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giovedì 18 gennaio 2024

Numeri a ca…saccio.


Primo.

So tante cose di te…”.
Trinity

Fuori i secondi...:

hai 1 gettone
perdi 1 gettone
trovi 1 gettone
perdi 1 gettone
trovi 1 carrello senza gettone
trovi 1 euro…

Morale? Il “carrello” può andare anche senza “gettone”. Magia? No:

 decisione.

Il film segue la storia di Lincoln Six Echo, confinato insieme ad altri suoi simili in una struttura altamente organizzata in clonazione umana a scopo di trapianto e di maternità surrogata…
Il “film” è The Island. Ed era il “2005”. Guarda l’anno “distopico” di ambientazione… e rabbrividisci, perché è già successo.

Anno 2019. Una contaminazione globale ha reso inabitabile quasi l'intera superficie terrestre e i pochi sopravvissuti vivono in una gigantesca struttura altamente tecnologica dove la vita è organizzata e controllata sin nei minimi dettagli, dalla dieta ai singoli contatti tra i vari membri della comunità. Una lotteria organizzata dai gestori della comunità seleziona a cadenza regolare alcuni sopravvissuti per destinarli a un'isola, considerata “l'ultimo ambiente naturale privo di patogeni”, dove l'umanità potrà ricominciare il proprio corso. Il protagonista, Lincoln-6-Echo, aspetta da tre anni di vincere la lotteria, ma, a differenza di tutti gli altri abitanti, mette costantemente in dubbio l'ambiente in cui vive

A differenza di tutti gli altri abitanti, mette costantemente in dubbio l'ambiente in cui vive… (ti ricorda qualcuno in particolare? Ehm…).
Il “protagonista” si chiama Lincoln 6 Echo. 

Un “bel nome”, che sa di… cane. 

Lincoln capisce così che non esiste nessun'isola e che i vincitori sono tutti destinati a una morte orrenda, anche se non ne comprende il motivo, e corre a salvare la sua amica Jordan-2-Delta, che ha appena vinto la lotteria

Ha appena vinto la “lotteria”: che s-fortuna.

Riescono a scappare dalla struttura… che scoprono trovarsi in realtà sottoterra: il paesaggio che vedono dagli edifici è solo un ologramma

Il “sopra” è sotto. L'inferno è in terra. Sottosopra. Come ne’ “I pirati dei caraibi”, ad un certo punto. Ricordi? Fanno girare la Perla Nera, di propria sponte. L'affondano... per passare dall'altra parte.

Perdersi è l'unico modo per trovare qualcosa che sia introvabile, altrimenti chiunque saprebbe dove trovarlo…”.
Capitan Barbossa    

L’ologramma, nella “tua” realtà di ogni notte-dì, a cosa ammonta? Cosa è? I “globalisti” che sostengono? Per la verità, non solo loro. Ovvero, il segno che il di-segno è oramaipandemia”. Sì? Giudica pure, ma… poi non fare il tifo, ogni volta, per il personaggio principale di/in ogni “film”, perché proprio ora sei messo alla prova e, che fai? Dissenti… Bah. Vergogna. 

Sii coerente, Oltre alla “tua”… coerenza.

A differenza di tutti gli altri abitanti, mette costantemente in dubbio l'ambiente in cui vive… (ci sei?). Non puoi fare il figo, anzi… sentirti figo, solo a livello di “film”, se poi nel durante della proiezione, dello spettacolo, ti auto delimiti sempre ad essere sempre e solo “te”.

I numeri a ca…so, non sono mai.
Ad esempio, rivediteli applicati a nomi dei paesi:

Castano Primo
San Secondo di Pinerolo
Borgo Di Terzo
Quarto d’Altino
Quinto de’ Stampi
Sesto San Giovanni
Settimo Milanese
Ottobiano
Montedinove
Decimomannu.

Ti sembra non centri nulla questa lista di eloquenze? Che, non significhino nulla? Ecco perché sei “te” qua così nell’AntiSistema. Hai mai pensato che la “tua” lingua sia un codice che, in maniera altrettanto ipocrita, di auto delimita nello “mondo intiero”? Con le parole si sviluppa una certa “logica”. E con questa applicazione ti scavi la fossa da solo.

Secondo “te”:

Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch

è un nome di fantasia o realtà?

E… Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu o Taumatawhakatangihangakoauauotamateapokaiwhenuakitanatahu…?

Vai a “cercare” dove di solito “guardi”. In Rete. 

Ma mai facendo “goal”. 

