Altro che… l’in-visibile in quanto ad astrazione.
Proprio come una “opera d’arte”.
Impalpabile, eppure… “capace, educata, utile”:
strategica.
Come una spia ma, senza la... spia (che non ti segnala niente, anzi “niente”). Come un Trojan, che fa danni perché “simile” all’infrastruttura in cui si introduce (mondo informatico), alias, progettato appositamente (prima o durante la progettazione dell'infrastruttura stessa).
Come un “virus” che, allora, si muove allo stesso modo:
nella sostanza, causale.
Ci pensi che… tutto quello in cui c®edi, esiste ma non c’è; mentre quello che c’è, non esiste, per “te”. Sì; infatti, cedi (non è un errore di battitura) in, ad esempio ma causalmente:
computer grafica (“globo, spazio, universo, virus, atomi, chimica, teorie, etc.”)
ideologia (“dio, anima, spirito, etc.”)
fiducia (“legge, scienza, psicologia, etc.”)
ideale (“libertà, democrazia, giustizia, etc.”)
fede (“patria, denaro, lavoro, etc.”)
valori (“tempo, energia, eden, etc.”)
sogni (“amore, relax, salute, etc.”).
And “molto, molto, altro” della medesima f-(i)attura.
Così, ci sono “cose” ovunque che non puoi vedere e che, guarda non caso, ti manutengono in scacco; cose pericolosissime. Da cui devi difenderti. Ma, da “te” non ce la fai, non sei mai in grado.
Ma guarda un po’ che combinazione.
Accidenti, accidentaccio.
E che problema c’è? Non c’è nessun problema: esiste. Sì, per “te”. Con le “soluzioni” che provengono sempre dal “mondo esperto”. Da altri. Direzione “te”.
Basta “pagare”.
Allora sì che “andrà tutto bene”. Paga e taci, sostanzialmente. E se non hai da pagare? Bè, finché sei vivo, sopravvivi qua nell’AntiSistema, per cui “vali”, nel senso che sei quotato al Mercato Unico (collateral bond).
Ecco il “tuo valore”.
Qualsiasi cosa fai e ti succede, “vali”. Hai “valore”. E sei prezioso per chi ti auto de-tiene. Sei l’investimento dematerializzato sul Mercato, mentre fisicamente, “niente”. Sei come una di quelle “figurine” che ti piace-va tanto collezionare e appiccicare sul relativo “album”. Ecco.
Così ti “trattano” qua nell’AntiSistema.
Una pratica che si manifesta conseguentemente alla “teoria” religiosa, da cui anche lo “spirito” e quant’altro. Ti hanno “pescato dal mare”. Ricordi la “morale”?
Sei stato “salvato” e posto qua… Dove?
Nella “terra promessa”? Nell’eden? Oppure, allo “Inferno”. Già: stai provando cosa significa, anche se non ci puoi o devi c®edere.
Non sarai mica così “negativo”. No?
Abbi fiducia. In chi o cosa, non è dato sapersi, non visto che… “non lo vedi né l’hai mai visto”. Ne hai solo “sentito” parlare. Signore e signori: tale è lo spettacolo che va “avanti” qua, nell’AntiSistema. Il mondo dell’in-visibile (potenziale) ti ha poiché qualcuno estrapola (decide) mentre “te”, poi, nei ranghi, ti auto delimiti sempre a scegliere fra… Cioè, vieni sempre “dopo”, essendo in differita, costantemente.
Oblio. Con dolore...
Con il non visibile che detta la “legge”: quasi sempre qualcosa di “pericoloso”. Da cui difenderti e tenerti alla larga, anche se dipende dal contesto, perché a volta è vero l’esatto opposto, dato che vieni attirato come l'orso col miele.
Ecco il “magnetismo” e la “gravità”.
Le misure non solo elettriche, elette a furor di popolo come bastioni del “tuo” sapere, a cui devi prestarti e prestare ogni volta “fiducia” = dipendendone, come se fosse “nor-male”, essendo solo con la “scelta” e mai con la individuale decisione o atteggiamento sostanziale.
Allora, guardi foto, immagini, scritte, disegni, f-orme, libri, documenti, video, fumetti, etc. etc. etc. Ossia?
Riproduzioni di “teorie” altrui, trattate coi moderni mezzi tecnologici, altrui. Cosa che puoi personalmente tastare e provare con mano, ad esempio, lavorando sul Pc di casa ed analogamente comportandoti. Solo che “tu” produci “cose tue, valide per te”, mentre lor signori stabiliscono allo stesso modo la “legge” valida per chiunque. Bah.
