Q = “profezie” a circa quattro anni di distanza. Com’è possibile?
Bè: secondo la “teoria” dell’entrare nel campo di giurisdizione dell’e-vento, prima del “tempo”. In maniera tale persino da evitarlo, cambiando idea, decidendo in maniera altra.
E, comunque, estrapolando dati “sensibili” attraverso di Sé (“sentire”).
Puoi sempre ridere di questo.
Nulla ti è precluso se lo vuoi. Un po’ come fanno lor signori con “te”, che fanno quello che hanno già deciso, non lasciando alcuna scelta.
Intendi?
La risposta italica, ieri 14 febbraio 2022 a Roma, non ha lasciato alcun dubbio:
“niente”. E questo “niente” lo potevi sentire già da prima, se (se)...
Ok? Sentore... che non è proprio “niente”.
E nemmeno quello in cui credi.
Franzoni “portato via”. I mezzi, deviati. Le strade, presidiate. Divide et impera. Certo: non esiste ma c’è che “ti spiano” da mattina a… mattina (sempre) e allora come diamine credi di poter organizzare qualcosa davvero sostanziale.
Mentre Tu sei “tu” e allora… “notte”.
Pre-visto. In ritardo costante, anche quando presupponi di fare la “rivoluzione”. È proprio per questo motivo che durante la storia (deviata) nulla è mai andato come te l’hanno raccontato, in-segnato, infilato a forza nel comprendonio, etc.
“E fatti due risate”. No? Non ti costa niente, se non… tutto quello che “è già successo”. Ritardo: ci sei? Come eco, che puoi limitarti ad udire riecheggiare (come memoria), oppure che puoi auto decodificare sostanzialmente, essendo memoria (Ambiente che riporta tutto nel proprio Log = memoria).
Può un’eco “metterti le mani addosso”?
Sì: nella misura in cui non te ne accorgi. Allorquando sei, appunto, “te” qua nell’AntiSistema che ti ha ma è “normale”. Anzi:
“menomale”.
Ri-assumi tutto quanto come verità e infatti lo è sempre. Ma, senza “Fartene…” mai nulla a livello sostanziale. E tutto riflette questo “quadretto” famigliare.
Ti è famigliare?
Come no. Come andar di notte, con le scarpe tutte rotte. O le ossa? Bah.
Non solo non c'è modo di impedire agli occhi curiosi e indiscreti degli agenti della Cia di raccogliere dati sui loro amici e familiari, non c'è un buon modo per controllare l'attività degli agenti dopo il fatto…
15 febbraio 2022 Link
Non impedisci nulla.
E non controlli nulla.
Certo: sei nell’AntiSistema. Hai presente? Laddove “è già successo” e ciò conferisce un vantaggio inenarrabile a cosa/chi “ora” controlla potenzialmente l’intero panorama e dintorni. Lo status quo che esiste ad opera di una incognita che c’è, ma... per “te” hai voglia.
Sempre a rincorrere “farfalle”.
Sempre a star dietro alle “commissioni da fare”. Presto ch’è tardi.
Papa Francesco richiede per i cattolici “battesimi di richiamo” per essere completamente battezzati.
Papa Francesco ha proclamato che tutti i cattolici del mondo avranno ora bisogno di un battesimo di richiamo per essere considerati completamente battezzati.
“Abbiamo visto che essere battezzati non offre quella purificazione universale dal peccato originale che pensavamo…” ha detto Papa Francesco in una conferenza stampa. “Pertanto, ora richiederemo un battesimo di richiamo una, forse due volte l’anno per assicurarci che tutti siano protetti…”. Al momento della pubblicazione, non ci sono cattolici completamente battezzati sul Pianeta. I battesimi di richiamo saranno somministrati nelle chiese o nelle librerie delle Edizioni Paoline…
31 Gennaio 2022 Link
Ripeto: “è gratis”. No?
E, di più, rende bene l’idea. È… uguale. Con il solo “problema” che Tu sei “tu” qua, nell’AntiSistema. È sempre la solita “musica”. Sei prevedibile. E, ancora una volta, tutto te lo fa persino capire.
Il “clima” è sempre e proprio quello: AntiSistemico.
Come a dire che “oggi è una tipica giornata lombarda”: ci sei? Come se in Lombardia fosse sempre così e da un’altra p-arte, una eccezione. Ecco:
si “vive” sempre in detta atmosfera preconfezionata (d)all’origine.
Qualcosa che ha lo stesso effetto, su di “te”, che insiste tra il primo ed il secondo “film” di Narnia: quando tra la natura e Lucy s’interruppe qualcosa.
