Non conoscere i propri limiti… significa non averne, così come è il potenziale contemporaneo “formulare”.
Ergo, i problemi non esistono per lo status quo, fintanto che le persone credono di avere limiti.
A cosa (chi), dunque, creano problemi? A Se stess3 e, di certo, non allo/nello status quo, che ispira proprio tali limiti.
“C’è sempre un momento ridicolo e piacevole in cui credo all'impossibile...”.
La meccanica del cuore - Mathias Malzieu
“Ogni grande idea deve pure iniziare da qualche parte…”.
Google Science Fair
La meccanica è funzionamento e, dunque, indica funzionamento di qualcosa che è nell’ambiente, se non addirittura l’ambiente stess3.
Attraverso tale meccanismo s’imbriglia una forza, che diventa inenarrabile; “così (qua)”, si viene a creare l’idea di ciò che continua a succedere, poiché “è già success3”, ma (ma) nella misura in cui è solamente l’ombra di ciò che è essenza, significato, compresente mai del tutt3 compassato, poiché:
ogni grande idea deve pure iniziare da qualche parte…Nell’antica Grecia, ad esempio, si ritenevano tali “forze naturali” come delle incarnazioni di/in esseri umani, ad immagine e somiglianza.
Dunque, l’ispirazione era una fanciulla vestita di bianco che danzava per i boschi e che, di conseguenza, andava in qualche modo… “catturat3”, al fine di garantirsi i relativi servigi, tra cui la ricca e profonda prolificità di chi poteva dunque scrivere, scolpire, etc.Allo stesso modo, concetti - nonché “necessità (industriali, interesse di parte, proprietà privata, élite, gerarchia, etc.)” – come denaro, debito, lavoro ed energia… sono come conigli estratti dal cilindro di un mago (al maschile, dato che le “maghe” sono state bruciate durante la “caccia”), che ha “ispirato” – da “a monte” ad “a valle” – l’intera collettività (Massa) umana “qua”, andando a delineare la formazione del bacile a forma di “così”, ovvero, lo status quo sempreverde AntiSistemico.
L’energia è un concetto strategico, prima di una forza naturale. Attraverso l’intelletto auto direzionato per mezzo dell’intenzione, da cui la strategia ed il piano, tale luogo comune è stat3 creat3 per “ispirazione sociale/individuale”, potendo contare realmente sul “materiale umano” raccolt3 nel riferimento mentale Terra “qua (così)”:
costringendo
come con il corpo unico del Boa Constrictor
tutt3 ciò che è tra le spire... a sopravvivere, alias, a credere in un’unica forma di “destino”, da raggiungere attraverso il congiungimento quotidiano del/al “proprio” credo.
Qualcosa che è diventat3, dunque, solamente una questione di “tempo (un altro concetto artificiale, che ha modificato la vibrazione “atteggiamento”, in una “distanza” spaziale, da percorrere - ciò che c’è fisicamente tra “ora” e la “meta”, attraverso a/di “te” - lungo un territorio via via attrezzat3 per “ristorare” e dunque per alfine far dimenticare perché/come/dove, etc.).
Lavoro, energia, denaro, debito, tempo, etc. non concludono assolutamente l’elenco delle artificialità (o specialità della casa “qua, così”), esistendo il “credo” in quanto a forma genitoriale per ogni e qualsiasi altr3 dimensione del “fare”.Controllandoti da tale livello (punto di sospensione), diventa consequenziale anche ciò che 1- deciderai, 2- scegliendo sempre tra… e 3- alimentando sempre il medesimo circuito fluviale, che scambi per natura(le).
