C’è un certo “scollamento” tra 1- ciò che creano realmente le decisioni di certi individui e 2- ciò che sembrano, invece, essere e rappresentare.
È solo in questo modo che la “società” accetta di convivere con certi individui: facendo finta di non “sapere” (anche perchè conviene loro = lo “stile di vita” garantito, significa che la gerarchia rimane sempre perfettamente in auge).
L’intelligenza in gioco è pari a quella in giogo, essendo potenzialmente identica. Tuttavia, lo schieramento in campo si avvale del “vantaggio” dell’essere in gerarchia, il che permette di mantenere l’essere “a Massa” o nei ranghi e di manutenere lo status quo “come dovrebbe essere” (ed è) nell’Anti-Sistema.
Allora, “far finta di nulla” è diventata la specialità della casa. “Perché dovrei mettere a repentaglio tutto quello che ho, che mi sono guadagnato e meritato, a caro prezzo?”.
Già.
Per quale losco motivo, dovresti farlo. Chi te lo fa fare. “Qua, nessuno è fesso”. Vero? Piuttosto, sei nel mors tua, vita mea: il che comporta logicamente che il “tempo non è galantuomo” e che “i nodi non vengono al pettine”.
Oppure, che succederà ma “prima o poi”. Alias? Hai voglia.
Quindi, è molto “meglio” approfittarsi della situazione, piuttosto che farsi s-travolgere. Questa è la “morale” sociale sempre attuale, da che “tempo è tempo”. Questo non è il “pensiero” di SPS (M-Io): questo è “come vanno le cose” sostanzialmente nell’Anti-Sistema.
Sì: sei in Italia (o dove credi di essere) ma soprattutto sei nell’Anti-Sistema, ch’è la sovrastruttura che “comanda e controlla (monitora, coordina, gestisce, organizza, decide)”. Per questo, sopravvivi (che non è propriamente tutta questa figata). Per questo, esisti ma non ci sei (in termini di decisività).
Anche se ci sei sempre (a livello di potenziale contemporaneo).
Questi stati sono sovrapposti, conviventi, prossimi, reali, etc. seppure in-consistenti, in funzione del punto di sospensione che ha preso l’intera giurisdizione globale, o meno. È una “alchimia” che permette lo svolgimento (continuazione) della cristallizzazione in atto (“è già successo”), oppure… tutto il resto del potenziale (che rimane sempre tale, ossia, sempre estraibile e manifestabile).
Il tutto, in un impianto ambientale che permette qualsiasi “f-orma” teorica (potenziale), secondo regole non de-scritte che di conseguenza, “o sai (ricordi) o non sai (hai dimenticato)”.
È persino logico che in un siffatto ambito, cosa (chi) si mette in testa di “andare a comandare”, può agire in tal senso = far dimenticare il “prossimo” a favor di vento proprio, da cui la proprietà privata, ad esempio.
Perché qualcuno può decidere per tutti, allora?
Proprio perché “è già successo”. Certo: quale “spiegazione” ti aspetti? Tu, che sei “tu” - nell’Anti-Sistema - e aspetti (e speri) ancora il “Salvatore”? Per favore. In tutto questo stand-by, che c®edi essere la “vita”, le decisioni provengono sempre “dall’alto”: da Dio? Come no.
“E io sono Babbo Natale”.
Dio è rimasto “fuori” da tutto questo: spodestato dalla sempre attuale figura del Re, che diventa “Dio”. Anche se in realtà, sostanzialmente non è “fuori” bensì lo permette, essendo di più… l’ambiente che funziona. E chi ha creato l’ambiente? È “facile” che la storia continui a ritroso; l’ambiente è la “creazione” che continua a creare (permettere). Laddove, “tecnologia insegna” che potenzialmente una macchina intelligente può generare altre macchine intelligenti (ancora “creazione”).
Generato, non creato…
Non a caso, per le macchine di parla di “generazione tal de’ tali o numero, serie, modello, etc.”. L’ambiente, dunque, è riassumibile come una macchina che funziona e che permette, dunque, di… tutto. A patto che te ne ricordi e che sei dall’atteggiamento sostanziale.
Altrimenti?
Ne paghi ogni conseguenza, nel senso che se tu sei “tu”, è altamente probabile (pressoché certo) che qualcun altro è rimasto in sé: motivo per cui tu sei “tu”, in tale stato dell’arte che è causale tanto quanto lo può essere una multa.
