SPS

mercoledì 1 aprile 2020

SoStanziale.



L’ambiente lancia segnali ovunque, comunque, quantunque:
sos = segnale universale
stanziale = permanente.
In un periodo in cui è la comunicazione dei dati, inerenti al contagio, a catalizzare l’attenzione pubblica, per non essere da meno, riporto i numeri di SPS, ovvero, il “nostro” timbro nella realtà:
siamo arrivati a 11 (+1) affermazioni.
In pugliese, si potrebbe dire “Mè-e…”.
Lo so. Sembra poco, ma, non lo è per niente affatto; perché, probabilmente si capisce meglio mutando la prospettiva, da cui s’inquadra il reale. Ossia:
prova a trovare così tanti amici ed amiche, andando in giro fisicamente.
Di più; quanti “simili” puoi annoverare tra le amicizie più autentiche? Un momento:
quali amicizie? 
Già. Trovare un amico è, infatti, come trovare un tesoro, vista la rarità dell’evento. Ora, tra di noi non è che siamo amici, bensì, siamo “simili”, ossia, ancora di più.
Il discorso è in analogia (significa), piuttosto che altro. 
E, ancora, non si tratta di misurare SPS in termini di in-successo. Si tratta di accorgersi, auto decodificandone l3 cifra (il significato), che vale per tutti, a prescindere.
Sino a quando non ci si ritrova “lì”, a ragionare, a sentire, a percepire, a logicizzare, persino a calcolare, etc. allora, non ci si ritrova affatto.
È sostanzialmente che succede (ragione fondamentale). 
Mentre, di fatto, succede ben altro (dualità, causa re-azione) 
Un po’ come ogni università che riproduce (come fabbriche) “talenti già coltivati”, ovvero, di fatto. 
Che comprendono solamente tale lingua (codice). 
Come l’essere in gerarchia che in termini militari, visibilmente, mette a punto catene di distribuzione dell’ordine (verticale) che non guardano più in faccia a niente e a nessuno. 
Così come nel processo industriale, che infatti è sempre più automatico, poiché automatizzato e perché automatizzabile da “a monte”.


Il primo “veicolo” della Compagnia dell’Equipaggio (Com3) fu un disastro.
Che cosa succederà ora? Si ripeterà quanto “è già successo”?
Sto raccogliendo riflessi da ognuno che ha scritto, e, siamo tutti così diversi. Eppure, abbiamo SPS in comune, perché funge da interfaccia per la reciproca comprensione. 
Qualcosa che va Oltre Orizzonte, rispetto al “normale” comunicare. Qualcosa che nell’Anti-Sistema “manca”, cioè, non esiste anche se c’è, essendo (nel) potenziale contemporaneo.
Ciò che blocca può essere considerato come qualcosa di interiore? Sì. Se in termini di atteggiamento, che è sostanziale. No. Se in termini di usualità, che è un di fatto. 
C’è troppo rumore di fondo, dunque. Deviazione standard. Inquinamento ed inquinanti. Distorsione.
In ciò, comunque, occorre avere uno scopo comune. Qualcosa che sfugge se sempre nello spezzettino. Spezzettino che non è caos. 
Spezzettino che è strategia, ma, soprattutto… che per noi è informazione. 
Un po’ come evitare di girare la lama nella ferita, per iniziare ad accorgersi che significato ha, quello che continua a succedere, essendo un marchio che l’ambiente riflette, denuncia, dimostra, etc.
Ecco il perché della distorsione ambientale.
Certamente, senza, sarebbe più naturale rendersi conto. Ecco il perché della rivoluzione industriale e della rivoluzione in ogni salsa. 
Perché non decidiamo mai, noi, ma… ci si auto de-limita a scegliere fra… ciò che propone l’ordinamento verticale. 
Un momento:
non decidiamo mai… perché ormai ne ignoriamo il potenziale, perché, ciò che è già successo ha fatto traslare di un “livello” il modus essendi (come il moto dell’elettrone, che “salta” di livello secondo regole quantiche, che soprattutto significano, essendo ancora il riflesso di ciò che succede dal punto di sospensione o vertice del controllo).
Che differenza c’è (ma non esiste) tra, ad esempio:
terrorista o partigiano
colore della pelle
lingua parlata, etc.?
La sovrastruttura decide per chiunque, organizzando e permettendo il macro elemento (ancora nell’ordine gerarchico). 
Cioè:
lo “spazio (concettuale)” per il contenitore
da cui deriva lo riempimento dello “spazio (fisico)” del contenitore
il quale potrà ospitare nel “proprio” spazio qualunque tipo di s-oggetti
che a loro volta, se si tratta di esseri umani, organizzeranno il “loro” spazio, all’interno di tale struttura che se non viene nemmeno percepita, allora, non esiste anche se c’è.
È di questo che si tratta:
accorgersi
auto decodificando il “codice” ambientale (il modo in cui l’ambiente auto ripropone quanto succede, in funzione di quanto “è già success3” e continua a succedere).
Ok. 
Mi fermo qua per ora, perché scrivo in una condizione piuttosto complessa. 
E se è vero che Gurdjieff portava il gruppo, spesso, nel caos di città, al fine di aumentarne la singola concentrazione e l’attenzione verso ciò che più conta, sostanzialmente… credo di non averne bisogno, dopo tale ferrea auto preparazione in tal senso.
Una riflessione:
perché, sostanzialmente, la “curva” dei contagi segue la legge statistico-matematica?
Ossia, perché non c’è alcuna differenza tra ambiti diversi, se sono riassunti da andamenti statistici (curve) rispondenti al medesimo tipo di legge?
Ecco il significato ch’è nella “risposta”, sostanzialmente.
Mentre, di fatto, la ragione rientra solamente nella risposta scientifica o di fatto.


Controllo:
punto di sospensione.
Sovrastruttura:
campo morfogenetico (risposta ambientale).
Struttura:
spazio contenitore (“ambiente”)
dima
contenuto.
Immagina quanto “disti” dall’essere punto di sospensione.
In che senso? Sostanzialmente.
Ad esempio, non è mai successo che l’intera popolazione globale fosse rin-chiusa in casa?
Certamente. Infatti, è sostanziale la situazione, ossia, è in codice ed esprime la verità:
a livello essenziale, l’intero genere umano è in cattività.
Vai dimostrarlo, però. Non posso farcela finché tutto finisce in tribunale, laddove la lingua parlata è il di fatto.
Iniziamo ad avere tale scopo comune:
facciamo esercizio continuo di sostanzialità.
“Facciamo… ciò che apre (espande e concentra), piuttosto che la sempre ordinaria amministrazione”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-132
Riproduzione libera”.