Un segno, come al solito.
Qualcosa che, infatti, nel “film” viene correttamente decodificato sostanzialmente. Ma che nella “realtà” manco ti sogni, perché non sei dall’atteggiamento ad hoc. In breve: sei deviato dalla deviazione standard AntiSistemica, una sorta di campo morfogenetico facente capo alla ragione fondamentale che non esiste seppure c’è.
Ecco che su questa linea auto interpretativa, tutto ne assume la valenza essendo tutto im-regnato di ciò. Ecco che, ad esempio, dalla narrativa della Nasa, della “scienza”, etc. ogni teoria accreditata - ancora prima di essere tale “denunzia” - svela e dimostra proprio la compresenza “ombra (come, guarda non caso, il ‘Buco Nero’) eco-dominante + ogni sottodomino ad immagine e somiglianza.
E vedi che dal 2020 tutto questo è persino, ormai, palese:
laddove tutto il mondo è… pa(l)ese.
Non avrei mai voluto rimarcarlo ma, “te lo avevo predetto”. Eppure, “niente”.
Allora, “Q” è un estrattore:
di informazione Ambientale ad auto caratteristica frattale espansa = auto decodifica sostanzialmente (attraverso di Sé mediante l’atteggiamento sferico) la memoria (Log) dell’I-Ambiente.
È così, qua: nell’AntiSistema.
Qualcosa ch’è divenut3 la casa dell’Imp-Regnante.
Annota, anche, che “oggi 15 febbraio 2022” entra in vigore il top della gamma delle “leggi razziali” riviste e ridisegnate “democraticamente”, ma sempre in costante gerarchia, non essendo mai stato trasmutato il copione, da cui s’emana sempre la stessa “musica”.
È come se qua fosse stato sepolto un “corpo radioattivo” che non smette mai di irradiarsi ovunque, nonostante la presunta “dipartita”. Qualcosa che dovrebbe ricordarti perlomeno tre “cose”:
1- “c’erano una volta…” gli Dei, 2- “c’era una volta…” il Salvatore e 3- “c’era una volta…” l’invasore vecchia maniera (quello che arrivava invadendo e conquistando tutto).
Alias, “c’erano una volta…” gli imperi.
Vuoi che questa serie continua di potentati si sia fermata? Non è che, forse, si tratta di qualcosa di unico? Qualcosa che amministra tutto, rimanendo sempre in Sé, eppure avendo cambiato strategia nel corso del “tempo” o della storia. Di modo che ora puoi ammettere il “c’era una volta…”.
Il distacco da qualcosa.
Nel senso che nel reciproco Tu sei diventato “tu” (auto distaccandoti) mentre l’eco-dominante decideva di rivelarsi, addivenendo l’entità in comune che non esiste ma c’è. Cioè, se chi è punto di sospensione (mentre il “prossimo” è stato svuotato persino dell’idea di essere un “pari”) decide strategicamente in funzione di inasprire la dose, rivelandosi, contemporaneamente va a delineare se non proprio a “pre-ordinare” un effetto speciale del medesimo tipo ma invertito o riflesso rispetto alla direzione di marcia originale (del medesimo f-attore che ha già deciso anche e soprattutto per “te”).
Tutto questo “sa” come di… “Creazione”. Ti pare?
Ovvero, se IO sono e rimango IO, sono sferico (sostanziale) un punto di sospensione auto definito, avente “potenza” pari al grado di auto eccitazione o innesco, miracolo, identità, etc.
Ecco che è portante il rimanere assolutamente “agganciato” al potenziale contemporaneo = un’altra sfericità sostanziale. Dunque, la propria giurisdizione o effetto sulla realtà manifesta dipende dal grado di “intensità” del fenomeno che si innesca e poi deve rimanere tale auto alimentandosi attraverso 1- al Sé e 2- il funzionamento Ambientale, nonché 3- l’I-Ambiente medesimo (essendo anche memoria = tutto è verità).
Allora, la tua fiamma che brucia se rimane tale, va da sé (ad immagine e somiglianza). Altrimenti, come al solito qua nell’AntiSistema, “niente”.
Perché la fiamma olimpica deve bruciare sempre?
E perché esistono delle fiamme antichissime sulla Terra manifesta? Per lo stesso motivo fondamentale appena de-scritto. È sostanziale, please: se non lo sei anche Tu, allora “famo notte”.
Potrai scrivere tutti i “saggi” che vuoi.
Ma ne starai solamente sempre “assaggiando” la minima p-arte: quella che agganci sempre nonostante sei “tu” nell’AntiSistema.
