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giovedì 27 agosto 2020

Il continuo rovescio di medaglia.



Quale differenza non esiste ma c’è tra memoria (esperienza), testo originale (memoria) e copie tradotte nel “tempo” (trasmissione)?
Dovendo esprimersi attraverso uno, o più, linguaggi, è possibile non riuscire più a ricordare la verità?  
A rivelarla...
In tale abitudine che “ora” sembra costituire la norma, potrebbe essere impossibile auto determinare uno stato precedente, se non attraverso l’analogia frattale espansa o atteggiamento sostanziale, in grado di permettere la decodifica dell’informazione auto caratteristica ambientale, che in tal modo funziona (essendo anche un registro o libro mastro o diario di bordo, etc.). 
Ciò che ritorna in chiave di leggenda, metafora, “sentire”, al di là, antichità, mitologia, narrazione, racconto, idea, fantascienza, tra le righe, rivelazione, pensiero, déjà-vu, “Dio”, cloud, memoria, arte, credo, tradizione, etc. che cosa (chi) significa, infatti.
Il significato può essere ciò che sembra, oppure ciò che “è”. 
Come decidi di… seguire una “pista” piuttosto che l’altra? Non lo sai, perché nella sostanza non esegui alcuna decisione; 
scegli sempre fra… 
Di più, non sei al corrente del significato, della sostanza, della “forma”, etc. in cui sei. 
Ignori tutto bellamente, credendo al contrario di essere parte della specie dominante planetaria. Il che fa aumentare esponenzialmente la “cecità” in cui (non) ti muovi. 
Immagina… la Terra che è ferma mentre il Sole le ruota attorno. Perché tale disegno? 
Perché la versione storica, religiosa, spirituale, etc. è egoica, possessiva, tendente all’auto centralità. 
Dunque, il passaggio al credere che sia al contrario (la Terra che ruota attorno al Sole), ha forse risolto la situazione di fondo? 
No. Se ti identifichi con il Sole. Vero? 
Sostanzialmente non cambia nulla. 
Mentre, “di fatto” si registra la cosiddetta “evoluzione” in ogni campo del “sapere”. 
Mentre ti identifichi con la parte presumibilmente centrale, portante e dominante, contemporaneamente continua a succedere che questo stesso percorso o esercizio coincida con una compresenza eco-dominante che a te risuona del tutto come “aliena”. 
Quindi, a livello ambientale che cosa dovrebbe succedere in termini di riflesso dell’informazione frattale espansa? 
Una sorta di effetto caleidoscopico che alla fin fine (nel durante) non ti fa capire più niente, strato dopo strato. 
Ecco perché non va capita la situazione, bensì te ne devi perlomeno inizialmente accorgere (come una sorta di innesco). 
C’è qualcosa che non va, in tale forma di realtà manifesta? 
Secondo te, c’è qualcosa di anomalo? 
Di… in un certo senso come “fuori posto”? 
Ti senti tale. Ossia, sei tu a sentirti così
Oppure è l’ambiente che è strano. Meglio... è l’ambiente che riflette una certa stranezza che, poi, diventa depressione, ansia, preoccupazione quasi senza senso, inutile carico sulle spalle, etc.? 
Non lo sai e non lo puoi o devi sapere. Perché? Perché sei nell’Anti-Sistema. E dove se no. 
Sei nel contesto “migliore” per dare un senso sostanziale auto comprovante ogni genere di “perché” o di “sentire”. 
Ti consideri forse matto? E allora. 
Se non è così, di conseguenza c’è del significato o verità di fondo in quello che continui a percepire, che non ti spieghi e che dunque non sai che “Fartene…”.
Se sei o ritorni sostanziale (una peculiarità dell’atteggiamento), allora ricordi
indi, potrai nel durante anche “sapere”, partendo da una base ritrovata, che ricontempla tutto e non solamente il “lato sferico” Anti-Sistema. Ergo:
nell’Anti-Sistema c’è la possibilità che tu non possa “esprimerti a pieno (ricordare)”, per mancanza di vie d’accesso all’informazione ambientale, sbarrate a causa della forma di atteggiamento “di fatto”.
Parlare o comunicare (attraverso tale interfaccia o linguaggio), allora, è una pratica artificiale avente il con-senso generale all’auto annichilimento, in quanto pratica invasiva respirata come fosse aria. 
Certamente, qualcosa di causale… Certamente opera di qualcuno. Certamente, nell’Anti-Sistema l’Anti-Sistema.
