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mercoledì 9 settembre 2020

Apriti o Sesamo.



Qual è il significato che s’emana dai “luoghi comuni”? Ad esempio, l’Italia è vista in un certo modo, all’estero:
pizza, mafia e mandolino.
È uno stereotipo, magari frutto di una immagine passata? Bè… il rischio è che, tuttavia, si riveli essere un fermo immagine mai del tutto sorpassato. 
Qualcosa che “conta”, anche se l’Italia non è affatto questa. 
Quindi, c’è come un doppio binario tra apparenza (seppure manifesta) e realtà sostanziale, che viaggia non linearmente (una caratteristica che non impedisce il fiorire di affari ed intrecci anche internazionali). 
Contemporaneamente, l’Italia è anche nella lista delle prime dieci “potenze” a livello globale. 
E “sai”, anche, che il “tuo” Paese ha un gran potenziale, nonostante “tutto”. Riconosci che “lo zampino italico” rientra in moltissime innovazioni, invenzioni, intuizioni, etc. sempre a livello planetario o di storia (che, appunto, risente ancora dell’imperiale trascorso ‘romano’, e non solo). 
Di più, a livello “artistico” il genio nostrano non è secondo a nessuno e l’Italia dunque eccelle in molti ambiti non solo industriali. 
Certo, a livello militare non è che si brilli e questo pone il Paese nelle retrovie, relativamente a chi invece può comandare e disporre come se fosse normale. 
Quindi...
Sopravvivendo in tale piscina o miscellanea, rimani perlomeno nel “dubbio”, poiché ti reputi italiano e sei orgoglioso di esserlo, ma una certa immagine pubblica dell’Italia ti infastidisce e quindi funge da… “attrito”, soprattutto quando sei all’estero e vorresti essere “ricordato” in maniera diversa, rispetto al cliché passato mass mediamente e dal passaparola.



Della Francia, si pensa qualcosa. Dell’Inghilterra, altro. Della Germania altro ancora. Ed alla via così, sino a “farsi un’idea” anche di quelle potenze globali che “loco-motivano” l’intero convoglio, come Usa e Cina. 
Or bene, questa “immagine residua di sé”, quanto vale, cosa designa, chi indica, come, quando e dove lo fa e perché? 
Uhm… affrontare ambiti di questo tipo è riservato solo per gli addetti ai lavori? 
Devi essere laureato, come minimo, in “xyz” e partecipare (appartenere) ad ogni “salotto” intellettuale, al fine di avere la benché minima voce in capitolo? 
Eppure, sei indemocrazia”. Infatti, ti hanno “riconosciuto” i social, laddove puoi sfogarti e sbizzarrirti, dando il meglio ed il peggio di… “te”. 
E, nel mentre, affermare “cose” che mai prima d’ora avresti confessato, in relazione a gusti personali, abitudini, altri luoghi comuni che ti caratterizzano, educazione, morale, stile, conoscenza, attitudini, orientamento, preferenze, segni particolari, tendenze, etc. che in qualche modo traspare d’assieme, dal momento in cui dall’altra parte non esiste ma c’è chi è molto interessato a classificarti, al fine di… 
Un esempio? Ciò che più emerge dal e dell’iceberg, è l’apparenza. Ergo:
tuoi dati costituiscono del valore aggiunto (se non proprio un patrimonio) in termini commerciali, promozionali, tendenziali, etc. di massa.
Con, ovvio, la “privacy” che vigila e ti tutela in relazione al corretto uso ed alla rispettosa raccolta di informazioni personali che, a quanto pare, qualcuno è sempre interessato a conoscere, convogliare, campionare ed elaborare “privatamente”. 
Insomma, sei nell’Anti-Sistema = un impero globale che si è messo in testa di non dartelo a vedere.
Perché? Perché “tutto funziona meglio in questo modo”, lato Anti-Sistema; da cui ogni tipo di “industria”. 
Occhio non vede… e continua a succedere, allora. 
Con tale successione di eventi o repliche circolari, che sostanzialmente non riesci a comprovare, dimostrare, denunciare, etc. poiché o “non visto che” nell’Anti-Sistema è stato messo a punto il modello “di fatto” o la legge stessa che te lo impedisce... come a guardia della soglia. 
Sì, ma in che modo? Sostanzialmente. 
Ok? 
È a livello sostanziale, infatti, che funziona l’infrastruttura o sovrastruttura “ambiente”, da cui dipende ogni “cosa”, in conseguenza di ciò. 