E, poi, ti lamenti del “tuo” codice fiscale? Pensa a chi si chiama, “Ugo” e vive a “Bra”. Che stranezze. È un mondo davvero strano. Qualcosa che definisci così poiché lo riparametri a valenze di riferimento stabili, a/in cui ti sei auto abituato a furia di insistere o sopravviverci dentro. Ma… tutto questo è “tutto”, in quanto che... l’abitudine gioca brutti scherzi, soprattutto quando dura “troppo”. Figurati se il giogo dura da “sempre”. Dalla “creazione” in poi, a con-seguire. Dal momento di è già successo a quello di… continua a succedere. 

Un tempo il mondo era un posto più grande.
Il mondo è sempre uguale, è il resto che è più piccolo...”.

Dove sei confinato? Qua, così. Che sei confinato te lo dicono, Barbossa (Geoffrey Rush) e Jack Sparrow (Johnny Depp). Ossia, l’attore e l’interpretato: 

il f-attore che ti ha, non solo a livello di attenzione, poiché teoricamente hai anche pagato il “biglietto”. 

Ora, chi è Barbossa? È davvero e solo Geoffrey Rush? L’ospite… chi è? E la verità, cos’è? Insieme costituiscono un dipolo, un mezzo, un vettore. Perché? Per cosa? Per come? Perché così funziona l’I-Ambiente. La verità è p-arte della tri-unità auto organizzata o “macchina(rio)”. Qualcosa che funziona. E nel funzionamento, il funzionare e la funzione. 

Non solo, finzione (scenica) or dunque. 

Il valore aggiunto dov’è, cos’è, chi è? A che “serve” tutto questo? La “produzione” in cosa consiste? Perché nel “tuo” mondo ha una fetta così grande, preponderante, il… “commercio”, in ogni sua f-orma? Gli “affari”. Il “soldo”. La “guerra”. La “gerarchia”. Cosa sono se non f-attori collaterali (coorte), alla corte di qualcuno, che deve per forza di cose esserci, epperò…

non esiste (infatti) c’è. 

Ecco il marchio, la strategia, la com-presenza: non esiste c’è. Fai attenzione, perché è già una frase di senso compiuto:

non esiste c’è. 

La “sorpresa”, ch’è sempre… dentro, in profondità. Oppure, ch’è distaccata dall’attesa, altrimenti non sarebbe affatto una sorpresa. Un po’ come quando “Babbo Natale” porta regali che corrispondono alla volontà del bimbo. Uhm. Che strana co-incidenza. Chissà cosa (chi) c’è dietro. Questo significa che il Natale è una festa artificiale, falsa? No. Perché del Natale si è perso lo “Spirito”. Te lo dicono anche nel “demenziale”, Elf. 

Nonostante chi è l’attore. 

La verità arriva ovunque perché è prevista. Ecco perché te la dicono: dovendotela dire, non sanno nemmeno loro perché. Perché la macchina I-Ambientale funziona ed è anteriore alla formazione di lor signori, che se la sono ritrovata in “casa”, hanno compreso e soprattutto ricordato come funziona e cosa occorre “fare per interfacciarsi e… goderne ogni privilegio, dato che al prossimo è stata cancellata tale memoria”. 

Così, la squadra che ha vinto, si ripete celebrandone l’avvento, raccogliendo risultati continui, costanti, coerenti. Senza alcun timore di scemare. Peccato per il potenziale, però. Quel “nulla de che” sempre, analogamente, com-presente nonostante “te”. 

Il loro tallone di Achille. 

Ecco perché non esistono ma ci sono, poiché… la strategia li rivela alla perfezione, desiderando auto manutenerti in “te” = assolutamente “distante”, da Te = da loro, anche fosse(ro) 1, la singolarità.

1 è la singolarità. 2? Sei Te Vs “te”. 3 = la tri-unità, anche quando è sovrascritta dal binomio + la singolarità = Te Vs “te” e l’1. 

Laddove il terzo non è dato, il terzo è incomodo, il terzo gode (te credo). I numeri non sono solo “numeri”. Sono eco, anche, anzi soprattutto. Come tutto del resto. Eco = polvere o atomi, alias, verità. La crematura riporta tutto a/in cenere: come l’auto riduzione ai numeri primi non più scomponibili. Sì, sono una invenzione anche i numeri, ma non quello che incarnano e rappresentano. Poi, se 1,2,3 li vuoi scrivere con altri caratteri, rimane comunque solido e stabile ciò che di-segnano, ti ricordano. Il contenuto pre-scinde dalla f-orma, laddove tutto quanto lascia “orme” da cui tutte le “f-orme”

Allora, quando guardi un edificio, che vedi? 

