Ne vale l3 pena, o, ne vale l3 pena?
Potenzialmente è contemporaneamente…
Ovvero, che cosa sceglierai di “Fare…”/fare?
Non ci “senti” proprio. Hai provato a fare un esame audiometrico?
Non importa, poiché trattasi di ben altr3 “non sentire”.Un po’ come spaccare l3 radio in mille pezzi, al fine di trovarci dentro l3 musica. Processi.
Qualcosa che funziona.
Come acqua tra gli scogli, in un3 caverna, e/o come acqua che smuovi tra i denti, risciacquandoti l3 bocca.
Qualcosa che non necessita di “vedere”, né di essere vist3, né di luce.Qualcosa che agisce nonostante non sia mai all’ordine del giorno, né all’attenzione pubblic3.
Processi…
Come può essere “qualcosa” prescritt3, se rimane, insiste, sussiste il reato?
Ovvero, se “è già success3” proprio quel qualcosa che “ora” non esiste seppure c’è ancora (potenzialmente sempre).
La prescrizione è un istituto giuridico che concerne gli effetti giuridici del trascorrere del tempo. Ha valenza in campo sia civile sia penale.
Nel diritto civile indica quel fenomeno che porta all'estinzione di un diritto soggettivo non esercitato dal titolare per un periodo di tempo indicato dalla legge (ad esempio non è più possibile incassare un rimborso). La ratio dell'istituto è individuabile nell'esigenza di certezza dei rapporti giuridici…
In diritto penale determina l'estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo (ad esempio, non viene più punito un furto o un atto di violenza).
Sotto il profilo sostanziale, l'istituto riflette sia lo scemare dell'interesse dello Stato a punire la relativa condotta, sia la necessità di un processo di reinserimento sociale del reo, a seguito del decorso del tempo.
Sotto il profilo processuale, l'istituto è volto a tutelare la parte dalla difficoltà, via via crescente nel tempo, a reperire le prove a supporto della propria tesi difensiva…
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La prescrizione è un… processo… che concerne gli effetti giuridici del trascorrere del tempo… (è quel “fenomeno” che comporta l3 perdita di un diritto proprio, ovvero, del “Fare…” giustizia).
Sotto il profilo sostanziale, l'istituto riflette… (esattamente. Che cosa/chi “riflette”, sostanzialmente?).
Secondo l’Oms stiamo diventando sordi per colpa delle cuffie.
Un tempo c’era il Walkman, l’apparecchio con cui Sony ha rivoluzionato l’ascolto musicale:
ci infilavi la cassetta, indossavi le cuffiette, schiacciavi play ti godevi la tua musica preferita ovunque volessi.
Già allora - era la metà degli anni Ottanta - non mancò chi si prese la briga di rilevare che quella modalità di ascolto avrebbe avuto effetti negativi sull’udito.
Trent’anni e passa più tardi, l’ascolto in cuffia è esponenzialmente più diffuso. Con gli smartphone non si fruisce più solo di musica, ma di serie Tv, podcast e di un’infinità di contenuti video e audio digitali. Ecco perché l’allarme per le conseguenze sull’udito si è fatto ancora più insistente:
i danni possono esserci anche a volumi non eccessivi.
A dirlo sono medici e ricercatori… primi sintomi si stanno manifestando nei quarantenni di oggi, che cominciano a lamentare disturbi dell'udito riscontrati solitamente in chi ha vent’anni di più.
È invece l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a dire che il rischio riguarda un miliardo di giovani, e che il danno nasce dall’incrocio del volume di cosa si ascolta e il tempo che ci si dedica:
l’esposizione a 85 decibel per 8 ore al giorno equivale a quella a 100 decibel per soli 15 minuti.
Per fruire responsabilmente di musica bisognerebbe applicare la regola del 60-60:
non più di 60 minuti al giorno a un volume non superiore al 60% del livello massimo offerto dal dispositivo.È questo, per l’Oms, l’unico ostacolo possibile all’invecchiamento precoce dell’udito, fenomeno che comporta ulteriori conseguenze, come lo stress psicologico o la perdita della memoria.
Un ulteriore aiuto viene dall’utilizzo di cuffie o auricolari capaci di isolare il rumore ambientale, che aggiunge decibel a decibel. Quante volte, in metropolitana, abbiamo alzato il volume del nostro smartphone perché la corsa sui binari produceva un rumore di fondo intenso e fastidioso, che ci impediva di ascoltare a dovere la nostra musica? L’orecchio, in quei casi, di sicuro non ringrazia.
Mtt Yahoo Notizie 6 agosto 2019 Link
Per fruire responsabilmente di musica bisognerebbe applicare la regola del 60-60… (certamente, ma, nel tamtam battente del battage pubblicitari3 e dell’essere “alla moda”, di fatto tale 60-60 rimane proprio un’utopia = come dovrebbe essere).