Sei libero o ti senti libero
Non puoi fidarti, ugualmente. 
Perché... in ogni “caso”, sei nell’Anti-Sistema dove l’unica verità è che sei sempre “libero”.
Ciò che basta politicamente per fartene una ragione, storicamente.
Ogni anello rimane sempre “aperto”, perché hai dimenticato sostanzialmente. Tuttavia, anche senza “chiudere” ogni discorso “aperto”, la questione continua a funzionare ugualmente.
L’importante è che (non) se ne parli. 
Come già per la “pubblicità”. No? 
Non esiste ma c’è ingerenza da parte di cosa è chi? 
Va “guardato” al dato significativo e, non, a quello indicativo o apparente. 
Quindi, al livello che conta = quello sovrastrutturale, sede dell’etichetta che poi serve come chiarimento e come fondo scala apparente, per tutti coloro che sono alla ricerca della “verità”, ovvero, del libretto delle istruzioni Anti-Sistemiche, però. 
Chi cerca, ricerca. Chi trova, ritrova. Chi si dimentica, ricerca (se non se ne accorge), ritrova (se ritorna sostanziale). 
Non si butta mai via niente
La versione Anti-Sistemica incorpora sempre valore aggiunto. 
Puoi prendere spunto anche da ciò. È sufficiente “sterilizzarlo”, prima di… 
Anche l’Anti-Sistema è una fucina di idee, che poi hanno preso la via reale manifesta, cristallizzandosi lungo la piega (accezione) Anti-Sistemica.
Ma questo non significa che siano universalmente dannose. No.
Altrimenti il “tuo” animo avrebbe ragione, temendo di ritornare “indietro nelle caverne”.
No. Perché si può riconvertire tutto, riportando “in sede”, alla luce del come dovrebbe essere.
Il linguaggio che credi di usare, in sostanza ti auto de-limita. Solo che lo fa sembrando qualcosa di poco portante. 
Ecco l’apparenza. La lucida follia. L’inganno. L’incanto. Ed il “mistero” o il “segreto”.
Entraci dentro…
Questo contenitore ora è nostro…
Esperienze cancellate ma comunque registrate dal loro inconscio… Abbiamo così ricostruito...
Animabatteria inesauribile che può venire intrappolata solo tra le stringhe del Dna umano…
Anima si appiccica solo nel corpo dell’uomo, che è trappola per anima…”.
6 giorni sulla Terra
Eni pronta a uscire da aree non-core: tante offerte per i suoi asset australiani.
Eni tra le storie societarie di maggior rilievo della sessione odierna. La nota odierna di Banca Imi riporta le indiscrezioni di Mf, “secondo le quali il procedimento del colosso volto a smobilizzare i suoi asset australiani sta andando avanti, nonostante lo scenario rimanga ancora incerto.
Le offerte vincolanti per gli asset… dovrebbero essere depositate entro la fine del mese…”…
A tal proposito, gli analisti scrivono che “lo smobilizzo fa parte della strategia di exit di Eni dalle aree non-core, al fine di mantenere un bilancio solido e una generazione di cassa, colpiti dai bassi prezzi del petrolio e dalla pandemia del Covid-19.
Al momento, non ci aspettiamo che la notizia avrà un impatto sull'azione…”.
Il titolo Eni di fatto mette a segno un rialzo di appena lo 0,10%, a quota 8,19 euro. Banca Imi ha un rating hold sull'azione.
Laura Naka Antonelli Finanza.com 25 agosto 2020 Link
Come una “carogna” che attira/rigenera tutti quegli organismi adatti, previsti e predisposti per la “dematerializzazione”. Non si butta via niente
Di più:
un teatrino, una sceneggiata, una farsa seppure veritiera in termini sostanziali, etc. 
Come fa un “grosso” speculatore ad entrare sul mercato senza dare nell’occhio? Attraverso una strategia. Allo stesso modo, lo fa anche per uscire o per cambiare mercato.
Anche Eni sta strategicamente cambiando pelle, poiché il piano industriale globale (non di Eni) è mutato. 
Qualcosa che continua a succedere, ma in questi termini a distanza di secoli
Qualcosa che non succede ogni giorno, motivo per cui non sei abituato ed auto autorizzato a ricordare e crederci. 
La “transizione energetica”, infatti, è epocale; te ne devi accorgere auto decodificando il significato che si trova sempre a livello di informazione ambientale (come riflette l’inconscio che registra tutto, comunque…).
Anima è una batteria inesauribile. Bene. È già molto più indicativo che ogni tipo di altro “credo”. No?