Un assieme che dipende e, infatti, il territorio deve essere in rilievo (pendere) al fine di poter inscenare lo scorrimento da “a monte” verso “a valle”, dove attende la stasi nella misura in cui riesci a decodificarne il significato, allorquando l’acqua raggiunge l’invaso (in qualsiasi forma e dimensione) apparentemente terminando lì la propria corsa (“vita”).Fermo restando che l’economia circolare planetaria (che non butta via mai nulla, nemmeno te/“te”), attraverso il funzionamento di fondo, riesce ad utilizzare quel fermo immagine (lago, mare, oceano, stagno, etc.) sfoggiando “trucchi” degni della miglior prestidigitazione:
l’evaporazione (da cui il sistema nuvoloso)
ad esempio
è qualcosa che non esiste; c’è (non te ne accorgi ma tant’è)…
In “natura” esiste il riflesso di ciò che si è già scatenat3 in Terra:
è compresenza immanifest3 eco/dominante
la strategia (qualcosa)
che
qualcun3 mette in opera da “sempre ‘qua così’”.
Perché non te ne accorgi più? Perché non metti in relazione gerarchica planetaria, tale punto di sospensione (sorgente) con tutt3 ciò che scambi per “la tua vita”?
È semplice dedurre logicamente che, non l3 puoi fare, poiché, non è previst3 (da chi controlla, dunque, anche la “tua” ragione).
Del resto... c’è un ampio ed estes3 comitato d’attesa, nell’AntiSistema;
un firewall ambientale che filtra tutt3, secondo l’intenzione “ombra” che, tuttavia, la meccanica di/in ogni avvenimento “qua (così)”, mette sempre in evidenza (logico/deduttiva).Qualcosa che non puoi ammettere coerentemente, però. Pena il rischio di perdere tutt3 e di essere giudicat3 come populista, complottista, paranoic3, malat3, pericolos3, etc.
Dunque, si tratta di “osare”. Di avere coraggio. Di mostrare epica, continuità, lungimiranza, “fede”, forza, potenziale, etc. Ovvero, una forma particolare o naturale di atteggiamento.
Laddove, l’energia non è tale se non dopo il collo di bottiglia, artificiale, che trasforma il funzionamento ambientale in concetto privat3 “energia”, da cui ogni misura “a valle”, nell’industrializzazione del tutt3... auto derivante proprio da ciò.
Così come “tu” sei diventat3 “tu”, andando a creare differenza di potenziale, da cui ogni misura “a valle”, nell’industrializzazione del tutt3 auto derivante da ciò.
No, eh? Proprio non ti va giù di essere già stat3 fatt3 “fess3” e di continuare ad esserl3.
Immagina:
ciò che credi essere potente, come l’organizzazione mafiosa e/o l3 Stato
che, significativamente è solo un riflesso (sottoDomin3) di ciò che “è già success3” e, dunque, continua a succedere nell’AntiSistema, rivelando proprio la forma AntiSistemica che, infatti, non viene rilevat3 bensì rivelat3 (celat3, nascost3 alla luce diretta del Sole ed in quella indiretta della Luna).
Il risultato fondamentale, oltre all’esito della strategia eco/dominante, è il fenomeno dell’effetto collaterale che come radioattività fisica si manifesta e concretizza nell’ambiente, che si carica di significato (memoria frattale espansa);
una conseguenza titanica, che dimostra e comprova ciò che continua a succedere, ma (ma) che “tu” non auto decodifichi più… come dovresti/potresti, poiché, sei sede di deviazione AntiSistemica, attraverso il “tuo” ferm3 credo, da cui la logica che “serve” proprio per l’auto conservazione dello/nello status quo.
“Qua (così)”, c’è finzione tecnica, nonostante “tutt3 è ver3”. Gli estremi che fingono di… sono limiti artificiali (strategici), facenti parte anch’ess3 della scena (interesse privat3) in cui “tutt3 recita” perlomeno “due parti”:
ciò che “è”, significa (essere)
e
ciò che “è” diventat3 (avere)…
In ambito religioso, guarda non caso, si narra del concetto “fisico, psicologico, animico” di possessione, ovvero, della compresenza immanifest3 strategicamente che… si approfitta della situazione globale, causale.
Il Diavolo significa, prima ancora di esistere:
non esiste; c’è (in termini di significato ed indicatore di compresenza immanifest3 eco/dominante + sottoDomin3)
indica il punto di sospensione (da cui l'AntiSistema)
spiegat3 attraverso la paura intergenerazionale, il ricatto, la corruzione, la tentazione, la potenza infernale sotterranea, la sopravvivenza, la morte e/o la vita eterna (seppure dannata), etc.