È questo, per l’Oms, l’unico ostacolo possibile all’invecchiamento precoce dell’udito, fenomeno che comporta ulteriori conseguenze, come lo stress psicologico o la perdita della memoria… (perdita di memoria = sei sempre lì, ovvero, nel “qua, così”;
laddove tendi a perdere il trait d’union tra cosa/chi “è già success3” ed il relativ3 “continua a succedere”. Ergo, ti perdi sempre il significato di/in tale trama).
Primi sintomi si stanno manifestando nei quarantenni di oggi, che cominciano a lamentare disturbi dell'udito riscontrati solitamente in chi ha vent’anni di più… (l’industria se ne frega di ciò. Anzi, crea altr3 “lavoro” a posteriori, perché ci sarà sempre un “tentacolo” che si preoccuperà poi di “guarirti, curarti, seguirti, etc.”).
Nulla avviene a/per caso, in ciò che dovresti proprio “rendere/riconoscere a Cesare (poiché trattasi di ‘Cesare’)”.
E per quant3 sia, per “te”, fantascienza… allora sii perlomeno logic3, anche dal punto di sospensione “significato, sostanza, quintessenza, essenzialità, valore aggiunto o morale, succo del discorso, verità e giustizia, etc.”.
Nell’AntiSistema, se gli effetti collaterali “a Massa” ci mettono dei decenni per essere “registrat3”, allora, vuol dire che il sottoDomin3 “industria” può tranquillamente mettere a punto piani industriali aventi tale orizzonte temporale degli eventi.
Tanto, poi, va sempre tutt3 a finire nel dimenticatoio pubblic3;
ossia, ogni conseguenza diventa “malattia, disagio sociale, problema di tutt3, stress, destino, medicina, scienza, religione, etc.” o, meglio, business e soprattutt3 auto riconferma sempre l'essere AntiSistema.Non riesci, or dunque, a mettere d’assieme fondamentalmente cosa “è” ch3 se ne approfitta continuamente (nel) “qua (così)” e (e) cosa continua a succedere sempre sull3 stessa “scorta” (avendo ed essendo informazione infrastrutturale ambientale frattale espansa o verità/giustizia).
Insomma “piace a chi di dovere, ri-assicurarsi di poter continuare a ‘vincere facile’”.
E, come al solito (nell’AntiSistema) “non ci senti proprio”. Non ascolti e dunque non senti.E, non ascolti anche se continui ad… ascoltare, perché sono due dimensioni divers3, essenzialmente.
Qualcosa di cui ti dovresti proprio accorgere, ovvero, ricordare. E guarda non caso, (nel) “qua (così)” tutt3 tende sostanzialmente a farti dimenticare (“prescrivere”).
Utilizza il Pattern SPS. Sii tale. È un ottimo incipit, al fine di autenticamente ritornare a “Fare…” qualcosa che valga sul/nel/dal piano del significato.
Si tratta sempre di un processo, che prende in considerazione tutt3, ma, secondo logic3. Un3 logica che ti sfugge poiché sei “tu” a sfuggire, però.
Qualcosa che fa l3 differenza di potenziale, che contemporaneamente va a valere per chiunque sia nel campo giurisdizionale AntiSistema (compresenza eco-dominante);
il che, in un3 “cifra” che equivale e coinvolge l’essere globalità, allora, ecco il perché del detto “tutto il mondo è Paese”.
Sei liber3 “nei limiti dell3 Costituzione”:
wow… un3 strategia tanto sottile da non esistere, seppure c’è.
Anzi, che non esiste proprio perché… c’è (dunque, si tratta di un piano d’azione molto simile al silenzioso mondo del funzionamento informatic3, che non emette alcun suono eppure c’è/funziona).Un mondo fredd3, perché l3 macchin3 l’amano, al fine di funzionare a pieno regime. Anche se in tale “bio-diversità”, di fatto, esistono dispositivi progettat3 proprio per lavorare col calore.
Che problema c’è, se non… alcun3.
Ordine pubblico.
Con il Decreto Sicurezza bis sono… istituite pene più severe in caso di violazione, nelle manifestazioni, del divieto di uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo per rendere difficoltoso il riconoscimento della persona.
Prevista la reclusione da 1 a 4 anni per chiunque, nel corso delle stesse manifestazioni, lanci o utilizzi illegittimamente razzi, petardi, fumogeni, creando un concreto pericolo per l'incolumità delle persone.
