Non so:
probabilmente hai “necessità” di uno schemino di massima.
Eccolo.
Clicca sopra all'immagine, se è troppo piccola.
Si “capisce”?
Sei su un binario morto: stai per fare “crash”. “Si salvi chi può”, allora? In un certo senso, sì: ma non in quel… senso, però. Ancora sopravvivere? No, grazie.
L’evoluzione naturale (non quella “darwiniana” = by Rivoluzione Industriale) c’è ed esiste e, ad un certo punto (di sospensione)… non guarda più in faccia a niente e nessuno. Mettiti nei suoi “panni”:
una potenza (programma) simile, che si fa “problemi” perché una p-arte della specie umana muore?
La “morte” è un programma di pulizia intestinale: serve, fintanto che c’è. È prevista perché spazza via il “calcare”. Benintesi:
la morte può essere anche “data”.
Da cosa o chi, sino ad “ieri” ha comandato come se non ci fosse domani. Tutto finito? Uhm:
gli effetti collaterali (inerzia) possono prolungarsi anche oltre al “tempo” di pazienza di chi non esita ancora ad auto discostarsi, rimanendo preda e sede di terrore, odio, violenza, cecità, etc. = dissociazione cognitiva (alias, la situazione tipica nella cosiddetta “Italia”).
Quando qualcosa è destinato a finire, prima di scomparire nel “nulla”, tende a prolungarsi come una sorta di arto fantasma, dopodiché la “nave affonda” con tutto il carico (l’essere “a Massa”). Sarà una estinzione di massa, allora?
Puoi sempre decidere: che cosa?
Di “ritornare indietro”. “E come si fa?”: si “Fa…”. Lo “Fai…” attraverso la coerenza, ovvero, quando ritorni sostanziale (atteggiamento) e lo rimani:
tale e quale, a livello di essenza che, se preferisci, è coscienza, anima, giustizia, verità, amore, luce, etc. etc. etc. Insomma:
tutto questo è, sta e consta… in un atteggiamento
l’essere sostanziale che “sente” piuttosto che… “capire”.
Laddove l’intelligenza è ben altr3: col “cuore” e dal “cuore” = da Sé, in Sé per Sé. Diversamente, proverai l’esperienza della “fine del mondo”. Ecco. Perché?
Perché il binario che ti ha è morto:
è già morto, per la verità.
Andare a schiantarsi contro il “nulla” è cosa epocale: non si sentirà niente, ma finirà tutto, come andare giù per il burrone a strapiombo. Hai presente? E poi ci sarà, allora, anche la “caduta”:
sino a qua, tutto “bene”. No?
Come nel “film”: sino a quando non toccherai terra. Ed ecco il “bello”: riesci a concepire qualcosa che non ha mai fine, ossia, che giunge mai alla fine? Sì:
la “caduta” sarà eterna, a meno che non deciderai di “farla finita”.
Cioè? Quando ti accorgerai sostanzialmente di essere in caduta inerziale e raggiungerai la sensazione di essere come nel “limbo”: in sospeso. A quel punto (ancora una volta, di sospensione = ben altro rispetto all’essere “in sospeso”) potrai decidere e così auto deciderti. Ritornare “indietro” allora sarà il più grande passo della tua storia personale.
Riguarda lo schemino.
Sarà ancora come avere la sensazione di…, ma nella sostanza sarà un “ritorno al futuro”: al/nel Sistema = come dovrebbe essere, anzi, è ormai, lì.
In una condizione frequenziale, vibrazionale, di atteggiamento sostanziale in coerenza con Sè.
Dunque, “tu” sei qua, mentre TU sei “lì”, se lo decidi nella maniera “egoica (sostanziale)” più totale.
Il “teletrasporto” è realtà. Cristallizzare la realtà decisa.
E lo potrai comprovare sulla tua “pelle”. Ecco tutto il discorso degli “universi paralleli” o sulla “teoria delle stringhe” o, ancora, sul wormhole o i buchi neri e compagnia recitante. Tutto torna, nel senso che tutto è verità:
nonostante “tutto”.
Già: proprio così.
Lo sai che “So tutto IO”. No? Infatti: è proprio così. E, no… “non sono ubriaco”. Semmai l’ubriaco sei “tu”, se hai osato firmare il modulo di consenso dis-informato in sede sierale.
Ma lo hai letto veramente?
E se sì, lo hai “ricevuto” davvero? Vedi che c’è scritto tutto: è un atto che se firmi, sei già morto dentro, perché sei non pervenuto.
Semplicemente, non sei annoverabile tra gli esseri pensanti.
Sei... (ri)pensato. E non dispensato...
Non a caso sei giudicato come non in grado di intendere e volere. Vero? Come no: manco ti sogni questa “cosa”. Sei “solo” un egoista (nel senso spregiativo, come per il colesterolo “cattivo”) che c®ede di sapere tutto e di avere capito tutto. Che tenerezza.
Allego qualche immagine d3 detto “modulo di consenso”.
Ci sei? Com’è, allora, il “vaccino”? Sperimentale.
Ripetilo per mille volte di fila: è sperimentale questa cosa… Ergo:
perché devo farmelo “obbligatoriamente” se voglio ritornare alla “normalità”?
E se voglio costituzionalmente lavorare. Devi firmare che ti prendi tutte le responsabilità, nel “caso” ti succedesse qualsiasi effetto avverso (di cui ignorano la portata, perché l’esperimento è ancora in corso d’opera) e… lo devi fare perché altrimenti non fai più p-arte della società “civile”.
Ma te pare? Cos’è? Uno scherzo?
No: è la “tua” s-comoda realtà manifesta, qua. In sede ormai inerziale, però. Nel “ritardo” rispetto all’essere “già successo”, che non ti dicono ancora, e… prima del “crash”, che ti attende in quanto a “destino” preconfezionato, ancora una volta. Bene.
