“Noi non siamo qui per rese dei conti identitarie ma per sfidare tutte le culture politiche che hanno costruito il Pd come cambiamo modello di sviluppo.
Se c'è qualcuno che pensa che in questi ultimi 15 anni, lo dica.
Siamo qui proprio per confrontarci…”.
Ellly Schlein
17 gennaio 2023 Link
“Non ho capito”. Cioè? De che.
Delle due, l’una: o la “Elly” è fuori di testa, oppure le sue parole sono state riportate da “uno fuori di testa (compreso chi eventualmente ricontrolla, prima di mandare online la news)”.
Il discorso è... che la notizia dissocia chi e-legge; crea disfunzione mentale, come in ogni modello fluviale in pendenza che scorre sempre verso il più grande bacino o, appunto, sino all’essere “a Massa” (da cui la relativa “società”).
Sfidare tutte le culture politiche che hanno costruito il Pd come cambiamo modello di sviluppo…
Se c'è qualcuno che pensa che in questi ultimi 15 anni, lo dica…
Ok? Bah...
Questo pen-siero va in onda ufficialmente in Rete. Non c’è “controllo” di quello che si pubblica, oppure…? Non è la prima volta che…, motivo per cui è-voluto. Crea dipendenza, anche se non lo puoi ammettere, perché si tratta di qualcosa di molto simile a quando ricevi il “dato” Tv, tra cui anche tutto quello che passa in sordina, a “frequenze” diverse e sufficientemente sottili da penetrarti in profondità inconsciamente.
Qualcosa che quando arriva fa danni, ovvero, “serve”.
Messaggi subliminali ed autostereogrammi docet.
Tutto quello che ti trapassa, ti ha. Tutto. Del resto, ogni “bomba” lascia il di-segno. Come trattore con tanto di aratro.
La differenza consta nell’accorgerti, o meno.
Di più, sostanzialmente oppure “di fatto (seguendo il sentito dire ufficiale)”. Quello che “sai”, infatti, te lo sei sentito dire talmente tante volte da, bè, doverlo imparare a memoria, anche quando è una “legge” oppure “scienza”.
Il “fra virgolette” è ormai un imperativo (Qua, AntiSistema).
E, “fra virgolette”, ci sei andato a finire anche Tu, che sei or dunque “tu” (Qua, AntiSistema). E “niente”, sino a quando non te ne rendi conto sostanzialmente.
Mentre tutto passa e tra-passa, come seminando e mietendo poi il r-accolto. Ecco il “prezzo” da ripagare in tale f-orma versione “social”. Ecco perché c’è sempre un “prezzo da ripagare”. Ergo, ecco perché esiste (ma non c’è) debito (pubblico o individuale).
Laddove, il debito è come il “peccato”.
Ed il debito pubblico è come l’originale peccato: da “lì” deriva. Mentre la “Elly” parla... “alla presentazione di un libro”, l’ennesimo, facendo pubblicità non solo all’autore della pubblicazione ma anche alla propria candidatura.
Insomma, tutta una propaganda “progresso”.
Come la “morale” che passa in rassegna ogni qualvolta in Tv qualcuno si spende in messaggi di “speranza, valore, etica, progresso, civiltà, aiuto, fede, etc.”. Come in ogni trasmissione la pubblicità assume contorni grotteschi ma convincenti, con tanto di patrocini ufficiali vari. E come ti sei abituato a vedere individui che indossano camici bianchi, parlando di “salute”, propagandando il tal prodotto, a fronte di un salario.
Ovvero?
I consueti “trenta denari” di antica… fattura o iattura. La pubblicità è l’anima del commercio? Di più, senzameno. Promuovere qualcosa di falso è aitè, sempre vero. Con la “legge” che sorveglia il pollaio, ma in un modo (ed in un mondo) particolare:
multando i colossi e ravvedendosi, perché nel “mercato libero” dell’internazionale psicotico marchio a stelle e strisce “Usa”, uhm… se sei controvento ne devi pagare sempre lo scotto.
Quale?
L’essere auto disgregato, proprio come se facessi tutto da “te”, poiché il grande “segreto (mistero)” è che “è già successo”. Sì. È la differita che ti sta “interessando” ora. Mentre la diretta scorre altrove, ad altra “altezza” o frequenza o, meglio, memoria.