Alias, il significato che emana il luogo comune “Italia”, ad esempio, a prescindere da “che cosa vuol dire?”, indica tale appartenenza, nel divide et impera o strategia che prevede per ogni parte, un’auto identificativo unico, sempre circoscrivibile e dunque sempre identificabile da qualunque punto del globo;
un po’ come il Gps o le coordinate che permettono durante la scansione, di ritrovarti ovunque sei e dove vai. 
Il che ti porta alla considerazione che, a prescindere ed anzitempo, sei sempre rintracciabile (non a caso, infatti, hai un codice fiscale, nome e cognome, carta d’identità, impronte digitali e Dna univoci, etc. etc. etc. oltre ad un volto, un indirizzo fisico e vari digitali, etc.) poiché sei “nel luogo comune, unico” Anti-Sistema. 
Deluso? 
Pensavi... “chissà che cosa”? 
Il “mistero” o il segreto è, quindi, di… “Pulcinella”. 
Tuttavia, non puoi aderirvi in termini di “credo”, poiché “viene sempre prima” dell’altro che non ti spieghi ma tendi chissà mai perché ogni volta a fartene una ragione. 
Ecco il timbro in termini di auto rassegnazione, che permette di realizzare - come impianto che va da sé - l’auto disinnesco singolar-globale, d’assieme. 
L’essere è, infatti, “a Massa” = conta come il due di picche, seppure la percezione è anche altra (per via della parallela onnipresenza del potenziale contemporaneo). 
È in questo mix che ti auto riveli e “te la risuoni e te la canti”. 
Come se fossi tu a “Fare…” tutto. 
Anche se non esiste; c’è compresenza altrui che, solo in un certo senso, si distacca dal piano comune individuale, laddove “si è tutti uguali di fronte alla legge”.
Ecco l’essere in gerarchia:
coloro che sono in gerarchia
e
coloro che sono la gerarchia
che
il concetto stesso di gerarchia svela o rivela, in funzione del significato sostanziale che si accetta o meno, come se fosse proprio una “porta” che permette di accedere a vani im-possibili a dirsi, figurati se immaginabili allora. 
Più e più volte, nei “film”, ti hanno posto di fronte a scene di questo tipo (una porta che aperta più volte, permetteva l’accesso a diversi paesaggi e dunque im-possibilità). 
Come un dispositivo per l’auto selezione. In qualcosa che funziona e dunque riconosce il comando...
Qualcosa che non scatta o meno, ma che funziona sempre precisa-mente; con la chiave di attivazione che è nel tipo o “modello” di atteggiamento (chiave universale). 
Ecco il perché dell’Apriti Sesamo. 
Qualcosa di esclusivo? 
, per quanto concerne l’esperienza che rimane a qualcuno, a scapito del “prossimo” = una strategia in gerarchia.
No, per quanto si attiene al potenziale contemporaneo ed all’ambiente che comunque continua a funzionare.
Un po’ come la “massima” recita… “essere o non essere…”. Ecco:
l’ambiente funziona
mentre è la “vox popoli (che discende dal tipo di indottrinamento Anti-Sistemico) che si auto divide, giungendo a credere che - ad immagine e somiglianza - anche l’ambiente sia “ambiente” e che, dunque, possa essere qualcosa che non è ma che, tuttavia, è proprio continuando ad essere e quindi a funzionare, che deve mettere in atto… in quanto parte del proprio essere auto riflettente ogni tipo di manifestazione compresente nello scenario reale manifesto. 
Il che ti deve proprio portare o indurre ad… accorgerti che, or dunque, è proprio di una compresenza “ombra” che si tratta. 
Da “lì” all’auto considerazione che di conseguenze sei “dentro” a qualcosa, che puoi tranquillamente rendere manifesto attraverso il suono (o comando vocale) “Anti-Sistema”.
Apriti o Sesamo… = manifestati dinnanzi a tutti o Anti-Sistema. 
Non lo stai adorando, bensì, al contrario... lo costringi a manifestarsi senza ombra di dubbio, poichè attraverso la funzione ambientale ed il tuo potenziale contemporaneo.
La formula è generica (per quanto riguarda ogni tipo di s-oggetto da svelare) ma specifica nella funzione, appunto, dello “svelare”. 
Questo ti porta all’auto considerazione dell’incantesimo, che per quanto concerne la magia puoi meglio avvicinare e fartene qualcosa di più della singolar idea. 
