SPS

lunedì 8 giugno 2020

Il “miracolo”.



Per andare “a caccia di miracoli”, occorre essere… attrezzati, in tal senso. Ergo
Credi che “sopravvivendo” sia sufficiente? No. Oppure, sì. 
Dipende anche in tal “caso”, poiché… seppur nella piena emergenza, è possibile vivere il “miracolo”. 
Come si può “vedere”, non c’è un modo unico per… 
Eppure, il modus essendi c’è, ed è sostanzialmente uno:
l’essere dal punto di sospensione “sostanziale”
ovvero
da quel “momento” in cui qualsiasi “cosa” è sempre verità
e, dunque, condicio sine qua non
Tradotto, significa l’avere le ali ai piedi o sempre il vento in poppa, o l’essere “fortunato, benedetti, protetto dal destino = pre destinato”, etc. etc. etc.
Una sorta di “ti piace vincere facile…” che tuttavia facile non è affatto, “prima” di averne auto decodificato il senso, la funzione, il potenziale, l’im-possibile, etc. etc. etc.
In che modo? Attraverso di sé.

E proprio “qua” sta il problema:
il significato di “divide et impera”
testimonia proprio tale essere “mare”, che sta sempre “di mezzo”, tra te ete”.
Qualcosa che “è” qualcuno:
l’Anti-Sistema (che fa le veci apparentemente dell’ambiente)
e
la compresenza eco-dominante (che non esiste ma c’è).
Ergo:
il “di fatto” versus il sostanziale
o, meglio
“te” e te.
Or dunque, se è attraverso di sé che avviene il “miracolo”, ma il sé è presidiato dall’Anti-Sistema (dando alla “luce” la partizione nel conscio – o inconscio - del conscio), allora è per questo motivo o ragione fondamentale che nulla avviene nel senso augurato. 
La conseguenza primaria è che l’informazione ambientale (così come l’ambiente stesso) si auto codifica, per “contrasto”:
per meglio rendersi conto
si pensi al periodo, ad esempio, dell’occupazione nazista del suolo italico…
ebbene, al fine di comunicare un messaggio alla “resistenza”
che cosa occorreva fare, se non codificarlo ad hoc.
Quindi, quando un territorio è “occupato” sostanzialmente, tutto si codifica per forza di cose. 
Soprattutto, l’informazione che riguarda ricetrasmissione della parte che lotta per “rialzarsi e riprendersi”. 
Analogamente, tale situazione identifica (significa) ciò che “è già successo” globalmente, attraverso gli “attributi” conferiti idealmente ma, di più, simbolicamente… all’immagine di “Dio”. 
Ecco perché, “oggi”, tale forma di “occupazione” è diventata piuttosto “virtuale”, eppure ancora del tutto essenzialmente efficace. 
Concedere, infatti, la “democrazia”… ha comportato il modificare la strategia del controllo sottodomino (ricorda sempre che a livello di eco-dominante “è già successo”, mentre è ad ogni livello sottodomino che continua a succedere tale “celebrazione” d’evento). 
L’occupazione è... presa d’assieme, totale.
È il pieno controllo da “a monte”, in gerarchia, ma… senza darlo a vedere:
è il non esiste; c’è.
E… in tale forma piena di sé, l’occupazione è sempre “anzitempo”. Il che significa:
non serve più l’esercito
perché devi continuare a credere che ci sia stata “evoluzione”
infatti
non puoi nemmeno immaginare di “andare indietro”. 
Vero
Sempre “avanti”, or dunque, deve sembrarti. 
Altrimenti, come potresti tutto sommato farti andare “bene” tale forma di “progresso”? 
A pancia piena, occhio non vede e cuor non duole (seppure, in sottofondo aleggia sempre un certo non so che come di… “amarcord”. 
Qualcosa che si crede essere “colpa” di una cattiva digestione o dello “stress”. 
E mai (mai), essere altresì l’auto ristagno nell’Anti-Sistema, ovvero, l’Anti-Sistema by eco-dominante. 
Credi ancora neifantasmi” alla tua età? 
Già. 
Diversamente, come te lo spieghi? 
Bè… auto ammettendo di essere “dentro” a qualcosa, del tipo… più che un “sogno”, una strategia. Ok?
Dare a “Cesare”, quel che èCesare… significa più che altro. 
Una vendetta? No. 
Un salto di livello non lineare (come esegue anche l’elettrone, seppure in dimensioni più ridotte, e pur tuttavia, laddove omeopaticamente il significato rimane assolutamente coeso, sempre intenso e coerente).
Ecco la potenza dell’analogia frattale espansa, quando sei sostanziale.
Ora “Fai…” bene attenzione a questa immagine:
Ciò che stai non solo guardando e vedendo è il campo giurisdizionale sferico (sostanziale), laddove l’entrata, nello stesso, “prima” dell’evento programmato per… “dopo”, designa l’anzitempo
Ecco lo “spazio di mezzo” che dimostra che anche l’elettrone percorre lo spazio, seppure sembri “saltare di livello”. 
Anche se, per la verità, il balzo quantico (non lineare) è verità dal momento in cui, non appena l’individuo penetra il campo sferico dell’evento futuro, ne riveste immediatamente la conseguenza, in termini di auto esperienza o effetto. Come a dire che:
se fra una settimana devi partecipare a “qualcosa”
quel “qualcosa” trasmette pienamente i propri effetti, anzitempo
non appena sei nel raggio della relativa giurisdizione (che è atemporale o, meglio, non lineare)
laddove avviene (c’è) la “trasmissione” del campo auto esperienziale (informazione ambientale, memoria, verità, significato, etc.)
dell’evento che deve ancora essere vissuto, linearmente
“Ora”, testa coll’immaginazione tutti quei “momenti” precedenti della tua vita che, alla luce di tale informazione, riesci a ricucire d’assieme, essenzialmente… anzitempo.


