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lunedì 4 dicembre 2023

La storia è minestra.


La solita. Non maestra, come l’albero sulla nave o della nave. Attraverso il quale si issano le vele che, se l’equipaggio è capace, possono “catturare il vento” e spingere l’intera imbarcazione, carico compreso, verso la destinazione impressa dall’essere “timone”. 

Chi è, allora, al… timone? Chi conosce il vento? Chi issa le vele? Chi pulisce i pontili? Chi, eventualmente, deve remare? Chi decide la rotta

Rotta = ? Dal francese route “strada”, (via) rupta “via rotta, aperta”... Viene in mente Gandalf, “Non puoi passare!”, di fronte al Balrog. Ma anche Legolas:

La via è chiusa. Fu creata da coloro che sono morti e i morti la custodiscono. La via è chiusa…”. 

Allora, la via è aperta o chiusa? Per i buoi cambia qualcosa? Ma… se la via è “rotta” = è aperta, quindi quando qualcosa di rotto apre ad una possibilità prima impedita? Interessante. Quando quel qualcosa da rompere è un impedimento artificiale. Un muro. Un vincolo. Un confine. Un limite. Una… “legge”. 

Le statue che ammoniscono, ne’ “Il Signore degli Anelli” Vs l’ignoranza di chi viaggiava per quelle acque. Paura. Sconvenienza. Aver troppo da perdere se… ti beccano, oppure se la furia del “Dio” ti avrà. Eppure, in “Conan il Barbaro” la forza dell’uomo va ben oltre tale fermo o fondo scala apparente, disegnato o designato proprio così. Da chi? Ad Oz c’è il Mago, come il drago è nella montagna, addormentato sugli allori di tutto quell’oro. Una furia si cela al di sotto. Nell’Ade? No. Il termine è stato coniato appositamente per impedire qualcosa: la via è chiusa. I morti la custodiscono. Cioè

A prescindere: chi è il… custode della soglia? 

Ancora paura. Freddo. Buio. Alzarsi presto quando è ancora notte fonda. Uhm. Chi te lo fa fare! Già. A chi conviene? Meglio alzarsi al richiamo della sveglia, allorquando la casa è già automaticamente calda, per andare al lavoro: la via è aperta

No: non è… rotta. 


Il gingillo funziona egregiamente. E chi lo ammazza (rompe) in questa condizione? I viandanti lo preservano, come monito-r, liquido refrigerante e lubrificante. Come olio motore o radiatore. O come lavavetri. Eppure, la Rete è ovunque. Basta avere un router, un abbonamento, un browser. E sapere cosa fartene, dove andare, perché, come, etc. Le idee chiare, in qualcosa di oscuro o “illuminato” da altro e da altri? La luce diventa artificiale. E può essere tolta, così, con uno schicco di dita: alla Thanos. Comanda padrone. Una volta i mulini andavano ad acqua, corrente. Ora, laddove esistono ancora, vanno a… corrente. E se non puoi pagare le bollette? Zac! Lo stesso avveniva con l’acqua: che poteva essere chiusa da “a monte”. Zac! Il “caso” dell’acqua è emblematico in tal senso:

nel senso gerarchico delle “cose”. 

Chi si trova più a monte, si lava in acque sempre più pulite, rispetto a chi si ritrova sempre più a valle. Sino ad arrivare al paradosso: lavarsi in acque assolutamente sporche. Magari, convinti di… lavarsi davvero. Ecco il più sottile dei dipende-Re. Nel rilievo reale che l’ambiente replica attraverso l’altezza ed or dunque la differenza di potenziale, da cui qualcuno ricava continuamente “energia” = continua a succede-Re. 

Laddove, monti e valli, lagune ed altopiani, colline e pianure, etc. etc. etc. sono i resti di “colui che rimane”: il Grande Albero tagliato dal punto di sospensione “è già successo”. 

La sua caduta corrisponde al reset, giacendo a terra formando il mondo che si presuppone di conoscere senza riconoscere nulla, sostanzialmente. Immemori, per una terra ogni volta tutta da s-coprire. Manifestandosi nudi Vs qualcosa di assolutamente organizzato. Come fai? Come fai, sbagli! Ti dicono attraverso il linguaggio delle sanzioni che sin da piccoli non mancano mai. Allora, ti auto regoli dentro: modificando la rotta. Addirittura preservando ogni insegnamento. Perlomeno, tutto il ricordato. Ergo, proprio ciò che auto impedisce di… 

Na’ favola, proprio. 

I “mulini a vento” vincono sempre, perché combatterli è... da pazzi. La stessa strategia che riverbera ovunque. Sostanza. Non esiste-Re, c’è. La storia racchiude tutto e romperla apre il Vaso di Pandora: la rotta è nella via maestra, che la storia rivela. Il codice c’è perché l’individuo è a massa: girato al contrario ma ad angolo giro. Dunque, la verità si codifica per questo motivo portante. L’auto decodifica è sostanziale, però: è non lineare perché riguarda l’atteggiamento. Ovvero, è custodito il segreto perché altrimenti sarebbe la “fine del mondo”. Quale… mondo, però? Il qua, così: l’AntiSistema. La realtà manifesta, manifesta by eco-dominante. Infatti, nel potenziale insistono in-definite modalità di manifestazione del reale. 

Fra tutte si è cristallizzata proprio questa, guarda non caso. 