Non a caso, non ti “riconoscono” il moto perpetuo e dunque l’energia infinita. 
Però, in un certo senso, la ipotizzano ogni qual volta che non sembra ma “è”, significando proprio quello.
Il “divieto” è a livello del doverlo dimostrare “di fatto”; poiché ogni altra via non è ufficiale, dunque, non vale niente se la gerarchia rimane sempre quella Anti-Sistemica.
Teva Liike è proprio questo. Energia infinita?
Al livello di riferimento attuale, sì. Anche se significa molto, molto, di più:
che cosa mantiene e caratterizza la “vita” in un corpo che è pulsante in toto?
Il movimento in ogni sua parte. Dunque, il concetto di energia è un tappo Anti-Sistemico
Qualcosa di “in codice” che va allora traslato di significato, sostanzialmente, attraverso l’opportuno atteggiamento, che giustappunto “è già successo” che hai dimenticato di possedere potenzialmente e di poter rimettere in sesto, poiché per funzionare… funziona sempre, non conoscendo altro stato che quello.
È nell’Anti-Sistema che succede il contrario:
laddove chi funziona lo deve dimostrare e dunque inizia il processo del potenziale auto dimenticarsi di sé, con ogni annesso e connesso che, dunque, può giungere persino a prendere il sopravvento.
L’energia è un concetto “trappola” fuorviante. 
Qualcosa che sembra essere imperfezione, di fondo. 
E che autorizza allora a crederci o meno. Divide et impera...
Ossia, che manca della propria auto consistenza, aprendo al dubbio o al credo: 
qualsiasi tipo di “credo”. 
Tutto diventa manipolabile, decadendo in questa forma reale manifesta che è l’Anti-Sistema o il giogo che ti ha come se fosse normale.


Entraci dentro…” = ti penetra qualcosa, oppure sei tu a sprofondare diversamente in qualcosa che è certamente il “sogno” di qualcuno. 
La seconda. Vero
Ecco il mondo alla rovescia rispetto al come dovrebbe essere. Ecco l’Angelo Caduto. Ed ecco “Dio”.
Poi, puoi anche immaginare un Colpo di Stato, in tanto è uguale, sostanzialmente. 
L’ammutinamento o il dirottamento infatti, sai che cosa “sono”, perché sono andati in onda, sono stati registrati e ti sono stati “dati”, in quanto ad auto informazione che “ora” credi essere “tua”.
Zio Paperone e l'indagine Foxan è una storia di Romano Scarpa del 1980, pubblicata per la prima volta sul numero 1259 di Topolino.
Trama.
L'istituto per indagini statistiche Foxan di Brigitta e Filo Sganga non naviga in buone acque tra clienti insoddisfatti ed altri con pretese assurde.
Per risollevarsi avrebbero bisogno di un cliente di spicco come Paperon de' Paperoni.
All'improvviso si verifica un blackout in tutta Paperopoli incluso il Deposito dove Paperone commenta che ci vorrebbe un sistema per avere energia in autonomia ed ha un idea vedendo Paperino armeggiare con il suo orologio ricaricabile tramite i movimenti del braccio.
Convoca quindi Archimede e gli spiega che deve progettare un sistema per creare corrente elettrica tramite i movimenti del corpo usando delle pile auto-ricaricabili che verranno inseriti in indumenti d'uso comune come scarpe e occhiali.
Filo Sganga sta origliando la conversazione e si presenta da Paperone consigliandogli di assumere la sua ditta per sondare l'opinione pubblica prima di lanciare sul mercato i suoi nuovi prodotti auto-ricaricabili.
Paperone accetta stipulando un contratto dove è stabilito che Brigitta e Filo riceveranno un compenso adeguato e congruo qualunque sia l'esito dell'indagine…
Paperino intanto viene mandato dallo zio ad aiutare Archimede facendo da cavia come indossatore dei vari indumenti contenenti i catalizzatori miniaturizzati come pile. Ma i congegni sono troppo potenti e Paperino se ne va spazientito…
Brigitta e Filo Sganga appurano l'esito totalmente negativo dei sondaggi ed alcuni cittadini vanno di persona al Deposito a protestare per i futuri prodotti.
Paperone riceve il colpo di grazia quando Archimede gli comunica un particolare del prototipo e rinuncia all'idea.
Brigitta e Filo Sganga vogliono però essere pagati come previsto dal contratto e Paperone gli cede il brevetto delle pile-autoricaricabili spiegando che in un altro tempo e luogo l'idea potrebbe funzionare.