No? Un motivo portante c’è sempre, anche se per “te” non esiste. Questo “scollamento” tra realtà manifesta e potenziale, è proprio ciò che ti auto suddivide e scuote sin dalle fondamenta.
Senti, infatti, che puoi “Fare…” qualsiasi cosa, seppure c®edi che sia in soldoni impossibile. Perché? Perché ci sei dentro integralmente e sei deciso piuttosto che decidere. È la gerarchia, che dovresti proprio riportare alla luce dell’evidenza, non visto che la puoi sempre auto dedurre ma... “di fatto” non dimostrare, secondo le regole attese dal tribunale, ove si decide la “verità”.
La gerarchia è a sua volta l’impianto che si arroga il diritto unico di “creare”, però, al proprio “interno”: ecco perché sei “dentro” a qualcosa.
In qualcosa che è diventato grande tanto quanto il globo, motivo per cui non te ne rendi più conto, essenzialmente. La strategia di mirare alla dimensione planetaria, “paga”: non a caso ti sembra tutto “normale”, non potendo più parametrare situazioni sostanzialmente diverse, tanto è vero che “tutto il mondo è paese”, nonostante gli usi e costumi, la tradizione, la lingua, la moneta, i luoghi comuni, la legge locale, la “diversità”, la religione, la società, l’educazione, etc. etc. etc.
Tutto questo sembra: “è impossibile sostenere che il mondo intero è un unicum, governato da un Re”. Vero? Infatti, una strategia “della madonna” per funzionare come deve essere? Proprio così: corrispondere al massimo spaziale volumetrico visivo e calpestabile, di modo che tu divenga “tu”, in tale auto delimitazione sensoriale, fisica, logica, intelligente, votiva, etc.
In tal modus fai tutto da “te”.
E non puoi colpevolizzare nessuno, perché la “storia” ti insegna che “ormai il processo democratico ha spazzato via le antiche forme di potere unitario ed esclusivo”. La strategia, ricordatelo sempre, è perfetta. Per questo devi essere certo che “la perfezione non è di questo mondo”: è ancora una volta la Legge del Minimo.
Il controllo esclusivo, in esclusiva, da p-arte di chi non esiste; c’è. Anzi, di cosa è chi non esiste ma c’è. Comprendi? In questo modo non trovi ma continui a ri-cercare, in eterno. Ecco l’economia circolare, che sembra infatti puntare a diventare la moda prossima ventura.
Una volta… non si buttava mai via niente: nelle condizioni di povertà, dettate dalla guerra e dall’immediato dopoguerra, le persone avevano messo a punto strategie per recuperare tutto e così risparmiare il più possibile, sopravvivendo in attesa di “tempi migliori”.
E “oggi”?
L’economia va in tale senso, ma questa volta è la decisione gerarchica, mentre quando è toccato alla popolazione si trattò di una scelta fra… morire o sopravvivere (ch’è il frutto di una decisione “superiore”, che l’essere “a Massa” si è sorbito come se fosse… “divina im-provvidenza”).
Anche l’industria si trova sempre all’ennesimo bivio tra “morire o sopravvivere”: motivo per cui sei “tu” che ne paghi ogni spesa, ogni timore, ogni paura, ogni luogo comune, etc.
L’industria decide, rispetto a “te” e contemporaneamente sceglie fra… rispetto a… cosa (chi)? Ecco il salto del fosso, che non riesci mai a compiere.
Prima dell’industria (sottodomino) che c’è? Ci sono le “famiglie” facoltose? C’è la politica? C’è una elite? C’è l’organizzazione che studi a scuola e puoi leggere in Rete? Sì, ma… si tratta sempre di sottodomino, in gerarchia. Il punto di sospensione è da “a monte”. Ergo? Non esiste ma c’è.
Dunque, attraverso il parco educativo Anti-Sistemico, credi che il vertice sia “in-toccabile”. Al limite è e rimane sempre intuibile (e questo non dipende dall’educazione ricevuta; anzi…).
Chiediti perché sei in una organizzazione “di fatto”. Immagina perché non sei sostanziale. E poi espandi l’intera situazione (da) Oltre Orizzonte = dall’atteggiamento del “Fare…”, da cui tu sei sempre tu.