Il “tempo”, infatti, esiste ma non c’è
Oppure, credi che la rotazione terrestre attorno ad un “centro luminoso o apparente”, costituisca la ragione temporale che devi credere nell’Anti-Sistema? 
Suvvia:
ad ogni “primavera” conti uno (in più)
andando così, nell’abitudine, a rafforzare l’idea del “tempo” e dunque dell’obsolescenza programmata (o “vecchiaia”).
E, invece, si tratta solamente di… un gran vorticare di qualcosa attorno ad altro = significativamente, te e “te”, utopia e Anti-Sistema.
Michael Steinhardt… fu tra i primi, probabilmente il primo… a parlare e spiegare che cosa fosse la “Variant Perception”.
E di come questa fosse la chiave reale del suo successo.
La sua nota irascibilità era una conseguenza quasi scontata della naturale predisposizione a vedere le cose fuori dal consenso comune e quindi di essere difficilmente compreso da chiunque lo circondasse.
La “Variant Perception” è appunto un modo di vedere il mondo rafforzando ed esercitando la propria conoscenza e cultura, per acquisire la capacità di “percepire oltre” la realtà attuale, creando una propria visione, che poi si manifesta essere quella giusta…
7 giugno 2020 Maurizio Monti Link
Perchétutto”, nell’Anti-Sistema, ti ispira a credere che:
sei sbagliato e, dunque, devi come… auto riprogrammarti
per di più
non avendo memoria, né alcun “libretto delle istruzioni”?
Renditi conto o realizza che:
religione, spiritualità, scienza, società del lavoro, etc.
ti fanno “sentire” sempre approssimativo, non sufficiente, poco di buono, da “salvare”, etc.
quindi
non rimane che prenderne atto e, dunque, “cambiare”.
In che modo? 
Ogni tipo di “esperto” tenderà a farti credere che devi entrare dentro di te e… riprogrammarti, in qualche modo.
Ma:
conscio = strumento per l’esercizio di manifestazione reale-fisica, attraverso la ferma volontà
inconscio = strumento di fondo, contenente il “senso” e tracciante la “via”. È utile per rimanere coerenti, mentre ci si esercita consciamente (col rischio di auto perdercisi dentro).
Quindi:
l’unica partizione che esiste e c’è
è il conscio
ma nel conscio, l’inconscio
che, tuttavia, ha la funzione primaria di fungere da “direzione di fondo”.
Allora, se ti riprogrammiche cosa succede? 
Quando smarrisci anche il senso unico di tale esperienza, che cosa rimane, se nel conscio “è già successo”? 
Ecco il trasferimento controintuitivo dell’Anti-Sistema, nel Sistema, che diventa utopia (pur essendo il “come dovrebbe essere”).
Questa è la continuazione della Variant Perception, SPS (Io).
Non si butta via niente. Tutto ha una funzione.
Le modalità consce di manifestazione reale sono le stesse di quelle inconsce. Totalità. Essere sul pezzo.
Volontà (conscio) e intenzione (inconscio).
Pnl, psicologia, religione, spiritualità, etc. tentano di far passare la conclusione (“credo”) che occorra “cambiare” in profondità, al fine di… 
Invece, nel profondo è tutto come dovrebbe essere, servendo in pianta stabile come funzione di memoria originale. 
Quando ci si riprogramma, succede che dal livello conscio penetra e si trasferisce nell’inconscio, qualcosa di “nuovo” che, nell’Anti-Sistema è allora l’Anti-Sistema stesso. 
In tal modo, inter generazionalmente, si è dimenticato sostanzialmente l’essere che si è e ciò che “è già successo”. 
Nell’inconscio si trasferiscono, di volta in volta, infatti, anche tutti i “traumi” che consciamente sono stati esperiti, perché è la parte conscia che li trasporta o veicola “lì”, ben sapendo la funzione che ha ed è l’inconscio, nel conscio.
Tutto è al contrario, nell’Anti-Sistema.
Il “miracolo” avviene quando consciamente ci si esercita, fermo restando sul pezzo in coerenza con il proprio esercizio di volontà, lasciando inalterato l’inconscio, dove risiede il senso superiore di chi siamo già.
Infilata questa sostanziale “collana”, un altro tassello va a posto:
nell’inconscio c’è il filo conduttore sostanziale.
Nel mentre... riprogrammarti, significa auto smarrirti ancora di più.
È col conscio (volontà) che… fermo restando, anzitempo, connessi all’inconscio... si continua a “ricordare” l’essere “già successo”. 
Ergo, ecco la parte fondante del Bollettino:
l’Anti-Sistema se ne può, al massimo, continuare ad approfittare
non essendo Dio, bensì, “Dio”.
Per cui, ecco cosa significa “di mezzo c’è il mare…”.
Inoltre, è evidente la funzione sostanziale della strategia divide et impera:
status quo o Anti-Sistema.
“Fare… è essenziale, poiché sostanziale, nonché… ‘miracoloso’”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-177
Riproduzione libera”.