I due accettano senza capire di essere stati gabbati; infatti quando Archimede consegna loro il prototipo spiega che il componente principale, il minerale Lunite 8, costa un miliardo di dollari a libbra.
Dopo un nuovo blackout, Archimede invita i due a prendersi un caffè mentre Paperone rimugina che un giorno si troverà il modo di avere la corrente gratis.
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Paperone vuole produrre una linea d'abbigliamento ed accessori contenenti micro pile che producano energia elettrica col movimento di chi le indossa. Nel dubbio affida a Filo e Brigitta un'indagine statistica…
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Ti dice niente questastoria”? 
Era l’alba del 1980. 
Il concetto di wireless non era ancora stato introdotto nella “trama”, se non per autorizzare le onde radio e Tv. 
Il fax era ancora agli albori commerciali. 
Il wireless è alla base della post trasduzione del movimento, Teva Liike, che in seguito deve trasmettere il carico all’apparato percipiente che, appunto, dista tanto quanto coperto dalla trasmissione senza fili.
Il brano seguente è tratto dal capitolo V sezione 7 della Royal Commission on National Development in the Arts, Letters and Sciences, 1949-1951:
“L'animato incontro del Canadian Daily Newspapers Association è stato dedicato interamente alla discussione delle conseguenze che si avrebbero sul mercato editoriale se il nuovo sistema di distribuzione a mezzo facsimile diventasse, al più presto possibile, un forte concorrente del giornale così come lo intendiamo oggi.
Per ora possiamo affermare solamente di non conoscere bene il nuovo mezzo di comunicazione. A breve, acquisendone maggiore padronanza, questo sistema ci permetterà di inviare direttamente nelle case il giornale su carta, nello stesso modo in cui oggi riceviamo radio e televisione.
Non saranno più necessarie macchine per la stampa o servizi di distribuzione ed ogni stazione radio potrebbe avviare un proprio quotidiano con una frazione minima degli investimenti necessari per un giornale normale.
La Canadian Daily Newspapers Association ritiene che questa evoluzione attrarrà nuovi elementi nel campo del giornalismo e ogni utente di fax sarà in grado di scegliere di ricevere una delle moltissime testate disponibili, in modo simile a come si sintonizza sui programmi radio…”.
Come molte volte è avvenuto si è forse sovrastimato l'impatto della tecnologia, che in realtà non ha certamente soppiantato i quotidiani…
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Come molte volte è avvenuto si è forse sovrastimato l'impatto della tecnologia, che in realtà non ha certamente soppiantato i quotidiani (meglio; i quotidiani non sono stati soppiantati poiché non sono stati “sacrificati” per evidenti questioni di interesse lobbistico particolare).
Questo significa che la “tecnologia” è come una discesa “libera” fra paletti, che ne pre determinano la modalità di direzione, angolo per angolo, ogni volta, sino al raggiungimento del ad “a valle”.
Il “dibattito” del 1949-1951, comporta la distribuzione commerciale del “fax” verso la fine degli anni ’70:
taledifferitacosa sostanzia?


C'è parecchio “attrito”.
Al di là di ogni “difficoltà” tecnica, l’uso viene sempre riservato all’impianto privato o militare, laddove si concentrano gli investimenti mirati.
Poi, una volta superato, viene riversato nel “mercato”, dove diventa una novità ampiamente conosciuta a livello di Intelligence.
Il che significa:
controllo a priori, a prescindere da ogni tipo di “privacy”.
L’essere in gerarchia, provoca onde di “differita” nella replica della diretta.
Con la Legge del Minimo, Teva Liike viene scartata poiché per il suo utilizzo e sviluppo serve, ad esempio ma “di fatto”, il tal materiale rarissimo e dunque costosissimo?
Già, ma in termini di dirottamento, rispetto all’idea originale.
Se non permette di conservare sempre meglio la continuità Anti-Sistemica, allora non passerà mai. Altro che Lunite 8 de noantri.
È una strategia sostanziale che devi dimostrare però attraverso la codifica legaledi fatto”.
Ergo? Campa cavallo che l’asino casca e l’erba ricresce.
Teva Liike è già disponibile, ma, a “pezzi”. Metterli insieme costituisce il rimettere a posto ogni pezzo anche in ogni altro senso. Altro che.
“Fai… di agganciarne la fase. Pena un altro rovescio di medaglia, ovvero la continuità Anti-Sistemica; ciò da cui dipendi sempre”.
   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-232
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