Il “distacco” è contemporaneamente più “cose”, ma sostanzialmente rimane informazione ambientale frattale espansa o “denuncia e dimostrazione” = significato, verità, memoria (esperienza).
È l’ambiente che permette questo, così come la tecnologia blockchain ti di-mostra. Senza intermediari, funziona (perché così programmata). L’ennesimo giro di giostra. Ma non solo: l’ennesimo warning sostanziale che comunque ti raggiunge sempre. E “tu” che cosa te ne “Fai…”? Userai la blockchain mentre verrai usato dal senso Anti-Sistemico di tale tecnologia. Crederai che sia la vera democrazia, ma come può succedere se sei nella “democrazia (in gerarchia)”. Poi, se reputi il processo come il “vero processo”, allora dove sei già sprofondato, essendo il “falso processo”?
A meno che continui ad avere fiducia nel “progresso” = una linea che viene avanti dall’epoca delle caverne e che non può far altro che comportare “miglioramento”.
Una questione di “pazienza”, allora. No?
E mentre “tu” rimani in stand-by, che cosa “è già successo”? Lo “vedi” dal… cosa continua a succedere. E cosa continua a farlo? Bè, sei in stand-by, lavorando per tutta la vita (però). Ossia, non è che proprio sei fermo a fare niente. Sei im-piegato a fare sempre qualcosa che poi reputi, magari, “niente”… come dicono i bimbi quando ritornano a casa da scuola (quando ci andavano).
Mentre attendi, sei come un telefono che suona sempre (da) “pre-occupato”: e questo è un dato sostanziale; non un dettaglio. Ma lo è se, invece, tu sei “tu” e allora vai con Dio (nel durante, prima o poi, morirai).
Senza ricavare “niente”.
Dopo aver scelto di sopravvivere, perché così fan tutti. Cioè? “Dovrei lasciarmi morire di stenti?”. Per favore: sei talmente auto annichilito, da non sembrarti più reale nulla che non sia sempre l’Anti-Sistema, la negazione di ogni valore, che diventa “valore”.
La de-legazione comporta scollamento ad “a valle” (divide et impera), mentre ad “a monte” rimane ferma coesione, soprattutto perché la decisione riguarda il punto di sospensione che è la singolarità (certo, può essere un’elite, ma l’antica f-orma di governo imperiale, permette di risalire alla sostanza, che non è mai cambiata poiché funzionante, il che fa logicizzare che trattasi di una dittatura di vecchio stampo, capace di far partecipare chiunque ci si trovi “dentro” e allora realizza che non c’è nulla di diversamente percorribile).
La saturazione dello spazio-tempo è volumetrica: quando tutto è “tutto”, di conseguenza tu sei “tu”. Questo è il “distacco” in cui sei e che ti ha. Da cui l’operetta morale dell’anima e del corpo, ad esempio.
Il distacco corrisponde e ricorda l’essere “già successo”, che continua a succedere sostanzialmente, mentre si rivela (protegge) attraverso il “di fatto”, che ti richiede le “prove” di quanto sostieni quando sei talmente certo di… eppure, “ma sì…”.
Non sei pazzo.
Ti fermi sempre poco prima dell’ultima “curva”. E non è certamente casuale o qualcosa di definibile come sfortuna o mancanza di volontà o forza. È l’intenzione che viene a “mancare”, così come all’auto può servire di far il “pieno”, perché nell’Anti-Sistema qualsiasi “macchina” funziona ad energia (il che significa già tutto, se ci sei).
Dunque, anche “tu” necessiti di questa “energia”. No?
Ci sei “dentro”. E quando rimani senza, allora ti mancano le forze e rischi di svenire o di collassare. Ti sembra assolutamente normale? Se sì, allora sei completamente “fatto”.
Perché auto delimitarti in questo modus?
Perché… quando sei altresì potenziale, il che significa e comporta uno stato di perfezione, laddove la “mancanza” è poco più di una barzelletta. Anche Goku, ti fanno vedere, mangia all’inverosimile, per mantenersi in forze. Vero: ma, di Goku non va presa questa finzione scenica, ch’è prettamente Anti-Sistemica (la “fine” che fa anche il Dio della Guerra, che scende in terra per degustare le delizie della cucina locale).
Di Goku va “preso” il potenziale. Ok?
Tutto il resto lascialo a chi ama sollazzarsi in qualcosa che funziona al contrario rispetto al come dovrebbe essere. A chi si “sollazza” per poi finire comunque terminato, sempre.
