Quando il “processo storico scoprirà SPS (Me)”,
nell’economia Anti-Sistemica digitale prenderà valore aggiunto. Ecco un ottimo
modo di investire sul lungo termine, apprezzando il “bello di tale forma d’arte”
che diventerà persino prezioso
“collezionismo”...
Uomo bianco, va' col tuo dio…
Uomo bianco, tu vivrai…
Il villaggio dell'uomo bianco…
Un unico “film” già visto.
L’uomo bianco designa l’uomo (e la donna) industriale o “occidentale”. Ma, chi è più bianco del… bianco?
Un prodotto.
Alle estreme latitudini il clima schiarisce il colore della pelle. Dunque, chi è davvero l’uomo bianco? È ovvio che si tratta di una relativizzazione; infatti, per i popoli più “coloriti”, è bianca la gran parte del mondo. Ma c’è bianco e bianco.
E poi, la pelle non è rosa?
Così come ci sono comportamenti diversi anche tra persone dello stesso “colore”. Qualcosa è, però, indubitabilmente capace di riunire tutti quanti sostanzialmente: un certo “tipo” di intendere la vita o di approfittarsi dell’altrui compresenza, che da “simile” diventa allora “fac-simile”.
Ecco la schiavitù “di fatto”.
O se preferisci la “modernità”. Ciò che la Rivoluzione industriale ha inasprito ma non creato dal nulla:
avendo “generato, non creato…”.
Copiato, essendo un riflesso: sia memoria, che continua a succedere.
Sostanza e “di fatto”.
È un ribadire, allora. Il mettere a punto (egoisticamente, privatamente) la situazione già in essere. Certo, poiché “è già successo” e continua a succedere. Ecco la “perfezione”, che (non) è di questa terra.
Il modello cosiddetto “capitalistico” riunisce tutto e tutti, in gerarchia, a prescindere anzitempo. È l’industrializzazione che ti ha, sia che sei bianco, nero, olivastro, giallo, rosso o a pois.
E dai: che secolo è il “2021”?
Tanta roba. Pensa a qualsiasi altro periodo storico e c’è solo da “sbiancare”; eppure, è sempre sostanzialmente “età delle caverne o medioevo”. Immagina la casa in cui sopravvivi: cambia la moda, per cui colori le pareti di conseguenza. Dal legname, alla tappezzeria, ai colori forti, al… bianco.
Eppure è sempre la stessa casa.
Con la solita apparenza che inganna, ammalia, convince a c®edere per mancanza di alternativa sostanziale. Infatti, scegli sempre fra… ma non decidi mai. Tuttavia sei convinto di sì. Vero? E come potresti mai assentire? Il dissentire ti illude di essere sempre “migliore”, di avere sempre ragione, di essere una “vittima” motivo per cui ti rinsaldi ancora maggiormente nell’Anti-Sistema.
Tronfio e a pancia piena, ragioni ma da individuo che esiste ma non c’è, in buona sostanza. Ovvero? Proprio quello che “serve” per auto manutenere in auge lo status quo nel quale “sei”: l’impero globale eco-dominante o Anti-Sistema (dal punto di sospensione di chi “è” e rimane, nonostante “tutto”, come dovrebbe essere).
Non capisci?
Bè… non ti sembrerà ma rimane ugualmente un problema tuo. Sì, perché quando una mandria è lanciata, è come una locomotiva senza freni inibitori. Lo status inerziale si avvale della di-pendenza da… compresenza eco-dominante. La ragione fondamentale. Altro che la versione del mondo che ti si è teletrasportata nella mente.
“Se non sei sempre disponibile, pensano tu sia pigro…”. In Europa cresce voglia diritto alla disconnessione…
“Quando ho chiuso il mio laptop a fine della giornata, avevo notifiche sul mio telefono. È stato inquietante…”. La pandemia ha spostato l’ufficio nelle nostre case e il confine tra vita lavorativa e vita privata è diventato più labile. Certo, lo smart working ha indubbi vantaggi: si può rimanere in tuta, avere una maggiore flessibilità nella giornata lavorativa e perdere meno tempo sui mezzi per raggiungere l’ufficio. Questo almeno sulla carta. In pratica molti si sono resi conto che la faccenda è un po’ più complicata di così…
HuffPost 12 febbraio 2021 Link
Questo almeno sulla carta… = ecco il “di fatto”.
Ok? Se “ora” prendi questo “caso” e lo elevi a potenza, ovvero lo utilizzi in quanto dima in un universo o “società” a matrice frattale espansa, di conseguenza puoi mangiare tranquillamente la foglia (intuire, auto dedurre, decodificare sostanzialmente, svelare, ricordare, etc.), sempre.