Per ciò, è portante l’alta considerazione che occorre maturare relativamente all’auto caratteristica ambientale della frattalità espansa o “ad immagine e somiglianza”:
il modus che ri-utilizza tutto, al fine di essere meglio comprensibile e dunque sempre auto ricordabile, a prescindere dallo status in cui versi “ora”.
Ok?
Questa modalità è la “modalità” che attraverso l’atteggiamento replichi o richiami online “ora, sempre, comunque”:
sostanzial-mente.
Come non solo consultare la più che classica sfera (informazione ambientale) “magica”. Infatti, il campo portante è sferico; 
la frattalità espansa forma una sfera del significato = da ogni e qualsiasi parte la guardi o sei, rimani sempre “pilota” del e/o dal punto di sospensione.
Laddove, tu sei tu stabilmente.
Nell’atteggiamento tipico da “occhio del ciclone”.
Oms: “La storia ci insegna che le epidemie e le pandemie fanno parte della vita…”…
Notizie.it 7 settembre 2020 Link
Certo:
potenzialmente, tutto fa… parte della vita… 
Ma anche no, per quanto riguarda la diabolicità del continuare ad “errare”. 
Attraverso tale “scenario”, a cui ti sei affacciato percorrendo il meccanismo statore-rotore o im-possibile, ti stai abituando ad essere sempre tracciato come se non ci fosse un domani.
Per paura di… Per paura che…
Per questo motivo o per quello, non importa, tracciatemi pure ma tenetemi al sicuro. Ok?
Cedi e dunque... c®edi.


In pochi mesi l’opinione pubblica che esiste ma non c’è, è mutata globalmente. 
Ciò dimostra che, allora, si puòFare…”. 
Ricordalo.
In che modo? Sostanzialmente.
Quando il “credo” si fissa, si stabilizza il tipo di scenario reale manifesto. Ergo:
c’è quello che si scambia per la risultante “evoluzione o rivoluzione”.
Qualcosa di orchestrato, se nell’Anti-Sistema e dell’Anti-Sistema. 
Qualcosa che rimane sempre potenziale contemporaneo, se anche nell’Anti-Sistema ma non dell’Anti-Sistema.
Ecco lo switch: 
la commutazione.
L’Apriti o Sesamo
La manifestazione del reale manifesto, ad hoc.
Non come scelta ma come intenzione. Ecco il perché del “guardiano della soglia”:
il guardiano della soglia è una figura comune a diverse tradizioni esoteriche… che lo descrivono come un essere alquanto minaccioso, custode della porta di accesso ai mondi sovrasensibili, che appare al discepolo per spaventarlo e respingerlo indietro nel suo percorso di iniziazione verso la chiaroveggenza…
Link
Ti stai nutrendo di informazione ambientale in codice.
Ergo, di qualcosa che ti sembra non essere niente, eppure è proprio quel valore aggiunto che “manca” oppure che non esiste; c’è. 
Del resto, se tu sei “tu”, allora sei in qualcosa che è molto meglio riconoscere (ricordare sostanzialmente), piuttosto che.. altro. 
Motivo per cui è di Anti-Sistema che si tratta e come tale, è proprio in tal modo che va ricordato anche attraverso il ri-suono della voce:
Apriti Anti-Sistema = svelati Anti-Sistema.
La “dimostrazione”, invece, se deve per forza di cose passare da qualsiasi aula di tribunale, ecco che allora sei in “democrazia”, ovvero in gerarchia = “dentro” all’Anti-Sistema. 
Con la compresenza eco-dominante che sostanzialmente continua ad averti, poiché “è già successo”.
In che modo riagganci la diretta?
Sostanzialmente, per mezzo dell’atteggiamento che ti segue mantenendo sempre la rotta o “retta via”.
Altrimenti, sei sempre in differita, poiché continua a succedere ovvero ad andare in onda il “bis” che essenzialmente “è già successo”.
Il “fermarsi” è già l’essere a metà dell’opera, poiché non è fare sciopero. Quando l’intenzione è ferma, non ti fermi davanti a niente, nulla, nessuno. 
È una intenzione che smuove anche le “montagne”. 
Anzi, che anche le montagne percepiscono in quanto a “comando”. 
Spianare i monti significa che l’ambiente si rimodella, in quanto che ogni “rilievo” risulta ormai obsoleto, non essendoci più gerarchia o altimetria. 
Il mondo conseguente è allora una pianura, da cui il mito della cosiddetta Terra piatta? No. 
