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lunedì 4 febbraio 2019

Lavoro (1).



Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata…”.
Albert Einstein
Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri…”.
San Bernardo
Tutt3 ciò… perché
Voglio dire:
sono “espressioni” condivisibili. Vero? Ma… che te ne “Fai…”? Nulla.
Se non, al limite, pavoneggiarti, esibirti, professando saggezza, cultura, savoir-faire, prosopopea, etc. 
Perché “in natura” dovrebbe già esistere tutt3
Perché ci puoi trovare “libri”? 
Perché, si tratta di… memoria (ambientale), ovvero, eco auto ridondanza, riflesso, significato, “è già success3” (e, indovina indovinello, continua a…). 
In ciò ritrovi (ricordi) il nesso – con tanto di anello di congiunzione, non più, mancante) tra forme frattali (che scambi per “arte”) e fatti (ma non nel senso di “storia deviata”, bensì, di continua a succedere poiché “è già success3”).
Ovvero rintracci chi nè in-direttamente responsabile.
L’essere “storia” ha, infatti, già subito anch’ess3 tale accadimento (“Big Bang”), per cui, è deviat3
Non a caso, sai (poiché ti dicono) che l3 storia è de-scritt3 da chi ha “vinto” (non da chi deve ancora o sta per, vincere). Ok?
Chi ha già “vinto”, conquista anche l3 storia (poiché, gerarchicamente, ne è – di fatto – padron3). 
Chi ha già vinto ha, poi, anche dis-organizzat3 l’essere (in) società, a prescindere da ciò che “ora” tendi a pensare, considerando aridamente che il livello di “modernità” attuale, non sia mai stat3 raggiunt3 prima e, dunque, evitando proprio di renderti conto che – sostanzialmente – è sempre stat3 “così (qua)”. 
Togli le armi automatiche e mettici spade (o clave) della miglior fattezza:
che cambia a livello di status quo?
È sempre tirannia dell’essere più “forte”, ovvero, al di là di ogni apparenza fisica (alla Davide e Golia), trattasi di potere, in termini di potenziale Vs differenza di potenziale
laddove
potenziale = auto realizzazione d3l proprio potenziale singolare (eco-dominante)
Vs
differenza di potenziale = auto dimenticanza d3l proprio potenziale contemporaneo (Massa).
Quando “mandi a massa” l’eventuale carico elettrico che “mal funziona”, significa che scarichi tale corrente potenzialmente letale, lungo il terzo filo (giallo verde) che garantisce una via di fuga più veloce e diretta, come cortocircuito, che tale corrente “liber3” preferisce in termini di percorrenza, auto scorrendo per un non evidente piano inclinat3, che conduce verso la massa ferrosa conficcat3 “a/per terra”, da dove viene irraggiat3 nella materia assorbente. 
Ecco che, dunque, “a massa” significa = liberare la circuiteria (status quo) da un cert3 inghippo (problema), mediante apparente via di fuga che, in definitiva, scarica al di là del paradigma che, dunque, può continuare ad auto succedere, come disco rotto o meglio in quanto a strategia di cosa “è” chi non esiste; c’è.
L’ambiente funziona:
è “lì” - da vedere - che l’infrastruttura “natura” riflette tale funzionare/funzionamento, in quanto a registro dell’attività
Trattasi di memoria ambientale frattale espansa o di risposta a tutt3 ciò che continua a succedere, sulla scorta del “è già success3”, in società (massivamente). 
Non a caso, a livello molto, molto, superficiale (eppure ancora molto, molto, significativ3)… l’inquinamento ambientale è auto rifless3 “in natura”, che non produce inquinamento ma l3 riproduce (riflette l3 situazione a maggior tenore di grande concentrazione di massa). 
In ciò, l’ambiente ricorda quale tipo di atteggiamento “uman3” è… al lavoro (intende), al fine di ricavare profitto, per continuare a… sopravvivere - e, nella fattispecie, per chi è punto di sospensione, di auto imperare - (nel) “qua (così)”. 
E, tale atteggiamento, corrisponde proprio al profilo personale o lignaggio (famiglia) di chi è responsabile significativamente, per/di ciò che continua a succedere in termini di… effetto collaterale dell’attività di saturazione e polarizzazione dell’ambiente.
Dunque, l’essere “natura” riflette e denuncia/dimostra, a chiunque ha disponibilità potenziale per/di accorgersi, 1- che cosa succede, continuamente, 2- che cosa “è già success3” e 3- chi ne è in-direttamente responsabile a livello “significato”. 
Ecco ciò che “è”, dunque, l’essere frattalità espansa, al di là dei bei di-segni auto ridondanti, da continuare a rimirare come se fossero solamente… “arte, curiosità, bellezza, fuoco fatuo, tempo perso, business, etc.”.
Ma… in tutt3 ciò, che puoi auto riconoscere e chiamare “AntiSistema”, tu che Fai…”? 
Nulla, a livello sostanziale. 