“In pratica…” non è così.
Già. Ma, chi se ne rende conto? Al solito: a chi tocca. Certo; ma se tocca a tutti? Come si trasforma la normalità? In “normalità”.
Ebbene, è questa la storia del mondo Anti-Sistemico = “è già successo”. Ricordi? Sei in qualcosa ch’è sempre costantemente in differita, perché è tale il potere di chi “è” la gerarchia, mentre tu sei “tu” perché sei in gerarchia.
Sostanza e “di fatto”.
Svelare e rivelare (occultare). Ti risulta una versione del mondo diversa? Te credo. Osserva meglio il “dettaglio”, che non è mai secondario. È un dettaglio che la società è globale e, Paese che vai… ingiustizia che trovi?
È tutto in gerarchia.
Talmente tanto da essere totale. Talmente tanto che anche se levassero il denaro, rimarrebbe tutto in piedi non visto che è il potere a rimanere tale. Questo ti permette di renderti conto che il denaro viene dopo, essendo “già successo” il potere.
Ergo, il potere ne può persino fare a meno, ricorrendo ai vecchi ma sempre tradizionali mezzi di “persuasione” organizzata. Mentre sei “tu”, infatti, sei nel divide et impera, motivo per cui sei solo, inerme, fragile, “ignorante”, etc. Dunque, sei sempre esposto a tale marea; alla perenne mercé.
Di cosa?
Di chi… semmai. Qualcuno che non “sta” in nessuna carica pubblica né privata. Qualcuno che semplicemente non esiste; c’è. Chiaro? È logico. E se per “te” non lo è, allora tale è la riprova della sostanza, ch’è non lineare (perché chi decide non sei tu e chi decide può fare tutto quello che intende, mentre “tu” in seguito tenderai a classificare il tal “movimento” in “storia”, deviata).
Le lucciole son forse lanterne? No.
Diciamo che sostanziano lo stesso principio “luminoso”, ma come se appartenessero a due “mondi” diversi e solo concatenati insieme a livello di essenza e continuità storica (significato).
La continuità… sì: questa s-conosciuta.
Tokyo: il presidente del Comitato organizzatore delle Olimpiadi si dimette a causa di commenti sessisti.
Il presidente del Comitato che organizza le Olimpiadi di Tokyo 2020, l’83enne Yoshiro Mori, si è dimesso a soli sei mesi dai Giochi a causa di alcuni inappropriati commenti sessisti… A questo punto Yori ormai non aveva più una via d’uscita e si è dovuto dimettere dal prestigioso incarico.
13 febbraio 2021 Link
Bè… “cento di questi giorni”.
Yori è un “viso pallido”? Rispetto a chi, è la domanda. Mentre a livello di “atteggiamento”, sì: lo è. Anche se è con gli occhi a mandorla. Dunque, il razzismo che guarda al colore della pelle è la ragione fondamentale stessa del razzismo, oppure è “solo” un’eco che denuncia il principio sostanziale?
Come al solito sei abituato a prendere abbagli.
E lo continui a fare, perché per “te” è la prassi. L’essere in gerarchia comporta riflesso razzista, che ne comprova l’esserci sostanziale. Ma, guarda non caso, la rivelazione è sempre servita a tavola, quindi… “di fatto” c’è questo continuo dibattito che ti porta via, lasciandoti alle prese con la facoltà o “diritto” di scegliere fra… e basta.
In gerarchia, decide essenzialmente chi ne è il punto di sospensione.
Stop.
Quale dibattito vuoi impostare? Soprattutto se serve sempre per tirare sera ogni volta. Il dibattito sostanziale, invece, non va in scena da… quando? Diciamo da “sempre”, perché un’ultima volta deve esserci stata. I luoghi comuni sono da superare, attraverso l’atteggiamento sostanziale (“Fare…”).
L’uomo bianco deve pagare?
Lo scorso anno un’emittente pubblica francese ha violentemente criticato il filosofo Pascal Bruckner, perché “bianco, maschio e vecchio”. Pur essendo anch’io bianco, maschio e (più) vecchio… in queste poche righe vorrei… commentare una delle presunte colpe dell’uomo bianco al quale (a torto) si addossa la responsabilità esclusiva della terribile piaga dello schiavismo. Purtroppo gli eccessi che sfociano nel fanatismo – molto diffuso oggigiorno – sono spesso figli dell’ignoranza.