Di solito, “vedi”. Cosa? L’edificio. Ma non ciò che esprime a livello sostanziale. Il “lavoro” ch’è occorso per “tirarlo su” si è trasformato solo in denaro per il costruttore e stipendi per i lavoranti? Pensa. Il lavoro è l’artificio che serve al fine di rivelare che quella costruzione indica qualcosa d’essenziale, ma… a nessuno sembra importare perché molto semplicemente, “non sanno quello che fanno”. Qualcosa che merita il perdono? Sì, se costantemente dentro all’asilo “Maria”. Viceversa, è proprio il caso di… destarti. Al solito, non canti forse durante l’inno, “L’Italia s’è desta…”? Che cosa ricanti ogni volta, non vedendo l’ora che finisca perché subito dopo c’è la “partita”? 

Magari, provando anche dei… brividi, come lacrime di coccodrillo. Se l’Italia è ancora “Italia”, vedi che sei responsabile anche “tu”, mentre Tu langui sullo sfondo, appunto… come potenziale. 

In attesa di… Che peccato

Diamine. Perdincibacco. Sei davvero un sacripante. Simile al famoso Sarchiapone. O un “sacramento”. Il sermone lo preferisci con un filo d’olio. Sei ridotto così, qua così, nell’AntiSistema. Dove il “costo” ammonta all’apprezzamento della “tua” vita, ch’è diventata sopravvivenza (e ne vai pure orgoglioso).

Sei matto?
Grazie al cielo; se non lo ero, col cavolo che ci provavo…”.

Capitan Sparrow è “matto” = vive ancora la diretta.

Questa è pazzia.
Questa è politica…”.

Sempre lui: il saggio. Chi gli ha messo queste non solo parole, in bocca? La “produzione”? Oppure, qualcuno che ci lavora dentro e “niente”? Possono sfuggire certe cose, alla “censura”? No. Dunque? È-voluto. Nel senso che deve succedere perché così funzionano le “cose”. Non importa della censura. Filtra la verità. E anche se usi setacci sempre più sottili, non è mai abbastanza. Un po’ come il passaparola, ch’è virale ma ti puoi anche fare male, quando è l’ignorare il significato più che l’ignoranza in sé, ad agire al posto Tuo. Ovvero, quando sei “tu” e allora… “stammi bene”.

Nessuna causa sarà persa finché ci sarà un solo uomo a combattere per essa…”.
Will Turner (Orlando Bloom)

E qua mi diventa(no) “V for Vendetta”, laddove c’è IV (Evey) e V. Mentre in “The Island” c’è 6 e 2. Bah. No?

IV sa tanto di “Eva”: la “prima” donna, che in realtà era la seconda. Laddove, Eve ricorda Eye: occhio (alla penna). Vedere, ma in quale modus!

L’inglese non è solo un uomo proveniente da quella terra, formata da popoli teutonici… L’inglese è anche una lingua: la “loro”. Così come la Chiesa Protestante d’Inghilterra è una invenzione del Re di turno, all’epoca in cui servì dotarsi di una Chiesa (non solo l’edificio, bensì… oltre al preservativo, il benservito). 

Questioni politiche portarono a… 

Interessi. Che altro? Privati. Pirati. Di più: de-privati da Te = senza di Te, sempre più “te”, proprio come per/in una equazione. 

Piratati. 

Ecco la “legge”, anche quando è “divina”. Con il di-vino che deodora di comodo “divano” e poi quando bevi non sai “di vino”? E allora! “Niente”. No? Al solito. Nulla de che. Tanto tuonò che piovve? Non è detto, “Piove ma non ci credo” è il famoso paradosso di Moore, che spiega molto bene sostanzialmente la “natura del tempo” in cui “sei” mentre ti ha. 

Il “singolo cieco”. 

Qualcuno sa. L’essere a massa, non sa.