Tenendo conto che la moderna tecnologia è sempre “moderna”, ossia, è un vantaggio (quello tecnologico) che se mantieni sempre allora sei sempre “avanti” rispetto al resto del mondo che si troverà sempre ad avere a che fare con la “moda” della modernità, data in pasto come foraggio e mai in quanto a valore sostanziale. Così che sei sempre “moderno”, non importa quando sopravvivi, perché f-attore “temporale” o, meglio, strategia altrui per “te”.
Con l’essere “tempo” che continuamente s-lava ogni termine relativo, fissandone i cardini pre-stabiliti anzitempo, da chi-cosa “tu” non ne hai mai nemmeno idea, dato che altrimenti saresti troppo “pericoloso” per lo status quo, qua, AntiSistema. Se ci pensi, sei sempre nello “oggi”, ma con la testa proiettata d’avanti o all’indietro. E oggi è sempre la sede della “modernità”, essendo sempre moderna la modernità.
Cosa che la fa apparire “vecchia” se solo ritorni ad “ieri”.
Dunque, sei sempre moderno quando sei alla moda, che cambia ciclicamente, pigliandoti per il naso e trascinandoti in cerchio attorno alla “tua” persona che diventa via via… carcassa. Anche di “te” non si butta mai via niente.
Ti dicono, e allora “sai”.
Sai che è nella dimensione in-visibile che succede un po’ “tutto”. Così come dal “nulla”, il Big Bang ha proiettato o “creato” tutto quanto ora “presupponi di conoscere e dunque sapere o meglio aver imparato a memoria (come a scuola)”. È dal non manifesto che ti guardi. Che temi. Che hai sempre paura.
Della “infezione virale”. Della “morte”.
Così come della “vita”. Con la “creazione” che ti ha, piuttosto che ben altro.
“Vuoi ‘tu’ vivere in eterno?”.
Ti piacerebbe, forse. Ma “non si fa”, qua nell’AntiSistema. Se ci sei, con il programma “morte” lor signori sono certi che comunque vada ogni manifestazione in vita (sopravvivenza), nessuno sarà mai in grado di… svellere tale potere dallo scranno che, guarda non caso, infatti… non esiste (per “te”) anche se c’è.
Dunque, c®edi alle “favole” ma ugualmente non in quella che ti ha, immantinente da mo’ (essere “già successo” che continua a succedere, nella sostanza). In-somma, dell’elenco iniziale… non è che si rappresenta la completa inconsistenza di quello che si tratta; meglio o di più, tutto quel “volume” è qualcosa di finito tra le mani del potere unico eco-dominante, da cui il qua versione AntiSistema.
Ergo, l’amore è quello che provi se…; non la negazione ch’è divenuto nel bagnomaria in questione. Così, occorre andar sempre Oltre, essendo sostanza in coerenza sostanziale (atteggiamento sferico, totale, Te da Te in Te per Te con Te).
Ci sei?
Credi pure in ciò, ma senza cedere nulla di Te, pena… l’essere “te” e allora vattelapesca.
L’abbaglio sempre dietro l’angolo (ma anche prima). Ricorda che “è già successo”. Stop.
A Te spetta “spezzare l’incanto”.
Laddove, ognuno è (un) “te”. “Te” sei l’individuo che supponi di conoscere, auto abitandoti. Ma “te” è anche il modello imperante qua nell’AntiSistema: un oceano di “te”, che si sperde all’orizzonte, ma mai Oltre poiché esisti ma non ci sei (in predetta versione o f-orma) e di conseguenza al di là di tale giurisdizione, “niente”.
È altamente probabile che, là, ritorni Te di default, così come un uragano ha una dimensione che non copre tutto il manifesto. In-somma, “là” è qua (versione come dovrebbe essere o “Sistema”).
Non ti devi spostare andando chissà dove.
È sempre qua, anche se non AntiSistema. Atteggiamento. Portanza. Centralità totale. Coerenza.
Il tutto, fissato a Te. E a null’altro.
Anche se ti sembra una “bestemmia”. Qualcosa che vale per tutti, contemporaneamente, essendo proprio potenziale contemporaneo. Il potenziale sempre potenziale = sempre compresente anche quando, “niente”.
Ecco la f-orma di in-visibile più funzionale a Te.
IO “Faccio…” e mi rivolgo a TE.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-778
prospettivavita@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento
"Fai..." un po' Te.