SPS

venerdì 1 dicembre 2023

Uovo, gallina, frittata.


La società sta rivedendo il ruolo della donna-mamma, ma la lotta delle donne verte su altro. Uhm! Inutile gridare al lupo, al lupo.

Allora, vediamo due grafici prodotti in casa, a caso.


Nel primo, da notare quel picco clamoroso “a SPS chiuso”: ch’è stato? Giugno 2023. Sarà stato Google? Improbabile, perché il ragno non dovrebbe interferire con le visualizzazioni. Allora, è il solito “mistero de noantri”. Come Ustica, ad esempio che, dopo un millennio circa, Amato si è scongelato affermando, “è stato un missile francese”. Boom! E poi? Il nulla, ancora una volta. O come il baffo più veloce del west (D’Alema) che è stato intercettato mentre piazzava cacciatorpedinieri, elicotteri e carri armati tra “Italia” e Colombia e, indovina un po’? Niente… 

Ma così è bellissimo! La vita ti sorride sempre. 

E poi dicono che la magistratura non è a sx. Fai qualcosa di illegale? E chissenefrega. Tanto. Invece, se sei tu a combinarne mezza, “Hey! Sei in arresto”. Se insisti nel protestare, ovvero sei coerente, scattano denunce, sanzioni, fermi, etc. e poi si va sul penale. Qualcosa di costoso, nel momento in cui devi difenderti in tribunale o dal tribunale. Come dal 2020, allorquando ti hanno sospeso dal lavoro, dovevi disporre di soldi per ambire alla tua difesa. Ma senza lavoro, nessun danaro. Non avendo alcuna scorta. Quindi, in “democrazia” se non hai pecunia, non ti puoi difendere. Sì, l’avvocato d’ufficio. Come no

Mentre la controparte dispone di un esercito? 

E i tempi per arrivare al dunque? Nel durante di che sopravvivi?

Diamine se l’hanno combinata grossa. Anzi, di più: totale. Così lor signori hanno prevenuto la “rivoluzione”: quella vera, senza virgolettato. Infatti, se le regole d’ingaggio sono queste, allora avrai sempre troppo da perdere per potertelo permettere. Ma la cosa è davvero tragica quando per non perdere quello che hai (lavoro, risparmi, famiglia, casa, auto, amici, etc.) ti perdi in tutto questo. Barattando la libertà per la “libertà”. Proprio come la fine che ha fatto il cuscino del letto in camera tua, passato da essere riempito di materiali naturali a quelli artificiali. Il cuscino ha sempre la stessa funzione, e sempre lo stesso aspetto: è il contenuto (sostanza) ch’è cambiato

Ecco il “cambiamento climatico”. 

Vediamo ora il secondo grafico. 


La stagionalità dipende dalla temperatura. 

Quanto sei... stagionato, allora? Lo si può vedere molto bene dalle onde cicliche che si formano, anno dopo anno. Che cos’è allora la ciclicità naturale? Un artifizio. Qualcosa che dipende da “quanto fa caldo o freddo”. È normale? Da come te la raccontano, sì. Ma a livello sostanziale? 

Dove scorre la diretta

Nei cicli, oppure determinando i cicli? Lo hai visto ad esempio in Alice Through the Looking Glass (il secondo “film”, dove “il tempo è un uomo”). Oppure, in Loki (la serie). 

Fare “surf” tra le onde ti permette di cavalcarle. 

Viceversa, ne sarai travolto. 

Ergo, ecco che la stagionalità è ciclica o provoca i cicli, ma la stagionalità è un argomento (etichetta), non il “destino”. È relativa. Non assoluta. E se sembra totale è perché è l’individuo a piegarsi (come Neo con il cucchiaino). In questo modo ti spieghi sempre tutto, ab urbe condita però. Quando è già successo. Quando i buoi sono già scappati. E allora si diventa “buoi” in cerca di una stalla dove trovare rifugio ed essere accuditi. 

Ecco la “storia dell’uomo primitivo”. 

Dei Flintstones. Al solito: gallina o uovo. Invece che: gallina e uovo (progetto). Gallina o uovo = sono nella ciclicità. Galline e uovo = determinano la ciclicità

Dunque, 6 onde, 6 inverni e 6 un fesso: 666. 

Chi può ambire a mettere tutto in discussione? Chi non è di questo mondo. Io, ad esempio. Come avendo un fuoco interiore che non smette mai di ardere: l’essere faro di se stesso, non importa quale sia la tempesta. Questa forza è rara, qua dentro. Sempre più rara poiché o non visto che… chi è così fa una brutta “fine”: diventa “sé”, come gli altri (a cui è probabilmente già toccato). Allora dove sta tutta questa forza? Sta. Ma… nella misura in cui è presenza, potenziale; eppure in solitaria è arduo. 

Man mano che passano i giorni e le notti, tutto questo spazio circolare rende come pesci rossi senza memoria, continuamente auto resettati. La forza viene sempre meno, come aspirata via. Drenata. Ed al suo posto subentra o si forma del laniccio artificiale. Il valore diventa “valore”, ad esempio. E si viene sempre meno. Sino a perdere i sensi o, meglio, il senso. Dori si chiede ciclicamente, “chi sei tu?”… perché non si ricorda di sé. La domanda è rivolta a sé, in sostanza. E gira che ti rigira, la routine è proprio questa:

continuare a fare qualcosa imparando che non c’è alcuna via di riuscita. 