Ovvero, continui a “perder tempo”, lavorando come subroutine nella routine nazional-massiva(mente), se non planetari3-global-schiavitù. 
Qualcosa di indimostrabile se (se) sempre (nel) “qua (così)”, dove libero arbitrio significa = dipendenza dalla leva che al minimo è 80/20, ossia, programmazione sociale, singolarità per singolarità. 
Rendendo tale l’essere Massa, il divide et impera rende stabile l3 situazione di fondo che, dunque, diventa (assomiglia) status quo o “equilibrio naturale”, laddove è naturale quanto lo è, ad esempio, la compravendita che avviene continuamente in Borsa, dove di naturale non c’è proprio nulla, se non tutt3 ciò che riesci significativamente a collegare d’assieme, e che ti porta ancora a ciò che succede anche nell’ambiente naturale, in quanto ad auto riflessione atemporale (senza tempo che, infatti, esiste ma non c’è… così come ogni strategia che si auto impone al livello impari – 80/20 – tale per cui sembra norma-le).
Certamente, quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 o “Io”, è... avanti qualche semaforo verde e un paio lampeggianti (Pali e Dispari, docet). 
Anche se... “avanti” è un’indicazione fuorviante, essendo esattamente “qua”, ma come auto sovrappost3, in termini di struttura, come risalendo l3 corrente ma nel senso di parte, copione, trama, intessut3, etc. 
Ossia, puoi svilupparti in orizzontale, al livello di superficie, espandendoti ed allargandoti quanto vuoi/credi (finendo sempre ad auto coincidere con le fattezze fisiche o dimensioni dell’ambiente, che riflette tutt3 sostanzialmente), oppure, puoi renderti conto del “non movimento” verticale (strutturalismo), che assegna e disegna ogni parte di/in superficie. 
Qualcosa che è estremamente evidente, ad esempio, a teatro, con i due livelli (struttura e infrastruttura, parte e recita, copione e parola, persona che recita, etc.) decisamente ben auto demarcat3. 
Ogni persona che tende a divenire teatrante, recita a soggetto, ovvero, a memoria (dato che improvvisare è qualcosa di non previst3). Ecco, allora, nuovamente l’atto di auto riflessione “naturale”, laddove quando leggi/senti “natura” non devi tendere a svuotarne il significato sostanziale, che non è “tutt3 ciò che c’è ed esiste (paradigma)” ma, di più, “tutt3 ciò che sembra esserci ed esistere in tale versione dell’essere forma mondo AntiSistema (status quo)”.
Con l3 “parole” ti fai male da sol3, perché, sono come armi mentali in grado di provocare “confusione interiore”, che si professa poi in scarico “a massa”, laddove nessun3 ha più occhi per vedere ed accorgersi. 
Quando si scarica “a terra” tale corrente, infatti, non te ne accorgi nemmeno, ossia, ignori ciò che continua a succedere e quale “fine”... tocca in “sorte”. 
Dunque, l’essere “destino” a cosa (chi) corrisponde, se non all’essere strategia... che, anche senza intenderl3, ti permette logicamente di accorgerti e rilevare soprattutt3 l’essere “a monte” o compresenza eco-dominante + ogni sottoDomin3, che “qua (così)” auto coincidono con la forma mondo o realtà manifest3 AntiSistema.
Ti è interessat3 l’argomento “lavoro”, abbozzat3 negli ultimi 3 Bollettini?
È interessante, allora, disporre un sondaggio, a tal pro:
ti riconosci ancora, nel momento in cui auto realizzi che – in tale forma di status quo – conduci una vita lavorativa che non ti permette di esprimerti a livello di “cosa faresti anche gratis”? 
Ovvero, al fine di “provarci”, seguendo ciò che più ti appassiona, ti serve denaro + “tempo”, ma, non te l3 puoi permettere, dunque… vai a lavorare, nella conv3nzione di provarci, poi.
Appena possibile.
Tuttavia, prima dell’andare “in pensione” non se ne parla più. Il che significa, nell’accezione comune, rinunciare a tutt3 ciò, poiché, dopo… riterrai che non avrai più l3 forz3 per, provarci…
Dunque, (nel) “qua (così)” subisci un3 grande ed assolut3 discriminazione, nel momento in cui non ti è permesso di dare libero sfogo a ciò che “senti, essere già parte di te”, in quanto a non solo talento ma (ma) passione, che sostanzia informazione di prim’ordine se (se) sei dall’atteggiamento “formulare”, di modo che… te ne “Fai…” qualcosa a livello sostanziale/significativ3. 
Ri-uscire da ogni luogo comune, ti rende liber3 di auto riconsiderare tutt3. In che modo? 
A livello di punti di struttura, che corrispondono all’equivalenza di ordine d’intensità maggiore “punt3 di sospensione”, da/in cui, se consegui, ogni effetto collaterale in termini di dipendenza, inclinazione, declinazione, scorrimento e ristagno, etc. essendo gerarchia, piano inclinat3 o compresenza in leva, da remoto, di cosa “è” chi se ne approfitta continuamente
Un lignaggio “a monte” Vs ogni lignaggio “a valle”, che tendi a scambiare per bio-diversità, ignorando che “tutt3 riflette, tutt3”, non inventando nulla bensì auto ricordando(ti) ciò/chi “è già success3” in termini di avvento (invasione, conquista, possessione).