Ora, a proposito della schiavitù, ricordiamo come nell’antichità era la soluzione migliore per un popolo perdente in guerra, preferibile all’alternativa del venir impalati, squartati o crocefissi vivi. Ma venendo al Medioevo, non possiamo dimenticare che una delle attività più redditizie dei pirati saraceni nel Mediterraneo era l’arrembaggio di navi europee facendo schiavi i passeggeri. Anche più tardi tra il 1500 ed il 1700 gli ottomani con base ad Algeri, Tunisi, Tripoli e nel Marocco abbordavano navi e hanno fatto nel tempo – secondo lo storico Robert C. Davis – oltre un milione di schiavi.
Gli abitanti delle coste italiane, spagnole e portoghesi erano terrorizzati dagli attacchi dei pirati. Nelle prigioni per gli schiavi di Algeri le condizioni di migliaia di detenuti erano orribili. Bruckner menziona la tesi di Tidiane N’Diaye, intellettuale africano e mussulmano, che parla di una tratta di schiavi africani ad opera dei conquistatori arabi in combutta con notabili africani (VII secolo) antecedente ai tempi dei “colonizzatori” europei.
Il successivo traffico di schiavi africani verso l’America è abominevole, ma è inesatto storicamente considerarlo l’unico e dimenticare la complicità di capi e mediatori africani, come pure pensare che l’ignobile commercio sia stato iniziato solo allora dall’uomo bianco.
Per un completo giudizio è anche utile analizzare quando e in quali Stati è iniziata la campagna per abolire lo schiavismo. Quale primo Stato abbiamo il Portogallo nel 1761, Danimarca e Norvegia nel 1782, la Francia nel 1794 ma effettivamente nel 1815/1848, Inghilterra nel 1803. Negli Usa al termine della Guerra di secessione (1865). Stati occidentali in anticipo sul mondo mussulmano con la Tunisia nel 1881 e la chiusura dell’ultimo mercato degli schiavi nel Marocco nel 1920.
Ancora più tardi Yemen e Arabia Saudita (1962), Mauritania (1980) e infine Pakistan (1992) – vedi libro Bruckner. Queste date significano anche diverse sensibilità nei diversi continenti per il problema. Tutto ciò non vuol negare le dimensioni e l’importanza del traffico dall’Africa agli Stati Uniti, ma, ripetiamo, storicamente è scorretto voler addossare la responsabilità di pratiche schiaviste esclusivamente all’uomo bianco.
Essendo bianco, maschio e (molto) vecchio sono sospetto di interessi di parte, perciò cito una teste a difesa insospettabile: Ayaan Hirsi Ali, somala, donna, giovane e con genitori mussulmani. Raccomando vivamente a tutti di leggere la sua intervista sulla NZZ (Feuiletton del 21.11.2020) e mi limito a riprendere una sua affermazione: “anche gli africani hanno schiavizzato altri africani (XVIII secolo) come pure hanno aiutato i mercanti di schiavi: razzismo e schiavismo sono tra le cose peggiori che l’uomo possa aver fatto ma non sono una specialità dell’Occidente…”…
Per un mondo migliore è necessario per contro individuare le cause dei disagi di oggi.
Tito Tettamanti 20 dicembre 2020 Link
Per un mondo migliore è necessario per contro individuare le cause dei disagi di oggi… = ? Nota bene che l’articolo termina proprio all’inizio della fase sostanziale. Qualcosa che SPS (Io) pone sempre invero come incipit, per andare Oltre (anche se non sembra, probabilmente).
L’atteggiamento in corso d’opera “prende” qualsiasi colore, tanto è vero che è uguale in tutto il mondo. Sì ma come? Sostanzialmente. Mentre, di contrasto è in vigore il “di fatto” o la legge, che è diversa da angolo ad angolo del mondo, seppure punti pubblicitariamente a tutelare il “diritto”.
Infatti, mentre “di fatto” rivela, sostanzialmente “serve”.
Per cosa?
Per conservare indisturbato lo status quo eco-dominante. Le cause sono la ragione fondamentale eco-dominante.
Il senato Usa assolve Trump ma per molti la squalifica morale lo marchia a vita…
Euronews 14 febbraio 2021 Link
Anche se Trump continuerà a fare “affari”, a livello simbolico (essenziale) c’è sempre il “marchio”, sia in chi subisce ma anche in chi decide: questo “secondo” ma portante aspetto, è di rimando, come un’eco o una “pubblica denuncia con relativa dimostrazione”.
Se si può imprimere un marchio è 1- perché l’ambiente lo ammette (essendo anche memoria) e 2- perché “è già successo” una prima e fondamentale volta.
Ok?