Per chi determini concreto pericolo per l'integrità delle cose è prevista la reclusione da 6 mesi a 2 anni…
Yahoo Notizie 6 agosto 2019 Link
L3 “cose” vengono introdotte in società, avendo due ambiti diversi anche se complementari (se te ne accorgi):
inizialmente e nel durante, servono per farti pensare di stare meglio, ovvero, sempre più tutelat3 ed in sicurezza
dunque, in tal pro… autorizzi (non ti opponi) per tacito con-senso, ogni e qualsiasi tipo di ordinamento o processo (che reputi essere per il bene “superiore” e per il futuro della “tu3” prole/famiglia e anche per “te” stess3)
ma
non ti avvedi, non ascolti e dunque non “senti” che... il fattore portante di/in tutt3 ciò, è che “serve 3l bene superiore”, ossia, qualcosa che “è” qualcun3 che persino il luogo comune “Dio” indica assolutamente in termini di compresenza reale o (nel) “qua (così)”.
Realtà virtuale aumentata, ecco come la usano le aziende.
Non è più solo intrattenimento.
Il Summit europeo delle tecnologie immersive (Eics), a fine giugno a Venezia, ha evidenziato come il futuro di queste tecnologie sia nel business e, nello specifico, proprio nel binomio e nella collaborazione uomo-macchina si svilupperanno le più grandi opportunità di applicazione della realtà aumentata e virtuale...
Le aziende potranno smaterializzare le linee di produzione grazie al 5G, mentre i robot e macchinari connessi potranno riconoscere, attraverso i sensori, l’ambiente circostante e fornire dati in tempo reale, sviluppando così una tele-manutenzione più efficiente…La realtà aumentata oggi ci permette di fare un insieme di attività molto diverse tra loro, in grado di combinare finzione e realtà…
Google sta rimettendo in commercio i propri Google Glass, per utilizzarli nel motore di ricerca, così come anticipato in occasione del I/O Keynote 2019. L’idea è quella di poter esaminare in 3D l’oggetto della ricerca, utilizzando lo schermo del computer oppure la fotocamera del nostro smartphone per osservare l’oggetto nel mondo reale.
Questa possibilità potrebbe rendere lo shopping online più vicino all’esperienza del negozio fisico.Non poteva mancare Facebook che sta lavorando per ottimizzare la propria App di realtà aumentata Spark Ar, per poterla aggiungere in tempi brevi a Instagram, con l’obiettivo di creare esperienze uniche e coinvolgenti che portino velocemente gli utenti ad acquistare, magari senza lasciare l’App.
Nei prossimi anni, insomma, la realtà aumentata potrebbe diffondersi per rendere più naturale la vita online e, di conseguenza, i nostri acquisti.
Mtt Yahoo Finanza 6 agosto 2019 Link
Leggi bene = renditi conto, auto decodifica a livello di atteggiamento “formulare”, significa ciò.
Aiutati col Pattern (aiutati che il “ciel” ti aiuta = il Genio ambientale frattale espans3 ti sente e se sei in te, ti ascolta e recepisce, funzionalmente).
Nei prossimi anni, insomma, la realtà aumentata potrebbe diffondersi per rendere più naturale la vita online e, di conseguenza, i nostri acquisti… (come d’incanto nell’incanto, incantevolmente. O come “farti” in continuazione, auto perdendo ogni connessione relativamente al “problema” AntiSistema, che passa e passerà dunque sempre più come “natura(le)”).
La realtà aumentata oggi ci permette di fare un insieme di attività molto diverse tra loro, in grado di combinare finzione e realtà… (quando tutt3 sarà come nei film, “ispirato ad una storia vera”, allora non ci sarà più fake news che terrà, sancendo di fatto l’esistenza di un mondo tale, ossia, un mix tra ciò che “è” e che “serve”, con il punto di sospensione in gerarchia che ordisce però ogni trama e con l’ambiente che funziona prettamente in modalità “pilota automatic3” o meglio… neutralizzante).
Le aziende potranno smaterializzare le linee di produzione grazie al 5G, mentre i robot e macchinari connessi potranno riconoscere, attraverso i sensori, l’ambiente circostante e fornire dati in tempo reale, sviluppando così… (ecco “Tron” o Matrix o bio-diversità di/in ogni dominio = realtà aumentat3 o meglio “impoverit3”.
L3 nuova “terra promessa”, un3 dimensione altra da colonizzare come al solito, però; non visto che “squadra che vince…”).
Proprio nel binomio e nella collaborazione uomo-macchina si svilupperanno le più grandi opportunità di applicazione della realtà aumentata e virtuale... (eccoti nel “qua, così”, ossia, nel “è già success3” e perciò continua a succedere, non trovando mai alcun ostacolo lungo il proprio cammino o camino).
“Fai… di ricorrere al processo che smuove tutt3 ‘qua”. Ne hai diritto perché sei dotat3 sempre di potenziale contemporaneo”.
Diversa-mente:
così la classe media… si sta indebitando per mantenere il proprio status…
Alessandro Galiani Agi 4 agosto 2019 Link
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2608
“Riproduzione libera”.