibilità, in barba al “desiderata” di lor signori, El “Signore”: 

l’uno e trino. 


Il riflettore, deflettore. 

Ti piace indagare? Oppure, ti auto de-limiti a vedere qualcuno che lo fa, allativu, in maniera tale che, chi te lo fa fare se così qua abituato. È “tempo” di scaldare la poltrona, allora. Mentre, il segnale portante ti mantiene “aggiornato e coperto”.
Disegnato o designato, è uguale: in tale sostanza. Quello che vuoi essere ti basta vederlo in Tv! Sì, sei “Superman”. Sì, sei anche “Napoleone”. E sì, se ti immedesimi sei anche molto ricco. Però, quando esci di casa sei sempre “tu” e ne paghi ogni conseguenza. 

In che modo? 

Restando (nel) qua, così che, ovvio, si guarda bene dal cambiare sostanzialmente. Alias, sei proprio “tu” che concorri a mantenere lo “ordine” in the world, in toto


La Tv trasmette i tuoi “sogni”. 

Mentre “tu” li vedi e ti limiti a ciò. Altro che “la televisione”. Un’arma rimane sempre tale. Anche se non te ne rendi conto. Accorgerti è per “te”, or dunque, im-pensabile. Oltre al fondo scale, c’è di più. Proprio come recita la canzone, per le donne e le loro gambe. 

Pianifica. Panifica. Parifica. Uhm

che strano ricorrente, suffisso. 

Tutto un programma, a proposito di ri-creazione e potenziale.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3633
prospettivavita@gmail.com


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