Perché

Al solito: a chi giova tutto ciò. A chi c'è riuscito. Chi si preoccupa continuamente disalvare il mondo”?

“Il capitalismo ha creato una ricchezza immensa nel mondo, ma ha anche lasciato troppe persone indietro. E ha portato al degrado del nostro Pianeta…”, ha ammesso Lynn Forester de Rothschild, fondatrice del Consiglio e dirigente di Capital Partners. Lei, assieme agli altri “Guardiani”, sarà la persona giusta per umanizzare il sistema?...

Il “Pianeta” è stato messo… in banca. A posto! 

Da Rockefeller a British Petroleum tra i “Guardiani” del capitalismo inclusivo.
Tra i manager che fanno parte del Consiglio figurano i dirigenti di colossi come Mastercard, Allianz, Merck, CalPers, Johnson & Johnson, State Street Corporation, Bank of America, Fondazione Rockefeller. Tutte aziende che hanno prosperato enormemente grazie al sistema capitalista attuale, basato sulla massimizzazione dei profitti e sui ritorni economici a brevissimo termine. Ma è presente anche il presidente di un colosso delle fonti fossili come British Petroleum. E perfino un membro del consiglio d’amministrazione della compagnia petrolifera saudita Saudi Aramco. C’è poi Mark Carney, ex governatore della Banca d’Inghilterra… La sfida, insomma, è stata lanciata al cuore di un sistema che è ben lontano dall’essere equo per le società e sostenibile per il clima e l’ambiente

Come si vede benissimo: se la cantano e se la risuonano. 

Tra le onde, l’eco: infatti, l’eco-no-mia è il lamento dell’essere a massa che afferma: “questo eco non è mio”. A chi appartiene allora? A loro. Chi? E qua la via è chiusa. Così, la mancanza di nomi e cognomi rende il non lineare, lineare? Figurarsi. Semmai, è il contrario: tale non esistenza rivela l’esserci. Che non ha nome né cognome per come te lo aspetti e ricerchi. I “guardiani”, inoltre, sono sottodomino: non l’ecodominante. 

Altro fossato. Altro giro. Altro reset. Altroché. 

L’operazione è sottile. Proprio come essere in casa altrui o essere proiettati nel Metaverso = manifestarsi in “vita” nell’AntiSistema. 

Accorgersi e fermarsi

Poi, sarà l’atteggiamento il proprio albero maestro: la via è rotta? La storia è maestra, d’inganni. Essendone la sede o meglio il deposito, il calcare o l’essere cantastorie. Flauto di Pan, senza Pan-e per i denti di coloro che rimangono affamati da tutto questo in tutto ciò. 

I “Guardiani” che… guardano? 

In Avatar ti dicono, “Io ti vedo”. Come fa l’Occhio di Ra. E quello di Sauron. Ed ogni webcam predisposta in tal senso. La via non è rotta: funziona ancora. La rotta che sembra tale è solo una via, una route da percorrere con le quattroruote, pagando dazio ad ogni distributore, autogrill, stazione di pedaggio, etc. 

Ergo, la via è chiusa. Non è ancora… rotta. 

Sì, e la storia è la solita minestra, con le sue regole (o tegole):

schiva, piegati, evita, tuffati e... schiva”.
Palle al balzo - Dodgeball.

Al centro di Gerusalemme (la “Città Santa”)… gli affitti sono cari…
Ergo? Gesù non ha scacciato nessuno da lì. Anzi. È finito in croce.

Viaggiando nel tempo Thanos non ha alterato il passato che noi conosciamo, ha solo creato una nuova linea temporale

Nebula e Rhodes recuperano la Gemma del potere su Morag, ma vengono scoperti dalla Nebula di quell'epoca, ancora fedele a Thanos, il quale riesce a vedere i ricordi della Nebula del futuro. Il Titano pianifica di plasmare un nuovo universo, consapevole solo di quello che ha ricevuto e non di quello che ha perso. La Nebula del passato assume le sembianze della Nebula del futuro…

Nel film, il viaggio nel tempo viene trattato secondo il principio di autoconsistenza di Novikov, secondo il quale il passato è immutabile ed è impossibile eseguire un'azione o provocare un evento che possa portare a un paradosso temporale

Mentre gli eventi sul tetto si svolgono, Héctor 3 si siede sul prato con la moglie e le impedisce di interferire, permettendo quindi a Héctor 2 di viaggiare di nuovo nel tempo e a lui, Héctor 3, di restare finalmente solo in questa linea temporale

Il tempo non funziona in quel modo. Cambiare il passato non cambierà il futuro… Tutti credono a questa cosa, ma non è vera. Pensateci; se viaggiaste nel passato, quel passato diventerebbe il vostro futuro. E il vostro ex presente, diventerebbe il vostro passato, che non potrebbe essere cambiato dal vostro nuovo futuro…”.
Avengers - Endgame

Chiave:
Vivi. Muori. Ripeti”.

Nel ciclo successivo Cage incontra Rita mentre questa si sta esercitando in caserma. Rita lo porta dal dottor Carter, un esperto di biologia dei Mimic e gli spiegano che gli alieni hanno la capacità di controllare il tempo

Se il “tempo” è controllabile, allora è un individuo. Oppure, è il funzionamento ad opera di una macchina. Stop. Questa “è” la cella senza sbarre né odore: 

l’AntiSistema. Tutto il resto è... intrattenimento.

Questo è da rompere per calcolare la nuova rotta.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3528
prospettivavita@gmail.com


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