In ciò, l’essere “natura” auto descrive l’essere “lavagna” o memoria ambientale
Laddove il funzionamento è neutr3, neutrale, neutralizzante… in funzione di qual è l’intenzione eco-dominante, che seppur non esiste (più), continua ad esserci, in termini di effetti collaterali, ovvero, di continuazione, auto insistenza o punto di sospensione (sino a quando tale ferm3 programmazione, non verrà sovrascritt3, da chi diventa tale “pensando” diversamente, ossia, dando divers3 significato all’essere “qua, in vita”).
Avremo modo, attraverso ogni Bollettino che occorrerà, di sviluppare ad hoc tale tematica, in quanto a primo step fisic3 lungo la via “formulare” che, inizialmente, non sembra nemmeno esistere, seppure c’è (in quanto potenziale, per di più, contemporaneo = per chiunque simultaneamente).
“Fai…” bene attenzione:
per chiunque simultaneamente
è il nuov3 paradigma.
Non come in figura (che, guarda non caso, è rimast3 nell'AntiSistema = sfruttamento)

Ma, come in figura (qua sopra), dove l'essere contemporane3 significa = (per) chiunque simultaneamente (senza alcun concetto di scarsità, termine, etc.).
Sino a quando, ciò, non verrà auto implementat3 a livello di punto di sospensione (che è l’atteggiamento di fondo e totale, attraverso cui si aggancia e sincronizza la forma mondo “qua”), di conseguenza, rimarrà in auge l’essere status quo “Big Bang”, ovvero, l3 realtà manifesta AntiSistema. 
Sai com’è. No? 
Squadra che vince non si cambia. 
Certo, perché chi vince continua a vincere singolarmente e, dunque, non soffrendo di autolesionismo, tende a replicare se stess3 per sempre (nel) “qua (così)” che, allora, non può far altr3... oltre a continuare a riflettere tale luogo comune.
È come un proiettore:
sino a quando continua a proiettare sempre l3 stess3 “film”, l’essere Massa continuerà ad essere auto impiegat3 in tal modus, dando luogo ad un caleidoscopio di situazioni sempre conness3 all’imprinting “punto di sospensione”.
Dunque, renditi conto significativamente:
“Fai…”.
Sii “formulare”, insomma.
“Ora”, se sei senza lavoro sei disoccupat3. E bada bene che è come un marchio, ciò. Vale a dire che dalla Massa non sarai “vist3”... bene.
Ergo:
se “osi”, nel perseguire ciò che senti dentro e, dunque, nell’auto realizzarti “qua”
ma, per ciò rinunci al lavoro (sino a quando puoi permettertel3)
sarai comunque, per l’essere in società, disoccupat3.
Sì, ti mancheranno i fondi, per poter continuare a “crederci”. 
E dunque dovrai farne a meno, impiegandoti in maniera altr3 e, dunque, dipendendo da chi – invero – (non) risulta in quanto a “padron3”.
Ossia, “senti” che… ti piacerebbe fare… desideri tanto di… sai che ne saresti capace, ma… non puoi nemmeno provarci, se non durante ogni briciola di disponibilità che nell’essere subroutine, l3 routine ti lascia disponibile. 
Cioè, sempre troppo poc3 per potertene “Fare…” qualcosa.
Attent3. Eppure, l3 Stato ti garantisce che:
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoroLa sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione…”.Articolo 1 – Costituzione Italiana
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.
Articolo 4 – Costituzione Italiana
Inizia (sì, devi proprio, ancora, iniziare a…) a dare significato “formulare” a tali definizioni legislative, che vanno a forgiare ciò che altresì credi essere l3 “tu3” vita, che è (nel) “qua (così)”, ovvero, in una versione (del totale potenziale contemporaneo) della forma mondo, che auto coincide con l’intento di chi “è” eco-dominante (punto di sospensione).
E che per te/“te”, non esiste, seppure c’è

Domani, vedremo di ripartire da tali definizioni canoniche, che “spostano ogni equilibrio”, poiché “è già success3”.
Se partecipi al sondaggio (poco sopra riportat3)”, scrivi a prospettivavita@gmail.com ciò che “senti” a tal pro.
Se (se) non fosse chiar3 nemmeno il senso di tale “domanda”, bè… che dire ancora, se non che sei totalmente sotto ad incanto.
“Fai… è qualcosa che parte ogni volta dall’atteggiamento. Dunque, fai sempre qualcosa, anche quando non ‘Fai… nulla formularmente’, di modo che hai sempre l’impressione di fare sempre qualcosa, auto mantenendoti nell3 giornata sempre occupat3”.
N.B. Il profilo Google+ è stat3 tolt3 da SPS, poichè, in fase di dismissione da parte di Google stess3...
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2484
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