Se crei un pericolo o, meglio, l’illusione di un pericolo ancestrale, di conseguenza dividerai (sia dentro che fuori) coloro che risiedono nel tal luogo, andando a creare differenza di potenziale da sfruttare attraverso la meccanica delle ombre, fondamentale. Da/in cui:
la f3nzione scenica (apparenza = versione fisica delle “cose”) planetaria.
7 agosto 2015
"Sono mesi che diciamo che si sta facendo propaganda sui numeri.
Se vogliono utilizzare i numeri per confortare delle politiche che non danno risultato, si fanno queste figure. Non ci sono particolari sorprese, tranne quella che non ci si aspetterebbe mai che un organo ufficiale imbrogli sui dati… ".Così la leader della Cgil, a margine della festa de l’Unità a Milano, commenta l'errore sugli ultimi dati relativi al numero dei contratti a tempo indeterminato forniti dal ministero del Lavoro.
"Credo che qualunque cittadino italiano si aspetti che il governo faccia i conti giusti… non i numeri sbagliati"…
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Laddove il caso non esiste, di conseguenza, il caso significa. Ovvero, proprio ciò che ometti regolarmente di… accorgerti e fare.
Meteorologo sfida il ciclone in Tv. Ma è tutto finto…
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Sino a quale punto esiste f3nzione di parte, privat3?
Acea, Donnarumma: buonissima l'acqua che bevono i romani.
"L'acqua che bevono i romani è assolutamente buonissima, i livelli di sicurezza sono altissimi…
L'acquedotto del Peschiera… porta acqua nelle case direttamente dalla fonte. Si beve acqua di fonte…".
Stefano Donnarumma
Si può arrivare a “giocare” persino sulla salute pubblica? Certamente.
Immagina persino anche ogni guerra, come la medesima strategia.Ergo:
non c’è alcun limite (se non la distruzione del substrato planetario, che ospita e permette ogni tipo e forma di teatralità).
Fermo restando che “distrutto un teatro, se ne può sempre costruire un altro”. No? Oppure, per “te” è un concetto “troppo grande per…”?
L'ex moglie di Candreva: "ha chiesto l'annullamento del matrimonio…"…
"Ha chiesto l’annullamento alla Sacra Rota del nostro matrimonio… portando avanti come motivazione, la sua incapacità di intendere nel momento del sì…".
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Bob Sinclar, re della notte, lasciato dalla moglie: "ha una vita troppo noiosa, voglio divertirmi…"…
"Troppo noioso".
Sarebbe questo il motivo dell'abbandono della moglie nei confronti di Bob Sinclar. Stando a quanto rivelato dal settimanale francese Voici, dopo 20 anni di matrimonio, la donna l'ha lasciato perché, pur essendo il re della notte, "Bob va a letto presto, rifiuta le uscite mondane, la sua vita è davvero troppo noiosa…", ha detto l'ex mannequin Ingrid Aleman, aggiungendo:
"ho troppa voglia di divertirmi…".
In effetti era stato lo stesso Sinclar a rivelare in molte interviste che, nonostante le apparenze, la sua vita è molto "normale":"giuro sulla testa dei miei figli, che in tutta la mia vita non mi sono mai sbronzato, né ho mai preso un grammo di droga. Mi scuso, ma ho una vita sana. E così sono un uomo noioso…".
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Nel degrado globale, ogni giudizio è invertit3 rispetto a come dovrebbe essere, delineando spazio utopico e realtà manifesta unicamente possibile, con il potenziale completamente esclus3, poiché “misura oltremodo gratuita, per essere sfruttat3 industrialmente”.
Non a caso, ad esempio, il “destino” che toccò a Tesla, dal momento in cui formulò di “dare energia a tutt3, gratis ovvero naturalmente”.
Quando Tesla “impazzì”, i fondi gli furono tagliati:
azione Vs reazione
o, meglio
ragione fondamentale Vs azione/reazione
laddove la “tua” logica è auto limitat3 e rinchiusa nel processo “a valle”
azione Vs reazione.