Muore in un incidente in elicottero il deputato e imprenditore francese Oliver Dassault.
Oliver Dassault era un parlamentare francese che rappresentava il partito conservatore Les Républicains. Ed era anche il nipote del famoso ingegnere aeronautico ebreo Marcel Bloch, che convertendosi al cattolicesimo romano cambiò il suo nome in “Dassault”, che in francese significa “in attacco”.
Il nonno è stato fondatore dell’omonima azienda aerospaziale che produce aerei da caccia militari e jet aziendali di cui una quota è posseduta da Airbus, la prima multinazionale produttrice di aerei civili al mondo con sede in Francia… Pur essendo molto attivo professionalmente, nel 1988 entrò in politica…
La famiglia Dassault vanta una delle più grandi fortune… Maggiore dei quattro figli di Serge Dassault, Oliver ereditò nel 2018 la proprietà di suo padre insieme ai due fratelli e alla sorella. Nel 2020 era la 361° persona più ricca del pianeta con un patrimonio stimato di 5 miliardi di euro.
8 marzo 2021 Link
Pur essendo molto attivo professionalmente, nel 1988 entrò in politica… Perché un “grande” imprenditore, ad un certo punto, diventa anche un “politico”?
Per… difendere i propri interessi.
E se questo coincide con la “Patria”, allora difenderà anche questa p-arte. Tuttavia, l’imprenditore difende soprattutto se stesso. Non tutti gli imprenditori fanno anche i politici, però hanno sempre qualcuno che li “rappresenta”. Ecco le lobby, che fiancheggiano il Parlamento. Laddove le decisioni non le prende Draghi, se non all’interno della “carta bianca” che crede e sa di avere e dovere rispettare.
La gerarchia non inizia di certo dalla politica, che è uno strumento messo “lì” proprio per rappresentare il più classico degli specchietti per allodole. La “democrazia” deve essere garantita perché, altrimenti, ritorna la guerra, ch’è lo stato “naturale” dell’Anti-Sistema quando occorre utilizzare il rullo compressore e solo dopo l’aratro, per tracciare il relativo “solco”, che sud-divide l’essere, dall’essere “a Massa”.
Quindi, sei in qualcosa che è come il “pongo”: hai presente? Puoi creare qualsiasi f-orma e poi distruggerla per ricostruire tutto attraverso un’altra idea da cristallizzare.
L’ambiente lo permette e dunque qualcuno se ne approfitta. Dunque, invece di partire da una tale base portante, potenzialmente predisposta per tutti, a prescindere (essendo potenziale contemporaneo) - una sorta di ideale “Eden” – questo funzionamento diventa la base ideale per ben altro, che “ora” non esiti a riconoscere come “n-orma”.
La fiducia è tutto nell’Anti-Sistema (e non solo): motivo per cui ti devono mantenere auto con-vinto, pena la “rivoluzione” o, peggio per loro, la trascendenza sostanziale dell’Anti-Sistema.
Alle “pareti” c’è appeso tutto quello che occorre per averti sempre “in fiducia”.
Questo provoca distacco e lo mantiene “di fatto”, sostanzialmente: non a caso sei “tu”, lì dentro. Ecco il “sonno del Dio”. Ecco l’attesa per il “Salvatore”. Ecco il sonnambulismo e l’apatia, la depressione e l’ansia, la senescenza e l’obsolescenza (programmata) non visto che c’è chi se ne preoccupa, continuando ad approfittarsene alla grande.
Tante parole al vento, come al solito.
“Perché lo continui a fare, allora?”. Non so: forse si tratta di “romanticismo”. Percepire sempre il potenziale e non vederlo mai cristallizzato, uccide dentro. Certo: il potenziale è perfettamente re-alizzato, ma a livello Anti-Sistemico.
In questo non c’è altra via di riuscita.
Si passa sempre dal potenziale, che non fa alcuna differenza (purtroppo) tra bene e male. In questo, allora, dipende da te. Ecco perché sei “te”. Ecco il distacco, laddove la ragione fondamentale è la difesa del proprio interesse by eco-dominante.
Ecco “Dio”.
Allora, “Fai…”. Sei sempre in “tempo”, poiché è sempre potenziale.
Fidati.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-366
prospettivavita@gmail.com