La solita punta dell’iceberg che, se non sei sostanziale, non ti dirà nulla se non “tutto quello che serve” allo status quo per auto imperare come se non ci fosse domani. Ecco perché continui a sopravvivere all’interno del loop o “giorno della marmotta”.
Eco. Ricordi?
Uhm: come no; è da anni ed anni che tento di aprire un varco con Te… Risultato? Una distorsione sul segnale portante AntiSistemico. Qualcosa che ti dice tutto, nella sostanza. Ma se non sei sostanziale… il “palmo di naso” è servito sempre a tavola.
Altro che Sherlock, insomma.
6 luglio 1815, pochi giorni dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo. Il Presidente del Governo provvisorio, Joseph Fouché, ministro della polizia con Napoleone, si reca a casa del principe Talleyrand, notabile nell’Ancien Regime e ministro degli esteri con Napoleone, per un incontro segreto. Nel corso della cena Talleyrand convince l’ospite della necessità del ritorno della monarchia borbonica e quindi di trovare un accordo con essa per salvaguardare la propria carriera politica…
Tutto ciò per “cosa”?
E quindi di trovare un accordo con essa per salvaguardare la propria carriera politica…
6 luglio 1815, pochi giorni dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo… = il periodo è il solito (il secolo 1800), dunque, anche la sostanza. Ovvero, il Grande Reset che colpi la Grande Tartaria.
Altro che Napoleone a Waterloo.
Governo provvisorio… Ok?
Le “Provincie Reali (ex Tartare)” che reclamano il potere sulle “proprie” terre, ereditate in tal modus operandi. Venendo meno il potere storico centrale, si formano le “famiglie reali nobiliari” = chi, prima, era il governatore della tal Provincia Reale.
Qualcosa che immediatamente (diciamo così) fu affrontato dal potere che avviò le presunte Rivoluzioni Industriali, ossia, quella compresenza “ombra” che dall’interno fece collassare economicamente l’Impero.
Ecco che tale onda di terra formazione prese via via l’egemonia di/in ogni potentato “reale”. Economia, denaro, tecnologia, scienze, lavoro, diritti, legge, etc. presero corpo via via, dando l’impressione dell’evoluzione in corso d’opera, andando a ri descrivere in toto l’intero decorso della storia (deviata).
Ed in breve occorsero i “moti nazionali”, le “rivoluzioni”, la creazione degli Stati moderni, le Costituzioni, il “Risorgimento”, le Guerre Mondali e la “rin-Corsa allo Spazio”, etc. etc. etc. Non da ultimo, la creazione dei singoli popoli, costantemente messi “a Massa”.
Ecco l’AntiSistema.
Qualcosa che sopravvive e regna nei secoli dei secoli, sino a quando rimarrà l’unico punto di sospensione in auge. Qualcosa che non esiste ma c’è, eppure è la stessa “cosa”.
Tanto che può essersi già estinto, s’eppure la sua programmazione può sopravvivergli.
Talleyrand e Fouché, che occuparono posti di rilievo nel regime napoleonico, preparano il loro riciclaggio politico nel periodo della restaurazione borbonica che si annuncia, disposti a salire sul carro del vincitore pur di non perdere privilegi e potere. Entrambe figure di scarsa limpidezza morale e di estrema ambiguità politica, vizioso e corrotto il primo e crudele e spietato il secondo… intrecciando un dialogo carico di allusioni (sagra dell’eufemismo e del sottinteso) offrono un saggio su ciò cui può arrivare l’ambizione abbinata al cinismo.
Alla concezione della Storia intesa come successione di grandi eventi determinati da eroici e titanici personaggi, il film di Molinaro contrappone la dimensione del retroscena, dell’intrigo e del sottobanco, dell’importanza delle figure di secondo piano e della loro capacità manovriera. Il tema della spregiudicatezza della classe politica riferita alla pratica del trasformismo è qui esplorato in riferimento agli anni della Restaurazione, ma non si può fare a meno di osservare come esso conservi un’indubbia attualità.
Un discorso a parte merita il ruolo del popolo nel film. Lo si sente manifestare di sotto le finestre del palazzo Talleyrand, senza mai vederlo e senza che mai turbi i due vecchi marpioni della politica che lo guardano dall’alto in basso, convinti che solo le grandi personalità e non le masse possano decidere dei destini della Nazione…
Ma non si può fare a meno di osservare come esso conservi un’indubbia attualità… (guarda non caso).