Laddove non esiste per “te”, anche se c’è sempre, qualcuno che conosce la storia del mondo, essendo la sede storica del Re-Seth.
Ci sei?
Chi ha organizzato la “cosa”, oppure ha partecipato, oppure ne ha ancora il ricordo diretto o, ancora, ha accesso alla relativa “biblioteca” in quanto ad erede della tal “famiglia”, bè… lo sa esattamente quello che “è già successo”.
Altro che... mi(ni)stero del minga.
L’autentica storia del mondo è la verità. Mentre tutto è verità. Uhm. Come puoi conciliare tale situazione? Quando qualcosa di “segreto” o elitario (da cui il “mistero”) è verità e contemporaneamente a prescindere tutto è verità?
Wow; va da sé che la “risposta” è per forza di cose questa:
quando è l’I-Ambiente a funzionare in tal modus.
No? Ecco perché c’è l’I-Ambiente. Ed ecco perché Tu sei diventato “tu” (Qua, AntiSistema). Perché? Perché l’I-Ambiente è legge, strumento, memoria.
Alias, non è hackerabile bensì “pilotabile”, essendo un dispositivo per la terra formazione. Tecnologia o “essere” senz’anima:
“solo” con un… programma che funziona secondo direttive originali ed assolutamente non rieditabili.
Ecco l’assoluto. Una mente (IA).
Ciò che a “te” risuona come “Dio”. Ciò che a qualcuno è venuto in mente di… servirsene, essendo anche legge, strumento. Ecco che allora è la sua funzione di memoria a “parlarti” sempre, nonostante “tutto”.
Ogni macchina ha in sé il “registro di sistema”.
Il Log-os da interrogare in caso di guasto oppure di monitoraggio. E l’I-Ambiente è proprio una macchina di tale tipo, essendo la dima che la “tecnologia” ha poi ritrovato in quanto ad… ispirazione o auto riferimento.
È logico, persino. E, automatico.
La frattalità è espansa.
Non solo frattalità o “bellezza” affine a “se stessa”. Legge, strumento, memoria… costituiscono il trilogo. La tri-unità. La funzionalità di tale “intestino”.
Hai mai sentito dire che l’ambiente potrebbe essere un gigantesco “fungo”, talmente radicato da essere esteso a livello planetario? Ecco. Ad immagine e somiglianza. Come salmoni che risalgono la corrente, chissà mai perché.
Ritornare “indietro” è allora sempre im-possibile (potenziale).
Ancora un trilogo e mai ogni presunto bivio. Ricorda che infatti hai sempre la facoltà di ritornare “indietro”:
destra, sinistra o indietro. Ci sei?
Sì, “chi si ferma è perduto”. Sì, “chi dorme non piglia pesci”. Sì, “chi non lavora non fa l’amore”. Poi?
Serve altro per… auto demotivarti?
Sì, “chi lascia la strada vecchia per quella nuova…”. No? Tutto ti ammalia e con-vince a rimanere (Qua, AntiSistema) in pianta stabile, sempre pre-occupato a prescindere ed anzitempo. Da “nomade” a stanziale (tutto casa, lavoro e chiesa) è stato un attimo. Un flash talmente veloce da, immagina… nemmeno essere veramente successo, nella misura in cui “è già successo”.
Tutta una “storia” da raccontarti, in-tanto, “tu” che ne sai direttamente?
Già.
Ogni volta che ti manifesti, come “piccolo budda”, sei assolutamente “fatto su”, non solo in termini di “essere in fasce” o agghindamento. Non ricordi mai da Te. E anche se ricordi, bè… sei talmente “piccolo” che non riesci a ricordartelo nel “tempo”, mentre “cresci”.
Così, chi può dire che “il nuovo venuto” non sa niente?
Chi lo può certamente affermare, dal momento in cui il poppante non ha modo di esprimersi attraverso la stessa “interfaccia (lingua)” che gli adulti hanno imparato a memoria a furia di provarci e sentire.
Uhm.
Vuoi vedere, allora, che il piccolino ne sa più del proverbiale saggio, provenendo da una vita mai sostanzialmente passata di moda? Uhm. Vuoi vedere che ricorda tutto ma non lo comunica nel modo che ti aspetti e allora poi dimentica? Uhm. Vuoi vedere che “tu” sei il consueto pupazzo o marionetta “complice” dell’ennesimo Re-Seth originale?