No? Chi ci pensa seriamente, infatti, ad uscire da qua dentro? Se non c’è alcun qua dentro, da cosa vuoi liberarti. Già. Mumble. Mumble. Per questo funziona. Poiché totale. Solo così, può infatti funzionare. Solo togliendo l’aria. Come pesci, immersi in una vasca. Eliminando non l’im-possibile ma il potenziale. Come uccidere dentro o sin da bambini. Ovvio: a livello sostanziale, altrimenti darebbe troppo nell’occhio e questo non si fa. Il potere ecodominante non lo fa, perché non esiste (c’è). L’intortata è epocale. Lascia di sasso, senza fiato. Immemori, ogni volta. I reset determinano ancora la ciclicità. Come tra “ere glaciali”. Tra una e l’altra, il disgelo. Wow. 

E l’evoluzione umana specie dopo specie? Come no.

Sembra di più uno sperimentare nuovi modelli della “creazione”. Come fanno le case di moda, gli stilisti. Per chi? Per chi produce tali modelli, per chi li compra. Non per chi è il “modello”. In un certo senso SPS, Io, sono un modello o troppo vetusto o troppo nuovo. Il modello è del tipo, “dov’è che mi hanno già fregato?”. L’accorgersi, insomma. Mangiare la foglia, qualsiasi essa sia. E anche sbagliando nel dettaglio, la sostanza rimane sempre quella: 

è già successo. 

Il reset dal 2020 è il problema? No: è il continuum, semmai. Proprio perché l’essere è a massa e allora niente. 

Come va?
Tutto bene, grazie. E tu?
Sì, bene…
”.

E chi t’ammazza. Il “sé” è un investimento. Figurati se devi essere rottamato subito dopo esserti manifestato. Prima devi ripagare e con gli interessi la “creazione”. Che te credevi. 

Uovo, gallina, frittata

Dare soldi, prendere cammello. ‘Ndo vai, altrimenti? Chi te conosce. Hai fatto la frittata? Bon: sei morto. Era l’ora. Ma, dopo c’è l’al di là. 

C’è il qua, il là e l’oltre = l’al di là del là. 

Chellallà? No: chella llà. Ovvero: quella là.

Quella là, quella là
ora dice in giro che mi vuol lasciare:
è convinta che mi amareggi il sangue,
è convinta che io impazzisca e poi mi spari.
Questo amore mi teneva incatenato,
ma ho detto basta e mi sono liberato.
Il mare mi sembra più turchino,
il sole mi sembra più lucente
e sto cantando per la felicità”.
Renato Carosone

Chellallà, sembra solo un rumore. Mentre, quella là è un’indicazione ben precisa


Quali sono le catene, allora? 

Quelle meno materiali ma più solide: far credere che tutto questo sia tutto. 

Contenere. Addomesticare. Coltivare. Domare. Ma senza darlo a vedere. 

Solo “sentendo” or dunque scatta qualcosa dentro e poi fuori. Ma se la fiamma prende una singolarità su milioni, bè… è tosta l’impresa. Allora ci vuole il “miracolo”. Ma non grazie al “santo”, ch’è ancora come svendersi mani e piedi, per l’interesse sul debito occorso. No. Deve venire da sé. Deve essere un atto egoico, totale. Ma non come un dittatore. Anche se potenzialmente è uguale. Perché se “senti” e altri no, allora gli altri sono in fallo e pertanto per non farsi schiacciare, occorre schiacciare… con prove evidenti che non lo possono mai essere sufficientemente per loro e allora? Ecco la conformazione potenziale eco-dominante. Dopo aver sofferto a sproposito ed esserti liberato univocamente, mentre il prossimo ha sempre dimostrato orecchie da mercante, che fai? Pensaci a fondo, perché la tentazione è sempre dietro l’angolo. Vorresti che ora toccasse a te. Cosa? Fare “Dio”. Se tu sai (ricordi) e gli altri no, cosa succede? O con pazienza ti metti a loro disposizione per “insegnare”, oppure… ti togli qualche sfizio. E se loro non ascoltano? Quanto ci metteresti a mandarli aff… Non molto. Altrimenti, dovresti essere dotato di poteri. Allora sì che… Però, avrebbero paura. Il che li renderebbe ancora quello che già sono. Farteli amici? Distribuire pani e pesci? Sì, quello funzionerebbe. Ma sarebbero sempre disposti a tradire. Perché non viene da loro tale “ricchezza”. Allora li dovresti trasformare, tutto d’un botto. Ma così li renderesti come automi. Allora, prenderesti in mano la situazione in toto: diventando il loro Re. Il… “Signore”. Bello. Prima o poi capirebbero, istituendo scuole obbligatorie. Intanto che imparano, che si fa tutto il giorno? E la notte? La noia subentrerebbe. E fare in fretta e furia? Li tramortirebbe. Fargli fare miracoli sarebbe cosa buona e giusta. Tutti “miracolosi o miracolati”. Tutti Goku. Uhm. A che pro? Quale sarebbe lo step successivo? Questo risultato sarebbe accettato solo in un caso: se tutto questo fosse un’accademia che sforna “professionisti”, in grado poi di essere sparpagliati per un territorio più vasto da… colonizzare?

Dai. Sarà stato il cibo non digerito a pranzo. Può capitare che qualcosa rimanga sullo stomaco, qua dentro.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3526
prospettivavita@gmail.com


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