Trovi? È l’ultima dannata, fottuta, “curva”:
quella che di solito fa più danni di tutte le altre.
È quando, per inciso, “tendi a pensare al suicidio”. Oppure, quando ti illudi ancora di più che “andrà tutto bene”. Certo: l’hai messo in banca (il “tuo” futuro).
Succederà, allora, la “fine del mondo”?
Di più: “è già successa”, ma ancora non te ne sei accorto. Aspetti la conferma ufficiale. Mentre, parallelamente… risplende il Sole.
Ma guarda che scherzi che ti combina la “natura (Ambiente)”.
Guarda un po’ che “fantasia” che non c’è all’opera. Il nesso causale, essenziale, tra il mettersi gli occhiali e “sentire” è proprio nell’essere sostanziale. Ergo:
il “vederci” sempre molto
bene, a prescindere ed anzitempo, attraverso l'atteggiamento.
Il “giorno della marmotta” smetterà, prima o poi e… scoprirai che stai precipitando da “sempre” = da quando “era già successo” l’AntiSistema.
E allora sarai ancora in “ritardo”.
Sì. Ma proprio per quanto riguarda la “coincidenza”. Anche se sarà sempre im-possibile (potenziale) decidere diversamente. E ormai lo dovresti “sentire” che è così. Con la “tecnologia” che ti ha messo la museruola e allora ti sei auto con-vinto che una cosa è possibile sempre a di-scapito di un’altra:
sì, fanno sul serio.
E “tu” sei proprio il frutto di tale perversione riduzionistica. Se vedi una sequoia “bonsai”, dovresti già aver “capito” tutto. Si parla di “giganti” nel passato: che fine hanno fatto?
Si sono “rimpiccioliti”, sino a diventare “te”.
Wow: la scoperta del secolo. Non è vero? E la famosa, ancestrale, “caduta”? Te l’ho già descritta poco sopra. Ricorda(ti). Il precipizio è la rovina. E di rovine ne è cosparsa la storia (deviata).
Stai precipitando da chissà quanto, che sei convinto di essere in un reame “temporale”. Pensa:
che “futuro” stitico ti attende, continuando così, qua.
Qualcosa che è inerziale, ti ha talmente a fondo che hai persino “arredato” la caduta continua. Ecco che, infatti, ti dicono che la Terra ruota ad una velocità folle, ma… non te ne rendi nemmeno conto, perché “la scienza ha già pensato a tutto”. E allora te ne fai una “ragione”. Cioè:
vai a migliaia di km all’ora ma… “niente di serio”; oggi non c’è nemmeno una bava di vento. Bah.
Sarà per la “cupola”, allora.
L’unico modo per “digerire” che la Terra si muove a questa velocità, è auto convenire che non stai più cadendo nel pozzo nero dell’eternità, post “fine del mondo”, qua. È di concerto che le due facce della medaglia insistono, sussistono e ti manutengono. Qualcosa che consideri “normale”, così come “verità” anche se rivelata.
Allora vai pure a firmare che ti prendi tutte le responsabilità per quello che potrebbe succederti, partecipando non obbligatoriamente a detto esperimento.
Bah. Senza fondo, ma con uno sfondo di stelle e tenebra: con luce distante che non riscalda più.
Mentre “altrove” splende sempre il Sole = Sistema.
Il “nuovo mondo” è pronto: e può accogliere chiunque, perché non si sorregge su formule matematico “scientifiche” del minga (Legge del Minimo, Legge 80/20) a f-orma piramidale, da cui la gerarchia (o al contrario, ma non importa).
È sostanziale l’intera faccenda: ora c’è, ora esiste, ora non c’è, ora non esiste. Ecco perché gli astri “brillano”, nella notte eterna dell’universo o dello “spazio”. Brillano nell’istante (momento) auto in-determinato, in cui tutto è potenziale contemporaneamente.
E sai cosa “manca”, lì?
Il f-attore innescante: il “pilota” che decide cosa cristallizzare, estraendolo da tutto quel “finimondo”. Ecco la grande abbondanza della natura, governata dall’I_Ambiente, ch’è però legge, strumento, memoria = dipende (è in costante “ascolto”, ricezione) dal relativo punto di sospensione (assoluto).
Ti dice, insomma “comanda padrone”, ma TU sei “tu”, qua… e, allora, campa cavallo che si fa sempre sera e poi notte.
Boom: stai ancora precipitando, ma non senti nulla.
Non c’è aria tra i capelli e non ti manca il fiato. È come essere fermi in una bolla: ecco perché tendi a c®edere alla teoria della Terra a globo. È come essere nella pancia di mamma, al caldo, coccolati e viziati:
ma ad un certo punto il “parto” avviene e ti sputa fuori, avendo voluto la “bicicletta”.
Vai pure a “vedere” il nuovo Matrix: ricordati però di non comprare popcorn o bibite, perché avrai sul muso una mascherina ffp2.
Altro che Matrix:
ma come te lo devono dire?
Si vede il marsupio? Il “ritardo” è bestiale: ecco perché insistono a dirti (e allora “sai”) che provieni dalle… scimmie.
Un vero peccato per le scimmie, che in una situazione simile mai e poi mai accetterebbero di mangiare ancora banane marce e pericolose, dopo che hanno veduto ed auto constatato la morte di così tanti simili.
Ma, si sa, nella Repubblica delle Banane, questo e soprattutto ben altro.
Attenzione, almeno, a non fare indigestione.
Potrebbero ricoverarti in “ospedale ed… intubarti, questa volta definitivamente.
Alla “salute”... scimmiat3.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-572
prospettivavita@gmail.com