Crisi addio, gli italiani sono più ricchi. Il patrimonio sale e 9.500 miliardi.
Altro che crisi. Nonostante la congiuntura economica negativa che da anni deprime l’umore degli italiani, prima che il portafoglio, la ricchezza delle famiglie è aumentata di 160 miliardi in otto anni. Dal 2008 al 2016 ha raggiunto 9.560 miliardi di euro, secondo l’elaborazione di Adnkronos, sui dati diffusi da Bankitalia nel rapporto “L’economia delle regioni italiane 2017”…
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Ti “riconosci” in tale media?
Come mai, allora, da ogni parte si grida sempre più al “pericolo” della disuguaglianza economica, della redistribuzione del reddito, della povertà e della “nuova” povertà, di misure straordinarie di sostegno al reddito, di reddito di cittadinanza, di elevare l’assegno minimo delle pensioni, etc.?
Tutt3 ciò aumenta, mentre - ti dicono che… - c’è più ricchezza, facendo di tutta l’erba un fascio, però.
Quindi, “aumenta tutt3”; non solo i prezzi che la Bce/Draghi ispirano proprio a crescere, facendo il “tifo” ed operando in termini speculativi a favore dell’innalzamento della “necessità” inflazione (altra misura del tutt3 artificiale).
Industria risparmio: i problemi con il conflitto di interessi.
Andrea Rocchetti, Responsabile Area Consulenza di Moneyfarm, spiega che durante gli ultimi 10 anni si è molto dibattuto riguardo le cause della crisi finanziaria del 2008 e della lunga recessione che ne è seguita.
Il filo conduttore sembra essere la presenza di dinamiche di conflitto di interessi a tutti i livelli della filiera dei prodotti finanziari.
Stiamo parlando di un’industria che si sviluppa proprio intorno alla necessità di gestire gli interessi economici delle persone e il conflitto può manifestarsi in diversi modi e a vari livelli.
Molto si è parlato delle dinamiche di conflitto di interessi a livello macro, tra banche e banche, tra banche e politica, tra banche e regolatori, e della loro relazione con l’instabilità del sistema finanziario.
Più sottotraccia, almeno per quanto riguarda l’elaborazione giornalistica e accademica, è passato il conflitto di interessi che si genera intorno al rapporto tra intermediari e investitori, ovvero che concerne il segmento retail del mercato dei servizi finanziari.
Questo tema, d'altronde, era ampiamente sottovalutato anche in passato, tant’è che la disciplina giuridica pre crisi non si era particolarmente curata di fornire una definizione completa del concetto, consentendo ampi margini (forse troppo ampi) di discrezionalità agli operatori.
Il tema è di stringente attualità perché in Italia, negli ultimi 10 anni, nonostante la crisi, la ricchezza dei privati è cresciuta in termini assoluti dal 2008 di quasi 1.000 miliardi di euro, arrivando a toccare secondo Bankitalia la quota di 4.400 miliardi di euro...
Nello stesso periodo l’opinione pubblica è rimasta scioccata dai moltissimi casi di risparmio tradito che hanno rischiato di compromettere la reputazione di un’intera filiera…
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Nello stesso periodo l’opinione pubblica è rimasta scioccata dai moltissimi casi di risparmio tradito che hanno rischiato di compromettere la reputazione di un’intera filiera…:
se non è ancora compromessa tale “reputazione”
è solamente perché
sei sotto ad incanto AntiSistemico (che non è magia nera, bensì, una forma intelligente di strategia funzionale a/in/per…).
Ti sembra di non avere scelta e decidi solamente tra…
Ok? C’è un livello fondamentale in ogni “cosa”.
Ciò che è l’anima di/in ogni “cosa”.
Ad esempio ma causalmente:
quando tutt3 diventa lavoro
di conseguenza
insiste la dipendenza e dunque il ricatto sottile
per cui
la libertà d’espressione si annulla, divenendo una forma di corrente inversa, di ritorno
ovvero
il classico “rospo in gola”
nonostante all’esterno la legge preveda proprio il luogo comune “anti infiammatorio” della libertà d’espressione, tutelat3 e garantit3 dallo Stato civile e democratico.