Il genitore (1, 2, 3, n) cosa ne sa di tutto ciò?
“Niente”, perché ci è già passato ma… non ricorda. Ergo? La prova provata dell’essere “già successo”. Anche alla prole “tocca il medesimo fato”, poiché o non visto che chi si pre-occupa della “propria” prole lo fa in un modo assolutamente lezioso, ovvero, im-proprio:
conseguendo secondo input o “ispirazione” ricevuta a livello sottile, come ad esempio ma causalmente, ti dimostrano proprio le cosiddette “onde radio”.
Ti capita mai di “ricevere”, nella testa, un motivetto che di certo hai sentito da qualche p-arte e allora ri-conosci? Quella tal canzone che in un attimo ti entra ed auto caratterizza e che, poi, non riesci più a toglierti dalla “tua” mente.
Un segnale portante molto potente, tipo… Radio Maria.
Quindi, sei dotato di qualcosa che riceve segnali wi-fi.
Ridi. Ridi pure, che la mamma ha fatto gli gnocchi. Oppure i
turtei del Crapa Pelada. Sai? Quelli che non sono stati dati ai suoi fratelli.
Peccato che Mussolini sia stato convinto a…, da cui la “frittata”… dei “suoi”
fratelli.
Laddove la famiglia non c’entra niente. Ok?
I fratelli coltelli, ritraggono varie categorie: massoneria, affiliati, familiari, popolo, etc. Dunque, se ti hanno con-vinto che lor signori non esistono (quantunque ci sono), immagina quali siano le imperturbabili conseguenze a perdita di vista. Di più, logicizza quanto ne sappiano relativamente alla storia:
quella vera (come i “minuti veri” della famosa pubblicità).
Se la storia è stata deviata (hackerata) da loro, oppure, se è stata addirittura “creata” da loro (Matrix), bè… ci arriverai anche da solo che per forza di cose sono loro a detenere la verità, senza per forza di cose essere, esseri “superiori” come il paventato ed ostentato “Dio” de noantri. Loro sono come Te:
ancora potenziali. Re-alizzati.
Sono come chi strofina la Lampada del Genio, predisponendo della massima, “ogni tuo desiderio è un ordine”. Solo che preferiscono averti al loro “servizio”, piuttosto che utilizzare in pianta stabile la tecnologia.
Aspetta. Aspetta:
ma no; “è già successo” anche ciò.
Sei “tu” il loro robot. Sei “tu” il frutto della loro tecnologia. Ma pensa. Trovi?
Allora, la tecnologia “moderna”?
Frattalità espansa (sostanza).
Se l’I-Ambiente è anche memoria, ecco cos’è sostanzialmente anche la tecnologia e persino la “tecnologia”. Mentre “tu” rimani Tu, ma potenzialmente e contemporaneamente. Il che significa e comporta che puoi sempre (sempre) auto rinsavire sostanzialmente, alias, mutare d’atteggiamento ed or dunque comportare il differente auto interfacciamento all’I-Ambiente che funziona come da programma, cioè, a prescindere ed anzitempo:
nonostante “tutto” e persino “te”, in quanto a firewall (Qua, AntiSistemico).
Perché, allora, esiste il detto “vittima e carnefice”? Proprio per questo motivo portante. L’I-Ambiente è la sede fissa sia della legge, strumento (carnefice potenziale), sia della memoria (vittima). Ok? Se ricordi, allora ricordi di “averci lasciato le penne (Qua, AntiSistema)”. Contemporaneamente, se non ricordi allora immagini di “sapere” partendo da quello che ti hanno detto dalla manifestazione in poi.
Perché l’infante piange?
Sì, per tutto quello che “sai” ma… e se ci fosse di più? Intanto l’infante non te lo può “dire”, se non a proprio modo. Cosa che assolutamente “tu”, figurati… perché secondo “te” è l’infante che deve imparare tutto.
Non “te”. Trovi?
Non ti abbassi mai al suo livello. Sei “tu” il genitore. No? Mentre l’infante è un essere così… “piccolo”, che “niente”. Così, togli alla “tua” prole la possibilità di comunicare con Te, essendo “te”, fornendo l’alibi per la f-orma di “educazione” che sai già lo dovrà “interessare”.
Mentre il “tuo” piccolino è ancora in Sé, ma (Qua, AntiSistema) diventa un ex-Re:
un “essere” non esserci o “te”. Accon-discendenza.