Nel colloquio tra i due viene alla luce tutta la verità: i “sopravvissuti” della comunità sono in realtà cloni di esseri umani che abitano nel mondo, creati come vere e proprie riserve di organi dei loro originali (o anche, come accaduto per Lima-1-Alpha, per portare avanti delle gravidanze). Merrick dirige un'azienda biotecnologica che si occupa di clonare i clienti per creare questi doppi, definiti "agnati"; (gli esseri umani visti dai due fuggiaschi). Ciò che nessuno sa è che gli “agnati” sono veri e propri esseri viventi e non semplici colture cellulari, come Merrick vuole far credere. Lo scienziato è infatti costretto a inscenare una vita fittizia per i cloni poiché, senza un'esistenza cosciente, gli organi risulterebbero inefficaci per i trapianti; la storia della “contaminazione” serve a controllare e mantenere i cloni all'interno del complesso, e non è altro che il risultato di una memoria indotta artificialmente, così come la vita che i cloni credono di aver vissuto prima della “contaminazione”. Il meccanismo della lotteria, infine, serve a prelevare i cloni al momento opportuno senza destare sospetti: anche la cosiddetta isola, che i cloni sono mentalmente condizionati a ritenere il proprio unico scopo nella vita, non è nient'altro che un'illusione. Oltre allo scienziato e al mercenario, solo i vari uomini e donne che lavorano nella struttura sanno la verità

Il lavoro che... nobilita.

La verità! Ok? È questa, allora? Dai. Senza troppi giri di fantasia o di “scienza”, sostanzialmente è così

Vuoi “ricercare” ancora per molto? 

A livello d’essenza, quando qualcuno che “sente qualcosa”, si mette a fare come lavoro il ghostwriter, bè… ecco come funziona: 

la verità è un terzo del funzionamento di base (legge, strumento, memoria), ergo, non la puoi fermare, ma lor signori possono trasformare Te in “te”, facendo sì che la verità si debba codificare per raggiungerti ugualmente, il che significa che c’è sempre ma a “mancare” sei Tu, che diventi “tu” e allora decodifichi la verità “tra virgolette”. 

Il suo codificarsi diventa la “tua” auto decodifica: come essere allucinati, in pratica. Ora, nel “film” l’ambientazione è riferita al 2019. Ok? Era il 2005.

Perché utilizzare la distopia in maniera così prossima: solo 14 anni. 

Se calcoli che il 2012 è stato nel “2020” (grande reset), va da sé che c’è uno scarto di 8 anni. O 7, se si è trattato del “2019”. Il “virus” è segnato con il numero “19”, infatti. Anche se si manifesta pubblicamente nel “2020”. 

Quindi, c’è un f-attore “7” o “8”. 

Il sette è “l’ottava”, però. Per cui, ci sta sia il 7 che l’8. Perché pari son. Così: 2005 + 7 = 2012 + 7 = 2019. Due “giri” che fanno? L’intero. Pardon, lo “intero” = 180 + 180, 360. 

Un angolo giro o... cieco. 

Come a dire, “fai un salto mortale sul posto”. Che succederà, dopo? Che sarà tutto “fra virgolette”. La libertà? “Libertà”. Sei stato parassitato, or dunque. È già successo. Per la verità, è continuato a succedere anche questa volta. La dose s’è inasprita: l’ibrido è stato ibridato, ulteriormente. Si vede, anzi non si vede, che… serviva. E tant’è: è continuato a succedere. 

Sostanza

Inutile è continuare a “far finta di…”, perché è più “misterioso” e l’in-conscio ne gode in qualche modo. Quando sei alle prese con un “mistero”, ti vedi come il protagonista del “tuo” film preferito: è “bella” questa p-arte, non il risolvere il caso. Infatti, ti dicono che la cosa più importante è il “viaggio”. 

Figurati. 

Ripeto: paga una vacanza costosa nel luogo dei sogni e, poi, vedi se la cosa più importante è il… viaggio (bus, treno, aereo, bus, taxi, arrivo in hotel, scartoffie e finalmente giunto in camera, te ne esci subito perché “finalmente è iniziata la vacanza e me la voglio godere tutta quanta”). 

Altro che il “viaggio”. 

È durante il viaggio che… può durare anche per sempre. Ecco perché sei in stand-by qua così nell’AntiSistema. La paura fa “90”. La paura è il guardiano della soglia. Cioè, sei proprio e sempre “tu”, che decidi di ritornare indietro proprio nel momento clou, quello che avevi sempre immaginato e veduto nei “film” accadere al protagonista, mentre “tu” però mangiavi popcorn salatissimi (come la “tua” vacanza”). 

Sì: sei proprio “vacante”. 

Allora, sai che fare: dai i numeri, mentre te li fai dare o li calcoli e poi li giochi; non si sa mai. No? E dopo i numeri, anche le lettere a ca…saccio:

Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu… che non sei altro!

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3593
prospettivavita@gmail.com


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