Quando è anche un Presidente a recitare a pappagallo, credendo persino in ciò che afferma, nonostante ogni palese e contraria forma d’abitudine materializzata in realtà manifesta, dove credi di poter andare se non sempre “qua (così)”?
Mattarella: libertà di stampa fondamentale per democrazia.
"L'incondizionata libertà di stampa costituisce elemento portante e fondamentale della democrazia e non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia e a ridurre il ruolo del giornalismo…
Una stampa credibile, sgombra da condizionamenti di poteri pubblici e privati, società editrici capaci di sostenere lo sforzo dell'innovazione e dell'allargamento della fruizione dei contenuti giornalistici attraverso i nuovi mezzi… sono strumenti importanti a tutela della democrazia. Questa consapevolezza deve saper guidare l'azione delle Istituzioni…".
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Non c’è alcuna “consapevolezza”, se (se) in tutt3 ciò, tutt3 ciò ti sembra… normale.
Eppure te lo continuano a “dire”, tra le righe. Ma... anche nei film, lo status quo diventa “spettacolo (a pagamento)”.
Duval… è un contabile ex alcolista, riflessivo e meticoloso.
Da tempo ha qualche difficoltà a trovare un nuovo posto di lavoro e quando viene contattato da una misteriosa organizzazione che gli chiede di trascrivere delle intercettazioni telefoniche, accetta senza porre domande.
Rimarrà così invischiato in un pericoloso intrigo che vede coinvolti i servizi segreti e le alte sfere del governo francese.La Meccanica delle Ombre
Solo fiction?
E perché mai “piace” così tanto alla Massa?Perché ne è attratt3, ovvero, possedut3.
Chi auto decodifica in tale modo, oltre a quest3 Spazio (Potenziale) Solid3?
Ciò, ti permette di renderti conto della profondità, della vastità e dell’estensione dell’impero senza alcuna necessità di vessilli esposti al vento, AntiSistemico:
avente come unico limite
la forma planetaria, i confini circolari del territorio scenico a Nastro di Möbius (senza fine di continuità).
Dove... la Terra è una torta infinita, continuamente auto suddivisibile in sempre “nuove” fette, dal momento in cui è possibile andare a creare “nuove” strategie creative di sfruttamento parallelo, sovrapposto e convergente:
non un paradosso
ma (ma)
strategia dell’immanifestazione (non esistere; esserci).
Lavoro: Linkedin, per 1 italiano su 5 il successo è irraggiungibile.
Il 41% dei lavoratori italiani pensa di non avere successo e, addirittura, il 38% non sa se riuscirà mai a ottenerlo.
Di questi, uno su cinque (20%) afferma inoltre che non lo raggiungerà mai e solo il 15% prevede di raggiungere il successo che desidera nei prossimi cinque anni.
Gli uomini (44%) hanno un approccio più positivo rispetto alle donne (42%) e i millennial sembrano essere i più sognatori e, nonostante più di uno su due (59%) creda di non avere ancora raggiunto il successo, quasi uno su quattro (24%) è convinto di raggiungerlo nei prossimi cinque anni.È quanto emerge dalla ricerca “This Is Success”, realizzata da Linkedin, la rete professionale online più grande del mondo, che ha così voluto indagare su come, in un mondo iper-connesso, le nuove generazioni di lavoratori interpretino il concetto del raggiungimento della propria soddisfazione personale e professionale.
“In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, riuscire a emergere, farsi notare, ottenere risultati e magari venire anche premiati per il nostro lavoro - ha dichiarato Marcello Albergoni, Head of Italy di Linkedin - non è così semplice e scontato.
Spesso, infatti, i professionisti si trovano a dover affrontare momenti di grande insoddisfazione e a volte anche frustrazione. Secondo i nostri dati, questo può portarli in molti casi a essere infelici o addirittura a deprimersi…”…A livello globale la definizione di successo, nella maggior parte dei casi, corrisponde principalmente all’essere felici (73%), allo stare bene (70%) e al passare del tempo con la propria famiglia (56%), relegando quindi gli aspetti più propriamente collegati all’ambiente lavorativo, come ottenere promozioni (39%), avere uno stipendio a sei zeri (24%), ricevere un aumento (21%) o guadagnare più dei propri amici (11%), nelle ultime posizioni della classifica.