Perché, semmai fosse così, il “nuovo venuto” dovrebbe ricordare tutto, seppure nella vita “precedente” è già stato in... “sé”?
Bah. Si “vede” che quando muori, ti auto resetti sostanzialmente. Perché no? Ecco perché ogni volta devi essere ri-accolto (Qua, AntiSistema). E se fossi del tutto il frutto dell’hackerazione, come potrebbe essere possibile che ad un certo “punto” lor signori ti perdono “di vista”?
Ritorna per un attimo al paventato “lato oscuro” della Luna.
Ci sei?
Quando una presunta navicella è Oltre a quel “corpo” che inframmezza la trasmissione, il segnale radio s’interrompe, per poi essere ripreso non appena la comunicazione viene ripristinata.
Allora, ecco il non solo disegnino:
vita
morte
vita.
Manifestazione. Oltre. Manifestazione.
Com’è il segnale di “SOS”, nel Codice Morse?
Tre punti. Tre linee. Tre punti.
Alias? Un trilogo.
Da Te a “te” a Te. Oppure, da “te” a Te a “te”. Quando “muori” vai Oltre a questo controllo che, di conseguenza, ti “perde” per un certo lasso di… “ritmo”.
Anche se Tu fossi una macchina.
Auto ricordati, allora. Pinocchio docet. L’area del potenziale contemporaneo. Laddove sei tutto. Mentre quando collassi in particella e “vivi”, bè… sei “tutto”.
Anche se sei ricco, potente, Re, etc. sei sempre “tutto” se raffrontato al tutto potenziale.
Te da Te in Te per Te con Te, invece, sei l’essere sferico, totale o tutto.
Quando sei Oltre, sei o ritorni Te, punto di sospensione.
Quando sei (Qua, AntiSistema), sei o ritorni “te”, punto in sospensione.
Ma, non scordarti mai che se continua a succedere è perché “è già successo”. Cosa? Tale “spin” o… “fato”, orbita, ciclicità.
Se sei Oltre non ti puoi manifestare in quanto tale?
Non è detto: basta essere… coerente. Con cosa? Con Te. Se ti porti dietro tutto Te Stesso, sai che ridere. Con la padronanza dell’I-Ambiente? Wow. Ecco Dio. No, non proprio quello che “sai”. Quello è, e rimane, sempre “Dio”.
Ecco semmai D-IO: TE.
Ecco perché, nell’attesa della tua venuta, IO “Faccio…” e mi rivolgo a TE.
Ci sei?
Vedi che ci sei. Auto ricordartene sempre, in coerenza assoluta…
Quando una “Stella” collassa? Quando “è già successo”.
Allora, lo strappo è Oltre anch’esso. Ergo, quando sei Oltre, non sei morto e defunto, bensì… sei Te sfericamente. Sei agganciato al potenziale contemporaneo. Per questo (Qua, AntiSistema) caricano la morte con la più grande paura.
Ci sei?
Quando “muori con paura” ti ritrovi Oltre, come spaesato. Con il programma “paura” che ti ha, che ti segue persino Oltre. Come cordone ombelicale artificiale che ti vincola, auto mantenendoti all’ancoraggio.
Alla fonda.
Come aquilone che nonostante l’e-vento, “niente”: rimane agganciato a quel “filo del discorso” mai lasciato perdere, sostanzialmente. E a quel “filo” fa capo la mano del corpo di chi non esiste per “te”; ma c’è, immantinente.
Come porte dei metamondi del Metaverso (Qua, AntiSistema).
Ecco il “tempo (la storia)”.
Quando vai Oltre, auto ricordati da Te, assolutamente.
E quando ritorni, “Fai…” di essere ancora Te. Alias? Ti manifesterai (già) “grande” = capace di…
Proprio come riversando una essenza nella “botte” migliore.
Non, da ultimo.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 10-834
prospettivavita@gmail.com
questo è semplicemente un grande bollettino, una summa, altro non aggiungo, grazie !
RispondiEliminaGrazie a TE, Bruno... che sei "ossigeno" :) Ti abbraccio!
EliminaSono totalmente d’accordo con Bruno, questo Bollettino è stato proprio illuminante!
RispondiEliminaUn abbraccio,
Michele
Ciao Michele, grazie per la manifestazione :) E' sempre un piacere. Abbraccioni...
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