L’ambiente funzionando, ricorda e però replica, essendo legge, strumento, memoria. L’atteggiamento “Fare…” è il modello pilota di tale “macchinazione (macchina in azione)”. Quindi, non è né male né bene ma “è” il modus (via) per…
Sei nella realtà manifesta = sei in “casa” di qualcuno che è il punto di sospensione “ora”.
E del potenziale contemporaneo che ne è stato?
Analogamente, non esiste anche se c’è. È dunque da “lì” che insiste ogni versione im-possibile da “spalmare” sulla realtà ad imbuto, che si manifesta “ora”. E la f-orma di atteggiamento è la chiave universale per accedervi e decidere.
Qualcosa che vale per tutti contemporaneamente.
Anche se la realtà è unica? Certo. Perché è non linearmente che succede e funziona. Sia il Comunismo che la Democrazia “parlano” di ciò, seppure “fanno a pugni” nel durante, s-piegandosi al “di fatto” Anti-Sistemico.
“La legge è uguale per tutti…”, ti dicono e scrivono ovunque. No?
Dunque? Quale significato trovi?
Contemporaneamente questo è possibile, poiché ammesso dal modello di leggi in vigore. Come “vedi”, seppure sei in una consolidata realtà manifesta, al suo interno le cose avvengono contemporaneamente. Nonostante la gerarchia.
Il che comporta che non linearmente si trascende la “n-orma” o la “f-orma”. Allora è il potenziale che s-piega le ali, contemporaneamente. Il che significa, ancora prima di volere dire qualcosa. E se non capisci è vero, perché sei immerso in un campo di vastità totale che ti obnubila. Dunque, non è da capire ma da “sentire”, che è sostanziale e non “di fatto”.
Ecco come fanno (sostanzialmente).
Ed ora una “curiosità”.
Iran: Hassan Rouhani pronuncia parole dure contro Trump e lo paragona a Saddam Hussein…
Con toni decisamente meno moderati del solito…
“Trump non solo verrà cacciato dalla sua carica ma anche dalla sua vita nelle prossime settimane…”.
Hassan Rouhani
2 gennaio 2021 Link
Uhm… era il 2 gennaio; il 6 gennaio ci sarà l’invasione di Capitol Hill e poi l’impeachment, da cui… “il senato Usa assolve Trump ma per molti la squalifica morale lo marchia a vita…”.
Che coincidenza.
Di certo Trump non farà la fame. Però è successo qualcosa di molto simile a ciò che Rouhani si “augurava”. Se poi ci metti il fatto che tale “invasione” è avvenuta nel templio della massima sicurezza globale, bè… sei alle prese col solito “spettacolo da quattro soldi” Anti-Sistemico.
Che ti aspettavi?
Da SPS (Me) non giungerà mai un’accusa specifica a qualche sottodomino. L’accusa, semmai, riguarda l’Anti-Sistema e “te” = la globalità, contemporaneamente nel giogo. E più che un’accusa è una “sveglia”.
“Oggi l'Irpef… sembra uscita dal bisturi del Dr. Frankenstein: parti estranee e incoerenti, tenute l'una all'altra solo dal filo ideale di tassare il reddito personale…”.
Emanuele Orsini
Laura Naka Antonelli Finanza.com 12 febbraio 2021 Link
Come possono essere “le parti, incoerenti” se c’è un “filo ideale” che tiene assieme? Suvvia.
Confindustria: “Irpef fatta da Frankenstein” e punta su meno tasse sopra i 28 mila euro…
Financialounge.com Fabrizio Arnhold 12 febbraio 2021
Link
Il Frankenstein “mostro”, chi è?
L’essere ricucito insieme con le p-arti estranee ed apparentemente incoerenti, oppure… il “filo ideale” o Dottor Frankenstein? Ancora una volta, “di fatto” e sostanziale. Ragione fondamentale e causa-effetto.
Il “mostro” è una vittima, al solito.
Fa paura ma è terrorizzato. Non è in sé. Infatti a “te” non sembra che abbia nemmeno un sé. Allora, chi ti ricorda? Mettiti allo specchio “vecchio uomo bianco” e cosa vedrai?
Un arcobaleno di colori che danzano attorno al fuoco Anti-Sistemico. Tu sei “tu” e, dunque, “tu” puoi essere di qualsiasi “colore”, eppure sei sempre Anti-Sistemico.
“Fai…”.
Il potere non ha colore. I soldi sì. Allora, quale sarà la ragione fondamentale? Il potere o il denaro. E… una volta isolato il potere, chi starà riflettendo?
Tale è la “via” (l’atteggiamento chiave).
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-352
prospettivavita@gmail.com