Un discorso a parte merita il ruolo del popolo nel film. Lo si sente manifestare di sotto le finestre del palazzo Talleyrand, senza mai vederlo e senza che mai turbi i due vecchi marpioni della politica che lo guardano dall’alto in basso, convinti che solo le grandi personalità e non le masse possano decidere dei destini della Nazione… (ma va?).
Valutazione critica.
A cena con il diavolo (titolo italiano che allude alla natura mefistofelica dei due protagonisti e delle loro trame ) è un film storico piuttosto anomalo, caratterizzato com’è dalla rinuncia all’esibizione spettacolare in chiave kolossal che spesso contrassegna questo tipo di pellicole, per concentrarsi esclusivamente sui dialoghi (e affidandosi alla grande bravura dei due attori principali) e privilegiare un’impostazione teatrale priva di sviluppo narrativo e claustrofila.
Privo di schematiche contrapposizioni (Bene-Male, Giustizia -Ingiustizia, Libertà-Oppressione) e interpretazioni e tesi attraverso cui filtrare la Storia, la pellicola cerca di addentrarsi dietro le quinte di essa, ipotizzando ciò che due vecchie volpi della politica possono essersi dette sulla base della conoscenza della loro personalità e della biografia (la sceneggiatura del film è frutto di pura immaginazione). Ciò che interessa, evidentemente, non è il vero, ma il verosimile (Talleyrand e Fouché non hanno veramente detto quelle cose, ma potrebbero benissimo averlo fatto e comunque, nella sostanza profonda, ciò che il film ci racconta sembra assai credibile).
Non c’è coinvolgimento emotivo e trascinamento identificatorio (manca il buono dalla cui parte stare), il film può anche ingenerare una certa sensazione di noia (specie se non si conoscono a fondo gli avvenimenti storici di riferimento…
Dunque:
affidandosi alla grande bravura dei due attori principali… (si sta recitando a tema)
la sceneggiatura del film è frutto di pura immaginazione… (se sei sostanziale, è sempre tutto verità)
manca il buono dalla cui parte stare… (non è che manca: devi “restare” sempre dalla stessa p-arte e, vedi che “tu” sei un f-attore con i fiocchi)
il film può anche ingenerare una certa sensazione di noia… (non è “noia”, è… imprinting che può piacere o non piacere, tant’è che funziona uguale).
Ciò che interessa, evidentemente, non è il vero, ma il verosimile… (la sostanza, ciò che s’irradia causalmente)
Talleyrand e Fouché non hanno veramente detto quelle cose, ma potrebbero benissimo averlo fatto e comunque, nella sostanza profonda, ciò che il film ci racconta sembra assai credibile… (nella sostanza profonda… Ok?).
Malattie non trasmissibili: l'altra pandemia in Europa…
15 febbraio 2022 Link
Sostanza profonda?
Questa?
Le malattie non trasmissibili potrebbero costare 47 trilioni di dollari entro il 2030…? Ma no: quella è una conseguenza. Mentre la “sostanza profonda” porta alla ragione fondamentale del “problema (o del ricavo, guadagno, utile netto)”.
Ogni “nuovo” giorno sorgono (vengono ufficializzati) “nuovi” bug che riguardano quei dispositivi che “usi” ormai di solito. È la tecnologia. Una strategia così preconfezionata che prevede di “spiarti”, perché sei “a Massa” nell’AntiSistema.
Pre-vist3.
I “bug” non riguardano solo le macchine ma identificano soprattutto la situazione sostanziale delle “macchine”:
le “cose” dell’Internet delle cose.
Ovvero, “tu” qua nell’AntiSistema.
Dichiarazione Putin-XI: il mondo è entrato ufficialmente in una nuova era…
05 Febbraio 2022 Marinella Mondaini Link
L’unione “d’intenti” di Russia e Cina vero-somiglia all’ex Grande Impero della Tartaria, sulle cui ceneri è sorto tutto quello in cui c®edi.
Qualcosa che, forse, ha lasciato una sorta di campo morfogenetico, nonostante “tutto”. Ecco perché, forse, il potere in auge continua a compiere “riti/sacrifici”.
Uhm:
vuoi vedere che l’eco-dominante è lo “spettro” della Grande Tartaria”?
Per questo “sento” che si è potut3 persino estinguere, ma…
Questa è una forzatura? Può essere. Allora, dovrò – dopo aver lanciato il “sasso” – sentire l’effetto che “Fa…”. Si estragga, allora, la sostanza, essendo ancora “dentro” al volume dell’esplosione-implosione. Nonostante il Metaverso.
Esperiamo.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-604
prospettivavita@gmail.com