Il come dovrebbe essere è una sfera. 
Non a caso, infatti, “sai” perché l’hanno fotografato… che la Terra è una sfera. 
Anche se è tutta apparenza; vediti a tal pro la questione “geoide” = quella sorta di tubero in cui sei, che è solo la velocità di rotazione e l’effetto conseguente sulla massa acquea che lo ricopre in grande vastità, a conferire l’idea (l’apparenza) dell’essere sfericità.
Ferma apparenza = consolidata realtà manifesta (lo scenario cristallizzato sulla scorta dell’abitudine o “credo”).

Con la “fede” stabilizzi qualsiasi tipo di im-possibile. No?
Certo ma, a cosa ammonta tale essere di fede? 
Cosa significa e, non, “cosa vuol dire?”.
Ecco il fermo atteggiamento sostanziale. Il modus per lo status (che può diventare potenzialmente) quo.
Ci sono vari centri di potenza, al mondo, genericamente parlando. Ma… quelli sostanziali sono “solo” due:
l’Anti-Sistema
e
il potenziale contemporaneo te e/o “te”
laddove
te sei te
mentre
“te” sei ancora l’Anti-Sistema o il “virus”.
Ecco il riciclare della dualità, che è tri-unità fondamentalmente:
tu (1)
“tu” (0)
tu e “tu” (l’Anti-Sistema).
Tra il dire ed il “Fare…”, C’è di mezzo il…
Tra i due litiganti, il Terzo
Chi fa da sé, “Fa…” per…


Sei stato (già) soggiogato, perché sei nel (“dentro” al…) giogo altrui. In qualcosa che non esiste; c’è, però. Quindi, hai voglia a…
Dove... i punti di sospensione equivalgono al “ormai lo sai anche se non lo ricordi, quindi che cosa aspetti a crederci fattivamente”.
Infatti, ti dicono anche che “tu vali” e che “dipende da te”. No
Per una buona volta:
“Fattene… qualcosa”.
Sii sostanziale. Auto ricordati, di te da te.
Ciò che ti auto in-trattiene è tutto il “peso” di quello che (non) hai, s’eppure sei sempre in grado di ricostruirne il sentire, attraverso il laboratorio della mente.
Eppure… sembra che l’avere Anti-Sistemico sia sempremigliore” di qualsiasi altra surrogazione che quindi scambi per surreale = non all’altezza di ciò che nel reale puoi predisporre. Alias?
Significa che è questa la lavagna comune, dove porti a compimento la “tattica” derivante dall’atteggiamento di cui ti ammanti. 
Quale Terra promessa”, allora
Piuttosto, quella che riguarda l’essenza da cui poi deriva ogni forma terrena, ovvero, manifestata in questo “piano” di condivisione.
Osserva “meglio” ciò che è replicato anche all’interno di ogni Pc:
c’è sempre il modo (poiché previsto originalmente) di condividerne il contenuto o, meglio, di condividere unacartella” che può contenere ogni copia di ogni contenuto originale sempre memorizzato nella memoria “ancestrale”.
La cartella condivisa equivale al piano di realtà manifesta che scambi “ora” per tutto quello che esiste e c’è. 
Tale proiezione rimane, però, lo “sfogo” che attraverso una “porta” ti conduce nella modalità di confronto con te stesso e con l’altrui compresenza... eco-dominante ivi auto ricompresa.
Se, poi, tutto questo risuona ancora di “Tana di Bianconiglio”, bè… avrai comunque dimostrato, a te stesso, perlomeno che hai ricordato qualcosa poiché sei riuscito a “bucare” il velo che conteneva l’Anti-Sistema e lo/ti separava (isolava) dal meccanismo “rotore” o perno dell’im-possibile.
È solo tutta fantasia
Va bene ugualmente. 
Tutto è verità. Tutto fa brodo...
HaiFatto…” ginnastica ed elasticizzato il supporto individuale e d’assieme. Di questo stanne certo, anche se non si “vede” ancora.
Tua è la potenza e tua è la gloria, nei secoli dei secoli…= è di te che si parla. 
Come (ti) è già potuto succedere tutto questo?
Che cosa:
la potenza e la gloria...
oppure
di “essere” nell’Anti-Sistema?
Ecco come ti de-concentri. Ecco come determini lo shift del rotore. Ecco come sostanzi e dunque sei lo statore
Ecco come (ti) proietti nella dimensione della cristallizzazione.
Ecco(ti).
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-241
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