Un aspetto, questo, che sottolinea come in tutto il mondo, ormai, i lavoratori stiano abbandonando sempre di più l’idea, anni ’80 e ’90, che faceva corrispondere l’apice del proprio successo con la propria posizione professionale, spostando il focus su aspetti più importanti della sfera personale di ognuno.
In Italia, in modo particolare, gli oltre mille lavoratori intervistati hanno confermato questa tendenza ponendo, però, lo stare bene al primo posto nella loro definizione di successo (69%), seguito dall’essere felici (67%) e dall’avere un buon equilibrio tra vita privata e professionale (53%)...
A dimostrazione di come questi aspetti abbiano un impatto sempre minore sulla soddisfazione dei professionisti moderni, decisamente più interessati alla ricerca della felicità.La mancanza di fiducia nel proprio successo pone i professionisti contemporanei in grande difficoltà, a tal punto che la maggior parte di loro, sia a livello nazionale (31%) che internazionale (28%), vorrebbe che la società oggi desse meno valore al concetto di successo.
La pressione dovuta alla difficoltà nel raggiungerlo o renderlo riconosciuto, unita al rischio di non ottenerlo mai, infatti, potrebbe rendere in particolare i talenti italiani infelici (31%), come se stessero fallendo (30%) o peggio ancora depressi (25%).
Per questo, molti di loro (61%) sono convinti che il successo abbia molti differenti significati a detta di chi lo definisce e, nella maggior parte dei casi, questi sembrano non comprendere l’ambito professionale.Nonostante questo, la maggior parte dei professionisti italiani si trova d’accordo nello stabilire che il principale elemento che porta al successo sia la formazione scolastica (78%), seguita dal tipo di professione scelta (58%), dal modo di vestire (49%), dalla città in cui si vive (45%), dall’età (41%) e dal sesso (37%).
“Ciò che possiamo notare - ha commentato Albergoni - è che, nella vecchia diatriba tra chi sceglie di vivere per lavorare e chi invece lavora per vivere, tra le nuove generazioni di professionisti stia prendendo sempre più piede la seconda modalità di approccio.
In un’epoca in cui la società e il business ci richiedono di essere sempre always-on, senza però riconoscere sufficientemente lo sforzo prodotto per continuare a essere operativi e performanti, come dichiarato dal 22% dei lavoratori italiani, l’aspetto più importante della propria giornata diventa il tempo dedicato a se stessi, alle proprie passioni e ai propri affetti.
Se da una parte questo fa pensare che pochi siano soddisfatti del lavoro che fanno, dall’altra offre grandi opportunità da cogliere, lasciandosi ispirare magari da chi abbia scelto di scommettere sui propri sogni, riunendo in questo modo le passioni personali e quelle professionali…”.
Link
In tutt3 ciò, quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 ha maturato una convinzione, che verrà messa a punto prossimamente:
se da una parte questo fa pensare che pochi siano soddisfatti del lavoro che fanno, dall’altra offre grandi opportunità da cogliere, lasciandosi ispirare magari da chi abbia scelto di scommettere sui propri sogni, riunendo in questo modo le passioni personali e quelle professionali…
Certo. Tuttavia, prima occorre che la definizione di “lavoro” cambi, legislativamente.
E per “fare” ciò, occorre anche la tua collaborazione e ferma compresenza, pena il continuare a sopravvivere (nel) “qua (così)”.
Quando tutt3 sarà pront3, verrai coinvolt3…
E, come al solito, sarai la cartina tornasole dell’efficacia (totalità) raggiunta da SPS (Me), oltre che a ritornare ago del tuo destino.
Sino ad “ora”, ti sei comportat3 indirettamente sabotando ogni proposta formulata. Stai a vedere, mentre dovresti “fare”.
Nella meccanica delle ombre, il “cuore” diventa un pezzo qualsiasi:
una pompa per la circolazione del sangue.